#Domenico Porfido
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sidonius5 · 2 years ago
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sabagon · 4 years ago
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Domenico Porfido
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gardanotizie · 4 years ago
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L’Estate Musicale Salodiana, così fu denominata inizialmente questa rassegna, divenuta Estate Musicale del Garda e che ora ha assunto la denominazione definitiva di Festival Violinistico Internazionale Estate Musicale del Garda “Gasparo da Salò”, nel 2018 ha celebrato i suoi 60 anni di esistenza. Essa è senza dubbio l’evento musicale più importante nel panorama delle iniziative culturali in campo musicale che Salò vanta, tali da meritarsi l’appellativo di Città della Musica.
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Una suggestiva immagine di una orchestra sul sagrato alla quale fa da degna cornice la facciata del Duomo con il suo stupendo portale
Il folto e competente pubblico che segue una delle prime esibizioni dell’Estate Musicale Salodiana (si nota la presenza del Sindaco sen. Francesco Zane che prese il testimone dell’iniziativa da Vittorio Pirlo)
Sul sagrato del Duomo l’esibizione di una delle tante prestigiose orchestre che sono state presenti alla manifestazione salodiana
Il Sindaco Pirlo e l’Arciprete mons. Bondioli promotori dell’Estate Musicale Salodiana
Da decenni la piazza Duomo, splendido salotto sotto le stelle che fa da degna cornice alla nostra Cattedrale, nei mesi di luglio e agosto si trasforma, come per incanto, in un suggestivo teatro all’aperto che offre a residenti, turisti e appassionati della bella musica, sempre numerosi ed interessati, performances musicali di assoluto spessore e valore artistico, che ne hanno fatto appuntamenti di fama nazionale ed internazionale.
È bello ricordare, nell’ambito della storia della nostra cittadina, che tra i festival musicali italiani l’Estate Musicale Salodiana è senz’altro tra i più longevi, praticamente coeva con il famoso Festival di Spoleto.
Nel 2020 doveva essere messa in cantiere la 62° edizione ma la pandemia da Covid 19 ha costretto gli organizzatori a sospendere l’evento.
Da quando nacque nel 1958 è la seconda volta che l’Estate Musicale viene interrotta, la prima volta fu nel lontano 1961.
Approfittando di questa incresciosa pausa con questo mio pezzo desidero rendere noto che, quando avviai la ricerca sulle 60 edizioni di questa rassegna, scoprii che le prime notizie dell’evento furono fornite dal Bollettino parrocchiale di Salò “Il Duomo”.
Qualche anno fa ebbi modo di avviare una rivisitazione, per conto dell’Ateneo, sul notiziario parrocchiale e in quella circostanza venni a conoscenza del fatto che quando, nel lontano 1958, a Salò venne dato inizio all’Estate Musicale Salodiana, per dieci anni, le uniche notizie su questo importante evento vennero fornite dal “Duomo” che, quindi, ha consentito non andasse perduto il racconto dell’Estate Musicale del primo decennio.
Il primo numero del bollettino parrocchiale fu pubblicato nel lontano gennaio del 1950: nel 1958 l’allora Sindaco, Vittorio Pirlo, ebbe la brillante idea di realizzare un Festival denominato Estate Musicale Salodiana, che a partire dall’edizione del 1972, venne intitolato a Gasparo da Salò, il perfezionatore del violino moderno, e che è il musicista più illustre a cui la nostra cittadina ha dato i natali.
Fu creato un Comitato promotore di cui Pirlo assunse la Presidenza e che vide come Vice Presidente l’allora Arciprete, Mons. Domenico Bondioli, che da subito con convinzione e competenza aderì e sostenne l’iniziativa dando vita ad una fattiva collaborazione e condivisione tra Comune e Parrocchia che peraltro dura fino ai giorni nostri.
Il luogo scelto per i concerti, che hanno superato il ragguardevole numero di 400, fu la suggestiva Piazza Duomo, un teatro all’aperto che ha ospitato sul suo sagrato le più grandi orchestre del mondo e i più virtuosi e prestigiosi violinisti italiani e stranieri.
L’Amministrazione comunale salodiana si impegnò da subito a dare il più ampio risalto alla manifestazione e per l’occasione provvide ad un rifacimento della pavimentazione della piazza.
Apprendiamo dal bollettino parrocchiale che il 22 giugno 1958, l’Arciprete di Salò, Mons. Domenico Bondioli, benedisse la nuova Piazza Duomo, completamente restaurata.
L’avvio del Festival avvenne la sera del 28 giugno 1958 con la presenza dell’Orchestra La Fenice di Venezia, a ribadire il legame di Salò con la città lagunare nel nome della gloriosa vicenda della Magnifica Patria.
Così il “Duomo” diede notizia ai suoi lettori della conclusione della prima edizione del Festival.
“Universalità convinta ed entusiasta di consensi da parte del pubblico, dei critici e della stampa bresciana e nazionale. In queste poche parole si può riassumere il giudizio sulla prima edizione dell’Estate Salodiana, conclusasi con il concerto di sabato sera 26 luglio 1958.
Gli organizzatori, tenaci ed entusiasti attorno al dinamico, geniale e ardito Presidente del Comitato dott. Vittorio Pirlo, all’amministratore Paolo Gentili e all’Arciprete Mons. Bondioli possono essere davvero sinceramente soddisfatti di questa prima prova delle loro forze anche in questo difficilissimo campo.
Faceva da cornice la gran sala della Piazza del Duomo, creata dai padri con la facciata severa e dignitosa, lastricata dall’attuale Amministrazione Comunale in un porfido caldo e ricco, animata dalle luci, dai fiori distribuiti sulle facciate rinnovate, dal gran gonfalone di Venezia, dal verde e dagli ornati del vasto palco creato sui portali; una sala come certo ve ne sono poche in Italia, ricca di una potenza acustica che ha stupito tutti ed ha permesso un ascolto perfetto. Insomma una visione di sogno”.
Molto lusinghiero fu anche il commento apparso sul “Duomo” per ricordare la felice conclusione della seconda edizione.
“Avvenimento internazionale si può definire senza alcuna esitazione l’ultimo concerto dell’Estate Salodiana. I Virtuosi di Roma, il fior fiore delle celebrità soliste, di concerti ad alto livello musicale, diretti impeccabilmente dal maestro Fasano hanno conquistato ed avvinto il pubblico. Serata elettrizzante quindi quella di questo concerto conclusivo, coronata di vivissimi applausi all’indirizzo del “Virtuosi” e del loro Direttore. Splendida serata di fiori e verde ovunque artisticamente distribuiti. Religiosa attenzione da parte del pubblico. Una miglior chiusa dell’Estate Musicale ancora una volta signorilmente preparata con vero senso musicale, non si poteva avere”.
La maestria e la caparbietà del Comitato, del suo dinamico Presidente e il convinto apporto del vice Presidente mons. Bondioli hanno in questo modo consentito che la seconda edizione dell’Estate Musicale Salodiana potesse concludersi nel migliore dei modi.
Come già sottolineato continuò sempre il resoconto sul “Duomo” delle prime dieci edizioni dell’Estate Musicale Salodiana.
Concludo il mio pezzo con la citazione del commento sul “Duomo” della X edizione. Per celebrare degnamente il decennale venne invitato il Maestro Riccardo Muti.
“L’edizione ha riconfermato il suo alto spessore artistico musicale e quindi un successo meritato. Come sempre foltissimo il pubblico che ha sottolineato con calorosi applausi il gradimento della programmazione messa in atto dal Comitato Organizzatore”.
Successivamente il nostro bollettino ricominciò, a partire dagli anni Duemila, grazie alla penna felice del suo redattore musicale Lamberto Dondio, a dare notizia dell’Estate Musicale Salodiana.
Negli anni successivi e fino alla decima edizione non mancarono sul “Duomo “ampi e competenti resoconti delle novità di questa stupenda Estate Musicale Salodiana.
Il Sindaco Pirlo e l’Arciprete mons. Bondioli promotori dell’Estate Musicale Salodiana
Il folto e competente pubblico che segue una delle prime esibizioni dell’Estate Musicale Salodiana (si nota la presenza del Sindaco sen. Francesco Zane che prese il testimone dell’iniziativa da Vittorio Pirlo)
Sul sagrato del Duomo l’esibizione di una delle tante prestigiose orchestre che sono state presenti alla manifestazione salodiana
Una suggestiva immagine di una orchestra sul sagrato alla quale fa da degna cornice la facciata del Duomo con il suo stupendo portale
Il bollettino parrocchiale di Salò e l’estate musicale salodiana L'Estate Musicale Salodiana, così fu denominata inizialmente questa rassegna, divenuta Estate Musicale del Garda…
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      Gole del Sagittario
escursione in mezzo alla natura
e animali selvatici….parte prima
    Villalago e le Gole del Sagittario
  Per chi ama la natura, un itinerario immersi nella natura ed a una fauna sicuramente selvatica, come il lupo e l’orso marsicano.
Un percorso, guidato, nella Riserva naturale delle Gole del Sagittario, che volendo si può effettuare anche in mountain bike o in moto, fermandosi a visitare i vari luoghi lungo il percorso ma se si vogliono ammirare i vari tipi di animali, le spiegazioni sulla flora, che ci circonda, allora è meglio una guida che ci accompagni.
    Riserva Naturale Gole del Sagittario Oasi del WWF
    A circa un’ora da Roma, situata a lato del Parco Nazionale d’Abruzzo, a pochi chilometri dalla località turistica di Scanno, uno dei “I Borghi più belli d’Italia“, si trovano le Gole del Sagittario, un profondo canyon scavato dal fiume Sagittario, che si snodano per diversi chilometri tra rocce calcaree.
In quest’area, che si estende per circa 400 ettari, si trovano i principali mammiferi del Parco Nazionale d’Abruzzo, l’Orso Bruno Marsicano, il Lupo Appenninico, il Cervo, la Lince, il Capriolo e diverse specie di volatili tra cui l’Aquila Reale, il Falco Pellegrino e il Picchio, che è il simbolo della Riserva.  
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  Il percorso
    Per chi volesse una guida per il percorso, può rivolgersi agli uffici dell’Oasi, riferimenti per contatti, telefono: 0864/49587, mail: [email protected], l’Oasi è aperta tutto l’anno e l’ingresso si trova in strada Comunale Fiume Sagittario, Loc. Sorgenti di Cavuto Anversa degli Abruzzi (Aq).
In auto come prima tappa, venendo sia da Pescara che da Roma con l’A25, uscire a Cocullo, poi per Strada Provinciale direzione Anversa per finire a Villalago.
Perché Villalago e non direttamente alle Gole del Sagittario, semplicemente perché questo paese , un po’ fuori dalle rotte turistiche, offre bellissimi punti e itinerari da poter visitare e da qui come punto di partenza arrivare in seguito alle Gole del Sagittario.
    Villalago
    Villalago e le Gole del Sagittario
  Questo paese offre numerosi luoghi di interesse da vedere sia in paese che nei dintorni.
E’ un classico paese di montagna, dove attraversando la parte bassa, diciamo quella nuova, si giunge al centro, caratterizzato da una pavimentazione stradale a pavè, formato da cubetti di porfido ma la parte storica, vecchia, è il Borgo che scende gradatamente dal monte Argoneta.
    Il Borgo vecchio di Villalago
    Le sue tipiche case a torre, che viste da lontano sembrano creare gradini sul fianco della montagna, hanno come culmine il Torrione, un’antica torre cilindrica che ebbe la funzione di difesa e di avvistamento, oltre che di prigione, e che oggi ospita il Museo dell’Arte Contadina.
Al suo fianco troviamo Palazzo Lupi e tutti e due dominano la vallata delle Gole del Sagittario, a guardia ed avvistamento del territorio che va da Anversa a Scanno, mentre un’altra torre, anch’essa simbolicamente importante per Villalago, è Torre della Libertà, incastonata tra le antiche case in pietra.
Bellissimi da vedere, girando tra i vicoli del Borgo, i “Support”, una sorta di passaggi tra le case e che le collegano da una parte all’altra del vicolo, sopraelevandosi su di essi, con un passaggio ad arco.
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I Support di Villalago
Interessante, anche il Vecchio Municipio e la Torre Civica con l’orologio, che oggi ospita il Museo delle Tradizioni Popolari del Lavoro.
Altri luoghi da visitare lungo il percorso delle Gole del Sagittario, oltre ai luoghi di culto del paese, come la parrocchia con la chiesa di Santa Maria di Loreto, in stile romanico e costruita ad unica navata, risalente al XV secolo, contenente due dipinti, uno con la Madonna del Rosario e l’altro raffigurante la Madonna di Loreto, posta sopra l’altare maggiore, nel fondo della chiesa. In una cappella è situato l’altare monumentale di San Domenico e  i resti del giaciglio del Santo.
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  Eremo di San Domenico
    L’Eremo di San Domenico sul lago omonimo, fuori Villalago in direzione di Anversa, costituito da una grotta, scavata nella roccia calcarea, denominata il “Sacro Speco”, dove il monaco benedettino San Domenico si ritirò in penitenza e vi morì e dalla chiesa antistante, con il portico.
All’Eremo ci si arriva, attraversando un ponte, costruito intorno agli anni 20, sopra i resti di quello vecchio dell’800, che collega la provinciale allo spiazzo con la spiaggetta, passando sopra il lago.
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L’Eremo di San Domenico con il ponte nuovo costruito sui resti di quello antico
Grotta dell’Eremo di San Domenico
  Per accedere alla chiesetta, si passa dal portico abbellito da quattro grossi dipinti di Alfredo Gentile, raffiguranti scene della vita del Santo e di alcuni suoi miracoli.
La Provinciale 479, che costeggia il fiume Sagittario e la sua valle, non è di epoca remota, quando l’intero territorio era selvaggio e ora da la possibilità di visionare questo spettacolo della natura con i suoi laghi
Le Gole del Sagittario  sono un continuo alternarsi di creste montuose e profonde valli, con altopiani e conche, al cui centro vi Villalago, Villa de Lacu come veniva chiamata nei tempi antichi, “La Villa dei Laghi”, inserita tra due laghi, quello di Scanno e di San Domenico.  
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  Il Lago di San Domenico
    Di modeste dimensioni, è un invaso artificiale, creato nel primo dopoguerra dall’Enel per esigenze di approvvigionamento elettrico, dove nelle vicinanze c’è l’importante Riserva Naturale Regionale del Lago di San Domenico e Lago Pio.
La Riserva copre circa 30 ettari e preserva numerose specie di animali, il bacino, con le acque di un caratteristico colore verde smeraldo, ricco di Trote Fario, colonie di Oche bianche e Germani Reali, le sue sponde sono un luogo attrezzato per pic-nic.
Dal lago partono sentieri, immersi nel verde, tra boschi e lago, alcuni collegano il lago con le montagne vicine, mentre altri si collegano con l’abitato di Villalago.
Più avanti, un piccolo laghetto, che porta il nome di Lago Pio, è oasi naturale di molti uccelli acquatici e piante, fino a pochi anni fa esisteva, lungo le sue sponde, un Orto Botanico, con numerose specie di fiori e vegetali, ora purtroppo è lasciato all’incuria e trascuratezza.
Fine prima parte…..
      Gole del Sagittario itinerario naturalistico Gole del Sagittario escursione in mezzo alla natura e animali selvatici….parte prima Per chi ama la natura, un itinerario immersi nella natura ed a una fauna sicuramente selvatica, come il lupo e l’orso marsicano.
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sidonius5 · 2 years ago
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sidonius5 · 3 years ago
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sidonius5 · 2 years ago
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sidonius5 · 3 years ago
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sidonius5 · 3 years ago
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sidonius5 · 3 years ago
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sidonius5 · 3 years ago
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