#Come è nata l'Italia
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Un belga, dalla Germania, ha scritto:
"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte.
È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse. Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa. E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta. È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra. L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei...solo il tempo di rialzarsi.
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Riportiamo il post di un belga rimasto anonimo che sul nostro Paese ha scritto:
"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte.
È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse.
Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa.
E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta.
È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra.
L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei... solo il tempo di rialzarsi.”
(Enrico Farabollini)
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“Se c'è un Paese che, dalla caduta dell'Impero Romano ad oggi, è stato invaso, occupato, dominato, spartito, quello è il nostro
Con la differenza che da noi sono nati, i Comuni, le Signorie, le Repubbliche marinare. Si sono costruite Cattedrali, strade, ponti, borghi, i più belli del mondo, ferrovie. È nata l'arte, musica, pittura, letteratura, architettura. È nato il pensiero, scoperte, invenzioni. È nato l'artigianato, il commercio, le banche. L'Umanesimo, il Rinascimento, il Risorgimento.
Tutto questo sotto dominazione straniera e non sto qui ad elencare quanta e quale.
Quello che gli africani hanno lo hanno costruito gli europei: strade, ponti, dighe, ferrovie, città. Tutto. Loro più in là delle capanne di fango e sterco non sono stati in grado di andare.
Pensiero? Le dominazioni non ti bloccano il pensiero. Non mi risulta che ne sia venuto (Ida Magli docet).
Il problema dell'Africa, che fra l'altro è il Continente più ricco del pianeta, non è l'Africa o chi ne sfrutta le materie prime, ma gli africani stessi. Quando si saranno insediati in numero considerevole in Europa, la ridurranno peggio dell'Africa.
L'Ambiente lo fanno le persone. Se l'Italia è considerato un posto fortunato lo dobbiamo a uomini come i nostri avi, geniali, arguti, coraggiosi. Hanno versato sangue e sudore per consegnarci questo paradiso .
Peccato che alcuni non se ne rendano conto e preferiscano consegnare questo Paese a chi nulla ha fatto per il proprio e nulla farà per il nostro. Se non distruggerlo.”
Commento di Ivana Ingrosso
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/la-poesia-deve-alzare-le-proprie.html La poesia deve alzare le proprie barricate contro l'invasione dell'antiumanesimo Soltanto chi come me, o come qualcuno dei miei lettori, ama davvero la letteratura si rende conto, senza ipocrisia, che nella società odierna e per le attuali classi dirigenti la letteratura è diventata un impiccio, un residuato, qualcosa da portare in cantina a riempirsi di polvere. Oggi è, o sembra, tutto finito. Inutile ricordare agli uomini della politica e dell'economia, qualunque sia il loro colore politico, che se l'Italia non è rimasta una espressione geografica, ed è nata in quanto entità storica e statuale è stato soprattutto perché l'hanno sognata, preconizzata, amata i poeti, da Dante a Petrarca, da Foscolo a Manzoni al giovane Leopardi, da Carducci a D'Annunzio, da Ungaretti a Pasolini. Inutile ricordare che l'Italia è prima di tutto la sua lingua meravigliosa e dorata, è il suo patrimonio inesauribile d'anima, d'arte, di poesia, di musica. Sembra che sia chiaro soltanto tra i pochissimi grandi uomini rimasti in Italia, penso a Riccardo Muti. Sono venuti in odio i modelli eccellenti, erosi da un falso egualitarismo straccione, e dal dominio dei social, dove «uno vale uno» e il primo pirla può impunemente apostrofare un premio Nobel: fenomeno che condannò anche Umberto Eco, non sospettabile certo di simpatie per gli «apocalittici» nemici della modernità. La scuola, disastrata in maniera equanime da governi di sinistra e di destra sino all'abominio grillino dei banchi a rotelle, ha ridotto lo studio della letteratura a pochi autori, spesso soltanto del Novecento, ignorando i classici e il loro splendore e, di fronte ad ancora tanti bravissimi insegnanti, c'è sempre qualcuno (a volte ministri come il non rimpianto Franceschini) che preme per dare più spazio a fumettisti, saltimbanchi, cuochi, comici, rapper, trapper, cantautori, dj, influencer: seguendo pedissequamente ogni moda. Si è inventato il binomio scuola lavoro, come se l'insegnamento invece di formare prima di tutto esseri umani nella loro interezza dovesse formare pizzaioli, con tutto il rispetto per la categoria. Il lavoro della scuola era far crescere il sapere e l'anima del ragazzo, la sua comprensione di se stesso, della società, della storia, del mondo. E niente poteva farlo meglio di quell'antico ma sempre nuovo sistema di conoscenza che è la Letteratura. Niente formava di più e più in profondità che leggere poesie e romanzi, grandi strumenti di educazione al destino. Niente formava di più che il pensiero dei grandi, da Machiavelli a Galileo, da Vico a De Sanctis. Intendiamoci, non è che oggi non ci siano più quelli che scrivono poesie e romanzi. Ormai il 90 per cento degli italiani ha pubblicato un romanzo, i social diffondono a piene mani poesia, e chiamano poesia anche ogni incolpevole vagito e belato sentimentale. Ci sono in giro migliaia di sedicenti autori che scrivono tutti allo stesso modo, carino e insignificante, quasi sempre lontani da ogni scossa metafisica, da ogni senso del mistero, da ogni empito fantastico, e riducono il romanzo a qualche bella frase, a qualche trovata, o a tanto lacrimoso patetismo autobiografico. Eppure in questo mare magnum, dove nessuno distingue più niente da niente, ci sono ancora libri appassionanti e autori veri. Fiorisce la letteratura di genere, dove almeno persistono i temi eterni del male, della giustizia, della verità, e che il mercato premia (cosa che è vano vituperare): io leggo con piacere per esempio Donato Carrisi, e quando mi è capitato di conversare con Maurizio De Giovanni ho toccato con lui temi a me cari come il mito con più vivacità che con autori snobbetti e un po' premiati, magari usciti dalla celebratissima scuola Holden. Poeti veri e grandi, penso ad esempio a Milo De Angelis, esistono ancora. E ogni giorno ricevo testi di giovani che credono nella poesia e scrivono in cerca di nuove forme del vivere e di assoluto. Scrittori di alta qualità ci sono, Sandro Veronesi, Antonio Scurati, Eraldo Affinati, per esempio. E ci sono i critici, penso a Giorgio Ficara, a Alfonso Berardinelli, a Massimo Onofri, a Silvio Perrella, per altro saggisti e scrittori in proprio: ma esiste sempre di meno lo spazio editoriale e istituzionale per esercitare l'importantissimo compito della critica, vagliare la produzione letteraria, individuare i valori più forti, non transeunti, seguire gli autori, sostenere una tendenza. Oggi tutto è effimero, volatile, virtuale. Leggero: ma non si dica con criminale menzogna che è la leggerezza di Italo Calvino: tutt'al più è quella di Luciana Littizzetto. A cui preferisco le giovani tiktoker, che quando cinguettano innamorate di un titolo possono anche riservare sorprese, magari stanno rileggendo e rinverdendo un classico... Il vuoto è prima di tutto un vuoto sociale, culturale, spirituale. Ed è da connettersi al crollo dell'umanesimo, che dalla Firenze del Rinascimento sino all'esistenzialismo di Sartre e di Camus aveva innervato la cultura europea. Per molti esponenti del mondo intellettuale l'essere umano non è più al centro della società, l'essere umano intero, in carne ed ossa, con i suoi bisogni, i suoi desideri, le sue debolezze, la sua follia, la sua capacità di ribellione, di autodeterminazione del proprio futuro. Ed è caduto a picco il senso della Tradizione, che è da modaioli imbecilli vedere come passato e polvere, mentre è conoscenza attiva e critica delle radici e insieme forza propulsiva per proseguire nella costruzione di una civiltà. La letteratura è stata a lungo il midollo spinale (l'espressione è di Jacques Attali) di una Nazione. E certamente di quella Europa che per primo Victor Hugo sognò come «Stati Uniti d'Europa». Senza letteratura, senza poesia, senza il primato dello spirito si configura una società non liquida, come vuole una celebre definizione sociologica, ma smidollata, un'Europa vaso di coccio tra le Potenze del nuovo ordine mondiale, prona di fronte alle insidiose idiozie nichiliste della cosiddetta cancel culture che ha soffiato dall'America in questi anni e alla fine si è rivelata una cultura della cancellazione, o del tentativo di cancellazione, guarda caso, proprio della parte gloriosa della cultura europea, oggi indifesa, incapace di reagire, di ritrovare l'orgoglio e l'amore di se stessa. Per la prima volta nella storia dell'umanità al vertice dei valori, come potere assoluto e incontestabile, è rimasta l'economia, declinata come finanza e profitto. E per la prima volta nella storia dell'umanità tutto il resto viene considerato un ingombro, qualcosa di attardato e inutile: il sacro, l'ideale, la gratuità, il valore, l'onore, la bellezza spirituale, la ribellione: il tesoro millenario della letteratura, da Omero a Borges. Il primato totalitario del profitto non ha niente a che fare col liberalismo che conosco io, quello di Benedetto Croce, Panfilo Gentile, Salvador De Madariaga. È in realtà un feticcio, un idolo, un Vitello d'Oro senza nessun Mosè in vista pronto ad abbatterlo: una irresistibile forza disumanizzante. Il pericolo, senza un nuovo umanesimo per il XXI secolo, è che si corra verso un'era di uomini-macchina, in balia di piccoli desideri indotti dalla pubblicità (e non so ancora per quanto dai miserabili imbonitori elettronici detti influencer), un'era di esseri privi di carne, di anima, di sesso, di radici, di sogni, vacui consumatori di tempo libero, prodotti deperibili e altrettanto deperibili ideologie. Uno strumento di opposizione, di resistenza e forse di contrattacco rispetto alle forze dell'antiumanesimo è la voce legislatrice (anche se mai riconosciuta come tale) della poesia, quell'antico e attualissimo sistema di conoscenza dell'anima e dell'universo che chiamiamo letteratura. Per questo nel disegno dei dominatori tecnologici ed economici del mondo poesia e letteratura non devono valere più niente, non devono avere spazio né ascolto. O, come ho appreso interrogando Chat GPT, opere poetiche e narrative potranno essere prodotte, pulite e anestetizzate, dalla IA, «assolutamente sì». Non so se un disegno così riuscirà. Dico soltanto che se riuscirà, quando saranno abbattute le statue di Virgilio, Dante, Shakespeare, Michelangelo, Goethe, Beethoven, Voltaire, Tolstoj la civiltà europea sarà finita. A me questo disegno non piace, e sono disposto, cari lettori, ad avversarlo sino all'ultimo sangue. All'ultima pagina.
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Ci sono persone che ci restano nella testa e continuano a venirci in mente anche se le abbiamo incontrate una sola volta. A fare la differenza è una frase o un’immagine che si impiglia nei nostri pensieri. L’immagine che non ho dimenticato è quella di una ragazzina infelice e irrequieta che passa le sue giornate seduta nel corridoio della #scuola a guardare dalla finestra. Gli insegnanti la mandano regolarmente fuori dalla classe perché non segue e disturba. Nessuno di quelli che passano si cura di lei, che si sente incompresa e invisibile. Fino ad un incontro fortuito.
Danielle è nata in Camerun ed è arrivata in Italia all'età di sette anni insieme a suo fratello gemello Ivan. La mamma, per sottrarli ad una faida familiare, li aveva affidati a uno zio che viveva vicino a Pavia. I due bambini cominciano una nuova vita, ma quando hanno nove anni lo zio muore all’improvviso e il loro equilibrio si spezza di nuovo: i servizi sociali li dividono e mandano lei dalle suore e lui dai preti. Tutto va in pezzi.
Danielle si riempie di dolore ed è sempre arrabbiata: la bambina che faceva da mamma a suo fratello diventa intrattabile. Comincia la scuola media e i voti non sono mai sopra il 4: «Nessuno si preoccupava della mia situazione, così io stavo seduta fuori dalla classe e quello era il modo in cui passavo le mie giornate».
Oggi Danielle, che ha 26 anni e di cognome si chiama Madam, racconta tutto con il sorriso, con grande calma e pace. Se ci riesce è grazie a quell’incontro con il professore di ginnastica, Giampiero Gandini.
«Mi disse: “Perché invece di stare lì seduta non vieni a provare a lanciare il peso?". Siamo andati in giardino, ho iniziato a lanciare e ho visto lo stupore nella sua espressione». Da quel momento Danielle inizia ad allenarsi tutti i giorni.
Poche settimane dopo la iscrive alla prima #gara, tra le scuole della provincia di Pavia: «L’ho vinta e ho adorato il senso della vittoria. I miei compagni, che fino a quel momento non mi avevano mai calcolata, cominciano a farmi i complimenti e a voler essere miei amici».
L’idea di non essere più invisibile e di avere un valore contamina ogni aspetto della sua vita: «Mi sono detta: perché non provo a trasferire questi valori che sto imparando, grazie allo #sport, anche nella scuola? E così è stato».
Il viaggio di Danielle la porta sempre più in alto, fino a vincere cinque campionati italiani nelle sue categorie di età e a raccogliere 25 medaglie. Poi si qualifica per i #mondiali, per scoprire, però, che non può partecipare, perché non è italiana e la maglia azzurra non la può indossare: «Rappresentare l'Italia, il posto che mi ha accolta, era un po’ come ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato».
Diventata maggiorenne non può più stare dalle suore, loro le trovano un posto dove abitare ma deve mantenersi, così fa la babysitter e la sera le consegne delle pizze con la bicicletta.
Non si scoraggia e dopo 17 anni in Italia riesce a diventare cittadina e nello stesso momento a laurearsi in Scienze della Comunicazione.
📬 Racconto la storia completa di Danielle nella mia ultima #newsletter #altrestorie, ci si iscrive con un click su mariocalabresi.com. La sua voce è invece protagonista della nuova puntata del mio #podcast Altre/Storie, la potete ascoltare qui: 🎧 https://open.spotify.com/episode/5EWqec08xO7VK7iUIyGuRR
Buona lettura e buon ascolto.
Mario Calabresi
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La Vigliaccheria è la prima
caratteristica del Fascismo
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La Realtà ti chiama a prendere posizione. A non essere indifferente. A dire da che parte vuoi stare. Che società vuoi. Per quale Futuro ti batti.
Ogni persona responsabile di questo paese, lo sa.
Ne è consapevole.
Le persone che tacciono. Che assumono una posizione di indifferenza.
Le persone che non prendono posizione, come l'attuale Presidente del Consiglio, sono campioni di vigliaccheria. Di ambiguità. Di volontà di non fare mai i conti, con la Storia.
Gente che non è mai cresciuta. Che non ha il senso nè dello Stato, nè delle Istituzioni, nè della responsabilità pubblica, che è implicita nella carica che ricoprono.
Perchè l'Italia è una Repubblica antifascista nata dalla lotta dei nostri nonni partigiani.
Dal loro sacrificio e da un popolo che rovesciò un regime violento e autoritario che ci aveva portato dentro la tragedia di una guerra disastrosa.
Una guerra, ricordiamocelo tutti, intrapresa per la folle superficialità, di un uomo narcisista e arrogante come Benito Mussolini.
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più che altro, cercare italiani qui è un terno al lotto perché ti può capitare gente come me, riri o te che comunque parla la lingua
oppure rischi di trovarti gli americani che sanno solo dire pasta pizza mamma mia, sono stati in italia solo una volta e sono rimasti scioccati perché la pasta alfredo non è un piatto italiano, ma la loro bisnonna è sbarcata a ellis island quando aveva 3 anni quindi per forza sono italians pure loro /fine rant
LMAOOO ti capisco
odio quando gli americani pensano di essere italiani senza neanche provare ad imparare la lingua o capire la cultura pk l'italia non è solo la pizza, la pasta, mafia e cannoli (mado adesso ho voglia di cannoli)
cmq anche se non sono 'etnicamente' italiana sono nata e cresciuta qua e mi sento veramente italiana; non serve avere genitori/nonni italiani ma capire cos'è esserlo
pero sono felice di aver trovato gente italiana pk adesso che studio al estero ho paura di perdere la lingua che sarebbe un peccato
#boh non so se mi sono spiegata bene#ho sonno 💔#vabbe#avevo scritto di più pero era super ripetitivo#lol#(💬) — kira stfu
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Carola - “Baby"
Il nuovo inedito in radio
In radio “Baby” il nuovo singolo di Carola. Il brano parla di due ragazzi che si conoscono per caso…e hanno un colpo di fulmine, racconta attraverso un ritmo sensuale, tutti i momenti passati insieme.
Carola Di Lorenzo è nata a Torino il 18-06-1994 e vive attualmente Torino. Fin da piccola coltiva la passione per il canto , per la danza e per la recitazione. Studia in varie scuole, e fa molta gavetta in giro per l'Italia sia in concorsi canori di paese e sia televisivi, come Zecchino d'oro, Gran Palio delle regioni, programmi su rete 7. Lavora anche in teatro come attrice di Musical al Teatro Alfieri, Teatro Erba e Teatro Nuovo di Torino. Prende parte come ospite a spettacoli comici con attori di Zelig, Colorado, Camera café. Si fa le ossa nei Villaggi turistici In Sardegna e in Trentino come cantante di piano bar e performer. Con il passare degli anni diventa autrice di testi musicali sia per se stessa e sia per altri cominciando a pubblicare inediti. Nasce come cantante ballerina e attrice. Ha avuto esperienze radiofoniche sia da ospite ma anche come conduttrice in un programma ideato da lei rivolto agli animali.
Isabel Zolli Promotion Agency Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma
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"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, è come quella che le altre se le mangia, perché è nata bella, più bella di tutte e le altre se le asfalta. L' Italia è come quella più ingegnosa, che ha le mani di una fata, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse. Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa. E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta. È la rabbia delle poverine ingelosite, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra. Ma l'Italia è una tipa con stivale tacco 12, ovviamente made in Italy, che nessuna sa portare meglio di lei... solo il tempo di rialzarsi.”
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Gli ottant'anni dell'ANPI, gli auguri della sede di Fuorigrotta
L'ANPI, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, compie ottant'anni oggi, 6 giugno 2024. Un traguardo importante, raggiunto con la tenacia e l'impegno di intere generazioni di antifascisti che hanno dedicato la propria vita alla difesa dei valori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale. Come nasce l'ANPI, ottant'anni fa... Nata nel 1944, in piena lotta di Resistenza contro il nazifascismo, l'ANPI ha svolto un ruolo fondamentale nella conquista della Liberazione e nella costruzione della Repubblica Italiana. Oggi, dopo ottant'anni, l'ANPI continua ad essere un punto di riferimento fondamentale per la difesa dei valori antifascisti e per la promozione della cultura della memoria. Le attività L'associazione è impegnata su molteplici fronti: - Conservazione della memoria: attraverso la cura dei luoghi della memoria, l'organizzazione di eventi e iniziative, la pubblicazione di libri e riviste, l'associazione soprattutto si batte per custodire la memoria della Resistenza e trasmetterla alle nuove generazioni. - Educazione alla cittadinanza: promuove anche l'educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, organizzando incontri, dibattiti e laboratori nelle scuole e sul territorio. - Antifascismo e antirazzismo: si impegna a contrastare ogni forma di intolleranza, discriminazione e razzismo, difendendo i diritti di tutti i cittadini. - Impegno civile e sociale: partecipa attivamente al dibattito pubblico e promuove proposte concrete per una società più giusta e solidale. Gli auguri di Osvaldo Barba, presidente del circolo Anpi 'Claudio Miccoli' di Fuorigrotta Gli ottant'anni dalla nascita dell'associazione viene celebrata dal circolo Anpi 'Claudio Miccoli' di Fuorigrotta tramite le parole del suo presidente, Osvaldo Barba: "Oggi, dopo ottant'anni, i valori dell'ANPI sono ancora più attuali. In un mondo segnato da conflitti, disuguaglianze e minacce alla democrazia, l'ANPI rappresenta un baluardo di antifascismo, un punto di riferimento per chi crede nei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà. Rivolgiamo un augurio di buon compleanno all'ANPI, con la speranza che continui a essere un faro di luce per l'Italia e per il mondo intero. In concomitanza col voto per le elezioni europee, l'ANPI rilancia la campagna "Vota Antifascista" allo scopo di votare chi crede in questi importanti valori. L'ANPI Fuorigrotta ed il presidente provinciale Ciro Raia, nel ricordare la persona e memoria di Claudio Miccoli vittima della violenza fascista nel 1978, esprime indignazione per chi ha reminiscenza della Decima Mas (la brigata utilizzata durante la Repubblica di Salò per punire e torturare i partigiani) o di altri riferimenti fascisti come elemento da utilizzare nella propria campagna elettorale. Forse chi lo sta facendo in Campania non ha una conoscenza storica adeguata del periodo. Read the full article
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Mitch B.: arriva "Olè”. E tanti dj set tra Papeete Beach, Donna Rosa e Dunes Ibiza
Giugno 2024 è decisamente intenso dal punto di vista degli impegni musicali per il dj romagnolo Mitch B.
Partiamo con una nuova produzione, che esce questa volta su Black Lizard. E' Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - "Olè" ed è un brano davvero strapieno di energia. Una tromba carica di ritmo chi ascolta, regalandogli una voglia di ballare irresistibile. "E' un disco latin tech, una collaborazione Italia - Francia", racconta Mitch B. "C'è tromba che rimane in testa, dall'inizio alla fine. E come se non bastasse, ci sono anche le percussioni del francese Antho Decks. La collaborazione è nata all'Amsterdam Dance Event 2023, in una serata dove io e Antho abbiamo suonato assieme. Abbiamo notato che c'era forte sinergia nelle nostre sonorità. Assieme ai MaTo Locos, abbiamo realizzato la traccia che è pronta per l'estate.... Riassumendo, vai di fiati!".
Ed eccoci adesso alle serate, che sono moltissime. Come sempre Mitch B. è resident al Papeete Beach e non solo. Proprio a giugno 2024 spesso viaggia con il Papeete tour in giro per l'Italia per regalare il suo sound eclettico ai party della celeberrima spiaggia di Milano Marittima. E poi di casa al Donna Rosa a Marina di Ravenna... e pure ad Ibiza, dove si è già esibito più volte durante questa calda (musicalmente!) primavera 2024. Mercoledì 19 giugno è al Dunes, uno degli hot spot dell'isola.
Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - Olè
youtube
Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino e al Mechero Camp. A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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La piccola Agnese morta di caldo in auto: le urla strazianti del papà e il giallo del dispositivo salva bebè. «Poteva capitare a chiunque» Una tragedia che lascia senza parole. La piccola Agnese aveva solo un anno: è morta stroncata dal caldo, nell'auto del papà che l'aveva dimenticata nel parcheggio dell'azienda in cui lavora a Marcon (Venezia). Un dramma come se ne sono visti tanti, troppi negli ultimi anni. Agnese era nata a maggio 2023: la mamma, Gloria Lugato, quando è rimasta incinta di lei aveva già un'altra figlia con il compagno Sirio Chinellato. «Io l’uovo di Pasqua l’ho mangiato tutto intero...», scriveva sui social, ad accompagnare una foto in cui si accarezzava il pancione. Una vicenda straziante Oggi il quotidiano Il Gazzettino racconta dello strazio di questi due genitori, portati in ospedale in stato di choc dopo aver perso la loro figlioletta. «Sono andato a trovare i genitori e li ho trovati più che devastati, com’è comprensibile che sia», confida don Paolo Cragnin, parroco di Zerman, la frazione di Mogliano Veneto in cui la famiglia risiede: «Un momento di blackout può capitare a chiunque, nessuno merita di vivere tutto questo dolore», le parole dei vicini, che difendono la famiglia, descrivono come ammirevole. I conoscenti li difendono Lui magazziniere, lei estetista: giovani, belli, innamorati. «Queste cose possono capitare – riflette un residente – tant’è vero che anch’io ho un bambino piccolo e ho sempre avuto il terrore di poterlo dimenticare in macchina. Proprio per togliermi il pensiero, mi sono dotato del dispositivo salva-bebè». «Di fronte a questa famiglia e al suo dolore – dice don Paolo, raccontando la visita in cui ha cercato di portare un po’ di conforto ai genitori di Agnese – sono rimasto in silenzio. Le parole giuste arriveranno con il tempo, adesso c’è solo una ferita immensa che fa male». Le urla strazianti del papà Quello che è successo ieri è drammatico. Cinque ore chiusa sotto al sole, Agnese viene vista dai colleghi del papà, che si accorgono di quella bimba nell'auto e chiamano subito i soccorsi. Quando Sirio viene allertato, capisce e urla disperato: «Agnese, Agnese». La piccola era ormai priva di sensi: inutili saranno i soccorsi dei sanitari del Suem di Mestre, che tentano la manovra cardiopolmonare ma senza successo. Il sindaco di Mogliano Veneto, Matteo Romanello, cerca di smorzare le polemiche: «Chiedo a tutti di astenersi da qualsiasi commento che in questo momento sarebbe senza alcun dubbio fuori luogo». Il dispositivo salva bebè Saranno le indagini dei carabinieri a chiarire se fosse o meno presente, e funzionante, il dispositivo salva-bebè, obbligatorio per il trasporto in macchina dei bambini fino a 4 anni d’età. Papà Sirio doveva accompagnarla da chi l'avrebbe accudita (da parenti o all'asilo nido, non è chiaro), ma ha tirato dritto, per il turno delle 8 in magazzino. La bambina probabilmente dormiva sul sedile posteriore. Dopo cinque ore, sotto il sole cocente e con 38 gradi per via di questa ondata di calore che ha invaso l'Italia, era difficile sopravvivere per una bimba così piccola.
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Mitch B.: arriva "Olè”. E tanti dj set tra Papeete Beach, Donna Rosa e Dunes Ibiza
Giugno 2024 è decisamente intenso dal punto di vista degli impegni musicali per il dj romagnolo Mitch B.
Partiamo con una nuova produzione, che esce questa volta su Black Lizard. E' Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - "Olè" ed è un brano davvero strapieno di energia. Una tromba carica di ritmo chi ascolta, regalandogli una voglia di ballare irresistibile. "E' un disco latin tech, una collaborazione Italia - Francia", racconta Mitch B. "C'è tromba che rimane in testa, dall'inizio alla fine. E come se non bastasse, ci sono anche le percussioni del francese Antho Decks. La collaborazione è nata all'Amsterdam Dance Event 2023, in una serata dove io e Antho abbiamo suonato assieme. Abbiamo notato che c'era forte sinergia nelle nostre sonorità. Assieme ai MaTo Locos, abbiamo realizzato la traccia che è pronta per l'estate.... Riassumendo, vai di fiati!".
Ed eccoci adesso alle serate, che sono moltissime. Come sempre Mitch B. è resident al Papeete Beach e non solo. Proprio a giugno 2024 spesso viaggia con il Papeete tour in giro per l'Italia per regalare il suo sound eclettico ai party della celeberrima spiaggia di Milano Marittima. E poi di casa al Donna Rosa a Marina di Ravenna... e pure ad Ibiza, dove si è già esibito più volte durante questa calda (musicalmente!) primavera 2024. Mercoledì 19 giugno è al Dunes, uno degli hot spot dell'isola.
Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - Olè
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Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino e al Mechero Camp. A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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Mitch B.: arriva "Olè”. E tanti dj set tra Papeete Beach, Donna Rosa e Dunes Ibiza
Giugno 2024 è decisamente intenso dal punto di vista degli impegni musicali per il dj romagnolo Mitch B.
Partiamo con una nuova produzione, che esce questa volta su Black Lizard. E' Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - "Olè" ed è un brano davvero strapieno di energia. Una tromba carica di ritmo chi ascolta, regalandogli una voglia di ballare irresistibile. "E' un disco latin tech, una collaborazione Italia - Francia", racconta Mitch B. "C'è tromba che rimane in testa, dall'inizio alla fine. E come se non bastasse, ci sono anche le percussioni del francese Antho Decks. La collaborazione è nata all'Amsterdam Dance Event 2023, in una serata dove io e Antho abbiamo suonato assieme. Abbiamo notato che c'era forte sinergia nelle nostre sonorità. Assieme ai MaTo Locos, abbiamo realizzato la traccia che è pronta per l'estate.... Riassumendo, vai di fiati!".
Ed eccoci adesso alle serate, che sono moltissime. Come sempre Mitch B. è resident al Papeete Beach e non solo. Proprio a giugno 2024 spesso viaggia con il Papeete tour in giro per l'Italia per regalare il suo sound eclettico ai party della celeberrima spiaggia di Milano Marittima. E poi di casa al Donna Rosa a Marina di Ravenna... e pure ad Ibiza, dove si è già esibito più volte durante questa calda (musicalmente!) primavera 2024. Mercoledì 19 giugno è al Dunes, uno degli hot spot dell'isola.
Mitch B., MaTo Locos, Antho Decks - Olè
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Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino e al Mechero Camp. A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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A Favara ritorna "Infiorosa", infiorata artistica Italia, dal 31 maggio al 2 giugno
Mancano una decina di giorni e, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno 2024, Favara ospiterà la seconda edizione di "Infiorosa", infiorata artistica Italia. L'evento si svolgerà in due location: Piazza Cavour e Piazza Vespri (nota anche come Piazza Madrice). Tutto l'evento ha un filo conduttore "l'Italia nella ricorrenza della Festa della Repubblica del 2 giugno". Non a caso Infiorosa 2024 avrà il suo culmine proprio in questa giornata speciale. I maestri infioratori dell’Associazione “Maestri Infioratori di Noto” grazie alla loro maestria e disponibilità regaleranno alla città di Favara i loro tappeti floreali, delle vere opere d'arte, e faranno così dell'Infiorata la regina indiscussa dell'evento. Realizzeranno magnifici tappeti floreali, ispirati proprio alla ricorrenza della Festa della Repubblica e alle forze dell'ordine come Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, sempre presenti e attivi nella salvaguardia del nostro territorio. Ma Infiorosa 2024 non sarà solo fiori. Ci saranno anche sfilate di alta moda, esibizioni, degustazioni, animazione, mostre artistiche e artigianato. Molti espositori arriveranno da tutta la Sicilia. Non mancheranno momenti dedicati a importanti argomenti sociali. Le serate saranno arricchite da eventi artistici speciali: venerdì 31 maggio Piazza Cavour si trasformerà in balera con la serata di Peppuccio Barravecchia; la stessa piazza ospiterà direttamente da Catania la Signora Santina (alias Carmelo Caccamo) sabato 1 giugno, mentre domenica 2 giugno sarà volta del duo di musica latinoamericana Los Locos. La conduzione delle serate è affidata ad Angelo Palermo. Intanto in Piazza Vespri, il "Fabaria Food" offrirà un'area dedicata al cibo aperta dal mattino fino alla sera. Infiorosa, nata dall'idea di Antonella Airò dell’Associazione "Fiorosa Eventi" gode della direzione artistica di Giovanna Crapanzano. L'evento gode del patrocinio della Regione Sicilia, dipartimento Turismo Sport e Spettacolo, e del Comune di Favara. Infiorosa 2024 promette di unire musica, buon cibo, tradizioni, cultura e creatività e rispetto per le istituzioni, creando un'esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti. Read the full article
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Riccione, premiati gli "Eroi della Sicurezza" di Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato intervenuti a sostegno del territorio
Riccione, premiati gli "Eroi della Sicurezza" di Autostrade per l'Italia e Polizia di Stato intervenuti a sostegno del territorio. Ad un anno dall'alluvione che ha interessato i territori dell'Emilia-Romagna, in occasione della tappa del Giro d'Italia a Riccione si è voluto ricordare l'impegno messo in campo da Autostrade per l'Italia, insieme alla Polizia di Stato e tutte le squadre di soccorso che sono intervenute sul territorio nei giorni di emergenza. Venerdì, prima della partenza di Riccione, si sono svolte le premiazioni degli "Eroi della Sicurezza", iniziativa giunta alla tredicesima edizione e nata dalla collaborazione tra Polizia di Stato e Autostrade per l'Italia, per valorizzare l'operato degli agenti e degli addetti autostradali che ogni giorno presidiano la viabilità sulle arterie ad alto scorrimento lungo il Paese. In occasione di questa tappa sono stati premiati da ASPI gli Agenti della Polizia di Stato Daniele Cristoni e Luca de Tomasi. La Polizia Stradale ha invece assegnato un riconoscimento all'impegno e al coraggio manifestato durante gli eventi alluvionali a tutte le squadre del Tronco di Bologna di Autostrade per l'Italia coinvolte nell'emergenza, in particolare a Massimiliano Pigatto e Cristian Bruni, che si sono distinti tra gli operatori dell'unità di esercizio e dell'organizzazione tecnica. "In quei giorni - così ha ricordato il Direttore del Tronco di Bologna di ASPI Stefano Vimercati - abbiamo lavorato, giorno e notte, per rendere l'autostrada di nuovo fruibile nel minor tempo possibile per garantire il completo accesso alle città ai i mezzi di soccorso che dovevano poter passare e arrivare a destinazione. Il Gruppo di Autostrade per l'Italia è sempre rimasto unito, si è stretto alla comunità. In quelle ore sentivamo tutti la responsabilità di dover dare il massimo per garantire risultati immediati. Grazie alla meravigliosa squadra che ha operato sul campo siamo riusciti a riaprire i tratti più danneggiati dal maltempo in tempi record e siamo stati vicini ai territori, in prima linea. Ciò che porterò sempre con me è la gratitudine delle persone che abbiamo aiutato". "Gli interventi in situazioni di pericolo e di urgenza, testimoniano come le donne e gli uomini della Polizia di Stato siano quotidianamente impegnati nelle attività di soccorso e di aiuto ai cittadini. La tutela degli utenti della strada è da sempre una priorità della Polizia Stradale che opera spesso in condizioni estremamente difficili" dichiara il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per l'Emilia Romagna Simonetta Lo Brutto. "La polizia stradale è stata costantemente impegnata nel monitorare le strade e garantire la sicurezza della circolazione in quei giorni delicati, coordinare i soccorsi e agevolare il raggiungimento delle frazioni più isolate, con lo spirito di sacrificio ed abnegazione che sempre ispirano l'operato degli uomini e delle donne in uniforme. Lo stesso spirito di sacrificio che hanno dimostrato i colleghi premiati oggi, chiara espressione della professionalità e dell'empatia che da sempre caratterizzano la Polizia di Stato". Nel corso delle diverse tappe del Giro, il palco delle premiazioni sportive ospiterà in totale undici operatori della Polizia Stradale, con cui ASPI quotidianamente lavora in stretta collaborazione per garantire la sicurezza degli utenti in viaggio sulle autostrade. La Polizia Stradale, contestualmente, assegnerà lungo le tappe da Sud a Nord dell'Italia un riconoscimento a dieci operatori del Gruppo Autostrade per l'Italia che hanno dimostrato una forte dedizione al proprio lavoro, mettendo a servizio degli utenti competenze e impegno che vanno ben oltre le proprie mansioni quotidiane. LE STORIE L'11 maggio 2023, gli Agenti Daniele Cristoni e Luca De Tomasi, durante il servizio di vigilanza autostradale sulla A1, ricevevano la segnalazione della presenza di un uomo anziano che percorreva a piedi, contromano, la corsia d'emergenza dell'autostrada. Giunti sul posto gli operatori intercettavano immediatamente l'uomo che, in stato confusionale, dalla corsia di emergenza, cercava di attraversare pericolosamente l'autostrada. A quel punto gli agenti, dimostrando elevata professionalità e non comuni doti operative, riuscivano a disporre l'auto di servizio trasversalmente rispetto all'asse stradale, a protezione dell'uomo che altrimenti sarebbe stato travolto dalle auto che sopraggiungevano. I due poliziotti, in questo modo, riuscivano a soccorrere l'anziano signore, malato di Alzheimer, e affidarlo alle cure del figlio giunto di lì a poco sul posto. Ad un anno dall'alluvione che ha interessato i territori dell'Emilia-Romagna viene premiato l'impegno e lo sforzo che la società ASPI ha messo in campo sin dalla prima allerta meteo. Autostrade per l'Italia ha provveduto a organizzare una task force di oltre 600 uomini a supporto della Direzione di tronco di Bologna, e oltre 160 mezzi impegnati nelle attività di ripristino. Per il coraggio e la professionalità dimostrati nei momenti di maggiore criticità vengono premiati Cristian Bruni e Massimiliano Pigatto, e tutte le squadre che hanno contribuito a ripristinare la piena percorribilità del tratto autostradale di A14 danneggiato dalla spinta dell'acqua, un passaggio cruciale per ricongiungere l'asse nord-sud del paese e garantire a tutti i mezzi di soccorso di poter avere una direttrice di percorrenza ad alta capacità. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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