#CONFERENZA STAMPA JUVENTUS
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VIDEOCONFERENZA JUVENTUS VIGILIA BENFICA 28-01-2025
VIDEOCONFERENZA JUVENTUS VIGILIA BENFICA 28-01-2025 Buon giorno, ben ritrovate e ben ritrovati a tutte e tutti Voi! Il mio saluto più sincero!! Lo stop dei Bianconeri di Sabato scorso è stato indigesto? Capisco i momenti di scoramento e di abbattimento, ma, come si dice in questi casi: “The show must go on”, intanto ciò che è avvenuto non si può modificare, bisogna che la Juve tutta ne tragga…
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Conferenza stampa
- Cosa farai ora che sei diventato campione del mondo di scacchi?
Ding Liren: Vorrei viaggiare
- E dove vorresti andare?
Ding Liren: A Torino a vedere una partita della Juventus
🤣🤣🤣
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🇸🇦⚽️ Atalanta a Riad per la Supercoppa! Giovedì sfida l'Inter in semifinale. Lookman è la stella ✨. Un momento storico per i bergamaschi in terra saudita. Forza Dea! 💪 #Atalanta #Supercoppa #Riad #Lookman #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Vanoli:"Per me il derby e' una emozione,ho visto quello del 3 a 2"
Paolo Vanoli in conferenza stampa presenta la partita con la Juventus che si disputerà domani alle 20,45 all’Allianz Stadium. Come sta il gruppo?“Bene. Stiamo vivendo una bellissima settimana sapendo l’importanza di questa partita”. Quali sono le motivazioni?“Il silenzio. Il derby è la partita e si prepara da sola” Quali sono le sue emozioni?“Grandi, è una prima volta speciale” Ha visto…
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Allegri mette pressione all’Inter per la lotta Scudetto: “È la favorita, lo hanno detto loro”
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 14 Dicembre 2023 Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita che la Juventus giocherà contro il Genoa per l’anticipo della 16esima…
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João Cancelo formally presented as a Juve player at the Allianz Stadium.
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Questa Juventus mi ricorda l'Italia di Ventura.
Una squadra che sulla carta aveva le carte in regola per fare bene,magari non per vincere ma almeno per giocarsela ma in pratica no.
Non si capisce quali prospettive abbiamo,quale progetto e soprattutto perché nessuno dica nulla. Se in conferenza stampa mi dici che lotteremo per lo scudetto io mi aspetto un minimo di sforzo o di reazione e invece no.
Se l'obiettivo è il quarto posto bisogna dirlo e bisogna mettersi di impegno perché le altre sono agguerrite.
O l'obiettivo è finire fuori dalle coppe,vendere quelli con mercato/ingaggi alti per ricostruire tutto?
Abbiamo lo spogliatoio che è stato spaccato da R0naldo e a quanto pare non è stata ricomposta la frattura un po' come era spaccato lo spogliatoio dell'Italia.
L'allenatore non ci sta capendo più niente e i favoritismi o i debiti di riconoscenza non aiutano.
Anche le presentazioni di alcuni giocatori che vengono innalzati a salvatori della patria mentre altri non vengono nemmeno calcolati non aiutano a cementare il gruppo che è sempre stato il nostro fulcro.
Stiamo galleggiando e attendiamo solo di affondare.
La società tace.
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IL CALCIO HA BISOGNO DEL RAZZISMO Troppo fascismo negli stadi per mettersi in ginocchio di Raffaele Crocco L’unica cosa da evitare è stupirci. Se i calciatori della nazionale italiana non si inginocchiano per aderire al Black Lives Matter contro il razzismo non dobbiamo stupirci. Lo stupore, anzi, lo dobbiamo ai cinque che nel giorno di Italia – Galles hanno deciso di farlo, di inginocchiarsi, nonostante la non posizione della nostra Federazione e l’ipocrita frase “sono scelte individuali” espressa qualche giorno prima in conferenza stampa da alcuni calciatori azzurri. Quei cinque - Toloi, Emerson Palmieri, Pessina, Bernardeschi e Belotti – hanno avuto molto più coraggio di quanto si creda. Perché la ragione per cui la nostra nazionale, esattamente come quelle dell’Est Europa, non aderisce alla campagna, è semplice: il tifo nel calcio italiano è in mano ai fascisti. Lo è da sempre, lo è da decenni. Si fa finta di nulla o si dice: sono una minoranza. Non è così. In Italia è fascista il tifo che interessa alle società, cioè il tifo organizzato, quello che – sottobanco – gestisce gli appalti delle pulizie o della vendita di bibite negli stadi, la prevendita dei biglietti, il merchandising. Insomma: la tifoseria organizzata – e fascista – è quella aiuta le società di calcio a fare soldi. Le società, quindi, queste tifoserie le coccolano, minimizzando le questioni sociali e politiche. Certamente non vogliono rendersele nemiche. Lo stesso vale per i calciatori, che sanno benissimo quanto sia difficile la vita di chi si fa arrabbiare i tifosi. E se i tifosi sono fascisti e razzisti – come lo sono la gran parte dei tifosi organizzati italiani – meglio stare in piedi all’inizio della partita e non aderire alla campagna antirazzista. Perché negli stadi italiani il fascismo – con braccia alzate, fasci littori e svastiche, nomi evocativi – è di casa. Ed è di casa, inevitabilmente, il razzismo. Lo abbiamo dimenticato? Si lo abbiamo dimenticato. E allora è meglio ricordare. Nell’ottobre del 2017, i tifosi laziali per offendere i romanisti crearono adesivi con l’immagine di Anna Frank in maglia giallorossa. Qualche anno prima, i tifosi dell’Hellas Verona – si chiamano Brigate Gialloblu in memoria delle Brigate Nere – impedirono alla società di acquistare un giocatore perché nero. I “buu, buu” per imitare le scimmie e le banane lanciate in campo nei confronti di giocatori africani o semplicemente neri si sprecano. Così come le braccia alzate nel saluto romano. I nomi dei gruppi la dicono lunga. Delle Brigate Gialloblu – da sempre vero bacino elettorale per tutta l’estrema destra fascista veronese – abbiamo detto. Ma a Verona esistono anche il Verona front, la Gioventù scaligera, tutte tifoserie storicamente collegate con i bonehead inglesi del Chelsea. A Roma, i tifosi laziali hanno legami con gruppi fascisti di tutta Europa: gli Ultras Sur del Real Madrid, i polacchi del Wisla Cracovia e gli ungheresi del Levski Sofia. Il viaggio prosegue con la Juventus: il Viminale vigila sui gemellaggi con il Legia Varsavia e il Den Haag, dichiaratamente antisemiti. Nell’Inter, dagli skinhead agli irriducibili, la tifoseria nerazzurra è una roccaforte del tifo fascista lombardo. Azione skinhead era strettamente legata prima con gli Skins e poi ai Boys San dell'Inter , dove l'acronimo San si riferisce alle Squadre d’azione di Benito Mussolini. Attualmente è il gruppo degli Irriducibili ad aver raccolto il maggior numero di esponenti dell'estremismo Skin88 legato al tifo interista. Giusto per ricordare: 88 è il numero simbolo di Adolf Hitler. Tornando a Torino, nella tifoseria della seconda squadra della città – il Torino appunto - diversi gruppi ospitano frange neonaziste. Tra questi, i Granata korps e Viking. A Chieti, la tifoseria ospita in curva gli Ultras, gli Sconvolts, i Fedayn e i Viking. Questo il quadro. Potremmo proseguire con squadre di Puglia, Calabria, Sicilia. Secondo le fonti del ministero degli Interni sono 85 le tifoserie di destra o estrema destra fascista negli stadi italiani. Sono vere e proprie organizzazioni gerarchizzate, con capi che hanno rapporti stretti e quasi sempre di affari con le società. Nel 2019, un’inchiesta della procura di Torino sui rapporti fra tifosi e Juventus raccoglieva la testimonianza di un ex dirigente, Francesco Calvo. «Il compromesso è questo – spiegava ai giudici -: per garantire una partita sicura, cedevo sul numero di biglietti, sapendo bene che facevano business. Ho ritenuto che una mediazione con il tifo organizzato fosse comunque una soluzione buona per tutti». Il rapporto è stretto, il legame è quasi mortale. Le società di calcio italiane non possono inimicarsi le tifoserie e i calciatori non possono sfidare il pubblico. Se le tifoserie sono razziste – come la maggior parte di quelle organizzate italiane – è inevitabile che la federazione italiana non prenda posizione e che i calciatori restino in piedi. Il business val molto di più - per loro – del colore della pelle di qualcuno. Raffaele Crocco
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Conferenza Stampa Andrea Pirlo post Juventus-Sampdoria | Serie A TIM 2020/21 - VIDEO https://diggita.com/v.php?id=1658282
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Cosa è successo in questi giorni
È arrivato il caldo che rompe i coglioni. Con esso arrivano i rompicoglioni che ci ricordano che fa caldo. Poi arrivano i rompicoglioni che detestano i rompicoglioni che rompono i coglioni col caldo. Me compreso. Sì, sono un rompicoglioni, se ve lo state chiedendo.
A Ivrea o lì vicino un tabaccaio spara a dei ladri. Parla di colluttazione, di paura e dice di aver agito d'istinto e ne uccide uno. Il ministro dell'interno è dalla sua parte "senza se e senza ma". L'esame autoptico rivela però che il ladro è stato colpito alla schiena e dall'alto quindi la ricostruzione del tabaccaio lascia più di un dubbio, diciamo così. Certo che dopo quasi 20 anni di CSI in varie versioni (Las Vegas, Miami e New York) sorprende vedere che ci sia gente così ingenua da credere che la polizia scientifica non riesca almeno a determinare da dove è penetrato un proiettile. Nel frattempo nessuno sa più nulla del ministro in merito a questa storia.
Probabilmente al governo sono presi dalla nuova pensata dei "miniBot". Una cosa che non si capisce bene se siano cambiali o moneta. Nel primo caso ci ritroveremo con un debito pubblico che non potranno pagare neppure le prossime 25 generazioni, nel secondo si parla di una italexit. In entrambi i casi siamo correndo verso il fondo del burrone a 270/300 km/s. Ci faremo malissimo in ogni caso. Finché però i responsabili economici della Lega restano Borghi e Bagnai questi sono i risultati. Ma poi, per capire che 'sti miniBot sono una cazzata basterebbe vedere che Di Battista la ritiene una buona idea. Quali altre conferme state aspettando?
È iniziato il mondiale di calcio femminile. La capitana della squadra si chiama Sara Gama, è nata a Trieste e gioca in difesa. La Mattel, ditta di giocattoli, le ha dedicato una Barbie con le sue fattezze in quanto esempio e ispirazione per le ragazze italiane e non solo.
Per qualcuno la Gama ha un grosso difetto e non è quello di essere una giocatrice della Juventus femminile. Il difetto �� che ha la pelle nera. Già, perché suo papà è congolese e quindi per qualcuno non ha "i cromosomi" dell'Italia, giuro: hanno scritto così. Sorprendente come questo razzismo inutile e dannoso continui a rantolare pur essendo ormai prossimo alla morte un concetto sì obsoleto di italianità. Cazzo vuol dire essere italiani poi? Secondo la Meloni Leonardo era italiano perché nato a Vinci che (oggi) è territorio italiano. Non si capisce perché la Gama non possa essere italiana, allora. Misteri dell'analfarazzismo imperante in questo paese.
La Roma ha un nuovo allenatore. Si tratta del portoghese Paulo Fonseca famoso perché si presentò a una conferenza stampa post partita vestito da Zorro. Dopo Garcia l'arrivo di Zorro per qualcuno è un cerchio che si chiude. Fonseca ha pagato la sua clausola rescissoria venendo a Roma dove prenderà meno soldi rispetto a quelli percepiti in Ucraina. Insomma il portoghese dimostra di essere appassionato di cause perse, proprio come Zorro. Oppure è un pazzo incosciente.
La nazionale Under 20 esce in semifinale contro l'Ucraina. Esce battuta per 1-0 ma nel finale realizza il gol del pareggio. Purtroppo il gol viene annullato dopo la revisione al VAR. Il CT dell'Under 20 Nicolato però, dopo aver calmato i suoi giocatori, dichiara ai microfoni che i suoi non hanno subito un ingiustizia ma che semmai c'è stato un errore. Credo sia la lezione migliore imparata da questa sconfitta.
L'Italia maggiore invece continua a vincere nelle partite di qualificazione all'Europeo 2020. Dopo aver battuto la Grecia ad Atene per 3-0 (gol realizzati prima della mezz'ora di gioco), ieri batte anche la Bosnia dopo essere passata in svantaggio.
I gol li realizzano Insigne e Verratti, due ritenuti spesso sopravvalutati. Questa squadra vince e convince e i due giocatori di cui sopra sembrano finalmente inseriti nel contesto giusto di gioco (capito Ventura?).
Pur con tutti i suoi innegabili difetti Zeman ci aveva visto giusto quando li mise titolari nel suo Pescara da 90 gol in serie B.
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VIDEOCONFERENZA MOTTA VIGILIA NAPOLI-JUVENTUS 24-01-2025
VIDEOCONFERENZA MOTTA VIGILIA NAPOLI-JUVENTUS 24-01-2025 Buon giorno, ben ritrovate e ben ritrovati a tutte e tutti Voi! Il mio saluto più sincero!! Dopo l’ottima prestazione contro i rossoneri, purtroppo si è visto un passo indietro in Champions, dove ora sarà un’impresa qualificarsi senza Playoff, matematicamente ciò è possibile, ma con troppe combinazioni da soddisfare e soprattutto, bisogna…
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Sarri: “La Juventus è il coronamento di una carriera lunghissima”
Il tecnico, durante la presentazione pensa che la Juve sia per lui un punto d'arrivo ed intende studiare le caratteristiche dei giocatori prima di scegliere il giusto assetto tattico.
Il tecnico, durante la presentazione pensa che la Juve sia per lui un punto d’arrivo ed intende studiare le caratteristiche dei giocatori prima di scegliere il giusto assetto tattico.
Oggi nella sala stampa Gianni e Umberto ha avuto luogo la presentazione alla stampa di Maurizio Sarri, il nuovo tecnico, che si è legato alla Juve con i contratto triennale. Alla conferenza è presente anche Fabio…
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⚽️ Juventus, vietato sbagliare contro il Venezia! Dopo il 2-0 al City, ora serve continuità. Motta chiede concentrazione massima. 🏆 La corsa alla Champions è aperta! 📈 Nico Gonzalez torna in campo, un'arma in più! 🔥 #ForzaJuve #SerieA #VeneziaJuventus #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Penso che il problema principale di Chiesa è che non ha mai detto di aver cambiato idea, e che abbia continuato a prendere in giro i tifosi fino ad agosto 2020, continuando a dire che era legato alla maglia, alla Fiorentina e a Firenze, e non aveva appena vent'anni ad agosto 2020, quindi non ha scuse.
Ma soprattutto, di tutte le squadre che poteva scegliere proprio la Juve? Impossibile non l'abbia fatto apposta quando lo cercavano squadre molto meglio della Juventus, e questo lo sa bene anche lui.
E sa anche bene che alla minchiata che ha detto alla sua prima conferenza stampa, ovvero che ha saputo che la Juve lo cercava solo negli ultimi giorni di mercato, non ci ha creduto nessuno, nè i tifosi viola e nè quelli bianconeri, non ci ha creduto nemmeno lui probabilmente. Avrebbe fatto più bella figura se non avesse detto niente o se avesse detto la verità. È da quando è alla Juve che pare mentire a se stesso, è questa l'impressione che dà; anche nelle interviste non fa altro che ripetere le stesse parole come un disco rotto, che la partita sia andata male o bene.
Semplicemente ha fatto un po' lo stronzo, o un po' tanto, inutile negarlo, non ce l'ho con lui, anche perché non tifo Fiorentina, e in generale perché è sbagliato avercela con i calciatori se fanno il loro lavoro, (gli insulti al fratello infatti sono stati un disgustoso colpo basso, non li giustifico, perché sono ingiustificabili, anche perché il fratello non c'entrava un cazzo; anche gli insulti che ha ricevuto lui stesso fanno schifo, leggermente più coerenti di quelli al fratello, ma non ha davvero senso prendersela così a male con i calciatori per le loro scelte, va bene parlarne, discuterne, criticare, fare considerazioni, ma se arrivi ad insultare il calciatore o la sua famiglia sei solo un coglione) ma solo il fatto di fare un post di presentazione per la nuova squadra e di non fare un post d'addio per la squadra in cui hai giocato per 14 anni e che ti ha fatto diventare un calciatore facendoti esordire in Serie A e in Europa, beh, è stato parecchio sbagliato.
Va bene, ne aveva 22, ma non penso che la situazione cambi molto, anzi, non può proprio essere cambiata. È stato un brutto divorzio, una brutta rottura, chiamatela come volete, ma è successa. Che lui potesse comportarsi meglio è vero, avrebbe certamente potuto fare un post d'addio (come tanti giocatori fanno), ma forse non l'ha fatto perché gli hanno consigliato di non farlo? Perché ha visto che la faccenda si era andata a complicare? Perché semplicemente non gli andava? Certamente giudichiamo la situazione dall'esterno e capisco la rabbia e la delusione dei tifosi della Viola, anche alla luce della conferenza stampa + post. Però che ci vogliono fare? È andata così. Non è stato carino il modo in cui ha lasciato, ma dopo 2 anni che scuse vogliono? Che scuse deve fare? Magari tra 20 anni scriverà un libro o farà qualcosa dove dirà la sua verità e chiederà scusa a tutto il popolo fiorentino.
Per la questione scelta della Juve: lui voleva rimanere in Italia. Non c'erano altre squadre? Sì, ha scelto la Juve e aveva l'accordo già dall'anno precedente (sì, non si fa, l'ha fatto e gli è andata bene, non è stato multato o altro), Pioli lo voleva al Milan e lui ha declinato l'offerta. Pensi che se fosse andato al Milan la situazione sarebbe stata diversa? Chissà, ma se ha deciso di chiudersi nel silenzio durante il passaggio alla Juve, probabilmente sarebbe successa la stessa cosa anche per il passaggio in rossonero. È così, ragazzi. È un tipo chiuso lui. Chiamatelo stronz0, ma ragiona così.
Sulla mentalità Juve o il suo fare macchinoso non entro, non sono juventina e non mi permetto di giudicare. Ogni squadra ha il proprio modo di approcciare interviste, partite, situazioni etc...
Ultima cosa: sarebbe potuto uscirne più pulito? Sì. L'ha fatto? No. Pace (cit.) Son passati due anni e il rancore non serve a niente.
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Lukaku sull’estate tra Inter e Juventus: “Se dicessi la verità tutti rimarrebbero scioccati”
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 11 Ottobre 2023 In conferenza stampa dal Belgio Lukaku ha parlato per la prima volta della sua calda estate di calciomercato e fa una promessa: “Parlerò per tempo” 0…
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