#Buggerru
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zadigo · 22 days ago
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sardies · 9 months ago
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A Buggerru la prima tappa del campionato italiano juniores di surf
Cinquanta atleti in acqua al contest Buggerru Surf Trophy sabato 9 e domenica 10 marzo. Gli organizzatori: “Onde da uno a tre metri e giudici internazionali, sarà uno spettacolo”  Continue reading A Buggerru la prima tappa del campionato italiano juniores di surf
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eleonoramartis · 2 years ago
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🏖️ Cala Domestica, la Spiaggia di San Nicolò o la Spiaggia di Portixeddu sono solo alcune delle spiagge che puoi ammirare se percorri la Strada Provinciale 83.
Te ne parlo nel mio articolo 👇
🔗 https://www.eleonoramartis.com/buggerru-la-petit-paris-del-sud-ovest-sardegna/
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travelella · 26 days ago
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Buggerru, Province of South Sardinia, Italy
Bernhard
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lelelatta · 1 month ago
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Sardegna on the road: diario di viaggio da Barumini verso il Sulcis #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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viaggiaescopri · 7 months ago
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Buggerru, alla scoperta del Sulcis tra mare e natura, Sardegna #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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doktortraktor · 1 year ago
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Sardinien 2022
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thewasteland2 · 2 years ago
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Buggerru (Sardinia). Staying in Sardinia. Marina area. Detail of the facing Laundry (1870). In the inhabited center of the mining locality, following the road towards the semi-stranded marina, we will be struck by the remains of the washery built to serve the lead-zinc mine, which however never worked being inside the village. The birth of Buggerru in 1864 is linked to the exploitation of its mineral resources, in a few years it became a Franco-Italian colony, as demonstrated by the local toponymy: this washery was called Lamarmora. The development of the town was also lightning-fast and it was equipped with services of all kinds, even a theatre. A working class was also formed which in 1904 organized the first strike, a real revolt against exploitation in the mines, which in the following days caused three deaths and 11 injuries, a fact that will go down in history as the Buggerru massacre. The image, from via del porticciolo, shows one side of the washery and the cliff that leads to the plateau of Pranu sartu (plain in the countryside) with the weather vane. #class #following #marina #services #organized #working #laundry #strike #buggerru #sardinia #mining #inside #village #mineral #development #lightning #fast #kind #travel #traveling #vacation #visiting #instatravel #travelling #instatraveling #travelgram #photoeditor #massimopistis #sovVERSIvi #estremisti Information for the purchase of my new book "Extremists!": The book at a cost of 12.00 euros (120 pages), can be ordered in the bookstore (ISBN 978-88-591-5719-9 - Editore Aletti) or requested to the e-mail [email protected] with additional postage (currently 1.28 euros - fold of books) https://www.instagram.com/p/Cl_9yNUruCB/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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viendiletto · 10 months ago
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Ho vissuto 17 anni a Pola ed è stata una vita da favola: è quella la mia terra e mi manca tanto. Siamo andati via nel 1946 perché c’erano già state le prime foibe, in Istria si sapeva, a Pola meno. Venivano di notte, chiamavano la persona e dicevano “Vieni, ti devo parlare”, e quella spariva. Poi ci accorgemmo che, dopo tempo, a Pola, sui tabelloni di un cinema erano esposti cadaveri; così la gente andava alle foibe per cercare lembi di indumenti dei familiari scomparsi. Fummo sfollati a Orsera (in croato Vrsar) nel 1944-’45, quando avevo 14 anni, perché gli alleati bombardavano e c’erano i tedeschi. Ricordo un presidio di giovani soldati, 18 o 19 anni, che furono convinti dalla popolazione pro-Tito a lasciare il presidio e andare in bosco coi titini. Questi presero le armi dei nostri soldati e si vestirono con le loro divise: i giovani che andarono in bosco non tornarono più. Le mamme andavano a chiedere a don Francesco Dapiran, poi parroco di Fertilia, dove fossero i loro figli, e lui andò a cercarli paese per paese, chiedendo alla popolazione dove fossero stati portati: erano tutti morti gettati nelle foibe. Tornammo a Pola e riprendemmo la vita di tutti i giorni. Vivevamo in mezzo a gente slava, ma non lo sapevamo, eravamo tutti una comunità. Furono alimentati rancori e odi, ma in realtà non c’era questo fra noi, eravamo gente buona. Mio padre, originario di Buggerru, e mia madre ripresero a lavorare, io proseguii gli studi. Poi anche da noi iniziarono le uccisioni e facemmo domanda per espatriare. La nostra partenza fu fissata il 10 febbraio 1947, ma l’uccisione del generale De Winton la rinviò. Essendo una ragazza di 17 anni, vivevo quell’esperienza non come un disagio, ma come un’avventura. Partimmo col successivo imbarco, il pomeriggio di sabato 15 febbraio. La domenica, a bordo, il parroco celebrò la messa, quindi, nel pomeriggio, arrivammo ad Ancona. Mi aspettavo una festa d’accoglienza, con le bandiere, invece ci vennero incontro delle barche con a bordo uomini che, col pugno chiuso, ci insultavano gridando: “Tornate a casa vostra, fascisti!”. Se non ci fossero stati i carabinieri quelli ci avrebbero buttati in mare: li ringrazierò per sempre per quello che hanno fatto per noi. In treno raggiungemmo Civitavecchia da dove c’imbarcammo per la Sardegna. Il giorno dopo sbarcammo ad Olbia, quindi ci trasferimmo a Sassari e da lì prendemmo il treno per Cagliari. Il paesaggio che si presentò ai miei occhi era desolante, mi sembrava di attraversare la steppa; ricordo delle cavallette enormi ma anche un bel sole, che ci accolse con tutto il suo calore. Il primo impatto con Cagliari fu positivo: il municipio e il bel giardino antistante mi diedero subito l’impressione di una bella città, nonostante i danni subiti dalla guerra appena terminata. Ci condussero nel campo profughi, situato tra le vie Logudoro e San Lucifero, e lì l’accoglienza fu buona. La città mi piaceva e mi piace, ma mi sono inserita con difficoltà, la mia mentalità era diversa da quella che ho trovato e non riuscivo a capire le persone che si esprimevano solo in sardo. Sono arrivata a 80 anni e ringrazio Dio e ringrazio la Sardegna perché mi trovo bene, la vita è tranquilla, una pensione l’ho avuta, ho pochi amici ma buoni e tengo collegata tutta la ‘mia’ gente, sparsa in tutto il mondo.
Nerina Milia, esule da Pola
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girodivite · 1 year ago
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Girodivite: L'eccidio di Buggerru
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foxpapa · 1 year ago
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REDA&CO/Getty Images
Cala Domestica - Buggerru - Sardegna
ITALY
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sardies · 9 months ago
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Archiviato con successo il Buggerru Surf Trophy
Il presidente della federazione FISSW Claudio Ponzani: “Il campionato è iniziato nel migliore dei modi” Continue reading Archiviato con successo il Buggerru Surf Trophy
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eleonoramartis · 1 year ago
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💡Oggi un punto di interesse, raggiunto da 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨, un tempo 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐟𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐞.
⚒️ La 𝙜𝙖𝙡𝙡𝙚𝙧𝙞𝙖 𝙃𝙚𝙣𝙧𝙮 fu realizzata nella seconda 𝐦𝐞𝐭à 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐭𝐭𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐨 per il 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 dalla miniera di Pranu Sartu alla laveria di Buggerru.
https://www.eleonoramartis.com/buggerru-la-petit-paris-del-sud-ovest-sardegna/
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esperimentox · 1 year ago
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Tempio di Antas a Fluminimaggiore, Sardegna, vicino Buggerru e al Pan di Zucchero.
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Palermohenge: particolare fenomeno (che ha origine nel VII a.C. con la fondazione della città di Palermo da parte dei Fenici) è osservabile dal 23 Maggio al 20 Luglio, le date di allineamento perfetto... dove sole sorge lungo l’asse di corso Calatafimi-Vittorio Emanuele (due storiche strade che insieme formano un’unica strada dritta lunga ben 6,25 km che, partendo dalle pendici di Monreale , “sfocia” sul mare con Porta Felice) trasformandolo in un fiume dorato. ⠀⠀⠀⠀
Fenomeno che prende il nome da un fenomeno simile, Manhattanhenge (dove il tramonto del Sole si allinea perfettamente con le strade che attraversano appunto il distretto di Manhattan). Termine coniato in riferimento a Stonehenge, tempio druidico del Wiltshire (Inghilterra) dove, durante il solstizio d'estate, il disco solare si allinea con la «pietra del tallone», posta ad accesso del sito.
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lelelatta · 1 month ago
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Fotografie di Buggerru #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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viaggiaescopri · 8 months ago
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Spiagge di Buggerru: calette nascoste e angoli di paradiso, Sardegna #viaggiaescopri #lelelatta
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