#Camminate nella natura
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La città che cammina, spiegato bene
di Eleonora Melis
Tra città e periferia, umano e non…
Per la prima volta ho visto Cagliari con occhi nuovi. Ho percorso strade sconosciute, sentito voci che non avevo mai sentito, eppure erano sempre state là, sotto il mio naso. Quattro ore per poter intravedere frettolosamente uno scorcio solitario della mia città, quattro ore intense in cui materia, spirito e fantasia giocano a nascondino tra quartieri e paesaggi. Cagliari, prima di oggi, era un posto che pensavo di conoscere.
Sulla scia de L’uomo che cammina
Sulla scia de L’uomo che cammina, performance di paesaggio debuttata nel 2015, ispirata alla drammaturgia di Jiro Taniguchi, La Città che Cammina è una creazione del collettivo artistico Dom-, fondato nel 2013 dalla collaborazione tra Leonardo Delogu e Valerio Sirna, noti alla scena contemporanea per un approccio creativo nuovo e ricercato.
La città che cammina segna il debutto scenico degli spazi pubblici. Cagliari si trasforma diventando manifesto vivente del concetto di libertà: la fine della separazione tra luoghi turistici e luoghi dimenticati da Dio. Sono chiese, piazze, rovine, montagne, parchi, terra le vere star dello spettacolo, portatrici di un messaggio sempre attuale: l'uso dello spazio urbano.
無 MUUn viaggio alla scoperta della metafisica urbana
"La parola giapponese MU 無 indica assenza o mancanza, e va resa con “non c’è”. Fra i concetti filosofici esposti dal buddismo zen, la concezione del “nulla”, cioè MU, riveste una particolare importanza; essa non può intendersi come l’assenza di una presenza - definizione tipicamente occidentale del nulla - ma indica, più specificatamente, “l’assenza contemporaneamente di esserci e non esserci”: “c’è” e “non c’è” sono contemporaneamente negati. Il nulla dello zen esclude ogni possibilità di essere determinato, ed è perciò veramente puro e intatto poiché assolutamente intangibile."
DOM-
Una performance per certi versi surreale, per altri dannatamente reale, nella quale ognuno di noi fa i conti con sé stesso. Non ci sono giudici o pregiudizi, l'essere umano percorre i luoghi della città proseguendo il suo cammino senza esitazione, stuzzicato dalle geometrie e sinuosità degli edifici che silenziosi lo osservano dall'alto. Quattro ore in cui la nostra coscienza bussa, senza fare sconti a nessuno, mentre guardiamo un quartiere gridare aiuto perché sovrastato dall'inciviltà umana, o quando uno stormo di fenicotteri plana dolcemente sulle acque del lago, in uno spazio sempre più sovrastato dal desiderio dell'uomo di strafare e distruggere tutto quello che natura aveva creato in precedenza.
Una performance itinerante
La città diventa palcoscenico, autenticità e realismo fanno da scenografia. Gli edifici, le strade e i luoghi storici divengono contesto di dibattito tra il pubblico, raccontando la storia e la cultura di Cagliari, parte integrante della narrativa della performance. Lungo il percorso parecchi colpi di scena tengono vivo l’interesse e l’attenzione di tutti i partecipanti; spaesati si guardano intorno, assetati di dettagli e con la voglia di scoprire nuovi elementi durante il cammino. Ogni secondo che passa tutto diventa relativo, realtà e finzione si intrecciano, nessuno ha più la certezza che tutto ciò che accade intorno sia realtà. Casualità o messa in scena? Performance o vita reale? Attore o passante? Concretamente noi spettatori seguiamo delle figure guida cullati dal paesaggio sonoro. Non ci sono regole prestabilite, se non quella di praticare un rispettoso silenzio. Attraversiamo vie del centro, saliamo e scendiamo su pezzi di strade non asfaltate tra sassi e polvere, godiamo di visuali mai proposte prima ai nostri occhi; sembra come se questi luoghi stessero aspettando con pazienza e resilienza il nostro arrivo. Come se il loro momento fosse finalmente arrivato. La sensazione è quella di un piacevole spaesamento, il gruppo cammina accompagnato da sottofondi musicali itineranti, persone comuni nelle vesti di attori che si palesano più volte durante la performance e figure non necessariamente umane a tratti spaventose. Come uno sciame camminiamo per ore, compatti, senza perderci, riprendiamo fiato durante piccole soste, mantenendo sempre una connessione con ciò che ci circonda; seduti tra le radici di un albero secolare dentro il cortile di un ospedale, in cui solo pochi anni prima, al posto di noi spettatori, pazienti ricevevano cure, diagnosi o morivano all’interno di grandi tende verde militare. Poco dopo il nostro sguardo si perde tra gli affreschi della chiesa di S. Michele; ricordo che proprio tra queste pareti un turista qualche anno prima era stato chiuso dentro e aveva fatto notte tra i banchi in legno, dove normalmente si prega. Navighiamo con un vecchio scafo che fatica a portarci a destinazione, sotto i rumorosi motori di aerei che decollano e atterrano all’aeroporto di Cagliari.
Sono momenti di grande impatto, non si può negare, difficili da descrivere se non li si vive.
Ogni performance itinerante è legata indissolubilmente al tempo e al luogo specifico in cui avviene, tutto quello che accade in quel tempo circoscritto assumerà la volta successiva una forma diversa, così come è successo con la rappresentazione precedente. Un processo lento, in cui sentimenti contrastanti si cimentano in una lunga marcia sensoriale fatta di alti e bassi, accompagnata da presenze che disorientano lo spettatore. Presenze non sempre umane, che appaiono, si dissolvono, mutano.
Abbracciando storie personali e leggende urbane legate ai luoghi nascosti di Cagliari contornate di emozioni forti, Dom ha raccontato uno storytelling tra connessioni personali e ambienti.
Leonardo Delogu insieme a Valerio Sirna, ideatori, registi e giovani drammaturghi della scena italiana contemporanea hanno generato un evento collettivo che permette di entrare nella realtà sociale di Cagliari pur essendo nativi e cittadini di altre città. Con questa performance Cagliari ha avuto l’occasione di un riscatto sociale, perché nonostante sia una città dove il martedì sera sbarcano migliaia di turisti da grandi navi da crociera, Cagliari è anche il quartiere di Stampace, di San Michele, di Is Mirrionis e di Santa Gilla, luoghi noti a tutti per la scarsa reputazione, ma sono luoghi in cui la vita scorre; quartieri dove un figlio torna a casa stanco dopo 12 ore di lavoro pur non essendo protetto da un contratto che gli assicura un futuro, luoghi in cui una neo mamma di soli 16 anni mette la sua maschera più bella tra i banchi di scuola, fingendo vada tutto bene, mentre le sue compagne di classe raccontano le avventure di un sabato “da urlo”, luoghi in cui una cara e anziana signora apre la finestra della sua cucina e sorride ai passanti con gli occhi ancora speranzosi, nonostante la vita le abbia portato via una figlia pochi mesi fa.
Insomma, -Dom non ha scelto un cammino semplice per il pubblico, sono parecchi i momenti di sconforto, la stanchezza fisica dopo qualche chilometro arriva, i percorsi tortuosi mettono a dura prova gli spettatori, ma la curiosità è un ottimo escamotage per terminare il percorso. Lentamente il buio cala, il terreno molliccio sotto i piedi si fa sempre più duro, l’umidità si insinua dentro le ossa, i volti, inizialmente sorridenti, mostrano i segni di stanchezza, ma poco dopo in fondo al tunnel, qualcosa continua ad assumere forme diverse, ancora e ancora, passo dopo passo, parola dopo parola, è la fine?
Tra musica, balli, abbracci inizia un nuovo cammino.
Progetto a cura di: DOM- ideazione, drammaturgia spaziale e regia: Leonardo Delogu, Valerio Sirna con: Bhadie Boongaling, Dorian Gray, Alberto Massazza, Sylvia Messina, Sofia Naglieri, Patrizia Piras, Antonio Pretta, Violetta Cottini, Filippo Gonnella, Carlotta Sofia Grassi, Sara Sccotelli, Marco Tè Voci: Maria Grazie Sughi, Alberto Massazza Produzione: Sardegna Teatro Foto: Laura Farneti
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Il ruolo fondamentale degli Zaini Escursionistici nel Trekking
L’escursionismo, noto anche come trekking o hiking, è un’attività che combina l’esplorazione di ambienti naturali con l’attività fisica, fornendo un’esperienza unica e rigenerante. Si tratta di un’attività motoria e sportiva che si svolge lungo percorsi poco agevoli, come sentieri, mulattiere, e alte vie, spesso non percorribili con mezzi di trasporto convenzionali. Per chi pratica escursionismo, uno degli elementi fondamentali dell’equipaggiamento è rappresentato dagli zaini escursionistici.
Descrizione dell’Escursionismo
L’escursionismo si svolge principalmente in ambienti montani o naturali, ma può includere anche l’osservazione di specie botaniche e animali, o la visita di monumenti naturali lungo il percorso. Questo tipo di attività non solo permette di entrare in contatto con la natura, ma favorisce anche il benessere fisico e mentale. Per gli escursionisti, gli zaini escursionistici sono essenziali per trasportare tutto l’occorrente durante le camminate, dalle scorte di cibo e acqua all’abbigliamento impermeabile e agli strumenti di orientamento.
Preparazione e Equipaggiamento
La preparazione per un’escursione richiede una pianificazione accurata. È necessario considerare il percorso, le condizioni meteorologiche, l’abbigliamento e soprattutto l’equipaggiamento. Gli zaini escursionistici sono progettati per distribuire il peso in modo equilibrato e per offrire comfort durante lunghe camminate. Devono essere capienti e organizzati, con scomparti per oggetti di facile accesso come mappe, bussola, e kit di pronto soccorso.
Abbigliamento e Accessori
L’abbigliamento adeguato è fondamentale per affrontare le diverse condizioni climatiche che si possono incontrare durante un’escursione. Gli scarponi da trekking, i calzini specifici e gli indumenti a strati sono essenziali per garantire comfort e sicurezza. Tuttavia, senza gli zaini escursionistici adeguati, trasportare tutto l’abbigliamento e gli accessori necessari diventa complicato. Gli zaini devono essere scelti in base alla durata dell’escursione e alla quantità di materiale da trasportare.
Equipaggiamento Essenziale
Oltre all’abbigliamento, ci sono diversi accessori indispensabili per un’escursione sicura. Tra questi, la carta geografica, la bussola, un coltello multiuso, una coperta isotermica, e un kit di pronto soccorso. Gli zaini escursionistici devono avere spazio sufficiente per contenere questi oggetti, oltre a cibo e acqua. La scelta dello zaino giusto può fare la differenza tra un’escursione piacevole e una faticosa.
Importanza degli Zaini Escursionistici
Gli zaini escursionistici sono un elemento cruciale per qualsiasi escursionista, sia per le brevi passeggiate che per le lunghe traversate. Questi zaini sono progettati per essere resistenti, leggeri e funzionali. Offrono diverse caratteristiche come cinghie regolabili, scomparti multipli, e sistemi di ventilazione per evitare il surriscaldamento della schiena. Inoltre, molti zaini sono dotati di coperture impermeabili per proteggere il contenuto dalla pioggia.
Escursioni di Più Giorni
Per le escursioni di più giorni, gli zaini escursionistici devono essere ancora più capienti e confortevoli. Devono poter contenere sacchi a pelo, tende, fornelli da campo e cibo sufficiente per l’intera durata del viaggio. La distribuzione del peso e la facilità di accesso agli oggetti sono aspetti fondamentali da considerare nella scelta dello zaino.
Sicurezza e Orientamento
La sicurezza è un aspetto fondamentale nell’escursionismo. È importante rimanere sui sentieri segnati e utilizzare strumenti di orientamento come bussola e GPS. Anche in questo caso, gli zaini escursionistici giocano un ruolo fondamentale, poiché permettono di trasportare facilmente tutto il necessario per l’orientamento e la sicurezza.
Attrezzature Supplementari
Per escursioni in ambienti particolarmente difficili, può essere necessario portare attrezzature supplementari come ramponi, piccozze, e corde. Gli zaini escursionistici devono essere abbastanza versatili da poter contenere queste attrezzature aggiuntive senza compromettere il comfort dell’escursionista.
Impatto Ambientale
Un altro aspetto importante dell’escursionismo è l’impatto ambientale. Gli escursionisti devono rispettare l’ambiente, evitando di lasciare rifiuti e seguendo la filosofia del “Non Lasciare Tracce”. Gli zaini escursionistici possono contribuire a questo obiettivo, fornendo scomparti appositi per i rifiuti e facilitando il loro trasporto fino a un punto di smaltimento adeguato.
Conclusione
L’escursionismo è un’attività che offre numerosi benefici, ma richiede una preparazione adeguata e l’equipaggiamento giusto. Gli zaini escursionistici sono un elemento imprescindibile per ogni escursionista, garantendo comfort, sicurezza e funzionalità. Scegliere lo zaino giusto può fare la differenza tra un’escursione piacevole e un’avventura faticosa, rendendo l’esperienza complessiva più gratificante e sicura.
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Viaggi di Nozze Avventurosi: Emozioni e Scoperte Incredibili
Per gli sposi in cerca di avventura e nuove scoperte, proponiamo viaggi di nozze unici che combinano emozioni forti e luoghi straordinari. Scopri destinazioni sorprendenti e vivi esperienze indimenticabili in compagnia del tuo partner.
Destinazioni Avventurose
1. Sudafrica:
Safari nella Savana:
Esplora i parchi nazionali in jeep.
Avvista i Big Five nel loro habitat naturale.
Città del Capo:
Escursione alla Table Mountain.
Visita a Robben Island e ai suoi musei.
2. Nuova Zelanda:
Escursioni nei Fiordi:
Crociere nel Fiordland National Park.
Trekking nei paesaggi di Milford Sound.
Avventure Estreme:
Bungee jumping a Queenstown.
Rafting sulle rapide del fiume Shotover.
3. Patagonia:
Trekking e Montagne:
Camminate sul ghiacciaio Perito Moreno.
Escursioni nel Parco Nazionale Torres del Paine.
Fauna Selvaggia:
Avvistamenti di pinguini e balene.
Tour delle colonie di leoni marini.
Esperienze Avvincenti
1. Sport Estremi:
Scalata e Arrampicata:
Sfida le pareti rocciose della Yosemite Valley.
Arrampicata sul Monte Kilimanjaro.
Sport Acquatici:
Surf sulle onde di Bali.
Immersioni nelle barriere coralline delle Filippine.
2. Avventure nella Natura:
Campeggio e Wildlife Watching:
Notte sotto le stelle nel deserto del Sahara.
Safari notturni nei parchi africani.
Escursioni in Bicicletta:
Tour in mountain bike tra le Ande.
Percorsi cicloturistici nelle Alpi.
Servizi Esclusivi
1. Guide Esperte:
Accompagnamento Professionale:
Guide locali per un'esperienza sicura.
Conoscenza approfondita delle destinazioni.
Tour Privati:
Escursioni personalizzate solo per voi due.
Esperienze su misura secondo le vostre preferenze.
2. Comfort e Sicurezza:
Alloggi Confortevoli:
Lodge di lusso e campi tendati attrezzati.
Rifugi montani con tutti i comfort.
Assistenza Continua:
Supporto 24/7 per qualsiasi esigenza.
Pianificazione dettagliata per un viaggio senza stress.
Rendi la tua luna di miele un’avventura unica, scoprendo luoghi affascinanti e vivendo esperienze che ricorderai per sempre.
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ESTATE NEL CUORE DELLE DOLOMITI, UN PARADISO NATURALE
RIAPERTURA DEL TIRLER DOLOMITES LIVING HOTEL DAL 17 MAGGIO
La data di riapertura del nostro hotel per la stagione estiva si avvicina. Immaginatevi circondati da maestose montagne, verdi prati fioriti e sentieri che aspettano solo di essere esplorati. L’incantevole cornice dell’Alpe di Siusi è il luogo perfetto per escursioni, relax e momenti indimenticabili con chi amate.
Dalla nostra area benessere alle delizie culinarie preparate con prodotti locali, tutto è pronto per offrirvi un'esperienza unica.
La magia dell'Alpe di Siusi vi aspetta quest'estate!
ALLA SCOPERTA DELLE DOLOMITI SU DUE RUOTE
Riscoprite l’ambiente alpino incontaminato e pedalate ai piedi del Sassolungo e Sassopiatto respirando aria pura.
A partire da 1.475,50 € a persona
HANNES, LA NOSTRA GUIDA DI FIDUCIA
Lo sport e il divertimento non mancano mai qui. Lasciatevi accompagnare dalla nostra guida alpina in camminate ed escursioni in E-bike. Non rimarrete delusi!
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Mantenersi attivi non è mai stato così facile! Prenotando un soggiorno da noi potrete esplorare i sentieri alpini, nuotare nella nostra piscina e rilassarvi nel nostro centro benessere.
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17.05.2023 - 03.11.2024
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Con il Forest bathing si vince la tristezza del Blue Monday
Di Roberta Leotti @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Immergersi nella natura con il Forest Bathing fa bene alla salute e aiuta a contrastare il Blue monday, il giorno più deprimente dell'anno. Immergersi nella natura con il Forest Bathing aiuta contro la tristezza del Blue Monday Per molti connazionali le festività passate in Italia sono cominciate con un viaggio degno di Omero, contrattempi a non finire: scioperi, condizioni meteo non ideali per i voli, traffico, ritardi.. per non parlare delle tattiche, un vero e proprio dribbling, per evitare conoscenti affetti dall'influenza che ha rovinato le feste a diversi milioni di italiani solo nel mese di dicembre. Poco importa aver festeggiato in famiglia o essere rimasti nel Regno Unito, per tutti arriva il momento di ritornare alla solita routine e questo per alcuni può avere un impatto più importante che qualche giornata di pessimo umore. Gli inglesi definiscono questo periodo col termine January Blues (tristezza di gennaio), chiamando Blue Monday il terzo lunedì di gennaio, il giorno più deprimente dell'anno. Non ci sono ricerche scientifiche che spiegano perché sia il 15 gennaio, ma da anni lo si associa a un giorno per promuovere la salute mentale e la cura personale, volto a sensibilizzare sulle difficoltà e stati depressivi che possono affliggere in questo periodo dell'anno. Tra le pratiche di self care, il Forest Bathing di cui abbiamo parlato con Elisabetta Murgia, guida certificata del Forest Bathing Institute del Surrey e nota anche in Italia tra i professionisti del CSEN (Settore Nazionale Forest Bathing). ''La Forest Bathing è una disciplina mindfulness che viene da molto lontano, dalla giapponese Shinrin Yoku. Non consiste nel fare un bagno nella foresta, niente costume da bagno, ma occorre comunque un abbigliamento adatto, a cominciare dalle calzature'' . Già, perché il Forest Bathing prevede comunque una "immersione" nella natura. ''E' consigliabile vestirsi a strati, perché può far freddo o piovere. Solo in condizioni particolari, come in caso di vento molto forte, non ci è possibile praticarlo. La sicurezza dei partecipanti viene prima di tutto''. Immersione nella natura con camminate, esercizi di respirazione e meditazione Elisabetta Murgia spiega che non si tratta nemmeno di una passeggiata tra gli alberi. In ogni sessione, si cammina molto lentamente, ci sono esercizi guidati di respirazione, meditazione e attività che aiutano a connettersi con la natura e trarne benefici. ... Continua a leggere su www.
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“Sciame Bike&Run Day”: camminate, pedalate, assaggi e incontri per conoscere e tutelare il mondo delle api
“Sciame Bike&Run Day”: camminate, pedalate, assaggi e incontri per conoscere e tutelare il mondo delle api. Pesaro, tre percorsi “su misura” per attraversare colori, profumi e paesaggi; assaggi di miele e formaggio, eccellenze del territorio tutte da gustare; gadget per i più piccoli; attività per sensibilizzare i piccoli e grandi cittadini alla salvaguardia delle api e del loro (e nostro) ecosistema. Sono alcune delle iniziative di “Sciame bike & Run Day” in programma domenica 24 settembre, dalle 9 alle 17, a Linfa FattoriaDidattica, strada Valle Dei Castagni 10b, Quartiere “Colline e Castelli” promosse dalla stessa azienda in collaborazione con Legambiente il Q3, il Comune di Pesaro e con il supporto di EBW Orientering Business. «Sarà una giornata da vivere insieme alla famiglia e agli amici - spiega Francesca Frenquellucci, assessora alla Partecipazione - per conoscere il mondo delle api e le attività utili alla loro salvaguardia. E che si inserisce nello spirito de “La natura della cultura” di Pesaro 2024 e nei tanti percorsi attivati dalla città in chiave sostenibile». Come “BZZZZ……Suoni Soavi” il progetto ideato e realizzato dal Quartiere 3 nell’ambito del Bilancio partecipativo del Comune di Pesaro che «Ha realizzato 5 aiuole mellifere all’ingresso di ogni borgo del quartiere per realizzare la “Strada delle api & del quartiere operoso” e diverse attività collaterali per far comprendere l'importanza che le api rivestono nella vita di tutti i giorni» sottolinea Francesca Tommasoli, presidente del Q3. “Sciame bike & Run Day” suggerisce ai partecipanti di raggiungere la sede di Linfa, seguendo uno dei tre percorsi segnalati per l’occasione con dei cartelli appositi che saranno collocati dall’arco di Santa Veneranda fino alla fattoria didattica. «A riprodurre una sorta di sciame che si muove in modo collettivo per poi ricongiungersi – sottolinea Enrico Boccalini, titolare della Fattoria didattica -. Si potrà scegliere il percorso da 6 Km, quello da 2,5 o quello più semplice da 2 Km a piedi o in sella alla bicicletta. Una volta giunti nella sede dell’evento (immersa nel verde con vista sull’Adriatico) si potranno conoscere gli animali della fattoria (mucche, cavalli, pecore, fagiani, maiali, pavoni) e interagire con loro; degustare le leccornie prodotte in fattoria (miele e formaggi) e visitare l’arnia didattica spiegata dagli apicoltori locali. I piccoli visitatori, che saranno omaggiati con dei gadget, potranno inoltre disegnare e scrivere un pensiero dedicato alle api nello spazio previsto nel flyer dell’evento (distribuito in fattoria e già presente in diversi luoghi della città) e inserirlo nell’alveare gigante presente a Linfa, «come fosse il nettare che nutre la nostra comunità e l’attenzione verso l’ambiente» aggiunge Boccalini. I migliori saranno premiati con i prodotti dell’azienda; le scuole che avranno maggiormente partecipato riceveranno i semi della facelia, tra le migliori piante mellifere, da collocare nel giardino del proprio istituto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Tociando per Mari e Monti 2023 in Val di Lauco
La verde natura di Lauco incontra la cucina sperimentale dal 3 al 7 agosto, grazie a Tocia! Cucina e Comunità, che da Venezia si sposta in Val di Lauco per cinque giornate di attività a Terre d’Incanti, con una serie di banchetti conviviali partendo da esplorazioni naturalistiche collettive. Tocia! Cucina e Comunità di Venezia è un gruppo di cuochi, osti, contadini, raccoglitori, pescatori, attivisti, ricercatori, artisti, artigiani, chiamati a ritrovarsi in un collettivo interdisciplinare fondato sulla condivisione di idee, esperienze, che fonda sull’azione la possibilità di avere un impatto positivo sul territorio e sulla comunità locale. Ideatore dell’iniziativa è Marco Bravetti, cuoco e ricercatore veneziano, che ha viaggiato tra le strade e le cucine di Londra, Sao Paulo e Copenaghen, per ideare poi un collettivo di azione e di ricerca interdisciplinare e conviviale, che attraverso i linguaggi, le pratiche, le materie e i rituali del cibo e della cucina indaga il paesaggio lagunare e le relazioni umane che lo abitano. Saranno così organizzati laboratori, camminate, sessioni di cucina e picnic selvatici per unire il microclima di Lauco a quello della cucina sperimentale, ascoltando antiche leggende e aneddoti di un mondo che ancora incanta, aspettando il tramonto e l’accensione delle luci di mezzomonte. A condire il tutto ci saranno alcuni degli agrumi rari provenienti da Todolì Citrus Fundaciò di Valencia, per goderne i piccanti e dolci sapori con una serie di attività per grandi e piccoli. Todolí Citrus Fundació de la Comunitat Valenciana è un’organizzazione senza scopo di lucro creata per lo studio e la diffusione degli agrumi e della citricoltura, sempre al servizio di tutti i settori della società interessati alla conoscenza di questa coltura. La Fondazione si trova nella sezione Bartolí della città di Palmera in un’area di oltre 45.000 m2 con un microclima ideale per la coltivazione degli agrumi nel Mar Mediterraneo. Gli obiettivi della Fondazione sono la creazione di una collezione di agrumi, come nucleo per la ricerca, la divulgazione e l’educazione in materia agricola, ambientale, storica, culinaria e industriale. Tutto questo si basa sulla grande variabilità genetica di questa specie, che la fondazione intende conservare e valorizzare e la collezione della Fundació Todolí Citrus conta oggi più di 400 varietà di agrumi. Parallelamente, insieme al videomaker Matteo Stocco, ci sarà la possibilità di partecipare alla realizzazione di un documentario, attività dedicata esclusivamente ai ragazzi e alle ragazze dai 10 ai 14 anni. Read the full article
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Royal Pass e Camminate reali in 16 Residenze Reali Piemonte
Biglietto unico a 30 euro e Camminate a 25 per nuovi pubblici (ANSA) – TORINO, 27 APR – Unire l’amore per lo sport outdoor, per le camminate nella natura, e l’immenso patrimonio delle 16 Residenze reali piemontesi è lo scopo del Royal Pass, frutto di un lavoro di anni, e delle Camminate Reali, percorsi di venti chilometri immersi nelle bellezze naturali e architettoniche, presentati oggi alla…
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Giretto in relax 😃 nella natura per scoprire nuovi percorsi per le prossime camminate in gruppo. . . . . . . #natura #giretto #pavia #ticino #momentirelax #fuoricasa #lavorareovunque (presso Lungo Ticino, Pavia) https://www.instagram.com/p/CpSrwY8jiwV/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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17.05.2023 - 03.11.2024
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La spirale è senza ombra di dubbio il simbolo più usato nella tradizione Celtica, nella quale troviamo spirali che ornano una miriade di artefatti antichi: nell'arte celtica simbolica, si possono intuire alcuni dei significati simbolici della forza emanata da questa forma geometrica a spirale. In termini di spiritualità, il simbolo della spirale rappresenta il percorso che conduce alla conoscenza del mondo e dell'esistenza (materialismo, la consapevolezza esterna, l'Ego, la percezione verso l'esterno di noi), il percorso che compie l'anima nella sua infinita evoluzione (illuminazione, essenza invisibile, il nirvana, la consapevolezza cosmica). I movimenti tra il mondo spirituale e quello materiale (immateriale e materiale, spirito e corpo, fisicità e impermanenza) vengono mappati dalla spirale tramite gli anelli concentrici connessi a spirale, che segnano l'evoluzioone del genere umano sia su scala individuale che collettiva. Inoltre, in termini di rinascita o di crescita, il simbolo della spirale può rappresentare la coscienza della natura a partire dal nucleo o centro che aumenta espandendosi verso il suo esterno. Simbologia della Spirale L'evoluzione e la crescita olistica. Lasciar andare, la resa, il rilascio. Consapevolezza all'interno del contesto dell'intero. La connessione e l'unione con le energie cosmiche e la Divinità. Le rivoluzioni del tempo, le stelle, i pianeti e la via del progresso naturale. Penso proprio che gli antichi Celti volessero soprattutto indicare questa connessione con la parte divina del cosmo e l'animo umano, anche perché, a livello sottile, la spirale è un simbolo "femminile" così come la sfera, il cerchio e tutte quelle figure geometriche e non che possiedono linee rotondeggianti, poiché ribadiscono la presenza dell'Utero Divino che, come tale, genera ogni cosa. Significati Simbolici Spirale Concentrazione dinamica Progresso Direzione Iniziazione Centratura Espansione Consapevolezza Collegamento Cammino Sviluppo Provate a dipingere una spirale o più di una e vi accorgerete del suo immenso potere, mentre lo fate usate anche la volontà attiva chiedendo al potere della spirale di "parlare" alla vostra interiorità; sentitevi muovere al vostro interno, nella vostra parte spirituale, come foste una spirale, lasciatevi andare facendovi trasportare da quel movimento spiraliforme. Esattamente come nell'uso dei mandala da colorare, anche se questi hanno un potere nettamente minore rispetto alla parte meditativa attiva interiore, l'idea è quella di perdersi nella grandezza della creazione. Se camminate in un labirinto potete far partecipare tutto il vostro corpo al potere della spirale, così come fanno i Devisci Rotanti la cui danza rappresenta il cosmo e la connessione con la divinità, che tramite la rotazione a spirale ed ego-centrica, riesce a far raggiungere l'estasi al danzatore che si unisce alla sua parte più interiore. Astrologicamente parlando la spirale descrive il continuo movimento del cosmo, come la scienza ha attestato, così come il movimento a spirale delle galassie. Acquisendo una consapevolezza più ampia del significato della spirale, possiamo contemplare la sua comparsa nel mondo naturale, come indicato negli esempi di seguito. Spirali nella Natura Vinte Lumache Conchiglie Tornado Serpente acciambellato I tronchi d'albero Le acque con i gorghi Corna di animali (come le corna degli arieti). Enrico Santarato *************************** The spiral is undoubtedly the most used symbol in the Celtic tradition, in which we find spirals that adorn a myriad of ancient artifacts: in symbolic Celtic art, you can guess some of the symbolic meanings of the force emanating from this spiral geometric shape. In terms of spirituality, the spiral symbol represents the path that leads to the knowledge of the world and existence (materialism, external awareness, the Ego, the perception towards the outside of us), the path that the soul takes. in its infinite evolution (illumination, invisible essence, nirvana, cosmic awareness). The movements between the spiritual and the material world
(immaterial and material, spirit and body, physicality and impermanence) are mapped by the spiral through the concentric rings connected in a spiral, which mark the evolution of mankind both on an individual and collective scale. Furthermore, in terms of rebirth or growth, the spiral symbol can represent the consciousness of nature starting from the nucleus or center which increases as it expands outwards. Spiral symbology Evolution and holistic growth. Letting go, surrender, release. Awareness within the context of the whole. The connection and union with cosmic energies and divinity. The revolutions of time, the stars, the planets and the way of natural progress. I really think that the ancient Celts wanted above all to indicate this connection with the divine part of the cosmos and the human soul, also because, on a subtle level, the spiral is a "feminine" symbol as well as the sphere, the circle and all those geometric figures. and not that they have rounded lines, since they reaffirm the presence of the Divine Uterus which, as such, generates everything. Spiral Symbolic Meanings Dynamic concentration Progress Direction Initiation Centering Expansion Awareness Connection I walk Development Try to paint a spiral or more than one and you will realize its immense power, while you do it also use the active will asking the power of the spiral to "speak" to your interiority; feel yourself moving within you, in your spiritual part, as if you were a spiral, let yourself go by letting yourself be carried away by that spiral movement. Just like in the use of mandalas to color, even if these have a much lower power than the inner active meditative part, the idea is to get lost in the greatness of creation. If you walk in a labyrinth you can make your whole body participate in the power of the spiral, as do the Rotating Devisci whose dance represents the cosmos and the connection with the divinity, which through the spiral and ego-centric rotation, manages to make reach the ecstasy of the dancer who joins his innermost part. Astrologically speaking, the spiral describes the continuous movement of the cosmos, as science has attested, as well as the spiral movement of galaxies. By gaining a broader awareness of the spiral's significance, we can contemplate its appearance in the natural world, as indicated in the examples below. Spirals in Nature Won Snails Shells Tornado Coiled snake The tree trunks The waters with eddies Horns of animals (such as the horns of rams). Enrico Santarato
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Anche se mi devo riguardare ho la necessità di lunghe camminate nella natura, nella bellezza silenziosa... pazienza per ora posso solo sognare.
cywo
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SINTONIZZATI SULLA VAL CANALE
Ritorna a girare "bergamo risvegliata", e benchè sia inverno, va alla scoperta di un luogo poco conosciuto ai più, ma ricco di paesaggi da urlo, di sentieri variegati e di piccoli corsi d'acqua, come le cascatelle che attraversano la strada che parte da Val Canale, piccolo paesino situato dopo Ardesio, a 987 metri di altezza, dotato di numerosi impianti invernali, e con un laghetto che d'inverno ghiacciato è semplicemente da fiaba!
E da qui si parte, lasciano l'auto nel grande parcheggio, salendo per un ampio sentiero ancora asfaltato per circa 300 metri: da qui, e come si nota nella foto di apertura, la strada si divide. Sulla sinistra si sale per i Laghi Gemelli, sulla destra si possono raggiungere la Forcella di Zulino e la Val Sanguigno. Prendiamo a destra
e lo spettacolo incantevole di piccoli rii, di conifere, faggi, di una natura ancora incontaminata (anche se tanti, troppi alberi abbattuti fanno meditare) accompagnano il cammino di circa un'ora verso l'Alpe Corte.
La camminata è stata effettuata in pieno inverno e con neve abbondante pur se a tratti i massi che caratterizzano il selciato, costituiscono un ottimo "anti-ghiaccio" e "anti-scivolo"!
Senza avere fretta, la camminata la si può "gustare" fermandosi e sedendosi sui tanti massi lungo il sentiero che conduce agli oltre 1400 metri dell'Alpe e del suo rifugio.
A fare da scenari mozzafiato, lungo il sentiero di neve, la bella giornata di sole che disegna un cielo terso e di un azzurro da meraviglia!
Arrivati al rifugio, si può optare per la scampagnata ai tavoli, dove tra un tagliere di affettati e salumi, un buon vino e in compagnia di persone allegre si improvvisano canti di montagna.
All'interno, i pizzoccheri e la polenta in tutte le sue variazioni, oltre a molti altri piatti della tradizione della montagna orobica, vi scaldano il cuore, e non solo il palato!
La discesa, che con il ghiaccio a tratti nascosti dalla neve ancora abbondante, potrebbe essere insidiosa, ma se ben affrontata la si può percorrere in circa tre quarti d'ora.
L'arrivo al lago ghiacciato rende fantastica una giornata e una passeggiata che grazie a questi veri e propri capolavori della natura, rimangono nella memoria degli appassionati, non solo della montagna, ma anche delle camminate e della buona cucina.
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