#Decennial Dragon
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Echoes of Arlathan, My Beloved My Project Eternal on AO3
Because I'm honestly more in love with this fic and this series overall, a link to some of my best work over the last five years. This Now-Five-Part series is my Dragon Age AU that originally kicked off with wanting to take DAO/Inquisition's Connor Guerrin from In Hushed Whispers and toss him into the Fereldan Grey Wardens.
The Connor stories (2) are separate from Echoes, and I am currently writing and posting Echoes' Book Three, The Hearthkeeper.
Echoes of Arlathan's basic premise is my HoF Surana is haunted by his past in the Circle of Magi and, to deflect from this, abuses a tranquil elf in Vigil's Keep. This abuse sends the Tranquil home to build an alienage life for himself while the Archmage faces his past and suffers a terrible injury in the ruins of Kinloch Hold.
In the third book, the three built-up factions (Circle elves; Alienage elves; Dalish elves) come to a head in the Decennial Dalish religious festival, the Arlath'vhen.
#Sunny writes#Echoes of Arlathan#Warden Guerrin#they aren't popular fics but they're my favourite#Except disgrace#ain't nobody got time to reread that
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Steadfast Defender 2024 per la NATO Su strada, ferrovia, mare e aria : la forza di reazione rapida della NATO è stata incaricata di raggiungere la Polonia nell’ambito dello Steadfast Defender 2024, la più grande esercitazione della NATO degli ultimi decenni. La Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della NATO è attualmente guidata dal Regno Unito e comprende personale militare di altri otto alleati della NATO: Albania, Ungheria, Lettonia, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Spagna e Turchia. Le truppe di questi Paesi hanno effettuato un rapido dispiegamento nell’ambito della esercitazione Brilliant Jump 2024 , raggiungendo in pochi giorni i campi di addestramento in Polonia. Una volta lì, hanno preso parte all’esercitazione Dragon 2024 guidata dai Polacchi, che ha incaricato le
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Dungeons & Dragons, 11 libri per gli appassionati del gioco di ruolo
http://www.afnews.info segnala: Quest���anno Dungeons & Dragons ha compiuto 50 anni. Nell’arco di 5 decenni, il gioco di ruolo più celebre di tutti i tempi ha ispirato non solo la fantasia di innumerevoli giocatori in tutto il mondo (che da poco possono mettere le mani su un set Lego dedicato a loro), ma anche quella di molti autori fantasy. Che si sono cimentati nel firmare romanzi che ricordano…
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Sight and Sound’s “Ten Greatest Films of All Time” poll
All Around Us (Ryōsuke Hashiguchi, Japan, 2008)
Goodbye, Dragon Inn (Tsai Ming-liang, Taiwan, 2003)
House of Hummingbird (Kim Bora, South Korea, 2018)
If Beale Street Could Talk (Barry Jenkins, USA, 2018)
Il Posto (Ermanno Olmi, Italy, 1961)
Innocence (Lucile Hadžihalilović, France/Belgium, 2004)
Los Angeles Plays Itself (Thom Anderson, USA, 2003)
Orlando (Sally Potter, UK, 1992)
Portrait of a Lady on Fire (Céline Sciamma, France, 2019)
Wanda (Barbara Loden, USA, 1970)
Ten films submitted in 2022 to Sight and Sound’s decennial poll of the world’s critics, programmers, academics and curators.
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The Decennial Dragon
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One Lovejoy per arc; I stand by this. I need my rich elf.
#unprepared casters#arc four is still amazing#dungeons and dragons#lovejoy#lovejoy family decennial family celebration of love and joy
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Canon-Era Multi-chapter Fics
some of my favourite merlin fanfics set in camelot/canon universe with more than one chapter
Gadarene by unpossible: “You’re the Prince?” Merlin says, eyeing him.He hesitates, then adds, defiant, “The Mad Prince of Camelot.” Arthur doesn’t move. There’s quiet for a long time, then he says it. “I am.” “You don’t seem mad,” he says. The smile wells up from somewhere deep, and very sad. “Well, Merlin,” he says, “give me time.”
in your heart shall burn by microcomets: A decennial hunt draws neighboring princes to Camelot to track a dangerous three-headed beast, but things go south when one of them starts pursuing Merlin instead.
A Song From Far Away by mushroomtale, @polomonkey-blogPolomonkey: When Arthur is captured by an enemy king intent on conquering Camelot, his future looks bleak. Then Arthur meets Merlin, a fellow captive whose magic has been bound to Cenred's will. But can Merlin resist Cenred's control long enough to help Arthur save Camelot?
Lay Your Head Down on the Shoulder of a Good Friend by Skitz_phenom: With Camelot readying for the upcoming gathering of rulers of the Southern Kingdoms to discuss peace, Uther has tasked Arthur with an additional duty: befriend the Prince of Essetir and learn anything he can of King Balinor, and of magic, and of dragons, that might be of interest should the treaty not succeed.
Good Fortune by platonic_boner: Arthur makes Merlin a lord, and Merlin does an astonishingly good job of running a village.
Captured and Claimed by vintagelilacs: "It seems Morgause made a slight miscalculation," Cenred murmured, his gaze raking Merlin up and down, and leaving the sensation of dirty claw marks across his skin. "Camelot's prince does fancy a servant, but it isn't Guinevere." Or, Cenred discovers an unexpected weakness of Arthur's.
marginalia by schweet_heart: Arthur returns home after a long campaign with scruffy hair and a beard, and Merlin has mixed feelings about it.
The Apple Grove by Piscaria: After saving Arthur from Morgause in a very public display of magic, Merlin must flee into the forest to avoid Uther's men. Torn between his duty to Camelot and his feelings for Merlin, Arthur must somehow draw Merlin back from the wild magic he has lost his mind to. However, he must hurry, for Morgana has seen Merlin's hiding place in her visions, and she and Morgause are eager to seek revenge.
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Avevo trascorso decenni a desiderare di scalfire quella perfezione, a tentare di trovargli un punto debole. Ma non volevo questo, non volevo che la sua fragilità fosse così profonda.
Io cercavo un lembo di pelle da colpire, una zona cieca in cui poter sferrare un attacco, ma non avevo mai pensato che potesse semplicemente decidere di arrendersi.
Non avevo mai pensato che potesse essere così... umano.
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Prima che sia troppo tardi, lo dico quí, forte e chiaro.
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HALLOWEEN
è una festa del cazzo
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E non provateci nemmeno a convincermi del contrario.
Halloween è una festa anglosassone, con la quale noi italiani, e più in generale, noi popoli latini, non abbiamo nessun punto in comune.
È come se ad un certo punto, iniziassimo a festeggiare l'anno del Dragone cinese o la purificazione delle vacche indiane sul Gange.
Sarebbe come se un gatto prendesse a scimmiottare il gallo che canta alle 5 di mattina.
Non facciamoci contagiare dalla spinta pubblicitaria, dall'indotto commerciale e dal business dei vari gadget di cui ci riempiono la testa e i vari media.
Cazzate.
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Lo ripeterò fino alla noia.
Halloween è per noi solo un evento consumistico, uno specchietto per le allodole, un colossale malinteso verso cui siamo fin troppo indulgenti.
Se poi avete teste come zucche, fatevene una ragione. Ma non credo che questa constatazione sia qualcosa da festeggiare, ma al contrario qualcosa di cui vergognarsi.
Si ho usato di proposito questa parola desueta e ormai da decenni uscita dal collettivo vocabolario affettivo ed emozionale.
La vergogna. Il verbo vergognarsi.
La Vergogna come sapevano bene i Greci ed i Latini è un sentimento importante, educativo e perfino maieutico, visto che ci educa a coltivare noi stessi come la più preziosa delle imprese e delle "piantine" a cui ci dedichiamo.
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Detto questo...
Buona festa di tutti i Santi
e di tutti i Morti.
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Dune online film streaming ita gratis completo
Dune Guardare - https://dune-ita.blogspot.com/
L'erede della famosa casa di Atreides, Paul, va con la sua famiglia su uno dei pianeti più pericolosi dell'Universo: Arrakis. Qui non c'è nient'altro che sabbia, un sole cocente, mostri giganti e la causa principale dei conflitti intergalattici: una risorsa incredibilmente preziosa chiamata melange. A causa della presa del potere, Paul è costretto a correre e nascondersi, e questo diventa l'inizio del suo viaggio epico. Il mondo ostile di Arrakis gli ha preparato molte prove difficili, ma solo chi è pronto ad affrontare la propria paura è degno di diventare il prescelto.
Se non hai letto i libri di Dune di Frank Herbert e non pensi di essere il pubblico di riferimento per Dune di Denis Villeneuve, questa è la recensione che fa per te. Non mi piacciono le storie epiche, non vado matto per la fantascienza/roba medievale/fantasy, e sono anni che ho evitato i continui appelli dei miei amici a leggere i libri. Ma ecco il punto... mi è davvero piaciuto questo dannato film. Non so se fosse la presentazione IMAX, la furba semplificazione del complesso mondo di Herbert, o il mezzo commestibile che avevo prima di entrare, ma mi sono divertito alla follia con questo spettacolo di fantascienza da $ 165 milioni.
Probabilmente avrai già sentito che Dune è, in effetti, Dune: Part One. È stato un vero peccato per me, personalmente, ma è abbastanza evidente anche nei primi dieci minuti del film che cercare di inserire l'intera saga in un film sarebbe stato un incubo (vedi: Dune di David Lynch). Tra i lati positivi, Dune è anche un candidato perfetto per l'approccio mini-serie / multi-stagione, quindi dovremmo ringraziare tutti le nostre fortunate stelle che non stiamo per essere sellati con l'ennesimo adattamento eccessivamente allungato. Allora, di cosa parla Dune? Potrebbe essere più facile pensarlo come un incrocio tra Star Wars e Game of Thrones. È molto politico e si costruisce come una partita a scacchi, ma ha anche vermi della sabbia giganti che mangiano persone, Stellan Skarsgård (The Girl With The Dragon Tattoo) che levita in un vestito grasso e Jason Momoa (The Bad Batch) come un vero tosto. TLDR; C'è un pianeta inospitale dove le civiltà future raccolgono una spezia costosa utilizzata per i viaggi spaziali interstellari. Tutti sono disposti a uccidere per il controllo di questo pianeta, ma è anche abitato da un gruppo di nomadi del deserto che usano la spezia per le sue proprietà allucinogene (come il peyote o i funghi magici). Questi nativi credono anche in un "prescelto" che un giorno li libererà dai loro oppressori e (sorpresa, sorpresa) il figlio del loro nuovo leader potrebbe essere il salvatore che stavano aspettando.
Sono sicuro che molto di ciò suona familiare. Si potrebbe anche sostenere che è una storia copia+passata del "viaggio dell'eroe" come qualsiasi altro blockbuster multimilionario. È più probabile che i romanzi di Frank Herbert abbiano influenzato la narrazione su larga scala negli ultimi decenni, ma a chi importa cosa è venuto prima. Questa è una struttura della storia che conosci già. Scambia le parole "Consiglio Jedi" con "Bene Gesserit" e "Casa Lannister" con "Casa Harkennon" e ci sei quasi. Allora perché dovresti vedere Dune? Più specificamente, perché dovresti vedere Dune se sei il tipo di persona che non pensa che sarà la sua tazza di tè? Bene, per prima cosa, è sorprendentemente facile da seguire. Ascoltare i miei amici perdersi nelle minuzie delle filosofie di Dune è sempre stata una sfida per me (e se c'è una cosa che odio della fantascienza e del fantasy è dover imparare un sacco di nuove parole) ma ti prometto che lo vincerai" t perdersi nella spazzatura inventata per il bene della spazzatura inventata. Chiamami scemo quanto vuoi, ma non credo che ti debba dare un glossario da studiare prima di vedere un film. Penso che dovresti essere in grado di sederti senza alcuna conoscenza preliminare e divertirti tanto quanto qualcuno che si è immerso nei libri originali.
IMAX è davvero il formato in cui vuoi vedere questo film se non sei un irriducibile Dune. Ci sono alcune modifiche alle proporzioni che sono un po' stridenti, ma aiutano davvero a vendere il fascino di questo mondo. È vasto, espansivo e ha un panorama sonoro infernale, per non parlare della colonna sonora in forte espansione dello stesso Mr. Boom Score, Hans Zimmer. Vuoi davvero il miglior sistema audio a cui puoi mettere le orecchie davanti per ascoltare davvero tutto. È come ascoltare un'orchestra sinfonica. Suonano benissimo con i diffusori Bose, ma suonano irreali dal vivo e di persona. La fotografia di Greg Fraiser è stupenda ma, visivamente, la sua qualità più impressionante potrebbe essere la sua perfetta miscela di elementi pratici e digitali. Non puoi davvero dire dove finisce il carrello di atterraggio artigianale e inizia l'astronave delle dimensioni di Manhattan. È il tipo di film che probabilmente vincerà i premi più tecnici agli Oscar, compresi i costumi perché è un pezzo d'epoca in tutto e per tutto. Il periodo sembra essere il 10, 191 d.C.
Stai certo che Dune (il film) non è la fortezza impenetrabile che hai sempre pensato che Dune (il libro) fosse. Personaggi complessi con una vita di retroscena e motivazioni sono ridotti ai loro scambi più essenziali da un cast di stelle tra cui Rebecca Ferguson (Doctor Sleep) Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome) e Oscar Isacc (Ex Machina) che sfoggia una barba che potrebbe fermare il traffico. Come nel caso di Game of Thrones, stiamo solo grattando la superficie con questa manciata di nomi. C'è tutta una serie di personaggi secondari che sfoggiano tecnologia fantastica, tazze cattive e occhi azzurri funky tra cui Javier Bardem (madre!), Josh Brolin (Grindhouse: Death Proof), Zendaya (Spider-Man: Far From Home) e Dave Bautista ( esercito dei morti).
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Can I get a dwp and Maleficent crossover where Aurora and Andy instantly become friends but Maleficent and Miranda silently judge each other?
sorry it took me a few days, christmas was nuts, but here’s what i came up with for this! i hope you like it!!
Edit: fixed the weird formatting tumblr keeps insisting on 🙄
For Them
Miranda Priestly x Andy Sachs, Maleficent (Disney) & Aurora
1587 words
Though necessary, it was supposed to be fun, was what Aurora and Andréa had told their respective companions about The Summit for that decade. The Summit was a decennial event that gathered the monarchs of each kingdom in the realm to reaffirm the treaties of peace throughout the lands. It would be the first that the Moors, now recognised as a sovereign state, would be attending. Andi was particularly excited to meet the young queen Aurora, who was her only cousin and blood relative left. Miranda, the queen to Andi’s queen consort, was less enthused about the fae being involved.
“You promised you wouldn’t judge anyone before you met them,” Andi reminded her wife. With the blood of the ancient draconian lines running through her, Miranda was volatile when aggravated, but no one feared Andréa’s own rare, poor temper like the Queen of High Elias. “We are representing our people and I am meeting my cousin. Please don’t become standoffish so early on,” Andi said. Miranda knew by hearing the words alone, that her wife was not quite asking.
“You know my experience with dark fae like the Delegate Queen,” Miranda said. It was icy to anyone looking at the two monarchs from where they sat in the great hall where a banquet would commence The Summit the next day. To Andi, who knew Miranda first as a queen and later as a lover, her wife onlysounded huffy and whingey. Very unbecoming for the Draconian queen, but privately very cute to Andi.
“And she probably has had poor experiences with dragons,” Andi returned, watching as her wife accepted the logic with what could be argued was a pout.
“We’ll see,” was the non-committal reply.
.o0o.
“Come, mother!”
“Aurora, I do assure you, I am coming,” was the exasperated reply from behind. Aurora was too enamoured by the grand path leading to the Swez Chateau, the location for The Summit every decade, to chastise her mother for her sarcasm. Aurora knew her mother did not care to attend the gathering, but upon Aurora’s anxieties that they would be excluded from peace if they did not attend, the dark fae, her glorious wings in her wake, conceded to the trip. She was not quite regretting the decision, but upon sensing a dragon in attendance, she was immediately on edge.
“Aurora,” she called to her wandering child (who was barely still a child, if she was still considered one at all). “Come here, by me,” she instructed. Aurora, all too happy to walk beside her mother, obeyed. Maleficent took only a moment to admire Aurora’s glee before she began surveying their surroundings.
As a rule of The Summit, no one, royalty or delegate, was announced upon arrival. All were to arrive and leave as equals, or so the aim was. When one was attached to rather obvious wings and horns and an even more preceding reputation, however, it made such anonymity difficult. Maleficent schooled her expression to one of ease, anyway.
One pair of royalty, out of the many that watched Aurora and she enter, caught her sharp green eyes and kept her attention all the way to the bottom of the grandiose staircase that led to the hall. Maleficent could see clearly the shimmer of draconian magic around the white-haired one, and a lingering claim upon the brunette by her side. Maleficent was wary of them instantly.
“Shall we try to find Andi, mother? She said she’d be here wearing a bright blue gown,” Aurora said. Maleficent noticed the bright hue of the brunette’s dress and bit back a snarl. The little queen cousin had not mentioned that she was wed to a dragon. If Maleficent had known, she’d have stayed home. “Oh! There!” And then Maleficent was being dragged by Aurora nearer, to her mounting horror.
“Andi?” the little queen called out. The tall brunette turned to Aurora, and to Maleficent’s relief, she smiled and began approaching the blonde and dark fae.
“Aurora?” said the smiling woman, trailed by the dragon woman. “Goodness, you really do look like cousin Leila,” a pleasant voice remarks. The other woman stays silent, Maleficent notices. Does she not think Aurora is beautiful? Because if that’s the case then Maleficent will disregard the ‘talk’ Diaval gave not to use her magic and-
“-And this is my mother by heart, Maleficent, the Delegate Queen of the Moors, our home,” Maleficent hears suddenly. Suddenly, Maleficent has a hand connected to the brunette’s, who introduces herself as Andi.
“Andréa, Queen Consort of the High Elias Kingdom,” an imperious intones.
Miranda catches wary, sharp eyes with her own after she has properly introduced her wife, who always forgets to do so. She sees the way the large feathered wings flutter in annoyance, or perhaps alertness. Dark fae and the northern dragons have been known to clash, and never quietly or peacefully. What the ambassadors of Swez were thinking inviting them both, Miranda had no idea. The way Andréa and Aurora both linked arms and began chattering away about their homes and their companions made Miranda wish to stay her temper, and she hoped the same could be said about the dark fae – Maleficent – for the sake of their loved ones.
And Miranda could tell that Aurora was precious to Maleficent by the way the imposing figure kept an eye on the young blonde and everyone else in relation to them. She found herself doing the same for Andréa at every appearance they made in and out of their kingdom. She didn’t like the fae, but perhaps, for her wife’s sake, she could respect the winged woman.
“It has been some time since I’ve made acquaintanceship with a fae of your kind,” Miranda said, deceptively conversational once Aurora and Andréa had decided to get drinks and find a spot to sit nearby.
“It will be some time yet, dragon,” was the steely response. Miranda smirked. She’d give the fae that one.
“Creator willing, yes. You will try to behave for your daughter, I hope.” Her tone was just condescendingly hopeful enough to irritate the pristine feathers as they ruffled slightly. Not enough to actually draw out retaliation of a more embarrassing sort.
“It always depends on the company, I’ve found.” Maleficent turned to Miranda, who was watching with one part fondness, two parts exasperation as her wife rapidly formed a relationship with the youngest queen in attendance. “For example,” the voice continued, “Should you or anyone here pose a threat to my daughter… Well, I wouldn’t bet on another Summit next decade.”
“How confident,” Miranda sniped. Her vertically slitted pupils were narrow and observant; icy.
“Overthrowing a mad king will make you that way.”
Miranda thought to her own kingdom and how she, as a young woman training to be a priestess, had been summoned home to eliminate her aunt’s husband from the throne. King Irv had been overtaxing and underfeeding her people for nearly half a decade before she had been able to usurp him. She had known the confidence that overthrowing a king like that that Maleficent was talking about.
“Yes,” she agreed hesitantly. “It will.” Miranda felt that keen gaze on her face for a moment before turning back to watch the two younger women as they joyously interacted.
“Aurora has been speaking of this event since I agreed to come,” Maleficent said suddenly. Miranda hummed. “She prioritises peace over most things,” Maleficent continued. “But I know she was most excited to meet her only cousin, her only remaining family.”
Miranda swallowed surreptitiously. Andréa had been devastated when her cousin, Aurora’s mother, had passed away, and then again, several years later when her mother passed, too. Miranda had never seen grief as all-encompassing as Andréa’s, who felt everything deeply and personally. Miranda could truly empathise with the young blonde queen on how important it was for her to meet with her wife, because she knew how important it was for Andréa to meet her baby cousin.
“We will never be friends,” Miranda said frankly, though not unkindly. “But the people we love most are family, and so we must try to be cordial,” she said, catching the fae eyes of her unwanted conversation partner. She jerked her head delicately to the brunette and blonde who were sitting close together on a chaise lounge, heads close and talking quietly, hands nearly clasped together. “For them.”
Maleficent turned her head, and she would never admit it under the threat of an iron prison, but she ached with love at the way Aurora was already looking up to Andréa. Loathe as she was to acknowledge, dragons were very particular about the mates they chose, and Andréa seemed to live up to the draconian standards. She supposed she could consider a tentative truce between herself and the dragon queen, distasteful as it sounded.
“For them… I suppose.”
“Suppose nothing, just agree.”
“Fine,” the dark fae hissed. She snarled at the wide, smug grin Miranda gave her.
“How good of you.”
.o0o.
“Do you think they’re getting along?” Aurora asked Andi from their perch. She was looking at her cousin, too afraid to turn and see the hateful stares Miranda and her mother might have been giving one another.
Andi, who had been watching subtly as her wife and Aurora’s honorary mother interacted, watched the fae snarl at her wife, who grinned in response. She smirked and leaned in to rest a hand on Aurora’s forearm comfortingly. “Don’t worry, cousin,” she said with her smirk-turned-smile. “They’ll be just fine.”
END
#request complete#miranda priestly#andy sachs#aurora#maleficent (disney)#mirandy#aurora & maleficent#for them#maleficent#the devil wears prada#Anonymous
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10, 23, 26 😊
Thank you Gemma!
10: guess how much brandon's most expensive article of clothing costs
I was really hoping for this one 😂 I don't have the whole picture since I'm more well versed on his ww wardrobe mostly but the dragon jacket was just a few dollars less than 4k so I guess that one wins. As a full suit I think the pinstriped one from the decennial wins bc it's around 4150$ counting jacket and waistcoat only (trousers cost not available).
I also read recently that his snake skin bomber jacket he loved so much during sam's town was 2k from dior homme. I guess that was one of the first expensive things he bought when he got his first money from hot fuss
23: Bruce Springsteen, Bernard Sumner, noel Gallagher or morrisey?
While not being a fan of anyone of them I guess Bernard Sumner?
26: has brandon flowers influenced your wardrobe?
I definitely have not bought a blazer with strong brandiva vibes and a tank top with gold cactus on it. Not at all
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Today....
Today is my 10 year anniversary, my decennial if you wish, as a (International) VIP. 10 years of love and music and tears and laughter. Thank you BIGBANG for every single day with you in my heart, let's try for another 10 years together. Thank you G-Dragon. Thank you T.O.P. Thank you Taeyang. Thank you Daesung. Thank you Seungri. Thank you for introducing me to another language, culture, and helping me getting to know so many people who today are friends, to groups who I today listen to every day, to dramas and shows and movies and videos I would never have imagined would have such a big influence on me. Thank you for all the hard days, all the fun days, all the sad days, and every single one of the days that aren't memorable. Love you all yesterday and today and tomorrow. Until Whenever, forever.
#BIGBANG#big bang#kpop#k-pop#gdragon#daesung#taeyang#t.o.p#g dragon#seungri#personal#love#opinion#anniversary#until whenever
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How confused do you think my grandparents would be if I put unprepared casters' "that really dungeons my dragons" shirt on my christmas/bday list?
Probably just as much as if I put the Lovejoy Family Decennial Family Celebration of Love and Joy t-shirt on my list too huh
#my grandma called me today to ask for my list#and ofc every single thing i wanted ever left my head#so now im going mmmmmmmmmerch? podcast merch?
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Cina: un ruolo di attore sempre più protagonista
10/05/2021
Dal 2000 ad oggi la crescita della siderurgia cinese ha dominato la scena mondiale
Se è vero che l’appetito vien mangiando, la Cina sembra trovarsi nel bel mezzo del pasto ed essere ancora lontana dalla sazietà. La scalata delle quote di mercato in termini di produzione, consumo apparente e commercio estero all’interno della siderurgia globale da parte di Pechino, infatti, si è susseguita in questi ultimi anni a ritmi impressionanti. Il settore siderurgico cinese sembra non aver conosciuto negli ultimi 20 anni nessun tipo di crisi ed ha rappresentato l’ancora di salvezza della siderurgia mondiale nei momenti di tempesta come la crisi del 2009 e la recente pandemia da COVID.
Produzione: crescita che supera il 700% Nel 2020 la produzione siderurgica cinese ha assorbito più della metà della produzione di acciaio globale, superando la quota del miliardo di tonnellate sfornate in un anno, record che non era mai riuscito a nessun Paese. Da ormai 24 anni la Cina è il maggior produttore mondiale di acciaio: dopo aver superato il Giappone nel lontano 1996, il Paese del dragone non ha fatto che incrementare gradualmente il proprio output (con l’unica eccezione del 2015). Ad inizio millennio la quota della produzione cinese su quella globale era del 15,1%, con un output di circa 30 milioni di tonnellate maggiore di quello degli USA e di circa 65 milioni minore di quello europeo. Nell’ultimo ventennio questa quota ha raggiunto il 56,2%, mentre in termini di volumi l’aumento è stato di 924 milioni di tonnellate (+719%). In pratica, la crescita della produzione siderurgica cinese ha rappresentato in questi due decenni il 90% di quella totale mondiale. Nell’anno del COVID, il gigante asiatico ha incrementato la produzione rispetto al 2019 di 5,7 punti percentuali; con Iran e Turchia sono stati gli unici tre Paesi tra i primi dieci produttori d’acciaio a mostrare un segno positivo. In termini di volumi, però, l’aumento della Cina è decisamente più importante rispetto a quello delle altre due nazioni, quantificandosi in più di 55 milioni di tonnellate e compensando così le perdite che si sono verificate nel resto del mondo causa pandemia. La Cina, come già accennato da Emanuele Norsa nello scorso appuntamento di Mercati & Dintorni, sta anche diventando sempre più un player di rilievo nel mercato del rottame. Se infatti ad oggi la quota di impiego del rottame sul totale delle materie prime in Cina si ferma intorno al 15%, nel 2025 potrebbe raddoppiare raggiungendo un terzo del totale: cambiamento che rapportato ai volumi cinesi andrà sicuramente ad impattare sul mercato del rottame internazionale. Anche produzione proveniente da forno elettrico, che oggi rappresenta circa il 10% del totale dell'output cinese, nel 2025 potrebbe raggiungere il 18-19%, in linea con gli obiettivi della riduzione delle emissioni di CO2 dell’industria siderurgica.
Consumo: dinamica parallela a quella della produzione L’impennata della produzione cinese degli ultimi anni è stata accompagnata e supportata da quella dei consumi. In questi venti anni la domanda di acciaio del gigante asiatico, a differenza di quella di UE ed USA, non è stata minimamente scalfita né dalla crisi del 2008, né dalla più recente pandemia. Basti pensare che la richiesta mondiale di acciaio nel 2020 è calata dello 0,2%, mentre se dalle statistiche togliamo la Cina il dato scende vertiginosamente ad un -10%. Il consumo apparente della Cina ha subito una battuta d’arresto solamente nel triennio che va dal 2014 al 2016, dove anche la produzione aveva mostrato una, sebbene più leggera, flessione. L’aumento del consumo cinese su quello mondiale nel ventennio si attesta intorno all’86% e la quota oggi occupata dalla Cina è la stessa di quella della produzione: 56,2% dopo che nel 2019, anno non proprio roseo per la siderurgia globale, il colosso asiatico ha superato quota 50% sia per quanto riguarda i consumi, sia per la produzione.
Commercio estero in acciaio: surplus che dura da dieci anni Dal 2000 ad oggi la bilancia commerciale siderurgica cinese ha raggiunto il pareggio in due occasioni. La prima nel 2005 quando, dopo quattro anni in cui il Paese si era rivelato un importatore netto, sono in concomitanza diminuiti gli acquisti ed aumentate le vendite. La seconda nel 2009 con la crisi globale che ha pesantemente impattato sul calo delle esportazioni (da 56 a 23 milioni di tonnellate), tornate ai livelli dell’import che invece ha toccato in quell’anno un picco di 22 milioni di tonnellate poi mai più raggiunto fino ad oggi. Nell’ultimo decennio, la Cina si è riconfermata esportatrice netta di prodotti siderurgici facendo registrare picchi dai 90 ai 110 milioni di export nel triennio 2014-2015-2016 ed un surplus della bilancia commerciale che ha sfiorato i 100 milioni di tonnellate. In questi tre anni, le esportazioni cinesi hanno saputo alimentare la produzione siderurgica mitigandone il calo che, senza queste vendite oltre confine, avrebbe potuto essere più accentuato vista la flessione dei consumi domestici. Nel complesso, nell’ultimo ventennio, la quota dell’import cinese di prodotti siderurgici su quella globale si è dimezzata da un 7,0% ad un 3,5%, mentre quella dell’export si è quadruplicata dal 3,6% del 2000 al 14,5% del 2019. La quota dell’export è destinata nel futuro prossimo a diminuire, dopo che ad inizio anno la Cina ha provveduto ad eliminare gli sconti fiscali sulle esportazioni di 146 prodotti siderurgici: l’intervento renderà le vendite cinesi meno competitive ed ha come obiettivo proprio la disincentivazione delle esportazioni e la focalizzazione sulla riorganizzazione della produzione interna.
Conclusioni Che la Cina la facesse da padrona nel settore siderurgico mondiale era già chiaro a tutti da molto tempo; nonostante ciò, leggere i numeri che il Paese ha totalizzato negli ultimi vent’anni fa un certo effetto. La siderurgia cinese non conosce limiti né competitors e sembra non volersi fermare, abbattendo uno dopo l’altro nuovi traguardi e record. Una cosa è certa: la Cina è destinata a dominare la siderurgia globale ancora per molti anni e continuerà a dettare legge all’interno del settore.
Fonte: siderweb
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