#Francesco Dal Co
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1077. Tadao Ando/// Iwasa House /// Ashiya, Hyogo, Japan /// 1982-90
OfHouses presents: Japanese Architects, part II - Tadao Ando. (Photos: © Shinkenchiku-sha. Source: ‘Jutakutokushu’ 04/1991; Francesco Dal Co, ‘Tadao Ando: complete works’, London: Phaidon Press, 2000; El Croquis 44+58 'Tadao Ando 1983-1993’.) — This project will be published in our upcoming book: Japanese Fields | OfHouses.
#ofhouses#oldforgottenhouses#japanesearchitects2#tadao ando#80s#japan#www.ofhouses.com#thecollectionofhouses
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Giaches de Wert (1535 - 1596)
Il settimo libro de madrigali a cinque voci novamento composto & dato in luce (Antonio Gardano, Venice, 1581)
– Giunto alla tomba – Voi volete ch’io muoia– Grazie ch'a pochi il ciel largo destina – Tirsi morir volea – In qual parte si ratto
– Giunto alla tomba
Giunto alla tomba, ove al suo spirto vivo / Dolorosa prigion' il ciel prescrisse: / Di color, di calor, di moto privo / Gia marmo in vista al marmo il viso affisse. / Al fin scorgando un lagrimoso rivo, / In un languido oimè proruppe, e disse: / O sasso amato tanto, amaro tanto, / Che dentro hai le mie fiamme, e fuor' il pianto! //
Non di morte sei tu, ma di vivaci / Ceneri albergo, ov' è nascosto amore, / Sento dal freddo tuo l'usate faci / Men dolci sì, ma non men cald' al core. / Deh' prendi questi piant' e questi baci, / Prendi, ch'io bagno di doglioso umore. / E dalli tu poich' io non posso, almeno, / All' amate reliquie, c'hai nel seno. // [Torquato Tasso]
– Voi volete ch’io muoia
Voi volete ch’io muoia, / E mi date dolor sì crudo e forte / Che mi conduce a morte; / Ma per vederne voi così contenta, / Mentre io moro, il morir vita diventa; / Onde vedendo, ohimè! dolente voi, / In questa vita poi / Mi vien tanto martire, / Ch’ogn’ hor giungo al morire; / E così mille e mille volte il giorno / Per voi moro, e morendo in vita torno. // [Girolamo Parabosco]
– Grazie ch'a pochi il ciel largo destina
Grazie ch'a pochi il ciel largo destina: / rara vertú, non già d'umana gente, / sotto biondi capei canuta mente, / e 'n humil donna alta beltà divina; //
leggiadria singulare et pellegrina, / e 'l cantar che ne l'anima si sente, / l'andar celeste, e 'l vago spirto ardente, / ch'ogni dur rompe et ogni altezza inchina; //
E que' belli occhi che i cor fanno smalti, / possenti a rischiarar abisso et notti, / et tôrre l'alme a' corpi et darle altrui; //
col dir pien d'intellecti dolci et alti, / co i sospiri soave-mente rotti: / da questi magi transformato fui. // [Francesco Petrarca]
– Tirsi morir volea
Tirsi morir volea, / Gl'occhi mirando di colei ch'adora; / Quand'ella, che di lui non meno ardea, / Gli disse: "Ahimè, ben mio, / Deh, non morir ancora, / Che teco bramo di morir anch'io." //
Frenò Tirsi il desio, / Ch'ebbe di pur sua vit'allor finire; / Ma (E) sentea morte,in (e) non poter morire. / E mentr'il guardo suo fisso tenea / Ne' begl'occhi divini / E'l nettare amoroso indi bevea, //
La bella Ninfa sua, che già vicini / Sentea i messi d'Amore, / Disse, con occhi languidi e tremanti: / "Mori, cor mio, ch'io moro." / Cui rispose il Pastore: / "Ed io, mia vita, moro." //
Cosi moriro i fortunati amanti / Di morte si soave e si gradita, / Che per anco morir tornaro in vita.// [Giovanni Battista Guarini]
– In qual parte si ratto
In qual parte sì ratto i vanni muove / il vincitor augel del sommo Giove? / A farsi un nido altiero, / ove la prole sua nasca e s’impiumi. / Di che saranno al nido i nodi avinti? / d’odorosi giacinti. / Ma questo, quando e dove? / Or ora e nella destra al Re de’ fiumi. //
E per librarlo, si che non sia offeso / da vento iniquo e fiero, / di che gli porrà il peso? / Di bianca perla e schietta. / O Aquila, o Giacinti! O perla eletta! / O Gonzaghi, o Farnesi, o Margherita! / Qual s’aspetta da voi prole gradita. //
_ Giaches De Wert – Il Settimo Libro De Madrigali. The Consort of Musicke, Anthony Rooley. (1989, Virgin Classics Digital – VC 7 90763-2)
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Peggio di così non si poteva fare a livello di comunicazione. La notizia ha scatenato le opposizioni, con Matteo Renzi, il Movimento 5 stelle e il Pd alla carica per chiedere spiegazioni di questo nuovo maldestro passo falso di Meloni, che da agosto non trova pace: prima con le dichiarazioni che avallavano una fantomatica cospirazione delle toghe a carico della sorella Arianna e ora con i dieci giorni di passione intorno all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
A guardare bene, gli errori comunicativi hanno avuto un crescendo di confusione paragonabile solo alla débâcle dell’ormai famigerata conferenza stampa a Cutro. Tutto è cominciato con la decisione di Meloni di metterci la faccia, intervenendo in difesa del suo ministro alla trasmissione di Paolo Del Debbio per poi essere smentita in diretta da Boccia.
Poi la scelta di tenere nel limbo Sangiuliano anche davanti all’evidenza, rifiutando le sue prime dimissioni ma costringendolo a sottoporsi all’imbarazzante intervista al Tg1. Infine, la dimostrazione tangibile che Meloni si sente costretta in un fortino assediato, con l’allontanamento della polizia. Una sequela di errori, leggerezze e sottovalutazioni inaspettate da parte di una premier che, durante il Consiglio dei ministri di ripresa dei lavori, aveva parlato dell’importanza di comunicare «di più e meglio».
Archiviato il tentativo, fallito, di farsi consigliare da un giornalista esperto come Mario Sechi, la premier aveva deciso di riportare la gestione del dossier comunicazione “in famiglia” promuovendo nel ruolo di consigliere strategico l’amico e sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Ora, dopo questi giorni di fuoco, l’orientamento di Palazzo Chigi sarebbe quello di trovare un nuovo esperto esterno in grado di gestire la crisi. Fazzolari rimarrebbe al suo posto di regista della comunicazione politica, il nuovo profilo dovrebbe invece evitare che altri “casi Boccia” esplodano.
Più facile a dirsi che a farsi, perché il profilo di alto livello che Meloni sta cercando è difficile da identificare. Tra i nomi collaterali al partito (che sono sempre la scelta preferita della premier) non spuntano persone all’altezza di un ruolo del genere, e, al di fuori, nessuno si è mostrato disposto a caricarsi di un compito tanto gravoso. Reso ancora più complicato dalla necessità di districarsi nella fitta rete costituita dal “cerchio magico” della premier, composto, oltre che da Fazzolari, dalla sorella Arianna, dalla segretaria Patrizia Scurti, dalla storica portavoce Giovanna Ianniello e da pochi altri fedelissimi.
Dopotutto è anche questo uno dei motivi che ha convinto Sechi, mai davvero entrato in sintonia con il cordone sanitario meloniano, a traslocare alla direzione di Libero. Un riflesso di questo “effetto respingente” di Meloni & co. lo si vede anche in altre posizioni strategiche.
L’ex cognato e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida fatica a trovare un capo dell’ufficio stampa dopo l’addio di Paolo Signorelli, costretto a lasciare per le sue chat con il defunto Fabrizio “Diabolik” Piscitelli. E anche in altri ministeri, come quello della Giustizia, si è assistito a un avvicendamento.
A oggi, dunque, a Roma si registra un fuggi fuggi di comunicatori e spin doctor avvicinati informalmente dallo staff presidenziale. Proprio questa penuria di figure all’altezza è ormai un’emergenza per il governo, soprattutto per le caselle appannaggio di Fratelli d’Italia. Anche per questo Meloni sarebbe intenzionata a tenere ad interim le deleghe del dimissionario Raffaele Fitto, affidandole ai suoi sottosegretari, e per sostituire Sangiuliano ha scelto la soluzione lampo di Alessandro Giuli, tra i profili più stimati provenienti dalla destra e già “bollinato” come fedele.
La lista di nomi presentabili, senza imbarazzanti rapporti col passato legato alla Fiamma e con curriculum all’altezza, è praticamente finita. Il criterio di selezione basato sulla fedeltà, anche ideologica, sta mostrando tutti i suoi limiti.
Dopo due anni di governo e mentre si comincia a discutere una Finanziaria che si preannuncia molto complicata, la fotografia è quella di una premier ossessionata dal timore di complotti e asserragliata a palazzo Chigi, circondata dai suoi fedelissimi e preoccupata che i poliziotti della sicurezza origlino alla sua porta e spifferino ai nemici i suoi segreti.
In realtà – se spifferi ci saranno – rischiano di provenire proprio dalle leggerezze inaccettabili commesse dal suo ministro della Cultura. Che ha permesso a Maria Rosaria Boccia di tenere sotto scacco la premier e, secondo alcune sue allusioni, anche le persone a lei più vicine.
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Comparison between bricks and breezeblocks left unpainted.
left : Vondelschool (1929) in Hilversum, the Netherlands, by Willem Marinus Dudok
right :
1076. Tadao Ando /// Ogura House /// Tempaku Ward, Nagoya, Aichi, Japan /// 1986-88
OfHouses presents: Japanese Architects, part II - Tadao Ando.
(Photos: © Shinkenchiku-sha. Source: ‘Jutakutokushu’ 11/1988; Francesco Dal Co, ‘Tadao Ando: complete works’, London: Phaidon Press, 2000.)
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This project will be published in our upcoming book: Japanese Fields | OfHouses.
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"Live in Riviera" è il nuovo disco live di Amado
Esce venerdì 25 ottobre 2024 “Live in Riviera”, un EP di 4 brani riarrangiati e suonati dal vivo durante il tour di lancio del primo disco di Amado, “Riviera Airlines“. Sul palco con Amado, la sua band: Francesco Cardillo alle tastiere (co-compositore di alcuni dei brani), Loris Grattarola alla batteria, Lorenzo Herrnhut Girola alla chitarra solista, Andrea Senis al basso. Amado, che divide le…
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Amado: esce "Live in Riviera"
Esce venerdì 25 ottobre 2024 Live in Riviera, un ep di quattro brani riarrangiati e suonati dal vivo durante il tour di lancio del primo disco di Amado, Riviera Airlines. Sul palco con Amado, la sua band: Francesco Cardillo alle tastiere (co-compositore di alcuni dei brani), Loris Grattarola alla batteria, Lorenzo Herrnhut Girola alla chitarra solista, Andrea Senis al basso.Amado, che divide le…
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GAMF - Golfo Aranci Music Festival: 26/08 Nervo e 28/08 Mamacita
A Golfo Aranci, in Sardegna, prende vita anche nell'estate 2024 una rassegna di eventi davvero importante, voluta dal Sindaco Fasolino e della sua Giunta comunale. Non poteva mancare in questo programma così ricco, GAMF - Golfo Aranci Music Festival, da tempo una delle manifestazioni musicali di riferimento sull'Isola e non solo.
Infatti sul suo palco negli anni si sono avvicendati alcuni tra i più celebri dj al Mondo. Tra gli altri, Bob Sinclar, Benny Benassi, Gabry Ponte, Albertino, Louie Vega, Roger Sanchez e moltissimi altri artisti internazionali, tra cui Simioli, Tim Cullen (Ministry Of Sound), Paul Darey (Space Ibiza), Sorrentino (Coya Montecarlo), Alex Gaudino, Get Far Fargetta...
GAMF - Golfo Aranci Music è infatti un "format festival", un evento in grado di incentivare il turismo, una manifestazione totalmente gratuita per il pubblico. E' un evento musicale e di spettacolo aggregante e partecipativo, nata ormai molti anni fa. con lo scopo di far conoscere una zona ricca di attrattive. Molto del successo della manifestazione è dovuto al luogo in cui si svolge, ovvero lo scenografico Piazzale Francesco Cossiga (La Piccola). Il resto deriva da una organizzazione molto curata e da una programmazione artistica all'altezza della situazione.
Ma veniamo al programma di quest'anno. Nell'estate 2024, la manifestazione prende vita lunedì 26 e mercoledì 28 Agosto, dalle 21 alle 01, e porta sul palco due eventi molto diversi tra loro.
Lunedì 26 Agosto andranno di scena le Nervo. Le scatenate sorelle australiane sono da tempo il dj duo al femminile più noto ed amato al mondo. Le Nervo sono le sorelle gemelle Olivia e Miriam Nervo. Giovanissime, dopo aver firmato con la Sony/ATV Music Publishing all'età di 18 anni, hanno intrapreso la carriera come dj e cantautrici. Sono arrivate in brevissimo tempo ad essere co-autrici di "When Love Takes Over", celeberrimo singolo vincitore del Grammy Award, "When Love Takes Over", un brano interpretato da David Guetta e Kelly Rowland.
Negli anni questo fantastico duo ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della scena pop dance mondiale, come Kylie Minogue, Britney Spears, Cheryl Cole, Guns N 'Roses, Sophie Ellis-Bextor, Sofi Tucker, Armin Van Buuren … e si sono esibite sui palchi più famosi del mondo. Ad esempio, sono state più volte protagoniste al Tomorrowland, il celeberrimo festival dance belga, a fianco di personaggi del calibro di Afrojack, Steve Aoki e molti altri.
In apertura, prima delle Nervo, al GAMF - Golfo Aranci Music Festival lunedì 26 agosto si esibisce uno dei dj più giovani d'Italia (ha solo 12 anni), ovvero Dj Daniel. E' noto al grande pubblico per la partecipazione a Italia's Got Talent. Direttamente da Monaco di Baviera arriva il dj Andrae. E non manca dj Simioli, da oltre trent'anni autentico mattatore delle notti smeraldine e non solo. A presentare ed animare il pubblico Kevin Salvato, vocal performer molto affermato.
Mercoledì 28 Agosto 2024 al GAMF - Golfo Aranci Music Festival sul palco va invece Mamacita, format musicale nato in Italia che ormai fa ballare mezzo mondo. Creato, tra gli altri, da Andrea Pellizzari (affermato dj e personaggio tv, ad esempio è stato a lungo Mr Brown a Le Iene) e Max Brigante (Radio 105), è un evento incentrato su sonorità hip hop, R'n'B, reggaeton e trap. Negli anni ha conquistato platee enormi al punto di diventare tra i più seguiti d'Europa e non solo. I tanti artisti di Mamacita sul palco di eventi e top club propongono un mix di energia e show che non smette di divertire e creare aggregazione.
Ben nove performer si alterneranno il 28 agosto sul palco del GAMF - Golfo Aranci Music, per oltre due ore di musica, animazione, ballo, spettacolo…e molto altro. Il warm up di questa seconda serata del festival sarà affidato a MKanu, dj sardo emergente, lanciato proprio in un'edizione del Golfo Aranci dj contest. Con lui Dj Gass Krupp, professionista che sull'isola fa ballare i vip di tutto il Mondo negli innumerevoli secret party estivi. Vocal performer ancora Kevin Salvato.
Anche quella del 2024 sarà quindi un'edizione in grande stile per GAMF - Golfo Aranci Music Festival, che nel tempo è diventato un vero e proprio polo di attrazione turistica. Il format artistico è stato creato e gestito in modo da attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale, mai troppo specifico. Si tratta senz'altro di una manifestazione che nel tempo è diventata un riferimento, non solo in Italia. Infatti ha portato e sta portando Golfo Aranci alla ribalta di molti media turistici e di intrattenimento in tutta Europa e non solo, vista la qualità dell'evento.
Insomma un ritorno in grande stile per uno dei festival più iconici mai realizzato in Sardegna, parola della Proloco organizzatrice dell’evento e della Cogito Communication & Consulting Srl, società tra i massimi esperti nel mondo dell’entertainment, per garantire uno spettacolo favoloso.
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GAMF - Golfo Aranci Music Festival: 26/08 Nervo e 28/08 Mamacita
A Golfo Aranci, in Sardegna, prende vita anche nell'estate 2024 una rassegna di eventi davvero importante, voluta dal Sindaco Fasolino e della sua Giunta comunale. Non poteva mancare in questo programma così ricco, GAMF - Golfo Aranci Music Festival, da tempo una delle manifestazioni musicali di riferimento sull'Isola e non solo.
Infatti sul suo palco negli anni si sono avvicendati alcuni tra i più celebri dj al Mondo. Tra gli altri, Bob Sinclar, Benny Benassi, Gabry Ponte, Albertino, Louie Vega, Roger Sanchez e moltissimi altri artisti internazionali, tra cui Simioli, Tim Cullen (Ministry Of Sound), Paul Darey (Space Ibiza), Sorrentino (Coya Montecarlo), Alex Gaudino, Get Far Fargetta...
GAMF - Golfo Aranci Music è infatti un "format festival", un evento in grado di incentivare il turismo, una manifestazione totalmente gratuita per il pubblico. E' un evento musicale e di spettacolo aggregante e partecipativo, nata ormai molti anni fa. con lo scopo di far conoscere una zona ricca di attrattive. Molto del successo della manifestazione è dovuto al luogo in cui si svolge, ovvero lo scenografico Piazzale Francesco Cossiga (La Piccola). Il resto deriva da una organizzazione molto curata e da una programmazione artistica all'altezza della situazione.
Ma veniamo al programma di quest'anno. Nell'estate 2024, la manifestazione prende vita lunedì 26 e mercoledì 28 Agosto, dalle 21 alle 01, e porta sul palco due eventi molto diversi tra loro.
Lunedì 26 Agosto andranno di scena le Nervo. Le scatenate sorelle australiane sono da tempo il dj duo al femminile più noto ed amato al mondo. Le Nervo sono le sorelle gemelle Olivia e Miriam Nervo. Giovanissime, dopo aver firmato con la Sony/ATV Music Publishing all'età di 18 anni, hanno intrapreso la carriera come dj e cantautrici. Sono arrivate in brevissimo tempo ad essere co-autrici di "When Love Takes Over", celeberrimo singolo vincitore del Grammy Award, "When Love Takes Over", un brano interpretato da David Guetta e Kelly Rowland.
Negli anni questo fantastico duo ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della scena pop dance mondiale, come Kylie Minogue, Britney Spears, Cheryl Cole, Guns N 'Roses, Sophie Ellis-Bextor, Sofi Tucker, Armin Van Buuren … e si sono esibite sui palchi più famosi del mondo. Ad esempio, sono state più volte protagoniste al Tomorrowland, il celeberrimo festival dance belga, a fianco di personaggi del calibro di Afrojack, Steve Aoki e molti altri.
In apertura, prima delle Nervo, al GAMF - Golfo Aranci Music Festival lunedì 26 agosto si esibisce uno dei dj più giovani d'Italia (ha solo 12 anni), ovvero Dj Daniel. E' noto al grande pubblico per la partecipazione a Italia's Got Talent. Direttamente da Monaco di Baviera arriva il dj Andrae. E non manca dj Simioli, da oltre trent'anni autentico mattatore delle notti smeraldine e non solo. A presentare ed animare il pubblico Kevin Salvato, vocal performer molto affermato.
Mercoledì 28 Agosto 2024 al GAMF - Golfo Aranci Music Festival sul palco va invece Mamacita, format musicale nato in Italia che ormai fa ballare mezzo mondo. Creato, tra gli altri, da Andrea Pellizzari (affermato dj e personaggio tv, ad esempio è stato a lungo Mr Brown a Le Iene) e Max Brigante (Radio 105), è un evento incentrato su sonorità hip hop, R'n'B, reggaeton e trap. Negli anni ha conquistato platee enormi al punto di diventare tra i più seguiti d'Europa e non solo. I tanti artisti di Mamacita sul palco di eventi e top club propongono un mix di energia e show che non smette di divertire e creare aggregazione.
Ben nove performer si alterneranno il 28 agosto sul palco del GAMF - Golfo Aranci Music, per oltre due ore di musica, animazione, ballo, spettacolo…e molto altro. Il warm up di questa seconda serata del festival sarà affidato a MKanu, dj sardo emergente, lanciato proprio in un'edizione del Golfo Aranci dj contest. Con lui Dj Gass Krupp, professionista che sull'isola fa ballare i vip di tutto il Mondo negli innumerevoli secret party estivi. Vocal performer ancora Kevin Salvato.
Anche quella del 2024 sarà quindi un'edizione in grande stile per GAMF - Golfo Aranci Music Festival, che nel tempo è diventato un vero e proprio polo di attrazione turistica. Il format artistico è stato creato e gestito in modo da attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale, mai troppo specifico. Si tratta senz'altro di una manifestazione che nel tempo è diventata un riferimento, non solo in Italia. Infatti ha portato e sta portando Golfo Aranci alla ribalta di molti media turistici e di intrattenimento in tutta Europa e non solo, vista la qualità dell'evento.
Insomma un ritorno in grande stile per uno dei festival più iconici mai realizzato in Sardegna, parola della Proloco organizzatrice dell’evento e della Cogito Communication & Consulting Srl, società tra i massimi esperti nel mondo dell’entertainment, per garantire uno spettacolo favoloso.
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GAMF - Golfo Aranci Music Festival: il 26/08 ci sono le Nervo, il 28/08 ecco Mamacita
A Golfo Aranci, in Sardegna, prende vita anche nell'estate 2024 una rassegna di eventi davvero importante, voluta dal Sindaco Fasolino e della sua Giunta comunale. Non poteva mancare in questo programma così ricco, GAMF - Golfo Aranci Music Festival, da tempo una delle manifestazioni musicali di riferimento sull'Isola e non solo.
Infatti sul suo palco negli anni si sono avvicendati alcuni tra i più celebri dj al Mondo. Tra gli altri, Bob Sinclar, Benny Benassi, Gabry Ponte, Albertino, Louie Vega, Roger Sanchez e moltissimi altri artisti internazionali, tra cui Simioli, Tim Cullen (Ministry Of Sound), Paul Darey (Space Ibiza), Sorrentino (Coya Montecarlo), Alex Gaudino, Get Far Fargetta...
GAMF - Golfo Aranci Music è infatti un "format festival", un evento in grado di incentivare il turismo, una manifestazione totalmente gratuita per il pubblico. E' un evento musicale e di spettacolo aggregante e partecipativo, nata ormai molti anni fa. con lo scopo di far conoscere una zona ricca di attrattive. Molto del successo della manifestazione è dovuto al luogo in cui si svolge, ovvero lo scenografico Piazzale Francesco Cossiga (La Piccola). Il resto deriva da una organizzazione molto curata e da una programmazione artistica all'altezza della situazione.
Ma veniamo al programma di quest'anno. Nell'estate 2024, la manifestazione prende vita lunedì 26 e mercoledì 28 Agosto, dalle 21 alle 01, e porta sul palco due eventi molto diversi tra loro.
Lunedì 26 Agosto andranno di scena le Nervo. Le scatenate sorelle australiane sono da tempo il dj duo al femminile più noto ed amato al mondo. Le Nervo sono le sorelle gemelle Olivia e Miriam Nervo. Giovanissime, dopo aver firmato con la Sony/ATV Music Publishing all'età di 18 anni, hanno intrapreso la carriera come dj e cantautrici. Sono arrivate in brevissimo tempo ad essere co-autrici di "When Love Takes Over", celeberrimo singolo vincitore del Grammy Award, "When Love Takes Over", un brano interpretato da David Guetta e Kelly Rowland.
Negli anni questo fantastico duo ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della scena pop dance mondiale, come Kylie Minogue, Britney Spears, Cheryl Cole, Guns N 'Roses, Sophie Ellis-Bextor, Sofi Tucker, Armin Van Buuren … e si sono esibite sui palchi più famosi del mondo. Ad esempio, sono state più volte protagoniste al Tomorrowland, il celeberrimo festival dance belga, a fianco di personaggi del calibro di Afrojack, Steve Aoki e molti altri.
In apertura, prima delle Nervo, al GAMF - Golfo Aranci Music Festival lunedì 26 agosto si esibisce uno dei dj più giovani d'Italia (ha solo 12 anni), ovvero Dj Daniel. E' noto al grande pubblico per la partecipazione a Italia's Got Talent. Direttamente da Monaco di Baviera arriva il dj Andrae. E non manca dj Simioli, da oltre trent'anni autentico mattatore delle notti smeraldine e non solo. A presentare ed animare il pubblico Kevin Salvato, vocal performer molto affermato.
Mercoledì 28 Agosto 2024 al GAMF - Golfo Aranci Music Festival sul palco va invece Mamacita, format musicale nato in Italia che ormai fa ballare mezzo mondo. Creato, tra gli altri, da Andrea Pellizzari (affermato dj e personaggio tv, ad esempio è stato a lungo Mr Brown a Le Iene) e Max Brigante (Radio 105), è un evento incentrato su sonorità hip hop, R'n'B, reggaeton e trap. Negli anni ha conquistato platee enormi al punto di diventare tra i più seguiti d'Europa e non solo. I tanti artisti di Mamacita sul palco di eventi e top club propongono un mix di energia e show che non smette di divertire e creare aggregazione.
Ben nove performer si alterneranno il 28 agosto sul palco del GAMF - Golfo Aranci Music, per oltre due ore di musica, animazione, ballo, spettacolo…e molto altro. Il warm up di questa seconda serata del festival sarà affidato a MKanu, dj sardo emergente, lanciato proprio in un'edizione del Golfo Aranci dj contest. Con lui Dj Gass Krupp, professionista che sull'isola fa ballare i vip di tutto il Mondo negli innumerevoli secret party estivi. Vocal performer ancora Kevin Salvato.
Anche quella del 2024 sarà quindi un'edizione in grande stile per GAMF - Golfo Aranci Music Festival, che nel tempo è diventato un vero e proprio polo di attrazione turistica. Il format artistico è stato creato e gestito in modo da attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale, mai troppo specifico. Si tratta senz'altro di una manifestazione che nel tempo è diventata un riferimento, non solo in Italia. Infatti ha portato e sta portando Golfo Aranci alla ribalta di molti media turistici e di intrattenimento in tutta Europa e non solo, vista la qualità dell'evento.
Insomma un ritorno in grande stile per uno dei festival più iconici mai realizzato in Sardegna, parola della Proloco organizzatrice dell’evento e della Cogito Communication & Consulting Srl, società tra i massimi esperti nel mondo dell’entertainment, per garantire uno spettacolo favoloso.
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31 mag 2024 18:16
GLI 80 ANNI DI SABELLI FIORETTI – APRE LE VALVOLE DELLA MEMORIA UNO DEI GRANDI DEL GIORNALISMO, DIRETTORE DI CINQUE GIORNALI, CHE HA INVENTATO UN INEGUAGLIABILE GENERE DI INTERVISTE, IL CORPO A CORPO - “ALAIN ELKANN, A METÀ INTERVISTA, DISSE “BASTA”. AVEVO DOMANDATO DEI FIGLI: “NON TI DÀ FASTIDIO ESSERE MENO RICCO E MENO FAMOSO DI LORO?” – PENNACCHI IMPUBBLICABILE: HA RIPETUTO SOLO “STRONZO, VAFFANCULO E CAZZO”; POI MI PORTÒ IN UN RISTORANTE PIENO DI BUSTI DI MUSSOLINI - BERLUSCONI A ‘’UN GIORNO DA PECORA’’. GLI HO CHIESTO SE ERA FROCIO E LUI MI HA RISPOSTO CHIEDENDOMI SE ERO SICURO NON FOSSI UN PERVERTITO; MENTRE GIORGIO LAURO GLI HA MESSO LE MANETTE: “TANTI ITALIANI VORREBBERO”. E BERLUSCONI HA RETTO LA SCENA IN MANIERA PAZZESCA” -
Estratto dell'articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto quotidiano”
(Claudio Sabelli Fioretti compie 80 anni il 18 aprile. È uno dei grandi del giornalismo, ha diretto cinque giornali “non sempre bene, mi hanno pure cacciato”. Ha condotto trasmissioni come Un giorno da pecora, con il presidente Cossiga complice fisso. Ha inventato un genere di interviste, il corpo a corpo: “Ho superato le 600. Poi mi sono un po’ rotto le palle”). [...]
Una carriera fulminante.
A Panorama sono diventato in poco tempo redattore capo; da lì mi offrirono di diventare direttore di ABC. Guadagnavo un casino di soldi.
Ti eri montato la testa?
Un pochino; (ride) ero stato assunto da uno scimpanzé.
Anche qui: metafora?
Mi invita a pranzo Francesco Cardella, editore di ABC, sposato con Raffaella Savinelli, la figlia del re delle pipe. Andammo da Giacomo, uno dei migliori ristoranti di Brera. Lui si presentò con Bobo, una scimmia vestita con giacca e cravatta. Bobo si sedette di fronte a me.
Altro che Caligola.
Bobo perché Cardella era molto legato a Craxi.
E al ristorante?
Cardella serio: “Ti voglio ad ABC, ti pago il doppio di Panorama”. “Forse accetto, ma non voglio cenare con una scimmia”. Bobo uscì con la moglie di Cardella, ma la ritrovai nelle riunioni di redazione.
Tuo padre cosa pensava della tua carriera?
Era contento; una volta fu veramente dolce: “Oggi un signore mi ha chiesto se sono tuo parente”. Quando in teoria doveva essere il contrario.
Le tue doti.
Curioso in maniera totale. Quando da bambino andavo alle feste, aprivo tutti i cassetti del padrone di casa.
Hai mai rinunciato a una notizia?
Ho una carriera strana, mi sono occupato di radio, giornali, televisione...
E... ?
Ho realizzato circa 600 interviste, con qualcuno ho litigato.
Chi?
Uno scrittore.
Pennacchi.
Con lui no, piuttosto mi ha rilasciato un’intervista impubblicabile: per tutto il tempo ha ripetuto solo “stronzo, vaffanculo e cazzo”; poi mi portò in un ristorante pieno di busti di Mussolini e altri gingilli del Ventennio. Uno schifo.
Insomma, lo scrittore?
Ruggero Guarini. Mi scrisse un telegramma: “La diffido dal pubblicare l’intervista di cui mi ha mandato copia perché mutila e tendenziosa e comunque non mi ci riconosco”.
Pubblicata?
Sì, mutila e tendenziosa. Gli risposi che probabilmente l’infingardo Panasonic e il tendenzioso Sony mi avevano ingannato.
Due registratori.
Sempre con me; (sorride) oltre a Guarini pure l’attrice Ida Di Benedetto. Lei telefonò addirittura a Cesare Romiti per bloccare l’intervista.
E Romiti?
Mi chiamò: “Claudio, ma che vole questa?”.
Altre liti.
Alain Elkann: a metà intervista disse di aver cambiato idea. E io: “Va bene, ciao”.
Perché?
Eravamo al ministero della Cultura, c’era Sgarbi, invidioso, che entrava e usciva per dargli noia, poi avevo iniziato a domandargli dei figli: “Non ti dà fastidio essere meno ricco e meno famoso di loro?”.
Povero Elkann.
A quel punto disse “basta”. E dopo un po’: “Sei arrabbiato?”. “No, ma a questo punto corro via, ho il treno”. “No, sei arrabbiato”. “ Ti assicuro di no! Ciao, perdo il treno”.
Si convinse?
Mi chiamò pure quando oramai stavo in stazione: “Sei arrabbiato?”.
Hai intervistato più volte Gigliola Guerinoni, la mantide di Cairo Montenotte. Qualcuno supponeva che avevate una storia.
Avevano ragione.
Lo ammetti, quindi?
No. Ero appena arrivato a Il Secolo XIX e venni scaraventato in provincia. Seguii il processo per l’omicidio di Cesare Brin e la Guerinoni passava per essere una strafiga. A me però non piaceva. Ma ottenevo tanti scoop.
Per forza, avevate una storia.
No, ero bravo. Quando a pranzo tutti i giornalisti andavano a magna’, io restavo in aula, lei pure. E mi raccontava molte storie.
Amici.
Per il processo di Appello la prendevo in auto la mattina e la portavo in tribunale.
Sarai stato simpatico ai colleghi….
Sono stato più sulle palle ai giudici, ho perso un casino di soldi.
Che hai combinato?
Colpa della mia scrittura un po' ironica; li prendevo per il culo. E s'incazzavano.
Esempio?
Di un giudice scrissi che l'ultimo giorno si era presentato in aula con ombrellone, ciambella e pinne. Doveva partire per le ferie.
Anche da direttore di Cuore hai perso qualche causa…
Mazzolato.
Quanto?
Diversi milioni di lire, molti di questi a Vincenzo Muccioli e al suo gruppo; eppure pubblicavamo cose vere, denunciavamo malefatte.
A Cuore eravate tosti.
Ho scritto cose tremende, a volte esagerate. Quando Muccioli stava per morire, titolammo: "Tutto pronto all'inferno per l'arrivo di Muccioli"
All'epoca eri coraggioso o spregiudicato?
Il Cuore di Serra era molto più bello del mio. Però era più attento, non gli arrivavano querele. Noi scapestrati. A monsignor Bettazzi facemmo confessare di essersi innamorato da giovane, e a quel tempo era una rivelazione enorme.
Con l'allora ministro Guidi non siete stati teneri.
Quando sono entrato a Cuore la redazione non mi voleva, erano innamorati di Serra; poi si sono innamorati pure di me.
E Guidi?
Appena nominato, c'era la Festa di Cuore a Montecchio e pubblicammo in copertina fotomontaggi di Guidi mentre stava alle parallele, si arrampicava e andava in bicicletta con il titolo: "Si finge disabile per ottenere una poltrona da ministro".
Non molto politically correct.
A Cuore erano tutti politicamente corretti. Quindi venni contestato, anche dai fan della festa di Montecchio, ma fortunatamente mi chiamò lo stesso Guidi e lo misi in diretta: "Claudio, sei il primo ad avermi trattato da persona normale".
La sinistra perbenista.
Venivo da Lotta Continua, nel 1974 parte della liquidazione da Panorama l'ho data a loro.
Estremista.
Quando sono arrivato a Panorama ero democristiano, ma quello era un covo di comunisti. Piano piano li ho scavalcati a sinistra. Ripeto, era il 1968
Canne?
In mia vita ne avrò fumate tre, sempre in serate alternative dove ci mettevamo seduti in circolo, a terra, e passava quest'oggetto bavoso che mi suscitava un po' schifo. E poi ogni volta mi ha causato la stessa reazione
Stordito?
No, andavo in bagno; mi scappava la cacca.
E le serate radical chic milanesi?
Frequentavo tutti, da Inge Feltrinelli a Ornella Vanoni. Ma in realtà i miei amici erano i giovani di Panorama, tipo Chiara Beria, Gianni Farneti, Marco Giovannini, Maria Luisa Agnese, Stella Pende, Valeria Gandus. Ancora ci vediamo.
Ieri (il 6 aprile) Eugenio Scalfari avrebbe compiuto 100 anni. Con te il rapporto non è stato idilliaco.
Ero disoccupato da ABC, chiuso dopo una copertina con scritto "Carabinieri assassini". Andai a Repubblica grazie a Lamberto Sechi, quando Repubblica doveva ancora uscire e ricordo Scalfari che veniva da me a mostrarmi il giornale che stava creando. Il mio ego era estasiato. "Tu sarai il capo dello sport".
Perfetto.
Non so quanti numeri zero abbiamo realizzato, forse venti, ed era imbarazzante perché erano numeri veri, ma con servizi e interviste che poi non uscivano; (sorride) le riunioni con Scalfari erano pazzesche, lui gigione recitava una sorta di messa laica e, nel frattempo, si faceva chiamare da Craxi o da De Mita. Lui li redarguiva e li consigliava.
Ne eri affascinato?
Un pochino; aveva un vizio: quando parlava oscillava la testa da destra a sinistra. Iniziai pure io, e non ero il solo: dopo un po' oscillavamo un po' tutti.
Quando hai smesso di oscillare?
Feci una cazzata; (sorride e torna a prima) la mattina spesso scoprivamo che il numero zero, chiuso la sera precedente, era cambiato.
Come mai?
(Imita la voce di Scalfari) "Sai caro, siamo andati a casa di Marta e Marta ha detto che non andava bene". Marta era la Marzotto. E la stessa Marzotto gli consigliò di togliere lo sport, perché volgare.
Insomma, la cazzata?
Decisero di riaprire lo sport; insomma c'era molta contusione ma non capii che era normale: Repubblica era un giornale allo stato nascente. Non ressi. E me ne andai a Tempo illustrato. Ma quelli di Tempo erano veri matti.
Soluzione?
Chiamai il redattore capo di Repubblica: "Puoi dire a Scalfari che mi cospargo il capo di cenere e mi inginocchio sui ceci? Chiedo scusa. Voglio tornare". E il mio amico, un ottimista, un generoso: "Non ti preoccupare, considera la cosa fatta. Resta al telefono". Dopo poco è tornato: "Ha risposto: nemmeno morto". Me la sono legata al dito.
Ci hai mai fatto pace?
Non lo so, non ci ho più parlato
In comune con Scalfari hai una passione per Spadolini. Hai scritto un libro sull’ex presidente del Consiglio.
Fu un litigio clamoroso. Quando l’editore gli mandò le bozze, decise di sopprimere il capitolo dedicato alla polemica con Capanna che gli contestava di aver scritto per giornali fascisti.
E tu?
Dissi all’editore di non azzardarsi; Spadolini mi telefonò e gli sbattei il telefono in faccia. Ero uno scapestrato.
Con Cossiga due libri-intervista.
È stata la mia passione, potevo chiedergli di tutto: accettava; soprattutto ai tempi di Un giorno da pecora: quando veniva in trasmissione si presentava con una bottiglia di whisky. “Presidente non si può, sono le regole della Rai”. “Me lo vengano a dire”. La volta dopo si fece accompagnare dal direttore generale della Rai.
Rapporto stretto.
Per uno dei libri mi volle in vacanza: “Porta pure tua moglie”. La mattina ci presentiamo a casa sua e troviamo un corteo di sei macchine: mi sono cagato sotto.
Addirittura?
Erano organizzati con modalità anti terrorismo, correvano come folli, fino a quando davanti a una chiesa hanno inchiodato: si doveva confessare. “Presidente è chiusa, non c’è il prete”. Poco dopo hanno trovato il prete.
In vacanza con Cossiga.
La mattina andavo in camera sua. Dormiva con l’assistente. Non sopportava restare solo. Si alzava ma non si vestiva. E ogni mattina lo intervistavo in mutande.
Hai rallentato con le interviste.
Per colpa di Teresa Bellanova, quando era ministro: secondo me ha capito che mi stava sulle palle e per un anno ha rimandato l’appuntamento. Fino a quando ho pensato: ma posso passare la vita appresso a una rompicoglioni? Mi ha fatto passare la voglia.
A Valeria Marini ne hai dedicate tre...
Mi ha dato sempre grandi soddisfazioni: si metteva il rossetto e poi baciava il quaderno dei miei appunti. Baci stellari.
Gianni Boncompagni altro tuo “cliente”.
Uomo divertente, non ti lasciava mai deluso. “Gianni, ma non puoi metterti con una della tua età?”. “Sono tutte morte”.
Su chi hai sbagliato?
In un paio di occasioni sono stato prevenuto, e invece ne sono uscito estasiato.
Nomi.
Il primo è Sandro Bondi: grande umanità, era un po’ patetico, quasi piangeva quando parlava di Berlusconi.
L’altro?
Il generale Vannacci.
Ti piacciono perché offrono un buon titolo.
Anche per quello.
Chi ti ha deluso?
Sergio Japino. Una volta davanti a lui mi sono reso conto di aver dimenticato a casa le domande, e non sapevo cosa chiedergli, non ho memoria, E lui rispondeva a monosillabi.
Tu chiudi le interviste con il gioco della torre. Quindi tra Scalfari e Mieli?
Scalfari, mi ricorda un mio errore e una sua cattiveria. Mentre Mieli mi è sempre stato vicino.
Gruber-Berlinguer.
Con la Gruber ho un buon rapporto, ma ha rifiutato di farsi intervistare. Per me è un peccato mortale, posso odiare per molto meno. Salvo la Berlinguer.
Giletti-Fazio.
Fazio è un altro che non mi ha dato l’intervista; Giletti lo vedo una volta l’anno al premio Nonino, e l’ultima volta ballava vergognosamente in canottiera. Una scena penosa.
Ricci-Bonolis.
Di Ricci ho un ricordo drammatico: a causa sua ho iniziato a girare con due o tre registratori.
Che è successo?
Lo intervistai ma il registratore non aveva funzionato e non gli potevo rivelare l’errore. Ho fatto finta di niente e lui non mi ha chiesto nulla.
Pier Silvio o Marina Berlusconi.
Ho circuito la famiglia Berlusconi, mi sono prestato a situazioni vergognose. Ma per un’intervista sono pronto a qualunque bugia. Se uno mi rivela “tifo per la Salernitana”, rilancio con “anche io!”.
Allora...?
Se l’intervistato aveva qualche contatto con Silvio Berlusconi, ogni volta gli mandavo un biglietto, una frase, qualunque aggancio pur di arrivare a lui.
Fino a quando è venuto ospite a Un giorno da pecora. Puntata storica.
Gli ho toccato i capelli, “sono veri?”, poi gli ho chiesto se era frocio e lui mi ha risposto chiedendomi se ero sicuro non fossi un pervertito; mentre Giorgio Lauro gli ha messo le manette: “Tanti italiani vorrebbero”. E Berlusconi ha retto la scena in maniera pazzesca.
Pier Silvio o Marina?
Salvo Pier Silvio.
Moretti-Sordi.
Amo Sordi. Anche se con Moretti abbiamo in comune Salina.
Che combini a Salina?
Ci vivo sei mesi l’anno, quando non sono a Lavarone per imbottigliare spumante.
Ti occupi di vino?
Come D’alema e Vespa, però il mio è un vino buono.
Come festeggi gli 80 anni? Odio i festeggiamenti. Tu chi sei?
Sono uno molto turbato dall’idea di avere 80 anni e sono molto contento quando le persone mi dicono che ne dimostro 60; sono scontento dall’idea di dover morire: non è giusto. Ho in testa tanti progetti. Con tanta gente che deve morire, perché proprio io?
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1076. Tadao Ando /// Ogura House /// Tempaku Ward, Nagoya, Aichi, Japan /// 1986-88
OfHouses presents: Japanese Architects, part II - Tadao Ando. (Photos: © Shinkenchiku-sha. Source: ‘Jutakutokushu’ 11/1988; Francesco Dal Co, ‘Tadao Ando: complete works’, London: Phaidon Press, 2000.) — This project will be published in our upcoming book: Japanese Fields | OfHouses.
#ofhouses#oldforgottenhouses#tadao ando#80s#japan#www.ofhouses.com#thecollectionofhouses#japanesearchitects2
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"Lettere e scritti del Padre Luigi Tezza" alla Pontificia Università Lateranense Sarà presentato a Roma alla Pontificia ... #EmanueleMartinez #PadreLuigiTezza #PontificiaUniversitàLateranense https://agrpress.it/lettere-e-scritti-del-padre-luigi-tezza-alla-pontificia-universita-lateranense/?feed_id=5362&_unique_id=664c7381d7275
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D'Anna-goal e il Toro va in finale.
NARDO' - FIDELIS ANDRIA 1-0
Goal: 80' D'Anna
NARDO' (4-3-1-2): Viola; De Giorgi, Lanzolla, Gennari, Di Benedetto; Addae (20' Gentile), Guadalupi, Ciracì (91' J. Russo); Ceccarini; D'Anna (86' Ferreira), Dammacco (68' Dambros).
Bench: Della Pina, Borgo, Cellamare, Mariani, Ria Nzuzi. Head coach: Massimo Costantino.
FIDELIS ANDRIA (4-3-3): Baietti; Tavoni, Ferrara (86' Bottalico), Donida, Palladino; Cancelli (90' Martinez), Feola (82' Varsi), Giambuzzi (71' S. Russo); Cecere (82' Venanzio), Strambelli, M. Scaringella.
Bench: Fratti, Telera, Ponzo, Silvestri. Head coach: Giuseppe Scaringella
Arbitro: Francesco Aloise di Lodi. Assistenti: Paolo Roselli di Avellino e Stefano Orlando di Modena.
Ammoniti: Ciracì e D'Anna (N) Espulso al 78' M. Scaringella.
Corner: 11-1 Nardò, recupero 2'+6'.
Il Nardò vola in finale battendo la Fidelis Andria con uno splendido goal di Simone D'Anna all'80' concretizzando una netta superiorità emersa nei 90' di gioco. Andriesi pericolosi solo nel recupero con un tiro dalla distanza di Strambelli e un colpo di testa di Sante Russo allo scadere.
Troppo poco per mettere in discussione la qualificazione con un Nardò sempre attento nella gestione del gioco, nel tenere il ritmo basso e a pungere con giocate rapide in attacco E proprio da una giocata simile è scaturito il goal con D'Anna a suggerire a Guadalupi lo scambio in profondità con anticipo millimetrico sull'uscita di Baietti con palla che rotola in rete.
La partita era iniziata all'insegna dell'equilibrio ma ben presto il Nardò ha cominciato a macinare gioco tentando il tiro con Ceccarini al 5', parato da Baietti, al 7' colpo di testa di D'Anna alto, inframezzati dal tentativo di Cecere dalla distanza al 10' co pallone largamente fuori.
Seguono altri tiri neretini con De Benedetto al 20', palla deviata in corner. Pochi minuti dopo altro corner e Gennari manca l'impatto a porta sguarnita. Al 30' Gentila calcia al volo dall'interno area con traiettoria centrale. Baietti risponde presente. Dopo un altro tentativo di D'Anna calciato alto, arriva la grande occasione per Dammacco. Azione insistita, dribbling e contro-dribbling in area con tiro piazzato all'angolo lontano. Baietti si supera e devia in corner. D'Anna e Gentile (subentrato all'infortunato Addae) ci provano nel finale ma senza impensierire un reattivo Baietti.
Nel secondo tempo non cambia l'inerzia del match ma D'Anna e Dammacco non riescono a trovare la conclusione vincente. La fidelis si fa viva in area neretina con un corner di Strambelli con annessa mischia risolta affannosamente da Lanzolla.
Il Nardò riprende a macinare gioco e costringe la Fidelis a chiusure sempre più precarie. Baietti riesce a salvare in due circostanze causa costruzione dal basso intercettata. Al 70' arriva la svolta del match. Michele Scaringella si allaccia con Gennari e viene pescato dall'assistente mentre assesta un colpo proibito al difensore granata. E' rosso diretto.
Il Nardò non si scompone, fiuta il momento favorevole, prima è Ciracì a sfiorare la marcatura con tiro respinto in corner poi è Ceccarini che impegna la difesa sveva, ma tocca a D'Anna sbloccare il risultato con un autentico capolavoro di tempismo e tecnica. La Fidelis colpita nel passaggio decisivo del match prova a reagire ma si scopre alle spalle rischiando il raddoppio di Ciracì. Gran tiro da fuori che sfiora il palo.
Nel finale arrivano le due occasioni descritte di Strambelli e Sante Russo che non cambiano lo score finale. Il Nardò incassa la vittoria e punta alla finale col Martina. Per la Fidelis Andria è il momento della riflessione e comunque della soddisfazione per un buon campionato di Serie D dopo la retrocessione dalla C.
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Rupnik & Co.: le trame dell’inerzia ecclesiastica
DOC-3312. PARIGI-ADISTA. Va tenuta viva l’attenzione sul caso degli abusi perpetrati dal prete moisaicista sloveno Marko Ivan Rupnik, espulso dai gesuiti nel giugno dello scorso anno, ma ancora prete, incardinato a Capodistria. Dopo la deroga alla prescrizione sancita da papa Francesco a ottobre per rendere possibile un processo canonico (v. Adista Notizie n. 37/24; Adista Documenti n. 38/24), e…
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Vi aaspetto alle 09.00 in diretta per parlare di Donne
📻 DOMENICA IN DIRETTA ALLE ORE 09.00 (07.00 UTC) 🎙️ Live su Radio Cantù FM 89.6.
🧷Ciao a tutti da Andrea, se vi va alle ore 09.00, sarò in diretta dal mio #homestudio di #Broni #oltrepopavesese
📜 Questa settimana, vogliamo condividere con te un pensiero speciale dedicato alle #Donne quelle figure straordinarie che arricchiscono le nostre vite. E visto che si parla di figure femminili alle 09.30 (07.30 UTC) ascolteremo il nuovo singolo dell'artista Finlandese Katja Tanskanen (Katja T), potete visitare il suo sito web: https://katjatanskanen.wordpress.com che ha condiviso con noi il suo ultimo singolo ‘Ice Cream’
⏰ Dalle 9 alle 10, sintonizzati su Radio Cantù. 🙏 Alle 10:00, non perdere la Santa Messa trasmessa in diretta dalla suggestiva Basilica di San Paolo. Buona Domenica dagli 89.6! 🙌 📻 Non importa dove ti trovi, puoi seguirci sulle frequenze 89.6 FM, sul nostro sito o tramite la nostra app gratuita. 📲 📞 Per contattarci: Diretta, WhatsApp e Telegram: 377 456 30 33 (🏴���☠️ Studio Pirata Oltrepò) 📬 Indirizzo postale: Via Vittorio Veneto, 14 - 22063 Cantù (CO).
In foto il quadro Strepitoso:
Cristo in casa di Marta, Maria e Lazzaro Jacopo e Francesco dal Ponte, detti I Bassano (Bassano del Grappa 1515 – 1592) / (Bassano 1549 c. – Venezia 1592) e bottega
Foto reperita qui: https://www.uffizi.it/opere/cristo-in-casa-di-marta-maria-e-lazzaro#W
#adultcontemporary#cinema#music#nostalgia#emozioni#andreaindiretta#radioitaliane#radiocantù#onair#latuacittàaportatadiradio
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"Il bisonte", primo singolo e video di Vittorio Nacci,
in uscita per NOS Records/Believe.
La NOS Records è lieta di annunciare la pubblicazione di Il bisonte” di Vittorio Nacci, autore e musicista pugliese,
che anticipa il primo album del suo progetto musicale da solista,
dopo due LP e un secondo posto a Sanremo Nuove Proposte come leader e fondatore degli iohosemprevoglia.
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IL VIDEO
“Il bisonte”, in cui un testo dal lirismo malinconico si fonde con linee di chitarra scarne ma morbidamente dream-pop, è accompagnato dall’uscita del suo videoclip ufficiale, affidato alla regia di Antonio Stea, che così commenta il suo lavoro: "Nel cuore del bosco, dove l'ombra danza con la luce e il tempo si perde tra le foglie, c'è un luogo dimenticato dal tempo. È lì che il protagonista del videoclip "Il Bisonte" trova finalmente il suo rifugio. Un casolare abbandonato, avvolto dal mistero e dal silenzio, con un fuoco acceso che brilla come una fiamma di speranza nel buio della sua solitudine. Attraverso il fuoco, il tempo ritorna alla normalità e il protagonista prende consapevolezza di tutto ciò che lo circonda. È in questo momento di risveglio interiore che comprende che la sua solitudine era solo una fase necessaria per ritrovare se stesso e il suo posto nel mondo. Ma prima di questo epilogo, il viaggio del protagonista ci conduce attraverso un mondo sospeso tra realtà e sogno. Con l'uso del Time-lapse nelle scene statiche, emerge il contrasto tra il movimento incessante del mondo esterno e l'immobilità del protagonista, simboleggiando la sua staticità emotiva. Nei boschi, la tecnica della pixilation aggiunge un tocco di magia e meraviglia al suo cammino, trasportandoci in un mondo di surreale bellezza, dove il confine tra il reale e l'immaginario si dissolve." "Il Bisonte" ci invita a esplorare i misteri dell'animo umano, a perdersi nei boschi dell'introspezione e a ritrovare la nostra vera essenza, anche nelle più remote e dimenticate parti di noi stessi.
BIOGRAFIA
"Il bisonte" è il singolo d’esordio di Vittorio Nacci, classe 1985, autore, musicista, produttore e figura poliedrica della scena musicale pugliese, che dopo la lunga esperienza discografica al timone della band iohosemprevoglia, con questa nuova avventura artistica inaugura un percorso musicale autonomo, che unisce il cantautorato italiano a sonorità alternative d'oltreoceano.
Il singolo anticipa l’imminente uscita del primo LP dell’artista pugliese, che dopo aver militato da chitarrista in formazioni punk-hardcore del barese, frequenta il Centro Europeo Toscolano di Mogol e si diploma come autore, diventandone poi assistente alla docenza. Nel 2003 mette insieme gli iohosemprevoglia, progetto musicale con all’attivo diversi EP, due LP e un’intensa attività live nazionale e internazionale (arrivando a suonare sul Mambo Stage dello Sziget Festival di Budapest). Nel 2012 viene selezionato con la band per il 62° Festival di Sanremo, nella sezione nuove proposte, piazzandosi al secondo posto. Ne conseguono un contratto con Sony Music, un disco omonimo e l’entrata nel roster di Sony/ATV come autore. Successivamente pubblica il libro di racconti La mandria umana (CSA Editrice) e parallelamente all’attività della band produce diversi progetti della scena pugliese. Tra il 2022 e il 2023 scrive, arrangia e registra nel suo studio Il bisonte, disco la cui produzione è stata seguita da Orbita Dischi e da cui è tratto l’omonimo primo singolo. A fine 2023 partecipa con Francesco Bianconi, Cesare Basile, Mauro Ermanno Giovanardi e altri a Stagioni, disco tributo per i 30 anni di carriera dei Massimo Volume, ideato e prodotto da NOS Records.
Credits
Testo, musica, arrangiamenti, riprese: Vittorio Nacci. Missaggio: Pure Rock Studio, di Nanni Surace (Brindisi). Mastering: Pietro Caramelli, Energy Mastering, Milano. Co-produzione: Orbita Dischi. Una produzione NOS Records, 2024. Distribuzione digitale: Believe Music. Catalogo: NOSR023 UPC: 3617383937587 ISRC: IT-J0D-23-00004
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