#DOT3 SA
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alkjamie · 6 years ago
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Cardiagnostics Brake Fluid Tester LED Moisture Water Compact Tool Test Indicator Pen DOT3 SA Automotive Diagnostic Tool Brake Tester.
Description : The brake fluid tester is suitable for determining brake fluid quality. Easy and quick way to test for moisture content in the brake fluid LED light indicators show percentage of water in the brake fluid Designed without cable connector Only takes seconds to know the results Calibrated for cars using DOT 4 brake fluid (found in most cars produced since 2006) Takes 1 x AAA/1.5V battery (battery not included) Suitable for DOT3 / DOT4 testing Directions for using: 5 LEDs indicating the water % in the brake fluid : 0% LED:Battery is OK,and there is on water content in brake fluid 1% LED: Water Content, H2O≤1%, brake fluid is above standard 2% LED: Water Content, H2O≤2%, still can use it 3% LED: Water Content Water Content, H2O≤3%, brake fluid should be changed 4% LED: Water Content Water Content, H2O≥4%, brake fluid must be changed
Package Include: 1 x brake fluid tester(with retail package, battery not included)
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yukenjsd · 6 years ago
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YUKEN PISTON PUMP:
The Cartridge Piston Pump is a fixed displacement. It is designed to be installed into a customer’s cavity, and driven by a customer supplied (and mounted) electric motor. This cartridge pump is also capable of operating with a variety of non-abrasive, non water-based fluids. There are three pump standard pump displacements available for the Cartridge Piston Pumps.
The Cartridge Piston Pumps have no threaded ports but instead, rely on the correct interface of the customer’s. A 10 micron suction line filter is recommended to protect the cartridge piston pump and the system. Both the Miniature Piston Pumps and Cartridge Piston Pumps can operate with a variety of non-abrasive, non water based fluids,  Commonly used fluids include Automotive Transmission Fluid, hydraulic oils, DOT3 brake fluid If users wish to use alternative oil, hydraulic fluid, ATF, or other they are warned to check that they have the same properties as those recommended.
For further Technical details or Inquiries mail to [email protected] or visit
www.jsdgroup.in
Some of Yuken regular piston pump available ex stock :
AR 16-FR-01-C-22
AR 16-FR-01-B-22
A16-F-R-01-H-K-32
A 22-FR-01C20
AR 22-FR-01C-22
AR 22-FR-01B22 
A3H56-FR01KK-10 
A37-F-R-01-C-K-32 
A37-F-R-01-B-K-32 
A-56 -C0-C-K-PISTON PUMP
A 56-F-R-04-H-K-32
 SA 56-F-R-01-H-K-32  
  Piston Pump
YUKEN PISTON PUMP YUKEN PISTON PUMP: The Cartridge Piston Pump is a fixed displacement. It is designed to be installed into a customer’s cavity, and driven by a customer supplied (and mounted) electric motor.
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ginevra-malcolm · 8 years ago
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Chapter 24 - Coffee Pet Restaurant
Ginevra
Abbassa lo schermo del McBook senza spegnerlo. Toglie gli occhiali e ce li appoggia sopra. Reclina in avanti il busto e appoggia le braccia al bancone, una mano si allunga per far scivolare il libro, aperto e abbandonato non distante, fino a portarselo davanti. Sfiora la pagina aperta con la punta delle dita, e la gira, lentamente, sembra metterci una certa accortezza nel farlo. Quel colore della carta, leggermente ingiallita dal tempo, è un richiamo mentale a fare attenzione. Osserva l'illustrazione presente su una delle due pagine successive, si concentra su quella, non legge il testo che già conosce, ma guarda solo l'immagine assorta in qualche pensiero. Non distoglie lo sguardo nemmeno quando Cleo si allunga sul bancone, oltre il libro, ma si limita ad allungare un braccio per accarezzarla, lentamente
Malcolm
Così come Ginevra ha provato ieri a cercare il giornalista (con buon esito) agli archivi, ora lui si accinge ad entrare nella libreria della sua “assistente”. Passo deciso, espressione austera, aspetto curatissimo, un soprabito grigio che si apre su un completo scuro, camicia bianca e cravatta blu con sottilissime righe chiare diagonali. Ha con sé l’inseparabile moleskina nera che tiene nella mano destra; la sinistra invece regge un portabicchieri con due mug di caffè, presumibilmente le solite scelte sicure. Mentre fa il proprio ingresso, cerca con lo sguardo acuto ma particolarmente stanco la persona che cerca: ed eccola lì, al bancone, con un gatto. «Buona sera Miss Durand» esordisce con la solita immancabile e composta educazione. Il tono è del tutto normale, come se nulla fosse avvenuto ieri. «Alla fine ha preso anche il gatto. O gatta che sia.» commenta accennando con la mano destra occupata al gatto che ha visto sul bancone, verso il quale si avvicina. Le movenze sono come sempre rigide, misurate, ma determinate. «Le ho preso il solito caffè, se lo gradisce.» afferma, col classico tono distaccato e di fredda cortesia.
Ginevra
Non alza lo sguardo quando sente aprirsi la porta, ma rivolge un saluto generico a chiunque stia entrando «sal...» si interrompe sentendo la voce di Malcolm e alza lo sguardo tirando su anche il busto. Il gesto fa saltar giù dal bancone Cleo che, già incuriosita dal nuovo arrivato, va ora a strusciarsi sulle sue gambe con un delicato miagolio, di quelli volti a suscitare l'affetto dell'oggetto delle attenzioni del gatto. Lei, invece, dopo un primo momento di evidente sorpresa abbassa lo sguardo sul libro «Signor Barnes» risponde al suo saluto «mh.. si, qualcosa del genere... è una femmina» borbotta confusamente alla sua annotazione sul gatto, perché effettivamente lei sa solo di essere tornata a casa col gatto in braccio e niente altro. Da dove arrivi è un mistero. «Grazie...» riguardo ai caffé, sposta alcune bolle di accompagnamento dal bancone intanto «può appoggiarli qui...» mentre va ad aprire un cassetto sotto la cassa i cui le fa sparire «ho fatto quelle ricerche sui social come mi aveva chiesto» esordisce per lanciarsi in un argomento che sia opportuno. Dopo aver posato le bolle, rialza lo schermo del computer e gli occhiali scivolano via, ma non sembra accorgersene, insomma sta facendo molte cose insieme e nessuna prevede che alzi lo sguardo verso il giornalista.
Malcolm
Non si oppone affatto all’animale che va a strusciarsi contro le sue gambe, ma ovviamente si ferma e lo osserva, senza dedicargli tuttavia grandi attenzioni a parte il commento fatto verso la padrona. «Ha un nome?» domanda riguardo alla gatta, ovviamente. Avanza quindi, in modo da posare il portabicchieri sul bancone, ovviamente con riguardo di posizionarlo in modo simmetrico e allineato rispetto a qualche punto di riferimento. Una volta che si è liberato la mano sinistra, torna a cercare con lo sguardo il gatto, mentre di per sé resta dritto in piedi davanti al bancone. Sente delle ricerche: «Ah, magnifico» commenta con un tono puramente professionale, soddisfatto della notizia in sé e per sé. Non tocca i caffè ancora, e non lo farà finché Ginevra a sua volta non avrà preso. «Anche io ho delle novità – più o meno – su tutti e tre i casi.» non sta a specificare quali sono ovviamente «Mi dica, quali sono i risultati?» fa partire per prima Ginevra, poggiando entrambe le mani sul bancone, quella che regge la moleskina e la sinistra con cui invece si mette a scandire i secondi, tamburellando il bancone con l’indice e il medio, senza produrre alcun rumore.
Ginevra
«Cleo» risponde riguardo al gatto, mentre con lo sguardo resta sul monitor del computer per reperire le informazioni trovate. La mano sinistra sale alla testa per prendere gli occhiali, che non sono lì, si sposta al collo del maglioncino senza esito favorevole, espira quindi dal naso e si avvicina col viso al monitor, non eccessivamente, ma quanto le basta per leggere. «Come aveva immaginato, la signora è abbastanza .. esposta» clicca e gira il McBook perché anche Malcolm possa vedere l'immagine aperta a tutto schermo «questa è la signora Powers» lei rimane con lo sguardo su un angolo del computer «e ho trovato anche una foto di suo marito, e altre sue foto ovviamente»
Malcolm
Sentendo il nome del gatto lo ripete fra sé e sé «Cleo..» assottigliando lo sguardo sull’animale come a voler focalizzare o ricordare qualcosa. Inclina leggermente il capo, un gesto quasi curioso, docile, in quell’essere tutto razionalità e glaciale compostezza d’altri tempi. Dice: «Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che sfiora i libri, amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere.» un tono molto serio benché pacato, e indecifrabile nel complesso, quasi si fatica a capire se sono parole sue o se stia citando qualcuno. Comunque da lì a poco passano a parlare di lavoro. «Prevedibile» commenta senza importanza riguardo al fatto che ci aveva visto giusto sulla personalità della donna in questione. Resta quindi a guardare l’immagine di Cheryl Powers che gli viene presentata: poggia la mano sinistra sotto il mento mentre osserva questa figura e torna nei suoi occhi quella luce di disgusto e odio. Per qualche secondo di troppo scruta la foto fissandola intensamente, manco le volesse comunicare qualcosa telepaticamente. «Posso vedere il marito e le altre foto?» domanda quindi tornando su Ginevra.
Ginevra
Riconosce la citazione, ma non dice nulla in merito e clicca per far apparire le altre foto della signora; «Questo poi» clicca per far scorrere le foto «è suo marito, il signor Jim Hutton, titolare di una redditizia industria di allevamento intensivo a Laporte» Clicca di nuovo «e questo è il modo in cui tortura quella povera bambina di sua figlia» fa una momento di silenzio «ho trovato in uno dei tantissimi gruppi su Facebook che la signora frequenta una discussione con la signora Dena Jackson. La Powers le scriveva che la vittoria di sua figlia al Little Miss Laporte era avvenuta solo per una svista dei giudici» corruga la fronte per ricordare «è un fatto che risale al quattro febbraio, invece il giorno dell'incidente la signora, come sappiamo, era al concorso Little Miss Louisiana, al Rock N’Bowl Hotel. Ha postato una foto della bambina nei camerini nel primo pomeriggio» sembra aver concluso, ma poi «ah... sto controllando anche i suoi contatti su Facebook, ma sono quasi tremila e mi ci vuole più tempo per quelli» conclude. E non una sola volta ha alzato lo sguardo. Si sposta per avvicinarsi ai caffé, lasciando Malcolm a guardare le fotografie. Prende entrambe le tazze e torna indietro, lascia la tazza con il caffè del giornalista non distante da lui.
Malcolm
Resta ad ascoltare quello che Ginevra ha scoperto ed ovviamente osserva con molta attenzione le foto. Con attenzione ed odio, tant’è che il viso si fa molto più cupo, contratto e trema sulla sua faccia una smorfia di disgusto, soprattutto nel vedere la bambina conciata in quel modo. Annuisce verso la fine, avendo immagazzinato tutto quello che gli è stato detto. «Sta facendo un lavoro impagabile Miss Durand» esprime, mantenendosi come una statua di pietra, e la sua intenzione non è direttamente farle un complimento, quanto la chiara constatazione della realtà dei fatti. Dopo qualche istante in cui ha continuato a fissare lo schermo del computer con aria assorta e tremendamente seria, torna a guardare la donna e prende il bicchiere di caffè con la mano sinistra: «Crede sia possibile stampare queste foto e la discussione avvenuta su Facebook?» lui non è per niente pratico, per cui chiede a Ginevra ovviamente. Dopo aver ottenuto risposta e sorseggiato il caffè, aggiunge mentre fissa con una concentrazione quasi alienante un punto vuoto qualunque: «Per i contatti faccia con calma. La nostra priorità ora è andare a quel motel. A proposito di questo, ho contattato un mio conoscente a New York, un meccanico. Mi ha fatto sapere che il liquido per i freni – quello che noi chiamiamo impropriamente olio – non esiste in una sola tipologia, bensì presenta varie classificazioni. La macchina della famiglia Jackson, per l’esattezza, richiede per i freni un fluido del tipo..» si interrompe perché si è scritto queste informazioni, e sebbene le ricordi vuole essere certo, motivo per cui posa il bicchiere, indossa velocemente gli occhiali e apre la moleskina trovando quell’appunto: « …ecco, di tipo DOT3 o DOT4. O al limite DOT 5.1, mi ha detto. Questi fluidi sono caratterizzati da una base chimica glicolica. Se troviamo qualcosa nel parcheggio del motel, sono certo che le analisi sulla sostanza, benché non siano del tutto risolutive, costituiscano una prova indiziaria molto forte. In ogni caso, la cosa più importante di tutte è ottenere ovviamente i filmati. Prima di andare al Motel tuttavia devo necessariamente verificare una cosa..» commenta, dopo aver dato quella spiegazione, e il commento, poco specifico, lo fa sovrappensiero, con la mente presa più ad elaborare strategie ed ipotesi. Chiude meccanicamente la moleskina e resta pensieroso per qualche altro momento.
Ginevra
Beve un sorso di caffé e lo sguardo le cade sul libro ancora aperto sull'illustrazione di Alice e l'ora del tea alla tavola del Bianconiglio, resta un istante a guardarla, poi con la mano libera chiude il libro, con un gento lento e assorto. Lo fa scivolare sul bancone verso la cassa e lo lascia lì, anche quella mano raggiuge la tazza di caffè, che tiene sollevata non distante dal viso, e beve un altro sorso. Abbassa le mani e posa la tazza sul bancone senza però lasciarla. Su di essa tiene lo sguardo «si, certo, stamperò tutto quello che ho trovato» conferma, senza particolare entusiasmo, annuisce poi alla spiegazione sull'olio, lei non guida, quindi per lei si tratta di arabo, sulle automobili sa solo quello che sanno tutti. Resta in silenzio qualche momento pensando che lui debba proseguire, quando non lo fa, alza lo sguardo ad osservarlo. Davvero solo un momento «mi... mi diceva anche degli altri due casi..» a ricordargli la questione.
Malcolm
«Ottimo» commenta pure lui senza grande entusiasmo – ma per lui è più che normale - quando sente che è possibile stampare i risultati e che Ginevra lo farà. Poi, quando la donna gli ricorda degli altri due casi, sembra tornare coi piedi per terra, andando di nuovo ad osservarla, come si osserva un interlocutore, niente di più. «Sì certo. Per quanto riguarda l’arciere, ho avuto qualche conferma delle mie ipotesi. Ho cercato in vari hotel, estendendo progressivamente il raggio dal Café du Monde. Il nostro John Doe è passato dal Place d’Armes Hotel, a due minuti di cammino dal Café, dove voleva prendere una camera per un mese. C’erano problemi con la sua carta di credito a quanto pare, e voleva pagare in contanti, ma era una somma troppo grossa perché l’hotel la accettasse. Così è andato altrove. Appena mi è possibile, il prossimo albergo da controllare sarà l’Omni Royal Hotel. Oltre a questo, ho realizzato, con l’aiuto dei suoi disegni, che l’arciere ha agito dal secondo piano del Monty’s on the Square, dall’altro lato della Decatur Street. Questo mi ha indotto a riflettere su quanto fosse difficile il tiro da lì, ciò significa che abbiamo a che fare con un arciere molto, molto esperto. Devo riflettere su questo particolare, forse potremmo iniziare a fare qualche ricerca a riguardo per provare a capire l’identità del killer. Riguardo al voodoo invece sto controllando se in passato siano accaduti degli episodi così plateali e violenti come l’incidente alle paludi e il gesto al funerale di Kingdon. A quanto pare si tratta di un fenomeno nuovo, il che è interessante; tuttavia continuerò a cercare, non sono ancora soddisfatto.» spiega tutto per filo e per segno, in maniera calma e razionale.
Ginevra
Ascolta tutto in silenzio, di tanto in tanto sorseggia il caffè, quando Cleo salta sul bancone per avvicinarla, la accarezza in modo da tenerla con il fianco appoggiata a sé, lo sguardo ovviamente rimane sul gatto «immagino che vorrà andare da solo all'Hotel dove alloggiava John Doe» fa una breve pausa «quando l'avrà trovato intendo» posa la tazza con il caffè, e anche l'altra mano va ad accarezzare il gatto che inizia a fare le fusa in mano era abbastanza rumorosa, le labbra si piegano in un leggero sorriso di tenerezza verso l'animale e si abbssa col busto per avvicinare il viso al muso del gatto a cui mormora «Mon petit chéri, tu es si adorable...» non usa il francese pulito, ma il creolo. Si rialza e allontana le mani dal gatto «mi scusi Signor Barnes, ma ... dovrei andare un momento di sopra a cambiarmi, non so se vuole aspettare ...» lascia aperta la seconda opzione « o temo che farò tardi per l'evento di stasera» ovviamente non lo guarda, ma si volta per salire la scala che conduce al piano di sopra, nel suo appartamento.
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yukenjsd · 6 years ago
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Piston Pump :
The Cartridge Piston Pump is a fixed displacement. It is designed to be installed into a customer’s cavity, and driven by a customer supplied (and mounted) electric motor. This cartridge pump is also capable of operating with a variety of non-abrasive, non water-based fluids. There are three pump standard pump displacements available for the Cartridge Piston Pumps.
The Cartridge Piston Pumps have no threaded ports but instead, rely on the correct interface of the customer’s. A 10 micron suction line filter is recommended to protect the cartridge piston pump and the system. Both the Miniature Piston Pumps and Cartridge Piston Pumps can operate with a variety of non-abrasive, non water based fluids,  Commonly used fluids include Automotive Transmission Fluid, hydraulic oils, DOT3 brake fluid. If users wish to use alternative oil, hydraulic fluid, ATF, or other they are warned to check that they have the same properties as those recommended.
For further Technical details or Inquiries mail to [email protected] or visit
www.jsdgroup.in 
Some of Yuken regular piston pump available ex stock :
AR 16-FR-01-C-22
AR 16-FR-01-B-22
A16-F-R-01-H-K-32
A 22-FR-01C20
AR 22-FR-01C-22
AR 22-FR-01B22 
A3H56-FR01KK-10 
A37-F-R-01-C-K-32 
A37-F-R-01-B-K-32 
A-56 -C0-C-K-PISTON PUMP
A 56-F-R-04-H-K-32
 SA 56-F-R-01-H-K-32  
Piston Pump
Yuken Piston Pump Piston Pump : The Cartridge Piston Pump is a fixed displacement. It is designed to be installed into a customer’s cavity, and driven by a customer supplied (and mounted) electric motor.
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