#Biagio Accardi
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micro961 · 9 months ago
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Biagio Accardi - “Il bene”
Il nuovo singolo del cantautore calabrese è il primo estratto dal nuovo album “Fai che accada” in uscita il 29 marzo.
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«Così come non esiste il giorno senza la notte, non può esistere il bene senza il male, e viceversa. Dobbiamo riconoscere e accettare entrambe le entità e curarne l'aspetto migliore, poiché il bene si annida nei posti più segreti». Biagio Accardi
“Il bene” è il nuovo singolo di Biagio Accardi, performer e autore musicale calabrese le cui sonorità sono ispirate al panorama della World Music.
Il singolo, prodotto da Talìa Produzioni, etichetta discografica indipendente, è il primo estratto dal disco “Fai che accada” in uscita il prossimo 29 marzo.
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Il bene è un invito ad accettare e accogliere gli accadimenti, senza escludere il male, seppur non accettandolo passivamente. Per Accardi, che negli ultimi anni è impegnato nel comprendere il potere “terapeutico” della musica, non esiste una contrapposizione tra i due elementi, ma un’unica forma da contemplare poiché tra le due forze esiste una completezza, un equilibrio.
Nella sognante canzone “Il bene”, la voce di Biagio Accardi è accompagnata dalla finezza del violino e della viola di Massimiliano Gallo.
Il singolo precede l’uscita dell’album “Fai che accada”, composto da 9 brani, alcuni dei quali cantati in dialetto, in cui si rimarca fortemente il legame dell’autore con la storia e il suo territorio. Il disco arriva dopo i precedenti lavori “Rit​ü​ale - Shamanic Meditation” (2023), “Antiche Forze” (2021) e “Parole” (2019).
Biagio Accardi porterà presto i nuovi brani in concerto, con le prime date previste in Bretagna, dal 20 aprile al 5 maggio a cui seguirà il tour italiano in definizione.
Biagio Accardi è performer, viaggiatore, autore di canzoni, libri e produzioni teatrali. Le sonorità delle sue canzoni sono ispirate al panorama della World Music e sono state definite “un affresco poetico e ammaliante dall'intenso potere arcaico”.
Fondatore dell'Eco Campo degli Enotri, realtà innovativa che unisce ecologia, arte, spettacolo e spiritualità, impegnato negli ultimi anni a comprendere il “potere terapeutico” del suono, approfondito in seminari e corsi tra cui i laboratori di canto armonico con Tran Quan Hai e una formazione come musicoterapeuta, è ideatore di "Viaggiolento", una passeggiata che svolge nel Parco Nazionale del Pollino insieme alla sua asina Cometa per riscoprire il bello della lentezza, raccontata nel libro “Viaggiolento nel Pollino. In cammino con il cantastorie” (Andrea Pacilli Editore, 2016).
Dal 2006 al 2010 fa parte del trio di musica tradizionale calabrese I Nagrù, esibendosi in numerosi festival internazionali, da questa collaborazione viene alla luce il lavoro discografico “A nasci e a morì e ‘na cantata”, opera che è stata distribuita solo su supporti fisici.
Nel 2010 pubblica il primo album “Fuoco” iniziando la sua carriera di compositore. Nel 2011 realizza lo spettacolo “Canto e Cuntu”, ideato dopo un’attenta ricerca sulle tecniche e i repertori dei cantastorie e dei guaritori della tradizione del Sud Italia. Il tour dello spettacolo tocca diverse tappe nelle città Europee. Dall’esperienza uscirà nel 2013 il libro e cd audio “Cantu, cuntu… e mi ni fricu!”. Lo stesso anno riceve il premio Francesco Manente per aver esportato la cultura locale e le tradizioni del sud a livello nazionale e internazionale, inoltre viene ospitato dal programma televisivo "Buongiorno Regione tg3".
Nel 2015 pubblica l'album “L’albero che cammina” dalla quale prende spunto per lo spettacolo “Kairos”, mentre nello stesso anno ha l’occasione di suonare le sue musiche ad una performance del poeta americano Jack Hirschman.
Nel 2019 pubblica l’album “Parole” e nel 2020 i singoli "Grande spirito” e “Aspetto la marea". Con questo nuovo repertorio apre il concerto di Francesco Baccini durante la rassegna “Note al Tramonto” di Sangineto (Cs). Sempre nel 2020 si esibisce al “Festival Nazionale dei Cantastorie” sullo stesso palco con il grande “mastru cantaturi” Otello Profazio. Continua la sua produzione musicale pubblicando nel 2021 l’album “Antiche forze”, dalla quale trae le musiche per un nuovo spettacolo che viene interamente arrangiato nella versione live dal bardo e musicista Andrea Seki, uno tra i più importanti suonatori di arpa celtica, realizzando numerosi concerti in tutta Europa con il tour “Zèphyr - Ritual Meditation Sound”. Dalla collaborazione con Andrea Seki nasce il singolo “Invocation to the mother” e la partecipazione al singolo “Errare Humanum Est” del cantore bretone Kristen Nikolas, opera prodotta dall’etichetta discografica Atlanteans Resonances Records diretta dallo stesso Andrea Seki.
Nel 2023 pubblica l’album “Rit​ü​ale - Shamanic Meditation” e il libro di poesie “Foglie tra i palazzi" (Introterra Edizioni), haiku e acquerelli ispirati al personale percorso di ricerca dell’artista. Lo stesso anno fonda il collettivo artistico “Talìa Produzioni” e l’omonima etichetta discografica. “Il bene” è il suo ultimo singolo pubblicato il 15 marzo 2024, primo estratto dal suo nuovo album “Fai che accada” in uscita il 29 marzo, lavoro che vede la collaborazione con il musicista madrileno Luis Paniagua.
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www.biagioaccardi.com
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eventicatanzaro-blog · 8 years ago
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Nuovo evento pubblicato http://eventicatanzaro.it/event/cafe-retro-maleba-matrioska/
CAFÈ RETRÒ - Maleba Matrioska
“Fra tutte le piante con cui gli esseri umani sono venuti in contatto, dalla loro apparizione sul pianeta Terra, certamente la cannabis (canapa, hemp) è quella con cui questo strano tipo di mammifero dotato di tecnica, di linguaggio, di spiritualità e di immaginazione, ha intrattenuto i rapporti più profondi e duraturi. Non esiste continente o epoca in cui non vi siano testimonianze più o meno dirette della presenza e dell’utilizzo massiccio di questa coltura. A partire dall’era neolitica, la canapa (foglie, fiori, semi, radici) è stata usata nei modi più disparati: materia prima per carta e tessuti, olio combustibile e alimentare, medicamento portentoso e droga voluttuaria. Fonte di piacere per lo spirito e nutrimento per il corpo. Negli ultimi centocinquanta anni però, con la scusa della presunta pericolosità dei suoi metaboliti psicoattivi, questa fedele compagna delle culture umane è stata oggetto, a livello globale, di una feroce campagna di criminalizzazione e repressione da parte di governi e istituzioni, i quali hanno tentato, inutilmente, di estirparne e cancellarne la profonda eredità e la stessa presenza fisica sul pianeta. Malerba è uno studio (s)ragionato, un tentativo performativo di tracciare una mappa della relazione millenaria fra le culture umane e la canapa. Per mettere in discussione gli intollerabili stereotipi che ne hanno macchiato la reputazione, cercando di restituire a questa pianta profumata, dall’aspetto seducente e voluttuoso, il posto che le spetta di diritto, nel cammino dell’antropologia, dell’ecologia, dell’arte, della cucina, della Storia.” (Manolo Muoio)
Malerba è un reading/performance di teatro e musica. Partita dalla Calabria il 13 ottobre (dallo Sparrow di Rende – Cosenza), la performance, ideata e scritta da Manolo Muoio, ha compiuto nelle ultime settimane del 2016 un intenso tour che si è snodato attraverso Italia, Francia e Spagna, nell’interpretazione del cantastorie Biagio Accardi, conosciuto per il suo “viaggio lento”, compiuto in questi anni nel Parco Nazionale del Pollino (tra Calabria e Basilicata), insieme all’asinella Cometa Libera. La formazione completa si è riunita il 13 novembre a Torino per una serata, negli spazi della Cavallerizza Reale Occupata. E, dopo aver fatto tappa a Tolosa da Chez Anouk mercoledì 22 Novembre, è infine approdata a Barcellona, sabato 26 e domenica 27, al Riereta 20bis nel barrio de Raval e al Meraklis nella zona di Encants. E poi ancora il 27 dicembre a Cecilia, centro per la creatività giovanile di Tito (Pz); il 1° Febbraio al DAM, dipartimento autogestito multimediale dell’Università della Calabria; e il 16 all’Hula Hoop Club, galleria d’arte nella zona del Pigneto a Roma. Serate nelle quali l’autore è tornato nella sua veste prediletta di performer, sempre accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Biagio Accardi.
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micro961 · 8 months ago
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Biagio Accardi “Fai che accada” l’album
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Dal 29 marzo il nuovo album del cantautore calabrese: nove tracce di vibranti melodie per un disco che punta all’essenza e incita all’essenziale
«“Fai che accada” è il mio augurio affinché le cose avvengano prima nel proprio immaginario e auspicando che questo modo di porsi diventi un atteggiamento mentale diffuso, perché non siamo solo collegati con il Tutto ma siamo il Tutto. Nei miei libri e nelle mie canzoni lo ripeto costantemente. Diciamo pure che questo disco è un inno all'Essere Divino che alberga in noi.» Biagio Accardi
Il nuovo album di Biagio Accardi si compone di nove tracce che si inseriscono in un filone chiamato "musica medicina", genere che pone l'attenzione sul potere delle parole, che poi sono suono e prima ancora vibrazioni.
È un disco che punta all’essenza e incita all’essenziale. Essenziali e di poche parole anche i testi, che regalano suggestioni più che concetti e hanno il principale obiettivo di nutrire la bellezza. Alcuni brani sono cantati in dialetto rimarcando fortemente il legame dell’autore con la storia e il suo territorio.
Le strutture musicali sono trame che intrecciano vibranti armonie, semplici e al contempo potenti, anche grazie agli archi e le chitarre elettriche suonati da Massimiliano Gallo e all’arpa celtica di Andrea Seki.
ALBUM TRACK BY TRACK E BIOGRAFIA
“Fai che accada” arriva dopo i precedenti lavori “Rit​ü​ale - Shamanic Meditation” (2023), “Antiche Forze” (2021) e “Parole” (2019). Biagio Accardi porterà presto i nuovi brani in concerto, con le prime date previste in Bretagna, dal 20 aprile al 5 maggio a cui seguirà il tour italiano in definizione.
Etichetta: Talìa Produzioni
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www.biagioaccardi.com
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