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#Fejto
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Street Art "Welcome to Dinoland" de Raphaël Fejtö (2022) sur le Mur du Marais, Paris, novembre 2022.
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theoscarsproject · 7 months
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Au Revoir les Enfants (1987). A French boarding school run by priests seems to be a haven from World War II until a new student arrives. Occupying the next bed in the dormitory to the top student in his class, the two young boys begin to form a bond.
Devastating on so many levels. This just works, somehow avoiding scenes of overt sentimentality or violence, let leaving you feeling the aching reality of both. Incredible performances from the young cast, lush cinematography, and a script that somehow manages to feel both sprawling and entirely focused. Pretty close to perfect, really. 9/10.
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letterboxd-loggd · 5 years
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Au Revoir les Enfants (1987) Louis Malle
September 16th 2019
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gabbianotitania · 4 years
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Ho appena cominciato!
AA.VV., Elisabeth von Österreich - Einsamkeit, Macht und Freiheit, Museo della città di Vienna
AA.VV., L'imperatrice Elisabetta dalla storia al mito (catalogo della mostra a Castel Sanzeno, Trento)
Alessandro Minutillo, Trieste durante l’ultimo periodo di dominazione austriaca- Note, impressioni e rettifiche
Alfons Schweiggert, Märchen der Kaiserin Elisabeth
Aurelia Cimino Folliero De Luna, Massimiliano e Miramare- La prima guida del castello
Beatrix Meyer, Kaiserin Elisabeth ganz privat- Briefe an ihre intimste Vertraute Ida Ferenczy
Brigitte Hamman, Elisabeth
Carlo Capra e Marco Meriggi, Gli Asburgo- Felix Austria (dossier)
Costantin Christomanos, Fogli di diario
Elisabetta D’Austria Diario poetico
Francois Fejto, Requiem per un impero defunto- La dissoluzione del mondo austro-ungarico
Giorgia Marras, Sissi- Imperatrice, ribelle, donna (graphic novel)
Irma Sztáray, Elisabeth, gli ultimi anni. L'imperatrice raccontata dalla sua Dama d'onore
Kaiserin Elisabeth Das poetische Tagebuch
Maria Matray & Answald Krüger, L’attentato. La morte dell'imperatrice Elisabetta e il delitto dell'anarchico Lucheni
Marie Valerie von Österreich, Das Tagebuch der Lieblingstochter von Kaiserin Elisabeth
Martin Mutschlechner, Schloss Schönbrunn- Die geheime Geschichte von Österreichs Kulturdenkmälern
Matteo Tuveri, Specchi ad angoli obliqui- Diario poetico di Elisabeta d´Austria, riflessioni storiche, letterarie ed estetiche
Matteo Tuveri, Tabularium- Considerazioni su Elisabetta d’Austria
Nicole Avril, Sissi - Vita e leggenda di un’imperatrice
Nora Fugger, Im Glanz der Kaiserzeit
Nora Rath-Hodann e Anemone Kloos, Sisi- Erzählt für Kinder
Valerio Vitantoni, I sentieri di Sissi- Verità e leggende sugli itinerari altoatesini dell’imperatrice
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giancarlonicoli · 4 years
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13:50
LA VERSIONE DI MUGHINI – LA "CONTROBIBLIOGRAFIA" SUL CENTENARIO DEL PCI STILATA DA “PIGI” BATTISTA IRRADIA VERITA’. QUANTI NEL TEMPO PRESENTE HANNO CHIARA L’IDEA CHE “I CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ” NEL NOVECENTO SONO STATI DUE, IL COMUNISMO REALE E IL NAZISMO REALE, E CHE QUELLE DUE PAROLE VANNO PRONUNCIATE ENTRAMBE CON RIPUGNANZA E DISPREZZO?" – LA LISTA DI LIBRI"UNO PIU' BELLO DELL'ALTRO" SUL CENTENARIO DEL PCI, LE DUE MILIONI DI DONNE STUPRATE DAI SOLDATI RUSSI IN GERMANIA E LA CENSURA DE “L’EUROPEO”
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Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, oggi alla pagina 23 del “Corriere della sera” c’è un colonnino di piombo che irradia verità. E’ la “Controbibliografia sul centenario del Pci” stilata dal mio vecchio compare Pigi Battista, uno che se ne intende.
In quella lista c’è Solzgenitzsin, lo storico Robert Conquest, l’ex anarchico di sinistra Victor Serge, l’ex fondatore del Pci Angelo Tasca, Nina Berberova, il grande François Furet, Gide appena tornato dall’Urss dove Stalin per tenerselo buono lo aveva fatto circondare da “compagni” aitanti, il meraviglioso piccolo romanzo “La scheggia” dello scrittore russo Vladimir Zazubrin, il libro in cui Renato Mieli (padre di Paolo) racconta che cosa esattamente fece e approvò il Togliatti del 1937. E cento altri.
A proposito del centenario del Pci (episodio sul quale ovviamente non c’è più il minimo dubbio che Filippo Turati avesse ragione, e Antonio Gramsci torto marcio) è la lista di libri uno più bello dell’altro che raccontano “il secolo delle idee assassine”, ossia le due idee, “il comunismo” e “il nazismo”, da cui sono venuti i massacri più spaventosi nella storia dell’uomo. I gulag nazi e i loro 6 milioni di ebrei assassinati? Spaventoso, certo.
E che dire invece degli oltre 5 milioni di ucraini assassinati da Stalin nei primi anni Trenta, al tempo delle “collettivizzazioni” forzate? Lo dico in modo ancora più brutale: quanti nel tempo presente hanno chiara l’idea che “i crimini contro l’umanità” nel Novecento sono stati due, l’uno criminale esattamente quanto l’altro, il comunismo reale e il nazismo reale, e che quelle due parole vanno pronunciate entrambe con ripugnanza e disprezzo? (Due giorni fa sono stato alla Procura della Repubblica di Roma dove mi aspettava una querela che mi ha fatto un tipetto che si autodefinisce leader dei “Centri di appoggio alla Resistenza per il Comunismo”. Nel 2021.)
Naturalmente il 95 per cento dei libri annoverati da Pigi li ho letti. Più che letti, annotati, compulsati, amati, divorati. Ecco, qui è il punto. Quali di quei libri sono entrati non dico della top ten dei libri più venduti (una graduatoria in sé indecente), ma sono stati al centro dell’attenzione di una qualche generazione intellettuale, ad esempio la mia?
Mai da nessuno ho sentito pronunciare il nome di Victor Serge. Chi in Italia conosce lo storico ungherese François Fejto, quello che prendeva a schiaffi culturali il comunista Gyorgy Lukàcs e di cui ricordo nitidamente i momenti in cui lo stavo intervistando su una terrazza parigina e lui era un fiume di intelligenza?
Quanto al genero di Benedetto Croce, il polacco Gustav Herling, uno che nel secondo dopoguerra era fuggito dalla Polonia stalinista ed era venuto a vivere in Italia, Laterza ci provò a pubblicare un suo libro che era un capolavoro ma si accorse che non c’era pubblico per quel libro e lo lasciò marcire negli scantinati.
Così, esattamente così sono andate le cose sino all’altro ieri nell’editoria e nel consumo culturale degli italiani. Quando ero all’ “Europeo” scrissi una sorta di recensione a un libro che raccontava a puntino che cosa avevano fatto, in termini di stupri e di atrocità varie ai danni dei civili, i soldati russi penetrati vittoriosi in Germania. Due milioni di donne stuprate. Il caposervizio cultura dell’ “Europeo” - ho detto “L’ Europeo”, non “Rinascita” - non lo pubblicò mai. Non per eleganza ma per disprezzo intellettuale non ne farò il nome.
CONTROBIBLIOGRAFIA SUL CENTENARIO DEL PCI
Pierluigi Battista per il Corriere della Sera
Nella celebrazione di storici centenari, qui si suggerisce una molto sommaria integrazione per così dire bibliografica (di una bibliografia troppo oscurata o addirittura ignorata) che potrebbe almeno in parte simboleggiare un blando antidoto a una lettura troppo autoapologetica sparsa a piene mani a cento anni da Livorno ‘21.
Arcipelago Gulag di Aleksandr Solgenitsin, I racconti della Kolyma di Varlam Salamov, Gulag di Anne Applebaum, Koba il terribile di Martin Amis, Il Grande Terrore di Robert Conquest, Il secolo delle idee assassine di Robert Conquest, Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt, La società aperta e i suoi nemici di Karl Raimund Popper, Prigioniera di Stalin e Hitler di Margarete Buber-Neumann, Il corsivo è mio di Nina Berberova, Ritorno dall’Urss di André Gide, Tutto scorre di Vasilij Grossman, Il passato di un’illusione di François Furet,
L’epoca e i lupi di Nadezda Mandel’stam, tutte le opere di Osip Mandel’stam, tutte le opere di Marina Cvetaeva, tutte le opere di Anna Achmatova, tutte le opere di George Orwell, L’uomo in rivolta di Albert Camus, La mente prigioniera di Czeslaw Milosz, Un mondo a parte di Gustaw Herling, Il dottor Zivago di Boris Pasternak, Commissariato degli archivi di Alain Jaubert, Buio a mezzogiorno di Arthur Koestler, Il dio che è fallito di Koestler, Silone, Wright, Gide, Spender, Fisher, Novecento il secolo del male di Alain Besançon, I fantasmi di Mosca di Enzo Bettiza, Il regime bolscevico di Richard Pipes, Togliatti 1937 di Renato Mieli,
Memorie di un rivoluzionario di Victor Serge, Autobiografia 1945-1963 di Emmanuel Le Roy Ladurie, Nemici del popolo di Nicolas Werth, L’utopia al potere di Mihail Geller e Aleksandr Nekric, Stalin di Boris Souvarine, La scheggia di Vladimir Zazubrin, Viaggio nella vertigine di Evgenia Semionovna Ginzburg, Lettere a Olga di Vaclav Havel, Cime abissali di Aleksandr Zinoviev, tutte le opere di Milan Kundera, Il tempo della malafede di Nicola Chiaromonte, la collezione completa della rivista «Tempo Presente», Intervista politico-filosofica a Lucio Colletti, Atlante
ideologico di Alberto Ronchey, Storia delle democrazie popolari di François Fejto, La nuova classe di Milovan Gilas, Due anni di alleanza germano-sovietica di Angelo Tasca. Tutte le opere di Filippo Turati. Buon centenario e buona lettura.
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estantedistopica · 4 years
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[DICA DE LEITURA RÁPIDA] . 📕 A diaba e sua filha de Marie Ndiaye - um conto “infantil” que poderá ser lido rapidamente em poucos minutos do seu dia. Empreguei o termo infantil entre aspas, porque, embora seja um livro voltado aos pequenos, nós, “grandes” leitores, conseguiremos absorver um conteúdo profundo e extremamente tocante neste conto. . . 📖 SINOPSE: No livro, uma diaba sai todas as noites da floresta à procura de sua filha que desapareceu misteriosamente, junto com a casa onde moravam. Foi quando a diaba percebeu também que seus delicados pés haviam se transformado em cascos de cabra – deformidade que causa repulsa nas pessoas. A ambiguidade da personagem – alegoria da noite –, de face graciosa, olhos doces, mas com cascos no lugar dos pés, suscita no leitor alguma hesitação e muitos questionamentos. (fonte: amazon) . . 📚 No livro “A diaba e sua filha”, uma mulher conhecida em seu vilarejo por diaba, procura sua filha que desapareceu repentinamente. Batendo de porta em porta à procura de sua tão amada filha, diaba segue esse seu destino angustiante. Algo que se deve atentar é que a diaba tem cascos de cabra no lugar dos pés, o que gera uma rejeição enorme por parte dos moradores, que ao invés de ajudarem a mulher, optam por não atenderem ela a porta ou pior ainda, a expulsam a ponta pés. A ignorância dos moradores do vilarejo é tamanha que a postura deles começa a afetar uma criança que nem sequer sabia o que estava acontecendo, simplesmente pelo fato de ela também ser diferente. . Já adianto que o final desse conto é primoroso. . . 📝 O que associamos: O conto nos mostra o quanto as pessoas se incomodam com o diferente e chegam até mesmo a sentir medo daquilo que não consideram “normal”, nos mostrando o quanto nossa má postura pode influenciar negativamente um enorme grupo de pessoas. É também, um conto que nos enche de esperança e amor. Mostrando que aquele que é livre de preconceitos encontra amor aonde quer que vá. . . 👩‍🎨 O conto ainda conta com as ilustrações encantadoras de Nadja Fejto que dão um maior clima de suspense à história. . . . . . . . . . . . . . . #livros #livrosemaislivros #livrosparaleremumdia #livroslidos #livrosdoinstagram (em São Caetano do Sul) https://www.instagram.com/p/CCJO9ReDOup/?igshid=h2f88pjtb04t
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hah89 · 6 years
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On set of Louis Malle’s Au Revoir, Les Enfants (1987) Raphaël Fejtö, director Louis Malle and Gaspard Manesse on the set of Au Revoir, Les Enfants (1987).  Check out these last photos of Pier Paolo Pasolini.
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citationsdumonde · 5 years
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Cependant, n'oublions pas qu'en dehors de la destruction de l'Autriche catholique, la politique première de Rampolla consistait à détruire le sacerdoce en le rendant invalide via un remodelage du rite de consécration des évêques en liaison avec le monde anglican. La Lettre apostolique de Léon XIII, Apostolicae Curoe en 1896, mit fin à cette tentative mortelle en proclamant solennellement l'invalidité des ordinations anglicanes. Les ambitions de Rampolla de détruire le sacerdoce ont, cependant, vu le jour avec Vatican II et, surtout, avec le Pontificalis Romani du 18 juin 1968, copie conforme du modèle anglican.
François Fejto, Requiem pour un Empire défunt. Histoire de la destruction de l’Autriche-Hongrie, Ed. Lieu Commun, 1988
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Vechta – lower Saxony 4 Jun 2019 forecast
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Vechta – lower Saxony 4 Jun 2019 forecast
June 4 match of the semifinal series of the playoffs of the championship of Germany basketball is one of the main favorites of the tournament are likely to consolidate their advantage. Meeting Vechta Bayern will start at 21:30 Moscow time and Bayern will be much more successful than lower class opponent.
Account in the series currently 1-0 in favour of nominal visitors – the first match, which took place on the court of Bavaria, the confident victory of the basketball players from Munich with a score of 98-88.
Vechta
The nominal owners of the upcoming meeting are quite considerable chances of success in the upcoming meeting – to say that the bookmakers believe Fejto favorite, but they ostavljajut this team at least some chance for a reasonable result. However, given the obvious difference in class, not even very large lesions should be considered in Vechta basketball players for success.
A distinctive feature of teams is that this team is incredibly a lot of American performers – if to judge on the application for the last match, we can say that Vechta as much as 7 representative of North American sport. They are at the stage of the regular season had very good results – thanks to them Vechta appeared in the semi-finals.
However, it is not known whether enough Americans dashing the owner’s team to confront successfully against a trained and experienced Bavaria – most likely, no: the opponents don’t have a need to save power, and because the difference in quality should occur.
Bayern
In this team that quite a large number of great players, not only by the standards of the championship of Germany, but by the standards of the main European tournament, the Euroleague. It should be noted that now the playoffs of the national championship for Bayern is the only tournament in which you want to prove yourself – there is no doubt that Bayern want to win the national championship: this, by the way, partly dependent on the prospects of participation in the Euroleague next season.
And when you consider the class of performers, the experience of the coaching staff, and simply the confidence of the Bavarians in itself, we can expect guests of the highest level of play in attack – it will lead Bayern to victory.
Bet on the match Vechta – lower Saxony
Bayern much stronger factor home court a few aggravates the situation, however, superiority in class to count on the victory of Bavaria, even in such conditions.
F2(-5) | KF.: 1,73
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"Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - avec Gaspard Manesse, Raphaël Fejtö, François Négret, Stanislas Carré de Malberg, Philippe Morier-Genoud, François Berléand, Francine Racette et Irène Jacob, septembre 2024.
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Raphaël Fejtö dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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Raphaël Fejtö et Irène Jacob dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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Gaspard Manesse et Raphaël Fejtö dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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Raphaël Fejtö et Gaspard Manesse dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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Raphaël Fejtö et Philippe Morier-Genoud dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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Raphaël Fejtö dans "Au Revoir les Enfants" de Louis Malle (1987) - inspiré de l'histoire de Lucien Louis Bunel dit le Père Jacques de Jésus (1900-1945), prêtre résistant qui a caché trois enfants juifs Hans-Helmut Michel, Jacques Halpern et Maurice Schlosser, sous les identités de Bonnet, Dupré et Sabatier (morts déportés après dénonciation), dans son collège d'Avon pendant la Seconde Guerre Mondiale - septembre 2024.
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