#Filippo Vignato
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oggi alle 15:00, all'archivio di stato di roma: "occupazione e resistenza: roma 1943-44. storie e documenti"
OGGI, mercoledì 31 maggio 2023 alle ore 15:00 sarà inaugurata nella sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma, corso Rinascimento 40, la mostra OCCUPAZIONE E RESISTENZA: ROMA 1943-1944. STORIE E DOCUMENTI, frutto della collaborazione tra l’Archivio di Stato di Roma e il Museo storico della Liberazione. La mostra ripercorre i nove mesi dell’occupazione attraverso documenti poco noti…
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#1943#1944#Alessia Glielmi#Anfim#Anna Maria Orlandi#antifascismo#Antonio Parisella#Archivio del Museo storico della Liberazione#Archivio di Stato di Rieti#Archivio di Stato di Roma#Archivio storico della Comunità ebraica di Roma#Archivio storico della Comunità ebraica di Roma "Giancarlo Spizzichino"#Azioni partigiane e repressione#Commento sonoro#Delazione#fascismo#Filippo Vignato#Fondazione CDEC#Fosse Ardeatine#Francesca Boccacci#Giovanna Mentonelli#Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi#Liberazione#Luca Nicastro#Luca Saletti#Marta Sofia Tiboni#Micaela Procaccia#Michele Di Sivo#Ministero della Difesa#Ministero della Difesa – Tribunale militare di Roma
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Vocalist Ada Montellanico's CD Abbey's Road (2017, Incipit) includes her version of my father's tune "First Song". w/ trumpeter Giovanni Falzone, trombonist Filippo Vignato, bassist Matteo Bortone, drummer Ermanno Baron.
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Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche
Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo del 2024 il Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo organizza un evento di alto profilo e di coinvolgere alcuni tra i più importanti artisti italiani per combattere assieme le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. Mercoledì 3 aprile (con inizio alle ore 21.5) al teatro Goldoni di Livorno è in programma il concerto "Heroes – Omaggio a David Bowie" con una super band guidata da Paolo Fresu. Il progetto è sostenuto dal Comune di Livorno, dalla Regione Toscana, dal teatro Goldoni di Livorno ed è organizzato da Officine della Cultura. Paolo Fresu che interpreta David Bowie, già questo è una grande notizia e lo fa per una grande causa, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Assieme a Fresu (tromba) ci sarà un cast stellare con Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (basso), Christian Meyer (batteria). Un concerto con un valore speciale che unisce la grande musica di Bowie ai temi della giustizia sociale e dell'inclusione, tanto cari allo stesso Duca Bianco. Bowie è un autore immortale che si è sempre battuto per la diversità ed è stato vicino a coloro che soffrono e che vengono emarginati dalla società. Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Questo evento ha come obiettivo quello di dare voce e palco a chi voce e palco non ha. Grazie alla disponibilità di questi grandi artisti per una notte Livorno sarà teatro di una società accogliente ed inclusiva. Il Coordinamento da tempo si batte per ottenere il rispetto e la dignità delle persone autistiche, ed il loro diritto ad una vita piena, fatta di cura e libertà. Abbiamo scelto di essere nel cuore delle persone di chiamare la comunità a teatro, di chiedere a grandi personalità artistiche di percorrere una parte del viaggio assieme a noi, per questo il concerto del 3 aprile assume un valore speciale ed una dimensione che va oltre la musica. L'Autismo non è una malattia ma uno stato di vita che rende unici i nostri figli, come lo siamo tutti. Unici e spesso emarginati e considerati solo per la loro patologia e non per il contributo straordinario che potrebbero dare alla comunità. Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana " L'arte al servizio di una grande causa di umanità e di civiltà: quello che avverrà al teatro Goldoni di Livorno il prossimo 3 aprile è un evento importantissimo che, come Regione Toscana, a sosteniamo convintamente. Sarà un'occasione preziosa per conoscere l'impegno delle famiglie e delle associazioni per l'autismo, per supportarle, ma anche per condividere concretamente con loro il cammino verso una società più accogliente e più inclusiva. La musica, con l'omaggio a David Bowie, affidato a artisti di straordinario valore, sarà il canale giusto per dare forza e emozione a questo messaggio. Sono sicuro che Livorno e l'intera Toscana risponderanno prontamente a questo invito." Andrea Raspanti Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Livorno "Se vogliamo costruire comunità sempre più accoglienti e inclusive dobbiamo promuovere la conoscenza. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza che ne deriva possiamo superare i pregiudizi che purtroppo ancora limitano la partecipazione sociale di tante persone. L'autismo è una neurodiversità e una condizione molto complessa, caratterizzata da una grandissima variabilità. La maggior parte delle persone tende invece a ricondurla a due o tre stereotipi cinematografici. In questi anni, insieme all'associazione Autismo Livorno, abbiamo avviato vari progetti per fare di Livorno sempre più una citt�� Autism Friendly, cioè una città amica delle persone con autismo. Questa iniziativa, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla consapevolezza sull'autismo, è un'altra tappa di questo percorso. Siamo contenti che sia stata scelta Livorno." Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Autismo Toscana - Autismo Arezzo - Iron Mamme Grosseto - Piccolo Principe Associazione Autismo Siena -Autismo Apuania ONLUS - Agrabah Pistoia - Orizzonte Autismo Prato - Autismo Casa di Ventignano - Autismo in Blu (Valdinievole-Pistoia) - Autismo Pisa - Autismo Livorno - T.A.R.T.A Blu a.p.s Peccioli -Autismo Firenze - AIABA Firenze. per contatti [email protected] 348 8714051... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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UNSCIENTIFIC ITALIANS PLAY THE MUSIC OF BILL FRISELL VOL. 2
All’uscita di un nuovo disco, molto atteso, non nego di essere curioso come un bambino, anche per poter godere della “copertina” (oggi “cover”). Si tratta certamente di un retaggio infantile, ma è innegabile, che la cover ha un certo peso, anche oggi, dove “l’oggetto-disco” praticamente non esiste più (eccezione gucciniana a parte). E siccome l’uscita del secondo volume di “Unscientific Italians Play The Music of Bill Frisell” (Hora Records), mi intrigava e non poco, ho accolto con grande soddisfazione la magnifica grafica di un amico come Francesco Chiacchio, che ha curato l’operazione su un disegno originale di Frisell e con un prevedibile, ottimo risultato. Splendida la confezione, e la musica? Anche qui nutro un vecchio pregiudizio: difficilmente a grafiche tanto raffinate possono corrispondere contenuti deludenti. E infatti, anche in questo caso, il contenuto è letteralmente entusiasmante. Se il primo “Unscientific Italians Play The Music of Bill Frisell” valse a Bill e ai suoi musicisti il premio della critica “Band of the Year 2021”, il secondo volume, anche se per il calcolo delle probabilità non potrà avere ancora un simile riconoscimento, non è da meno. Per sentire l’aria che tira, basta pigiare “play” su “Freddy’s Step” ed entrare nel mood “godimento-puro-senza-elucubrazione-alcuna”, come cioè dovrebbe essere il jazz (o almeno qualche volta). Certo, tutto sembra facile con i ritmi tranquilli e le poche tortuosità di questo pezzo iniziale, ma sia chiaro che la semplicità è sempre un punto di arrivo e non di partenza. Anche in “Love Motel” è ancora l’orecchio che può beneficiare dell’atmosfera pacata, che però sembra nascondere qualche inquietudine, più simbolica che sonora. La seguente “Pip, Squeack”, ironica ed onomatopeica, molto articolata, inizia con un attacco minimal dei fiati e prosegue ritmata e corposa fino al termine. Con “Goodbye” si chiudono i primi quattro brani che ridisegnano la suite “Some Song and Dance", dal celebrassimo album “Before We Were Born" del 1989. Si ritorna nel mare della tranquillità friselliana con il magnifico, caldo e intimamente maestoso “Throughout”, noto anche come "Steady Girl",dal magnifico testo “circolare” di Arto Lindsay, brano di grande fascino ripreso anche da Charlie Haden e dalla sua “Liberation Music Orchestra”. Ed eccoci quindi alla briosa e multicolore “Unscientific Americans” che dà il nome all’album e che, ovviamente, è anche di ispirazione per il nome di questo gruppo, ovvero “Unscientific Italians” composto da straordinari musicisti italiani che vale la pena ricordare uno ad uno: Mirco Rubegni (tromba, flicorno, corno francese), Fulvio Sigurtà (tromba, flicorno), Filippo Vignato, Federico Pierantoni e Lorenzo Manfredini (tromboni), Cristiano Arcelli (sax alto, sax soprano, clarinetto basso), Piero Bittolo Bon (sax contralto, clarinetto, clarinetto basso), Francesco Bigoni (sax tenore, clarinetto, live electronics su ottoni), Rossano Emili (sax baritono, clarinetto basso), Beppe Scardino (sax baritono, clarinetto basso), Alfonso Santimone (pianoforte, live electronics su clarinetti), Danilo Gallo (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria)? Un ensemble imponente, ben amalgamato, con artisti che hanno fatto della ricerca una ragione di vita (musicale e non solo). Non ci resta infine che ascoltare il corale “Egg Radio” che porta con sé anche gli echi del jazz che fu, insieme al jazz che è e, naturalmente a quello che sempre sarà…
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Listen/purchase: Aria by Enzo Carniel and Filippo Vignato as Silent Room
The duo of Enzo Carniel and Filippo Vignato "Silent Room" is a conversation between piano and trombone. Their music is born from the common will to create a space of freedom, a sound space filled with melodies and silences. "Silent Room" is that musical place that can be filled with sound, or left blank. It is in this desire for sound space as a "place" for listening and meditation that the two musicians created the repertoire for the album Aria. The album is made of simple melodies on which the two improvisers will furrow and let their voices express themselves. 'Aria' can refer to the opening of J-S Bach's Golderg variations, to sung opera arias, but above all to any expressive melody that develops the imagination. 'Aria' is also the air in Italian: the air that comes from the breath, the air that fills the room, the air that vibrates and is transformed into sound. The repertoire is therefore this collection of Arias composed by Enzo Carniel and Filippo Vignato. With this album, they are promoting their heritage as jazzmen: that of improvisation and conversation, that of freedom and virtuosity. But the duo also explores the contemporary colors of electronic music: from the ambient of Brian Eno, to the Japanese minimalism of Ryuchi Sakamoto or Ryoji Ikeda. This is reflected in the album by the use of the prepared piano, the Fender Rhodes or synthesizers that come to color the sound space of the acoustic piano and trombone. In the composition In 'All Nilautpaula', Enzo Carniel evokes the water lily (in Sanskrit) coming to purify the water that surrounds him. An almost vegetal composition, close to nature as the duo likes to get closer to it. In 'Babele', Filippo Vignato invokes the great question of language: thanks to Arias, and therefore melodies, language becomes universal through music, and only the sensory experience counts. The eponymous composition opens and closes the album, with an acoustic and an electronic version: the duo walks in the "Silent Room", from acoustic to electronic, a path that reveals all the richness of their work on sound. To bring this repertoire to life, Enzo Carniel and Filippo Vignato immersed themselves in the Villa Cicaletto in Tuscany, which became their Silent Room for two days: a concert hall in a house classified as a historical monument and with exceptional and inspiring acoustics. These acoustics allowed them to magnify the 8 compositions of the album, the 8 arias to constitute this first album of the duo Silent Room: Aria. Enzo Carniel and Filippo Vignato meet in 2013 during the Master's program at the Conservatoire National Supérieur de Paris (CNSMDP). The connection is rapidly established as they share the same tastes and desires. They also attend the generative improvisation class in which they push their experiments. The duo was born in 2014, around a tribute to the German trombonist Albert Mangelsdorff, then they replace this repertoire with their own compositions. They also play together in various projects: Enzo Carniel Sextet for the festival Jazz à la Villette in 2014, Filippo Vignato Quartet, etc... The duo has played since its conception in France and Italy (Théâtre Liberté, Grand Théâtre de Brescia, Cité Internationale des Arts...) many times over the last 5 years to develop this repertoire, make it mature, and lead to this first album. creditsreleased April 16, 2021 TEXT VIA BANDVCAMP
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Ghost Horse - Live at Area Sismica - low-end skronk (tenor sax, bass clarinet, trombone, tuba, euphonium, baritone guitar, bass guitar, drums) from Italy
On January 26, 2020, Ghost Horse closed their winter tour with their first concert at Area Sismica, a legendary venue for contemporary art music in central Italy. This would be their last concert before Italy went into COVID lockdown in early March, and this raunchy mid-fi stereo room recording perfectly captures the sweat and energy of one of the most vital groups in Italian contemporary and experimental jazz onstage at full power. Dan Kinzelman - tenor sax, bass clarinet Filippo Vignato - trombone Glauco Benedetti - tuba, euphonium Gabrio Baldacci - baritone guitar Joe Rehmer - bass guitar Stefano Tamborrino - drums
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Heidelberg - Live at Enjoy Jazz is the new album of Italian trombonist Filippo Vignato European trio, released on July 17th, 2020 by Italian avant-garde label Auand. Recorded live at the Enjoy Jazz Festival in Heidelberg, Germany in October 2018, this special issue celebrates the fifth anniversary of the band, founded in 2014 and featuring the leader on trombone and effects, Yannick Lestra from France on Fender Rhodes and synths and Attila Gyarfas from Hungary on drums and electronics. This new chapter comes 4 years after the release of Plastic Breath, the multi-awarded debut album of the ensemble and it contains the entire live concert beautifully captured in the mesmerizing acoustics of former industrial building ‘Betriebswerk’ used as a concert-hall by the festival. 7 tracks for about 75 minutes of music where the three musicians, constantly pushing themselves towards the unexpected and the unpredictable, act collectively in a breezy dialogue between spacey ballads, hypnotic grooves and radical improvisation.
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INSTANTZZ: Floors (Novo Café Lisboa, Palma de Mallorca. 2019-03-21) [Galería fotográfica]
INSTANTZZ: Floors (Novo Café Lisboa, Palma de Mallorca. 2019-03-21) [Galería fotográfica]
Por José Luis Luna Rocafort.
Fecha: Jueves, 21 de marzo de 2019. 21:30h.
Lugar: Novo Café Lisboa. Palma de Mallorca.
Grupo: Floors Francesco Diodati: guitarra eléctrica Filippo Vignato: trombón Francesco Ponticelli: contrabajo
Tomajazz: © José Luis Luna Rocafort, 2019
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Ada Montellanico // Abbey's Road - Omaggio a Abbey Lincoln
// Just Do It (A. Montellanico)
Ada Montellanico: voce Giovanni Falzone: tromba e arrangiamenti Filippo Vignato: trombone Matteo Bortone: contrabbasso Ermanno Baron: batteria Brano: Just Do It (A. Montellanico) Registrato il 13 Dicembre 2018 presso AQVA (Foggia) Video operatori: Niki Dell'Anno - Tonio Di Bitonto - Carlo Fusilli Registrazione audio: Giorgio Frigerio Audio/Video Editing: Nino Antonacci Direzione artistica Moody Jazz Cafè: Nino Antonacci
#Ada Montellanico#Abbey's Road#Giovanni Falzone#Filippo Vignato#Matteo Bortone#Ermanno Baron#AQVA#videos#youtube
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Vocalist Ada Montellanico's CD Abbey's Road (2017, Incipit) includes her version of my father's tune "First Song". w/ trumpeter Giovanni Falzone, trombonist Filippo Vignato, bassist Matteo Bortone, drummer Ermanno Baron.
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“Heroes”, l’omaggio a David Bowie di Paolo Fresu, il 2 agosto al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (GR)
“Heroes”, l'omaggio a David Bowie di Paolo Fresu, il 2 agosto al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (GR). Mercoledì 2 agosto ore 21:30, al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica (GR), Paolo Fresu interpreta David Bowie in compagnia di un cast stellare con Petra Magoni, Filippo Vignato, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer. “Appena mi è stato proposto questo progetto (dal Comune toscano di Monsummano Terme dove nel 1969 Bowie fece, da perfetto sconosciuto, la sua prima apparizione italiana in pubblico)”, dichiara Paolo Fresu, “mi sono sentito onorato ed emozionato. Ho deciso di mettere insieme una band unica, creata appositamente, con grandi musicisti eclettici e provenienti da esperienze diverse, anche lontane dal jazz. Credo che questo sia un grande valore. Avvicinarsi alla musica di David Bowie è una grande emozione e anche una straordinaria opportunità per tutti noi”. Fresu e soci hanno messo le mani su una trentina di pezzi, tra i quali Life on Mars, This Is Not America, Warszawa, When I Live My Dreams. Ogni membro della band ha dato il proprio contributo negli arrangiamenti, conferendo maggiore varietà e dinamicità al progetto. Petra Magoni, in quanto vocalist, gode della maggiore libertà, ma il concerto punta comunque sul gioco di squadra. Tornando alle parole di Fresu: “Bowie è un autore immortale che è sempre stato vicino al jazz. Noi cercheremo di avere il massimo rispetto per la sua arte ma anche di essere propositivi, gettando uno sguardo nuovo su queste canzoni”. Paolo Fresu: Onnivoro a 360° è oggi uno dei jazzisti italiani più conosciuti sul pianeta. Il suono della sua tromba, come dice Carla Bley, è sul serio unico al mondo. Petra Magoni: da Bobby McFerrin alla musica sacra attraverso il rock e “Musica Nuda”. Poche voci e personalità sono così eclettiche sotto questi cieli. Filippo Vignato: è cresciuto in una famiglia dove la musica è di casa da sempre e… si sente. Massimo dei voti sia al Conservatorio di Parigi dove ha studiato e da pubblico e critica che hanno incrociato la sua strada. Uno dei trombonisti migliori in circolazione. Francesco Diodati: “Diodati’s guitar language is original, diverse and totally contemporary. He can rock out” – Jazztimes. Francesco Ponticelli: “una sorta di sarto su misura, in grado di costruire architetture musicali di grande caratura qualitativa e spaziare con la propria ricerca nel grande mare della musica che conta”. Christian Meyer: Non solo Elio e le Storie Tese ma autentica energia elvetica capace di muovere e far muovere tutto e tutti. Una sorta di quintessenza del ritmo tout-court. Alle 23:30 al Chiostro della Fonderia Leopolda torna l’appuntamento di Grey Cat con Meet Music e Grey Cat Contest. Meet Music dà vita ad un importante evento a Follonica che fa incontrare artisti e professionisti della complessa filiera della scena musicale con l’obiettivo della crescita professionale del settore attraverso incontri, formazione, confronto e scambio di energie creative e con l’esibizione di giovani musicisti e dj in quattro diversi contest. Dal 2022, in collaborazione con Grey Cat Festival, nasce un nuovo contest con l’obiettivo di valorizzare l’incontro tra la musica elettronica ed il live; Gabriele SRD è il vincitore della edizione 2023 e presenterà la sua musica nell’after show del 2 agosto. Interagirà con lui, dal vivo, Emanuele Cannatella, in arte Joint Sax, un sassofonista professionista che suona da più di quindici anni nei migliori locali d’Italia. Ingresso al concerto: primi posti numerati € 28, secondi posti numerati €24 ore 23:30 al Chiostro: € 2 Grey Cat Festival è promossa dalle amministrazioni comunali di Follonica, Scarlino, Grosseto, Roccastrada, Castelnuovo Val di Cecina, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Suvereto, (coinvolgendo ben tre territori provinciali) e dal Parco delle Colline Metallifere. L’organizzazione e la gestione del festival è curata dalla Associazione Music Pool, la direzione artistica da Stefano “Cocco” Cantini e vanta una ricchissima serie di collaborazioni, tra cui il FAI – Delegazione di Grosseto. Il Festival è sostenuto dalla Regione Toscana e, nell’ambito dei progetti di Music Pool, dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione CR Firenze.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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GOLDEN VARIATIONS
Per una volta ho avuto l'impressione che non sia stata la musica a far danzare i danzatori, ma i danzatori a far suonare il musicista. Sembravano essere il corpo flessuoso e sinuoso di Camilla Monga e quello vigoroso e duttile di Pieradolfo Ciulli a far scaturire il suono dal magnifico trombone di Filippo Vignato. È stata così, intima, essenziale ed equilibrata la performance di ieri sera al Piccolo Coccia di Novara, intitolata “Golden Variations” che ha aperto la serie di concerti invernali di Novara Jazz 2019/2020, una coproduzione del festival novarese con “Tanz Bozen”. Per una volta sul palcoscenico sedeva il folto pubblico e in una platea sgombra dalle poltrone si esibiva lo strano trio. Filippo Vignato è un musicista con una assoluta padronanza dello strumento dal quale riesce a cavare sia suoni profondi, sommessamente ritmati, sia soffi, sibili e persino rumorosi silenzi. Gli stessi silenzi assoluti in cui Camilla Monga continua a plasmare il movimento del corpo, come se a produrli fosse il silenzio stesso. Un mirabilissimo gioco di equilibri corporali e di evocazioni ritmiche, qualche volta sincopate, qualche volta distese, che sembrano inseguire e farsi inseguire dalle figure disegnate dai corpi dei due danzatori. Movenze umane, non sfacciatamente coreografiche, merce rara nella danza che difficilmente rinuncia alle sfrenatezze “dionisiache” a vantaggio della sobrietà e del controllo del corpo. “Umano troppo umano”, si potrebbe dire, parafrasando il filosofo. Quaranta minuti di incanto aprono col botto la stagione invernale di “Novara Jazz”.
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Ghost Horse - Trojan - Hobby Horse trio expanded to a sextet; skronky jazz from Italy
Sprouting from a rich humus of Latin and African polyrhythms, Ghost Horse generates a dark and mysterious ecosystem, digesting, decomposing and recombining elements of free jazz, hip hop, blues and loop music. The result is something fascinating but quietly menacing, pulsing and breathing with the visceral force of nature reclaiming abandoned structures. Trojan's ten original compositions are conceived as a series of complex musical conflicts, their titles inspired by historical struggles for land and water rights during European and U.S. colonization and territorial expansion in North America. These topics remain tragically relevant in the midst of a global dialog centered around resource exploitation, mass migration, demographic transformations and economic and digital warfare, all superimposed over the looming threat of catastrophic environmental collapse. Ghost Horse was founded during a residency in 2017 supported by Novara Jazz. Trojan was recorded in May 2018 during a residency supported by Correggio Jazz.
Dan Kinzelman - Tenor sax, Bass clarinet Filippo Vignato - Trombone Glauco Benedetti - Tuba, Euphonium Gabrio Baldacci - Baritone Guitar Joe Rehmer - Bass Stefano Tamborrino - Drums
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FERMO – Un debutto di grande suggestione, quello della rassegna Riverberi ideata da TAM Tutta un’Altra Musica. Estasiato il pubblico che ha raggiunto la Chiesa di San Filippo Neri per ascoltare la performance del trombonista Filippo Vignato.
Un concerto “emozionale”, lo ha definito Giambattista Tofoni nella sua introduzione, per un’esperienza unica regalata al pubblico di TAM e alla città di Fermo, dove il silenzio, il morbido approccio al suono e l’acustica del luogo hanno giocato un ruolo determinante. E sulla stessa scia, ci si prepara al secondo appuntamento, in programma l’11 gennaio nella Sala dei Ritratti riaperta lo scorso ottobre dopo i lavori di recupero a causa dei danni provocati dal terremoto.
“La mia ricerca del suono avviene in solitudine – commenta il clarinettista Marco Colonna, che si esibirà a partire dalle ore 18 -, pensando, creando e liberandosi da qualsiasi maschera usata per approcciare gli altri. Ma è anche il processo che si basa sulla rimozione di ogni limite tecnico e fisico legato ai propri mezzi di comunicazione, così come trovare il silenzio, quella condizione privilegiata nella quale agire.
La mia ricerca solista si fonda sull’idea di uno scontro tra immagini che ho vissuto, o semplicemente visto, contro la mia emotività di uomo, così come accade tra la tecnica e l’urlo contro la loro incapacità di coesistere o nel loro essere un’unica entità.”
Biglietto d’ingresso 5 euro. Al termine del concerto il pubblico è invitato alla mostra delle opere del pittore Giuseppe Pende, nella vicina Galleria sita in via del Mangano.
L’ultimo concerto di Riverberi si terrà invece al Terminal Mario Dondero, altro spazio recuperato nella città capoluogo, con l’esibizione del violoncellista Giuseppe Franchellucci, sempre con inizio alle ore 18 e un ingresso di 5 euro che comprende la visita guidata alla mostra fotografica di Mario Dondero.
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