#Alexandro Sabetti
Explore tagged Tumblr posts
marcogiovenale · 9 months ago
Text
oggi, 4 maggio, a roma, all'ex mattatoio: "sintropie. mondo e mondo nuovo"
_
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 4 days ago
Text
La democrazia dei miliardari e il dominio dei giganti digitali made in USA
di Alexandro Sabetti 14 Gennaio 2025 Le patrimonialità nette degli uomini più ricchi del mondo calcolate da Forbes mostrano abissali forbici reddituali che parlare di democrazia dei miliardari è una favola della buonanotte. Il caso dei giganti digitali come Musk, divenuti entità sovranazionali. La democrazia dei miliardari Le disparità nelle patrimonialità nette degli uomini più ricchi del…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
corallorosso · 3 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media
Niente contributo di solidarietà: cari poveri, soffrire vi fa bene Dal reddito di cittadinanza, padre di tutti i mali moderni, al rifiuto del contributo di solidarietà, in Italia è il trionfo della retorica della sofferenza. Per i poveri, s’intende. Sua eccellenza il presidentissimo Draghi ha proposto un contributo di solidarietà contro il caro bollette: nulla di lontanamente avvicinabile all’opera di un Robespierre, e non significava una nuova tassa o un aumento di imposte, ma l’attuazione del taglio fiscale rimandata di un anno per i redditi sopra i 75mila euro, per destinare queste risorse al taglio delle bollette. Apriti cielo! Sono insorte la destra e Italia Viva ed è saltato tutto. Perchè la virtù degli sfruttatori è protesa verso un bene superiore: il loro. D’altronde la retorica del martirio e della sofferenza è stata sempre una carta vincente nelle mani delle clasi dominanti. “Sanguen est semen Christianorum“, ricordava Tertulliano: molti vescovi esortavano i seguaci del Messia a non temere le condanne, le torture, le belve. La morte tra le sevizie avrebbe spalancato loro le porte del Cielo. Nel II e III secolo d.C. alcuni vescovi non esitavano a magnificare il martirio purché fossero i poveri e gli umili ad essere dilaniati dalle fiere, non i cristiani delle classi dirigenti che, durante le persecuzioni, trovavano il magistrato compiacente subito pronto a rilasciare un certificato falso (il libellum) in cui si dichiarava che avevano sacrificato all’imperatore. Tutti i cristiani erano uguali, ma alcuni erano più uguali degli altri.Più o meno tranquilli, grazie alle loro aderenze i dignitari cristiani, mandavano al macello le pecore, decantando i benefici spirituali della morte tra le torture. È incredibile l’attualità di tutto ciò se pensiamo alla doppiezza con cui i chiericuti di oggi condannano le guerre per poi benedire gli eserciti e le bandiere. Noi ci arricchiamo con le banche armate e voi partite per il fronte. La glorificazione dei più folli, assurdi patimenti è in bocca a coloro che mai hanno veramente sofferto e aborrono anche solo da una lieve pena. Come cantavano gli Afterhours ne “La ballata dei topi”: “Scienziatelli musicali studian cornamuse anali all’interno delle proprie ricerche personali producendo disgustosi festival delle interiora dove cercan di insegnarti che a soffrire si migliora”. Alexandro Sabetti
17 notes · View notes
sciscianonotizie · 3 years ago
Text
La rivista Achab, diretta dall’autore Nando Vitali, presenta a Napoli il XII volume dedicato al poeta e regista romano nell’ambito dell’evento “Pasolini, il poeta corsaro”
Sono trascorsi 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e tantissimi sono gli eventi in Italia che ricordano il grande artista, bolognese di nascita e romano di adozione. Anche la rivista letteraria Achab, fondata e diretta da Nando Vitali (ad est dell’Equatore edizioni), ha dedicato il suo speciale all’autore di “Ragazzi di vita”.
Il Convento di Piazza San Domenico Maggiore ospiterà l’evento di presentazione della rivista Achab dal titolo: “Pasolini, il poeta corsaro”, domenica 22 maggio 2022 alle ore 17. Interverranno, insieme a Nando Vitali, anche Domenico Ciruzzi e Davide D’Urso. Letture a cura dell’attrice Patrizia Di Martino. Videoproiezione a cura di Sasipro del docufilm “La sequenza del fiore di carta” di Pier Paolo Pasolini. “Pasolini, il poeta corsaro” fa parte del programma di appuntamenti culturali previsto dal Comune di Napoli nel mese di maggio.
Da Filippo La Porta ad Ascanio Celestini, da Erri de Luca a Carmelo Musumeci e poi Andrea Di Consoli, Elżbieta Jachelewska e S.R. Fazel. Sono oltre 30 gli autori, i poeti, gli illustratori, i saggisti italiani e stranieri che hanno partecipato a questo numero speciale di Achab, ciascuno con una testimonianza, un ricordo, un pensiero, un’osservazione sul poeta. Una sorta di mondo aperto sulla geniale e molteplice arte pasoliniana.
“Pasolini vuol dirci che vivere davvero vuole dire sprecarsi. La ricotta alla quale tendiamo vale per tutti, a volte con una segreta nota parodica (a Napoli il ricottaro è colui che vive sulle spalle di un altro, solitamente una donna prostituta), ma l’allegoria può essere allargata alla società degli uomini di ogni tempo, al di là dei miti. Siamo barche in mezzo al mare. Credo se potessi incontrare Pier Paolo Pasolini, domandandogli chi siamo, mi riderebbe in faccia col suo viso asciutto, dicendomi “Hic sunt leones”, affannando subito dietro a un pallone in quel modo turbolento e fanatico che si usa nei campetti di periferia”, commenta Nando Vitali
“Lo scopo del nostro lavoro non è nella cristallizzazione o celebrazione della memoria di Pier Paolo Pasolini ma è quello di indagare la realtà contemporanea attraverso la sua poliedricità artistica, le controversie, i temi sociali, territoriali e ambientali, le guerre a cui lui stesso ha mostrato particolare attenzione e ancora la poesia, il cinema, la scrittura, il pensiero politico e filosofico che lo hanno reso partecipe della rivoluzione culturale italiana degli anni Sessanta e Settanta e che a tutt’oggi resta motivo di riflessione sulla società per il loro significato profetico”, spiega Giuliana Vitali, caporedattrice di Achab.
  Hanno collaborato al XII numero di Achab:
Nando Vitali, Filippo La Porta, Andrea Di Consoli, Angelo Ferracuti, Ascanio Celestini, Nicola Vicidomini, Nicola Fano, Paolo Vanacore, Simona Baldelli, Nicola Guarino, Erri De Luca, Carmelo Musumenci, Paolo Restuccia, Daniela Mastronola, Davide Grittani, Giuliana Vitali, Alexandro Sabetti, Emilia Santoro, Elżbieta Jachleweska, A. C. Whistle, Sandro Medici, Andrea Carraro, Barbara Napolitano, Marco Debenedetti, Valentina Di Cesare, Shirin Ramzanali Fazel, Michele Caccamo, Giuseppe Cozzolino, Lillo Siracusa, Daniela Tani, Jack Vitiello, Marta Santone.
source https://www.ilmonito.it/la-rivista-achab-diretta-dallautore-nando-vitali-presenta-a-napoli-il-xii-volume-dedicato-al-poeta-e-regista-romano-nellambito-dellevento-pasolini-il-poeta-corsa/
1 note · View note
marcogiovenale · 9 months ago
Text
"sintropie": il 4 maggio a roma
_
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 4 days ago
Text
Neoliberismo globale: la guerra silenziosa contro il dissenso e le culture tradizionali
di Alexandro Sabetti 12 Gennaio 2025 Il panorama internazionale contemporaneo è dominato dalla difesa ad oltranza e con ogni mezzo del neoliberismo globale, un sistema che promuove l’emancipazione individualistica e l’edonismo, sotto la maschera di una presunta universalità dei valori occidentali. Questo totalitarismo ‘light’, alimentato dalle massicce campagne mediatiche e dalla cultura…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 6 days ago
Text
Analfabetismo funzionale e presunzione conformista: opposte ottusità
di Alexandro Sabetti 23 Dicembre 2024 In questo paese siamo chiusi tra l’incudine di chi pensa che Putin voglia arrivare fino al Portogallo – perchè l’ha detto Severgnini – e il martello di chi pensa che Trump sia un novello Allende, portatore di pace e valori. Analfabetismo funzionale e presunzione conformista In un contesto culturale e sociale sempre più complesso, l’ignoranza non si…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 7 days ago
Text
COREA DEL SUD: GOLPE O NON GOLPE?
Videoconferenza del canale YouTube KULTURJAM TV OFFICIAL, trasmessa online in live streaming il giorno 4 dicembre 2024. In questa diretta Stefano Sacchini, studioso di Cina e Asia Orientale, con il vicedirettore di Kulturjam Alexandro Sabetti, fa il punto sul tentativo di golpe del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, il ruolo degli Stati Uniti, gli intrecci con la Cina. COREA DEL SUD: GOLPE O…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 7 days ago
Text
O si toglie molto a quelli che hanno troppo o loro toglieranno tutto agli altri
di Alexandro Sabetti 3 Dicembre 2024 Quelli che detengono le maggiori risorse stanno ormai raggiungendo i limiti di quanto possono accumulare, ma non possiamo attendere che questa realtà diventi chiara anche ai milioni di persone spaventate dall’idea stessa di dover rinunciare a ciò a cui sono abituate o che hanno sempre desiderato. Togliere a quelli che hanno troppo o loro toglieranno tutto…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 7 days ago
Text
Perchè l’Italia è una brutta copia degli Stati Uniti?
di Alexandro Sabetti 28 Dicembre 2024 Non è stata solo una questione politica: gli italiani, come popolo, hanno scelto di trasformarsi in una pallida imitazione degli Stati Uniti, adottandone le catene commerciali, lo stile di vita, i modelli di comportamento e l’ossessione per le novità. Italia, la brutta copia degli Stati Uniti Per comprendere la deriva americana della società italiana,…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
dominousworld · 8 days ago
Text
Dopo mille giorni di guerra ancora non abbiamo capito perché l’Italia dovrebbe avercela con la Russia
di Alexandro Sabetti 20 Novembre 2024 Al di là delle convinzioni morali sul pacifismo assoluto, una mobilitazione politica e di sostegno militare avviene contro qualcuno che ti ha fatto qualcosa. L’Italia che problemi ha con la Russia? Nessuno. Ancora non abbiamo capito perchè l’Italia dovrebbe avercela con la Russia Da quel 20 Febbraio 2022, data nella quale le forze armate russe…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 8 days ago
Text
A CHE GIOCO GIOCA ERDOGAN?
Videoconferenza del canale YouTube KULTURJAM TV OFFICIAL, trasmessa online in live streaming il giorno 5 novembre 2024. In questa diretta Gabriele Germani, saggista, uno dei volti di Ottolina Tv, e il vicedirettore di Kulturjam Alexandro Sabetti, commentano le ultime vicende legate alla Turchia di Erdogan: l’attentato di Ankara, i BRICS, questione palestinese, media. A CHE GIOCO GIOCA…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dominousworld · 2 months ago
Text
Le imbarazzanti capriole del giornalismo italiano per non condannare Israele
Le imbarazzanti capriole del giornalismo italiano per non condannare Israele
Alexandro Sabetti 15 Ottobre 2024 La copertura mediatica italiana degli attacchi israeliani in Medio Oriente evidenzia una crescente militarizzazione del discorso pubblico. I principali giornali e programmi televisivi si limitano a riproporre narrazioni ripetitive, giustificando o minimizzando le azioni israeliane, anche quando sfociano in evidenti crimini di guerra. Il giornalismo italiano e…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
dominousworld · 4 months ago
Text
Gli Stati Uniti sanno quello che vogliono ma l’Europa invece?
Gli Stati Uniti sanno quello che vogliono ma l’Europa invece?
di Alexandro Sabetti 25 Settembre 2024 Gli USA, nel loro furore neoliberista, sanno quello che vogliono e cercano di ottenerlo a qualsiasi costo. E l’Europa imbelle invece? Gli Stati Uniti sanno quello che vogliono, l’Europa? Nell’agenda mondiale la questione multipolarismo è segnata in rosso. Oggi abbiamo una superpotenza totale USA, sia dal punto di vista militare che per quello economico.…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
corallorosso · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Renzi con il “reddito di criminalità” tocca il grado zero della decenza Chiariamolo subito, il RdC può sicuramente essere migliorato, come tutto. Ma definire reddito di criminalita una misura di sostegno a debolezze e fragilità di chi fatica ad andare avanti tutti i giorni, con una dignità che spesso le classi dirigenti di questo paese, invischiate in vicende molto poco edificanti (è un eufemismo), non conosceranno mai. Addirittura il premier Draghi, l’unto dal signore tra i neoliberisti, ha sempre riconosciuto, almeno formalmente, il ruolo di argine alla sofferenza del RdC durante la pandemia. Solo una classe politica che ha perso il senso della realtà, può scendere a un tale livello espressivo su una questione così delicata. D’altronde il pensiero del leader di Italia Viva sul punto è chiaro, quest’estate l’aveva manifestato senza giri di parole: per lui la gente “deve soffrire”. La morale educativa da Matteo Renzi parte dal presupposto di voler abolire il reddito di cittadinanza per “riaffermare l’idea che la gente deve soffrire, rischiare“, “spaccarsi la schiena come i nostri nonni“. Secondo molti, questo starebbe a significare come il senatore di Rignano Flaminio non abbia la minima idea di quanti in Italia vivano senza diritti, sottopagati, senza futuro, per anni. Invece è probabile che lo sappia fin troppo bene e la sua sia una scelta di campo: tra sfruttatori e sfruttati Renzi si erge a paladino dei primi. D’altronde, retorica per retorica, a parti invertite, vorremmo capire Renzi dove ha rischiato, sudato, spaccato la sua di schiena, perchè a quel che le cronache riportano, nel suo curriculum vitae, oltre alla partecipazione a un quiz televisivo in giovane età, vengono riportati solo incarichi politici, aiutato da una famiglia molto inserita proprio in ambito politico. Siamo alla morale per i paria dell’Alberto Sordi, Marchese del Grillo di “io so io,voi nun siete un cazzo” . Il dato grave di tutto ciò non è l’attacco di Renzi e di tutti quelli che evocano la sofferenza come strumento di stimolo sociale. Il neoliberismo è sempre stato questo, solo chi era in malafede poteva guardare, anche a sinistra, i Marchionne o le svolte blairiane come un progresso anche nel campo delle sinistre. Il neoliberismo ha da sempre celebrato la necessità dello smantellamento dei corpi intermedi, del posto fisso, dello statuto dei lavoratori e del welfare state nell’illusione che questo avrebbe creato nuove opportunità e ricchezza. Quello che preoccupa è che nel panorama politico italiano non ci sia nessuna forza sociale che abbia come obiettivo quello di proteggere le classi popolari, alleviare la loro sofferenza, incrementare la redistribuzione, individuando come problemi reali coloro i quali hanno accumulato patrimoni immensi e controllano giornali dettando l’agenda politica del paese. Alexandro Sabetti
19 notes · View notes
corallorosso · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Ma chi l’ha detto che i pacifisti in piazza non sono contro Putin? Schiacciati dalla propaganda che sovrintende al morale di un paese in guerra a sua insaputa, i pacifisti in piazza sono accusati di indifferenza o di sostenere Putin. Ma la storia di questi anni ci dice esattamente il contrario. La stampa italiana e il palazzo politico hanno ignorato completamente la grande manifestazione per la pace di sabato, dove per “pace”, molto semplicemente, per i campioni delle forzature interpretative, s’intende il concentrare gli sforzi della comunità internazionale su ogni iniziativa diplomatica per far cessare la guerra, e non prodigarsi con l’invio di armi al fronte. Ma invece i guerrafondai da tastiera, con l’appoggio dei media con l’elmetto in testa (come l’inviata di LA7 che qualche giorno si collegava in assetto da guerra parlando concitatamente da un parcheggio mentre alle sue spalle si vedevano persone che camminavano tranquillamente con le buste della spesa tra le mani) vogliono convincerci che il Paese è interventista quanto e più del pugnace Riotta, che pubblica direttamente su repubblica la lista degli italiani “amici di Putin”, in cui mancavano solo gli indirizzi di casa. L’informazione generale è infarcita di pornografia dei sentimenti ma non da alcuna notizia: gli inviati sono appostati in stazioni, alberghi e si limitano a intervistare povera gente che scappa dalle bombe e chiede loro: “Signora, cosa prova?”. E cosa si può provare?! Tutto ciò ha ben poco a che fare con l’informazione ma appare più un modello “orwelliano” da Ministero della Propaganda che sovrintende al morale di un paese in guerra a sua insaputa. Tutto questo si riversa inevitabilmente su tutte quelle persone che hanno il torto di fermarsi un istante a ragionare su quello che sta accadendo e che si trovano immediatamente col dito puntato contro, accusati di “vigliaccheria” o di essere direttamente fiancheggiatori dell’invasione russa. Quel che volutamente si strumentalizza è che, un conto è ragionare sulla geopolitica e uscire dalle logiche della propaganda, della narrazione di guerra a senso unico, che è quello che si prova a fare, un altro è “appoggiare” qualcuno o essere “indifferenti” come citano a sproposito e male gli opportunisti guerrafondai di casa nostra. Chi è per la pace, lo fa ragionando. E soprattutto, lo è sempre. I pacifisti in piazza sono forse tra i pochi che in questi anni hanno denunciato il problema dell’autoritarismo di Putin. Io me la ricordo la manifestazione per la pace del 2003 contro la guerra in Cecenia. E mi ricordo le fiaccolate in memoria di Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa per aver indagato su quello che accadeva in quella regione martoriata. Così come mi ricordo di Andrea Rocchelli e Andrej Mironov, giornalisti freelance, uccisi volontariamente dalle milizie nazionaliste di Kiev, come le inchieste hanno poi svelato, a colpi di mortaio il 24 maggio 2014 in Ucraina, alla periferia della città di Sloviansk, mentre documentavano i massacri nel Donbass, ignorati da quello stesso sistema mediatico che ora accusa i pacifisti di “indifferenza”. In quei casi, dov’erano tutti quelli che ora si agitano, come ad esempio il senatore di Rignano Flaminio e tutto il suo “giglio magico”, con l’ineffabile portavoce Luciano Nobili, che ora danno patenti di “libertà”? Ah, si, era a Mosca per fare affari nel consiglio di amministrazione della Delimobil. Alexandro Sabetti
6 notes · View notes