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#Faldone zero
diariomacho · 19 days
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abr · 4 years
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Perché paghiamo le tasse?
Ma per avere i serblizzi dello Stato, rispondono i ben-pensanti. 
Cioè, fammi capire: cediamo OLTRE LA META’ dei nostri redditi (in media: neonati e camorristi inclusi), senza contare le imposte sui consumi (Iva, accise varie etc), solo per far funzionare, diciamo,  le cose “normali” quando tutto gira più o meno regolarmente? 
E le emergenze? La loro gestione, le spese e i danni: fan parte dei serblizzi? Attenzione non parlo di guerre mondiali, zombie apocalypse o del Vesuvio che erutti, robe che generino centinaia di migliaia di vittime e milioni da evacuare sul colpo; no, emergenze localizzate, “piccole” - no offense per i coinvolti, intendo dal punto di vita nazionale - tipo terremoto de l’Aquila o una epidemia Covid che colpisca meno del 1% degli abitanti di meno del 25% del territorio e ivi risulti letale per il 2 per mille alla peggio. Questa taglia di robe qui, è lecito SORPRENDANO LO STATO con tutte le energie  - soldi e tempo -  che ci depreda?! 
OK, non siamo verginelle, sappiamo bene come il 90% delle risorse depredate dallo Stato NON vadano ai serblizzi né una quota parte venga accantonata, come farebbe il buon padre di famiglia o come fanno i tedeschi, per le emergenze. Sappiamo bene che il 90% va via in STIPENDI e in “PIOGGIA” - aiutini, prebende, magnamagna, “coesione sociale” etc.etc. 
Almeno però, costringere tutti ‘sti stipendiati statali a PIANIFICARE per farsi trovare preparati, dalla squola all’esercito passando dai medici alla Protezione Civile. Avere non i soldi da parte come i tedeschi ma almeno averci un piano: uno fa questo, l’altro fa quest’altro, giorno zero chiudere questo non quest’altro e insediare Tizio Preparato Da Tempo conq uesti specifici poteri; giorno uno parte rigidissimo protocollo medico già pre-definito e oggetto di apposite esercitazioni (tipo le evacuazioni per incendio in azienda) e acquisto dei tamponi, giorno due   ... etc.etc. La “novità” della pandemia improvvisa? Ma di che stiamo parlando, responsabilità cinesi a parte è da cent’anni , dai tempi della Spagnola che sappiamo, è dal 1950 che si ciancia di Guerra Batteriologica. 
Pianificare, codificare procedure in modo che appena parte una emergenza si estragga il faldone apposito e zac, è già tutto chiaro chi deve fare che cosa. Farlo non costerebbe nulla, visto che tutta quella gente - Protezione civile, esercito, Consigli Superiori etc. -  GIA’ LA PAGHI.  
Altrimenti è il caos. O il disastro totale, se per caso l’emergenza càpita quando i “Partner” han messo a governare gli zombie del PD con uno tenuto al guinzaglio da un Grande Fratellino. E’ la più invereconda figura di palta mondiale: ora siamo i lebbrosi internazionali, la Grecia ci chiude le frontiere, mentre inverecondi comitati e 450 “esperti” suonano sul ponte del Titanic cazzate dissonanti tra loro. E poi per venirne fuori, “gli Stati Generali” con FUKSAS E TORNATORE  !!!!!  Questa è pornografia pura genere GONZO. 
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chez-mimich · 4 years
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DIMOSTRATEMI CHE HO TORTO
Fino a qualche anno fa, nel mio ufficio si usavano circa due risme di carta al giorno, per stampare tutto lo stampabile.Piano piano e con la pazienza di Giobbe, verso colleghi e superiori, sono riuscito a sostituire la stampa con l’elettronica. Ancora non quanto vorrei, ma tanto da ridurre le due risme di carta, al giorno, a zero risme di carta al giorno. Attenzione, la risma di carta chiama a sé una cartellina con finestra, quando i fogli diventano più di 15-20, e, quando si hanno 20 cartelline con finestra, occorre un faldone di cartone entro cui riporre le cartelline. Naturalmente i faldoni vanno riposti in armadi o scaffalature. Quando non si sa più dove montare scaffalature o installare armadi si affittano locali...Una risma di carta da 500 fogli costa circa tre euro, un faldone porta documenti circa 6 euro e una cartellina 0,30 euro. Due risme di carta riempiono un faldone. Un armadio metallico che contiene circa 80 faldoni costa circa 250 euro. Tutto questo ha un costo annuo (fogli di carta+cartelline+faldoni+armadi+toner per stampante) di circa 6.750 euro, per produrre e ritirare carta, il cui uso termina dieci secondi dopo la sua produzione. Se consideriamo che in Italia ci sono circa 45.000 scuole statali di ogni ordine e grado, esclusa l’università, significa che se lo Stato assumesse solo teste bacate come la mia ,risparmierebbe 303.750.000 euro all’anno solo di carta. Tenendo conto che il gestionale via web per la didattica, che ha sostituito la carta, ha un costo di manutenzione e backup di circa 300 euro all’anno, il risparmio sarebbe allora “solo” di 290.250.000 di euro. Io non sono stato chiamato a far parte della “task force” voluta dal Presidente Conte, ma se mi avessero chiamato, ci sarei andato e avrei messo nero su bianco, su come far risparmiare allo Stato circa 1.161.000 euro al giorno, tenendo conto che i giorni di lavoro in un ufficio scolastico (che adotta la settimana corta) sono circa 250 l’anno e tenendo conto del fatto che in una scuola ci sono più uffici e che quindi la cifra potrebbe essere ancora maggiore. Lo avrei fatto gratis e avrei risparmiato anche il foglio su cui fare il conto, magari lo avrei potuto fare anche in smart working. Dimostratemi che ho torto.
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lenostreposizioni · 6 years
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marcogiovenale · 2 years
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i testi letti in occasione dell'incontro @ embrice 2030, il 31 agosto 2022
i testi letti in occasione dell’incontro @ embrice 2030, il 31 agosto 2022
Fiammetta Cirilli, Disordini (Diaforia) Fabio Lapiana, Cose e altre cose (Tic) Vincenzo Ostuni, Faldone zero-cinquantanove, novantotto-novantanove. Estratti, II (Aragno) Andrea Raos, O!h (Blonk) Michele Zaffarano, Poesie per giovani adulti (Scalpendi) * L’audio delle letture è qui: https://t.ly/MMAg  
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napolblog · 7 years
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Friday I’m in LOVE
C'è una canzone intramontabile in cui Robert Smith ci dice che lui il venerdì è innamorato. Il resto dei giorni fa un gran casino, ma il terzultimo giorno della settimana è consacrato a quel sentimento che ha la A maiuscola. Gran parte dei miei trentatré anni li ho passati con i Cure in cuffia e la spalla anchilosata perché c'era sempre qualcuno a piangerci sopra. Mi sono ritrovato a elargire consigli e a fare analisi su casi umani e questioni sentimentali, che ci fosse bisogno di effettuare indagini sui tabulati telefonici o di azzardare interpretazioni morfosintattiche di conversazioni su whatsapp. Che si trattasse di esprimere pareri non richiesti su scottanti particolari anatomici o su come disincastrarsi dagli inconvenienti ingegneristici del Kamasutra, di studiare la fisiognomica degli ex o di prevederne le mosse con quell'infallibilità che un fondo di caffé o una smazzata di tarocchi non può garantire. Insomma, per farla breve: che fossi chiamato a profilare aspiranti Proci o a fare un recap dei riti voodoo più in voga sulla scena subsahariana, ho sentito cose che potrebbero far diventare di burro le pareti di un confessionale parrocchiale o riempire un faldone della Leosini. E il risultato dei miei consulti, manco ripetessi il copione di un qualsiasi sedicente mago di una rete locale, è che mi sono ritrovato sempre davanti a un bivio: a volte si può intervenire per ribaltare il corso degli eventi, altre volte non si può ed è necessario mettersi in accettazione e aspettare che si riducano i tempi di attesa prima di trovare una soluzione. È inutile trastullarsi con una cinquantina di sfumature di grigi, quando alla fine nelle relazioni ti ritrovi quasi sempre a giocare la tua scelta tra il bianco e il nero. O tra te e il mare se ai Cure preferisci la Pausini. Quanto a me, una volta ho scritto sul blog di aver capito veramente che cos’è il romanticismo all'interno di una relazione solo quando ho incontrato una persona per cui valesse la pena metterlo in pratica, perché più o meno succede sempre così. C'è questa credenza metropolitana che permane anche in un'era post Dan Savage in cui è stato detto tutto, provato tutto, scalzato ogni genere ed etichetta: le donne parlano di sentimenti da sempre e con estrema naturalezza, gli uomini, invece, fanno sempre molta meno fatica a sbottonarsi i pantaloni che a slacciare il cuore e a lasciarlo a briglia sciolta. Fatta forse eccezione per i poeti. Ma bisogna utilizzare sempre quel "forse", perché stai a vedere che alla fine le poetesse sono anche in quel caso più performanti. Ebbene, tutto questo pippone da "numero zero" è per spiegarvi perché cercherò di sfatarvi questo mito degli uomini, dei sentimenti e dei pantaloni, ogni venerdì, più o meno attorno all'orario della vostra pausa pranzo.
Mucho amor, P.
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f1mister · 6 years
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Si dentro del sector de los SUV tenemos que identificar al más llamativo y singular de todos, probablemente, nuestro candidato sea uno que procede desde California, está propulsado por electricidad, tienes puertas de ala de gaviota y responde al nombre de Tesla Model X.
Desde su llegada al mercado no ha gozado de ser un modelo muy popular entre los preparadores más reputados del sector y quizás eso empiece a cambiar tras ver lo que ha realizado T Sportline en el SUV eléctrico de Tesla. Parece que la principal consigna de este especialista era llamar aún más la atención del público y es por ello que ha optado por darle una imagen de lo más extravagante, tanto por fuera como por dentro.
Limitado a tan solo 20 unidades, el kit de carrocería denominado T Largo es el encargado de hacer del Model X un ejemplar con un aspecto mucho más agresivo y que está compuesto por una serie de elementos de nueva factura fabricados en fibra de carbono, tales como paragolpes delantero y trasero, faldones laterales, difusor y alerón posterior, así como unos pasos de rueda que añaden cinco centímetros al ancho total del coche. Todo ello bajo una pintura de color negro de lo más siniestro posible.
Las modificaciones en la parte externa se completan con unos cristales tintados y unas llantas de aleación de nueva factura, de 22 pulgadas de diámetro y asociadas a unos neumáticos Pirelli Scorpion Zero. Como era de esperar, el interior también ha recibido los pertinentes cambios para ser aún más llamativo y exclusivo, ofreciendo un habitáculo en el que el gran protagonista es el cuero de color naranja con inserciones en fibra de carbono.
Por último, en la parte mecánica no encontramos ningún tipo de modificación y el P100D utilizado para este proyecto sigue contando con su sistema de propulsión eléctrico de más de 600 caballos y un par máximo de 967 Nm. Unas cifras que son suficientes para batir a rivales como los Lamborghini Urus, Range Rover Sport SVR o Mercedes-AMG G 63, tal y como vimos en esta drag race.
La entrada Tesla Model X by T Sportline: No pasará desapercibido aparece primero en Todo sobre autos y velocidad.
via Todo sobre autos y velocidad
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megaricos · 7 years
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La firma alemana de tuning, Novitec Rosso, especializada en vehículos Ferrari, ha estado personalizando los súper coches italianos más caros del planeta desde el año 1989, modificando algunos de los más poderosos Ferraris, Lamborghinis y Maseratis del mundo.
Ahora, Novitec ha revelado al nuevo y mejorado F12 “N-Largo”, un monstruoso Ferrari F12 Berlinetta, y súper coche del cual se ha rumorado mucho através de los foros de autos en la internet por meses, con el apodo de “Big N”.
Este modelo en particular ha recibido una carrocería más ancha hecha de fibra de carbono, y compuesta de faldones laterales rediseñados, guardabarros ampliados y nuevos parachoques. Además, su apariencia ha sido mejorada con la adición de una rejilla de fibra de carbono, un prominente alerón trasero, luces traseras tintadas, un juego de llantas de aleación de 21/22 pulgadas envueltas en neumático Pirelli P-Zero de alto rendimiento, y un elegante spoiler delantero.
Además, las modificaciones de Novitec al motor V12 de 6.3 litros del Berlinetta F12 “N-Largo”, resultaron en un aumento a 781 caballos de fuerza y 722 Nm de par de torque. La velocidad máxima ahora se registra a casi 350 km/h (217 mph).
Finalmente, la suspensión del Ferrari F12 ha sido modificada para dar cabida a un ancho de vía más grande, una modificación del tren de transmisión que incluye una configuración modificada en la unidad de control ECU y la adición de un sistema de escape de alto flujo.
En su interior, el Ferrari F12 Berlinetta N-Largo ofrece cuero y acabados en alcantara de cualquier color deseado.
Artículo original en inglés publicado en Motor 1. Si te gustó síguelos en Facebook, Twitter.
Bestial ¡¡Ferrari F12 Berlinetta N-Largo!! por Novitec Rosso
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megaricos · 7 years
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Novitec Torado ha lanzado un paquete de tuning para el Lamborghini Huracán Spyder, que, además de una carrocería aerodinámica y fibra de carbono, incluyó refuerzos del motor. Mientras tanto, para este modelo también prepararon un kit de carrocería ancha (wide body).
El Novitec Torado Huracán Spyder Wide Body todavía cuenta con un motor V10 de 5.2 litros con 860 caballos de fuerza y 960 Nm de torque al igual que un kit de carrocería ancha (la parte delantera del coche es 30 mm más ancha que antes y 60 mm en la parte trasera).
El superdeportivo también cuenta con espejos de fibra de carbono, parachoques modificados, alerón delantero, faldones laterales, rendijas de ventilación, un difusor trasero, un alerón trasero, un set de ruedas de 20 y 21 pulgadas Pirelli P Zero, sistema de escape INCONEL, suspensión modificada (el coche es más bajo por 35 mm), así como un elegante interior con cuero y Alcantara.
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Lamborghini Huracán Spyder Wide Body por Novitec Torado
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