#Claude Monet - La spiaggia di Trouville
Explore tagged Tumblr posts
Text
Per il futuro sviluppo di Monet, l'amicizia con il pittore Eugène Boudin, specializzato in paesaggi dai colori pastello sfumato, svolse un ruolo molto importante: porta con se Monet nelle sue escursioni al mare e lo introduce alla nuova tecnica di pittura en plain air.
#Monet#l'amicizia con il pittore Eugène Boudin#paesaggi dai colori pastello sfumato#en plain air#Claude Monet - La spiaggia di Trouville
2 notes
·
View notes
Photo
Oscar-Claude Monet 1870 La spiaggia di Trouville https://www.instagram.com/p/CFXFOQEFp5l/?igshid=1vefm8vafz6oo
0 notes
Photo
La terra gira da una parte e poi dall’altra Sotto il velo del cielo Come chi di notte non riesce a dormire Perché vuole capire Addò t’annascunne Si t’annascunne Addò t’annascunne Si t’annascunne C’è una piega sottile nascosta nell’universo Ai margini del mondo è una processione di anime dimenticate Che sussurrano tra le costellazioni Addò t’annascunne Si t’annascunne Addò t’annascunne Si t’annascunne Sarrà ‘sta musica che vene e se ne va La terra gira da una parte e poi dall’altra Che vene e se ne va Sarrà chistu rummore ca nun può’ spiegà La terra gira da una parte e poi dall’altra Ca nun se po’ spiegà Vulesse ca ‘stu cielo, ‘stu cielo s’arapesse Pè tutt”a gente ca nun tene niente Quando una luna cala l’altra ricomincia Ombra, luce, guerra, pace Quando una luna cresce, l’altra svanisce Acqua, fuoco, pieno, vuoto Addò t’annascunne Si t’annascunne Addò t’annascunne Si t’annascunne Sarrà ‘sta musica che vene e se ne va Quando una luna cala, l’altra ricomincia Che vene e se ne va Sarrà chistu rummore ca nun può’ spiegà Quando una luna cresce l’altra svanisce Ca nun se po’ spiegà Vulesse ca ‘stu cielo, ‘stu cielo s’arapesse Pè tutt”a gente ca nun tene niente Scennesse l’acqua santa pè terre addò nun chiove E frutta, miele, pane e vino nuovo Vulesse ca chiuvesse, chiuvesse maccarune ‘E prete ‘e miez”a via caso rattato La muntagna ‘e Somma fosse carne arrostuta, E tutta ll’acqua ‘e mare vino annevato Vulesse ca ‘stu cielo, ‘stu cielo s’arapesse Pè tutt”a gente ca nun tene niente Scennesse l’acqua santa pè terre addò nun chiove E frutta, miele, pane e vino nuovo Vulesse ca chiuvesse, chiuvesse maccarune ‘E prete ‘e miez”a via caso rattato La muntagna ‘e Somma fosse carne arrostuta, E tutta ll’acqua ‘e mare vino annevato Vulesse ca chiuvesse, chiuvesse maccarune ‘E prete ‘e miez”a via caso rattato La muntagna ‘e Somma fosse carne arrostuta, E tutta ll’acqua ‘e mare vino annevato. (Carlo Faiello e Corrado Sfogli) #sanremo #sanremo48 #sanremo98 #sanremo1998 #festivaldisanremo Brano: Sotto il velo del cielo Immagine: La spiaggia di Trouville - Claude Monet - 1870 https://www.instagram.com/p/B_rnH6jlJR-/?igshid=19kgfhzapoibz
0 notes
Text
Claude Monet - La plage de Trouville, 1870
Claude Monet – La plage de Trouville, 1870
Claude Monet, La plage de Trouville
Pagine a tema: Summer (estate)
Questo dipinto è una delle cinque scene di spiaggia prodotte da Monet nell’estate del 1870, che potrebbero essere state bozzetti preparatori per un dipinto più grande che Monet intendeva esporre al Salon. La figura a sinistra è probabilmente la moglie di Monet, Camille, e la donna a destra potrebbe essere la…
View On WordPress
0 notes
Text
In questo articolo scopriremo quali sono i 10 luoghi da vedere in Normandia. La Normandia è vertiginose scogliere, graziosi villaggi fioriti, spiagge ricche di storia ma anche di poesia e molto altro ancora.
Prima di cominciare vi lascio queste righe tratte dal mio romando L’amore a Colpi di Champagne per trasmettervi le mie sensazioni sulla meravigliosa Normandia
“La culla dell’impressionismo, con affaccio sulla Manica, è un luogo bellissimo già al primo approccio. La Normandia, sconosciuta a molti, in realtà è un luogo per tutti! Per gli intellettuali e amanti dell’arte in quanto patria e buen retiro di un numero indefinito di pittori impressionisti e di scrittori, mi vengono in mente Proust, Guy de Moupassant, Gustave Flaubert, Dumas. Per i buongustai è terra di perdizione tra calvados, ostriche e strepitosi formaggi. Per gli appassionati di storia è il luogo dello sbarco più famoso della storia ma è anche la terra che ha portato al rogo Giovanna d’Arco. Per i romantici è il posto ideale grazie al meraviglioso paesaggio tra mare, natura e borghi caratteristici, con una costa ricca di località balneari e paesaggi bucolici che ti resteranno nello sguardo molto a lungo.”
Eccoli qui di seguito i dieci luoghi da non perdere in Normandia.
1. Étretat, Costa d’Alabastro
Immancabile tappa nella Costa d’Alabasto è la celeberrima e magnifica Étretat, ora luogo turistico a tutti gli effetti sempre molto suggestivo, un tempo meraviglioso villaggio di pescatori, incastonato fra le due falesie più note della costa, alle quali deve la propria fama: la Falaise d’Aval e la Falaise d’Amont.
Étretat è uno straordinario esempio di architettura naturale a cielo aperto. Vi affascinerà come ha affascinato Claude Monet. La particolarità delle falesie di Étretat è che sono costituite da un particolare tipo di gesso, il Turoniano, che ha la capacità di resistere in modo notevole ai fenomeni di erosione che altrove sono molto più evidenti. L’ideale sarebbe trascorrere almeno un giorno e una notte ad Étretat, in modo da riuscire a visitare le falesie, sul posto scoprirete che non sempre è possibile visitare la base delle falesie, lo decide la marea, consultando l’apposita tabella capirete se la marea è favorevole, da quanto si è ritirata e tra quante ore dovrebbe risalire.
Incamminatevi lungo il sentiero escursionistico che conduce alla Falesia d’Aval. Da questo punto è possibile ammirare l’Arco della Manneporte. La gigantesca volta naturale creatasi da una propaggine della scogliera che fa restare a bocca aperta. Guy de Maupassant la descrisse come un elefante che beve nel mare e Monet l’ha ritratta in un suo celebre dipinto, trascorrendo un intero inverno a immortalarla in ogni condizione atmosferica.
Per visitare la Falaise d’Amont bisogna prendere una scalinata che parte dalla battigia. Duecentocinquanta scalini più tardi, raggiungiamo la cima della Falaise d’Amont e da alcune sporgenze rocciose riusciamo ad ammirare il panorama dall’alto e, a parte la sensazione di vertigine, la vista è mozzafiato!
Tra gli altri personaggi che furono ospiti di Étretat: gli scrittori Hugo e Flaubert, il compositore Offenbach e i pittori Coubert e Boudin. Anche Maurice Leblanc, l’inventore del famoso ladro gentiluomo Arsène (Arsenio) Lupin, giornalista normanno, nato a Rouen, fece soggiornare il protagonista dei suoi romanzi qui, a Étretat. La nipote dello scrittore ha allestito nella casa di famiglia: le Clos Arsène Lupin, dedicato all’universo enigmatico del nonno.
Se siete a Étretat dovete fare visita Les Jardins d’Étretat che si affacciano sulla Falaise d’Aval, voluti da Madame Thébault, attrice degli inizi del XX secolo, amica di Monet e, appunto, iniziatrice del giardino. Il giardino è stato disegnato da Alexandre Grivko che vanta un primato da record per la progettazione di oltre 500 giardini e lo sviluppo di 100 progetti pubblici e privati su larga scala.
Scopri qui gli altri villaggi della Costa d’Alabastro da non perdere!
Étretat
2. Côte Fleurie: Honfleur, Deauville, Trouvile sur Mer e Cabourg
Da Honfleur a Cabourg la Costa fiorita regala magia ai viaggiatori sin dal diciottesimo secolo. All’epoca infatti era la meta di ricchi vacanzieri provenienti dall’intera Francia e dal sud dell’Inghilterra, che si concedevano rilassanti vacanze nelle bellissime ville fronte mare che potete ammirare in particolare a Trouville a Deauville.
Ma vediamoli uno per uno questi villaggi bellissimi: la marinara Honfleur, l’affascinate Trouville, la snob Deauville e la romantica Cabourg.
Honfleur
Un antico borgo marinaro dal fascino unico, dall’atmosfera d’antan e rarefatta, che vive attorno al porto, dove passare un paio di notti romantiche a bordo di un veliero ormeggiato. E concedervi una cena a lume di candela in uno dei tanti ristoranti affacciati sull’estuario della Senna, a sperimentare la cucina tipica nei ristoranti di pesce che servono specialità come gamberi, sogliole, capesante, sgombri e le celebri moules frites (cozze servite con patatine fritte).
La zona centrale è da percorrere a piedi, tra le stradine puntellate di porfido dei pittoreschi vicoletti con le tipiche case a graticcio, le caratteristiche botteghe e tanti bistro. Baudelaire era molto legato a questo luogo dall’aria antica e autentica e basta attraversare la piazza lastricata e raggiungere il vecchio porto per capirne le ragioni.
Pochi sono i luoghi che, come questo, hanno fatto da sfondo a tanti personaggi dell’arte, alcuni vi sono nati e altri ancora hanno trovato in queste terre un rifugio sicuro. Ogni angolo trasuda di fascino e arte.
La cittadina è stata immortalata dai più grandi pittori e, ancora oggi, esercita un incredibile fascino, su artisti che continuano a venire a Honfleur per dipingere i paesaggi e i luoghi del suo prestigioso passato storico e marittimo. Le luci cangianti della notte che riflettono sull’estuario della Senna hanno ispirato Courbet, Monet, Boudin e molti altri e ancora oggi sono numerose le gallerie che espongono opere di pittori del passato e contemporanei.
Honfleur
Trouville-sur-Mer
Per raggiungere Trouville da Honfleur è d’obbligo scegliere la Route de la Corniche, la strada panoramica che costeggia la collina e si affaccia sul mare, nel primo tratto la strada è costeggiata dalla vegetazione e oltre le siepi di recinzione lo sguardo sarà attirato dalle famose tipiche abitazioni con la chioma, le chaumerie, un tempo modeste dimore di contadini, oggi abitazioni ricercate. Ce ne sono di stupende, con giardini fioriti, tante ortensie a recintare le proprietà e in molti casi cavalli allo stato brado.
Arrivati a Trouville dall’alto della strada vedrete il mare e le bellissime ed eleganti ville di che vi si affacciano. Trouville-sur-Mer infatti conquista tutti per il suo fascino glamour e l’elegante architettura delle sue ville affacciate sul litorale dalla sabbia finissima.
L’elegante e raffinata Trouville è stata amata da scrittori come Dumas, Flaubert e Proust e se il litorale è noto per le ville dall’elegante architettura il suo centro storico è puntellato di case colorate di pescatori e da incantevoli punti panoramici, come quelli che regala l’escalier du serpent, una vertiginosa scalinata con 100 gradini.
Nella zona del porto si trova il caratteristico mercato del pesce al coperto e moltissimi locali e ristoranti dove è d’obbligo fermarsi a pranzo o a cena.
Trouville sur Mer Spiaggia
Trouville sur Mer
Deauville
Deauville è certamente più pretenziosa e snob rispetto a Trouville, due località gemelle, divise da un ponte, ma con caratteri diversi. Deauville ha boutique esclusive, un casinò frequentato da personaggi in vista, della moda e dello spettacolo. Ci ha vissuto, tra gli altri, anche Wiston Churchill. Deauville è la celeberrima località di villeggiatura, meta preferita dai parigini e per questo definita il 21 Arrondisement nonché città dove visse e operò la Mademoiselle per antonomasia: Gabrielle Bonheur Chanel.
Il lungomare si presenta ordinato ed elegante, la spiaggia con ombrelloni colorati dove non ci sarà mai la folla e l’atmosfera è incredibile, sembra di essere in un film. Les Planches è una famosa passeggiata della spiaggia di Deauville.
Altro luogo da visitare è la splendida Villa Strassburger, in stile alsaziano con dettagli normanni, fu dimora di Gustave Flaubert; una passeggiata nel suo parco infonde pace e serenità; nelle vicinanze della villa ci sono molti hotel dove soggiornare.
Altro edificio caratteristico �� il Municipio, una bellissima costruzione al centro del paese con caratteristiche tipiche alsaziane e anglo-normanne, come tutte le case della piccola cittadina francese. Qui i cavalli sono un’istituzione e non è raro vedere cavallerizzi in groppa cavalcare in riva al mare all’alba come al tramonto, per gli appassionati di corse di cavalli consiglio l’Hippodrome Deauville La Tou-ques; un impianto moderno e molto curato nei dettagli.
Il giro turistico di Deauville e dei suoi dintorni si può fare anche con le Petit Train de Deauville che arriva fino in spiaggia. Acquisto il biglietto!
La spiaggia di Deauville
Cabourg
Diciotto chilometri separano Cabourg da Deauville che è situata sull’estuario della Dives. Consiglio come itinerario la strada che costeggia il mare passando per Benerville-sur-Mer, Blonville-sur-Mer, Villers-sur-Mer, Auberville, Houlgate e Dives-sur-Mer.
Cabourg è una tappa da non perdere, in quanto località balneare famosa per l’atmosfera belle epoque e ne sono tangibile dimostrazione le ville dell’alta borghesia e dell’aristocrazia parigina di inizio novecento disposte attorno al Casinò e al Grand Hotel.
Dalla spiaggia, oltre una fila ordinata di pittoreschi ombrelloni con tendine paravento a righe bianche e beige, ammirerete il maestoso Grand Hotel, che ospitò in molte occasioni lo scrittore Marcel Proust. A separare l’hotel dalla spiaggia infatti la Promenade che prende il nome dallo scrittore e che regala una passeggiata di un paio di chilometri immersi in un’atmosfera leggera a raffinata e dove ammirare il mare e il cielo si fondono in un’unica sfumatura di colore.
3. Bayeux
La carinissima Bayeux, vanta un ricco e importante passato e possiede un cospicuo patrimonio culturale e artistico, molto ben conservato, in quanto miracolosamente risparmiata dalla distruzione dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Questo fa sì che conservi intatto tutto il suo fascino medievale, ne sono dimostrazione le sue caratteristiche stradine, i suoi canali con i mulini, le chiese, la totale assenza di modernità, nonché la mancanza di industrie nell’imminente periferia.
Bayeux deve la sua fama internazionale al famosissimo arazzo medievale, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. 68 metri di tela di lino dipinta, scampata miracolosamente alle razzie naziste in quanto nascosta in uno scantinato del Louvre.
La Tapisserie de Bayeux è, senza dubbio, una delle più importanti testimonianze del Medioevo: narra i principali episodi che hanno permesso al duca di Normandia, Guglielmo detto il Bastardo (in quanto figlio naturale del duca Roberto e della figlia di un conciatore di pelli) di conquistare il trono d’Inghilterra e di diventare Guglielmo il Conquistatore.
Racconta gli eventi dal 1064 al 1066, anno della decisiva battaglia di Hastings, e per farlo mette in scena 623 persone, 505 animali di specie differenti, 202 tra cavalli e bestie da soma, 55 cani, 41 imbarcazioni e 49 alberi è composto da otto elementi cuciti tra loro, con fili di lana di otto colori diversi, fino a formare una specie di fumetto del Medioevo, scritto nella stoffa, anziché su carta.
L’arazzo, che dovrebbe essere stato prodotto a Canterbury, fu tessuto tra il 1070 e il 1077 per volere del vescovo Odone, il fratellastro di Guglielmo il Conquistatore. Fu esposto, a partire dal 1476, nella cattedrale di Bayeux. Dal 1724 che l’arazzo iniziò a interessare gli studiosi e che venne prima compresa la sua importanza.
Cattedrale di Bayeux
4. Arromanches-les-Bains e le spiagge dello sbarco
Qui sbarcarono 2 milioni e mezzo di soldati, 4 milioni di tonnellate di equipaggiamento e 500.000 veicoli. Stazione balneare, incastonata tra le falesie è una delle spiagge più importanti per la liberazione dell’Europa dalla gogna nazista. Musei, cimiteri, musei e vedute panoramiche sono stati creati per far capire al visitatore che cosa ha rappresentato lo Sbarco in Normandia. La visita al Musée du Débarquement fa conoscere tutti i dettagli dell’operazione. Presso Arromanches 360, in una sala circolare viene proiettato il filmato The Price of Freedom, un’emozionante resoconto della battaglia. Nei mesi estivi c’è da fare la coda.
Omaha Beach
Lungo questi 7 chilometri di costa si è combattuta la battaglia più drammatica e cruenta dell’operazione. Il momento dello sbarco, fu un vero massacro di americani che tentavano di raggiungere la spiaggia mentre i tedeschi, dall’alto delle dune di sabbia, sparavano senza sosta.
Juno Beach
Presso la spiaggia di Berniéres-sur-mer sbarcarono le forze militari canadesi. Presso Juno Beach Centre è possibile capire quale ruolo ha avuto il Canada nell’offensiva militare in cui persero la vita oltre 45.000 canadesi.
Utah Beach
Su questa spiaggia, all’alba del 6 giugno 1944, toccarono per primi il suolo francese i soldati dell’ottavo reggimento di fanteria americani portati vicino alla riva da 20 chiatte da sbarco. In parecchi persero la vita sia a causa del fuoco nemico ma anche per annegamento a causa dell’eccessivo peso dell’equipaggiamento e delle armi in dotazione. Al Musée du Débarquement potrete conoscere tutti i dettagli di quella giornata storica attraverso fotografie e reperti autentici.
Ci sono altri luoghi da visitare dedicati allo sbarco, questi sono i più importanti.
Arromanches-les-Bains
5. La Penisola de La Hague
La Penisola de La Hague, una zona aspra e incontaminata, dove la natura è assoluta protagonista. Il paesaggio è aspro, selvaggio, con scogliere vertiginose, muretti a secco, case in pietra, i tanti animali al pascolo, perlopiù mucche e cavalli – in Normandia se ne trovano in abbondanza – che puntellano i prati verde smeraldo che ricordano appunto l’Irlanda.
La costa è spazzata dai venti e le sue fredde acque cristalline rendono le spiagge dei veri paradisi per surfisti, non è una zona battuta dal turismo di massa e questo è solo un vantaggio. Il mood è perdersi per qualche ora imboccando stradine che non si sa dove portino, salvo scoprire che regalano paesaggi e scorci stupendi e che infine conducono a spiagge, scogliere e fari lungo la costa.
Infatti incontrerete tutta una serie di splendidi borghi dove abitazioni in pietra circondate da giardini perfetti contornati da ortensie di tutti i colori sono un must, non c’è casa che non abbia straripanti siepi di ortensie.
Eccoli alcuni di questi villaggi:
Omonville-la-Petite
Qui è sepolto Jacques Prévert, in questo minuscolo comune di 128 abitanti nel dipartimento della Manica, il famoso poeta ha passato gli ultimi momenti della sua vita. Qui c’è la sua casa-museo, ma anche se non siete appassionati di letteratura – peggio per voi – i meravigliosi scorci, il paesaggio bucolico che sembra uscito da un dipinto sono motivo sufficiente per una visita, purché siate animi romantici.
Omonville-la-Petite
Saint-Germain-des-Vaux, PORT RACINE
Questo è il porto di ancoraggio più piccolo di Francia, situato nella punta Ovest più estrema del Cotentin deve il nome al corsaro Françoise Médard Racine, vassallo di Napoleone che lo costruì nel 1813, la sua idea era trovare, in questo magnifico angolo di mondo, rifugio ma anche attaccare con la sua goletta “Embuscade” le navi che passavano per questa striscia di costa. Distrutto fu poi ricostruito, tra il 1870 e il 1886, dai pescatori del posto. Un autentico angolo di paradiso, riparato dalla collina che lo avvolge che, in questa stagione, è carica di ortensie. Da Port Racine è possibile fare una passeggiata sul sentiero del Litorale gr 223.
Il piccolo Port Racine
Goury
Piccola ma molto affascinante. Il faro circondato da un arenile fatto dei tipici ciottoli (galet), venne costruito nel 1837 per segnalare la costa alle navi di passaggio che troppo spesso naufragavano a causa delle fortissime correnti marine. Nell’area circostante mucche al pascolo, cavalli allo stato brado e stormi di gabbiani che si librano in cielo.
Goury, vissta sul faro off shore
La Baie d’Écalgrain
Già percorrendo la strada tra le colline verdi si nota la baia alla base della scogliera, un’insenatura naturale che non ha visto la mano dell’uomo trasformarla. Fermatevi, anche lungo la strada senza scendere, se non avete tempo, almeno qualche minuto ad ammirare e ad assaporare dall’alto la bellezza selvaggia del paesaggio. La spiaggia, incastonata tra le falesie ricoperte da un manto erboso verde brillante, accoglie il mare in un continuo susseguirsi di onde che si infrangono sulla battigia. Con la bassa marea affiorano piacevoli cordoli rocciosi. Meraviglioso! Attraverso una passerella si può arrivare alla spiaggia.
La Baie d’Écalgrain
Jobourg – Le Nez de Jobourg
A Nez de Jobourg, le scogliere più alte dell’Europa continentale, vi troverete a osservare dall’alto dei suoi 128 metri, falesie vertiginose e sotto un mare che s’infrange fragoroso sulla costa, il vento che vi massaggia il viso, il cielo terso e il paesaggio incontaminato sono uno spettacolo autentico. Davanti a voi potete scorgere le Isole del Canale. Sul posto c’è un ristorante e si mangia pure bene. Ricordatevi per visitare la zona, anche in piena estate, è meglio essere muniti di giubbotto, io avevo il trench ma era freddino, meglio il piumino.
Vista sulla baia da Le Nez de Jobourg
6. Granville e l’arcipelago Chausey
La particolarità di Granville è sicuramente la città alta (Haute-Ville), circondata da mura a strapiombo sul mare, fu fortificata dagli Inglesi nel XV secolo e conserva ancora oggi le tracce del suo passato militare e religioso sono molto tangibili. Un tempo era patria di corsari, bucanieri e pirati fedelissimi ai re francesi.
A passeggio lungo le strade di ciottoli si respirano antiche atmosfere e si gode di un panorama fantastico sul mare e su incantevoli spiagge. La cittadella è disseminata di locali e ristoranti e le sue case di granito e i caratteristici palazzi che affacciano sugli stretti e pittoreschi vicoli la rendono davvero peculiare. Concedetevi un pranzetto o una cena in una delle tante Crêperie, magari consumando la prelibatezze locali come le crepes ma anche le galette bretonne, qui siamo molto vicini alla Bretagna, e questo è il motivo per cui ci ristoranti che propongono le tipiche pietanze bretoni.
La parte bassa della città ruota attorno al porto. In questa zona, ricca di locali e ristoranti, mentre consumate un aperitivo o una cena vi capiterà di assistere allo spettacolo che regala la marea; vedrete le imbarcazioni ormeggiate che da posante su un fianco adagiate alla sabbia perché la marea si è completamente ritirata, nel giro di dieci minuti, tornano a galleggiare perché, si sa, la marea sale alla velocità di un cavallo al galoppo.
Il porto di Granville è l’attracco delle compagnie che collegano le isole Chausey e le isole anglo-normanne di Jersey, Guernesey e Sercq e dato che vi trovate a Granville, con un breve viaggio in traghetto, vale la pena visitare le isole Chausey dove patria di foche, delfini e uccelli.
A Granville c’è la casa natale di Christian Dior, oggi diventata museo www.musee-dior-granville.com ci ha vissuto i primi anni della sua infanzia, fino al 1911, anno in cui la famiglia si trasferì a Parigi. Lo stilista è sempre rimasto molto legato alla sua casa sulla scogliera con vista mozzafiato sul mare del Nord, tanto che nella sua autobiografia Christian Dior et moi, dichiarò “la casa della mia infanzia… ne conservo un ricordo tenero e meravigliato. Che dire? La mia vita, il mio stile, devono quasi tutto alla sua posizione, alla sua architettura”.
Granville, vista dal mare. Il Casinò e la città murata
7. Le-Mont-Saint-Michel
Da qualsiasi punto di vista la baia di Mont Saint-Michel è meravigliosa. La sabbia e i pascoli erbosi, il mare e il cielo che si dividono l’orizzonte, i giochi di luce in un paesaggio che si evolve in continuazione e che rendo Le-Mont-Saint-Michel uno dei luoghi più magici della terra.
Il fascino del borgo medievale con l’imponente Abbazia che lo domina e la baia circostante con lo spettacolo straordinario e suggestivo che offrono le sue maree resteranno impressi nella mente per molto tempo, dall’alto del borgo è incredibile la vista che si gode sulla baia.
Se volete saperne di più su Le Mont Saint Michel le trovate in questo articolo.
Le Mont Saint Michel
8. Rouen
Una città che appare quasi un museo tanto da meritarsi l’appellativo di Ville Musée, un gioiello architettonico dove arte, storia e cultura si fondono magistralmente. Viene soprannominata la città dei 100 campanili e basta farci un giro per capirne la ragione, va girata assolutamente a piedi. Solo così è possibile ammirare i suoi tanti scorci differenti, restare stupiti dalle sue case a graticcio di una varietà incredibile di colori, solo così è possibile ammirare le stradine lastricate e le chiese gotiche.
Non perdetevi Place Saint-Marc e uno dei suoi mercati, dato che la Normandia è famosa per i suoi formaggi, questo è il posto migliore di Rouen dove acquistarli, anche Rue Armand Carrel è una via dove fare acquisti gastronomici, tantissime le botteghe, molte sono gastronomie tipiche francesi. Dalla piazza si arriva in Rue Martanville dove si trovano bellissime case a graticcio colorate, la via termina proprio nei pressi della Chiesa di Saint Maclau, in stile gotico domina una piazzetta dove affacciano altre bellissime case a graticcio. La chiesa merita un’occhiata è un vero e proprio gioiello.
Da vedere anche la Cattedrale di Notre Dame, la più importante dalla città, la sua guglia raggiunge i 151 metri ed è la più alta di tutta Francia. La cattedrale è stata il soggetto di più tele del pittore impressionista Monet. Impossibile non percorrere Rue du Gros Horologe, dove ovviamente oltre alle ricorrenti case a graticcio delle quali è disseminata la città troviamo la volta del Gros Horologe, l’arcata in stile gotico e rinascimentale con il celeberrimo orologio astronomico decorato a soggetti allegorici, in cima al quadrante, un oculo, ospita una sfera che indica le fasi lunari.
Se ci capitate d’estate potrete godere dello spettacolo delle luci e immagini animate che, da luglio a settembre, vengono proiettate sulla facciata della Cattedrale di Notre-Dame, uno spettacolo con musiche e colori coinvolgenti, assolutamente da vedere! A noi era capitato a Reims (Champagne) di vedere uno spettacolo simile.
Rouen
La volta del Gros Horologe
Se vi trovate in zona e siete appassionati di letteratura non perdete occasione per visitare i luoghi di Madame Bovary: Yonville-l’Abbaye nel romanzo, Ry nella realtà. Piccola e ridente cittadina a mezz’ora da Rouen di nemmeno 1000 anime, dove si sono svolte le vicende della famiglia Delamare. Il villaggio offre tante testimonianze dei suoi legami col romanzo come la Galerie Bovary Musée d’Automates che ricostruisce scene tratte dal libro o l’église Saint-Sulpice con il suo meraviglioso portico in legno e le tombe della famiglia Delamare, oltre alle diverse targhe intitolare a Gustave Flaubert disseminate per tutta la città e le insegne dei vari locali e negozi che fanno menzione di Madame Bovary.
Ry
9. Les Andelys
Sul percorso da Rouen verso Giverny, tenendo la Senna alla destra, si raggiunge Les Andelyes, un paesino che si affaccia sul fiume dove i margini sono ancora verdi e boscosi. Il villaggio è famoso per il castello, Chateau Gaillard, arrampicato a 90 metri sopra il centro abitato.
La storia racconta che la zona del Castello grazie alla sua posizione strategica, domina i meandri della Senna, attirò gli interessi di Riccardo Cuor di Leone, Re d’Inghilterra e Duca di Normandia che, desideroso di aprirsi un varco verso il mare, tra il 1196 e il 1198, fece edificare su una falesia proprio il Castello, in modo da proteggere il ducato e la sua capitale: Rouen. Il castello fu ritenuto un capolavoro d’avanguardia dell’architettura militare dell’epoca, oggi è completamente in rovina, consumato dalle battaglie, dal tempo e dall’incuria, il suo stato comunque conferisce un fascino malinconico e molto suggestivo a Les Andelys.
Dal Castello, si gode una splendida vista sul villaggio che non sembra niente male. Il villaggio appare subito pittoresco, grazie anche alla sua posizione, adagiato sulle rive della Senna, contornato da colline boscose e bianche scogliere.
Les-Andelys visto dal Castello
10. Giverny e la casa di Monet
A Giverny si va per visitare la dimora di Monet e soprattutto i suoi giardini. Giverny è un paesino di 500 anime lungo la Senna dove tutto ruota attorno a Monet, alla fondazione Monet con la casa ed i giardini del grande pittore impressionista. Sono in molti ad inserire questa tappa nel viaggio in Normandia ed è subito chiaro dalla coda che c’è… Nell’attesa potete concedervi un sandwich (carissimo) in uno dei localini della zona organizzati per sfamare i turisti.
La casa è accogliente, al piano terra un grande salotto e una bella cucina, il resto sono spazi piccoli ma curati, pieni di mobili, soprammobili e quadri. Gli interni sono color pastello. Ma sono i giardini a stupire, un‘oasi di pace nonostante i tanti visitatori, pieni di fiori e rivoli d’acqua, è facile comprendere la ragione per cui questi ambienti stimolassero la creatività di Monet.
Il termine “ninfee” è praticamente sinonimo di Claude Monet e l’artista trovò l’ispirazione per questi dipinti nel giardino della sua casa a Giverny che ora è considerato uno dei punti di riferimento del movimento artistico impressionista. La casa e i giardini di Monet sono stati conservati così come erano durante la vita del pittore. Mentre sei in città, approfittane per visitare il Museo dell’Impressionismo di Giverny.
La facciata della casa
Il laghetto del giardino
i lati del vialetto che conducono alla casa sono ricoperti di fiori
Altro scorcio del laghetto
Decidere di selezionare 10 posti non è stato facile perché molti altri villaggi e luoghi meritano la visita in Normandia, ho scelto alcuni dei luoghi più belli che lungo il tragitto vi permettono comunque di fare delle soste. Potreste vedere anche: Le Havre e alcuni villaggi della Costa d’Alabastro, Pont l’Eveque, Barfleur, Saint Ceneri le Gerei, Vernon, Beuvron en Auge, sulla Strada del Sidro.
Leggi anche: Bretagna dove finisce la terra e comincia l’Oceano. Diario di viaggio
10 luoghi da vedere in Normandia In questo articolo scopriremo quali sono i 10 luoghi da vedere in Normandia. La Normandia è vertiginose scogliere, graziosi villaggi fioriti, spiagge ricche di storia ma anche di poesia e molto altro ancora.
0 notes
Text
Vicente Palmaroli González - Giorno d'estate
Vicente Palmaroli González – Giorno d’estate
Giorno d’estate – c. 1885
Palmaroli dipinge questo momento di relax sulla spiaggia di Trouville-sur-mer, nel Calvados, regione della Normandia. Un luogo alla moda, frequentato da famosi pittori e scrittori, come Gustave Flaubert, Marcel Proust, Claude Monet, Eugène Boudin. La borghesia europea aveva trovato nuovi luoghi esclusivi. Scendere in spiaggia era un modo per godere della natura, ne…
View On WordPress
0 notes