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#Fornitori Brindisi
Kalos Circo Mobile vi stupirà
Il giorno del vostro matrimonio deve essere unico e speciale. Ma per renderlo davvero indimenticabile e per stupire i vostri cari invitati avete bisogno di uno spettacolo che vi sappia trascinare in un’atmosfera da fiaba per impreziosire i momenti salienti della cerimonia del vostro giorno più bello. Kalos Circo Mobile, coadiuvato dal suo team, sarà pronto ad accogliere voi e i vostri ospiti…
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lamilanomagazine · 5 months
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Brindisi: arrestate 5 persone per spaccio al termine dell'indagine "FULL SERVICE"
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Brindisi: arrestate 5 persone per spaccio al termine dell'indagine "FULL SERVICE". La mattina del 22 aprile a Brindisi e provincia i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto di unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA) e delle Aliquote di Pronto Intervento di Brindisi, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi (dott.ssa Vilma Gilli) nei confronti di cinque individui, indagati a vario titolo per reiterata detenzione, trasporto, occultamento, cessione e vendita di sostanze stupefacenti tipo hashish, marijuana e cocaina, a conclusione dell'indagine (denominata FULL SERVICE), diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dai Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico (BR). L'ATTIVITA' INVESTIGATIVA La complessa ed articolata attività investigativa ha consentito di documentare la gestione dello spaccio da parte, principalmente, di due dei cinque indagati, fratelli tra loro, di cui uno titolare dell'officina di gommista "FULL SERVICE", con sede a San Pietro Vernotico, già agli arresti domiciliari per altra causa; l'apporto fornito dalla sorella nello svolgimento dell'attività illecita, onde sopperire alle limitazioni alla libertà personale di quest'ultimo; le modalità di occultamento dell'hashish e della marijuana, che richiedevano l'utilizzo di un grosso pneumatico da trattore – collocato a ridosso della recinzione dell'officina – e di una nicchia per il contatore dell'acqua – ricavata nel muro perimetrale della stessa officina – in cui venivano occultate dette sostanze che, previo accordo personale/telefonico, venivano poi prelevate dagli acquirenti; gli approvvigionamenti di cocaina operate dagli altri indagati a favore del titolare dell'officina, mediante deposito della sostanza all'interno di un barratolo di latta, collocato sul davanzale della finestra della sua camera da letto, dove venivano prelevati dal predetto; le particolari modalità di consegna delle partite nel periodo novembre 2022 – gennaio 2023, allorché il menzionato titolare dell'officina era costretto a usare una sedia a rotelle perché immobilizzato a seguito di una frattura agli arti inferiori - per cui i fornitori consegnavano la cocaina collocandola tra le gambe dello stesso. Operare un accurato riscontro dei risultati delle attività tecniche, come intercettazioni e video riprese, mediante perquisizioni personali e veicolari operate nel corso dell'attività investigativa; Inquadrare le posizioni dei due germani e delle persone che con i predetti si sono relazionate; Rilevare il collegamento tra le condotte poste in essere delle persone indagate, posto che le richieste di approvvigionamento da parte degli acquirenti è stata puntualmente seguita dall'acquisto di nuove partite da parte degli spacciatori, a riprova dell'intervenuta cessione della sostanza, previo pagamento della stessa da parte degli acquirenti; Decodificare il linguaggio criptico adoperato nel corso delle intercettazioni. ARRESTI E SEQUESTRI Nel corso dell'attività è stata arrestata in flagranza 1 persona per "detenzione illegale di armi e munizioni, detenzione di arma clandestina e detenzione di manufatto esplodente", a seguito del rinvenimento e sequestro di 1 bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento della droga; sono state segnalate 7 persone per violazione amministrativa ex art. 75 D.P.R. 309/90 col sequestro di complessivi grammi 10 e grammi 5, rispettivamente di hashish e di cocaina; sono state sequestrate nei confronti di ignoti, in due distinti riscontri, complessivi grammi 80 di hashish; sono state censite circa 125 cessioni di sostanza stupefacente di vario tipo. Sulla base dei suddetti elementi è stato ritenuto sussistere il requisito di gravità indiziaria a carico delle persone arrestate, la cui definitiva responsabilità dovrà comunque essere accertata nel corso del giudizio cui saranno eventualmente sottoposte.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Condividere Bistrot: 12 mesi di costante crescita
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Ci troviamo ad Arona, cittadina sulla sponda piemotese del Lago Maggiore, in Alto Piemonte e più precisamente nella sua piazza centrale, la più scenografica, San Graziano. Il Condividere Bistrot ha recentemente festeggiato il suo primo anno di attività con una cena speciale aperta ad amici, giornalisti ed esperti del settore Enogarstronomico. Durante l'evento, sono stati riproposti i piatti e i vini che hanno caratterizzato i dodici mesi di successo del locale. I vini della serata sono stati presentati direttamente dai loro produttori: Silvia Barbaglia, che ha presentato i vini novaresi, e Elena Gillardi, che ha presentato i vini langaroli. Entrambe sono giovani e appassionate viticultrici piemontesi. Durante la serata sono stati degustati una varietà di vini, tra cui un metodo classico da uva rara, un bianco da Erbaluce, un Boca DOC, un dolcetto e uno Syrah. I proprietari del bistrot, Stefano e Melissa, insieme al loro giovane team, hanno presentato i piatti ai partecipanti, interagito con gli ospiti, condiviso progetti futuri e soffiato la prima candelina sulla torta di compleanno. Durante la serata è stato offerto un menu ricco e variegato, che ha sapientemente combinato sapori, aziende e prodotti di eccellenza del territorio, tra cui: - Focaccina con Crudo di Masera, maionese al pomodoro e caciocavallo di Bufala "Azienda Agricola Facchi" - Hummus di ceci con polvere di prezzemolo e microortaggi di rucola "Biomatto" - Manzo cotto al rosa con salsa tonnata e microortaggi "Biomatto" - Polpettina di panissa di Lago - Buns con tartare di Fassona e composta di Cipolla di Cureggio "Audere" - Barchetta con bollito misto e bagnetto verde - Tentacolo di polpo arrostito, patate schiacciate alla Senape e salsa tartara - Linguine di Gragnano cacio e pepe con Bottarga di Lago - Storione in oliocottura con cipolle caramellate e salsa di Dolcetto - Riso "Goio DOP 1929" al San Carlone "Luigi Guffanti" e rapa rossa - Ribs di maialino in salsa barbecue Tutte queste prelibatezze sono state accompagnate da vini rossi piemontesi e, per concludere, da bollicine. Il locale, che ha preso spazio in un'ex macelleria, ha ricevuto festeggiamenti da numerosi ospiti e clienti che apprezzano il suo stile originale. Gli spazi e alcuni arredi del bistrot ricordano l'antica destinazione del luogo. Questa formula ha conquistato sia gli aronesi che i turisti che visitano la città per una serata o una vacanza. Durante il ringraziamento pubblico, Stefano Minervino ha voluto esprimere la sua gratitudine a diversi collaboratori che hanno reso possibile l'evento. Ha ringraziato @i_fiori_di_bruna per la splendida composizione floreale che ha decorato i tavoli, @leyani.music e @raulbalardin per la perfetta accompagnamento musicale che ha creato l'atmosfera desiderata. Inoltre, ha ringraziato Silvia (@vinibarbaglia) ed Elena (@gillardiaziendaagricola) per i loro vini di alta qualità e professionalità che hanno accompagnato i piatti della serata. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a @zoppispremiumbeverages per aver fornito il vino perfetto per il brindisi più importante. Non sono mancati i ringraziamenti a @maisonmorotti di Arona per la bellissima e deliziosa torta e a @iosonobarz8 per le meravigliose foto che hanno immortalato l'evento. Stefano ha anche espresso gratitudine ai giornalisti presenti e a tutti i clienti che hanno scelto il loro locale, creando un legame speciale. Infine, ha ringraziato il suo team, composto da Davide, Karima, Valentina, Alessia e Roberto, per il loro contributo fondamentale al successo del Condividere Bistrot di Arona. Lasciateci chiudere esprimento un semplice concetto ma che soltanto le persone lungimiranti riescono a mettere in atto: CONDIVIDERE Realizzare serate o appuntamenti o eventi nei quali gestori e fornitori collaborano, creando modo di rapportarsi con professionisti, produttori, in un ambiente dove non esistono complicazioni... è il modo perfetto per fare business e sostenere il territorio. E' pieno di eventi dove si trovano fornitori fianco a fianco, con i propri banchetti, che elogiano naturalmente i propri prodotti ma che difficilmente si rapportano tra loro, trovandosi spesso di fronte a organizzatori improvvisati che non sanno minimamente valorizzare ciò che stanno rappresentando. Umiltà, creatività, volontà di collaborazione, buon gusto, intelligenza e investimenti, solo le basi per il successo che, come nel caso di Condividere Bistrot si vede all'orizzonte. Bene, bravi bis... Read the full article
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giancarlonicoli · 4 years
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18 dic 2020 19:49
L'AZIENDA DELLE MASCHERINE DI ARCURI? ERA NATA CINQUE GIORNI PRIMA DELLA COMMESSA MILIARDARIA! LA RIVELAZIONE DI MARIO GIORDANO - BENOTTI, IL GIORNALISTA INDAGATO PER LA COMMISSIONE DA 72 MILIONI DI EURO, METTE IN DIFFICOLTÀ IL SUPER-COMMISSARIO: ''FU ARCURI A CHIEDERMI UNA MANO A TROVARE LE MASCHERINE''. E NON È NEANCHE CHIARO SE IN QUEL MOMENTO FOSSE GIÀ STATO INCARICATO DELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA
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??? Gli affari d'oro sulle mascherine cinesi? Dietro la super provvigione di 72 milioni di euro incassata da Mario...
1. L'AZIENDA DELLE MASCHERINE DI ARCURI? ERA NATA CINQUE GIORNI PRIMA DELLA COMMESSA! LA RIVELAZIONE DI MARIO GIORDANO
Dalla pagina Facebook di ''Fuori dal Coro'':
Le mascherine cinesi di Arcuri? Dietro la super provvigione di 72 milioni di euro incassata da Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi e Jorge Solis c’è un’azienda che era stata creata appena 5 giorni prima della firma del contratto. Il 50 per cento dell’appalto da 1,2 miliardi di euro, infatti, è stato aggiudicato il 15 aprile 2020 alla Luokai Yongjia Trading Co. Che, come testimonia un documento esclusivo che sarà mostrato nella prossima puntata di “Fuori dal Coro”, è stata creata nei giorni immediatamente precedenti, esattamente il 10 aprile 2020. Com’è possibile che il caporedattore Rai in aspettativa e l’ingegnere aerospaziale la conoscessero? E perché comprare materiale sanitario da una società appena nata?
Non è tutto. Nell’inchiesta, che sarà trasmessa prossimamente dalla trasmissione di Rete4, condotta da Mario Giordano, risulta che dietro la Luokai ci sia un’azienda (la Prince International) che non è specializzata nella produzione di mascherine ma nella produzione di valvole e altri prodotti idraulici per impianti petroliferi. La quale azienda è strettamente collegata con una società di Settimo Milanese, la Athena Engineering srl. La Athena Engineering e la Prince International, per altro, hanno pure lo stesso azionista di maggioranza, mister Pan Qiuhe, che possiede il 70 per cento di entrambe.
Ricapitolando: l’Italia, tramite la struttura del commissario straordinario, acquista mascherine per 1,2 miliardi di euro da due società cinesi, che pagano 72 milioni di euro di provvigioni a Mario Benotti, Andrea Tommasi e Jorge Solis. Una di queste due società cinesi, quando firma il contratto, è stata costituita da appena cinque giorni, e fa parte di un gruppo specializzato in valvole per impianti petroliferi che ha una sede importante a Settimo Milanese. Come mai ci si è rivolti proprio a questa società? Che c’entrano le valvole per gli impianti petroliferi con il materiale sanitario? E perché per stabilire un contatto con un gruppo cinese che ha radici a Settimo Milanese c’è stato bisogno dell’intermediazione di Tommasi, Solis e Benotti? In attesa delle risposte che arriveranno dalla Procura, l’inchiesta di #Fuoridalcoro continua!
2. BENOTTI IMBARAZZA IL COMMISSARIO: «FU LUI A CHIEDERMI LE MASCHERINE»
Giacomo Amadori Giuseppe China per “la Verità”
L'inchiesta per l' acquisto di 800 milioni di mascherine cinesi da parte della struttura del Commissario straordinario per l' emergenza sanitaria ruota tutta intorno al ruolo del commissario Domenico Arcuri (non indagato), che gli inquirenti romani ritengono sia stato messo in mezzo dai soggetti che hanno incassato la bellezza di 63,5 milioni di commissioni. In particolare da Mario Benotti, giornalista Rai in aspettativa non retribuita, che avrebbe «sfruttato le sue relazioni personali con Arcuri» per far ottenere le commesse agli imprenditori Andrea Vincenzo Tommasi e Jorge Solis, impegnati in settori diversi da quello biomedicale.
Ma per configurare il reato di traffico di influenze di cui sono accusati sei degli otto indagati occorre esercitare indebite pressioni sul pubblico ufficiale.
E Benotti, il trait-d' union della presunta cricca con Arcuri, nega di aver effettuato alcuna pressione. Anzi di essere stato da lui incalzato. Ai suoi avvocati, Alessandro Sammarco e Giuseppe Ioppolo, ha riferito di conservare nel cellulare i messaggi di sollecito ricevuti dallo stesso Arcuri.
Mercoledì in un' intervista rilasciata a Bruno Vespa, Benotti ha dichiarato: «Era un periodo in cui io parlavo con Arcuri di varie questioni.
Stavo preparando un libro, su questioni di politica industriale eccetera. Poi scoppiò l' emergenza e fra le tante persone che, immagino, siano state interpellate, Arcuri mi chiese di dare una mano nella ricerca di dispositivi di protezione individuale () Misi in contatto la Protezione civile, cioè l' ufficio del commissario Arcuri, e la persona che ritenevo in quel momento più importante». Cioè l' ingegnere Tommasi. A questo punto il giornalista aggiunge: «Quando cercai evidentemente all' interno dei miei contatti, di vedere come si poteva dare una mano, io informai Arcuri: "Forse abbiamo una soluzione" e Arcuri mi mise immediatamente in contatto con la struttura tecnica. Dopodiché, Arcuri in questa vicenda non è più entrato».
Non è chiaro quando tutto questo sarebbe successo. E in questa storia le date sono importanti.
Noi purtroppo non siamo riusciti a parlare con Benotti, ma ci piacerebbe avere dei chiarimenti sulla sua ricostruzione. Infatti Arcuri a inizio marzo era ancora l' ad di Invitalia e la sua nomina a commissario straordinario è stata annunciata dal premier Giuseppe Conte solo il 12 marzo, nomina divenuta effettiva il 17 dello stesso mese.
Ma gli investigatori hanno scovato le proposte di incarico da parte di due aziende cinesi, aventi a oggetto «consulenza in tema di promozione e vendita -in Paesi diversi dalla Cina- di dispositivi medici», datate 10 marzo e 16 marzo. Dunque a partire dal 10 marzo Tommasi aveva pronti i fornitori che avrebbero fatto planare sull' Italia oltre 800 milioni di mascherine in Italia, anche se i contratti sono stati firmati il 25 marzo e il 15 aprile.
È vero che è stato Arcuri a chiedere aiuto a Benotti e non, invece, il giornalista a proporsi? Se è così, perché il commissario si è rivolto a un uomo impegnato in business molto diversi da quello delle mascherine? E ancora, Arcuri ha incaricato Benotti quando era già commissario o prima? C' entrano qualcosa i rapporti di Benotti con la politica nel suo coinvolgimento da parte della struttura emergenziale? A Porta a Porta il giornalista ha negato: «Io non ho utilizzato nessun canale della politica né della maggioranza, né dell' opposizione» e ha assicurato che «nessun uomo politico sapeva della provvigione».
Quando Vespa ha fatto notare a Benotti che le sue aziende si occupavano di tutt' altro, lui ha risposto: «Io presiedo un consorzio di ricerca pubblico e privato, che lavora nel settore delle scienze della vita e con una serie di società collegate e una serie di contatti internazionali».
Questo consorzio si chiama Optel, ha sede a Mesagne in provincia di Brindisi e su Internet si legge che è «attivo nel settore della ricerca in campo della microelettronica, meccatronica, sensoristica avanzata di estrema precisione, con applicazione (esemplificative) in campo militare, civile, medico e di protezione idrogeologica».
Insomma i dispositivi non sembrano proprio il core-business.
In più nell' oggetto sociale si legge anche che «il Consorzio non ha scopo di lucro e che la sua gestione non deve portare alla distribuzione di utili sotto qualsiasi forma».
Per incassare la provvigione da 12 milioni di euro Benotti ha scelto un' altra delle società in cui ha un ruolo, la Microproducts It. Ricavi senza spese, ottenuti mettendo semplicemente in contatto Arcuri con Tommasi e poi quest' ultimo con la struttura.
Durante l' intervista il giornalista imprenditore ha sparato un po' di numeri a caso, sostenendo che grazie a lui lo Stato avrebbe risparmiato quasi 850 milioni di euro, rispetto ai prezzi stabiliti dalla Consip, e che a marzo le mascherine chirurgiche si pagavano anche «7, 8, 10 o 12 euro».
Infine Benotti ha scaricato sul socio Tommasi la decisione di coinvolgere nel business l' ecuadoriano Solis, che ha incassato 3,8 milioni di commessa con una società che si occupa di bibite e che è stato segnalato agli uffici tecnici della Protezione civile dallo stesso Benotti: «Personalmente non lo conosco» ha precisato il giornalista. «A me l' ha segnalato l' ingegner Tommasi. E io ho detto alla Protezione civile che c' erano queste due persone che si stavano occupando di questa cosa. In quel momento posso aver peccato di non aver controllato che questo signore si occupasse di bevande».
Alla fine Benotti ha ringraziato il Signore per l' importante guadagno e Vespa per avergli dato la possibilità di dare la sua versione: «Quello che mi sta a cuore è spiegare che questi soldi sono arrivati, sono su una società, e non sono miei personalmente e che sono soldi anche in via di reinvestimento e su cui si pagheranno le tasse. Se avessi avuto qualcosa da nascondere non li avremmo fatti venire qua».
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Resolvis è lieta di annunciare l’apertura del nuovo sito di commercio elettronico Mattonellando.it!
“La nostra struttura si articola tra la sede di Matera, dove è presente anche il magazzino campionature, la logistica integrata di Modugno (BA), che gestisce le spedizioni nazionali tramite corrieri specializzati, e le partenze prioritarie dai depositi dei nostri fornitori” ha dichiarato nel suo primo post Francesco Maragno, amministratore dell’azienda di fornitura di prodotti per l’edilizia. La nuova impresa si occuperà, in totale autonomia, della vendita online di prodotti che l’imprenditore conosce bene: pavimenti, rubinetterie, sanitari e affini.
Noi di Resolvis siamo onorati di essere stati selezionati per fornire il supporto di marketing e comunicazione, e siamo stati davvero contenti di aver affiancato la start-up nella fase di creazione e lancio della piattaforma digitale online di Mattonellando.it.
Resolvis. Il marketing e la comunicazione al servizio dei migliori affari.
www.resolvis.it - tel. 0835/331871
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Professionisti dell'intrattenimento renderà indimenticabile il vostro evento
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Kalos Acrobatica Aerea per un evento speciale
Kalos Acrobatica Aerea è un progetto artistico che mette insieme in un magico mix elementi di danza, acrobatica aerea e circo contemporaneo. Servizi offerti Nasce dalla passione per l’arte e dalla continua ricerca artistica globaleLo spazio aereo diventa elemento fondamentale, è un continuo cambio di prospettiva, un connubio perfetto di dinamismo e plasticità. Kalos Acrobatica Aerea è…
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Luccicanti Esperienze Danzate
Farfalle luminose è tra le performance più famose e richieste per eventi, matrimoni e feste di piazza. E’ il connubio perfetto tra stupore, romanticismo ed effetti di luce. Trampolieri e ballerine danzano come farfalle incantate, nel buio più totale ed emozionano con affascinanti coreografie il pubblico. Questo spettacolo è la scelta ideale per trasformare un evento in grande evento. Non esiste…
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lamilanomagazine · 8 months
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Droga a Francavilla Fontana. I Carabinieri eseguono una misura cautelare nei confronti di 6 persone
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Droga a Francavilla Fontana. I Carabinieri eseguono una misura cautelare nei confronti di 6 persone. Durante la notte del 17 gennaio 2024, a Francavilla Fontana, San Pancrazio Salentino, Ostuni e Carovigno, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, con il supporto di due unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Puglia" e di un team dell'Aliquota di Primo Intervento del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 6 persone (di cui 5 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), indagate per traffico di sostanze stupefacenti continuato in concorso. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, scaturisce dalle attività investigative, supportate anche da attività tecniche, coordinate dalla Procura suddetta e condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia francavillese da luglio 2021 a dicembre 2022 nei confronti dei sei destinatari delle misure cautelari, tutti già gravati di precedenti penali e di età compresa tra i 46 e i 64 anni. Nel corso delle indagini, complessivamente, è stato possibile individuare i ruoli ricoperti da ciascun indagato, di cui cinque fungevano da fornitori di stupefacente all'ingrosso in più territori delle province di Brindisi e Bari, mentre un indagato si occupava dello spaccio al dettaglio. Inoltre, sono state documentate diverse decine di consegne di quantitativi ingenti di droga (tra un minimo di 100 gr. fino anche a circa 2,5 kg.), che sono avvenute sempre in luoghi diversi per eludere le indagini. Come emerso infatti durante gli approfondimenti investigativi, alcuni indagati ritenevano di essere pedinati dalle forze dell'ordine. Proprio in tale ottica, allo scopo di eludere le indagini, alcuni degli odierni arrestati hanno anche fatto uso di un casolare apparentemente abbandonato e non nella loro diretta proprietà, al fine di custodire e confezionare riservatamente vari quantitativi di sostanze stupefacenti, le cui singole consegne potevano anche raggiungere un valore di circa 5.000 euro. È stata altresì individuata l'esistenza di diversi canali di approvvigionamento di sostanze illecite, provenienti dalla Lombardia e dall'Abruzzo, in relazione ai quali, i Carabinieri già all'epoca avevano eseguito l'arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti di 4 persone ed il sequestro di oltre 10 kg di droga di vario tipo (eroina, cocaina, hashish e marijuana) e 10 kg di sostanza da taglio. Dopo l'avvenuta esecuzione dell'ordinanza cautelare suddette si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati e, quindi, il confronto con la difesa degli stessi.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 11 months
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Brindisi, poca igiene per i pasti delle mense scolastiche: chiusi un ristorante, un bar e un panificio
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Brindisi, poca igiene per i pasti delle mense scolastiche: chiusi un ristorante, un bar e un panificio. Altro blitz dei Nas nei ristoranti e presso i fornitori delle mense scolastiche nella provincia di Brindisi. Individuate irregolarità nello svolgimento delle operazioni di preparazione e stoccaggio di alimenti, oltre che pessime condizioni di igienico-sanitarie e di manutenzione. Come se non bastasse, scoperto anche l’uso di locali privi delle necessarie autorizzazioni. Alcune delle ispezioni sono state effettuate con il supporto del personale del dipartimento di Prevenzione-Sian della Asl di Brindisi. Le verifiche hanno determinato l'immediata chiusura di un ristorante, di due depositi alimentari, di un bar, di un panificio e la contestazione di violazioni di natura amministrativa per diverse migliaia di euro. Le indagini sono ancora in corso.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years
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Taranto, blitz antimafia contro i Lucchese
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Taranto, blitz antimafia contro i Lucchese. Lo scorso 4 ottobre, i Carabinieri del R.O.S. hanno arrestato 15 soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Gli indagati erano attivi sul territorio di San Giorgio Jonico (TA). L’indagine avrebbe documentato l’operatività dei Lucchese di San Giorgio Ionico (TA), dediti al traffico e allo spaccio di stupefacenti in una vasta area della provincia di Taranto. Il clan esercitava un controllo pressoché monopolistico del mercato illecito degli stupefacenti, che arrivavano a Taranto attraverso una rete di fornitori delle province di Brindisi e Lecce. Impressionante la rete di relazioni che l’organizzazione era riuscita a costruirsi. Sarebbero coinvolti anche membri delle istituzioni, che, in vario modo, avrebbero favorito gli indagati. L’indagine si è avvalsa anche degli apporti di un collaboratore di giustizia già legato alla cosca di ‘ndrangheta Flachi - Trovato - Schettini, attiva in Lombardia. https://www.youtube.com/watch?v=-bu13O76uy0... Read the full article
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