#Cristina Fogazzi
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Cosa pensi della polemica sulla cena di Veralab nella Biblioteca Braidense?
Allora ci ho riflettuto un po' e onestamente non sto né da una parte né dall'altra, trovo delle criticità da entrambi i punti di vista.
Partiamo dal fatto che Cristina Fogazzi ha sbagliato a parlare di classismo nei suoi confronti, non c'entra nulla, la polemica non è perché lei è un'estetista. Brava che hai fatto i soldi, non c'è bisogno di vantarsi che paghi la gente visto che dovrebbe essere la normalità.
Poi se lì non si può bere, non si può mangiare e ovviamente non si può toccare niente e fare foto con il flash perché si rovinano i libri, non si dovrebbe proprio fare nulla, a prescindere da chi sei e quanti soldi hai, qui ha toppato la Pinacoteca nelle sue regole. Ma non con la Cinica, con tutti visto che c'è la possibilità di prenotare da loro sito, non dovrebbe essere proprio permesso.
Ora, detto ciò, se ad affittare la location fosse stata persona X, sconosciuta ai più ma con i soldi, si sarebbe creata la stessa polemica? Oppure, se a te o a me, persona comune, dessero la possibilità di fare una festa in un museo, in una pinacoteca, al Colosseo diresti di no? Perché ci siamo tutti entusiasmati con il video di Beyoncé al Louvre, ma in questo caso no? Dove sta la differenza?
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-lestetista-cinica.html Chiara Ferragni, l'Estetista Cinica: «Pandoro-gate? Fosse successo a Fedez avrebbero detto a lei di divorziare e portar via i figli» Cristina Fogazzi, in arte Estetista Cinica, ha rivelato cosa pensa delle ultime vicende che hanno colpito Chiara Ferragni. Solo qualche giorno fa aveva condiviso alcune storie su Instagram in cui diceva: «È da un mese che mi viene chiesto cosa penso di Chiara Ferragni ma perché dovrei dare la mia opinione su una persona che conosco e con la quale siamo amiche? Perché devo venire qua a sputare in faccia ad una persona che conosco e con la quale sono amica? Non mi sembra il caso». Oggi, 18 gennaio, l'imprenditrice ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica. Le parole di Cristina Fogazzi L'Estetista Cinica ha espresso la sua opinione sul caso del pandoro nell'intervista, ponendo attenzione sulla fama e la popolarità sui social: «Io sono diventata un po’ famosa a 50 anni: chissà quante caz*ate avrei fatto, se mi fosse successo a 25. A lei è caduta addosso una tempesta senza precedenti: rispetto alla storia del pandoro, le battute sessiste di Giambruno con la collega sono state valutate un milionesimo. Cosa sarebbe accaduto se certe cose le avesse dette Fedez? Sarebbe venuto giù il mondo. Come minimo ci sarebbe stata una crociata sotto casa di Chiara, le avrebbero gridato di divorziare e portargli via i bambini». L'Estetista Cinica: «Bisogna imparare a tacere» Cristina ha rivelato che negli anni ha imparato che non sempre serve esprimere la propria opinione su tutto: «All’inizio intervenivo come se fossi al bar con le amiche, poi mi sono accorta che la gente mi riconosceva per strada, e che certe mie frasi venivano riportare in home page sui principali siti d’informazione. Così ho capito che il gioco era cambiato. Allora ho imparato anche a tacere: se aspetto un’ora che mi servano a ristorante, poi non ci faccio un post».
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Si è tenuto l'appuntamento di Natale a Qc Terme di Milano
Tanti volti noti alla festa di Qc Terme di Milano. Valentina Ferragni e Marina Di Guardo, Tommaso Zorzi, Bianca Atzei e Stefano Corti, Rocco Siffredi con Rosa Caracciolo e il figlio Lorenzo Tano, Cristina Fogazzi aka L'estetista cinica. Sono alcuni dei vip accorsi per l'immancabile appuntamento natalizio di Qc Terme a Milano. Per il party evento 2023 si è festeggiato il rebranding del marchio con il QC Christmas Wonder Express, un treno magico che ha trasportato i suoi passeggeri in un percorso esperienziale ricco di sorprese. Durante la serata un ipnotico show cooking dello chef Marco Corradi, in arte Marco Assaggia e la performance di Annalisa, che ha incantato tutti con i brani grazie ai quali si è imposta nel panorama italiano, da "Il mondo prima di te" a "Bellissima". Simona Sbarbaro, Chief Marketing Officer di QC, ha raccontato che il tema di quest'anno è "il concetto di wonder, che è il fil rouge che lega i nostri centri", mentre le mission si concentrano su due fattori: "La felicità delle persone e mettere insieme inclusività ed esclusività. Un mood per unire tutti e farli sentire speciali almeno in alcuni momenti". La filosofia del benessere di Qc Terme è "centrato sulle persone per cui non è medicale ma è benessere della mente, del corpo anche attraverso la mente, e benessere dello stupore. La meraviglia non è un fine ma il mezzo che porta questo stato di appagamento e piacere. Vogliamo immergere le persone sempre più nella bellezza, anche dei nostri luoghi, per aiutare tutti a sentirsi meglio per un pochino". Read the full article
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Milano, accesso l'albero di Natale di Piazza Duomo
Milano, accesso l'albero di Natale di Piazza Duomo. Tanta musica ed entusiasmo hanno accompagnato, il pomeriggio del 6 dicembre durante l’accensione dell’albero di Natale di piazza Duomo. A premere il pulsante che ha illuminato l’abete di 25 metri proveniente dal Trentino, che svetterà all'ombra della Madonnina per le festività, è stato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, insieme all'assessora al Turismo Martina Riva e all’imprenditrice Cristina Fogazzi, fondatrice di VeraLab, l’azienda che sponsorizza l’albero. L’abete è stato addobbato con 700 palle natalizie fuxia e argento e reso brillante da 40mila luci led di colore bianco a basso consumo. L’equivalente dell’importo di energia speso per le illuminazioni sarà donato alla Casa di Accoglienza Enzo Jannacci del Comune di Milano. La scritta ‘We Wish You to Be Yourself’, che richiama il tema dell’accettazione di sé, avvolge per intero l’albero, ai cui piedi si trova un magico villaggio di Natale: seguendo un percorso scintillante è possibile incontrare Babbo Natale, la sua slitta e animali luminosi. La musica è stata protagonista grazie alle performance live di un coro gospel, all'esibizione de La Rappresentante di Lista e al tappeto musicale condotto da DJ La Stryxia. A presentare l'evento è stata la conduttrice radiofonica Annie Mazzola. Chi non ha potuto assistere di persona ha avuto comunque la possibilità di accendere simbolicamente l’albero attraverso un pulsante messo a disposizione dallo sponsor sul suo sito internet. Con l’accensione dell’abete di piazza Duomo ha preso ufficialmente il via il "Natale degli Alberi": entro il 7 dicembre saranno illuminati tutti i 18 alberi - abeti e installazioni - che, anche quest’anno, danno forma e colore al concept, nato da un’idea di Marco Balich e donato da Fondazione Bracco al Comune. Ecco dove trovare i 18 progetti del "Natale degli Alberi": piazza Duomo (Veralab), piazza della Scala (Dior), piazza San Carlo (Wopta), piazza Diaz, via Muratori/ang. via Vasari, piazzale Cadorna, piazzale Carlo Archinto, via Tolstoj/ang. via Savona, piazza Olivetti, via Console Flaminio e Arco della Pace (Dils), piazza Cordusio (Chanel), Largo La Foppa (Acqua di Parma), Corso Garibaldi (A2A), piazza XXV Aprile (Subaru), piazza XXIV Maggio (Plenitude + Be Charge), piazza Duca d’Aosta (Calabria straordinaria) e piazza Tre Torri (City Life Shopping District con Disney per Make-A-Wish).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ho visitato in anteprima il primo punto vendita VeraLab, brand fondato da Cristina Fogazzi, aka l’Estetista Cinica, che aprirà a Milano tra pochi giorni al pubblico….
Cristina Fogazzi, aka l’Estetista Cinica, é uno di quei personaggi che non può lasciare indifferenti. Le sue “Fagiane”, questo é il nome con cui ha ribattezzato la sua community, la adorano, ma ha tanti detrattori. Ma come dice il proverbio “Molti nemici, molto onore”, e l’Estetista Cinica, indipendentemente dai sentimenti che suscita, é indubbio che sia un’abile imprenditrice. Una donna che sa cosa vogliono le donne, e la dimostrazione é il primo monomarca VeraLab a Milano, in via Guido d’Arezzo 9, che aprirà al pubblico il 14 dicembre, e di cui oggi c’è stata la press preview.
VeraLab il primo monomarca di Estetista Cinica: tra arte contemporanea, superfici effetto specchio, e tanti angoli a sorpresa
Varcare la porta del monomarca di estetista Cinica, VeraLab, vuol dire entrare in un irresistibile mondo ludico, ricco di contaminazioni pop, dove il rosa regna sovrano. C’è lo skin bar, ossia la zona dedicata alla prova delle maschere e successivo relax. L’area Caveaux: dedicata ai tre best sellers del marchio, olio denso, spumone e luce liquida. C’è pure un nastro sushi color rosa, in movimento, che attraversa parte della stanza e su cui viaggiano i prodotti della sink care. E poi ci sono camerini a disposizione delle clienti, per consentire una valutazione personalizzata e individuare il trattamento più adatto, ma anche specchi deformanti, come in un luna park per ironizzare sulla percezione del proprio corpo. Infine due grandi distributori a monete, che ricordano quelli delle caramelle, e dove é possibile ritirare un premio ogni qualvolta si riportano 3 flaconi vuoti.
Il tutto tra superfici rivestite in acciaio effetto specchio, neon, e pezzi d’arte davvero notevoli. Perché l’Estetista Cinica ama l’arte contemporanea, il suo sogno era diventare una curatrice. C’è un Banksy, della galleria Deodato Arte e opere del digital artist DotPigeon, fra cui Real Means Beautiful: un’anteprima della collaborazione fra l’artista e VeraLab, che presto verrà svelata.
Estetista Cinica: apre a Milano, il 14 dicembre, il primo monomarca Ho visitato in anteprima il primo punto vendita VeraLab, brand fondato da Cristina Fogazzi, aka l'Estetista Cinica, che aprirà a Milano tra pochi giorni al pubblico....
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Estetista Cinica, parla dei problemi di salute della madre e poi si sfoga: "Che ca**o ci sto a fare su Instagram?"
Estetista Cinica, parla dei problemi di salute della madre e poi si sfoga: “Che ca**o ci sto a fare su Instagram?”
L’imprenditrice ha usato il suo profilo Instagram per parlare delle condizioni di salute della sua mamma e per fare una… Sono settimane colme di impegni e pensieri quelle che sta vivendo Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come Estetista Cinica. Sempre schietta e senza peli sulla lingua spesso ha portato avanti lotte social che prima non erano state quasi mai… Read MoreVipToday
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/ferragni-truffa-o-errore-dallestetista.html Ferragni, truffa o errore? Dall'Estetista Cinica a ClioMakeUp, tutti i casi delle influencer finite nella bufera Errore di comunicazione o truffa aggravata. In attesa di scoprire come andrà a finire il caso del pandoro Balocco di Chiara Ferragni, l'Agcom si porta avanti e detta nuove regole per gli influencer per una maggiore trasparenza. E se la magistratura deve fare il suo corso, non è detto che i follower siano disposti ad aspettare. Già, perché, si sa, il mondo dei social segue altre logiche ed è poco incline a perdonare. Lo dimostrano i follower della Ferragni che, dopo il pandoro-gate, continuano a diminuire. Basta leggere qualche commento agli ultimi post dell'influencer italiana più famosa al mondo per capire quanto sia forte la delusione e l'indignazione per l'intera vicenda. Truffa o errore che sia, il pasticciaccio brutto di casa Ferragni ormai è compiuto e per ricucire con la propria community ci vorrà tempo e pazienza. Caso Ferragni e tecniche di manipolazione degli influencer: come riconoscerle. L'esperta: «Adolescenti i più a rischio» Julia Elle Lo sa bene Julia Elle, influencer torinese, meglio conosciuta sul web come Disperatamente mamma, finita in una complicata vicenda mediatica a fine 2022. Lei, giovane e bella, mamma di tre bambini, 5 pubblicazioni con Mondadori aveva conquistato i suoi follower grazie ai video ironici sulla maternità e al racconto della sua felice famiglia allargata. Tutto però va a rotoli quando il suo ex compagno, Paolo Paone, produttore discografico, racconta su Instagram la sua verità ovvero che il secondogenito non è suo figlio e che non gli è consentito vedere sua figlia Chloe (la terzogenita invece nasce dal rapporto di Julia con il nuovo compagno). Lei a quel punto racconta un'altra storia ancora, fatta di minacce e violenze domestiche e della paura di dire la verità. Insomma gioca la carta della sincerità ma ormai è troppo tardi, i social non perdonano e così vengono meno follower e anche le collaborazioni con le aziende. Julia sparisce dai social e dai suoi canali, piano piano, spariscono anche le foto dei figli. Un anno di assenza. L'ultimo post L'ultimo post a febbraio 2023 per poi riapparire all'inizio di quest'anno in una veste completamente nuova, più sobria, più riflessiva. Un ritorno che, come lei stesso scrive, porta con sé nuovi progetti e non manca il mea culpa sull'esposizione dei figli sui social: «dieci anni fa - scrive Julia - nessuno sapeva nulla di come usare i social, nemmeno io, erano come le prime automobili, ci siamo buttati dentro e le cinture non erano nemmeno previste, ma chi è andato a sbattere si è fatto molto male. Mancavano le regole, le stesse che servirebbero oggi più che mai e che nascono dagli errori di chi ha fatto quello che credeva giusto con uno strumento di cui non si conosceva la pericolosità». «Penso di aver sbagliato? Sì - ammette l'influencer - Oggi alla luce di quanto ritengo pericolosa l'esposizione dei bambini online mi sento in dovere di portare qui le riflessioni che partono dai miei errori e che spero portino l'attenzione sulla necessità di nuove regole». Cristina Fogazzi Decisamente meno grave, è il caso finito sui giornali due anni fa di Cristina Fogazzi, alias estetista cinica, che non ha mancato di far arrivare pubblicamente la sua solidarietà alla collega-amica Chiara Ferragni inviando un cuoricino tra i commenti al video di scuse postato dall'influencer. Già, perché anche l'estetista cinica si è dovuta scusare (in lacrime) con la sua community a causa di un errore nel conteggio degli sconti clienti accumulati in base acquisti. Un errore che avrebbe potuto mettere a rischio il suo brand Veralab ma che, per fortuna, non ha avuto risvolti negativi in termini di credibilità. ClioMakeUp Sono più recenti, invece, le lacrime di ClioMakeUp, la beauty influencer che sui social a marzo 2023 si è sfogata della competizione malsana tra brand e influencer e della poca libertà di espressione: «non riesco a essere la Clio di prima». Il mondo del web, soprattutto del beauty, sottolinea l'influencer «è cambiato tantissimo». È diventato un mondo di paura«. »Ho paura di dire la mia, perché qualsiasi cosa io dica viene girata« ed »io non voglio lavorare così, non voglio scendere a compromessi«, conclude. Insomma, essere influencer non sempre è facile e l'
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Cristina Fogazzi e Paolo Stella in vacanza con il «megatour» tra i borghi italiani http://dlvr.it/Rb5s38
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Tre donne: un’icona, un “naso”, un’imprenditrice di successo, e un profumo tutto da scoprire nell’intervista a due voci….
Cristina Fogazzi aka l’Estetista Cinica, é sicuramente la donna del momento. Imprenditrice di successo, una self-made woman come direbbero gli anglosassoni, che grazie al suo blog, all’uso sapiente dei social media e al suo approccio onesto, empatico ed ironico nello sfatare i miti sulla bellezza delle donne sta costruendo un’impero. Con il suo brand beauty Veralab L’Estetista Cinica nel 2018 ha registrato un incremento del giro d’affari del 300%, merito del passaparola in rete, da parte delle follower, che ha fatto da cassa di risonanza. Da poco Cristina Fogazzi ha inaugurato un corner Veralab all’interno della Rinascente a Milano e lanciato una nuova fragranza, Mae, in collaborazione con il “naso” Paola Bottai.
Cristina dopo Circe e Greta un’altra donna musa di un profumo del suo brand. Se ci pensi é strano che nessuno abbia mai pensato prima di dedicare una linea di fragranze a delle donne del passato famose ma soprattutto con una grande personalità. Mae West l’ho scoperta per caso e me ne sono innamorata subito.
Per chi non ha mai sentito parlare di Mae West… era una famosa attrice, femminista ante-litteram, e soprattutto un’icona. L’eccezione al cliché che vede il binomio bionda uguale svampita. Dotata di un humor al vetriolo, e un’intelligenza vivace, fu l’unica attrice, a cui venne concesso ai tempi, parliamo degli anni ’30, di scrivere le sue battute nei copioni. Memorabili le sue frasi celebri “Sono la donna di un uomo solo. Uno alla volta.” oppure “Io non sono una modella. Un modello è solo un’imitazione della cosa reale.” o “Non ho mai amato un’altra persona così come ho amato me stessa.”, “Le brave ragazze vanno in Paradiso. Le cattive ragazze vanno dappertutto” con cui si divertiva a scandalizzare l’America puritana. Salvador Dalí, il pittore surrealista, progettò un divano ispirato alle sue labbra, West Lips Sofa. Il busto dell’iconica bottiglia torso, del profumo Schocking di Schiapparelli é ispirato a Mae West, che era una cliente della visionaria designer italiana. Secondo la leggenda finanche la bottiglia della Coca Cola riprende le curve del corpo sinuoso dell’attrice.
La vostra prima memoria olfattiva. Cristina: Il profumo che usava mia madre Magie Noir. Paola: Le mandorle caramellate che faceva mia nonna. Si sentiva l’odore per tutto il palazzo.
Che cosa rappresenta il profumo per voi? Cristina: Una grandissima passione, sin da piccola. Ho sempre amato poi la ritualità legata al profumo, l’ultimo gesto legato al rituale di prepararsi. Paola: Una passione diventata lavoro, che continua ad essere passione. Un enorme sblocco emotivo.
Come vi siete conosciute? Cristina: Paola mi ha contattata via Instagram. Ci siamo incontrate poco tempo dopo a Capri, dove ero in vacanza per qualche giorno con le amiche, e ho scoperto per caso che anche Paola era lì. Paola: Ho scritto a Cristina a metà Agosto 2018, appena ero venuta a conoscenza di questa forza della natura. Mia madre mi aveva segnalato un articolo su di lei e la sua campagna social #kulolibero. Le avevo scritto per congratularmi con lei, lei mi ha risposto e dopo due giorni, siccome la vita a volte si ricorda di girare come deve, eravamo sedute ad un tavolino di un bar a Capri. Coincidenze assurde!
Cristina il suo amore per le fragranze artistiche é noto, quanti profumi possiede? Ne possiedo diversi. Ricordo che quando comprai la prima fragranza di nicchia, era quella di Olivier Durbano, Cristal de Roche, mi diede la sensazione di essere finalmente arrivata, per via del prezzo elevato. Sono sempre alla ricerca del profumo perfetto. Ne ho tanti che uso tutti. Earl Grey & Cucumber di Jo Malone, Carnal Flower di Frederic Malle, Lattedoro di Gabriella Chieffo, Palermo di Byredo, Lankran Forest di Maria Candida Gentile, Drôle de Rose di L’Artisan Parfumeur, Heliotrope di Etro, Menthe Fraiche di Heeley e potrei continuare…
Parlatemi di Mae. Cristina sei arrivata da Paola con le idee già chiare? Paola raccontaci di come hai dato vita a Mae; dal brief alla scelta definitiva, che note hai usato e perché? Cristina: avevo le idee chiare sulla donna a cui volevo dedicare il profumo, ma meno sulla fragranza, per cui ho dato a Paola carta bianca. Parlando di una diva anni ’30 Paola mi ha proposto una struttura classica ma contemporanea, molto alleggerita e luminosa che mi è piaciuto subito. Paola: Cristina aveva le idee chiare sulla donna a cui voleva dedicare la fragranza. Era Mae West. Una donna che io adoro da sempre. Mi ha lasciata completamente libera nella fase creativa. All’inizio l’idea era quella di restare sul semplice, senza osare troppo. Era un profumo da vendere on line, quindi doveva essere facile e piacere. Poi abbiamo pensato che Mae West, Cristina, io ed Enrica Mannari, che ha illustrato la confezione, meritavamo qualcosa di unico. Ho deciso di rischiare e ne è valsa la pena. È un profumo caldo e sensuale senza essere stucchevole, avvolgente ma grintoso. Fiorito ma moderno, legnoso ma lunimoso. C’è il patchouli, il gelosmino, il mughetto, i fili d’erba e tanti muschi. Niente prevale. tutto è armonia.
Paola hai mai avuto modo di sentire la prima versione, quella del 1937, di Schocking di Schiapparelli il profumo la cui bottiglia é ispirata al busto di mae West? Putroppo molto velocemente nel 2016 ad un evento dell’Osmoteque di Versailles, un fiorito narcotico, di una potenza incredibile!
Cristina potresti descrivermi le tre fragranze del tuo brand, Circe, Greta e Mae con degli aggettivi? Mae é intrigante, luminoso, un classico rivisitato. Circe con le sue note di vaniglia è goloso e rassicurante. Greta é algido, androgino, fresco, secco, con note di menta e rum.
Paola potresti descriverci Mae con degli aggettivi? Sensuale, ironico, iconico.
Un tipo di profumo che non indossereste mai e il tipo di profumo che non vorreste mai sentire su un uomo. Cristina: non indosserei mai fragranze orientali, così come non amo l’oud o l’incenso, troppo forti per me. Su un uomo non tollero le note troppo animaliche come l’oud ma anche quelle di tabacco, e tutto ciò che è troppo corposo. Su un uomo amerei sentire profumi del genere Pour un Homme de Caron. Paola: Io non indosserei mai un profumo alla vaniglia troppo classico o lavorato male. L’effetto deodorante per auto è assicurato. Ho lavorato molto per il mercato maschile, quindi ci sto molto attenta. Non c’è un profumo particolare che temo, ma non mi piacciono gli uomini che comprano i profumi perchè vanno di moda. Me ne accorgo subito quando accade così!
Un profumo che vi ricorda un momento molto felice, o che vi accompagnato in un periodo importante della vostra vita. Cristina: Hypnotic Poison di Dior mi ricorda la Cristina di tanti anni fa. Paola: Neroli Portofino di Tom Ford è un profumo che mi fa stare bene. Nonostante lo abbia indossato anche in periodi molto bui.
Profumi: Mae, Paola Bottai per L’Estetista Cinica Tre donne: un'icona, un "naso", un'imprenditrice di successo, e un profumo tutto da scoprire nell'intervista a due voci....
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Il Circo Cinico a Bologna 19 maggio 2019 Cristina Fogazzi (Sì. Lei. L’estetista cinica) #circocinico #circocinicobologna #bologna #fondazioneant #humansoftukulti #bokeh #bokehphoto #humanity_shots #portrait_ig #portraitperfection #portraitphotographer #portraitmood #portrai_shots #greatcaptures_people #photo_store_people #peoplephotography #earthportraits #portraiture #estetistacinica http://bit.ly/2WZhWNL
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Del perchè Cristina Fogazzi vince su tutti.
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Guida cinica alla cellulite: L’estetista cinica alla riscossa
Non guardatemi così. Sono una donna, e ho una certa propensione al guardarmi allo specchio e fuggire via perché noto dettagli del mio corpo che non sopporto. E anche se sono giunta ad un certo grado di accettazione che non mi spinge più a deprimermi per come sono fatta, pure sento l’incessante quanto ingombrante spinta a guardarmi e a voler prendermi cura di me. E necessariamente questo passa anche per queste vie. E poi voi non avete una tizia/o che stimate molto, fuori dall’universo libri, che poi un libro lo pubblica? No perché per me questa tizia è Cristina Fogazzi aka L’estetista Cinica. Io la seguo da un po’, da quando cioè ho conosciuto Veronica Benini aka la Spora attraverso Marta di Diario di una Snob, che se dovessi dire come l’ho scoperta francamente non me lo ricordo, ma insomma il giro è stato questo. Veronica poi che ha magistralmente raccontato il suo incontro con L’estetista Cinica sul suo blog, poi vi invito a seguirla perché offre sempre interessanti spunti di riflessione soprattutto per quanto riguarda l’accettazione di sé, la femminilità, l’imprenditorialità femminile, lo “smuovere il culo” per uscire da quel modo di pensare sedentario e autolesionista che affligge chi non riesce a mettersi in gioco, chi non ha il coraggio di prendere la propria vita piena di insoddisfazioni e cambiarla davvero.
L’estetista cinica che ha il suo centro in quel di Milano, nel giro di pochissimo e grazie alle sue divertentissime vignette ha raccolto intorno a sé un folto manipolo di seguaci, donne alla ricerca di risposte contro uno dei problemi che affligge da anni le donne, in continuo confronto con le modelle photoshoppate delle pubblicità. La cellulite, appunto. Uscito il 3 maggio per Libri Mondadori, GUIDA CINICA ALLA CELLULITE è un manuale intelligente e ben scritto, che unisce la spiegazione scientifica di un medico all'ilarità contagiosa e alla professionalità impeccabile di un'estetista.
"La cellulite è una malattia." "La cellulite non è una malattia." "La cellulite viene perché prendi la pillola." "La cellulite viene perché sei dell'Acquario con ascendente Vergine." "La cellulite non viene agli uomini ma a mio cugino sì." "Tutte hanno la cellulite." Potrei continuare all'infinito a elencarvi le sciocchezze che ho sentito dire in anni di luminosa carriera come "guerriera della cellulite". Visto che ero stufa di litigare sui social network, ho deciso di scrivere un libro che spiegasse davvero tutto quello che c'è da sapere sulla cellulite e desse alle donne gli strumenti per muoversi in un mondo farcito di slogan accattivanti e leggende metropolitane. Perché noi donne siamo sicuramente sensibili quando si parla del nostro cuore, ma lo siamo ancor di più quando si disserta sulle nostre cosce e siamo più propense a credere ai miracoli antigrasso che al principe azzurro. Per questo è nata l'Estetista Cinica, un mix di ironia e consapevolezza per dare alle cose (e alle cosce) il giusto peso. Per difendervi dalle favole, in questa Guida cinica alla cellulite, scritta insieme a un vero esperto, il dottor Enrico Motta, troverete un po' di fisiologia, qualche lezione teorica, un test di autodiagnosi e le tante agognate soluzioni (esistono, evviva, esistono!).
Questa non vuol essere una recensione, perché francamente non sono in grado di scriverla. Però posso dirvi alcune cose su questa lettura, che non solo è particolarmente curata e ben scritta, ma posa solide basi medico-scientifiche perché Cristina si è valsa del Dott.Motta come co-scrittore. E un altro aspetto molto positivo sono i disegni di Enrica Mannari adorabile e assolutamente didascalici senza essere degni di un manuale di anatomia. Anzi i disegni sono quel tocco in più che rendono tutto il libro ancora più interessante.
Il mix è assolutamente vincente. Infatti l’ironia tipica dell’Estetista Cinica si unisce alla sua competenza tecnica e ai box dalla parlata in termini dottoreschi di Motta. Ma ciò che più rende abbordabile questo manuale sono i toni usati, sembra di parlare con una amica, l’Estetista, che ti spiega tutto in maniera semplice e chiara. Anche quando si addentra in tecnicismi necessari non perde mi di approccio facile e chiaro, anzi si insinua nella lettrice, lasciandole subito consigli facili e pratici. Non regala rimedi miracolosi o incita a chissà quale comportamento fuori dal mondo, ma anzi mantiene sempre i piedi per terra con una lucidità invidiabile. Insomma una lettura non solo piena di consigli pratici ma anche divertente quanto lo può essere l’Estetista cinica, con una professionalità che raramente si riscontra in questo genere di libri.
E no nessuno mi ha pagato per parlare di questo libro, tanto meno l’Estetista Cinica. E si stimo davvero questa donna self made dal forte cipiglio, dal fisico a polpetta, e una grande intraprendenza.
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