#Ciclope Lettore
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queerographies · 1 year ago
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[Simmetrie][Isa J. Vinci]
Sullo sfondo di una New York brutale e irrequieta, Lesley e Malee si troveranno, armate del loro amore e tanta ironia, a combattere contro l’imprevedibilità del Male.
Scampate alla follia omicida di un serial killer, Lesley Sheffield, caporedattrice del NYT, e la sua compagna Malee decidono di prendersi qualche giorno di meritate vacanze. Complici gli incantevoli paesaggi del Maine, le ferite del passato iniziano a guarire e finalmente si sentono pronte a prendere importanti decisioni per il loro futuro. Ma un tragico fatto di cronaca le costringe a…
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alemicheli76 · 2 years ago
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"SK" di Isabella Vinci, Ciclope edizioni. A cura di Anna Calì
S.K. di Isa J.Vinci edito Ciclope lettore è un libro ambientato nel mese di novembre nella città di New York e vede la protagonista Lesley Sheffield, caporedattrice del New York Times e lavora nella cronaca nera. Passa le sue giornate a trovare notizie sul serial killer, che, tiene in scacco matto l’intera metropoli e quando rientra a casa l’unica cosa che desidera fare è: staccare la spina e…
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jaysreviews · 3 years ago
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Nella mia carriera pluriennale di lettore di fumetti, ho sempre voluto colmare le lacune legate ai grandi racconti che hanno fatto la storia del fumetto. I comics americani, al pari delle soap opera, hanno saghe che hanno definito la serie ed i suoi personaggi. Quando parlo di soap opera a fumetti, nulla rende l'idea come gli X-Men di Chris Claremont. Una serie fatta di relazioni, amicizie, amori, tradimenti, drammi conditi con superpoteri. La Saga di Fenice Nera è uno dei punti più alti di questa telenovela in spandex.
Piccola infarinatura: gli X-Men dovreste conoscerli, i mutanti che difendono l'umanità che li odia e teme. Il momento storico in cui ci troviamo vede la squadra composta dall'integerrimo capo Ciclope, Wolverine duro e puro, Colosso, il simpatico Nightcrawler, la divina Tempesta e Jean Grey nei panni di Fenice, entità cosmica con poteri oltre ogni immaginazione e fulcro della vicenda. I nostri eroi, appena usciti dalle disavventure della Saga di Proteus (ce l'ho, la leggerò e vi racconterò), tornano a casa e trovano due nuove mutanti da reclutare cioè la cantante Dazzler e la teenager Kitty Pride. Peccato che i nostri siano entrati nelle mire della cerchia interna del potente e losco Club Infernale composto da persone con una moralità molto dubbia come il reistentissimo Sebastian Shaw, la lasciva telepate Emma Frost e dal manipolatorio Jason Wyngarde che sta incasinando la mente di Fenice già da un po'. La battaglia mette a dura prova Jean che finisce per abbracciare il lato oscuro del potere, causando tantissime vittime e mettendola nel mirino dell'impero stellare degli Shi'Ar con conseguenze estreme.
A grandi linee sembra la tipica trama di un fumetto standard con il buono che diventa cattivo e casini a seguire. Quello che lo porta ad essere un racconto importante nella mitologia degli X-Men sono tanto le ripercussioni che ha avuto nella carriera del team quanto la forma con cui è stata presentata al pubblico con la prosa tra il poetico ed il magniloquente di Chris Claremont, l'uomo che può riempire un fumetto di didascalie piene di stati d'animo, descrizioni, emozioni. Può risultare un po' prolisso e verboso ma non è mai di troppo anzi rafforza quello che vedi nei riquadri. E i riquadri sono ad opera di quella certezza che è John Byrne, l'autore che ha dato illustrato non solo gli X-Men ma anche i Vendicatori, i Fantastici Quattro, che ha rilanciato Superman dopo Crisi sulle Terre Infinite, perbacco! Qui è al suo meglio con tavole dinamiche e drammatiche, molte delle quali sono ormai iconiche. Ad esempio, se vedede un Wolverine incazzato a morte in una fogna, che minaccia di fare una strage, beh, quella arriva proprio da qui.
Se pensate che un fumetto di supereroi sia solo botte e azione, forse dovreste fare un giro su questa giostra. La storia non lascia un secondo di respiro nè agli eroi nè al lettore, anche i momenti di tranquillità servono per inserire qualcosa nella trama riguardo i rapporti tra i personaggi (i semi della lunga amicizia tra Tempesta e Kitty Pride o la cotta per Colosso di quest'ultima), la psicologia che li muove (in questa storia avrete il momento Wolverine più Wolverine che esista). Proprio per questo ho parlato più volte di soap opera, per il fatto che i pugni, i colpi di raggi ottici, le vittorie e le sconfitte, lasciano più segni dentro ai personaggi che i lividi esterni. Vi troverete sulle montagne russe dell'avventura per raggiungere l'apice del dramma con un sacrificio estremo (che verrà poi annullato, ripetuto e riannullato più volte).
Questa è una lettura molto consigliata se amate i supereroi e se volte sapere perché gli X-Men erano tra i titoli di punta della Marvel. Potete trovarlo ovunque ad un buon prezzo.
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jaysreviews · 8 years ago
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AvX: la recensione 2 Capitolo 1: L'arrivo della Fenice
AvX è stato l'evento che ha cambiato tutte le carte in tavola, portando a quello che è Marvel NOW (ne ho recensito qualche serie un po’ di tempo fa). Non mi dilungherò sulla trama, o forse sì visto che in questa prima parte il lettore viene introdotto alle due ideologie in maniera molto leggera per essere una questione di vita o di morte. Nessuno si pone grosse domande o propone soluzioni. Per Cap & soci è prendiamo Hope poi penseremo a come tenerla lontana dalla Fenice. Per Ciclope diventa una questione di fanatismo semi-religioso verso la Fenice e Hope portandolo a diventare ancora più ottuso di quanto mostrasse in Scisma (già recensito). Probabilmente l'idea che le menti creatrici dell'evento, i cosiddetti Marvel Architects (Aaron, Bendis, Brubaker, Fraction e Hickman), volevano dare era che il tempo era poco per gli eroi e che agire era l'unica soluzione. Il risultato è un primo episodio che parte col botto e porta i Vendicatori inizialmente a confrontarsi con gli X-Men e ricevere una risposta negativa in forma di raggi ottici. Il resto sono botte, una sessione di “gatto e topo”, altre botte, qualche trucchetto e altrettante botte. Finche non arriva la tanto temuta Fenice di cui si occupa Iron Man con una super armatura. Peccato che la forza cosmica decida di dividersi nei cinque Uomini (e donne) X più vicini: Namor, Emma Frost, Colosso, Magik e, udite udite, Ciclope! Cosa farà il quintetto soprannominato Phoenix Five? Rivalersi sull'umanità per l'odio verso i mutanti? No! Scelgono di rendere il mondo un luogo meraviglioso di pace e prosperità. Tutto a posto, direi. Neanche per sogno! Cap non si fida, è sicuro che andrà tutto in vacca. Lui, Iron Man & co. continuano a cercare la soluzione e riescono, con l'aiuto di Scarlet a mettere le mani su Hope. Il ritorno della strega stermina mutanti e il rapimento della messia portano Summers a dire “Basta Vendicatori”. Alla fine di questo primo ciclo ti senti un po’ insoddisfatto. Di tutte le parti in causa ti senti di sposare quella degli Avengers visto che Ciclope porta gli X-Men sul lato del torto e dell'ottusita. Non che Cap sia tanto meglio visto che sembra tanto ottuso quanto il rivale, fissato con la sua idea che ci saranno solo guai. Quello che sembra avere la situazione chiara e per i giusti motivi è Wolverine che sembra essere l'unico a ricordare effettivamente cosa ha fatto la Fenice all'amata Jean e ha anche una soluzione definitiva. L'unico personaggio che sembra essere coerente in un quadro di follia generale. Sul lato tecnico i Marvel Architecs non si sono sprecati troppo, come si capisce da quanto scritto sopra. Sul lato grafico vengono messi in campo i pezzi da novanta. La prima parte viene gestita da John Romita jr che quando c'è da fare a botte maestosamente è sempre un piacere. Anche se pure qui ho qualche riserva. Non mi è sembrato che JRjr fosse ai suoi livelli più alti. Certo, anche il livello medio non è niente male ma si poteva dare di più. Purtroppo è un trend che mi è sembrato di vedere anche nei lavori recenti per la DC Comics. L'ultima parte è illustrata da Olivier Coipel a cui farei statue per strada e che porterei in gloria fino alla fine dei tempi! Adoro quel suo stile pulito ed elegante, tanto europeo con microscopiche aggiunte manga in movimenti o espressioni. Tirando le somme non è che sia soddisfatto di questa prima parte. Non tengo il conto di vittorie o sconfitte perché, in questa sezione, sono tutti in svantaggio per me.
Prossimamente: Cap aveva ragione? Quasi.
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