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seoul-italybts · 2 years ago
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[✎ ITA] VOGUE Korea : Intervista - RM Resta Fedele ad Ogni Istante | 16.05.23⠸
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RM Resta Fedele ad Ogni Istante
La gioia di ammirare la bellezza, la passione che ispira umiltà e volontà di imparare, la determinazione di rifuggire l'autocompiacimento : l'essenza della giovinezza, l'essenza di RM
🗞 Originale KOR 📷 | Twitter
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Dato che si tratta di un'intervista scritta, immagino tu stia rispondendo in un momento e luogo in cui ti trovi a tuo agio. Potresti dire ai nostri lettori dov'è che stai scrivendo e che ora è? Cosa vedi attorno a te?
Non volevo rispondere sul telefono, quindi ho aspettato di poter tornare nel mio studio e accendere il computer. Sono le 22:30 di sabato e sono seduto su una sedia nel mio studio, dopo esser stato in palestra ed aver lavorato ad alcune canzoni. Guardandomi intorno, vedo un quadro di Yun Hyong-keun che, già da parecchio, abbellisce il mio studio, e la mia apparecchiatura musicale. Sono circondato da oggetti a me cari e familiari.
Hai in programma un servizio fotografico per la copertina di Vogue Korea, presso il Korea Furniture Museum. Le/i tue/oi fan probabilmente immaginano tu colga questo tipo di opportunità per un qualche motivo particolare, al di là del desiderio di produrre dei begli scatti. Accettando di apparire sulla copertina di Vogue, che cosa avevi in mente?
In realtà, è la prima volta che compaio sulla copertina di una rivista da solista. E su Vogue, per di più! Ma le/i fan hanno ragione ad aspettarsi più delle sole foto, per quanto belle possano essere. Questi, infatti, sono scatti che esprimono chi sono, ciò che penso e ciò in cui credo. Ci sono tante altre persone che sicuramente sarebbero più desiderabili su questo tipo di pubblicazione. Dato che è un servizio in collaborazione con Bottega Veneta, poi, spero i lettori coglieranno anche la filosofia del brand, anche se più sottilmente.
Spesso il destino di un artista è quello di soffrire in solitaria durante il processo creativo ed espressivo, ma alcune di queste esperienze, come il servizio fotografico che hai in programma, possono anche essere molto cooperative e coinvolgere tante persone. Quali regole ti poni quando devi collaborare con altrə al raggiungimento di un dato risultato artistico?
Di questi tempi, sto incontrando e conoscendo tante nuove persone. È piuttosto piacevole ed è anche fonte di ispirazione, perché sono abituato a lavorare da solo o insieme a poche persone scelte. Per quanto riguarda le regole che mi pongo... credo di doverci ancora lavorare un po' su. L'unica che mi viene in mente, ora come ora, è quella di assicurarmi che ogni storia riguardante me rispecchi i miei valori dal punto di vista creativo, qualsiasi sia il mezzo o la piattaforma coinvolti. Affinché io possa ben esprimere queste mie convinzioni, credo sia importante guardare la mia vita sotto diversi punti di vista e vivere ogni giorno il più appieno possibile. Sono convinto la creatività nasca dalla dedizione alla vita e al godimento. Ma cerco anche di non dimenticare che fare arte è un lavoro come tutti gli altri.
Abbiamo visto degli scambi su Instagram con Matthieu Blazy, il direttore creativo di Bottega Veneta, come quando quest'ultimo ti ha dato il benvenuto nella famiglia del brand, postando alcune tue foto dalla relativa campagna promozionale. Tu hai risposto dicendo d'essere felice di dare il tuo apporto. Inoltre, hai partecipato alla sfilata di moda Autunno/Inverno 2023 di Bottega Veneta, a Milano, lo scorso febbraio. Il tuo look all black era contemporaneamente molto Bottega Veneta e molto RM. Hai già ampiamente parlato di musica ed arte in molte altre occasioni, ma non hai ancora mai approfondito veramente ciò che pensi della moda. Che cosa rappresenta quest'ultima per te?
Ricordo di essere rimasto piuttosto colpito da questa frase, “la moda è un'ideologia”, che devo aver letto da qualche pare. Forse suonerà un po' come un'esagerazione, ma in certa misura mi trovo d'accordo. Ho sempre considerato la moda come una presa di posizione rispetto al nostro modo di porci e presentarci. Non possiamo certo andare in giro nudə, no? La moda è un mezzo espressivo discreto ed elegante, e non è così impositivo da costringere gli altri a notarci e seguire il nostro stile. Ultimamente, però, cerco di non dare troppa importanza a cose simili – o anche al resto, in generale – perché ho imparato, a mie spese, che concentrarmi su cose simili finisce per consumarmi. Ciononostante, continuo ad amare la moda e ne riconosco l'importanza. Col tempo, il mio stile si è evoluto – partendo dallo street per poi passare al gotico, passando dal casual in stile americano fino al minimal.
Sei noto per essere un grande estimatore delle belle arti, specialmente delle opere di artistə coreanə. Nell'ultima intervista con Vogue, hai detto che “appendere un'opera d'arte in casa è un po' un'esperienza mistica e spirituale”. Personalmente, il mio primo incontro con l'arte risale al 2015, quando sono andatə a visitare una mostra di Mark Rothko all'Hangaram Art Museum. Mi sono quasi sentitə inghiottire completamente dalle sue astrazioni in rosso. Un/a bambinə vicino a me ha addirittura commentato “Vorrei anche io dipingere colori come quelli”. Ti è mai capitata un'esperienza simile? Un primo impatto con l'arte particolarmente intenso?
Visto che i nostri ricordi tendono a differire sempre un po' dalla realtà, non posso garantire per la precisione del mio, ma credo di aver vissuto un momento simile mentre ammiravo le opere di Monet, Van Gogh e Seurat all'Art Institute di Chicago. Credo fosse verso la fine del 2018. In quel periodo, ero in tour ma ho deciso di ritagliarmi un po' del mio tempo libero per andare per musei, ed è ciò che ho fatto quel giorno. Quando ho visto quei dipinti così famosi, che, fino ad allora, avevo solo sempre trovato sui libri di testo o su Internet, e ho percepito concretamente la loro matericità, lì, di fronte ai miei occhi, ho capito di aver fatto la scelta giusta. Io non ho doti artistiche simili, quindi ero sconvolto, sono rimasto letteralmente a bocca aperta nel vedere quei colori incredibili e la tecnica dei grandi maestri pittori. Non so bene perché, ma il quadro che mi ha colpito di più è stato Una Domenica Pomeriggio sull'Isola della Grande-Jatte.
Le mostre che vai a visitare e le foto delle opere d'arte che condividi sul tuo Instagram sono diventate virali. Immagino tutto ciò, oltre a renderti fiero dell'opportunità di presentare dell'ottima arte al pubblico, ti metta anche un po' sotto pressione. C'è un qualche motivo particolare per cui ti piace così tanto condividere l'arte che vedi nei tuoi giri con il pubblico?
Devo averne già parlato in altre occasioni, ma per me un profilo Instagram – specialmente quello di un personaggio pubblico – è un po' una piattaforma in continuo allestimento. Permette al/la suə proprietariə di mostrare quali sono i suoi interessi e ciò che desidera svelare ed esprimere di sé. Sì, a volte questo mio ruolo di influencer dell'arte mi pesa un po', ma aggiorno riguardo tutte queste opere d'arte e mostre nella speranza che anche le persone che mi apprezzano e seguono sui social media possano trarne godimento. In particolare, mi piacerebbe che le generazioni più giovani – me stesso incluso – sviluppassero maggiore interesse nell'arte coreana moderna e contemporanea, oltre, ovviamente, in quella del passato.
Sembri più interessato alla pittura e all'artigianato che all'arte mediale o performativa. Come mai?
Beh, ho come l'impressione che l'arte mediale e performativa sia più complessa da comprendere ed apprezzare. Credo sia importante vivere l'arte nei luoghi ad essa dedicati, come ad esempio i musei. Personalmente, trovo più difficile concentrarmi per un'ora o più su uno show mediale o uno spettacolo d'arte performativa. Ma, man mano che continuerò ad appassionarmi all'arte, sono sicuro svilupperò maggiore interesse anche per quelle forme. Trovo i lavori di Nam June Paik, Lee Seung-taek, Hito Steyerl e Bruce Nauman piuttosto affascinanti. Non ho ancora mai assistito ad uno show d'arte performativa dal vivo. Seguirli su YouTube mi dice poco, personalmente. Il motivo per cui mi piace recarmi a mostre d'arte non è solo per le opere, quanto per l'esperienza, per cambiare un po' ambiente. Mentre ammiro quei dipinti e le opere d'artigianato, mi piace analizzarne ed interpretarne le tematiche ed i retroscena. Se devo essere sincero, trovo che le opere pittoriche e scultoree o di artigianato siano più belle e facilmente accessibili, no? Credo sia innegabile.
Quando hai partecipato al talk show Il Dizionario delle Conoscenze Umane di Nessuna Utilità (Alsseulinjab), abbiamo potuto constatare tutta la tua passione per l'apprendimento ed il desiderio di saggezza. Spesso, quando le persone acquisiscono in esperienza, finanche raggiungere una certa reputazione o grado di successo, corrono il rischio di diventare arroganti e smettono di ascoltare l'opinione altrui. Immagino anche essere una superstar globale del tuo calibro possa portare a quello. Trovo dunque sia ancor più confortante e straordinario il fatto che tu continui a coltivare te stesso, tenendo la mente sempre aperta a nuove conoscenze. Perché desideri così tanto imparare? Che cosa stai studiando, ultimamente?
Anche io rimango sempre meravigliato di fronte a coloro che riescono a mantenere una mente aperta fino ai 50, 60 o persino 70 anni. Sommersi dalle informazioni come siamo oggigiorno, rischiamo di adagiarci e diventare di vedute ristrette già a 30 anni. Io cerco sempre di ricordare a me stesso le mie carenze e debolezze. Cerco di superare l'iniziale senso di estraneità e pregiudizio che può nascere dall'incontro con qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda la mia sete di saggezza, credo sia normale desiderare imparare e continuare a studiare nel corso delle nostre esistenze. Ci sono un sacco di cose cui sono interessato ma che conosco a malapena. Credo lo studio della storia dell'arte, dell'estetica, dell'architettura, della storia mondiale, di quella coreana e di altre materie non possa che rendermi una persona migliore, più saggia.
Ultimamente, mi affascinano la fotografia e l'arte antica.
Mi piace molto la canzone cui hai lavorato insieme a So!YoON! per il suo ultimo album. Inoltre, apprezzo anche molto le tracce con Youjeen e Park Ji-Yoon, dal tuo album solista. Quando le ascolto, non fanno che riconfermare l'impressione che mi sono fattə di te, ovvero il tuo essere uno spirito libero ed un artista potenzialmente privo di limiti. Con quali musicistə ti piacerebbe collaborare?
Credo in passato avessi degli standard ben precisi riguardo le persone con cui mi sarebbe piaciuto collaborare, ma ora non saprei. Qualsiasi cosa io faccia, però, tendo a lasciarmi attrarre da persone sicure di sé e che lottano per i propri obiettivi, da coloro che non si limitano a desiderare, ma che hanno la forza ed il talento per costruirsi il proprio percorso. Credo sia proprio grazie a quel tipo di persone che io, a mia volta, cerco di seguire e creare la mia storia, sia che si tratti di nomi noti (nella scena musicale/artistica) o meno.
Hai detto che il tuo sogno è vivere nel presente. Come mai? Che cosa fai per vivere il qui ed ora?
Dopo tutto il tempo trascorso nel mondo della musica e dell'arte, credo di poter affermare che gli sforzi compiuti finora siano stati tentativi di raggiungere l'intramontabilità. Ad un certo punto, però, ti rendi conto che, per assurdo, la scorciatoia più diretta per ottenere l'eternità (artistica) è vivere immerso nel presente. Oggigiorno – o forse, particolarmente in Corea – tendiamo a concentrarci sul passato e sul futuro. Proviamo rimpianti, senso di mancanza e desiderio per cose a lungo andate o che non si concretizzeranno mai, dato che siamo bloccati nel presente. Anche dovessi trascorrere una giornata senza fare nulla di che, cerco di dirmi che, in fin dei conti, ho fatto tante piccole cose e riflettuto su tante piccole idee e pensieri. Inoltre, cerco anche di non entusiasmarmi troppo o aver paura per ciò che di positivo o negativo potrebbe accadere più avanti. La cosa essenziale è fissare una routine e rispettarla. Ultimamente, io seguo una routine basata su poche parole chiave, ovvero 'lavoro', 'una bevuta', 'visite a mostre d'arte', 'esercizio fisico' e 'passeggiate', aggiungendo o sottraendo elementi quando necessario.
Non è poi così male.
Hai detto che per te è importante avere un certo equilibrio tra lavoro e vita personale e che ti turba non riuscire a mantenerlo. Non deve essere facile preservare un tale equilibrio, in quanto artista, vero? Che cosa significa questo equilibrio per te?
Lo ripeto sempre, ma l'arte nasce dalla vita. Sono convinto che è solo continuando a valorizzare la mia esistenza ed il divertimento che sia possibile creare qualcosa di straordinario. Non voglio fare musica o arte solo fini a se stesse, così, tanto per fare. La vita dev'essere sempre al primo posto ed è solo così che è possibile crearsi l'equilibrio necessario per un'esistenza lavorativa prolifica. Mi immagino sempre come in equilibrio su un asse e cerco di godermela il più possibile. Lo sforzo creativo è un po' una punizione, ma cerco di stringere i denti ed affrontarlo con gioia perché sono fortunato ad avere un lavoro in ambito creativo.
'Voglio diventare una persona migliore'. Nel suo racconto breve, “30”, Kim Ae-ran scrive, “Come sono cambiata finora? Temo di essere semplicemente diventata una persona che spende un po' di più, qualcuno che non si fida del prossimo, una persona che è attenta solo quando si tratta di valutare la qualità di ciò che sta per acquistare. Temo di esser diventata un'adulta patetica”. E per te che cosa significa diventare una persona migliore?
Credo il cercare di diventare persone migliori sia una dote passiva che tuttə noi abbiniamo alla nostra esistenza. Vogliamo tuttə diventare migliori. Ma, per far ciò, dobbiamo prima definire che cosa significa per noi essere una persona migliore, così come l'amore, di per sé, implica sentimenti molto più complessi e profondi di un semplice ‘ti amo’ verbale, ad esempio. Sono sicuro la risposta sarà diversa da persona a persona. Ho menzionato prima le parole chiave su cui si basa la mia routine quotidiana. Cerco di concentrarmi su queste ultime così da mantenermi in equilibrio, continuare ad imparare, a divertirmi e a trascorrere del tempo con gli amici e ad essere gentile con chi mi sta attorno. Ma è molto difficile diventare una persona migliore, soprattutto perché è un viaggio lungo una vita. È proprio per questo motivo che ammiro coloro che, pur avendo vissuto a lungo, continuano a cercare di migliorarsi. Mi sembra quasi di vedere una sorta di aura sopra le loro teste. Se più persone fossero così, il mondo non sarebbe forse un luogo migliore?
Ultimamente, hai forse provato qualcosa di nuovo che poi hai trovato divertente? C'è nulla che non hai ancora sperimentato, ma ti piacerebbe provare in futuro?
Di questi tempi, non faccio che conoscere persone nuove, stringere amicizie e lavorarci insieme. Credo fino a circa metà dell'anno scorso la mia vita sociale fosse piuttosto limitata. A volte, la prospettiva di conoscere persone nuove mi risulta faticosa, mi imbarazzo e divento timido, ma credo queste nuove interazioni mi stiano cambiando, in un certo senso. Fin tanto che manterrò il mio equilibrio, a dispetto di questi nuovi incontri, credo i risultati non potranno che essere positivi, sia per me che per il mio pubblico. Diventare, da solo, un modello da copertina per Vogue è un'enorme nuova esperienza, ad esempio. Vi sono grato per quest'opportunità.
Abbiate cura di voi.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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style-encore-stuart · 9 years ago
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beyondgq · 12 years ago
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beyondgq · 12 years ago
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beyondgq · 12 years ago
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beyondgq · 12 years ago
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beyondgq · 12 years ago
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