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#Dipartimento di Ingegneria e Architettura
lamilanomagazine · 4 months
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Ministero della Cultura: Bando per 75 nuovi “superfunzionari”
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Ministero della Cultura: Bando per 75 nuovi “superfunzionari” Il Ministero della Cultura assumerà 75 unità di personale appartenente all’area delle elevate professionalità con profilo specialistico. Il bando del concorso pubblico, per titoli ed esami, curato dal Dipartimento della funzione pubblica e dalla Commissione RIPAM, prevede l’ingresso nell’organico del Ministero di un contingente di personale così ripartito: - 17 unità appartenenti alla famiglia professionale dei sistemi statistico-informativi, di cui 15 con competenze informatiche e 2 con competenze statistiche; - 13 unità appartenenti alla famiglia professionale tecnico-scientifica per la tutela del patrimonio culturale di cui: 3 unità con competenze in biologia, 4 con competenze in chimica, 3 con competenze in fisica, 3 con competenze in geologia; - 35 unità appartenenti alla famiglia professionale tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, secondo la seguente suddivisione: 10 unità con competenze in architettura, 5 con competenze in restauro, 20 con competenze in ingegneria; - 10 unità appartenenti alla famiglia professionale amministrativa e gestionale e con competenze in ingegneria gestionale. Il Ministero della Cultura è, così, il primo ad avviare le procedure per l’assunzione di questi nuovi profili professionali, previsti dal decreto-legge n. 80 del 2021. L’autorizzazione e le risorse erano state messe a disposizione, per iniziativa del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, con il decreto legge n. 75 del 2023. Ulteriori 25 risorse in possesso dei requisiti previsti per le elevate professionalità saranno reclutate attraverso un interpello interno al Ministero della Cultura. “I musei statali e tutto il Ministero della Cultura hanno bisogno di elevate professionalità, figure di alto profilo che purtroppo la Pubblica amministrazione in passato ha fatto fatica ad attrarre. Negli ultimi anni, molti professionisti vincitori di concorso non hanno accettato l’immissione nei ruoli dell’amministrazione per una retribuzione e un inquadramento non sempre adeguati rispetto alle responsabilità e ai nuovi obiettivi che questa amministrazione si è prefissata di raggiungere. È un problema serio che stiamo cercando di risolvere, anche offrendo una grande opportunità ai professionisti del settore. Questo è un altro momento significativo del nostro impegno per immettere energie e competenze nuove grazie alle quali affronteremo al meglio le sfide ambiziose che ci attendono”, ha dichiarato il Ministro Gennaro Sangiuliano. Il concorso prevede un’eventuale prova preselettiva, una prova scritta e una orale. Tra i requisiti di partecipazione, oltre ai titoli accademici specifici, è richiesta anche un’esperienza professionale triennale nell’ambito lavorativo relativo a ciascun profilo. Il bando del concorso è disponibile al seguente link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Napoli Design Week, la prima edizione
'Napoli Design Week': parte la prima edizione della manifestazione che promuove la cultura del Design per valorizzarne il ruolo nella trasformazione degli ambienti di vita e nel miglioramento della qualità estetica, economica e sociale della città. L’iniziativa, ideata e organizzata dal DiARC - Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II con il patrocinio del Comune di Napoli e dell'ADI Delegazione Campania, in partenariato con la Apple Developer Academy e le Edizioni Cratèra, si terrà dal 6 al 10 maggio 2024, principalmente a  Palazzo Gravina, sede storica della Facoltà federiciana di Architettura, e offrirà un ricco programma di mostre, installazioni, conferenze, seminari, workshop, presentazioni di libri e proiezioni di film. 'Napoli Design Week' verrà inaugurata lunedì 6 maggio, alle 15, nell’Aula Magna di Palazzo Gravina. Apriranno la cerimonia Michelangelo Russo, Direttore del DiARC, e Massimo Perriccioli, Coordinatore scientifico della manifestazione. Interverranno, tra gli altri, Matteo Lorito, Rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, Laura Lieto, assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Antonella Venezia, Presidente ADI Delegazione Campania, e Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo. Nell'ambito della Design Week a Napoli sarà presentato, per la prima volta al pubblico, anche il nuovo progetto di arredi per gli istituti penitenziari italiani frutto di quai quattro anni di lavoro. La mostra per arredi per il sistema penitenziario italiano èa cura di Marella Santangelo e Paolo Giardiello con Rita Fischer, Maria Masi, Martina Carandente, Annunziata Ambrosino. ‘La cultura del Design a Napoli si distingue soprattutto a livello nazionale ed internazionale per il ruolo di spicco dei progettisti e degli studiosi che l'hanno plasmata, per la creatività nel rispondere alle sfide dell'innovazione tecnologica, per la capacità di interpretare una tradizione manifatturiera di altissimo valore tecnico e artistico, per l'attenzione ai temi sociali e ambientali, per l'attitudine all'ascolto delle comunità’, sottolinea il professore Perriccioli. 'Napoli Design Week' ha un programma di iniziative molto ricco. Per citarne solo alcune: martedì 7 maggio nell'Aula Magna di Palazzo Gravina, alle 9.30, si terrà la mostra - convegno su "Il Design da Napoli: i maestri napoletani. Teoria, ricerca e didattica" e alle 16.30 la mostra - convegno su "Riccardo Dalisi. Design e Architettura per educare". Mercoledì 8 maggio alle 11, nell'Atrio di Ingegneria, a Piazzale Tecchio, ci sarà l'inaugurazione dell'"Allestimento temporaneo per gli 800 anni di Federico II" e alle 15, nell'Aula Magna di Palazzo Gravina, si terrà anche la tavola rotonda sul tema "Riflessioni per una didattica del Design Meridiano". Giovedì 9 maggio nell'Aula Magna di Palazzo Gravina, alle 17, presentazione del concorso di idee "Welcome to Napoli. Design per la città accogliente". Venerdì 10 maggio alle 9, nell'Aula Magna di Palazzo Gravina, si terrà l'vento "Casciamericana - il museo emigrante. Progetto per un display espositivo itinerante". Read the full article
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lavoripubblici · 1 year
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👩‍🎓 Ingegneria Civile, Ambientale e Gestionale: a Catania le prime lauree
📚 Il corso si articola in due Curricula di grande attualità
👨‍🏫 Ne parla il coordinatore prof. Ignazio Blanco
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virginialunare · 3 years
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Le pubbliche amministrazioni alla prova della sostenibilità
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Il 25 novembre sono stati presentati i risultati del XIV Osservatorio Permanente sulla Pubblica Amministrazione Locale (OPPAL) realizzato dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano.
L’osservatorio, che si avvale della collaborazione delle pubbliche amministrazioni locali mediante la somministrazione di un questionario d’indagine ai 107 Comuni italiani capoluogo di provincia, indaga le procedure urbanistiche e edilizie adottate e approfondisce il tema dell’efficienza dei processi concessori analizzando tutte le risorse e procedure messe in campo dal soggetto pubblico per l’iter di concessione urbanistica.
Alla ricerca di quest’anno hanno partecipato 40 capoluoghi di provincia su un panorama delle 107 amministrazioni coinvolte e localizzate su tutto il territorio italiano, in linea con il livello di partecipazione delle precedenti edizioni.
I temi dell’efficienza dei procedimenti concessori sono stati approfonditi analizzando i seguenti elementi:
le tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni urbanistiche e edilizie;
il numero delle pratiche gestite dalle pubbliche amministrazioni nel 2020;
le modalità e gli strumenti forniti dalle amministrazioni per il reperimento della documentazione e delle informazioni necessarie;
il numero dei funzionari addetti alle pratiche urbanistiche;
il valore degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria;
la monetizzazione degli standard.
Solo alcuni dati: secondo quanto emerge dall’analisi dei questionari, i piani attuativi istruiti sono stati in media sei in linea con quelli registrati negli anni precedenti. In linea con i dati del 2018, il numero degli addetti dedicati che si attesta mediamente sulle dieci unità, così come il numero degli addetti alle pratiche edilizie.
Per quanto attiene le tempistiche, i dati che emergono dall’analisi sono in linea con quelli degli anni precedenti: 17 giorni per il certificato di destinazione urbanistica, 7,2 mesi per l’approvazione del piano attuativo, mentre il tempo medio che trascorre tra la presentazione di una domanda di permesso di costruire e il suo rilascio o eventuale diniego è di 87 giorni.
Nell’edizione di quest’anno è stata inoltre indagata la propensione delle pubbliche amministrazioni alla promozione del territorio, attraverso la comprensione del livello di efficienza del comune rappresentato dal tipo di strumenti e canali messi a disposizione per consentire l’accesso alle informazioni. Tale elemento rappresenta un presupposto fondamentale per attrarre investimenti qualificati in quanto forniscono l’elemento centrale per catturare l’attenzione degli investitori, ovvero l’accesso semplice e veloce alle informazioni e alla documentazione necessaria per valutare l’investimento.
L’approfondimento di questa edizione è stato dedicato al tema della sostenibilità ambientale e sociale ovvero i criteri ESG – Enviornmental, Social and Governance, tematica al centro dell’attenzione di osservatori nazionali ed internazionali.
L’analisi è quindi andata a sviscerare le misure messe in atto dalle amministrazioni pubbliche intervistate per andare incontro al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dettati nel 2015 dal programma delle Nazioni Unite con obiettivo al 2030.
Dal punto di vista del campione, 34 dei 40 capoluoghi di provincia hanno fornito il loro contributo alla ricerca fornendo un quadro preciso delle azioni introdotte per rispondere a questo paradigma. Nello specifico, la maggior parte delle amministrazioni hanno fornito indicazioni sulla politica di riduzione delle emissioni di gas serra anche grazie all’adozione di misure volte al riuso e alla riduzione del consumo di suolo. A ciò si affiancano le misure volte a promuovere l’inclusione sotto due ben distinte misure: programmi di abitazioni popolari e l’efficientamento delle infrastrutture immobiliari consentendone una migliore accessibilità ai portatori di handicap.
Sicuramente, queste misure dimostrano un’attenzione crescente delle pubbliche amministrazioni verso questo tema ma denota anche la necessità per le pubbliche amministrazioni di dotarsi di processi decisionali all’insegna del pragmatismo e dell’efficienza che consentano un effetto domino positivo sull’attrattività del territorio per investitori e operatori in grado di portare a termine ambiziosi processi di rigenerazione rispettosi del paradigma della sostenibilità.
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gardanotizie · 3 years
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Accordo-quadro di collaborazione tra Università degli Studi di Brescia e Fondazione Ugo Da Como
Accordo-quadro di collaborazione tra Università degli Studi di Brescia e Fondazione Ugo Da Como
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica – DICATAM dell’Università degli Studi di Brescia e la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda presentano l’Accordo-quadro di collaborazione sul tema “Studio, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, paesaggistico, archivistico, librario, artistico e museale di proprietà della…
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coppula · 3 years
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Il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste ha messo a punto un test per valutare in modo veloce e accurato la s...
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purpleavenuecupcake · 4 years
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Esercito: Conferenza di settore per Caserme Verdi
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Un’opportunità per il Paese con strategie innovative tra ingegneria e architettura Si è tenuta oggi, presso la biblioteca storica di Palazzo Esercito, nel pieno rispetto delle limitazioni per il contenimento della diffusione del covid-19, la conferenza incentrata sul progetto “Caserme Verdi” che ha coinvolto direttamente le categorie professionali degli ordini degli ingegneri e degli architetti. Alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Angelo Tofalo e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, ha aperto l’incontro ringraziando per la partecipazione tutti gli specialisti del settore progettuale e ingegneristico in grado di sfruttare le opportunità derivanti dal progetto. L’evento promosso dal Dipartimento delle Infrastrutture dell’Esercito in collaborazione con la Task Force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili militari della Difesa, ha avuto come focus l’ammodernamento del parco infrastrutturale di Forza Armata, mediante il ricorso a strutture semplici e modulari, a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica, al contempo rispondenti alle norme antisismiche, in cui far coesistere poli alloggiativi, aree addestrative, impianti sportivi, scuole e asili nonché spazi per il tempo libero aperti anche alle comunità locali. #CasermeVerdi #Esercito #GenSalvatoreFarina Read the full article
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SAIL 2017 - Enrico Zaccagni ‘Zacboats’ l’uomo delle barche d’epoca - 2017
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22 dicembre 2017 - Navigatore, istruttore di vela, divulgatore, conferenziere, viaggiatore, ex presidente delle Vele Storiche Viareggio e attuale Commodoro, ma soprattutto consulente di barche d’epoca. Dalla fine degli anni Novanta il fiorentino Enrico ‘Chicco’ Zaccagni è stato coinvolto nel restauro di innumerevoli e importanti scafi che hanno fatto la storia dello yachting. Tra questi Alzavola, il ketch del 1924 appartenuto alla sua famiglia, Magda XIII, Delfino, Kipawa, Orianda, Eilean di Officine Panerai, Marga e Ganbare, il plurivittorioso One Tonner. Tutto comincia a 19 anni, quando … Da Firenze ai Caraibi Enrico Zaccagni nelle occasioni formali, ma per il popolo delle banchine che ne apprezza l’esperienza e le abilità è noto con l’appellattivo di ‘Chicco’. Fiorentino classe 1951, primo di cinque figli, a soli 19 anni assume il comando e la responsabilità di Alzavola, ketch del 1924 lungo 21 metri, costruito in Inghilterra in pregiato fasciame di teak della Birmania. A 27 anni interrompe gli studi di Ingegneria Navale a pochi esami dalla laurea, fonda il Centro Nautico Italiano del quale sarà Segretario Generale fino al 1984 e diventa membro dell’Associazione Internazionale Skipper fin dalla sua nascita. A 30 anni parte per Taiwan, dove per conto della società Clipper Club segue l’allestimento di quattro Eastern Vagabond, piccola serie di yachts a vela sicuri e marini, lunghi da 12,80 a 14,20 metri, concepiti e costruiti per lunghe crociere. Nel 1984, rilevata dalla famiglia la proprietà di Alzavola, si dedica al charter e all’organizzazione di crociere. L’anno successivo acquisisce la patente per navi da diporto e per lui comincia un ventennio durante il quale navigherà ininterrottamente tra il Mediterraneo e i Caraibi. Collabora con agenzie nautiche e turistiche e associazioni come i Venturieri di Gian Marco Borea d’Olmo, cantieri navali e operatori del settore, impara l’inglese, il francese e lo spagnolo, studia meteorologia approfondendo la conoscenza di temi specifici riguardo la Meteorologia Tropicale. Vagabondo dei mari Tra gli anni Ottanta e Novanta Chicco Zaccagni partecipa a numerose regate d’altura, a bordo di scafi d’epoca, classici e moderni, si fa conoscere nel mondo della nautica agonistica e presso i club velici. Forma marinai e comandanti  di unità da diporto, che grazie alla sua esperienza imparano a lavorare a bordo e a relazionarsi con i clienti. Tra il 1993 e il 1999 redige e trasmette quotidianamente via radio un bollettino meteorologico per il Mar dei Caraibi in italiano, francese e spagnolo, segnalato dai naviganti come il miglior riferimento meteo per questo bacino. A questo, tra il 1995 e il 1998, aggiunge l’assistenza meteo via radio per una flotta di oltre 20 barche a vela che ogni anno attraversano l’Oceano Atlantico. Zaccagni continua a dedicare tempo e energie in quella che continua a profilarsi come una vita decisamente fuori dal comune. Traduce in italiano per conto della Casa Editrice il libro inglese “Sails” di Jeremy Howard-Williams, manuale di teoria, utilizzazione e progettazione di vele. Compie tre traversate atlantiche e percorre oltre 50.000 miglia di mare. 1999, nascono ‘Zacboats’ e le collaborazioni universitarie Nel 1997 Chicco Zaccagni segue per conto della società Floating Village la ricostruzione di Pandora, un motoryacht lungo 20 metri del 1934. Non è che l’embrione di quell’attività di supervisore dei lavori e di team manager che sfocerà nel 1999 nella nascita di Zacboats, ditta specializzata nella consulenza, perizia, project managing e brokeraggio nel campo delle imbarcazioni d’epoca, classiche e tradizionali. Si tratta di una nuova e decisiva svolta alla propria carriera di ‘uomo di mare’. A partire dall’anno accademico 2001-’02, grazie al background di conoscenze e in qualità di docente esterno alla Facoltà di Architettura di Firenze, tiene un corso di “Storia dello Yachting e Restauro di Imbarcazioni d’Epoca” presso il Dipartimento delle Tecnologie, dell’Architettura e del Design. Giovani studenti rimangono affascinati da questo mondo e nel 2003 Zaccagni si presenta come correlatore in occasione di una tesi di laurea in Architettura intitolata “Ipotesi di sviluppo industriale nel restauro di imbarcazioni d’epoca” discussa da Marco Gungui. Nel frattempo proseguono le collaborazioni con l’Università di Firenze e con il Dipartimento di Scienze e di Architettura dell’Università di Genova. Nel 2016 è di nuovo correlatore per la tesi di laurea di Francesco Rocchetti sul restauro dello yacht Barbara, uno yawl di Camper & Nicholson del 1923 lungo 15,50 metri. I restauri delle barche d’epoca Nel 1999, dopo essere appartenuto per 35 anni alla sua famiglia, il ketch Alzavola viene acquistato da un nuovo armatore romano e trasferito via cargo dai Caraibi a Livorno. Da qui raggiunge Viareggio, dove presso il cantiere Del Carlo la barca viene smantellata e ristrutturata. A Zaccagni viene affidata la direzione dei lavori. Tra gli interventi effettuati la ricostruzione dei madieri in acciaio e il rifacimento del 20 per cento delle ordinate in quercia. La barca può così tornare sui campi di regata in occasione dei più importanti raduni di vele d’epoca. Da quel momento per Chicco Zaccagni inizia un interminabile coinvolgimento nel recupero di numerosi scafi d’epoca e classici. Di seguito un elenco delle imbarcazioni per le quali ha seguito la ristrutturazione in qualità di direttore dei lavori, sia presso i cantieri viareggini Del Carlo e Pezzini che presso altre realtà come la Tecnomar di Fiumicino o il Cantiere Luciano Gavazzi di Castiglioncello. ·         Magda XIII (1937) - 23 mt. ·         Windswept (1936) - 16,50 mt. ·         Don Quixotte (1933) - 11,50 mt. ·         Tesse (1963) - 10,50 mt. ·         Mopi (1953) - 9,90 mt. ·         Delfino (1940) - 14,80 mt. ·         Kipawa (1937) - 16,80 mt. ·         Ganbare (1973) - 10,80 mt. ·         Orianda (1938) - 23 mt. ·         Ojalà (1973) - 11 mt. ·         Eilean (1936) - 22,30 mt. ·         Oenone (1935) - 13,50 mt. ·         Marga (1910) - 15,50 mt. ·         Nocturne (1935) - 18,80 mt. ·         Agostina (1946) – 10 mt. Zaccagni è inoltre socio dell’AIVE, Associazione Italiana Vele d’Epoca, nonchè membro dell’Association of Yachting Historians. Dopo averne ricoperto la carica di Presidente per un circa un decennio, dal 2015 è Commodoro dell’Associazione Vele Storiche Viareggio. I restauri in corso: Barbara, Tirrenia II, Lo Spray, Tonino e Astarte Non passa anno senza che non vi siano alcuni importanti restauri in corso da seguire. In questo periodo Chicco Zaccagni sta curando il ritorno in mare di cinque imbarcazioni. Barbara è uno yawl bermudiano costruito nel 1923 dal cantiere inglese Camper & Nicholson. La barca, lunga 15,50 metri, in passato è appartenuta al creatore del marchio Dom Pérignon. Dal 2015 si trova presso il cantiere Del Carlo di Viareggio, dove verrà varata ufficialmente sabato 19 maggio 2018. Quel giorno, chiunque lo desidererà, potrà assistere alla cerimonia del ritorno in mare presso la sede del cantiere in Darsena Italia a Viareggio. Sempre presso Del Carlo si trovano altre due imbarcazioni, lo storico ketch aurico Tirrenia II del 1914 lungo 18,80 metri, già protagonista di numerose partecipazioni ai raduni di vele d’epoca del Mediterraneo, e Lo Spray, un motorsailer armato a ketch bermudiano lungo 16,20 metri, varato dal cantiere Picchiotti nel 1961 su piani di Franco Anselmi Boretti. Infine Tonino del 1911 e Astarte del 1907, entrambi appartenenti alla classe dei 10 Metri S.I. (Stazza Internazionale), ai lavori presso il cantiere Tecnomar di Fiumicino. I riconoscimenti e le collaborazioni editoriali Numerosi i ‘meriti sul campo’ ottenuti nel corso degli anni da Chicco Zaccagni. Nel 2002 ha ricevuto il premio per il miglior restauro di Windswept a Le Vele d’Epoca di Imperia e nel 2003 lo Yacht Digest Award. Stesso premio nel 2004 per il restauro di Alzavola, seguito nel 2005 dall’ ”Oscar” per il miglior restauro assegnato a Mopi in occasione del Trofeo Accademia Navale di Livorno. Altri riconoscimenti gli sono stati assegnati per il restauro di Kipawa e Delfino. Nel 2015 la prestigiosa rivista inglese Classic Boat lo ha premiato per il recupero di Marga. Suoi articoli e recensioni sono stati pubblicati su Yacht Digest, Yachting World, Via Mare, Yachting Quarterly e Barche d’Epoca e Classiche. Ha anche scritto un capitolo del libro Yachts Restoration, edito dal Dipartimento di Scienze per l’Architettura dell’Università degli Studi di Genova. E il tempo libero? Si potrebbe dire … “di mare e di terra”. Zaccagni ama infatti veleggiare, compiere immersioni in apnea, collezionare libri e documenti d’epoca dello yachting, ascoltare musica classica … e andare a funghi.
FROM http://www.navigamus.info/2017/12/enrico-zaccagni-zacboats-luomo-delle.html
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italreport · 7 years
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Oil & Gas, Federpetroli Italia ed università di Pavia in partnership strategica
PAVIA – Siglata una partnership strategica tra FederPetroli Italia e l’Università di Pavia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, volta alla cooperazione nella partecipazione di Progetti Europei nel settore dell’Oil & Gas sulle attività di ricerca e consulenza di meccanica delle strutture e dei materiali di nuova concezione, sull’affidabilità delle costruzioni e dei sistemi,…
Oil & Gas, Federpetroli Italia ed università di Pavia in partnership strategica was originally published on ITALREPORT
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lamilanomagazine · 4 months
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Elevate professionalità, pubblicato il bando per 75 unità di personale al MiC
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Elevate professionalità, pubblicato il bando per 75 unità di personale al MiC Con il bando di concorso pubblicato il 27 maggio per il Ministero della Cultura (MiC), cominciano le assunzioni pubbliche nell'Area delle elevate professionalità, la cosiddetta "quarta area" individuata con l'ultimo CCNL Funzioni centrali per dipendenti altamente qualificati. Il concorso, per titoli ed esami, è volto al reclutamento di 75 unità di personale da inquadrare a tempo pieno e indeterminato in quattro diverse Famiglie professionali. Nel dettaglio, il bando prevede l'assunzione di: 17 unità di personale appartenenti alla Famiglia professionale dei sistemi statistico-informativi (di cui 15 con competenze informatiche e 2 con competenze statistiche); 13 unità appartenenti alla Famiglia professionale tecnico-scientifica per la tutela del patrimonio culturale (di cui 3 con competenze in biologia, 4 con competenze in chimica, 3 con competenze in fisica e altrettante con competenze in geologia); 35 unità appartenenti alla Famiglia professionale tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale (di cui 10 con competenze in architettura, 5 con competenze in restauro e 20 con competenze in ingegneria); infine 10 unità appartenenti alla Famiglia professionale amministrativa e gestionale e con competenze in ingegneria gestionale. La selezione, oltre che con la valutazione dei titoli, si svolge con una eventuale prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale, distinte per i diversi codici concorso secondo le specificità dei profili da selezionare. Si tratta della prima procedura concorsuale curata dalla Commissione RIPAM e dal Dipartimento della funzione pubblica per il reclutamento nell'Area delle elevate professionalità: tra i requisiti di partecipazione quindi, oltre agli abituali titoli accademici, è ricompresa anche un'esperienza professionale triennale nell'ambito lavorativo relativo a ciascun profilo. Le domande di partecipazione possono essere presentate fino alle ore 23.59 di mercoledì 26 giugno 2024, compilando il format di candidatura su inPA, previa registrazione sullo stesso Portale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Breve storia sui futuri della casa di Fabio Millevoi
Breve storia sui futuri della casa di Fabio Millevoi Breve storia sui futuri della casa di Fabio Millevoi edito da Graphe.it  con la prefazione di Angelica Krystle Donati è un saggio appassionante sul futuro delle nostre abitazioni. L’autore, attraverso il contributo di docenti, imprenditori ed esperti, affronta un tema interessante e spinoso con l’obiettivo di generare nel lettore riflessioni ed esplorare nuove idee.  Fabio Millevoi nasce a Trieste, città dallo sguardo presbite, nel 1958. Direttore di ANCE Friuli-Venezia Giulia per professione e futurista per necessità. Consegue a Trieste la laurea in giurisprudenza e a Trento il Master in previsione sociale presso il Dipartimento di Sociologia. Docente a contratto in Futures studies e Sistemi anticipanti, presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste. Co-founder di AFI, Associazione Futuristi Italiani e di “Noi di Spoiler”. Vicepresidente di INARCH Triveneto. Ideatore e responsabile del Laboratorio dell'immaginazione delle Costruzioni Future (LICoF) promosso da ANCE FVG e da Area Science Park Ente Nazionale di ricerca e realizzato nell'ambito delle attività di “Cantiere 4.0” Chiamato alla III International Conference on Anticipation, tenutasi ad Oslo nell'ottobre 2019, per illustrare il suo project work “Questa casa non è un albergo. E se lo fosse?”. Autore della teoria CASA, acrostico di Creatività, Attrattività, Sensibilità, Azienda. Intervista all’autore Partiamo dal titolo del suo saggio e introduciamo subito l’argomento della sua ricerca. In che termini secondo lei bisogna re- immaginare le nostre abitazioni? Il classico palazzo o viletta con tetto non sarà più sostenibile? Innanzitutto, desidero precisare, che un futurista non si esercita in previsioni ma rende visibili futuri possibili. Secondariamente, nel mio libro, ho appena accennato alla possibile natura delle case future e che probabilmente saranno delle concentrazioni di tecnologia. Ciò che invece mi sono chiesto è a cosa serviranno. Saranno simboli di sostenibilità o luoghi che garantiranno la nostra sopravvivenza? In un mondo sempre più modellato e governato dai dati vivremo in una casa shuttle o in una casa nido? Nessuno può dircelo perché nessuno sa come sarà il futuro. Futuro che però esiste nella nostra immaginazione e per questo ogni immagine di futuro è importante. Nel libro incontriamo 4 immagini. Sono solo quattro fotografie che però hanno il diritto di essere viste e di essere ascoltate perché il loro racconto, creando tensioni e conflitti, ci aiuta ad innamorarci delle domande, ci invita a capire, vivere, sentire le domande per cambiare le risposte, per sfidare il si è sempre fatto cosi, per esplorare nuove idee, per scoprire soluzioni innovative. A questo punto ritengo sia utile leggere il libro per decidere che casa costruire.     Cosa ne pensa dei sempre più numerosi disastri ambientali che travolgono le abitazioni a ridosso di fiumi e corsi d’acqua? Cos’è che non ha funzionato e cosa bisogna fare in futuro?  Sono interrogativi intricati e le relative soluzioni sono altrettanto complesse, come dimostrato in numerosi saggi di autorevoli esperti. Per la mia formazione l’invito a considerare cosa fare in futuro mi spinge a riflettere sul tema della rigenerazione urbana-territoriale. Il tessuto delle nostre città è caratterizzato non solo da una fragilità territoriale e idrogeologica ma anche da una presenza diffusa di immobili incongrui, abbandonati, degradati, a rischio sismico e statico. Sono urgenze che richiedono una risposta sistemica che deve considerare, però, anche e soprattutto, le dinamiche demografiche in corso. A breve registreremo, da un lato più morti che nati e dall’altro viviamo in un Paese di anziani e non per anziani. Due questioni cruciali che dipingono il futuro “presente” dell'Italia con tratti inquietanti. In Breve storia sui futuri della casa lei raccoglie i contributi di docenti, imprenditori ed esperti dell’edilizia contemporanea. C’è un tema, un argomento da affrontare con urgenza, nell’immediato futuro, su cui tutti concordano? Capire come trasformare la IV rivoluzione industriale nella nostra compagna di viaggio. Non mi riferisco all’Industria 4.0, dove tecnologie, macchine e persone incontrano l’iCloud ma alla contaminazione fra neuro scienze, genomica, intelligenza artificiale e robotica. Una possibile ibridazione che inevitabilmente si riverbererà sul modo di costruire e vivere le case. Non pensarci equivale a “giocare a tennis guardando il tabellone anziché la palla”, come direbbe Ken Blanchard. Proiettandosi nel futuro, come si immagina la casa dei suoi sogni, quella giusta per sé e per i suoi figli? Fra le 4 case immaginate mi ritrovo nella casa bicicletta. La bicicletta è la macchina perfetta, lo diceva Enzo Ferrari, perché ha in sé tutto. Non consuma, non inquina, non ha bisogno di benzina. È un mezzo democratico, alla portata di tutti. Mette in relazione le persone e le persone con l’ambiente: quando si pedala non si è isolati in un abitacolo come in auto. Saranno dei luoghi-ponte dove sarà possibile elaborare risposte sia alla “fragilità” giovanile sia al “rischio vecchiaia” coniugando innovazione e ricerca con politiche di investimento e soluzioni che premieranno le azioni che avranno un minor impatto ambientale, economico e sociale. In base alle sue ricerche e al confronto con altri esperti del settore, ritiene che in Italia ci siano le condizioni, la cultura e l’apertura mentale per essere visionari nel settore delle costruzioni?  Il settore, come il sistema Italia, è schiacciato fra l’urgenza e l’emergenza della quotidianità e trova difficoltà a dedicare attenzioni alle cose importanti come, ad esempio, agli studi di futuri che ti aiutano a passere dalle fotografie delle onde allo studio delle maree, per riprendere un passaggio del libro. Devo però aggiungere che in questi ultimi mesi il confronto con i giovani imprenditori di ANCE mi ha fatto registrare un’innovativa sensibilità in una classe imprenditoriale che sta vivendo l’incertezza del presente come la sua unica certezza. Un approccio mentale e culturale, permeato da imprevedibilità e turbolenze, che probabilmente condurranno il comparto a una sua ridefinizione ovvero a una sua riconfigurazione. L'ultimo simposio organizzato dall’area macro nord di ANCE Giovani sul "Chi costruirà cosa," e oserei aggiungere "per chi?" ha sollevato temi e domande suggestive aprendo la strada a cambiamenti inevitabili e offrendo una testimonianza eloquente di mutamenti imminenti Read the full article
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joaocnsousa · 5 years
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Beyond The Edge from Andrea Tornabene on Vimeo.
Waterfront of Ognina - Catania
Project: europaconcorsi.com/projects/194639-Beyond-The-Edge
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Architettura C.d.L. in Ingegneria Edile-Architettura Corso di Architettura e Composizione Architettonica III A.A. 2011/2012 Docenti: Arch. R. Dell'Osso, Ing. S. D'Urso, Arch. V. Ardita Allievi: Bucca Simone, Calì Simona, Chines Federica, Leonti Roberto, Maugeri Andrea, Tornabene Andrea, Tornabene Sara
Credits: Tutti i diritti riservati. E' proibito qualsiasi uso di questo filmato per scopi commerciali. La riproduzione totale o parziale delle immagini potrà avvenire previa autorizzazione degli autori
Musiche: Lilies In The Valley - Jun Miyake (http://bit.ly/vyXgpc) VI - Neto Julien ft. Keith Kenniff (http://bit.ly/IdKebQ) Tabù - Remo Anzovino (http://bit.ly/Hsp4qm) Fall To - Kelsey James (http://bit.ly/zxs3fD) Play On - Kelsey James (http://bit.ly/pAipb4) Wasting Time - Dave De Rose (http://bit.ly/Hecw4h)
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virginialunare · 4 years
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Le pubbliche amministrazioni alla prova della finanza alternativa
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Il 26 novembre scorso sono stati presentati i risultati del XIII Osservatorio Permanente sulla Pubblica Amministrazione Locale (OPPAL) realizzato dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano.
L’osservatorio, che si bassa sulla collaborazione delle pubbliche amministrazioni locali mediante la somministrazione di un questionario d’indagine ai 107 Comuni italiani capoluogo di provincia, indaga le procedure urbanistiche ed edilizie adottate e approfondisce il tema dell’efficienza dei processi concessori analizzando tutte le risorse e procedure messe in campo dal soggetto pubblico per l’iter di concessione urbanistica.
Alla ricerca di quest’anno hanno partecipato 38 capoluoghi di provincia su un panorama delle 107 amministrazioni coinvolte e localizzate su tutto il territorio italiano, in linea con il livello di partecipazione delle precedenti edizioni.
Il temA dell’efficienza dei procedimenti concessori è stato approfondito analizzando i seguenti elementi:
Le tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni urbanistiche ed edilizie;
Il numero delle pratiche gestite dalle pubbliche amministrazioni nel 2019;
Le modalità e gli strumenti forniti dalle amministrazioni per il reperimento della documentazione e delle informazioni necessarie;
Il numero dei funzionari addetti alle pratiche urbanistiche;
Il valore degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria;
La monetizzazione degli standard.
Solo alcuni dati. Secondo quanto emerge dall’analisi dei questionari, i piani attuativi istruiti sono stati in media 6, in linea con quelli registrati negli anni precedenti. In calo rispetto ai dati del 2018, il numero degli addetti dedicati che si attesta mediamente sulle dieci unità, così come il numero degli addetti alle pratiche edilizie.
Per quel che riguarda le tempistiche, i dati che emergono dall’analisi sono in linea con quelli degli anni precedenti: 13 giorni per il certificato di destinazione urbanistica, 7,5 mesi per l’approvazione del piano attuativo, mentre il tempo medio che trascorre tra la presentazione di una domanda di permesso di costruire e il suo rilascio o eventuale diniego è di 81 giorni.
Nell’edizione di quest’anno è stata, inoltre, indagata la propensione delle pubbliche amministrazioni all’utilizzo delle piattaforme digitali per la gestione delle pratiche edilizia: quasi il 90% ha risposto positivamente.
Lo scenario che viene fornito dall’osservatorio è quello di un settore, quello della pubblica amministrazione, che sembra anche nelle realtà di maggiore dimensione non adattarsi ai tempi che inevitabilmente si fanno sempre più ristretti soprattutto per operazioni che necessiterebbero di un lack temporale molto più compresso perché i piani economici sottostanti mantengano la loro sostenibilità.
L’approfondimento di questa edizione è stato dedicato al tema degli strumenti finanziari alternativi che possono essere messi in campo dalle pubbliche amministrazioni per il finanziamento di opere o eventi di pubblico interesse, senza incidere sul patto di stabilità. Ma tra tutti gli strumenti possibili l’attenzione si è concentrata sugli strumenti obbligazionari, tipicamente green bond, social bond e sustainability bond, e sul contributo che può venire dal civic crowdfunding.
I primi hanno una mission ben definita dalle linee guida seppur non vincolanti, delineate a livello internazionale: in particolare, i proventi derivanti da tali strumenti vengono impiegati per finanziare o rifinanziare progetti ambientali o sociali che combinano entrambe le caratteristiche che le pubbliche amministrazioni hanno in pipeline.
Il Civic Crowdfunding, già utilizzato nel settore del real estate nella sua versione “privatistica”, può essere uno strumento utile per gli enti locali per raccogliere capitali per progetti specifici tramite delle piattaforme online, con modalità di intervento diverse.
Come dimostrano i dati raccolti nel rapporto, l’utilizzo delle forme di finanziamento alternative non sono ancora ad appannaggio delle pubbliche amministrazioni, nemmeno di quelle di dimensioni maggiori.
Le forme alternative di finanziamento possono rappresentare un ulteriore passo avanti nel processo di evoluzione cha sta coinvolgendo le città e l’attività di tutti i principali stakeholder, in particolare per quelle operazioni che coinvolgono a largo raggio la controparte privata. Non a caso, questi strumenti spesso si abbinano ad operazioni ad elevato impatto innovativo con l’obiettivo della sostenibilità, così come illustrato da Piero Pelizzaro, Chief Resilience Officer del Comune di Milano.
In un contesto di razionamento dei fondi destinati agli investimenti che possono avere un impatto sociale importante gli strumenti della raccolta dei fondi sul mercato dei finanziamenti alternativi ed il project financing nella sua accezione più completa possono rappresentare una buona leva per trovare i fondi necessari a portare avanti processi infrastrutturali importanti dal punto di vista sociale e/o ambientale che altrimenti non troverebbero il finanziamento necessario.
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – L’attività di Orientamento in uscita, normativamente prevista e regolata, da tempo caratterizza il Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto. Essa non è rivolta ai soli studenti della classe quinta, ma riguarda l’intero percorso scolastico. Numerose le iniziative che l’istituto ha attuato e sta attuando per favorire una scelta consapevole del futuro percorso di studi, tra le più recenti alcuni appuntamenti con figure rappresentative dell’ateneo di Ancona.
Oltre 150 studenti delle classi quarte hanno partecipato presso l’UNIVPM di Ancona ad una giornata di orientamento che si è aperta col saluto del rettore ed è proseguita con la presentazione dell’offerta formativa e la visita agli stand predisposti dalle varie facoltà, con possibilità di un colloquio diretto con docenti e studenti universitari; a seguire le visite a gruppi ai diversi laboratori a seconda delle facoltà di interesse: Scienze, Ingegneria, Economia e Medicina/Professioni Sanitarie nei rispettivi poli di collocazione all’interno della città di Ancona.
Il giorno 29 marzo dalle 14:30 alle 17:30 nell’Aula Magna del Liceo docenti dell’Università Politecnica delle Marche hanno presentato l’offerta formativa dell’Ateneo e successivamente hanno colloquiato con gli studenti. Il prof. Alberto Giretti (Professore Ordinario, PhD Presidente del corso di studi in Ingegneria Edile del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura) ha presentato l’offerta formativa di Ateneo e ha illustrato la Facoltà di Ingegneria rimarcando come le sue medie dimensioni, congiunte con l’elevato livello di competenze, siano garanzia di preparazione, al punto che più del 90% dei laureati trova lavoro entro tre anni dalla laurea.
Il prof. Francesco Orazi, docente di Sociologia Economica, ha presentato l’offerta di Economia illustrando come, specie nella complessità attuale, le competenze richieste sono articolate e relative a diversi ambiti cognitivi. Infine il dott. Stefano Marcelli, direttore ADP del corso di laurea in Infermieristica (sede di Ascoli Piceno) della facoltà di Medicina e Chirurgia, ha illustrato il percorso di Medicina e l’offerta formativa relativa alle Professioni Sanitarie; al suo intervento è seguita la testimonianza dello studente Mattia Mele, al terzo anno di Infermieristica ad Ascoli Piceno.
L’intervento orientativo del Rosetti si articola quindi in momenti di incontro, presso il Liceo, con esperti delle università e del mondo del lavoro, ex alunni dell’istituto, operatori; fornisce informazioni sugli Open days degli atenei; organizza partecipazioni a momenti di informazione e riflessione sulla scelta universitaria e/o lavorativa presso atenei operanti nel territorio.
Altre attività riguardano nozioni di base sul percorso universitario (Laurea triennale e specialistica); conoscenza delle offerte formative di diversi atenei del territorio; sviluppo dell’autonomia nella ricerca delle informazioni relative alle offerte formative degli atenei con potenziamento delle abilità di accesso alle informazioni (attraverso prontuario delle professioni, guide universitarie, incontri con docenti ed esponenti del mondo del lavoro e delle professioni); conoscenza e disamina delle proprie abilità e competenze con l’utilizzo del sotware Sorprendo, reso disponibile dalla Regione Marche.
“Fra le tante finalità dell’orientamento in uscita la preminente è quella di stimolare gli studenti verso la progressiva definizione della propria identità e di un progetto di sé nella vita, nell’università, nella professione – spiega il professor Ernano Ventilii, funzione strumentale per l’Orientamento in uscita del Rosetti –a ciò ciò si uniscono l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali quali la conoscenza di sé e del proprio contesto (ad esempio le proprie attitudini ed il proprio stile cognitivo), la capacità di leggere la realtà circostante, la conoscenza del contesto istituzionale e le sue regole (dall’incontro con il mondo esterno alla scelta di una nuova città per i propri studi, dalla conoscenza delle procedure per le iscrizioni ai costi economici ed agli sbocchi professionali), la capacità di sviluppare strategie complesse e di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Un compito così complesso richiede l’azione di diverse figure che in vari ruoli consentano allo studente di pervenire ad una scelta matura
Genitori, insegnanti, altri adulti significativi che lo affiancano nelle attività sociali, sportive e ricreative ed infine gli orientatori di professione. Tutti possono cooperare, armonizzando i diversi modelli dell’intervento orientativo (formativo, informativo, psico-attitudinale, psico-sociale) oggi più che mai necessario in un contesto economico difficilissimo come quello che stiamo vivendo”.
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purpleavenuecupcake · 5 years
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Esercito: “Caserme Verdi”
Esercito: “Caserme Verdi” Presentato anche a Milano il piano di ammodernamento del parco infrastrutturale della Forza Armata Si è svolta oggi a Milano, presso il Salone d'Onore "Umberto I" di Palazzo Cusani, la seconda tappa del convegno “Caserme Verdi - per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”. L’evento tecnico-informativo, presentato la scorsa settimana anche a Roma, è stato promosso dallo Stato Maggiore dell’Esercito, con il sostegno del Capo di Stato Maggiore della Difesa e il pieno supporto del Ministro della Difesa, per illustrare lo studio e i progetti di realizzazione di grandi infrastrutture moderne su tutto il territorio nazionale. L'intervento iniziale del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina ha anticipato le relazioni di esperti provenienti sia dal mondo militare sia da quello accademico oltre che da esponenti delle istituzioni locali, moderati dalla giornalista Stefania Battistini, inviata speciale del TG1, con la presenza e l’intervento del Sindaco di Milano dott. Giuseppe Sala. Il Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore Esercito ha aperto i lavori illustrando i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente è intervenuto il Prof. Stefano Della Torre e la Prof. Raffaella Neri del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, il Dott. Marcello Cruciani dell'Associazione Nazionale Costruttori e il Dott. Piefrancesco Maran, Assessore all'Urbanistica del Comune di Milano. Nel proprio intervento, il Generale Farina ha evidenziato l’assoluta importanza di ammodernamento del parco infrastrutturale della Forza Armata, necessario per la sicurezza e il benessere del personale, prevedendo la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, ispirate a nuovi standard e realizzate secondo criteri che garantiscano un basso impatto ambientale, il contenimento del consumo energetico, ridotti costi di manutenzione. Il Capo di SME ha poi aggiunto: “Per la realizzazione di questo piano, che ha già preso il via e avrà un respiro ventennale, sono state individuate, al momento, 26 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale, su cui replicare il progetto standardizzato di una grande infrastruttura “Caserma Verde". Anche a Milano è stata individuata un'importante area che sarà interessata al progetto e che comprende la Caserma "Santa Barbara" e la Caserma "Annibaldi", dislocate nella zona ovest della città di Milano che si estendono complessivamente su una superficie di circa 30 ettari”. Tali basi, comprensive di aree addestrative, poli alloggiativi per le famiglie nonché di impianti sportivi, asili nido e spazi per il tempo libero, consentiranno migliori condizioni di vita e di benessere al personale dell'Esercito e alle proprie famiglie, aumentando inoltre l’integrazione sociale attraverso l’apertura di queste strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini. Il Sindaco Sala, nel suo intervento, ha sottolineato: “Quella per l'ambiente è una battaglia comune che necessita della collaborazione di tutte le istituzioni per poter raggiungere importanti obiettivi. Per questo motivo, siamo molto felici che il progetto Caserme Verdi coinvolga anche alcune caserme della nostra città. Gli interventi 'green' che verranno approntati alla Santa Barbara e alla Annibaldi daranno un importante contributo all'impegno di Milano sul fronte della sostenibilità ambientale. Ma non solo: avranno, anche, il grande pregio di rafforzare le relazioni con i cittadini del quartiere che potranno frequentare nuovi e moderni spazi ricreativi". Read the full article
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gwallgaming · 6 years
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A different Xmas: l’Intelligenza Artificiale di Huawei accende le tue emozioni
Huawei, leader mondiale della tecnologia, ha acceso oggi a CityLife Shopping District Milano il primo albero di Natale dotato di Intelligenza Artificiale in grado di riconoscere le emozioni e illuminarsi di differenti luci e colori.
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Il distretto commerciale urbano più grande di Italia, simbolo di architettura all’avanguardia, innovazione e design, che dal 2017 ospita il primo e unico Experience Store Huawei d’Europa, è stato teatro della grande festa di inaugurazione dove, insieme ad ospiti d’eccezione del mondo della musica e della tv, il brand ha acceso il primo albero di Natale Intelligente. Fino al 6 gennaio le persone potranno interagire e sperimentare gli strabilianti risultati della tecnologia Huawei scattandosi una fotografia con i Mate 20 Pro in mano agli elfi presenti in Piazza Tre Torri, quelli installati sui totem presenti in CityLife Shopping District o comodamente da casa, grazie al contest Scatta la tua felicità. Ogni giorno, le foto verranno inviate al cuore tecnologico dell’albero che grazie alla doppia Intelligenza Artificiale di Mate 20 Pro, analizza le immagini identificando le emozioni delle persone e attribuendo uno dei quattro colori disponibili ad ognuna, illuminandosi così di conseguenza. Ogni 15 minuti quindi, l’albero mostrerà - con affascinanti giochi di luce colorata - il sentiment predominante rilevato dagli scatti ricevuti. Tre volte a settimana inoltre, una delle foto partecipanti al concorso sarà selezionata e, in base ai voti, verrà premiata con un Mate 20 Pro. Al termine del contest, la foto con il maggior numero di voti riceverà come premio un viaggio in Lapponia, terra d’origine di Babbo Natale.
L’accuratezza del metodo di rilevazione del sentiment è stata sperimentata e verificata dal gruppo di ricerca VRAI (Vision, Robotics and Artificial Intelligence), del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche.
“Il mantra Huawei  –  Make it Possible – custodisce da sempre una promessa: lavorare e impegnarsi affinché la tecnologia possa rendere possibili situazioni altrimenti impensabili. Questo Natale vogliamo mostrare ai nostri utenti tutta la potenza e la straordinarietà dell’Intelligenza Artificiale, che può essere messa a disposizione delle emozioni, in un momento così unico come il Natale.”  afferma Isabella Lazzini, Marketing e Retail Director di Huawei Consumer Business Group.
Ma non finisce qui. Nel CityLife Shopping District Huawei darà vita allo spirito del Natale facendo felici grandi e bambini con tanti e imperdibili appuntamenti: i più piccoli potranno infatti tornare a divertirsi sotto l’albero Intelligente il 15 dicembre quando, grazie alla tecnologia AI Toy di HUAWEI Mate 20 Pro, sarà possibile scannerizzare personaggi e giochi per poi interagire e giocare con loro nella Realtà Aumentata, e non solo.. sarà possibile scattare una foto insieme a Babbo Natale, scrivere la tradizionale lettera e poi  stamparla o riceverla direttamente tramite e-mail. Il 19 e 22 dicembre invece, grazie alla collaborazione con Disney in occasione della presentazione ufficiale di Huawei Video, bambini e adulti potranno diventare protagonisti dei film Disney di prossima uscita, quali Il Ritorno di Mary Poppins e Ralph Spacca Internet, grazie alla possibilità di scattare delle fotografie con le immagini dei protagonisti. Infine, prima dell’arrivo della Befana in Piazza Tre Torri che distribuirà dolcetti e caramelle, Huawei regalerà a tutti una serata indimenticabile in compagnia di un’ospite d’eccezione, che i fan potranno incontrare.
StorySign
Oggi, oltre all’accensione del primo albero di Natale dotato di Intelligenza Artificiale, Huawei ha presentato insieme all’Ente Nazionale Sordi anche un’altra importante iniziativa, un progetto emozionante che racconta come il potere della tecnologia possa rappresentare anche un supporto concreto per le persone affette da disabilità. Si tratta di StorySign, un’app innovativa che, attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, traduce in LIS - Lingua dei Segni Italiana - i libri per bambini. Basta inquadrare la pagina e Star, un avatar creato esclusivamente per l’app Huawei, apparirà sullo schermo e tradurrà la storia nella Lingua dei Segni, creando così un’autentica esperienza di lettura che, questo Natale, regalerà a bambini e genitori un momento di profonda connessione. L’app è frutto della collaborazione con Penguin Reader, Aardman, l’Associazione dei Sordi Inglese e l’Unione Europea dei Sordi e offre alle famiglie uno strumento innovativo e propedeutico all’insegnamento della lettura per i bambini sordi. L’app è disponibile gratuitamente per tutti i dispositivi Android e scaricabile dal Play Store Google in 10 Lingue dei Segni differenti. Per ciascuna lingua, l’App funziona con un classico della narrativa per bambini e, in Italia, è ora disponibile con “Tre Piccoli Coniglietti” di Beatrix Potter.
Nel mondo ci sono oltre 32 milioni di bambini non udenti e il 90% nasce da genitori udenti. L’applicazione rappresenta quindi un’occasione di sensibilizzazione importante, volta a lanciare una campagna di raccolta fondi per l’organizzazione di corsi di Lingua dei Segni Italiana per le famiglie e gli amici dei bambini sordi. Sarà infatti possibile donare per tutto il mese di Dicembre tramite il sito dedicato StorySign.com.
Per raccontare il progetto in dettaglio e far vivere in prima persona alle famiglie con bambini sordi un’esperienza di lettura autentica e memorabile, l’11 dicembre uno speciale Babbo Natale leggerà il libro de “Tre Piccoli Coniglietti” proprio sotto l’albero di Natale Huawei a CityLife Shoppping District, donando così ai bambini sordi l’emozione di leggere favole.
“L’Ente Nazionale Sordi” - afferma il Presidente Nazionale Petrucci – “esprime vivo compiacimento per un’iniziativa volta non solo a sensibilizzare i nostri concittadini alle problematiche delle persone sorde ma rappresenta anche una fattiva esperienza di abbattimento delle “barriere alla comunicazione” che rendono gravosa per le persone sorde la vita quotidiana le quali, spesso, sono isolate dal resto della società. Questa iniziativa dimostra come la tecnologia e la Lingua dei Segni possano concretamente aiutare le persone sorde ad essere pienamente incluse nella società. Nel ringraziare Huawei per la sensibilità dedicata alla disabilità ed in particolare alla sordità, l’ENS si augura che anche questa iniziativa possa contribuire ad accelerare il riconoscimento della Lingua dei Segni in Italia, unico Paese Europeo che non ha ancora provveduto in tal senso”.  
Dopo il progetto The Frequency of Love, con StorySign e l’Albero di Natale dotato di Intelligenza Artificiale, Huawei dimostra ancora una volta come una tecnologia all’avanguardia possa essere utilizzata a supporto delle emozioni e contribuire a migliorare la qualità delle loro vite.
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