#BELLO mag
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samsdei · 9 months ago
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Tyler Lawrence Gray
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jackchampioncumpit · 11 months ago
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Noah LaLonde for BELLO Mag
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glamoroussource · 1 year ago
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“Everything I thought was a safety net or ‘sure thing’ in life collapsed all at once. Thank God. It was hell but it was the catalyst for me to grow up and actually learn what adulthood and maturity are. Suddenly, I had to struggle and take what I could get just to make sure my daughter and I had a roof over our heads.” - Bethany Joy Lenz for Bello Mag
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chussyracing · 1 month ago
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Mexico 2024, fp3 notes 💫
Max is first out on track to make up for lost time yesterday
Pierre went off into the grass like yesterday
Charles locked up and aborted his first lap on softs, then went p2 behind Carlos on another (+0.064s)
Double YF: Liam spun under the stadium section, he waited for people to drive by and then returned back on driving line
Oscar complained about Carlos in his way saying "typical carlos" on the radio
Nico went p6 on mediums with a nice lap, being faster then Oscar and both Red Bulls on softs so far
Charles went p1 with yellow s1 and s2, and a purple s3 hmm
Okay there seems to be a mistake in the graphics probably since Carlos went p1 with three yellow sectors (which logically shouldn't be possible)
Ferrari only won here twice: in 1970 and 1990 (god help us)
Lando went wide in T7
Ale just fell on his butt and made a sommersault when waving charles out of the garage, he is okay and charles commented it with "bello questo" 🤌🇮🇹
Lando is running flow vis under his sidepod as the only mclaren driver with the upgraded floor this race weekend
Nico has been complaining about his brakes a lot today and he just got told how to try and make it better on the radio to which he responded ayayayay
Franco asked to check up on the floor after taking a kerb too aggressively
Lewis complained about how fast mcl are
Charles is losing quite a margin in the middle sector but he has a great s1
Oscar went off into the grass
Mcl was 3 tenths faster than rest of the world in quali runs and 2 tenths faster than rest of the world in low speed turn
Results: 1 Pia, 2 Nor, 3 Sai, 4 Ver, 5 Ham, 6 Lec, 7 Tsu, 8 Rus, 9 Mag, 10 Law, 11 Alb, 12 Bot, 13 Col, 14 Per, 15 Alo, 16 Hul, 17 Str, 18 Oco, 19 Zho, 20 Gas
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the-pretty-boys · 10 months ago
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NOAH LALONDE
for BELLO Mag (2023)
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beautifulgiants · 5 days ago
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https://bellomag.com/ux-portfolio/oliver-jackson-cohen/
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giancarlonicoli · 6 months ago
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24 mag 2024 18:34
“MIO MARITO FU UN DONGIOVANNI MA GLI PERDONAI TUTTO” – PARLA FRANCA GANDOLFI, MOGLIE DI DOMENICO MODUGNO: "IL PRIMO INCONTRO? AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA. AVEVA TANTE FIDANZATE. È STATO UN PLAYBOY ANCHE DOPO IL MATRIMONIO. MENTRE ERO INCINTA SPARÌ PER TRE MESI ALL’INSEGUIMENTO DI UNA CELEBERRIMA DONNA. NOI DONNE ALL’EPOCA ABBOZZAVAMO, NON C’ERA IL DIVORZIO” – “AMICI CANTANTI? LI EVITAVA...” - VIDEO
Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il primo incontro?
«Al Centro Sperimentale di Cinematografia. Lui era già al primo anno e gli dissero di farmi da partner per il provino. Una scena inventata dal regista Luigi Zampa: se ne approfittò con un bacio non previsto».
Franca Gandolfi, 91 anni, vedova di Domenico Modugno, torna con la memoria (infallibile) al giorno in cui conobbe il non ancora mister Volare. Sono 30 anni dalla sua scomparsa e 65 dai due Grammy che fecero cantare a tutto il mondo «Volare oh oh».
Quindi, fu amore a prima vista?
«Per niente... Per quel gesto mi risultò antipatico e per un anno lo tenni alla larga. Aveva tante fidanzate al Centro... Per gli uomini era un mascalzone; per le donne un simpatico spaccone. Fu alla festa di fine anno in un ristorante ai castelli, a Monte Cavo, che cambiai atteggiamento.
Lui stava con Giulia Lazzarini, erano i due più bravi del corso, stavano ballando insieme quando l’orchestra attaccò la marcia nuziale... Lui schizzò via dalla pista, lei si andò a sedere sulle gambe di Vittorio Congia e ne nacque una lite. Sulla via del ritorno era da solo e mi chiese di tornare insieme col bus».
Ecco il primo bacio vero...
«E che, subito? Era un’altra epoca... Mi aveva colpito non il dongiovanni, ma quel mondo interno che si portava dietro dal paesino, fatto di storie popolari di minatori e folletti, un miscuglio sociale che mi ricordava la mia infanzia a Palermo: vivevamo all’interno dell’aeroporto di cui papà era comandante. Passavo le giornate su una magnolia come il Barone rampante di Calvino, e al tramonto vedevo i contadini che tornavano a casa cantando nenie».
La gavetta come attori insieme, cinque anni di fidanzamento, le nozze nel 1955.
Insieme fino alla sua morte, avvenuta nel 1994...
«Dopo il successo planetario Mimmo non c’era quasi mai. Il periodo bello è stato prima. Non riuscì nemmeno a tornare in Italia per la nascita di Marco, il primo figlio. Partorii con tutti gli amici intorno, fu una festa allegrissima seguita da una spaghettata. Io avevo lasciato il lavoro (aveva recitato per Eduardo, Fellini, Monicelli... ndr) e il suo successo era la mia ambizione ».
«Nel blu dipinto di blu» è la canzone italiana più famosa al mondo. L’ha vista nascere?
«In genere Mimmo scriveva canzoni in 5 minuti ma quella volta fu diverso. Lui e Franco Migliacci ci lavorarono molto. Mancava il ritornello e nacque davanti a me. Abitavamo a Roma, in un piccolissimo appartamento. C’era un piano verticale, c’erano le finestre aperte e si annunciò un temporale. Il vento fece volare via tutti i fogli e lui iniziò, quasi come uno sciamano, a ripetere volare oh oh... Ahimè ho perso la registrazione, non trovo più la casetta».
Nel 1958 la portò al Festival di Sanremo e vinse...
«L’avevano rifiutata in tanti e decise andare lui, primo cantautore della storia».
Il gesto delle braccia allargate è diventato simbolo della canzone italiana...
«Era voluto, aveva curato la messinscena. Non gli piaceva l’idea che andava allora del cantante fermo davanti al microfono, quello che prima di iniziare si schiarisce la voce con un colpetto di tosse. All’inizio le braccia aperte furono un problema per i cameramen non abituati... Quando vinse i giornalisti impazzirono: era la fine dell’epoca dei cantanti alla Claudio Villa. Lo presero in braccio e lo portarono in giro per tutto il casinò».
A proposito di Claudio Villa. Era rivalità vera?
«Erano amici, soprattutto dopo la malattia... Mimmo rimproverava a Claudio uno stile di vita troppo giovanile...».
Gli altri amici?
«Con Franco Migliacci erano una grande coppia, avevano passione in comune per l’arte moderna, in viaggio si portavano album su cui disegnare. Oltre a lui Riccardo Pazzaglia e Sergio Modugno. Per un periodo abbiamo frequentato Eugenio Montale che ci invitava a cena e cantava l’opera.
È stato amico anche di Ennio Morricone che volle per gli arrangiamenti di Rinaldo in campo . Frequentava Renato Guttuso di cui regalava disegni agli amici. Coi cantanti si trovava meno bene: non si reputava uno di loro. E i cantautori arrivarono con la generazione successiva».
Dopo «Volare» non ritrovò più lo stesso successo mondiale...
«Non gli piaceva lo stile di vita americano... Era con la William Morris, l’agenzia di Marilyn. Non gli andava che a Las Vegas durante i concerti la gente mangiasse: ruppe il contratto e tornò in Italia. Migliacci diceva che aveva Hollywood ai piedi ma che l’aveva presa a calci».
Esce oggi «Come un sogno di mezza estate», doppio album con le sue canzoni più famose e degli inediti in spagnolo. La sua preferita?
«Sono legata a quelle degli esordi in dialetto salentino. Mimmo recitò nel ruolo di un militare siciliano in Carica eroica di De Robertis grazie a una raccomandazione di Vittorio De Sica. Cantava “Ninna nanna”, un brano salentino che tutti pensavano in dialetto siciliano e che divenne poi sigla di Amuri amuri programma radio del 1953 cui partecipai anch’io.
Lo registravamo da soli in studio a Roma, fu romanticissimo. “Strada ‘nfosa” è il brano che preferisco, parla di un addio. Per un periodo ci siamo anche lasciati... È stato un dongiovanni anche dopo il matrimonio. Noi donne all’epoca abbozzavamo, non c’era il divorzio».
Litigavate?
«Tutta la vita. E quando succedeva fuggivo al mare coi suoi amici: Mauro Bolognini e Luchino Visconti. Lui rimediava con il suo sense of humour . Ero in attesa di Marcello, sparì per tre mesi all’inseguimento di una celeberrima donna. Quando tornò disse: “Pensa a cosa avrebbe detto mio padre: mio figlio con una nobile”».
(...)
Nel 1984 l’ictus e la semi paralisi che lo costringe a lasciare le scene...
«Ho vissuto la sua malattia con grande tenerezza e gli ho perdonato tutti i tradimenti.
Aveva perso tutto: non poteva più essere né il dongiovanni, né l’artista. Siamo tornati a vivere attaccati, per dieci anni, come prima del successo».
(...)
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electronicjellyfishmagazine · 7 months ago
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Kanker- Een second opinion Heeft mijn leven gered.
Dit is mijn verhaal:
Mijn Naam is Debbie Martina. In 2021 hebben ze pas kanker bij mij geconstateerd.  
Ik heb heel lang als docent gewerkt op SGB MBO. Als hobby gingen mijn man en ik altijd 3 keer per week langs de boulevard lopen of soms Joggen.
Medio 2019 heb ik pijn gekregen in mijn linker borst. De pijn was best heftig! Ik heb gelijk de dokter gebeld en melding gemaakt van de pijn die ik had. Mijn huisarts zei dat ik gelijk moest komen zodat hij een hartfilmpje van mijn hart kan laten maken. De resultaat kreeg ik gelijk en alles was piko bello. De dokter zei toen tegen mij Je bent harstikke gezond. Je mankeert helemaal niks. Als je weer pijn krijgt moet je paracetamol innemen.
In de avonduren kreeg ik weer pijn en heb besloten om Paracetamol in te nemen op advies van de dokter.  Daarna was de pijn weer weg. Dus ik dacht nou dan zou er misschien niks aan de hand zijn. Twee maanden later kreeg ik dezelfde heftige pijn. Ik heb weer de huisarts gebeld om aan te geven dat ik pijn heb in mijn linkerborst. Ik mocht weer op gesprek komen bij de dokter. . Dit keer heeft hij mij niet onderzocht maar zei: “Ik zie dat je zithouding verkeerd is. Je zit helemaal ingezakt. Je moet gewoon rechtop zitten. Je moet aan je zithouding werken en dan komt het helemaal goed. Je bent gewoon gezond er is niks hoor!
Dus ben ik weer naar huis gegaan en ik baalde van de hele situatie. Ik ben weer naar huis gegaan en dacht niet meer aan. Ik bleef al die tijd gewoon werken omdat ik niet wou dat door mijn afwezigheid de studenten benadeeld zouden worden. Dus ik heb me niet ziek gemeld.
Ondertussen begon mijn linker borst hard te worden en rood. Maar de pijn heb ik een hele tijd niet gevoeld. In 2020 ging ik naar de dokter voor een volledige controle. Dit deed ik elk jaar tijdens de vakantie periode om te weten of mijn gezondheid goed is. Ik noemde het mijn jaarlijkse controle. Tijdens mijn zelfbedachte jaarlijkse controle heeft de dokter ook tegen mij gezegd dat ik gezond ben en dat ik me nergens zorgen voor hoefde te maken. “Ik vroeg aan hem: Dokter heb ik misschien kanker?” Hij zei: Nee, hoor! Hoe kom je nou erbij? Ik zei: dokter want mijn moeder is aan kanker overleden. Hij zei, Nee, Jij bent kern gezond. Ik zie je zelf langs de Boulevard Joggen met jouw man, je bent kern gezond.
Zo ging weer een jaar voorbij. In maart 2021 brak de covid uit en ja, hoor die had  ik ook gekregen. Ik was behoorlijk ziek maar omdat de dokter niet precies wist wat de covid was, is hij niet thuis bij mij geweest om niet besmet te worden. Hij gaf via telefoon de opdracht welke medicijnen ik moest laten halen.
Omdat ik Covid had, dacht ik dat alles wat ik voelde had te maken met de Covid. Na 3 weken werd ik beter van de Covid en ben weer gaan werken. Ik kreeg naderhand verschrikkelijke hoofdpijn die ik niet kan beschrijven. Ik bleef 6 maanden lang Paracetamol innemen. De 6e maand ben ik naar de huisarts gegaan om aan de doktersassistent te vragen of ik een second opinion kon krijgen want ik kom niet uit met mijn huisarts.
Ze zij is goed en ik werd ingepland voor de volgende dag. Toen ik bij de vrouwelijke dokter ben gegaan, heb ik haar hetzelfde verhaal verteld wat ik ook aan mijn huisarts had verteld. Ze zei gelijk tegen mij: “doe je shirt uit.” Zei ging op mijn borst voelen en merkte dat mijn borst heel erg hard was. Ze zei: dit voelt niet goed aan. Je gaat nu naar het ziekenhuis voor een mammografie. Ik zei tegen haar, dokter ik kan niet naar het ziekenhuis gaan want ik heb geen afspraak. Ze zei: Ik zal NU de afspraak voor je maken. Je mag niet naar huis je gaat nu gelijk naar het ziekenhuis. Zei heeft gebeld en heeft aangegeven dat ik met spoed een afspraak moest krijgen.
Vervolgens heeft zij ook een nieuwe afspraak voor mij gemaakt bij haar. De ziekenhuis was tegenover de huisartsenpraktijk, dus ik kon de straat oversteken om naar het ziekenhuis te gaan.  
Ik ben naar het ziekenhuis gegaan en toen ik daar aankwam moest ik me aan de balie aanmelden. Ik werd gelijk geholpen. De verpleegkundige heeft een mammografie met mij gedaan. Ik heb tegen haar gezegd wees voorzichtig want mijn borst doet heel veel pijn. Zij zei: wees niet bang ik zal heel voorzichtig te werk gaan. Nadat zij de mammografie heeft gedaan, zei ze ook tegen mij dit ziet er niet goed uit. Ik zal jouw gegevens naar de specialist brengen maar jij mag nog niet naar huis. Je moet even wachten op de resultaat van de specialist.
Ik ben op de gang gaan zitten om te wachten op de resultaat van de specialist. Omdat ik even moest wachten heb ik tussendoor mijn man gebeld om te vertellen wat gaande was. Mijn man was op zijn werk, maar hij zei ik kom er nu aan.
Ik hing de telefoon net op en de verpleegkundige kwam vertellen dat de specialist een punctie met mij moet doen. Een punctie is wanneer er met een naald een stukje weefsel word verwijderd van je borst. Het is een biopsie om te bepalen welke ziekte er sprake kan zijn.
Nadat zij de punctie met mij hebben gedaan zeiden ze tegen mij dat de weefsel naar Curaçao opgestuurd moest worden om in een laboratorium te worden gekweekt. En na 7 dagen moet ik terug komen voor de uitslag. De dokter heeft gelijk een afspraak voor mij laten inplannen en ze zei verder tegen mij je mag absoluut de afspraak niet afzeggen. Je moet op deze afspraak komen.
Ik ben na 7 dagen naar de ziekenhuis gegaan om te weten wat het resultaat was van de biopsie. De Specialist zei tegen mij: “wij hebben geconstateerd dat je kanker hebt. Het is een heel zeldzame kankersoort en het is al ver gevorderd.” Ze vroeg aan mij of ik vragen had. Maar alles was zo snel gegaan dat mijn enige vraag op dat moment was: Ga ik het nog redden?” Ze zei, wij gaan voor jou ons best doen. Verder zei ze tegen mij: “ik zal contact opnemen met het ziekenfonds zodat jij naar Nederland kan gaan om behandeld te worden.
Ik zei: tegen haar wanneer zal dit gebeuren? Ze zei dat ga ik gelijk doen. Ik zei tegen haar ik heb daarna een afspraak met de huisarts die mij naar jou heeft doorgestuurd dus ik moet gaan. Ze zei is goed ik zal nog contact met je opnemen.
Ik ben de straat overgestoken, overmantelt van verdriet, ben naar de huisarts gegaan die mij naar het ziekenhuis heeft doorverwezen. Toen ik bij haar binnen was gegaan zei ze Ik heb slecht nieuws: “je hebt kanker” Ik zei tegen haar: ja ik weet het. De Oncoloog heeft me dat net verteld. Toen vroeg ik aan haar: hoeveel % zeker zijn jullie dat ik kanker heb? Ze zij 90%. Ik zei tegen haar, dus er bestaat nog 10% dat ik dat niet heb. Ze zei: De 10% is om te kijken of we je kunnen helpen. Toen zakte de moed in mijn schoenen.
Volgende week Ga ik verder met mijn verhaal: wil je meer weten hoe het verder afliep, Typ: Ja, vertel verder.
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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'O portuallo di Giuseppina
Ci sono giorni neri che confonderebbero un polpo o una seppia e così, volendo immaginare strategie di sopravvivenza potremmo non aprire la porta di casa e rintanarci al sicuro sotto pesanti coltri. Oppure possiamo ricordare una risata, un fatto bello e concentrarci su quello, aggrappandoci come faremmo se ci trovassimo sul sellino di uno scooter in picchiata lungo i vicoli dei Quartieri di Napoli, laddove addentano la vita come fosse 'nu tarallo' nzogna e pepe, caldo caldo. Ci son stata per davvero su quel sellino, tanti anni fa, in un tempo pieno di 'fatti belli'. La risata E chi se la dimentica? Piena, fragorosa, benedetta. Più di una risata, un'illuminazione! Il primo incarico lavorativo che mi fu assegnato circa venticinque anni fa fu una terapia logopedica domiciliare nei Quartieri Spagnoli. Come tutte le giovani reclute ero desiderosa di cimentarmi in imprese interessanti, avventurose e salvifiche. Arrivai con la funicolare al centro di Napoli e aiutandomi con lo stradario mi addentrai nel mondo parallelo e perpendicolare dei Quartieri Spagnoli, con prudenza e rispetto. Mi sentivo osservata di nascosto e grazie alle 'dritte' di un paio di anziani del posto, arrivai a destinazione. Un basso soppalcato può equivalere ad un ossimoro? Credo fosse evidente il senso di ingenua sorpresa che mi si stampo' in volto. Lì conobbi Giuseppina e pezzi della sua famiglia. Entrando nel basso percepii che lasciavo fuori Silvana e mi consegnavo ai nativi. La straniera, strana e stranita, ero io, ma ero anche la 'dottoressa' e così, compassionevolmente, mi accolsero e prepararono un buon caffè. C'erano tre generazioni di donne tra quelle mura: Giuseppina 'a nonna, la nuora e la nipote quattordicenne. Giuseppina aveva subito un ictus che le aveva lasciato il braccio destro flaccido e le aveva tolto la parola. Nonostante gli esiti di una paralisi facciale aveva il volto tondo ed espressivo del buon umore. Piccola di statura, mi accolse sotto la sua ala protettrice perché aveva intuito il mio disorientamento e la buona volontà. Purtroppo il danno neurologico era importante e aveva offeso sia la capacità di esprimersi verbalmente sia di comprendere la lingua... Già, ma quale lingua? Capii subito che non aveva mai parlato l'italiano, neppure letto e scritto, ma il napoletano, ad uso di quella realtà ristretta e antica. Fu un duro colpo per me, come potevo aiutarla se parlavamo due lingue differenti? Per fortuna la nuora, che aveva studiato, si offrì come interprete e iniziò una divertente triangolazione! Quando arrivò il caffè Giuseppina si illuminò e io cominciai a ripetere "'Cafe,' o cafe'. Dopo qualche tentativo di ripetizione Giuseppina ci riuscì: 'cafè!' un piccolo trionfo! Dal giorno dell'ictus era la prima parola che riusciva a ripetere. Per il resto, nulla, solo farfugliamenti. Emozionata presi vari oggetti e provai nuovamente a stimolarla ma senza successo. Alla fine dalla fruttiera tolsi una bella arancia e gliela misi tra le mani ripetendo come un mantra "arancia, mm che profumo, arancia, arancia". Giuseppina mi restituì lo sguardo smarrito purtroppo tipico di alcune forme di afasia, ma improvvisamente si accese un'espressione diversa, contrariata, nervosa, verace ed esclamò a gran voce agitando la mano sinistra :"Purtuallo!" "Ua' s'è 'ncazzata' a nonna, se chiama purtuallo!" e la nuora traduttrice iniziò a ridere mentre io balbettavo impressionata. Giuseppina guardò la nuora e poi me e scoppiò in una risata fragorosa! Rideva a crepapelle e mi contagio'. Ridevo della mia dabbenaggine, anni di studi lasciati fuori alla porta, ridevo per Giuseppina perché quel 'purtuallo' rappresentava la prima vera, spontanea parola dopo mesi di silenzio. Ridevo e stavo bene. Quella risata mi tornava in gola sul sellino dello scooter, 'o mezzo', portato dalla nipote con la disinvoltura di un kamikaze per i vicoli: l'onore di essere riaccompagnata a casa suonava di marmitta truccata.  Foto di Flavio Ferraro per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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sounds-right · 1 year ago
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Mitch B., radioshow in Italia e nel mondo. E tanti appuntamenti all'Amsterdam Dance Event
Ottobre '23 è un mese ricco di musica per Mitch B. Il suo radioshow è ormai diffuso da tante emittenti in giro per l'Italia e per il mondo su emittenti come Radio UAU, Radio Medua e tante altre.
E poi c'è l'ADE, l'Amsterdam Dance Event. Martedì 17 ottobre sarà al Club Roots per The 10 Years Of House Club Set. La sera dopo, mercoledì 18 ottobre eccolo presente a 50HERTZ per Origami Management. Giovedì 19 ottobre Mitch B. è invece all'Euro Pub Amsterdam per Jango Records + BLEND XL per House STARS. Ecco gli ultimi due appuntamenti: venerdì 20 ottobre è all'Amstel 54, mentre sabato 21 ottobre è al The Bulldog Palace + Europub dam Amsterdam per Kattivo Records + Wihhgallery.  Non è tutto: su AllaDiscoteca racconterà l'atmosfera e tutto ciò che di bello e interessante tra party e nelle varie conferenze.
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature. Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica Mitch B. la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero, ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino e al Mechero Camp. A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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splashpragency · 1 year ago
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Gravina, 'con il patteggiamento Juve più serenità per il calcio'
N.1 Figc ‘E’ un atto previsto dalle nostre norme’ (ANSA) – ROMA, 30 MAG – “C’è un momento per la verifica, l’accertamento e i giudizi, ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggior serenità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, auspicabile e condiviso ed è il risultato più bello del calcio italiano per trovare un…
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bruttoaquario · 2 years ago
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Colpa mia
Sol mag si min
da quando siete chiusi dietro un velo
ho sperato di ravvivarmi
E prendermi sul serio
di non dare la colpa al tempo passato
ma il tempo non mi rincorre
Passa senza esserci
Re mag fa# min
Chiudere e cercare di essere stabili
In un cospetto fra ricerca e tempo
Passare avanti è un esempio di coraggio
Chiudi gli occhi e respira
È un esempio di coraggio
Il bello di vedere fuori
Quando dei miscugli funzionano
Abituarsi con calma
E un passo indietro dal precipizio
Sovrastare e non sorregggere
Correre e non sorpassare
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proudlymale · 2 years ago
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Matt Dubbe by Gaston McGary for BELLO Mag
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seantealefan · 2 years ago
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Sean Teale for Bello Mag (1/2)
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giancarlonicoli · 1 year ago
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31 mag 2023 18:01
GUALTIERI SOTTO RICATTO? – SULLO CASO CAROCCI, FABIO RAMPELLI NON LA TOCCA PIANO: “L’INACCETTABILE RICATTO A CUI SI È PIEGATO IL SINDACO GUALTIERI RISPONDE A TUTTI I REQUISITI DELLA SINISTRA DI LOTTA E DI GOVERNO. OCCUPI LA SALA CONSILIARE PRETENDENDO I FONDI PER AUTOFINANZIARE LE TUE CAMPAGNE CINEMATOGRAFICHE? IL SINDACO TI REGALA IN CONTANTI 250 MILA EURO. SULLA LEGITTIMITÀ DI QUESTO ATTO, MI AUGURO CI SIA UN’INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE MENTRE SUL FRONTE NAZIONALE CHIEDERÒ UN’AUDIZIONE DEL SINDACO GUALTIERI IN COMMISSIONE E PRESENTERÒ UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO PIANTEDOSI” -
1. CINEMA AMERICA, RAMPELLI (VPC-FDI): NO A FONDI SENZA BANDO E SOTTO RICATTO. NEANCHE NELLA PRIMA REPUBBLICA…
Comunicato Stampa
“L’inaccettabile ricatto a cui si è piegato il sindaco Gualtieri risponde a tutti i requisiti della sinistra di lotta e di governo. Occupi palazzi speculando sull’assenza di case invece di aumentare offerta alloggiativa? Il sindaco fa la sanatoria. Occupi intere aree dismesse spacciando droga e vendendo cibo e alcool evadendo le tasse? Il sindaco tollera e non interviene. 
Occupi la sala consiliare pretendendo i fondi per autofinanziare le tue campagne cinematografiche? Il sindaco ti regala in contanti 250 mila euro. Poi è bello sentirli parlare di legalità e rispetto della legge. Che per gli altri si applica per gli amici s’interpreta. Sulla legittimità di questo atto, mi auguro ci sia un’indagine della Corte dei Conti per danno erariale mentre sul fronte nazionale chiederò un’audizione del sindaco Gualtieri in commissione e presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi”. E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
2. FDI, INACCETTABILI I SOLDI AL PREPOTENTE CINEMA AMERICA
(ANSA)- Scontro politico per i fondi alle arene del Cinema America. Fdi definisce il finanziamento "inaccettabile". "Stiamo andando a affidare direttamente senza bando, a una fondazione che occupa uno spazio privato, 250mila euro dopo che qualcuno ha minacciato il sindaco di Roma? La Digos ha persino verificato che fosse tutto a posto. È inaccettabile", ha detto nel corso della commissione capitolina Cultura il consigliere di FdI Stefano Erbaggi. 
"Sull'aspetto del finanziamento al Piccolo America noi andremo avanti da ogni punto di vista - ha proseguito - dalla commissione Trasparenza che verificherà sia l'affidamento diretto sia le eventuali minacce, sia alla Corte dei Conti, sia a livello di pubblica sicurezza". Erbaggi annuncia che farà una segnalazione "per verificare che non sia accaduto l'incontro", riportato da organi di stampa, in cui esponenti del Cinema America avrebbero preteso il finanziamento. 
"Ma che siamo matti? Così, diretto. E pure in fretta e furia, e mi raccomando altrimenti si arrabbiano. Allora facciamo l'elenco di chi fa iniziative belle in città, no? Qui non diciamo se l'iniziativa è bella o brutta. Qui parliamo di legalità e la legalità qui non esiste", ha concluso Erbaggi, Perplessa anche l'ex sindaca Virginia Raggi: 'Prima l'aggressione, poi subito i fondi?', si domanda. 
3. ROMA: LEGA, 'VICENDA CINEMA AMERICA INCOMPRENSIBILE, GUALTIERI FACCIA CHIAREZZA'
(Adnkronos)- ''Il rilancio della cultura e il sostegno agli eventi che riguardano la vita della città non possono prescindere dal rispetto delle regole. Il via libera della Commissione capitolina, in tempi record, a ad un finanziamento di 250mila euro per i ragazzi del CINEMA AMERICA per sostenere la nona edizione del 'CINEMA in piazza' è del tutto incomprensibile. 
Non c'è uno studio, nessuna valutazione su costi e spese, non un bando. Uno schiaffo nei confronti tanti operatori economici, dei piccoli CINEMA e dei teatri della Capitale che durante tutto l'anno assolvono ad una funzione sociale, ludica e formativa indispensabile per la vita cittadina''. 
Così in una nota il consigliere capitolino della Lega e segretario romano del partito Davide Bordoni. ''A tutto questo, si aggiunge il fatto che dietro all'impegno del Campidoglio ci sarebbe stata una chiara minaccia e un'occupazione delle stanze del Comune durata un'intera notte da parte del 'frontman' dei ragazzi del CINEMA AMERICA. Se fosse vero, sarebbe inaccettabile, al punto da sconfinare in un mondo dell'illegalità che siamo intenzionati a contrastare con ogni mezzo. 
Se qualcuno pensa di usare simili mezzucci per intimidire le istituzioni, non può averla vinta. Siamo convinti che la cultura sia un settore vitale per la nostra città, ma siamo altrettanto certi che debbano prevalere gli imprenditori che onestamente lavorano, contribuendo al rilancio della nostra capitale. Su questa vicenda, la Lega chiederà al Campidoglio che venga fatta chiarezza il prima possibile'
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