#Creazione musica country
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campadailyblog · 7 months ago
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Country: Come Creare la Tua Musica
Creare musica country è più semplice di quanto pensi. Harlan Howard, una leggenda della musica country, diceva che scrivere una canzone country richiede “tre accordi e la verità”. Se sei nuovo nel genere, può sembrare difficile tradurre questi principi in parole. Questa guida ti guiderà a scrivere la tua prima canzone country, sia che tu sia un musicista esperto o principiante. Punti Chiave da…
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antennaweb · 7 months ago
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Il Festival Hippie - Roma
Il Festival Hippie è riconosciuto come uno dei festival più emozionanti della stagione con più di 200 artigiani, musicisti, artisti di strada, acrobati, chef di strada accompagnati da un’atmosfera floreale e vintage.
L’evento si terrà a Roma il fine settimana dal 29 Aprile al 1 Maggio presso Appia Joy Park a Roma.
Il grande evento comprenderà varie macro aree dedicate ognuna ad una categoria di apprezzamento: - Area Hippie Market : in questo mercatino vedrete esibizioni di magia e creazione di gioielli, borse, abiti chic, acchiappasogni, lampade, e tutti gadget per la casa in stile vintage, e non solo! Per le donne e chi ama prendersi cura della propria persona, vi sono candele profumate, creme bio cosmetiche e tutti prodotti leva trucco a base di olii naturali, piante mediche e profumazioni particolari.
- Area Foodstock : quest’area permetterà di assaggiare l’accurata eccellenza del cibo di strada, così chiamato “street chef” tra i cui piatti saranno prescelti grandi varietà di piatti italiani e internazionali, ma si darà importanza anche a ricette vegetariane e vegane. Dalle pietanze dai sapori ricchi e intensi della cucina argentina ed etnica, agli hamburger gourmet, panini e cartocci di mare, pizza fritta ripiena, pollo fritto, polpette, zeppoline, dolci in perfetto stile food porn per i più golosi. Dall’Abruzzo arrivano gli amatissimi Arrosticini di Pecora “tagliati a mano”; dalla Puglia la focaccia di Altamura a lunga lievitazione farcita con mortadella o capocollo di suino nero e caciocavallo; dalla Toscana i vari vini e formaggi tipici; dall’Emilia Romagna gnocco fritto, tigelle; dalla Sicilia gli spiedini alla messinese. Dall’estero troviamo il Messico dal quale arrivano i Tacos con fagioli neri e dalla cucina latinoamericana i Churros.
- Area Spettacoli e Concerti : vi saranno esibizioni di canti tradizionali con strumenti etnici, arcaici, contemporanei, spettacoli da circo, musica country blues.
- Area Bambini : non si sono dimenticati certamente dei piccoli! Un’area sarà riservata anche a loro dove saranno intrattenuti con un percorso manipolativo sensoriale dove entrano in gioco vista, udito, gusto, tatto e olfatto in simbiosi. Si dedicheranno alla realizzazione di prodotti a mano e a colorare mandala e disegni.
Per poter passare un weekend all’insegna del divertimento, potrai venire a soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
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tarditardi · 5 years ago
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Rubrasonic Music Design, boutique sonora d'eccellenza, seleziona il sound di Lefay Resort, Kiko Milano, Plato Chic Superfood, Il Borro Tuscan Bistrò - Dubai (...) e tanti altri spazi nel mondo
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Nata nel 2002, Rubrasonic Music Design è ormai da tempo entrata nel ristretto novero delle 'boutique sonore', le agenzie che si occupano di selezionare la musica diffusa in spazi (punti vendita, hotel di lusso, spa, ristoranti) sparsi in tutto il mondo, proponendo solo e soltanto musica di qualità in sintonia con luoghi e brand. Complessivamente, Rubrasonic Music Design sonorizza oltre mille location di diverso tipo in 26 paesi nel mondo.
Dal loro studio di Palosco (Bergamo), tra strumenti vintage e apparecchiature ad alto tasso tecnologico, Roberto Brignoli "Galliano" e Matteo "Mét" Arancio, i fondatori di Rubrasonic Music Design, curano selezioni musicali che verranno poi ascoltate in giro per il mondo: tra i loro clienti ci sono Four Seasons Dubai con Mina Brasserie ed il Borro Tuscany Bistro, sempre a Dubai, più volte premiato come miglior ristorante italiano della città; c'è il Lefay Resorts & SPA Lago di Garda, anch'esso premiato dalle più importanti testate internazionali, e c'è il nuovissimo al Lefay Resorts & SPA Dolomiti;  ci sono tutti gli store Kiko Milano sparsi per il mondo, ci sono boutique di lusso come Saint Laurent e Folli Follie, e anche il giallo dei negozi D-Mail; non mancano neppure la ristorazione d'alta gamma (Plato Superfood Milano, Soulgreen, sempre a Milano, Alici Dubai, etc) e un tempio milanese dedicato agli appassionati di mixology come Officine Riunite Milanesi.
Trovare la background music perfetta per un punto vendita, un brand o un hotel può sembrare in fondo intuitivo, non troppo diverso dal selezionare per gli amici su Spotify o Music una playlist piacevole per una cena in compagnia. In realtà il lavoro di un music designer professionista, e pure quello di chi deve concretamente portare la giusta musica in tanti spazi nel mondo, deve tener conto di tanti fattori. Perché la musica giusta regala magia ad ogni marchio, ad ogni spazio. O come dicono gli esperti di marketing, solo il giusto sound fa crescere la brand identity...
Ma quanti brani deve includere la playlist perfetta? "Le nostre selezioni, a differenza di quelle delle radio fm, includono sempre molta musica e vengono aggiornate con costanza. Nei negozi, negli hotel, nei ristoranti non ci sono solo i clienti: chi ci lavora non deve essere condannato a sorbirsi le stesse dieci canzoni in loop per mesi", spiegano Roberto Brignoli  e Matteo Arancio. "Prima di selezionare un brano poi dobbiamo analizzarne con attenzione il testo. In alcuni paesi il turpiloquio è tollerato, in altri no. Alcuni brand amano i brani 'tosti', per altri rappresentano un serio problema".
Come nasce una selezione musicale per uno spazio d'eccellenza? "A volte, ad esempio per il nuovo Lefay Resort Dolomiti, si tratta di progetti davvero articolati. Ci sono ben dieci zone e mood diversi, ognuno con una diversa atmosfera. Soltanto la spa ha quattro zone musicali diverse, in cui non manca l'area Silence/ relax, uno spazio cui i suoni sono eterei. Poi ci sono i due ristoranti, la reception, la cigar lounge, un pool bar e un hammam", raccontano Brignoli e Arancio. Se in camera ognuno può connettere il proprio supporto per ascoltare ciò che desidera, l'ospite quando lascia il resort può portare con sé la musica del Lefay tramite uno special box. "E' una playlist cadeaux, una evoluzione della classica compilation su cd. E' un gadget di qualità legale al 100% che crediamo possa essere davvero interessante", concludono i due fondatori di Rubrasonic Music Design.
Per quel che riguarda i due Lefay Resort (Dolomiti, Garda) ed altri importanti progetti, l'agenzia collabora strettamente con Dado Funky Poetz, tra i più stimati music designer italiani (fin dal 1995 si occupa della programmazione musicale di emittenti radiofoniche nazionali). "Nonostante si tratti dello stesso brand luxury, la selezione musicale diffusa nei due Lefay è piuttosto diversa", spiega Dado Funky Poetz. "Sul Garda la clientela spesso necessita uno stacco dallo stress lavorativo e magari ama la mondanità 'composta' del lago. Per questo ho scelto un mix eclettico di brani internazionali. Il resort sulle Dolomiti, dedicato a gruppi di amici e famiglie più numerose, è orientato invece a chi vuol vivere una vacanza di totale benessere, nella pace della montagna. Per questo ho selezionato atmosfere musicale più calde ed avvolgenti".
Ma qual è la specificità di Rubrasonic Music Design in un davvero particolare? "Siamo prima di tutto musicisti. Nel nostro settore molti degli operatori arrivano dalla radio o dal marketing. Per noi la qualità della musica viene prima di tutto. Già agli inizi, 16 anni fa, non ci accontentavamo di mettere in fila i successi del momento. Ad esempio, molti artisti oggi divenuti mainstream, per noi erano perfetti e pronti da anni", racconta Matteo Arancio. "Un altro punto di forza è il rapporto di fiducia che nel tempo riusciamo ad instaurare con i clienti. Il nostro primo cliente furono i Ferrari Stores, subito dopo arrivò Kiko Milano, e gli altri brand del gruppo Percassi (D-Mail, Soulgreen, etc), con cui collaboriamo da oltre 17 anni", conclude Roberto Brignoli "Galliano".
Tra i tanti brand per cui Rubasonic Music Design seleziona la giusta atmosfera musicale, c'è poi Kiko Milano. In questo caso i music designer selezionano un mix di elettronica, dance e r'n'b. Per i punti vendita D Mail invece il sound è soprattutto electro swing. Per The Artisan by Enoteca Pinchiorri, ristorante italiano d'eccellenza a Dubai, la selezione musicale passa dal nu jazz internazionali a classici italiani rivisitati.  Tra i ristoranti d'eccellenza sonorizzati da Rubrasonic c'è anche Luigia Restaurants, format internazionale dedicato al cibo italiano ideato da Enrico Coppola (già creatore di Toto & Macario a Torino).
Un altro dei 'segreti' di Rubrasonic Music Design, come già accennato, sono le collaborazioni con professionisti di livello assoluto sparsi in giro per il mondo. Se Dado Funky Poetz, oltre che dei due Lefay Resorts, si occupa anche del sound design di Officine Riunite Milanesi (zona Tortona), in Medio Oriente e non solo l'agenzia collabora con Clicbeat, realtà creata da Ivan Minuti, dj e music curator presso il Four Seasons Dubai DIFC. E' infatti insieme a Clicbeat che Rubrasonic cura la selezione musicale di tanti spazi deluxe a Dubai: tra i tanti, Il Borro Tuscan Bistro (Best Restaurant of the Year per Time Out nel 2018 e nel 2019); Alici Restaurant; Luigia Dubai; Matto presso; Mina Brasserie. Inoltre, Rubrasonic, rappresentata da Ivan Minuti, seguito l'installazione artistica Interiority per H&H Studio, realtà di riferimento a Dubai per il design.
Rubrasonic Music Design è poi da anni nel direttivo di AMP, l'Associazione Music Provider, l'associazione che mette insieme chi in Italia realizza progetti di musica d'ambiente in ambito retail (instore music, instore radio). "Quando si parla di diritto d'autore, SIAE, SCF e dintorni, spesso ci si basa su informazioni vaghe", spiegano Matteo Arancio e Roberto Brignoli Galliano. "La nostra agenzia per questo segue il cliente anche in questa importante fase della diffusione musicale. C'è poi la tecnologia: oggi sembra tutto facile, ma non è così: basta un problema alla connessione web per rimanere senza musica... Per questo investiamo molto in ricerca e sviluppo. Puntiamo all'eccellenza, anche in ambito tecnologico".
FOTO HI RES MATTEO ARANCIO (scarpe bianche a scacchi) E ROBERTO BRIGNOLI (scarpe nere) RUBRASONIC https://www.dropbox.com/sh/51cwlvgqkry0h8w/AACg_5DqovlMo2SN736UP4Bma?dl=0
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Rubrasonic Music Design www.rubrasonic.com
E' una della agenzie leader nella creazione di brand identity attraverso contenuti musicali e tecnologia dedicata alla digital experience. Specializzata nel fornire suoni, musica e soluzioni multimediali a brand, negozi, ristoranti, hotel e spa, l'agenzia è stata fondata da Roberto Brignoli "Galliano" & Matteo Arancio nel 2002, a Palosco (Bergamo). Oggi, nel 2019, la sound identity di circa mille spazi sparsi in 26 paesi del mondo è curata da Rubrasonic Music Design. L'agenzia lavora o ha lavorato con Ferrari Stores (Italy, UK), Guess by Marciano, Saint Laurent Paris, Lefay Resorts & SPA (Lago di Garda, Dolomiti), D-Mail, Il Borro - Tuscany Bistrot Dubai, Boscolo Exedra Hotel, Kiko Milano (worldwide), Levi's store Milan, Tommy Hilfiger, Ralph Lauren Rome, GAS Jeans, Plato Chic Superfood Milano, Officine Riunite Milanesi Milano, Sax Beirut, Galvin Dubai, The Loft @ Dubai Opera House, Alici Dubai, Mina Brasserie @ Four Seasons DFC Dubai (...).
Rubrasonic Music Design is one of the leading experts in the creation of brand identity through music contents and digital experiences smart tools. Specialising in providing sound, music and multimedia solutions for brands, retailers, restaurants, hotels & spas, the agency was founded by Roberto Brignoli "Galliano" & Matteo Arancio in 2002, in Palosco (Bergamo), not far from Milan, Italy. Now, in 2019, the sound identity of about 1000 locations in 26 countries is selected by Rubrasonic. The agency works or worked with: Ferrari Stores (Italy, UK), Guess by Marciano, Saint Laurent Paris, Lefay Resorts & SPA (Lago di Garda, Dolomiti), D-Mail, Il Borro - Tuscany Bistrot Dubai, Boscolo Exedra Hotel, Kiko Milano (worldwide), Levi's store Milan, Tommy Hilfiger, Ralph Lauren Rome, GAS Jeans, Plato Chic Superfood Milano, Officine Riunite Milanesi Milano, Sax Beirut, Galvin Dubai, The Loft @ Dubai Opera House, Alici Dubai, Mina Brasserie @ Four Seasons DFC Dubai (...)
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gazemoil · 6 years ago
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RECENSIONE: Skylight - Pinegrove (Pinegrove, 2018)
Dopo uno hiatus durato un anno in cui di cose ne sono successe parecchie, i Pinegrove ritornano umilmente nella scena dell’alternative rock con Skylight, un album pronto per uscire lo scorso anno, ma archiviato a causa di inaspettate accuse mosse contro la band. 
Con Cardinal - il meraviglioso piccolo album di debutto - i Pinegrove hanno fatto grandi cose, costruendosi uno spazio all’interno del panorama indie collezionando le influenze accattivanti dell’alternative rock, il sapore di casa dell’alternative country ed il sentimentalismo dell’emo in un prodotto finito perspicace, facendosi apprezzare dagli amanti di questi incroci musicali. Il cantautore Evan Stephens Hall è un frontman contemplativo e sereno che possiede una relazione intima ed una conoscenza vasta del linguaggio. È acutamente consapevole dell'esperienza umana e riesce a porsi delle astute osservazioni su se stesso e sull'ambiente che lo circonda con sincera meraviglia. L’universo dei Pinegrove è sempre stato di emozioni pure e vulnerabili, per questo il pensiero di dover inevitabilmente ricordare ciò che è successo crea ancora una sensazione di disagio. 
Hall e Nick Levine - il co-fondatore e batterista del gruppo - insieme ai loro frequenti collaboratori, nonché membri non ufficiali, avevano concluso l’album pochi mesi dopo la fine del tour e felicissimi avevano condiviso Intrepid, un bellissimo inedito che si sporgeva su nuovi orizzonti e al contempo manteneva una certa familiarità. Nello stesso mese, sulla loro pagina Facebook Hall pubblicava una strana dichiarazione in cui confessava di essere stato accusato di coercizione sessuale psicologica: “Inizierò col dire che le mie azioni hanno causato un’intenso dolore psicologico e me ne dispiaccio tantissimo [...] nonostante non fosse una relazione facile, era sostenuta dall’affetto e credevo sinceramente fosse reciproco. Non ho assolutamente mai minacciato nessuno, non ho mai fatto leva su niente contro di lei. Credevo che le nostre azioni si basassero sull’amore. Nonostante questo, sto venendo a patti con il fatto di aver monumentalmente interpretato male la situazione [...] Avrei dovuto riconoscere più attivamente la mia posizione di potere come una figura pubblica, e come uomo. Ho sempre cercato di avvicinarmi a tutte le mie relazioni sotto la premessa dell'uguaglianza, ma ora vedo più chiaramente che il privilegio intrinseco del mio genere e quello di essere un artista riconosciuto hanno sicuramente influito su questa interazione. Nel riflettere sulle interazioni con coloro che che ho incontrato attraverso la musica [...] ho raggiunto la conclusione che non è mai appropriato essere intimo con persone che ho incontrato in tour - anche se ad iniziare sono loro. Ci sarà sempre una dinamica di potere sleale in gioco in queste situazioni e non è giusto per me ignorarla. [...] Ho detto che potevo percepire chi dalla folla sarebbe stato interessato a venire a letto con me in base a come mi guardavano esibirmi. Questo commento rende così contorte le mie interazioni con le persone dopo i nostri set. Nessuno che viene ad un concerto merita di essere valutato in base al suo potenziale sessuale. Ho assolutamente oltrepassato il limite con quel commento e quel comportamento, e mi dispiace molto” (potete trovare la dichiarazione integrale qui).
Hall proseguiva annunciando di aver intrapreso un trattamento psicologico e di voler cancellare tutte le rimanenti date del tour in rispetto della vittima. Sebbene raramente si legga di un’artista che si faccia apertamente carico delle sue responsabilità e prenda effettivamente provvedimenti dopo un’accusa del genere, il post continuava ad essere frastornante e poco chiaro. Qualche giorno fa, su Pitchfork è uscito un bellissimo ed interessante articolo sui Pinegrove e sulla storia di Hall (potete leggerlo qui), in cui lui stesso svela tutti i retroscena di una storia molto più complicata di quello che sembra. In breve, dopo l’accusa di “pressione verbale e contestuale” mossa da un’ex fidanzata che aveva intenzione di non rendere la vicenda pubblica, un’altra donna - una laurenda in psicologia non ancora in possesso di una licenza - ha contattato Hall offrendogli inizialmente un trattamento, ma successivamente il suo interesse è andato ben oltre i confini professionali, trasformandosi in minacce indirette che avrebbero costretto Hall a scrivere quel post, menzionando certe situazioni nel dettaglio. “Se i Pinegrove non si tireranno indietro dal suonare ai loro prossimi concerti, la vittima iniziale ed una seconda vittima identificata hanno intenzione di parlare pubblicamente. [...] Non è stato facile lavorare direttamente per abbattere la band indie più grande del momento” scriveva confidenzialmente ai suoi colleghi, procedendo col contattare gli organizzatori dei concerti, le band di supporto con le quali i Pinegrove dovevano esibirsi ed un’altra ex ragazza per impossibilitarli a procedere col tour ed ottenere a tutti i costi ulteriori dichiarazioni da usare contro Hall, nonostante le stesse vittime non avessero dato il proprio consenso. La storia si conclude con la presunta terapista - che si scopre essere stata una conoscenza di Hall alla quale quest’ultimo aveva confessato i suoi problemi in veste di amici - scusarsi per non aver rispettato le vittime e per le sue azioni non volte a fornire un’aiuto psicologico. Nel frattempo, Hall contattava l'ex ragazza che lo invitava ad interrompere il tour ed entrare in terapia. Facendo un salto al presente, un anno dopo l’accaduto e alla luce degli accordi rispettati, i due hanno deciso unanimi che fosse passato il tempo opportuno per poter pubblicare l’album, questa volta - sempre di comune accordo con l’etichetta - indipendentemente dalla Run For Cover Records.
Sembra immensamente surreale, ma sebbene Skylight risalga a prima di tutte le tortuose vicende che avrebbero coinvolto Hall, le sue parole hanno una grande risonanza sulla sua situazione attuale, come se egli avesse preso coscienza tempo prima del percorso di riflessione e redenzione che avrebbe dovuto intraprendere. Da allora, lui stesso dichiara, quasi tutto il disco è rimasto lo stesso. Brani come Angelina e Paterson & Leo risalgono al 2015; la prima è ormai una tradizione storica nelle scalette dei loro concerti, mentre la seconda era già presente come demo in un edizione particolare di Cardinal. A tal proposito, volendo tracciare dei punti paralleli tra i due album, si ci rende presto conto delle similitudini stilistiche: l'incontro di Americana, indie rock ed emo che tanto li caratterizzava è sempre presente, così come lo è quella particolare focalizzazione cinetica del suono che fa ascendere ogni passaggio e ritornello anticonvenzionale, dando valore ad un sentimento catartico di malinconia nostalgica. “Let me let go, whatever you're feeling is natural” canta Hall nell’omonima Skylight, una delle tracce in cui parla della liberazione dalle proprie ombre partendo proprio dalla loro accettazione e dalla comprensione dei sentimenti che si generano con essi; il brano è musicalmente semplicissimo: immerso in un’atmosfera spiccatamente folk, accompagnato primariamente da chitarre acustiche e dalle loro tipiche armonizzazioni vocali - Nandi Rose Plunkett collabora ai cori per tutto il disco regalandoci quella duplicità che ormai costituisce l’identità della band. 
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Ritornando al discorso di prima, dunque, Skylight potrebbe benissimo essere la naturale e lineare progressione di Cardinal, tuttavia, c’è qualcosa che suggerisce sfumature diverse rispetto al predecessore. Questo disco è notevolmente più taciturno ed essenziale, perché all’abbondanza della musicalità e alle forme corali preferisce le strutture essenziali e l’esistenza di un singolo. Ciò nonostante, Hall non scrive un opera individualistica, al contrario si rivolge verso l’esterno, volendo decentralizzare il proprio ego e mettersi a nudo come umano per donarsi al prossimo. 
“I draw a line in my skin / I’m pinning down inchoate meaning / mark me right below the ampersand / perforate line dry summer on my own land” canta in Rings, una traccia sulle insicurezze e sullo sviluppo di una fiducia nei confronti di una relazione romantica che sta fiorendo, il tutto segnato poeticamente dal momento in cui si ci fa un tatuaggio ed ogni volta che l’ago perfora la pelle si ha sempre più la conferma di un nuovo inizio. Strutturalmente è molto simile ai brani di Cardinal, in quanto mescola folk ed emo in una formula più animata per poi, verso la fine, librarsi definitivamente in un crescendo che accosta acustico ed elettrico. Come molte delle tracce della loro discografia, il brano non ha un ritornello preciso ed i testi sono molto legati alla forma poetica. Portal è intrinseca di nostalgia e volge uno sguardo al passato, riflettendo sui sentimenti ambivalenti e contrastanti che emergono nel ricordo di una relazione passata. “I wanna talk about all the ways, every example of the shapes we use to communicate. For example when you're leaning in to my armageddon and then you stop. Do you also feel the weight of loss?”. L’evocazione di immagini è tra le più vivide del disco; la voce gentile e leggera di Hall è accompagnata da una strumentale non particolarmente innovativa, ma molto sentimentale che usa una leggera distorsione di chitarra nel sottofondo. Intrepid è una di quelle tracce che ti appaga sempre di più ascolto dopo ascolto; molto interessante sotto il punto di vista strutturale in quanto nella sezione centrale cambia ritmo ed il punto di forza diventa l’equilibrio tra la voce maschile di Hall e quella femminile di Plunkett, creando alla fine un’emozione molto intensa. In questa traccia - come in altre - ritorna l'idea del rettangolo, una figura ormai diventata simbolo della band. “Take a rectangle, untangle your head”. Hall considera il rettangolo come la metafora per la creazione dell’arte stessa, spiegando che un modo per parlare di un’opera d’arte è quello di considerare cosa c’è entro i limiti della cornice - ciò che è contenuto in essa, ciò che esclude, quale scopo assume come cornice narrativa. In questo brano la creazione dell’arte è considerata come un mezzo per mettere a fuoco il fatto che amare se stessi, in primo luogo, è la base per poter amare gli altri ed impegnarsi in una relazione. 
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Paterson & Leo è il perfetto esempio di una canzone breve, essenziale - sia nei testi sia nella musica - ma molto intensa che riesce a condensare in due minuti sia il sentimento sia il messaggio dell’artista; in questo caso un ringraziamento a due persone ed una lode alla loro amicizia che sembra distante, legata ad un posto poco stimolante e molto claustrofobico, ma preziosa proprio perché riuscita a sbocciare nella semplicità di una città anonima. E’ proprio nel momento in cui i loro testi diventano più vaghi - e per loro corrisponde ad un linguaggio più conciso ma ricercato - che il cuore dell’ascoltatore viene maggiormente coinvolto. L’empatia dei Pinegrove è contagiosa, così come lo è il loro modo sognante di apprezzare la bellezza dei dettagli decontestualizzati da una storia precisa. Le due tracce successive - rispettivamente Angelina e Thanksgiving - e Amulets sono i momenti più brevi del disco, tutti sotto i due minuti di durata; ma mentre la prima rimane avvincente e condivide gli stessi aspetti positivi di Paterson & Leo - anche se un pò tutti gli affezionati si aspettavano una versione rivisitata in maniera rilevante o comunque estesa - alle altre due manca qualcosa: sarà il resto della band piuttosto confinata in un angolo o la troppa semplicità dei testi, in un modo o nell’altro i brani tendono a scomparire nell’insieme. Tuttavia, in Amulets riesce comunque ad emergere un messaggio abbastanza intenso capace di farsi sentire nonostante la poca ispirazione della musica. “I got this feeling, like I'll always love you. But I know that feeling, how it moves through and through me. And it's changing already”. Se ti innamori e disinnamori più di una volta nella vita, inizi a capire che l'amore è meno un raro avvenimento magico e più un processo che si ripete. Non importa quanto sia diversa ogni istanza di amore, certi elementi rimangono gli stessi e spesso dopo una rottura si prova la sensazione di non poter mai riuscire a superare quella perdita, eppure solitamente svanisce. Hall fa riferimento a questo processo della natura umana e nota che per quanto sia potente è transitorio.
In Easy Enough i Pinegrove ritornano a risplendere in tutta la loro completezza, mettendo insieme un brano sonoramente più animato e spensierato - almeno alla superficie - con un bouquet di chitarre elettriche, un basso sveglio ed una batteria creativa che avrebbe potuto stare benissimo nell’album precedente. Anche in Darkness la band tinge il brano di bellissimi colori, curando in particolar modo l’atmosferica e toccante seconda parte. E’ un momento di cui l’album aveva molto bisogno sia per dilatare in senso spaziale la dimensione sonora sia per permettere l’assimilazione di brani fino ad ora emotivamente importanti.  Inoltre, l’interpretazione di Hall è tra le più apprezzabili ed il testo è tra i meglio scritti. “Some people spend their whole lives looking for someone who could understand, and while meanwhile a lilac blooming, sometimes on the driest land. And I know it's been a long time coming, I'm angry and I know that's weak, and I'm longing out that open window for whatever it is I seek”.
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Il magone mascherato dietro queste strumentali apparentemente più allegre si risolve definitivamente nella prima citata Skylight e nella conclusiva Light On, un bellissimo brano che profuma del loro midwest in tutte le sue sfaccettature: nell’uso di una romanticissima chitarra distorta, nella batteria d’accompagnamento, nella delicata tastiera che lo fa sembrare quasi un lento, nei cori e soprattutto nella voce di Hall che porge un’inconfondibile tributo al country. Se dapprima una plumbea nuvola aleggiava sui suoi pensieri come un’ombra permanente, adesso la prospettiva di una luce che riesce a filtrare tra gli spazi è sempre più concreta. “Everything begins in your light, your center. So leave your light on, leave your light on, or leave ”. E’ una luce emanata dalla persona che egli ama, ma non è una luce che lo acceca o che lo inebria, senza la quale il suo mondo precipiterebbe di nuovo nell’oscurità, è una luce condivisa, di un nuovo equilibrio e se un giorno smettesse di illuminare incondizionatamente egli è consapevole che quello sarà il momento in cui bisognerà lasciare andare.
Se si dovessero spiegare i Pinegrove in una sola frase, si potrebbe dire proprio che riescono a far percepire la nostalgia in maniera del tutto naturale e serena. In un certo senso, le loro sono canzoni cantate tra amici ed è proprio questo senso di intimità che vogliono conservare a permettergli di entrare nel cuore di chi li ascolta. I temi sono abbastanza vari, ed in un certo senso si percepisce che le persone ricordate da Hall sono più di una, ma fondamentalmente la colonna portante è sempre quella: l’amore. Un amore che Hall ha dovuto capire e accettare in tutte le sue sfaccettature.
TRACCE MIGLIORI: Portal, Intrepid, Darkness, Skylight, Light On
TRACCE PEGGIORI: Thanksgiving, Amulets
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tmnotizie · 7 years ago
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PESARO – Appuntamento con la primavera a Pesaro: a partire da domani venerdì 23 marzo a domenica 25, Piazza del Popolo diventerà una vetrina dei prodotti della primavera. Piante e fiori, piante aromatiche e da esterno, prodotti di erboristeria, erbe e spezie, cosmetici naturali, prodotti alimentari tipici locali e artigianato. Sarà possibile trovare prodotti a Km 0 dalle aziende agricole locali, presenti con miele, ortaggi, pasta e farina.
Sarà presente il vivaio della comunità di San Patrignano con un’accurata esposizione di piante e fiori. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Pesaro, assessorato alle Attività economiche. Sarà possibile visitare la mostra mercato venerdì dalle ore 15 alle ore 20, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 20. Il programma della manifestazione prevede intrattenimenti per grandi e bambini.
Appuntamento per i più piccoli, sabato a partire dalle 16.30 con l’associazione “Al Prato Incantato”, che proporrà letture a cielo aperto e divertenti tattoo. La mattina di domenica alle ore 10.30 laboratorio creativo a cura di Marianna Mollica “Fiori a Primavera” con la creazione di tanti fiori colorati. Nel pomeriggio di domenica, musica e divertimento con Dj Beppe e ‘WILD ANGELS’, scuola di Ballo Country e Animazione Western che con la loro carica e passione coinvolgeranno il pubblico presente.
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netswork · 8 years ago
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NWI1222 - FELIPE C “OLE’”
ITA:
Felipe C... più che un dj-producer, sembra una fucina di musica da ballo !!! “Ole’ “ è il titolo della sua nuova creazione musicale.
Una produzione strategica, dove il poliedrico produttore si è dedicato fortemente ad un loop davvero molto ma molto piacevole da ascoltare dando poi vita ad una stesura house con sonorità caldissime che ricordano il folklore dei paesi sud Americani! “Ole’ ” è disponibile in versione Extended e Radio Edit! Buona Estate !!!
ENG:
Felipe C ... more than a dj-producer, he looks like a forge of dance music !!! "Ole’ " is the title of his new musical creation. A strategic production, where the multifaceted producer has devoted heavily to a loop really and enjoyable to listen to, then giving life to a drawing up “house” with hot sound that reminds the folklore of South American countries! "Ole’ " is available in Extended and Radio Edit! Good summer !!!
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campadailyblog · 7 months ago
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New Wave: Tecniche Essenziali per la Creazione
Il rock è nato negli Stati Uniti e nel Regno Unito negli anni ’50 e ’60. È cresciuto dalla musica blues e rhythm and blues afroamericana e dalla country. Si distingue per l’uso della chitarra elettrica e di una sezione ritmica di basso elettrico e batteria. Ha anche assorbito influenze da jazz e musica classica. Il punk rock è nato negli anni ’70 e ha influenzato la new wave degli anni ’80. La…
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