#Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio
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storiearcheostorie · 3 months ago
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Urne etrusche, sarcofagi e corredi del III secolo a.C.: i Carabinieri TPC recuperano eccezionali reperti da uno scavo illegale a Città della Pieve [FOTO / VIDEO]
ARCHEOLOGIA | Urne etrusche, sarcofagi e corredi del III secolo a.C.: i Carabinieri TPC recuperano eccezionali reperti da uno scavo illegale a Città della Pieve Il racconto della scoperta, le immagini e il videoservizio su Storie & Archeostorie
Elena Percivaldi Sulle tracce dei reperti perduti (e ora ritrovati)Guarda il videoservizio sul nostro canale YoutubeTombaroli “attrezzati” in azioneUrne integre e due sarcofagi eccezionali (uno con ancora lo scheletro) Otto urne litiche etrusche e due sarcofagi con relativo corredo funerario di età ellenistica, risalenti al III secolo a.C. Sono questi gli eccezionali beni archeologici che i…
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michelangelob · 2 years ago
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Bronzi di San Casciano dei Bagni: Friends of Florence finanzia il restauro di 34 opere
Nel novembre 2022 è stata annunciata la scoperta di un gran numero di opere in bronzo rivenute all’interno della vasca sacra del santuario etrusco e romano del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni. Il percorso di ricerca di quelle opere però è iniziato nel 2018 dal comune di San Casciano dei Bagni che ha richiesto e ottenuto dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, una…
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Dal ministero della Cultura 13mln euro per il Maschio Angioino
(ANSA) – NAPOLI, 25 MAG – Il ministero della Cultura, tramite la direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Direzione generale Musei, ha stanziato 13 milioni di euro per i lavori di restauro conservativo del Maschio Angioino, a Napoli.    Risorse per 2,5 milioni di euro, provenienti dai fondi del Pnrr, sono destinate alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive, 6 milioni di…
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blogexperiences · 2 years ago
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Ferrara, Palazzo dei Diamanti: RINASCIMENTO A FERRARA. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa
Ferrara, Palazzo dei Diamanti: RINASCIMENTO A FERRARA. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa
RINASCIMENTO A FERRARAErcole de’ Roberti e Lorenzo CostaFerrara, Palazzo dei Diamanti 18 febbraio – 19 giugno 2023 Mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli Organizzata da Fondazione Ferrara Arte (direttore Pietro Di Natale) e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con Direzione generale archeologia, belle Arti e paesaggio del Ministero della Cultura, con il…
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romarestyle · 3 years ago
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EFFETTO NOTTE ROMA 16-30 LUGLIO
EFFETTO NOTTE ROMA 16-30 LUGLIO
Dal 16 al 30 luglio torna a Roma, nell’Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, EFFETTO NOTTE, l’ormai “storica” iniziativa a ingresso gratuito promossa dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia d’intesa con la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC e in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, la Direzione Musei…
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marcellocorazzini · 3 years ago
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Piscina Arte Aperta
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4818073991634139&id=369461779828738&sfnsn=scwspmo 📣 Stamattina, presso la sede di Palazzo Chiablese a Torino, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino Luisa Papotti, la Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali – MiC rappresentata da Mario Turetta, il Direttore dell’Istituto Centrale…
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luigidalise · 5 years ago
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Quattro generazioni, un secolo lungo e fitto di accadimenti fondamentali per l’Italia, ed una vicenda familiare e privata che diventa l’occasione per gli studiosi per un’analisi storiografica che non manca di riservare sorprese. Ieri sera, la presentazione del volume “Le memorie di Ernesto Falcon” edito da Franco Angeli e curato da Marilù Ercolano, con un importante contributo di Annunziata Berrino, presidente del Comitato di Napoli dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ed interventi del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, dell'ad della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano e di Rosaria Crescenzio, della direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Una narrazione che ripercorre tutto l’arco dell’Ottocento, dagli anni del governo francese a Napoli, alla restaurazione borbonica e ai moti del 1848, per finire con i decenni successivi all’unificazione d’Italia. L’augurio è che su questo filone, la ricerca storiografica possa accendere i riflettori su altri importanti capitoli della storia recente, in grado di riscoprire il senso di identità di questo territorio, che è poi il vero e proprio petrolio per una crescita, per uno sviluppo e, perchè no, per un rinnovato spirito di cultura d’impresa
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tmnotizie · 6 years ago
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ANCONA – In concomitanza con l’apertura della mostra dei progetti che hanno partecipato al  concorso di idee per la riqualificazione del comparto ex Caserma San Martino ad Ancona, con la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano, la Società M&P Mobilità & Parcheggi SpA, promotrice del concorso, organizza per domani, martedì 9 luglio  una giornata di confronto tra enti e tecnici operanti sul territorio.  I temi al centro dell’incontro – tutti di grande attualità-  riguarderanno la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle microaree dismesse e la  relazione tra architettura contemporanea e città storica.
Il convegno si svolgerà nel pomeriggio con il seguente programma:
ore 16:15 Saluti di inizio lavori:
Erminio Copparo, Amministratore Unico M&P Spa
Valeria Mancinelli, Sindaca del Comune di Ancona
Marta Mazza, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche
ore 16:30 Intervengono sul tema del convegno:
Stefano Capannelli, Dirigente Direzione Lavori Pubblici, Programmazione Grandi Opere, Riqualificazione Urbana, Sport, Manutenzione, Frana, Protezione Civile del Comune di Ancona
Maddalena Ferretti, Professore associato Università Politecnica delle Marche
Donatella Maiolatesi, Presidente Ordine Architetti Paesaggisti e Pianificatori della Provincia di Ancona
Arch.Giovanna Mar, presidente della commissione giudicatrice
Sergio Roccheggiani, Presidente Rete delle Professioni Tecniche della Provincia di Ancona
Diego Sbaffi, Presidente Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona
Giuseppe Semeraro, Vice Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona
ore 18:30 Interventi del pubblico e conclusione dei lavori
Coordina: Arch. Claudio Centanni, Dirigente della Direzione Pianificazione Urbanistica, Edilizia Pubblica, Porto e Mobilità Urbana, Progetti Speciali, Ambiente e Green Economy del Comune di Ancona, Presidente della Sezione Marche dell’INU
Contestualmente al convegno verrà inaugurata l’esposizione degli elaborati dei progetti partecipanti al concorso presso il foyer dell’auditorium (zona bar). L’esposizione sarà aperta dal 9 al 14 luglio
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ancona e prevede l’assegnazione di crediti formativi per gli iscritti all’Ordine Architetti Paesaggisti e Pianificatori della Provincia di Ancona e al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona (che gestiranno autonomamente iscrizioni e accreditamenti).
“I temi trattati nel convegno–  spiega Erminio Copparo, Amministratore unico di Mobilità& parcheggi,  società che ha promosso il concorso-   sono di carattere generale e spaziano dalla rigenerazione urbana, alla riqualificazione delle piccole aree dismesse interne alla città esistente, dalla funzione del progetto degli spazi e delle funzioni pubbliche, alla relazione tra architettura contemporanea e città storica.  Dal mio punto di vista trovo sia significativo che la riqualificazione di uno spazio rimasto vuoto, come quello adiacente la galleria san Martino-  avvenga proprio attraverso un parcheggio”. 
“Nel momento in cui attraverso il concorso si è intrapreso il percorso di attuazione della previsione di Piano regolatore – sottolinea l’assessore alla Viabilità, Stefano Foresi– occorre affrontare anche i temi del funzionamento della viabilità  e della dotazione di parcheggi nel centro della città, che sono molto sentiti non solo dai residenti ma anche da chi giornalmente si reca ad Ancona per accedere ai suoi servizi.
Accanto alle politiche che vengono intraprese con il Trasporto pubblico da questa Amministrazione, occorre razionalizzare e fluidificare il traffico veicolare, laddove più presente. Ritengo quindi che una dotazione non enorme di nuovi parcheggi, ma situati in quella zona nevralgica della città costituisca il vero valore alla riqualificazione dell’area San Martino che va ad aggiungersi alla realizzazione di una nuovo edificio pubblico al posto di un vuoto degradato”.
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storiearcheostorie · 2 years ago
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ARCHEOEVENTI / Vulci "work in progress": un convegno internazionale sulla ricerca nella metropoli etrusca
#ARCHEOLOGIA #EVENTI / #Vulci work in progress: un #convegno internazionale sulla ricerca nella metropoli etrusca L'incontro si terrà il 18 e 19 maggio al Museo Archeologico Nazionale di Vulci e potrà essere seguito in streaming Dettagli su @StorieArcheo
Negli ultimi anni la Soprintendenza ha aperto, con concessioni annuali e triennali in accordo con la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIC, un intenso programma di scavi e ricerche affidate a Istituti nazionali e internazionali, in modo da arricchire la conoscenza di Vulci sotto ogni aspetto, sottraendola alle urgenze legate alla tutela, come è avvenuto per molti…
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salentipico-blog · 7 years ago
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Si è svolta nello scorso mese di settembre la seconda campagna di scavi presso il sito archeologico di località Li Schiavoni, nel territorio di Nardò. Le indagini, condotte sotto la direzione scientifica di Giovanna Cera (Università del Salento) e in concessione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, sono state in parte finanziate dal Comune di Nardò e hanno visto la partecipazione degli studenti del Dipartimento di Beni Culturali dell’ateneo salentino.
Posto a circa 4 km a nord-est di Porto Cesareo, il sito (un esteso pianoro soprelevato dal quale si domina gran parte del litorale ionico da Porto Cesareo a Torre Lapillo) presenta
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. Il tracciato delle mura antiche, in parte visibili sotto al muretto a secco moderno che circonda l’area, raggiunge una lunghezza di circa 650 metri e delimita una superficie di 3 ettari. L’esistenza del fossato che fiancheggia parte del circuito murario sul lato orientale (e ben evidente nelle immagini aeree) denota la vocazione difensiva dell’insediamento. Vocazione sottolineata anche dalla scelta del luogo, arretrato rispetto alla costa e protetto naturalmente grazie alla posizione dominante, a controllo del territorio. Le attività di scavo si sono concentrate all’interno di un terreno agricolo di proprietà privata e sono state finalizzate a comprendere le modalità e le fasi di occupazione del sito e a intercettare i resti delle mura di cinta. L’apertura di un saggio a ridosso del muretto a secco che delimita il pianoro ha permesso di documentare le caratteristiche delle fortificazioni, forse realizzate in due fasi successive. È venuta in luce una poderosa struttura, caratterizzata da due paramenti esterni realizzati a grandi blocchi di forma irregolare e da un riempimento interno di notevole spessore, costituito da pietre calcare e tufacee, coppi e frammenti ceramici. I materiali recuperati dai livelli associati a queste strutture sembrerebbero attestare un’assidua frequentazione dell’area per lo più nell’ambito dell’epoca arcaica e classica, pur comprendendo residui di probabile orizzonte protostorico, dell’Età del Ferro e anche più recenti reperti di età ellenistica, probabilmente ultimo periodo di utilizzo dell’opera difensiva.
È stata individuata anche un’area di necropoli. Tuttavia l’attività degli scavatori clandestini ha danneggiato per sempre il contesto archeologico e le tombe messe in luce, realizzate in blocchi e lastre di pietra leccese, sono apparse sconvolte e già pesantemente manomesse, impedendo agli archeologi di ricomporre con sicurezza le originarie associazioni di materiali. Degni di particolare interesse, tra questi ultimi, alcuni esemplari di importazione attica, corinzia e coloniale – indizio dei contatti commerciali che gravitavano attorno a questo insediamento – numerosi contenitori o bacini con orlo modanato e pesi da telaio. Le indagini, in ogni caso, sono solo all’inizio e ancora tanto resta da scoprire di questo antico insediamento. A settembre 2018 è in programma la prossima campagna di scavi.
“Gli scavi – rileva il consigliere comunale Paolo Maccagnano – stanno facendo emergere un’interessantissima finestra sulla storia della nostra città e del Salento. È importante capire fino in fondo, grazie a questo lavoro comune con Unisalento e in concessione con la Soprintendenza, cosa nasconde questa porzione di territorio e cosa può rappresentare sul piano archeologico, storico e anche della fruibilità collettiva. Serviranno tempo e risorse, ma è un fronte su cui la nostra amministrazione ha una sensibilità altissima. Riteniamo infatti che le potenzialità storiche e ambientali di questo territorio, in parte ancora sconosciute e in generale valorizzate molto poco sino ad oggi, siano il più efficace motore di sviluppo che abbiamo a disposizione”.
Un abitato fortificato di età messapica e una necropoli a Nardò Si è svolta nello scorso mese di settembre la seconda campagna di scavi presso il sito archeologico di località Li Schiavoni…
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Nuove risorse per gli scavi archeologici a Fano
(ANSA) – ROMA, 21 APR – Il Ministero della cultura comunica che la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha stanziato la somma di 45.000 euro per l’ampliamento degli scavi archeologici in corso a Fano, in via Vitruvio.    Le nuove indagini consentiranno di approfondire la natura degli ultimi reperti, emersi durante recenti lavori di edilizia privata, e fondare su basi…
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tmnotizie · 6 years ago
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ANCONA  – In concomitanza con l’apertura della mostra dei progetti che hanno partecipato al  concorso di idee per la riqualificazione del comparto ex Caserma San Martino ad Ancona, con la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano,  la Società M&P Mobilità & Parcheggi SpA, promotrice del concorso, organizza per martedì 9 luglio una giornata di confronto tra enti e tecnici operanti sul territorio.  I temi al centro dell’incontro – tutti di grande attualità-  riguarderanno la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle microaree dismesse e la  relazione tra architettura contemporanea e città storica.
Il convegno si svolgerà nel pomeriggio con il seguente programma:
ore 16:15 Saluti di inizio lavori:
Erminio Copparo, Amministratore Unico M&P Spa
Valeria Mancinelli, Sindaca del Comune di Ancona
Marta Mazza, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche
ore 16:30 Intervengono sul tema del convegno:
Stefano Capannelli, Dirigente Direzione Lavori Pubblici, Programmazione Grandi Opere, Riqualificazione Urbana, Sport, Manutenzione, Frana, Protezione Civile del Comune di Ancona
Maddalena Ferretti, Professore associato Università Politecnica delle Marche
Donatella Maiolatesi, Presidente Ordine Architetti Paesaggisti e Pianificatori della Provincia di Ancona
Arch.Giovanna Mar, presidente della commissione giudicatrice
Sergio Roccheggiani, Presidente Rete delle Professioni Tecniche della Provincia di Ancona
Diego Sbaffi, Presidente Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona
Giuseppe Semeraro, Vice Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona
ore 18:30 Interventi del pubblico e conclusione dei lavori
Coordina: Arch. Claudio Centanni, Dirigente della Direzione Pianificazione Urbanistica, Edilizia Pubblica, Porto e Mobilità Urbana, Progetti Speciali, Ambiente e Green Economy del Comune di Ancona, Presidente della Sezione Marche dell’INU
Contestualmente al convegno verrà inaugurata l’esposizione degli elaborati dei progetti partecipanti al concorso presso il foyer dell’auditorium (zona bar).  L’esposizione sarà aperta dal 9 al 14 luglio
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ancona e prevede l’assegnazione di crediti formativi per gli iscritti all’Ordine Architetti Paesaggisti e Pianificatori della Provincia di Ancona e al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona (che gestiranno autonomamente iscrizioni e accreditamenti).
“I temi trattati nel convegno-  spiega Erminio Copparo, Amministratore unico di Mobilità& parcheggi,  società che ha promosso il concorso-   sono di carattere generale e spaziano dalla rigenerazione urbana, alla riqualificazione delle piccole aree dismesse interne alla città esistente, dalla funzione del progetto degli spazi e delle funzioni pubbliche, alla relazione tra architettura contemporanea e città storica.  Dal mio punto di vista trovo sia significativo che la riqualificazione di uno spazio rimasto vuoto, come quello adiacente la galleria san Martino-  avvenga proprio attraverso un parcheggio”. 
“Nel momento in cui attraverso il concorso si è intrapreso il percorso di attuazione della previsione di Piano regolatore –  sottolinea l’assessore alla Viabilità, Stefano Foresi– occorre affrontare anche i temi del funzionamento della viabilità  e della dotazione di parcheggi nel centro della città, che sono molto sentiti non solo dai residenti ma anche da chi giornalmente si reca ad Ancona per accedere ai suoi servizi.
Accanto alle politiche che vengono intraprese con il Trasporto pubblico da questa Amministrazione, occorre razionalizzare e fluidificare il traffico veicolare, laddove più presente. Ritengo quindi che una dotazione non enorme di nuovi parcheggi, ma situati in quella zona nevralgica della città costituisca il vero valore alla riqualificazione dell’area San Martino che va ad aggiungersi alla realizzazione di una nuovo edificio pubblico al posto di un vuoto degradato”.
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tmnotizie · 7 years ago
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MACERATA –  Il convegno intitolato “Fuori dal Guado” del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che si terrà a Macerata mercoledì 15 novembre 2017 al Teatro Lauro Rossi dalle ore 14, è stato concepito con lo scopo di raccontare l’impegno straordinario richiesto al MIBACT nelle Marche dopo il 24 agosto 2016 e sarà un momento di condivisione e confronto con tutte le altre istituzioni locali coinvolte, dalla Regione, ai Sindaci, alle Diocesi. L’iniziativa, partita dal Segretariato Regionale per le Marche e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, è stata poi condivisa e accolta dalle massime cariche istituzionali dello stesso Ministero.
Al convegno interverranno importanti attori della gestione dell’emergenza del Ministero: il Segretario Generale, il Prefetto dei Beni Culturali nonché Coordinatore dell’Unità di Crisi nazionale, il Soprintendente speciale per il sisma e il Soprintendente ABAP Marche, il Comandante Carabinieri TPC di Ancona, la Direzione Generale ABAP, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
La scelta di Macerata è pensata con l’intento di far sentire la vicinanza del MIBACT ai territori colpiti. “Ringrazio il Segretariato Regionale del MIBACT per le Marche e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche – afferma il sindaco Romano Carancini –  di aver scelto Macerata per questo significativo momento di sintesi e di confronto alla presenza di autorevoli relatori. A un anno di distanza dagli eventi sismici che hanno sconvolto il nostro territorio affermiamo più convinti che mai che il futuro ri-parte proprio dal patrimonio culturale: immenso valore di identità che, se recuperato e rivalorizzato nel giusto modo, può costituire la forza di una comunità che non vuole arrendersi.”
Nel corso dell’incontro verrà anche proiettato un video che racconterà attraverso immagini e interviste l’attività svolta dall’Unità di Crisi nelle Marche e sarà distribuito un Tabloid, in cui i numeri, i testi e le immagini cercheranno da sole di raccontare l’impegno straordinario richiesto a tutte le forze scese in campo.
La figura di “San Cristoforo” con il bambino sulle spalle nell’atto di attraversare un corso d’acqua, molto diffusa nell’Alto Nera, è stata scelta come immagine di buon auspicio verso il futuro.
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purpleavenuecupcake · 8 years ago
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Il 59° frammento del Mitra Tauroctonos ritorna al Museo Nazionale Romano
ROMA: IL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE RESTITUISCE AL MUSEO NAZIONALE ROMANO IL 59° FRAMMENTO DEL GRANDE RILIEVO IN MARMO DEL MITRA TAUROCTONOS Oggi, presso le Terme di Diocleziano, il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), ha restituito alla Dottoressa Daniela Porro, Direttore del Museo Nazionale Romano, il 59° tassello del grande rilievo in marmo lunense del Mitra tauroctonos, raffigurante la testa del toro e la mano sinistra del dio. l recupero del brano lapideo ha consentito la ricomposizione definitiva dell’importantissimo rilievo marmoreo (opera databile al II-III sec. d. C.), uno dei più significativi e preziosi fra quelli conservati nella sede delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano, nuovo istituto reso autonomo dalla riforma del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). L’intervento testimonia, ancora una volta, l’eccellenza dell’operato del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dei tecnici del MiBACT. L’importante recupero, reso possibile grazie all’azione che il TPC svolge, quotidianamente, nella lotta alla dispersione del patrimonio culturale italiano, è stato recentemente effettuato dai militari del Nucleo TPC di Cagliari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale del Capoluogo sardo, nell’ambito di una più ampia attività d’indagine che ha visto il sequestro anche di altri beni culturali. L’attività è scaturita, nel mese di febbraio di quest’anno, da un controllo amministrativo ad un esercizio antiquariale del cagliaritano, durante il quale i militari del locale Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno notato esposti due frammenti in marmo di verosimile interesse archeologico. I reperti, di cui non sono stati forniti legittimanti dati di provenienza, sono stati quindi sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, dopo accurato esame, ha giudicato i beni autentici, di sicuro interesse archeologico e riconducibili a maestranze altamente qualificate del II-III secolo d.C.. Considerato il pregio dei reperti, i Carabinieri hanno proseguito le indagini effettuando ricerche sul web e nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal TPC, con mirate verifiche delle opere riferibili alla rappresentazione del culto del dio Mitra nel mondo antico romano. Durante tali ricerche, l’attenzione di un militare si è concentrata sull’immagine del grande rilievo esposto alle Terme di Diocleziano in cui appariva, in piena evidenza, l’assenza della parte raffigurante la testa del toro e la mano del dio. Una prima sovrapposizione fotografica di uno dei due reperti sequestrati, che rappresentava lo stesso soggetto del tassello mancante al rilievo delle Terme di Diocleziano, con l’immagine acquisita dal web del bene esposto, ha permesso ai Carabinieri di rilevare numerose e significative attinenze formali e stilistiche tali da far considerare plausibile l’appartenenza del frammento al rilievo. I Carabinieri TPC, quindi, si sono messi in contatto con la direzione del Museo Nazionale Romano e con i Laboratori di Restauro ivi presenti al fine di effettuare gli accertamenti comparativi e di pertinenza. A seguito della consegna del brano marmoreo ai suddetti Laboratori, sono stati compiuti alcuni preventivi riscontri ma, soprattutto, si è potuta compiere la cosiddetta “prova provata”, ovverosia la verifica dell’effettiva pertinenza del frammento con testa di toro al grande rilievo con raffigurazione di Mitra. I risultati hanno comprovato – senza ombra di dubbio – che le parti risultavano compatibili, anzi, perfettamente combacianti. Al termine della pulitura e a seguito dell’assemblaggio e successivo incollaggio del brano recuperato dal TPC con il grande rilievo delle Terme di Diocleziano, si è potuto tecnicamente ricollocare il frammento attinente al fregio con raffigurazione del dio Mitra che uccide il toro esposto nelle sale museali delle Terme. Si tratta del 59° frammento di un manufatto straordinario, sia per la qualità dell’esecuzione sia per le vicende che ne hanno consentito la ricomposizione. L’opera acquisisce così non solo un’ulteriore, intrinseca parte, ma anche un importante elemento di rilevante valore nella raffigurazione poiché, proprio in questo frammento, viene a focalizzarsi l’azione saliente della narrazione mitologica. Oggi, quindi, è con viva soddisfazione che il frammento raffigurante la testa del toro e la mano del dio è tornato a far parte del grande rilievo scoperto oltre cinquant’anni fa, a disposizione del grande pubblico e degli esperti che visitano gli splendidi spazi del Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano. Mentre sono tuttora in corso le indagini finalizzate ad accertare la provenienza dell’altro elemento frammentario sequestrato, la posizione giudiziaria di una persona è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. Il reperto ricomposto ha un valore di mercato stimato in due milioni di euro.   CRONACA DEL RECUPERO PRECEDENTE Nel 1964, a Roma, in località Tor Cervara (sulla Via Tiburtina) – durante un’operazione di bonifica da residuati bellici – furono portati alla luce 57 frammenti di marmo lunense che andavano a comporre un grande rilievo. Una volta ricostituito, questo presentava la raffigurazione del dio Mitra che uccide il toro. Purtroppo risultavano mancanti le spalle e la testa del dio e altre parti fra cui il muso dell’animale. Nel 1965, il rilievo fu acquisito nelle raccolte del Museo Nazionale Romano dove fu collocato nelle ‘Grandi Aule’ delle Terme di Diocleziano. Accordi culturali istituiti fra la Direzione Generale per le Antichità e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, nonché il Badisches Landesmuseum di Karlsruhe (Germania), hanno consentito di comprovare l’ipotesi – avanzata da uno studioso già alla fine degli anni ’80 del secolo scorso – secondo cui un frammento lapideo con volto di Mitra, acquisito per donazione dal Museo di Karlsruhe, fosse pertinente al rilievo da Tor Cervara conservato nel Museo delle Terme di Diocleziano. In occasione della mostra sui culti orientali nell’Impero Romano – allestita nel 2013 a Karlsruhe – è stato materialmente possibile ricongiungere le varie parti poiché tutte presenti contemporaneamente nella cittadina tedesca. L’ipotesi di pertinenza era stata verificata da preliminari studi dimensionali e da prove con calchi, nonché definitivamente comprovata con il posizionamento del frammento di Karlsruhe nel contesto del rilievo del Museo delle Terme. Queste complesse operazioni sono state portate felicemente a compimento grazie ad una proficua collaborazione instauratasi fra gli archeologi ed i restauratori della Soprintendenza con i colleghi del Badisches Landesmuseum di Karlsruhe, i quali tutti hanno congiuntamente collaborato con efficace sinergia. Al termine della mostra – a seguito di accordi culturali stipulati fra il Museo di Karlsruhe e la Direzione e la Direzione Generale di Antichità del MiBACT – il grande rilievo, munito di testa di Mitra, ha fatto ritorno nella sede delle Terme di Diocleziano ove è stato esposto permanentemente al pubblico. Foto: roma.corriere.it Click to Post
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purpleavenuecupcake · 8 years ago
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Il 59° frammento del Mitra Tauroctonos ritorna al Museo Nazionale Romano
ROMA: IL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE RESTITUISCE AL MUSEO NAZIONALE ROMANO IL 59° FRAMMENTO DEL GRANDE RILIEVO IN MARMO DEL MITRA TAUROCTONOS Oggi, presso le Terme di Diocleziano, il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), ha restituito alla Dottoressa Daniela Porro, Direttore del Museo Nazionale Romano, il 59° tassello del grande rilievo in marmo lunense del Mitra tauroctonos, raffigurante la testa del toro e la mano sinistra del dio. l recupero del brano lapideo ha consentito la ricomposizione definitiva dell’importantissimo rilievo marmoreo (opera databile al II-III sec. d. C.), uno dei più significativi e preziosi fra quelli conservati nella sede delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano, nuovo istituto reso autonomo dalla riforma del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). L’intervento testimonia, ancora una volta, l’eccellenza dell’operato del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dei tecnici del MiBACT. L’importante recupero, reso possibile grazie all’azione che il TPC svolge, quotidianamente, nella lotta alla dispersione del patrimonio culturale italiano, è stato recentemente effettuato dai militari del Nucleo TPC di Cagliari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale del Capoluogo sardo, nell’ambito di una più ampia attività d’indagine che ha visto il sequestro anche di altri beni culturali. L’attività è scaturita, nel mese di febbraio di quest’anno, da un controllo amministrativo ad un esercizio antiquariale del cagliaritano, durante il quale i militari del locale Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno notato esposti due frammenti in marmo di verosimile interesse archeologico. I reperti, di cui non sono stati forniti legittimanti dati di provenienza, sono stati quindi sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, dopo accurato esame, ha giudicato i beni autentici, di sicuro interesse archeologico e riconducibili a maestranze altamente qualificate del II-III secolo d.C.. Considerato il pregio dei reperti, i Carabinieri hanno proseguito le indagini effettuando ricerche sul web e nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal TPC, con mirate verifiche delle opere riferibili alla rappresentazione del culto del dio Mitra nel mondo antico romano. Durante tali ricerche, l’attenzione di un militare si è concentrata sull’immagine del grande rilievo esposto alle Terme di Diocleziano in cui appariva, in piena evidenza, l’assenza della parte raffigurante la testa del toro e la mano del dio. Una prima sovrapposizione fotografica di uno dei due reperti sequestrati, che rappresentava lo stesso soggetto del tassello mancante al rilievo delle Terme di Diocleziano, con l’immagine acquisita dal web del bene esposto, ha permesso ai Carabinieri di rilevare numerose e significative attinenze formali e stilistiche tali da far considerare plausibile l’appartenenza del frammento al rilievo. I Carabinieri TPC, quindi, si sono messi in contatto con la direzione del Museo Nazionale Romano e con i Laboratori di Restauro ivi presenti al fine di effettuare gli accertamenti comparativi e di pertinenza. A seguito della consegna del brano marmoreo ai suddetti Laboratori, sono stati compiuti alcuni preventivi riscontri ma, soprattutto, si è potuta compiere la cosiddetta “prova provata”, ovverosia la verifica dell’effettiva pertinenza del frammento con testa di toro al grande rilievo con raffigurazione di Mitra. I risultati hanno comprovato – senza ombra di dubbio – che le parti risultavano compatibili, anzi, perfettamente combacianti. Al termine della pulitura e a seguito dell’assemblaggio e successivo incollaggio del brano recuperato dal TPC con il grande rilievo delle Terme di Diocleziano, si è potuto tecnicamente ricollocare il frammento attinente al fregio con raffigurazione del dio Mitra che uccide il toro esposto nelle sale museali delle Terme. Si tratta del 59° frammento di un manufatto straordinario, sia per la qualità dell’esecuzione sia per le vicende che ne hanno consentito la ricomposizione. L’opera acquisisce così non solo un’ulteriore, intrinseca parte, ma anche un importante elemento di rilevante valore nella raffigurazione poiché, proprio in questo frammento, viene a focalizzarsi l’azione saliente della narrazione mitologica. Oggi, quindi, è con viva soddisfazione che il frammento raffigurante la testa del toro e la mano del dio è tornato a far parte del grande rilievo scoperto oltre cinquant’anni fa, a disposizione del grande pubblico e degli esperti che visitano gli splendidi spazi del Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano. Mentre sono tuttora in corso le indagini finalizzate ad accertare la provenienza dell’altro elemento frammentario sequestrato, la posizione giudiziaria di una persona è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. Il reperto ricomposto ha un valore di mercato stimato in due milioni di euro.   CRONACA DEL RECUPERO PRECEDENTE Nel 1964, a Roma, in località Tor Cervara (sulla Via Tiburtina) – durante un’operazione di bonifica da residuati bellici – furono portati alla luce 57 frammenti di marmo lunense che andavano a comporre un grande rilievo. Una volta ricostituito, questo presentava la raffigurazione del dio Mitra che uccide il toro. Purtroppo risultavano mancanti le spalle e la testa del dio e altre parti fra cui il muso dell’animale. Nel 1965, il rilievo fu acquisito nelle raccolte del Museo Nazionale Romano dove fu collocato nelle ‘Grandi Aule’ delle Terme di Diocleziano. Accordi culturali istituiti fra la Direzione Generale per le Antichità e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, nonché il Badisches Landesmuseum di Karlsruhe (Germania), hanno consentito di comprovare l’ipotesi – avanzata da uno studioso già alla fine degli anni ’80 del secolo scorso – secondo cui un frammento lapideo con volto di Mitra, acquisito per donazione dal Museo di Karlsruhe, fosse pertinente al rilievo da Tor Cervara conservato nel Museo delle Terme di Diocleziano. In occasione della mostra sui culti orientali nell’Impero Romano – allestita nel 2013 a Karlsruhe – è stato materialmente possibile ricongiungere le varie parti poiché tutte presenti contemporaneamente nella cittadina tedesca. L’ipotesi di pertinenza era stata verificata da preliminari studi dimensionali e da prove con calchi, nonché definitivamente comprovata con il posizionamento del frammento di Karlsruhe nel contesto del rilievo del Museo delle Terme. Queste complesse operazioni sono state portate felicemente a compimento grazie ad una proficua collaborazione instauratasi fra gli archeologi ed i restauratori della Soprintendenza con i colleghi del Badisches Landesmuseum di Karlsruhe, i quali tutti hanno congiuntamente collaborato con efficace sinergia. Al termine della mostra – a seguito di accordi culturali stipulati fra il Museo di Karlsruhe e la Direzione e la Direzione Generale di Antichità del MiBACT – il grande rilievo, munito di testa di Mitra, ha fatto ritorno nella sede delle Terme di Diocleziano ove è stato esposto permanentemente al pubblico. Foto: roma.corriere.it Click to Post
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