#Gennaro Manna
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lesser-known-composers · 2 years ago
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Gennaro Manna - Lucio Vero ossia il vologeso: "Cara ti lascio, addio" ·
Riccardo Minasi ·
Il Pomo d'Oro · Franco Fagioli ·
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usunezukoinezu · 3 years ago
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Gennaro Manna (1715-1779) Lamentazione terza del Giovedì Santo a voce sola di soprano con violin
‘‘Ego vir videns paupertatem meam in virga indignationis ejus. Aleph. Me minavit et adduxit in tenebras et non in lucem. Aleph. (I am the man who has seen affliction by the rod of the Lord’s wrath. Aleph. He has driven me away and made me walk in darkness rather than light. Aleph.) ‘‘
Silvia Frigato —soprano
Talenti Vulcanici
Emanuele Cardi —conductor
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hanshoelzel-falco · 3 years ago
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Castrato singer Gaetano Majorano (Caffarelli) carries the Teatro San Grisostomo with him by Zanetti (1680-1767)
The legend within the picture says: Il celebre Caffariello qui cantava à S. Giov. Crisostomo; e porta via il teatro i poi che finita la sua aria, si votava affatto (The famous Caffarelli who sang in the San Giovanni Grisostomo as he carries away the theatre with him, for after he finished his aria, the theatre quickly emptied out.)
At the San Giovanni Grisostomo in Venice Caffarelli sang in the following operas:
Berenice by Francesco Araia (1709-1770) - 26. December 1733
Merope by David Perez (1711-1778) - 19. November 1750
Arianna e Teseo by Girolamo Abos (1715-1760) - 26. December 1750
Didone abbandonata by Gennaro Manna (1715-1779) - 30. January 1751
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gennarocapodanno · 7 years ago
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Vomero in lutto per la morte di un noto e stimato commerciante
Vomero in lutto per la morte di un noto e stimato commerciante
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Il rag. Tommaso Manna, titolare dell’omonima galleria
           “ Una notizia che, mano a mano che si va diffondendo, sta destando profonda commozione e cordoglio tra i tanti vomeresi che, nel corso di diversi lustri di attività, hanno avuto l’occasione di conoscerlo – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Mi riferisco a uno dei decani dei commercianti del…
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nedsecondline · 2 years ago
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Streetart – Emeid @ Tocco da Casauria, Italy
Emeid @ Tocco da Casauria, Italy Title: Gennaro Manna Location: Tocco da Casauria, Italy Artist: Andrea Ranieri aka Emeid (Italy) USEFUL LINKS: Emeid…Streetart – Emeid @ Tocco da Casauria, Italy
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sonyclasica · 5 years ago
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NURIA RIAL Y ARTEMANDOLINE
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VENICE’S FRAGRANCE
La soprano catalana Nuria Rial presenta Venice’s Fragrance, de nuevo junto a Artemandoline. A la venta el 12 de junio.
La soprano catalana Nuria Rial vuelve a unirse al grupo con sede en Luxemburgo Artemandoline. Después de su anterior trabajo, que cosechó fantásticas críticas, ahora presentan Venice's Fragrance, para presentar más “delcicias musicales”, como fueron definidos por Toccata, esta vez de la Venecia del siglo XVIII. El álbum cuenta con la dirección artístia y la mandolina de Juan Carlos Muñoz.
Fragancia de Venecia presenta arias para soprano, mandolina e instrumentos de cuerda de óperas y oratorios de compositores que trabajaron en Venecia: Baldassare Galuppi (1706-1785), Francesco Bartolomeo Conti (1681-1732), Gennaro Manna (1715-1779), Tommaso Traetta (1727-1779) y Antonio Lotti (1667-1740).
En la Venecia del siglo XVIII, la interpretación de la mandolina se desarrolló a la máxima perfección y sonó como parte integral de un conjunto barroco en óperas, oratorios y cantatas. Entre 1690 y 1799, se escribieron alrededor de 200 arias con la mandolina. Fragancia de Venecia trae estas valiosas arias para soprano, mandolina e instrumentos de cuerda a una nueva vida.
Arias de óperas y oratorios de compositores que trabajaron en Venecia, Baldassare Galuppi (1706-1785), Francesco Bartolomeo Conti (1681-1732), Gennaro Manna (1715-1779), Tommaso Traetta (1727-1779) y Antonio Lotti (1667- 1740) fueron seleccionados. También hay dos conciertos de mandolina de Antonio Vivaldi (1678-1741) y una sonata para mandolina y violín de Carlo Arrigoni (1697-1744). Las grabaciones son encantadoras con su ingenio, refinamiento y, sobre todo, con sus atractivas melodías, que nos presentan un canto brillante y una orquesta inspirada y estimulante.
Nacida en Manresa en 1975, Nuria Rial comenzó en 1995 en el Conservatorio Superior de Música del Liceo de Barcelona sus estudios musicales, terminando con un diploma en voz y piano. De 1998 a 2002, fue miembro de la Konzertklasse de Kurt Widmer en la Academia de Música de Basilea, donde recibió un diploma como solista. Posteriormente se especializó en la música del Renacimiento y Barroco, como las obras de Haendel y Monteverdi. Su repertorio incluye también funciones de ópera de Mozart, así como canciones francesas, españolas y alemanas.
En 2009, ganó el premio ECHO Klassik por Helvetia Patria Jeunesse Stiftung (European Foundation for Culture). En 2012 ganó el premio a la grabación de la Opera Recording of the Year, arias de Georg Philipp Telemann, acompañada por la Orquesta de Cámara de Basilea.
TRACKLIST
Tommaso Traetta 1727–1779
1 Bella armonia vieni | Aria from the opera Le feste d’Imeneo, 1760
Antonio Vivaldi 1678–1741
Concerto in G major for two mandolins, RV 532
2 Allegro
3 Andante
4 Allegro
Baldassare Galuppi 1706–1785
5 Rosa et Lilio | Aria from the oratorio Jahel, 1770
Gennaro Manna 1715–1779
6 Se un core annodi | Aria from the opera Achille in Sciro, 1745
Francesco Bartolomeo Conti 1681–1732
7 Dei colli nostri | Aria from the drama pastorale Il trionfo dell’amicizia e dell’amore, 1711
Carlo Arrigoni 1697–1744
Sonata for mandolin and violin
8 Preludio – Presto
9 Canzona
10 Courante
11 Presto
Francesco Bartolomeo Conti 1681–1732
12 Finché spera che le rieda | Aria from the opera L’Astarto, 1718
Antonio Lotti 1667–1740
13 Lascia che nel suo viso | Aria from the opera Teofane, 1719
Anonymous Venice, 18th cent.
14 Folias
Antonio Vivaldi 1678–1741
Concerto in C major for mandolin, RV 425
15 Allegro
16 Largo
17 Allegro
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IL RITORNO AL NIDO. MOSTRA DELLE ARTI IN RICORDO DI GENNARO TADDEO E DI ENRICA DI CIAO
Eboli, sabato 12 gennaio 2019, ore 17:00. Presso la sede del Liceo Artistico Statale “Carlo Levi” in via Pescara, facente parte dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Perito-Levi”, si svolgerà un importante avvenimento culturale, una sorta di cammino in arte che vuol celebrare il percorso formativo di questo storico istituto che il prossimo anno compirà 50 anni di vita e di attività didattica. Tanti sono i docenti che vi hanno insegnato e tanti gli studenti che il liceo artistico ha formato in tutti questi decenni. Con l’occasione, sarà inaugurata una mostra d’arte dal titolo “Il ritorno al nido” con opere di moltissimi ex studenti del liceo artistico ebolitano. Si tratta dunque di un ideale ritorno al nido, sulle ali del tempo, un ritorno alla scuola che li ha visti nascere al poliedrico mondo delle forme e dei colori, al mondo delle arti e a quello dei beni culturali. La mostra resterà aperta dal 12 al 31 gennaio 2019 e sarà dedicata al ricordo di due ex alunni purtroppo scomparsi, Enrica Di Ciao e Gennaro Taddeo. Ci sarà l’affissione e la benedizione di due targhe con i loro nomi da parte dei sacerdoti don Giuseppe Guariglia e p. Massimo Poppiti. Con l’occasione sarà inaugurata la Galleria d’Arte Permamente “Carlo Levi” al piano terra dei locali del liceo artistico, che vuole essere un nuovo spazio espositivo aperto a mostre d’arte contemporanea all’interno di un’istituzione culturale e scolastica deputata all’istruzione artistica. Alle ore 17:15 ci saranno i saluti istituzionali dell’attuale dirigente scolastico, Prof. Giovanni Giordano, del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e della professoressa Angela Lamonica, Assessore Comunale all’Istruzione. Seguiranno alcuni interventi di ex dirigenti scolastici e di ex studenti del liceo artistico, il prof. Michele Sabino, il prof. Ugo Giorgio Crea, il prof. Carmine Tavarone, il dott. Armando Maria Trotta, Antonio Boffa e Luca Calzolaro. Presenteranno la giornalista e storica dell’arte Noemi Manna e il prof. Pasquale Ciao, ideatore e organizzatore della mostra. L’allestimento delle opere in mostra sarà curato dal prof. Fabio De Falco. Al termine della manifestazione si svolgerà una sfilata con copricapi d'arte realizzati dagli alunni del Liceo Artistico. L’evento culturale ha avuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e dal Comune di Eboli.
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infosannio · 7 years ago
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Napoli: Vomero in lutto per la morte di un noto e stimato commerciante
Napoli: Vomero in lutto per la morte di un noto e stimato commerciante
Il rag. Tommaso Manna, titolare dell’omonima galleria   “ Una notizia che, mano a mano che si va diffondendo, sta destando profonda commozione e cordoglio tra i tanti vomeresi che, nel corso di diversi lustri di attività, hanno avuto l’occasione di conoscerlo – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Mi riferisco a uno dei decani dei commercianti del quartiere…
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lesser-known-composers · 2 years ago
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Gennaro Manna [1715-1779] - Lectio VIII Defunctorum for soprano solo, two violins & b.c.
00:03 - Aria: Pelli meae 03:25 - Recitative: Quare persequimini me? 05:00 - Aria: Scio enim 07:29 - Aria: Quem visurus 10:03 - Aria: Reposita est
Marie Lys - soprano Katia Viel & Lathika Vithanage - violin ABCHORDIS ENSEMBLE, Andrea Buccarella - harpsichord & direction
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sportpeople · 8 years ago
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“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”, è una citazione attribuita a Joseph Gobbels, giornalista e politico tedesco, uno dei più importanti gerarchi nazionalsocialisti e Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945.
Un aforisma che – e questo la dice lunga – è, di fatto, alla base di un certo tipo di informazione unilaterale e che, nonostante siano passati parecchi anni da quel periodo e da quel contesto storico, sembra essere quanto mai attuale anche nei giorni nostri. Grazie anche all’incapacità e all’incompetenza di alcuni giornalisti dei tempi moderni, perennemente alla ricerca, convulsa e frenetica, di visibilità e di sensazionalismo, senza per altro curarsi di verificare se e quanto raccontato nei propri articoli corrisponda o meno alla verità.
Eppure il controllo delle fonti e della veridicità delle notizie riportate è di fondamentale importanza per il codice deontologico dei giornalisti. Ma è evidente che in una società come questa, dove la condivisione su internet e sui social è diventata una priorità, ogni tipo di remora e di scrupolo in tal senso passa totalmente in secondo piano.
Viviamo in un’epoca durante la quale ci si abbevera alla fonte dello scalpore a tutti i costi: le classiche “notizie bomba”, quelle che raccontano indiscrezioni particolari o verità scomode e nascoste, sono senza dubbio le più lette e le più condivise sui social network, e per i siti di informazione (o presunti tali) che basano la propria esistenza sulla visibilità e sul cosiddetto “clickbaiting”, queste storie sono vera e propria manna dal cielo.
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La maggior parte di queste storie, però, sono in realtà delle bufale create ad hoc per attirare visualizzazioni e attenzione, alcune delle quali, con la condivisione continua, finiscono per arrivare anche su autorevoli e distratte testate giornalistiche, assumendo ulteriore credibilità, diventando addirittura verità conclamate, nonostante siano palesemente false e inattendibili.
In questo frenetico delirio del tutto incontrollato, accade quindi che una pagina facebook chiamata “Storie romantiche sul calcio” (per altro chiaramente satirica, così come specificato dai propri autori nello spazio dedicato alle informazioni), pubblichi delle storie totalmente inventate su molti calciatori del nostro campionato, che vengono però ritenute attendibili da diversi e numerosi utenti, che iniziano a condividerle compulsivamente dando per assodato che quanto raccontato sia vero.
Nessuno (o quasi) si preoccupa di verificare da dove provengano quelle informazioni. Nessuno (o quasi) si preoccupa di andare a leggere le info della pagina facebook autrice del post, dove è chiaramente specificato che “Ci inventiamo storie sul calcio palesemente finte. Perchè avete rotto il cazzo di far diventare tutto romantico. Perché la merda non è romantica.”. Nessuno (o quasi) si preoccupa di verificare l’effettiva esistenza dei fantomatici giornalisti citati al termine di ogni articolo (da Gennaro Strollo di Napoli News 25 a Lucas Rejetto di Radio Moi Lolita 101,5 FM, da David Indignato di Radio Milanello a Gianmario Scroto de Il Messaggio della Calabria).
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Assolutamente no. L’imperativo unico è condividere. Condividere come se non ci fosse un domani. Condividere e dare per scontato che quella storia “romantica” sia vera. Sempre e comunque.
E come loro, ci cascano anche diverse pagine, più o meno celebri, che trattano l’argomento calcio e ultras.
È accaduto, ad esempio, recentemente con la storia di Klose che manda un ragazzino della Primavera della Lazio in un cantiere per fargli capire il valore del lavoro e del sacrificio, condivisa addirittura da numerose pagine laziali, con tanto di commenti a margine che si ostinavano a confermare la veridicità della vicenda.
Ma il massimo lo si raggiunge proprio in questi giorni con la vicenda legata alla finale di Champions League giocata a Cardiff tra la Juventus ed il Real Madrid.
A seguito del concitato trasferimento di Dani Alves al PSG, sempre la pagina “Storie romantiche sul calcio” (alla quale, tra l’altro, vanno i miei più sinceri complimenti perché sta contribuendo fattivamente a smascherare un certo tipo di giornalismo, approssimativo e superficiale) pensa bene di pubblicare una fantomatica dichiarazione dell’ex calciatore bianconero nella quale racconta di aver avuto una lite con Dybala prima dell’inizio della finalissima, in quanto l’attaccante juventino era poco concentrato e stava passando tutto il tempo a giocherellare con il suo smartphone. Una lite che termina con il telefonino scagliato contro una parete dello spogliatoio e con la dirigenza bianconera che, alcuni giorni dopo la finale, prenderà le parti del giovane argentino.
Una bella storia, non c’è che dire. Ricca di particolari, ma ovviamente inventata di sana pianta.
Ma non tutti si premurano di verificare che quanto raccontato sia reale, e parte dunque la condivisione senza freni, alimentata inoltre dalla contemporanea vicenda legata al trasferimento di Bonucci al Milan conseguenza, secondo i “bene informati”, di una netta spaccatura all’interno dello spogliatoio juventino.
Apriti cielo. La storia di Dani Alves fa il giro del web, ripresa da centinaia e centinaia di utenti. E finisce addirittura sui giornali.
Il primo a pubblicare la notizia è Dagospia, seguito a ruota da Libero, Il Giornale, Giornalettismo, e Il Fatto Quotidiano. Per finire poi sulle pagine di Fox Sport e TuttoMercatoWeb. E via discorrendo.
Nel delirio più assoluto, mentre si cerca timidamente di far capire che l’indiscrezione rilanciata è chiaramente finta, qualcuno chiede addirittura lumi e assicurazioni su twitter a personaggi e giornalisti affermati, che confermano senza remore la veridicità della storia.
Il tutto in un vortice allucinante, e quanto mai irreale, basato sulla condivisione senza freni di una notizia palesemente inventata me che, ormai, pubblicata e rilanciata ovunque ha assunto la caratteristica di verità a tutti gli effetti, senza nessuna possibilità di smentita.
Proprio come affermato, alcuni anni fa, da Joseph Gobbels.
E, alla luce di tutto questo, viene spontaneo chiedersi quante delle informazioni che ogni santo giorno apprendiamo siano basate su fatti realmente avvenuti e soprattutto siano state effettivamente verificate prima di essere pubblicate? Quante delle informazioni che ci sono state propinate corrispondono alla realtà, e quante invece sono false, inventate, non confermate o manipolate ad hoc?
Domande alle quali difficilmente potremo dare una risposta esaustiva, ma che dovrebbero comunque farci riflettere e farci aprire ulteriormente gli occhi su come è gestita l’informazione attuale, affinché tutto quello che ci viene quotidianamente raccontato non venga preso sistematicamente per oro colato.
E chi, come il sottoscritto, è cresciuto in un mondo, come quello degli ultras (e da qualche anno sta pure provando a raccontarlo, in un certo senso), da sempre bistrattato e additato come il male assoluto del calcio ed il mostro da sbattere in prima pagina, non può che trovarsi a disagio di fronte a tali interrogativi. Interrogativi che, più che altro, dovrebbe porsi chi, da sempre, prende per oro colato l’annosa campagna di demonizzazione mediatica nei confronti del mondo ultras.
Daniele Caroleo.
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”, è una citazione attribuita a Joseph Gobbels, giornalista e politico tedesco, uno dei più importanti gerarchi nazionalsocialisti e Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945.
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onthisdayinearlymusic · 12 years ago
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December 28
1736 - The Venetian composer and vice-Kapellmeister of the Habsburg court since 1717, Antonio Caldara, died in Vienna at the age of 65 or 66. Trained in his hometown possibly with Legrenzi and Domenico Gabrielli, Caldara became the first composer in Venice to write trio sonatas, and after an eight-year stint as maestro di cappella da chiesa e del teatro at the court of Ferdinando Carlo, the last Gonzaga Duke of Mantua, he went to Rome yet before long left for Barcelona when the Papal city was besieged by the Habsburg troops during the War of Spanish Succession. In Barcelona he found himself in the service of the Habsburg claimant to the Spanish throne, Charles III, who would in a few years become Holy Roman Emperor Charles VI and Caldara's principal patron for the rest of his life. In 1709 Caldara returned to Rome and succeeded Handel as the director of Prince Ruspoli's musical establishment, supplying the prince with countless cantatas for his weekly conversazioni, at the same time applying for positions at Vienna, but only after Marc'Antonio Ziani's death in 1715 did he finally receive appointment from the emperor and officially become vice-Kapellmeister in 1717, with J.J. Fux as his superior. However, with Fux putting his focus on the sacred aspect of the musical life at the court, Caldara was in charge of the dramatic, composing the most important operas for the emperor and empress while also providing many oratorios. 
1779 - The Neapolitan composer and nephew of Francesco Feo, Gennaro Manna, who succeeded Domenico Sarro as Naples' maestro di cappella in 1744, died in the Parthenopean city aged 64. 
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lesser-known-composers · 2 years ago
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Gennaro Manna [1715-1779] Motet for Alto, choir & orchestra
Jakub Józef Orlinski - countertenor
00:03 - I. Laudate pueri, Dominum 04:24 - II. Quis sicut Dominus 08:27 - III. Suscitans a terra inopem 12:37 - IV. Gloria 15:13 - V. Sicut erat in principio - Amen
Orchestra & Choir - IL Pomo d'Oro Francesco Corti
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lesser-known-composers · 2 years ago
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Gennaro Manna (1715-1779)
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