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Libri| La chiesa dei SS. Medici Cosma e Damiano a Nardò
“I Lions per la cultura”
Il libro che dà il via al restauro di un gioiello neretino
La Chiesa dei SS. Medici Cosma e Damiano
Un tempo, non c’era casa a Nardò in cui non ci fosse un’immagine dei SS. Medici Cosma e Damiano, venerati nella chiesa omonima a loro dedicata, situata sulla strada che da Nardò porta a Lecce,, risalente agli inizi del Quattrocento. Era una originaria cappella contenente una icona della Vergine col Bambino che sorgeva su “loco Memore de li Iudei”, cioè un cimitero ebraico, situato, come di norma, fuori dalle mura urbiche, presso corsi o depositi d’acqua. Fatto questo che giustifica l’antico nome della Chiesa di S. Maria da Ponte, per un ponte a tre arcate ricostruito nel 1595 sul vicino torrente Asso, le cui acque, ancora oggi, vi fluiscono accanto.
Eppure sfugge spesso alla vista di chi giunge a Nardò dal capoluogo, questo “notevole esempio di architettura tardo rinascimentale salentina”.
Il Lions Club Nardò, in collaborazione con la Banca Generali, ha sostenuto la pubblicazione del pregevole volume, edito da Mario Congedo e curato dal Dott. Marcello Gaballo, con testi dello stesso, di Fabrizio Suppressa e Domenico Ble, in cui le foto (di Lino Rosponi e Stefano Santoro) e le ricostruzioni di una storia lunga circa sette secoli testimoniano, attraverso le decorazioni floreali, i putti, gli amorini, due dei quali sorreggono un cartiglio con la dedicazione alla Madonna delle Grazie,, la cifra stilistica dell’edificio, che nonostante i rifacimenti nei secoli, ha conservato i codici di appartenenza al circuito artistico che va da S. Caterina di Galatina alla Chiesa del Carmine di Nardò e alle relative maestranze in esse operanti.
E’ un segnale d’allarme che il Lions Club Nardò intende dare in aiuto al restauro della Chiesa a difesa del patrimonio storico-artistico-culturale della propria città, affinché esso non cada nell’oblio, nell’indifferenza e nell’incuria, cancellando la memoria della propria identità.
Il volume, la cui prefazione è stata curata dalla Presidente del Club, Maria Rosaria Manieri, in un certo numero di copie, sarà a disposizione degli intervenuti, nella serata della presentazione, il 17 febbraio 2019, nella Chiesa dei SS. Medici, alle ore 18.00.
Il ricavato della vendita sarà destinato alla nostra Fondazione , la LCIF – We serve.
Antonietta Orrico – Officer Comunicazione LC Nardò
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Pubblico numeroso e attento, grande successo per la presentazione di Il Gusto del Sud Percorso di Sante Orrico con Antonietta Cozza Egidio Bevilacqua Mattia Caligiuri Giuseppe Giudiceandrea Dino de Santo Renzo Bonofiglio
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2016/08/27/delfino-la-mezzaluna-numero-doppio-suoi-estimatori/
Il delfino e la mezzaluna. Numero doppio per i suoi estimatori
E’ pronto il doppio numero de “Il delfino e la mezzaluna”, ovvero gli studi della Fondazione Terra d’Otranto, diretto da Pier Paolo Tarsi.
Giunto al quarto anno, questa edizione si sviluppa in 314 pagine, per recuperare l’anno di ritardo, sempre in formato A/4, copertina a colori, fotocomposto e impaginato dalla Tipografia Biesse – Nardò, stampa: Press UP, con tematiche di vario genere inerenti le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto.
Tanti gli Autori che ancora una volta hanno voluto offrire propri contributi inediti, e meritano tutti di essere elencati secondo l’ordine con cui appaiono nel volume, con il relativo saggio proposto:
Pier Paolo Tarsi, Editoriale
Angelo Diofano, Il fantastico mondo degli ipogei nel centro storico di Taranto
Sabrina Landriscina, La chiesa di Santa Maria d’Aurìo nel territorio di Lecce
Domenico Salamino, Prima della Cattedrale normanna, la chiesa ritrovata la città di Taranto altomedievale
Vanni Greco, Il “debito” di Dante Alighieri verso il dialetto salentino
Francesco G. Giannachi, Un relitto semantico del verbo greco-salentino Ivò jènome (γίνομαι)
Antonietta Orrico, Il Canticum Beatae Mariae Virginis di Antonio De Ferrariis Galateo, una possibile traduzione
Giovanni Boraccesi, Il Christus passus della patena di Laterza e la sua derivazione
Marcello Semeraro, Propaganda politica per immagini. Il caso dello stemma carolino di Porta Napoli a Lecce
Marino Caringella – Stefano Tanisi, Una santa Teresa di Ippolito Borghese nella chiesa delle Carmelitane Scalze di Lecce
Ugo Di Furia, Francesco Giordano pittore fra Campania, Puglia e Basilicata
Domenico L. Giacovelli, Nel dì della sua festa sempre mundo durante et in perpetuum. Il patronato della Regina del Rosario in un lembo di Terra d’Otranto
Stefano Tanisi, Il dipinto della Madonna del Rosario e santi di Santolo Cirillo (1689-1755) nella chiesa matrice di Montesardo. Storia di una nobile committenza
Armando Polito, Ovidio, Piramo e Tisbe e i gelsi dell’Incoronata a Nardò
Alessio Palumbo, Aradeo, moti risorgimentali e lotte comunali: dal Quarantotto al Plebiscito
Marcello Gaballo – Armando Polito, Dizionarietto etimologico salentino sulle malattie e stati parafisiologici della pelle, con alcune indicazioni terapeutiche presso il popolo di Nardò
Marco Carratta, Il mutualismo classico in Terra d’Otranto attraverso gli statuti delle Società Operaie (1861-1904)
Gianni Ferraris, Il Salento e la Lotta di liberazione
Gianfranco Mele, Il Papaver somniferum e la Papagna: usi magici/medicamentosi e rituali correlati dall’antichità al 1900. Dal mito di Demetra alle guaritrici del mondo contadino pugliese
Bruno Vaglio, Alle rupi di San Mauro una nuova stazione “lazzaro” di spina pollice. Considerazioni di ecologia vegetale dal punto di vista di un giardiniere del paesaggio
Riccardo Carrozzini, Il mio Eco
Pier Paolo Tarsi, L’antropologia linguistica della memoria narrata: uno sguardo filosofico all’opera di Giulietta Livraghi Verdesca Zain e Nino Pensabene
Arianna Greco, Arianna Greco e la sua arte enoica. Quando è il vino a parlare
Gianluca Fedele, Gli ulivi, la musica e i volti: intervista a Paola Rizzo
Epigraphica in Terra d’Otranto. L’epigrafe agostiniana nella chiesa dell’Incoronata di Nardò (Massimo Cala). L’epigrafe di Morciano di Leuca in via Ippolitis al civico n.6 (Armando Polito)
Segnalazioni. Il fonte di Raimondo del Balzo ad Ugento (Luciano Antonazzo). La Madonna col Bambino e sant’Anna di Gian Domenico Catalano (1560 ca. – 1627 ca.) in Ugento (Stefano Tanisi). Il pittore Aniello Letizia e le sue prime opere di committenza confraternale nella Gallipoli del ‘700 (Luciano Antonazzo – Antonio Faita). Le origini dell’oratorio confraternale di santa Maria degli Angeli, già sotto il titolo di santa Maria di Carpignano (Antonio Faita).
La foto di copertina è di Ivan Lazzari, ma numerose anche le immagini proposte all’interno, gentilmente offerte da Stefano Crety, Khalil Forssane, Vincenzo Gaballo, Walter Macorano, Raffaele Puce.
Gli interessati potranno chiederlo previo contributo di Euro 20,00 da versarsi a Fondazione Terra d’Otranto tramite bollettino di Conto corrente postale n° 1003008339 o bonifico tramite Poste Italiane IBAN: IT30G0760116000001003008339 (indicare il recapito presso cui ricevere la copia).
Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]
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