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Scintilla Bruniana #52
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Giordano Bruno's Finite Fate: Ideas Worth Dying For
On February 17, 1600, Giordano Bruno was executed in Rome for his revolutionary ideas. Bruno’s belief in an infinite universe and countless worlds challenged the Catholic Church’s cosmology. His ideas, deeply rooted in Neoplatonism and Hermeticism, also questioned key Church doctrines like the Trinity and transubstantiation.Arrested in 1592 after being betrayed by Giovanni Mocenigo, Bruno spent seven years imprisoned by the Roman Inquisition. Despite pressure, he refused to recant his ideas, leading to his execution by burning in the Campo de' Fiori. His death stands as a powerful symbol of the cost of intellectual freedom in the face of orthodoxy.
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La filosofia magica di Giordano Bruno
In questo articolo ci interesseremo della filosofia magica del grande filosofo Giordano Bruno. Ne parlano gli atti del processo e lo dicono numerosi riferimenti nelle sue opere: Giordano Bruno si interessava non poco della magia. Egli si rivolse assai presto alla filosofia più che alla teologia. In lui anche le tematiche teologiche vengono rimeditate in chiave critico-filosofico cosicché egli non tardò a sviluppare una propria prospettiva filosofica orientata in senso ariano. Tale prospettiva filosofica aveva come punto di riferimento l’insegnamento di Erasmo da Rotterdam. Come Erasmo Bruno voleva il rovesciamento degli ordini del mondo. Mentre Erasmo si proponeva di ritornare a un’autentica tradizione evangelica Bruno si pone in perfetta sintonia con alcuni testi ermetici. Infatti non si deve sottovalutare l’importanza che ebbero per Bruno le opere attribuite a Ermete Trismegisto che già avevano goduto di tanto credito presso i rappresentanti della tradizione magica dell’occidente medievale. Ma il rapporto di Bruno con la magia non può essere ridotto al suo rapporto con l’ermetismo come sembra non credere alcuni studiosi. Forse più fondamentali in lui sono una visione del mondo sempre più precisa e il nuovo senso del filosofare che Bruno andò maturando negli ultimi anni nella sua vita. In questo senso ci sembra molto più plausibile la lettura di Bruno fatta da Michele Ciliberto secondo il quale la magia sarebbe diventata a mano a mano per Bruno non soltanto uno tra i suoi interessi ma uno dei fuochi decisivi di tutta la sua filosofia. Bruno inscrisse la propria prospettiva magica nel contesto più ampio di una molteplicità di interessi che spaziavano dalla metafisica all’arte alla cosmologia. Per dire in maniera sintetica l’opera di Bruno appare sempre più chiaramente come una riforma religiosa-filosofica attuata attraverso la magia. Ma la concezione di Bruno della magia è senza dubbio originale. Tale originalità va messa in evidenza insieme agli aspetti di novità che ci impediscono di ricondurla all’ermetismo strettamente inteso o all’opera di Cornelio Agrippa. È del resto lo stesso Bruno a offrirci tutti gli elementi utili per comprendere come a essere messa in gioco nelle sue opere sia una nuova visione del mondo carica di elementi ermetici astrologici, religiosi e filosofici. La nuova “magia” nella visione di Bruno si precisa infatti in rapporto a temi come quello della materia infinita che si trasforma continuamente. Né va dimenticato un altro tema essenziale della filosofia magica di Bruno ovvero il rapporto tra responsabilità e libertà. Nemico feroce di ogni tratto determinismo Bruno nega decisamente l’improbabile centralità dell’essere umano nell’orizzonte infinito di un creato in perenne metamorfosi. Per Bruno l’uomo non è in sé unico e irripetibile ma può diventarlo facendosi “eroe” ossia attivando un vero e proprio processo di purificazione interiore che nulla ha in comune con i doni gratuiti della divinità. Tutto per Bruno è in perenne trasformazione cosicché ognuno può contribuire liberamente e responsabilmente a modificare l’ordine dato diventando in tal modo”mago” poiché in grado di agire sapiente Per Bruno la verità è cibo essenziale dell’anima nutrimento per giungere al lume della contemplazione attraverso un percorso ascendente che dai dati particolari dovrebbe portarci alla nozione più perfetta cui ci sia dato per venire grazie alla facoltà intellettuale. Ma tale percorso Bruno non lo concepisce in modo puramente teorico dal momento che si può infatti progredire nelle opere dell’intelligenza solo se assistiti dall’arte e dalla scienza. Nella sua filosofia Giordano Bruno delinea un autentico “metodo” che va infigurabili secondo una procedura cara ad Aristotele dal particolare all’universale. Particolare importanza della filosofia di Bruno rivestono i tre principi infigurabili: il Caos, l’Orco e la Notte. Di questi tre principi infigurabili il più radicale e assoluto è rappresentato dal Caos che insieme all’Orco precede la Notte. Questi tre principi infigurabili della filosofia di Giordano Bruno vengono denominati dal filosofo italiano anche il Vuoto, la Potenza Passiva e la Materia. Il Caos non è quello che può essere riempito poiché altrimenti vi sarebbe un limite a tale operazione. Il Caos è piuttosto la condizione di possibilità dell’esistenza di ogni corpo ma dai corpi non viene mai definito né mai per loro si determina. Estraneo all’agire e al patire perfettamente impassibile il Caos è assolutamente ozioso è pura indifferenza. Non elargisce nulla. Ricchezza e privazione non lo riguardano. Non ha parti ma è ovunque il medesimo. Indivisibile non partecipa alla composizione dei composti e dunque non è in alcun modo “Parte“ ma piuttosto delimita le parti. È dunque continua estensione in ogni direzione e non si differenzia secondo la diversità o la distinzione. In ultima analisi il Caos non è ente ma neppure non ente. Arriviamo poi al secondo principio infigurabile ovvero “l’Orco”. Secondo Bruno l’Orco non ha forma e dunque non è conoscibile ma fa al contrario perdere ogni senso e memoria. L’Orco è madre che infonde nei figli il desiderio di essere tutto. Nessuna delle singole cose esistenti fa eccezione essendo mosse da un insoddisfabile desiderio di essere tutto. Se l’Orco tutto desidera la Notte tutto ricerca. È la Notte a inseguire la quiete e il bene che l’Orco” le indica. In questo inseguimento senza fine la Notte riceve forme sempre nuove ma riuscendo a essere pienamente formata. Si può avere la sensazione che Caos -Orco -Notte siano per così dire al vertice di tutto ma non è così. Bruno individua infatti tre figure superiori corrispondenti (in quel gioco di analogie e consonanze che è tipico del pensiero magico) alle tre inferiori di Caos Orco e Notte. Tali figure superiori vengono denominate da Bruno pienezza fonte delle idee e Luce. L’elaborazione filosofica di Bruno non si ferma certo a questi concetti ma delinea una ricchissima ontologia una vigorosa gnoseologia e una raffinata antropologia. Sarebbe troppo lungo e complesso esporre tutta l’articolata speculazione del filosofo di Nola. Noi preferiamo soffermarci su quella dei due principi che meglio si introducono nell’ambito della filosofia magica di Bruno. Concetto cardine di tale filosofia magica è la convinzione di Bruno che ogni anima sia in una relazione di intima continuità con ogni altra anima aldilà della eventuale contiguità fisica. Indissolubilmente congiunta alla materia universale l’azione dell’anima si propaga attraverso percorsi relazioni connessioni similitudini e analogie mai riducibili alle possibilità esplicative della ragione. Per Bruno il vero mago utilizza infatti i linguaggi e le scritture più diverse che gli consentono di dialogare con l’apparentemente irraggiungibile con il divino lume di cui ogni cosa è sicura. Di conseguenza il vero mago deve possedere in un certo modo una concezione universale delle cose. In ultima analisi per Giordano Bruno il mago è un filosofo di indiscusso valore esperto delle modalità che assume il divino dell’universo. In altre parole per Bruno il mago è un vero eroe. Solo a questo teorico protagonista del nuovo e insieme anticismo sapere sarà possibile attuare una vera e propria riforma dell’umanità. Quindi per Bruno il mago non è colui che stringe un patto con i demoni ma è un vero eroe dell’umanità. Ma Bruno si spinge oltre: solo l’eroico furore del mago può contribuire in modo decisivo sino ad una vera e propria “renovatio mundi“. Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che Bruno traduce il tema erasmiano del rovesciamento degli ordini del mondo in una ripresa dell’antica sapienza egiziana. Per Bruno la superiorità degli egizi consiste nell’aver compreso che tra Dio e l’uomo non c’è scarto incolmabile ma comunicazione relazione e continuità. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
#CornelioAgrippa#Cosmologia#ErasmodaRotterdam#ErmeteTrismegisto#filosofiamagica#filosofodiNola#GiordanoBruno#metafisica#MicheleCiliberto#principiinfigurabili#renovatiomundi
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Espíritos Fracos, da série "Entre sem bater".
A Internet e, especialmente as redes sociais, deram aos espíritos fracos a oportunidade de mostrar que a estupidez é infinita.
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Giordano Bruno speaking the perfect forms into existence #GiordanoBruno #Perfectforms # Plato #Platonism #OpenAI #Dalle2 #machineart #philosophy #esoteric #kabbalah #neoplatonism #occult https://www.instagram.com/p/CoOMFnQPElL/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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"Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo".
Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600)
#giordanobruno
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Philosophia
Giordano Bruno Wikipedia Cercando di seguire una cronologia, arrivo a un personaggio complicato, come ogni essere umano dalle mille sfaccettature. Mi sono letta, tanto per iniziare la sua conoscenza: ‘La critica letteraria di Giordano Bruno’ – autore Andrea Sorrentino. Noiosa nell’insieme, ma solo perché sono troppo ignorante e quindi ignoro i riferimenti dell’autore a opere sconosciute (o…
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"Tanrı, iradesini hakim kılmak için yeryüzündeki iyi insanları kullanır; yeryüzündeki kötü insanlar ise kendi iradelerini hakim kılmak için Tanrı’yı kullanırlar." Giordano Bruno
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“La horda: una revolución mágica” de Servando Rocha en @editorial_la_felguera Una novela llena de conspiraciones, sociedades secretas y revoluciones, escrita con una estructura atípica que intercala la narración (en múltiples tiempos y puntos de vista) con diarios, cartas y testimonios. Un laberinto fascinante donde dos facciones (los “invisibles” y “despiertos”) se mezclan con alquimistas, rosacruces, masones y personalidades que han dejado su marca en el mundo. Utilizando personajes increíbles y retratando momentos históricos convulsos y oscuros, #LaHordaUnaRevoluciónMágica se apoya en hechos, citas y referencias para desdibujar los límites entre la realidad y la ficción, ensalzando leyendas y transformándonos en cómplices de una larga cadena de conspiradores que alimentan el mito de Arcadia. De lo mejor de este 2020 (y de los pocos libros que me encantaría adaptar a la pantalla grande). Además, como todas las bellezas de #LaFelgueraEditores , la edición es de lujo, llena de ilustraciones, juegos con la diagramación, mapas y símbolos, haciéndolo un libro-objeto para coleccionar. ¡Muchas gracias a @jesantana1976 por traer esta belleza a @libreriaestudioslacastellana ! “El poder del secreto es el secreto mismo. El secreto siempre esconde una pulsión, una fuerza indestructible. El secreto se alimenta de más secretos. Esta es la única forma de que siga vivo y sea contagioso” . . . . . #LaHorda #ServandoRocha #LaFelguera #LaFelgueraEditores #Magia #Alquimia #Ocultismo #Esotérico #GiordanoBruno #Libro #Recomendación #Novela #Conspiración #Masones #Alquimia #Rosacruz #Invisibles #Despiertos #Alchemy #Mason #Conspiracy #ConspiracyTheory #Historical #Fiction #Book #Lectura #Bookstagram #Reader #readersofinstagram #booklover https://www.instagram.com/p/CFQY1wFHQoz/?igshid=1cvxl54cyrjgt
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Read the first chapters of the book:
“Giordano Bruno. The Prophet of the infinite universe”. The tragic and exalting story of a giant of thought.
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Cinco monjes de Canterbury informaron al cronista de la abadía, Gervase, que poco después de la puesta del sol del 18 de junio de 1178 (25 de junio en el calendario gregoriano proléptico) vieron "el cuerno superior [de la Luna] dividido en dos". Por otra parte, Gervase escribió: "Desde el punto medio de la división emergió una antorcha flameante, que vomitaba, sobre una distancia considerable, fuego, brasas y chispas. Mientras tanto, el cuerpo de la Luna, que era carcomido, por así decirlo, en la ansiedad, y para ponerlo en las palabras de los que me informaron y vieron con sus propios ojos, la Luna latía como una serpiente herida. Después se recuperó su estado normal. Este fenómeno se repitió una docena de veces o más, la llama asumiendo diferentes formas de torsión al azar y luego regresó a la normalidad. Entonces, después de estas transformaciones, la Luna de cuerno a cuerno, a lo largo de toda su longitud, adquirió un aspecto negruzco." En 1976, el geólogo Jack B. Hartung propuso la teoría de que este relato puede describir la formación del cráter Giordano Bruno Vía wiki. #astronomy #astronomía #cadejosni #cosmos #galaxy #science #sky #space #stars #universe #nicaragua #astronomíanicaragua #giordanobruno #moon #luna https://www.instagram.com/p/CBk71Nhji4g/?igshid=jrfupl7wznya
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Giordano Bruno: le intuizioni scientifiche di un frate scomodo
La rivoluzione scientifica di Giordano Bruno. Il 17 febbraio 1600 moriva sul rogo Giordano Bruno, il frate-filosofo che cercò la verità a costo di scontrarsi con l'autorità della Chiesa. Ancora oggi è il simbolo della libertà di pensiero. "Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla". È così che Giordano Bruno, il frate-filosofo che con le sue opinioni aveva osato sfidare la Chiesa, accolse la condanna a morte inflittagli dal tribunale dell'Inquisizione. Pochi giorni dopo il tragico verdetto, il 17 febbraio 1600, quel pensatore "libero e ostinato" sarebbe stato condotto al rogo in Campo de' Fiori, a Roma. Proprio là dove oggi sorge il monumento in sua memoria, che lo ritrae imponente e fiero, con lo sguardo cupo rivolto al Vaticano. Scopriamo la sua storia attraverso l'articolo "Sfida fatale" di Federica Campanelli, tratto dagli archivi di Focus Storia.
Il monumento dedicato a Giordano Bruno, in Campo de’ Fiori, a Roma, nel luogo dove il filosofo venne arso vivo. La statua è dello scultore Ettore Ferrari e venne inaugurata nel 1889. Pyty / Shutterstock Un secolo difficile Giordano Bruno, all'anagrafe Filippo, era nato nel 1548 a Nola, vicino a Napoli, nel mezzo di un secolo cruciale nella storia della Chiesa: spaccata in due dalla Riforma luterana, era seguita la Controriforma cattolica lanciata dal Concilio di Trento iniziato nel 1545. Due anni prima, Paolo III aveva istituito l'Inquisizione romana (o Santo Uffizio) e nel 1559 Paolo IV creò l'Indice dei libri proibiti. Il papato si dotò così di due strumenti persecutori di cui Bruno, suo malgrado, farà presto conoscenza. La carriera monastica di Giordano Bruno iniziò nel convento di San Domenico a Napoli, dove entrò a 17 anni. Rivoluzionario Giovane dall'animo irrequieto, fu investito dalla prima denuncia quando era ancora novizio, reo di aver tolto dalla propria cella le immagini dei santi. Più avanti, nel 1576, un confratello lo accusò di eresia per aver espresso dei dubbi sulla dottrina della Trinità. «L'accusa era difficile da provare, ma in un eventuale processo si sarebbe sommata alla precedente denuncia, che rimarcava il poco rispetto che Bruno aveva del culto dei santi», racconta Anna Foa, docente di Storia moderna alla Sapienza di Roma e autrice del saggio Giordano Bruno (il Mulino). Vagabondo Il rischio di una condanna era dunque consistente, e così Bruno lasciò Napoli riparando a Roma. Dovette però fuggire anche da lì, perché fu accusato ingiustamente dell'omicidio di un frate. Iniziò quindi un periodo di peregrinazioni in tutta Europa, dove, spogliatosi degli abiti domenicani, vagabondò di città in città avvicinandosi a ogni confessione cristiana, desideroso di allargare i propri orizzonti di studio e le proprie riflessioni filosofiche. A Ginevra aderì al calvinismo, in Germania entrò in contatto con i luterani e in Inghilterra con gli anglicani, distinguendosi tra l'altro per una serie di lezioni poco gradite sulla teoria eliocentrica di Copernico, di cui era sostenitore. Questa e altre sue convinzioni irritarono le varie gerarchie ecclesiastiche e Bruno si ritrovò così scomunicato praticamente da tutte le Chiese cristiane europee, cattoliche o riformate che fossero. Con questo curriculum, nel 1592 fece ritorno in Italia. L'inizio del calvario Nel marzo 1592 si stabilì a Venezia, chiamato da tal Giovanni Mocenigo, un nobile ansioso di apprenderne le cosiddette "arti magiche" e in particolare la mnemotecnica, un efficace metodo di memorizzazione che lo stesso Bruno aveva ideato, rimarcando però come tale tecnica derivasse "non dalla magia, ma dalla scienza". Ma quel soggiorno veneziano fu l'inizio della sua fine. Quando infatti il filosofo riferì l'intenzione di riprendere i suoi viaggi, Mocenigo, irritato, corse a denunciarlo per eresia. Risultato: Bruno fu arrestato la sera del 23 maggio 1592, e tre giorni dopo mandato a processo. Processo sommario Ma quali erano i capi d'accusa? Mocenigo aveva sostenuto, tra le altre cose, che Bruno fosse una specie di stregone, che non credesse nella verginità di Maria, che fosse un lussurioso e che volesse fondare una nuova setta. Dalle accuse emerse poi uno degli elementi centrali del pensiero di Bruno: la presenza di un universo infinito e di infiniti mondi, idea inaccettabile per l'epoca, che andava persino oltre la teoria copernicana. «Le accuse, per quanto gravi, provenivano tuttavia dal solo Mocenigo ed erano piuttosto confuse, motivo per cui il processo veneziano poteva anche finire con un'assoluzione o una condanna lieve», spiega l'esperta. A quel punto giunse però una richiesta di estradizione da Roma, dove Bruno fu trasferito il 27 febbraio 1593. Alle accuse del Mocenigo si erano intanto aggiunte quelle di fra' Celestino da Verona, che con Bruno aveva condiviso la detenzione veneziana. «I nuovi capi d'accusa, simili a quelli del Mocenigo, furono avallati da altri quattro compagni di cella di Bruno, e alla fine emerse l'immagine distorta di un uomo senza religione, pronto a burlarsi di ogni credenza», continua la storica. Giudizio romano Della fase romana del processo non è sopravvissuto alcun verbale, ma esiste un Sommario compilato tra il 1597 e il 1598. Questo documento, basato sugli atti veneziani e su quelli romani, è stato scoperto nel 1940 e reso pubblico solo pochi decenni fa. Quel che sappiamo è che il tribunale raccolse un totale di 31 capi d'imputazione, che ricoprivano praticamente ogni aspetto della vita di Bruno, dalla sua condotta morale, alle credenze teologiche e filosofiche. L'iter processuale si protrasse in ogni caso per anni, tra interrogatori, sospensioni e, forse, un episodio di tortura nel 1597. Fu infine l'intervento del cardinale gesuita Roberto Bellarmino, pezzo grosso del Santo Uffizio, implicato anche nel caso Galileo, a sbloccare la situazione. L'imputato non ritratta Bellarmino sottopose a Bruno otto proposizioni da abiurare, poiché eretiche. «L'abiura era un elemento fondamentale nei processi di tal genere: se un eretico rinnegava le proprie opinioni, otteneva infatti un trattamento mite, ma per Bruno rinunciare alle sue verità significava sottomettersi a un'autorità, quella dei giudici e dei teologi dell'Inquisizione, che lui non riconosceva», commenta Foa. La posizione dell'imputato si fece sempre più seria, e il 21 dicembre 1599, nell'ultimo interrogatorio, dichiarò di non aver nulla da ritrattare. In sostanza, Bruno rigettò l'accusa di eresia in quanto non si considerava un teologo, bensì un filosofo che andava, semplicemente, alla ricerca della verità. Ma agli occhi della Chiesa, negando l'abiura, confermava di essere un "eretico impenitente, pertinace e ostinato", come recitava la sentenza di condanna espressa l'8 febbraio 1600. Il 17 dello stesso mese, quel pensatore fuori dal comune fu zittito per sempre, avvolto dalle fiamme. Anticipatore L'impatto di Giordano Bruno sulle posizioni della Chiesa, specie in ambito scientifico, fu sconvolgente, ma tuttora la Santa Sede, pur avendo espresso "profondo rammarico" per la sua morte, non ne ha riabilitato il pensiero. Eppure Giordano Bruno, figlio di un'era ancora "prescientifica" (ossia precedente l'introduzione del metodo sperimentale di Galileo Galilei), è stato capace di intuizioni straordinarie. Nello scritto La cena de le ceneri (1584) espresse per esempio il principio di relatività del moto, anticipando lo stesso Galileo. Inoltre, con la sua teoria sulla presenza di "mondi innumerevoli e innumerabili", cioè immaginando che l'universo ospiti un numero infinito di stelle-soli, Bruno ipotizzò l'esistenza di pianeti extrasolari (confermata solo nel 1995) anticipando persino la teoria del multiverso. Complesse teorie scientifiche a parte, Giordano Bruno sarà ricordato per sempre, grazie a quel processo, come simbolo universale della libertà di pensiero. Da difendere anche a costo della vita. Fotogallery Le leggende nere della Chiesa Read the full article
#chiesacattolica#frate-filosofo#galileogalilei#GiordanoBruno#gnosticismo#inquisizione#multiverso#niccolòcopernico#pianetiextrasolari
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"Tanrı, iradesini hakim kılmak için iyi insanları kullanır; kötü insanlar ise kendi iradelerini hakim kılmak için Tanrı'yı kullanırlar." ( #GiordanoBruno ) Fotoğraf: @joandjune Lütfen alıntı yaparken kaynak belirtelim... Sitemizi ziyaret etmeyi unutmayın. www.1kitap1fotograf.com #1kitap1fotograf #kitap #👆🏼 https://www.instagram.com/p/B2E62w4lwJt/?igshid=71s9sz6alglq
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Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio, finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo. L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo. Giordano Bruno. Buongiorno peccatori. Che la luce sia con voi. L’origine del peccato ©️Cinzia Fiore Ricci #camminodeglidei #trilogia #serie #amore #l_originedelpeccato #cinziafiorericci #laseriedelpeccato #nadine🖤 #pauline🖤 #giordanobruno #traluceeoscurità https://www.instagram.com/p/BzFetQGiOV4/?igshid=mxqd9phyrujm
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