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Milano: martedì 17 ottobre alle ore 19.30, Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal
Milano: martedì 17 ottobre alle ore 19.30, Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal. Si conclude domani martedì 17 ottobre 2023 la terza edizione di FAROUT, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo di BASE Milano, che quest'anno si sviluppa a partire dal titolo LONG STORY SHORT: la celebrazione di tante storie contro Una Storia. Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano a FAROUT 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali. Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali. A concludere il programma, martedì 17 ottobre Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, una performance all'incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza nel semirimorchio di un camion, un pezzo di poesia mobile a Barrio's Milano. H 19.30 – BARRIO'S Milano (Piazzale delle Donne Partigiane 6) LE CIRQUE ASTÉROÏDE – MARIE-CAROLINE HOMINAL Le Cirque Astéroïde è una performance di 30 minuti in un rimorchio di camion. 5 artisti, parole, tamburi, ottoni e danze per una costellazione di festeggiamenti. "Durante la serrata della primavera 2020, mi sono trovata di fronte a un cantiere dove gli operai stavano caricando del materiale in un camion il cui enorme telo rosso si apriva come un sipario da palcoscenico. Questo è stato l'innesco per scrivere Le cirque astéroïde". La performance diventa occasione per ribaltare il vissuto del lockdown, trasformando il camion in un pezzo di poesia mobile che esplora l'immaginario della festa a Barrio's (Piazzale delle Donne Partigiane 6). Le artiste e gli artisti coinvolti in FAROUT Live Arts Festival 2023: Soukaina Abrour — Katerina Andreou — Valentino Barrioseta e Steve Happi — Jacopo Benassi e Kinkaleri — Daniel Blanga Gubbay — Neunau — Chiara Paris — Pietro Porro — Valentina Ragno — Silvia Calderoni e Ilenia Caleo — Elisabetta Consonni — Corps Citoyen — Giulia Crispiani — Tomas Gonzalez e Igor Cardellini — Dario Moroldo e Eva Geatti — Bush Hartshorn/Teatro di Sardegna — Marie-Caroline Hominal — Kaleider — Göksu Kunak e Giulia Mengozzi — Sara Leghissa, Marzia Dalfini e Maddalena Fragnito — Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci — Metrocubo — Mombao — Giorgia Ohanesian Nardin — Lucia Palladino — Lester Mann b2b Mattia Dambrosio, Rabii Brahim + Agnesoride + Chickpea — Parra for Cuva e Tamati — Zoe Romano — Fabrizio Saiu — Samara Editions / Jenna Sutela e Kate McIntosh — Adama Sanneh e Gabriela Gomez-Mont — STAN / Atta Nasser e Scarlet Tummers — Benno Steinegger e Jovial Mbenga — Lwando Xaso e Nana Akosua Hanson, Ilaria Speri, Olena Rosstalna, Rowan Roydon Pybus — ZimmerFrei / Anna de Manincor, Massimo Carozzi e Maria Caterina Frani, Davide Pepe, Fabio Sajiz — ubibroki — Elisa Zuppini e M.E.S.H. BASE Milano BASE Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell'ex-Ansaldo in zona Tortona. Un hub creativo dall'atmosfera internazionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione. Non è un museo, non è un teatro, non è solo uno spazio aggregativo, non è un coworking tradizionale, non è un locale da ballo. È tutte queste cose insieme e anche molto altro. Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all'anno. BASE si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, che abilita e promuove condizioni di accesso, convivenza e collaborazione tra i soggetti della filiera culturale e creativa. FAROUT è un'iniziativa ideata da BASE Milano Con il contributo di: Unione Europea Programma Europa Creativa, Ministero della Cultura, Comune di Milano nell'ambito del progetto Milano è Viva Con il supporto di: Volvo Car Italia Partner: CityLife Shopping District, Storytel, Fondazione Moleskine, Istituto Svizzero, Le Alleanze dei Corpi, Barrio's, NERO Editions, Pro Helvetia, Le Cannibale, IN SITU Italia, Lo Stato dei Luoghi, Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli Partner tecnico: Crema Video Direzione Artistica: Linda Di Pietro FAROUT FAROUT è il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi. Letteralmente, "molto lontano, non convenzionale, non abituale". FAROUT Live Arts Festival è il festival di BASE Milano dedicato alla creazione contemporanea. Performance, concerti, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista. Un viaggio per osservare la terra e i suoi organismi (umani inclusi) dal punto più lontano. Linea guida nella curatela del festival, l'interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"Coming Soon" at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
#Alessandra Ferrini#Beatrice Marchi#Davide Stucchi#Exhibitions#Fondazione Sandretto Re Rebaudengo#Francesco Pozzato#Giulia Crispiani#Group Show#Institution#Italy#Kinkaleri#Leone Contini#Lisetta Carmi#Marinella Pirelli#Turin
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“Coming Soon” at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Giulia Crispiani
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Fondazione Baruchello presenta: INDUSTRIA INDIPENDENTE THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30 Fondazione Baruchello Via del Vascello 35, Roma Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022 Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena…
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#Archivio degli oggetti concavi: la sporta#art#arte#Benedetta Monti#brani inediti#canzoni#Elena Bellantoni#Erika Z. Galli#field recording#Fondazione Baruchello#Giulia Crispiani#Grossi Maglioni#Il giardino libernautico#Industria indipendente#installazioni#installazioni sonore#Jacopo Natoli#John Cascone#live-set#Martina Ruggeri#Niccolò Giacomazzi#performance#registrazioni vocali#Sara Basta#sound installations#strumenti analogici#suono#tempo improduttivo#The Carrier Bag Theory of Fiction#Ursula K. Le Guin
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Yesterday has already left Sketch for a Unique Act Play 25.06.2017 Script layout for Giulia Crispiani’s work Risograph print 14 pages 60 pcs edition.
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+ EXHIBITION STATEMENT + But We Don’t Leave Pyramids
Curated by GAPS in conjunction with Tehran Curatorial Symposium #2 4 January - 12 April 2019
Inspired by a quote from the 2001 essay Junkspace by architect and theorist Rem Koolhaas >>>
But We Don’t Leave Pyramids is as an invitation to reconsider the human impulse to leave a permanent trace upon the world. Through a series of contemporary artworks, the project aims to re-address and collectively discuss how contemporary products such as objects, buildings, urbanism, and art are increasingly becoming short-lived and obsolescent, and how this might affect social relations and collective and individual identities. The title intentionally begins with the conjunction ‘But’ as a means to spark speculation upon that which may have come before; it operates as the accessing point of an unexploited potential.
Following the subject of the Tehran Curatorial Symposium: Curator as Translator, this title acted, acts, and will continue acting as a performative curatorial device for artists, curators, and the public to continue the discussion about how such practitioners orientate themselves in their fields. Pyramids are here proposed in connection with ideas such as established - static - colossal - permanent, in an effort to understand if it’s still in our intentions or possibilities to permanently leave any marks in our surroundings. This main interrogation will be responded not only by the presented artworks but also by analyzing the processes of production, circulation, and debates around them, which will play a fundamental role. The exhibition coincides with the inauguration of its venue as a local art center from its previous residential use. This transformation of the urban environment is one example of an ever-increasing phenomenon that reshapes our understandings of place and time. This project explores the effects of such formal and functional changes in local environments, relations, and social and individual identities.
Farnaz Gholami has reimagined and installed her work, Dripping, inside the multi-layered space now used as the parking. Her work consists of a painting installation along with a series of photo etchings which approach to the difficulty of remembering what is almost forgotten. At the same time, through a series of field recordings that imitate the sound of imagined domestic memories, Farshad Xajehnassiri will intervene on the traditional cooling system of the building filling it with this eco. Hamed Dehqan’s installation, Place-plant, parts from an observation of different urban areas in Tehran with the intention to form new but ephemeral entities. Made of metal structures and plants, this work has been conceived to gradually embrace its own degradation. A Manifesto Against Nostalgia by Giulia Crispiani and Golrokh Nafisi will be displayed with traditional Iranian flags around the space written in Farsi and English performed with the use of a set of traditional Iranian horns. Together, they will re-read the past they believe to be a masculine longing by looking at the future. Esther Merinero’s work, La distancia entre tu y yo/the distance between you and me (can only be measured in pixels now/ahora solo se puede medir en pixels) is a video installation that registers her flight from to Dubai to Tanzania, then deconstructed and materialised by the artist as pixel-shaped cushion, recreating the feelings of detachment and nostalgia. Anna Dot’s performance embodies her research on the memory and changes of this specific building. This investigation is based on a series of interviews and collected evidence on the recent history of this place. The results of this research will be displayed in one of the rooms and revealed through a series of actions by the artist. Jean-Baptiste Ganne presents a reading of the entire Don Quixote novel in morse code converting again into a light installation. The red light flashes light up like an irregular heartbeat counting out the incomprehensible tale of dreamed adventures.
Following these concerns, there’s a double interrogation that this title intends to raise: what does the monumental shape of an ancient construction of this sort - a pyramid - represent now in its historical and symbolic meaning? Which words and actions could come before and after this specific sentence? What does the “but” stand for? And what does it refer to?
By directly involving and connecting ourselves, the artists and the public, we will present this project as an alive discussion and as a generative act for an alternative debate.
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ANCONA – Questi i risultati delle elezioni per i Centri Territoriali Permanenti del 23 febbraio.
CTP 1
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 5 seggi : voti 180
Santoncini Patrizia – Mangani Lidia – Campanella Valeria – Donati Daniele -Matarazzo Gabriele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 7 seggi: voti 224
Piccinini Carla Maria – David Andrea – Nocchi Marco – Maurizi Marina – Zolotti Fabiola – Colonna Pierluigi – Bevilacqua Davide
lista n. 3 NOI CON ANCONA 3 seggi: voti 107
Tombolini Maria Elisabetta – Paolini Federico – Giacobbe Michele Marco.
CTP 2
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggio: voti 112
Sparapani Enrico
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 3 seggi: voti 210
Talevi Patrizia – Scerre Stefano – Carletti Mauro
lista n. 3 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi: voti 480
Dameno Maria Cristina – Dotti Andrea – Gagliardini Rolando – Oddi Sandro – Massaccesi Romina – Nicoletti Lino – D’Amora Maria – Gaddoni Giorgio
lista n. 4 NOI CON ANCONA 3 seggi: voti 188
Picciafuoco Loriana – Benvenuti Ambretta – Bevilacqua Davide
CTP3
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 4 seggi: voti 115
Boni Loretta – Mariotti Silvia – Gnemmi Giacomo – Vietri Raffaele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 6 seggi: voti 144
Marzoli Valeria – Moretta Davide – Wade Omar – Manetti Carlo – Karafile Kajo – Semenova Iana Olegivna
lista n. 3 QUARTIERE IN MOVIMENTO 2 seggi: voti 47
Fiara Oriana – Stampella Massimiliano
lista n. 4 NOI CON ANCONA 3 seggi: voti 79
Novelli Francesco – Lupacchini Angelica – Esposito Vincenzo.
CTP4
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 3 seggi: voti 94
Caporelli Walter – Cantarini Albalisa – Mignone Antonio
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 4 seggi : voti 130
Dubbini Michele – Lodolini Paola – Pavani Alfio – Gradara Norma
lista n. 3 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 6 seggi: voti 200
Lorenzini Marco – Cardelli Valeria – Lucchetti Diego – Finaurini Fabrizio – Romagnoli Daniela – Boscaro Maddalena
lista n. 4 NOI CON ANCONA 2 seggi: 89
De Caridi Alessandro – Moroni Maria Chiara.
CTP 5
lista n. 1 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggi: voti 85
Molinari Graziella
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi: voti 409
Pini Annalisa – Verardi Alessandro – Sanna Daniele – Bianchelli Cecilia – Bastianelli Paolo – Pistelli Sara – Impiglia Osvaldo – Longo Alessandro
lista n. 3 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 2 seggi: voti 152
Orlandini Pier Paolo – Moglie Alessio
lista n. 4 ANCONA NUOVA 0 seggi voti 21
lista n. 5 NOI CON ANCONA 4 seggi: voti 243
Latini Orlanda – Perticaroli Tommaso – Bernini Giuseppe – Pasquini Gianluca.
CTP 6
lista n. 1 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 3 seggi: voti 113
Frattini Chiara – Forte Antonio – Gabbianelli Stefania
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 10 seggi: voti 288
Messi Egildo – Samuele Anna – Maiolini Marco – Ridoni Benedetta – Sollitto Dania – Ausili Giulia – Battistoni Gilberto – Ausili Claudia – Lanari Cesare – Scuterini Renato
lista n. 3 NOI CON ANCONA 2 seggi: voti 70
Canafoglia Matteo – Sargentoni Paola.
CTP 7
lista n. 1 DIFENDI ANCONA 1 seggio: voti 73
Di Maio Michele
lista n. 2 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi: voti 336
Urbinati David – Ceselli Sabrina – Bramucci Fabrizio – Principi Anna Lisa – Bolognini Alessandro – Moretti Maria Rita – Polverini Ivan – Campa Sergio
lista n. 3 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 1 seggio: voti 64
Fanfarillo Antonio
Lista n. 4 QUARTIERE IN MOVIMENTO 1 seggio: voti 57
Palumbo Angelica
lista n. 5 NOI CON ANCONA 4 seggi: voti 200
Rossi Nicola – Censi Massimo – Perugini Francesco – Perugini Elena.
CTP 8
lista unica CONERO D’AMARE 10 seggi: voti 398
Giovagnoni Raffaela – Chitarrini Guglielmo – Casaccia Diego – Ottaviani Naomi – Polidori Federica – Battistoni Alessandro – Cuccaroni Valerio – Dubbini Franco – Vitrini Stefano – Conti Giuseppina.
CTP 9
lista n. 1 INSIEME X I NOSTRI QUARTIERI 8 seggi: voti 354
Pistelli Fiorenzo – Sabbatini Marta – Giaccaglia Federico – Gullì Carmine – Tripoli Donatella Di Bitonto Caterina – Benedettelli Alessandra – Baiocchi Flavio
lista n. 2 ALTRA IDEA DI QUARTIERE 1 seggio: voti 61
Crispiani Stefano
lista n. 3 NOI CON ANCONA 1 seggio: voti 79
Ferrini Fabrizio.
TOTALE VOTI DI LISTA VALIDI: 5.402
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Petra by Giulia Crispiani is a non-consensual tribute to Crispiani’s former neighbor and to all the survivors of gentrification and all the veterans of social housing Notes and email correspondence collected by Giulia Crispiani
Edited by Federico Antonini Book design by Tricia Treacy and Federico Antonini Printed in November 2018
ISBN: 978-0-99-827-33-2-7 // Edition of 100
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Artists: Lisetta Carmi, Leone Contini, Giulia Crispiani, Alessandra Ferrini, Kinkaleri, Beatrice Marchi, Marinella Pirelli, Francesco Pozzato, Davide Stucchi
Venue: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin
Exhibition Title: Coming Soon
Curated by: Mira Asriningtyas, Nora Heidorn, Kari Rittenbach
Date: June 7 – September 30, 2018
Click here to view slideshow
Full gallery of images, video, press release and link available after the jump.
Images:
Video:
Giulia Crispiani, documentation of Yesterday Has Already Left, 2017
Images and video courtesy of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin
Press Release:
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo will be closed from August 6th until August 26th
Before the era of Coordinated Universal Time, municipal (and other) clocks were set according to the position of the sun, allowing for localized cosmic interpretations. The speed achieved by eventual global synchronization—from the movement of people to the exchange of goods and capital, telecommunications, and later, financial speculation—produced the appetite for more and more surplus value, and the general ideology of acceleration. If Foucault described the biopolitical control of populations through the management of everyday life processes, today all mundane calendar activity is subjected to capitalization: education, work, social, family and other personal obligations. From a Western point of view, efficiency is the only mode of access to the new economy, and slowness either a privilege or a slur.
The fetish for the “now” and the false urgency of the contemporary—to be always-already up-to-date, on trend, on-the-move—reward instant gratification at the expense of the laborious and the longer term, leaving little space for reflection, retraction, failure, or even a wasted afternoon. Yet value appreciates in time—how do you choose to spend it?
Across a timeworn landscape, abstract national essentialism splinters into complex regional, territorial, and cultural specificities—a context in which many different histories and temporalities collide, coincide, and co-exist. The utopian alternate reality reveals itself as an alternate temporality, and the lapse into provincialism a hegemonic assumption. Does our experience of time—from the city, to the periphery, to the island—really change with our physical geographical location? When does reproductive work occur in the absence of wage-labor?
These questions implicate our peers, our generation, ourselves, our “own” time and sense of it. Still the perpetual drive for productivity calls for creative and intellectual, care and manual work to be in process at all times. Coming Soon suggests both an answer to and deferral of this demand until a moment that has yet to arrive—a situation marked by expectation that might as well be now. The static and time-based artworks in the exhibition handle the clock either technically or conceptually, with particular concern for how the time we have can be re-valued, used and shared.
Performed for the exhibition opening, Giulia Crispiani’s one-act play anthropomorphizes the characters Yesterday and Tomorrow, setting them in competitive tension. Francesco Pozzato expresses a funereal futurity in an installation that recasts hunting and camping gear as ancient Egyptian burial goods. In an animated film, Beatrice Marchi’s alter-ego rides a streetcar across an accelerated history of landscape painting while remaining in a stagnant present.
Marinella Pirelli’s experimental films, by contrast, paint a picture of the psychological and environmental context of postwar Italy through the material of the natural world: a lake and a delicate flower’s petals. The plant life in Leone Contini’s installation transforms ideas of national territory through the cultivation of smuggled seeds. Alessandra Ferrini reorients the economic and historical circumstances of the Mediterranean region, in order to see present relations between Italy and the African continent through legacies of Italian colonialism and fascism.
During their long-term collaborative performance project, Kinkaleri staged countless “small deaths” in urban capitals to prefigure the end of the era of the West. Lisetta Carmi’s timeless photographs depict subtleties of presence, absence, and marginality within Italian society. Davide Stucchi extrapolates the drawn line from two-dimensions into the space occupied by the body and back again, working out and across materialities that slowly build up and decline.
Link: “Coming Soon” at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Contemporary Art Daily is produced by Contemporary Art Group, a not-for-profit organization. We rely on our audience to help fund the publication of exhibitions that show up in this RSS feed. Please consider supporting us by making a donation today.
from Contemporary Art Daily http://bit.ly/2ohJSN0
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The Griefers of Bandung Book Launch
The Griefers of Bandung, a novella written collectively by fourteen authors, a gripping romantic fantasy shifting with fiendish aplomb between characters and voices, perspectives and plotlines.
Dark web gamers, virtual posers, nomadic dreamers, far-out spacers and mystic tracers ~ The Griefers of Bandung transmits the voices of a generation on the cusp of its own rising sign….
BOOK LAUNCH in the presence of all the authors:
WALTER books, Spijkerstraat 19, 6828 DA Arnhem, Netherlands
28 June 2017 at 8 o’clock PM.
Synopsis:
Dutch art student Elsemieke Kiekens has just spent the last three months in Bandung, searching for love and fighting alongside a local activist collective. Meanwhile, her virtual avatar Virgo has become a resistance hero involved in weapons-trafficking, corporate-boycotts, rally-organising, illegal-fundraising and cybertheft. It turns out the effects of these operations are not limited to cyberspace. Now, overwhelmed by a series of unexpected encounters, Elsemieke finds herself on a plane back to the Netherlands. She is soon to understand that the worst is yet to come.
The Griefers of Bandung is published in the context of the DAI 2016-17 COOP Academy Publishing Class, I Left my pdf in Arnhem, curated by Sarah Pierce and Tirdad Zolghadr.
Publishing Class is an imprint of DAI Publications.
Colophon:
Authors: Alaa Abu Asad, Florencia Almirón, Astarti Athanasiadou, David Bergé, Giulia Crispiani, Valentina Curandi, Hannah Kindler, Dimitra Kondylatou, Ilan Manouach, Despina Sevasti, Isabelle Sully, Savannah Theis, Zhenia Vasiliev, and Flora Woudstra.
Concept: Sarah Pierce and Tirdad Zolghadr
Managing Editor: Zhenia Vasiliev
Content editors: Giulia Crispiani, Despina Sevasti, Savannah Theis.
Copy editors: Alaa Abu Asad, Astarti Athanasiadou, Isabelle Sully.
Design coordinators: Alaa Abu Asad, Valentina Curandi, Flora Woudstra.
Distribution and promotion: Florencia Almirón, David Bergé, Hannah Kindler, Dimitra Kondylatou, Ilan Manouach.
Graphic Design: Charlotte Taillet, Joel Colover, Werkplaats Typografie, ArtEZ.
Production Manager: David Maroto
Proofreader: Janine Armin
ISBN:978-94-91003-03-5
Edition: 500 copies
Publishing date: June 2017
Publisher: DAI publications
Distribution: Werkplaats Typografie
Copyright: DAI & the authors
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Milano: dal 5 al 17 ottobre 2023 BASE presenta la terza edizione di FAROUT Live Arts Festival dal titolo LONG STORY SHORT
Milano: dal 5 al 17 ottobre 2023 BASE presenta la terza edizione di FAROUT Live Arts Festival dal titolo LONG STORY SHORT. Dal 5 al 17 ottobre 2023, BASE Milano presenta la terza edizione di FAROUT, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo, che quest'anno si sviluppa a partire dal titolo LONG STORY SHORT: la celebrazione di tante storie contro Una Storia. Per oltre 10 giorni gli spazi post-industriali di BASE si trasformano in ambienti e paesaggi immersivi, palcoscenici, percorsi e occasioni di scoperta attraverso la mescolanza di teatro, musica, danza e arti visive da un punto di vista transdisciplinare. E non solo. Perché il palinsesto di FAROUT si articola tra interno ed esterno di BASE, intrecciandosi ai quartieri di Barona e Giambellino, grazie a "Milano è Viva", il bando promosso e coordinato dal Comune di Milano con il contributo del MIC a sostegno degli spettacoli dal vivo, e raggiungendo altri luoghi significativi della città come Volvo Studio Milano e CityLife Shopping District. A partire da giovedì 5 ottobre le atmosfere immersive di FAROUT Live Arts Festival tornano a BASE Milano. Alle 19.00 inaugura In balìa, l'installazione di Giulia Crispiani che trasforma la Ground Hall in una dimensione sospesa tra acqua e aria, lasciandoci la possibilità di decidere se navigare e lasciarsi trasportare, o seguire l'andazzo di venti ed eventi. A seguire Di Venti e Correnti, una lettura/concerto dell'artista insieme a Federico Antonini. Nel buio del Volvo Studio Milano, a partire dalle 21.00, il live di Mombao: una voce che diventa tante, un concerto ipnotico che si trasforma in danza collettiva. A concludere il programma, martedì 17 ottobre Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, una performance all'incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza nel semirimorchio di un camion, un pezzo di poesia mobile a Barrio's Milano. FAROUT Live Arts Festival 2023, LONG STORY SHORT: L'espressione "To Make a Long Story Short" significa arrivare direttamente alla parte importante di una narrazione, tralasciare dettagli non importanti o noiosi della storia che si sta raccontando, tralasciare quelle che possono apparire informazioni irrilevanti. Significa, in poche parole, scegliere con quale completezza raccontare una storia, quale versione della storia dare. La linea portante di questa edizione di FAROUT Live Arts Festival nasce proprio su questo equivoco, nello spazio scivoloso che si crea tra la Storia con la S maiuscola - quella univoca, contrattata, mediata – e la pluralità delle storie dei singoli, minuscole, considerate irrilevanti, appunto. Eppure, narrazioni plurali avrebbero potuto produrre futuri plurali. Diversi. Futuri che oggi non sappiamo immaginare e che però possono trovare nuovi spazi di racconto attraverso l'arte, che sa inventare nuovi linguaggi, ritrovare voci e ricostruire forme di espressione. Questa è la convinzione che unisce tutte le proposte artistiche di FAROUT 2023. LE PROPOSTE ARTISTICHE Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano a FAROUT 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali. Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali. Dall'incontro di queste proposte si sviluppano i percorsi che il pubblico potrà scegliere di intraprendere, alla scoperta di una voce plurale della storia. Fra le proposte artistiche di FAROUT Live Arts Festival, l'installazione site specific dell'artista e scrittrice Giulia Crispiani ribalta le prospettive attraverso la pratica del fictioning portando parole e storie, venti e correnti nella Ground Hall di BASE; Katerina Andreou trasforma un parcheggio nel palcoscenico nostalgico di un rave mai vissuto; con The Present is not Enough Silvia Calderoni e Ilenia Caleo presentano un lavoro corporeo e affettivo, uno stato di eccitazione senza nome che carica l'ambiente; la proposta di ZimmerFrei unisce ricerca documentaria e azione dal vivo, portando in scena alcuni gesti quotidiani che legano i vivi alle persone scomparse; Benno Steinegger e Jovial Mbenga presentano le storie molto diverse ma profondamente uguali di due "expat" – quella dell'artista italiano Benno Steinegger e del congolese Jovial Mbenga - svelando pregiudizi e stereotipi che da personali si fanno universali; Elisabetta Consonni mette in scena un concerto di seconde voci, comparse, ovvero le coriste in background della scena pop musicale americana: uno show senza la star, dove il margine del palcoscenico diventa metafora del margine sociale. Il progetto di Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci, nato da un percorso di residenza artistica a BASE, è un workshop, una camminata e un'azione sonora attorno all'area dell'Ex Ansaldo: una sorta di caccia al tesoro dove simboli e segnali ci aiutano a prestare attenzione al mondo che ci circonda, con tutti i sensi; Jacopo Benassi e Kinkaleri si uniscono in una performance e un concerto, un mix crudo e potente di punk, noise e hardcore, arricchito da proiezioni di immagini prodotte in cato. Scarlet Tummers e Atta Nasser del collettivo teatrale STAN portano in scena un incontro e confronto alla ricerca contemporanea di significato: dalla religione alla vita e tutto ciò che ne consegue, cosa significa fare del bene? Mra7ba (mrhba)* di Soukaina Abrour è un lavoro ambientato in uno scenario post-umano decadente che trae la sua ispirazione da Al-Halqa, un'arte narrativa tradizionale originaria del mondo arabo: una fabulazione speculativa dove il pubblico si scontra con l'aspettativa e la delusione dell'assenza. Quella di Elisa Zuppini, in collaborazione con M.E.S.H. è una performance che con il movimento e il suono attraversa spazio e tempo, realtà geologiche e tecnologia. Gli interventi sonori interagiscono con il corpo, un movimento nato da collisioni e mancati contatti. La Vaga Grazia di Eva Geatti, ispirata al romanzo "Il Monte Analogo" di René Daumal, porta in scena cinque giovani performer che, guidati da un concerto dal vivo del compositore e musicista Dario Moroldo, esplora la possibilità di trasporre un'opera letteraria nel linguaggio della danza contemporanea. It's a Secret di Kaleider propone uno speciale telefono senza fili, una catena di racconti verbali uno a uno. La tentazione sarà di voler sapere come è cambiata la storia attraverso i passaggi tra finzione e verità, memoria e invenzione: ma è sempre possibile saperlo? Fabrizio Saiu incontra il pubblico a BASE con Métron Extended, una performance all'incrocio tra una sessione di allenamento e un concerto e attraversa il quartiere di Giambellino tra una sessione di parkour e un'azione sonora collettiva con Intermission; Tomas Gonzalez e Igor Cardellini offrono uno spaccato della vita di tutti giorni ma a cui non abbiamo accesso, attraverso visite guidate all'interno CityLife Shopping District e il semirimorchio di un camion si trasforma nel palcoscenico della performance di Marie-Caroline Hominal, all'incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza ingaggiando in una performance collettiva a Barrio's. Infine, Sara Leghissa, Maddalena Fragnito e Marzia Dalfini danno voce agli studenti e studentesse della scuola post pandemica attraverso un'inchiesta visiva, dei manifesti e la pubblicazione di La scuola ha riaperto come dopo una nevicata edito da NERO Editions (2023). La collaborazione con la casa editrice continuerà con una serie di presentazioni tra cui: la traduzione del volume Cruising Utopia di José Esteban Muñoz, un viaggio nella storia e nelle storie di chi ha lasciato il segno nella cultura queer per dare nuova linfa ai mondi queer del presente e l'immaginario politico, la collezione di saggi Artists' Survival Kit curata da Andrea Bellini e Göksu Kunak, un'indagine corale sulla realtà precaria del mondo artistico al di sotto della sua superficie glamour e Entrare nel Bosco, la nuova pubblicazione di Lucia Palladino, un invito alla ricerca di altri modi di fare mondo attraverso la pratica del camminare c,he come una danza ci apre a nuove e diverse prospettive. Dal 10 al 12 ottobre il palinsesto di FAROUT incontra a BASE anche A Creativity Revival, un'iniziativa promossa da Moleskine Foundation e dai partner del Creativity Pioneers Fund, un'esperienza multidisciplinare che porterà da tutto il mondo 70 operatori culturali e change-makers che stanno trasformando la vita delle loro comunità attraverso la creatività e la cultura. LA MUSICA DI FAROUT La notte del 7 ottobre Le Cannibale, storica clubnight, e FAROUT incrociano le rotte per un evento speciale tra elettronica ed arte con l'attesissimo live del musicista berlinese Parra For Cuva e il djset di Tamati. E ancora, attraverso le giornate su FAROUT si alterneranno i dj set di artisti e dj italiani e internazionali electro-romantic-queer, hard-techno e breakbeat/core. ARTISTI ASSOCIATI E CURATELA CONDIVISA Quest'anno una parte di curatela del festival è affidata alle artiste e agli artisti associati di BASE: la compagnia teatrale CORPS CITOYEN, la coreografa e performer Elisabetta Consonni e il duo musicale Mombao. Con Clessidre, talismani per abitare il tempo il gruppo riflette su altri modi di creare la storia e le storie, come un gioco di ribaltamento della clessidra dove passato diventa futuro e viceversa, smontando la concezione lineare del tempo. Una visione circolare che abbraccia anche lo spazio, che si apre poroso, nomadico e itinerante, a unire persone e luoghi diversi, riscrivere geografie politiche e gerarchie, lasciando liberi corpo e immaginazione. BASE Milano BASE Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell'ex-Ansaldo in zona Tortona. Un hub creativo dall'atmosfera internazionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione. Non è un museo, non è un teatro, non è solo uno spazio aggregativo, non è un coworking tradizionale, non è un locale da ballo. È tutte queste cose insieme e anche molto altro. Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all'anno. BASE si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, che abilita e promuove condizioni di accesso, convivenza e collaborazione tra i soggetti della filiera culturale e creativa. FAROUT FAROUT è il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi. Letteralmente, "molto lontano, non convenzionale, non abituale". FAROUT Live Arts Festival è il festival di BASE Milano dedicato alla creazione contemporanea. Performance, concerti, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista. Un viaggio per osservare la terra e i suoi organismi (umani inclusi) dal punto più lontano. Linea guida nella curatela del festival, l'interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"on endings": july 8th, rome @ altroquando, meet allison grimaldi-donahue, julia hölzl and jennifer hope davy
“on endings”: july 8th, rome @ altroquando, meet allison grimaldi-donahue, julia hölzl and jennifer hope davy
JULY 8th, h 6pm @ Altroquando Rome, via del Governo vecchio 80
Join us for an evening of Poetry readings from the book ON ENDINGS by the authors and discussions while sipping a drink at the pub underneath Altroquando!
Allison Grimaldi Donahueis a writer and translator whose work as been featured in a number of journals and magazines, including The Literary Review, BOMB, The Brooklyn Rail,…
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