#Alessandro Di Somma
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Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (c. 1445 – 17 May 1510), better known as Sandro Botticelli or simply Botticelli, was an Italian painter of the Early Renaissance.
#Sandro Botticelli#Virgin Mary and Infamt Christ#The Birth of Venus#Primavera#Carabinieri Cultural Heritage Protection Unit#Naples#Italy#Gragnano#Santa Maria la Carità#painting#lost painting#Somma family#Madonna and Child (1481–82)#Cultural Heritage Code#Renaissance#renaissance art#Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi#italian renaissance#early renaissance
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27 febbraio 1936, rifulge l'eroismo di camicie nere e alpini sull'Uork Amba
Era il 27 gennaio 1936, quando durante lo svolgimento della seconda battaglia del Tembien, sul massiccio dell’Uork Amba, il cui nome significa «montagna d’oro», gli alpini della 5ª Divisione alpina “Pusteria” e le Camicie Nere della 114ª Legione CC.NN. “Garibaldina”, si coprivano di gloria nei duri combattimenti che si susseguirono nel corso dell’intera giornata. Ai primi verranno conferite 2…
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#114ª Legione CC.NN.#116ª Legione CC.NN. "Alpina" di Como e la#180ª Legione CC.NN. "Alessandro Farnese" di Parma#2ª Divisione CC.NN. "28 ottobre"#Alessandro Paoli#Battaglia di Cheren#Battaglione alpini "Uork Amba"#Camicia Nera del I Gruppo battaglioni Camicie Nere d&039;Eritrea#Cicirello Antonio#Filippo Freda#Francesco Di Benedetto#Freda Filippo#Generale Umberto Somma#Guido Paglia#Orlando Lorenzini#Romolo Galassi
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E la madre gli disse: “Non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono; sappi che il miglio non è l’unità di misura dei canarini, che i malati di mente vanno pazzi per certe caramelle, che Pino Daniele è il nome proprio di un albero e che fa diesis non è musica ma matematica, e cioè la somma di cinques più cinques! Abbi fiducia in te stesso! Applicati ma non inchiodarti.
E ricordati che il tempo vola. E noi no.
Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no.
Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi”.
Alessandro Bergonzoni
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E la madre gli disse: “Non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono; sappi che il miglio non è l’unità di misura dei canarini, che i malati di mente vanno pazzi per certe caramelle, che Pino Daniele è il nome proprio di un albero e che fa diesis non è musica ma matematica, e cioè la somma di cinques più cinques! Abbi fiducia in te stesso! Applicati ma non inchiodarti.
E ricordati che il tempo vola. E noi no.
Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no.
Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi”.
Alessandro Bergonzoni
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E la madre gli disse: “Non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono; sappi che il miglio non è l’unità di misura dei canarini, che i malati di mente vanno pazzi per certe caramelle, che Pino Daniele è il nome proprio di un albero e che fa diesis non è musica ma matematica, e cioè la somma di cinques più cinques! Abbi fiducia in te stesso! Applicati ma non inchiodarti.
E ricordati che il tempo vola. E noi no.
Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no.
Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi”.
Alessandro Bergonzoni
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Soldi neri: la lista di chi è andato offshore
Tante aziende, piccoli imprenditori e persone note. Ecco chi sono i clienti di Alessandro Jelmoni che hanno portato all'estero i loro capitali
Nomi noti, piccoli imprenditori, decine ?di aziende. Secondo la Procura di Milano, Alessandro Jelmoni li aiutava a evadere ?il fisco. La lista dei clienti (solo alcuni ?di loro sono indagati) spunta dalle carte dell’inchiesta giudiziaria su Jelmoni.
Con lui sono stati rinviati a giudizio, tra gli altri, anche Paolo Perino e Gianenrico Buso della Reno, società di consulenza di Segrate, accusati di ricettazione e riciclaggio, per una somma di centomila euro. Briciole, rispetto ai 3,5 milioni che Michele e Maurilio Carasi, anche loro indagati, hanno spostato dalla San Martino srl su conti esteri. Di Michele Carasi, Jelmoni ricorda poco: «Mi sembra fosse un gestore di fondi inglesi», dice, nonostante i pm durante l’interrogatorio gli avessero sottoposto gli appunti dei 37 comparti di Titris. Era suo cliente anche Andrea Bucalossi, manager esperto di private equity, patron dell’atelier Jonofu. Stando alle ricostruzioni della Procura sfruttava false fatture emesse dalla lussemburghese J&Be per farsi pagare all’estero «prestazioni effettuate in Italia» ?per le società Opera Sgr e Arthur D. Little.
Dicono le carte dell’inchiesta che tra il 2004 e il 2011 alcuni imprenditori hanno usato le cartolarizzazioni di Titris per portare all’estero i ricavi da operazioni di compravendita. È il caso di Luca Pasini, figlio dell’immobiliarista Giuseppe. A quell’operazione partecipa anche Nicola Squillace, avvocato, ex consigliere ?di Finmeccanica. Domenico Bellomi, manager di Acciaierie Valbruna, compare in un affare immobiliare, sempre via Titris, che ruota attorno alla società Pival.
Fra i clienti di Jelmoni compaiono i comaschi Mario Giovanni Secchi e Felice Cappellini che hanno ceduto immobili alla Addinvest di Giosuè Addamiano, costruttore incappato nel disastro ambientale delle acque del Lambro nel 2010.
Gli imprenditori di Potenza Giuseppe e Pasquale Di Leo della Astor Immobiliare, anche loro clienti Titris, possiedono lotti di terreni a Melfi. Stando alle indagini della Procura, anche altri industriali hanno sfruttato le cartolarizzazioni di Titris per spostare capitali. Per esempio, la Finanziaria Modenese, società di Enrico Campari, figlio del fondatore dell’industria alimentare Le Conserve della Nonna. Nella lista troviamo mobilifici come la ditta veneta L’Elite di Renato Nichele e la comasca Meritalia della famiglia Meroni.
E nelle carte ?di Titris viene citata anche l’azienda di Perugia Sitrex: fa macchine agricole ed è controllata dalla famiglia Signorelli. E poi ancora le succursali statunitensi e giapponesi della bresciana Flos, leader dell’illuminazione di design. E anche la Bdf Boscato & Della Fontana di Vicenza, leader nella produzione di macchine per l’industria vetraria, che tramite Titris ha fatto affari in Algeria. Indagini anche sui baresi Vito Lucatorto, Giuseppe Lacarra ?e Annamaria Lacarra della Giem, società che possiede i terreni di Punta Perrotti.
Sono accusati di aver evaso le tasse, spostando grazie a Jelmoni 10 milioni su una società offshore panamense. Si è rivolta al broker di Titris anche la Electa Financial Engineering di Simone Strocchi, vice presidente del gruppo vitivinicolo Italian Wine Brands quotato in Borsa. Stesso discorso per la Koflach Properties di Vittorio Ciccaglioni, imprenditore di Orvieto. E per la Mefim, azienda romana ?di gestione d’immobili.
Oltre alla Brovedani di Pordenone presieduta da Benito Zollia, tra i clienti Titris troviamo PM, proprietario del residence delle Olgettine. Un comparto Titris è intestato a Fabio Balbinot, «un gestore di fondi», come ?lo definisce Jelmoni. In effetti un Fabio Balbinot è il numero uno di Italfondiario, ?del gruppo americano Fortress.
A partire dalle carte di Titris, la Procura di Milano ha avviato anche indagini separate, come quella che ha coinvolto i vertici di Renco, azienda di ingegneria nel settore energetico. Davide Ripesi, ex direttore finanziario di Renco, e Pier Luigi Tomassi manager di Unicredit Lussemburgo, a febbraio sono usciti dal processo patteggiando una pena (16 mesi ripesi, 14 mesi Tommasi) per aver corrotto il figlio del presidente di Zanzibar, per allargare il resort controllato da Renco sull’isola africana.
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Da PagoPa al Maxxi della gestione Giuli, dall’Istituto poligrafico al centro per il libro e la lettura. C’è una società di lobbying in Italia che nell’era del governo Meloni è diventata sempre più forte. E ricca. È Utopia lab, anche nota con l’abbreviazione Utp, di Giampiero Zurlo, golden boy del lobbismo italico ed ex pupillo di Marcello Dell’Utri. Utopia, soprattutto nell’ultimo biennio, ha infatti aumentato il volume di affari – tra affidamenti diretti e gare vinte – con le partecipate statali e gli enti pubblici.
Un caso eccezionale visto che in pubblico Giorgia Meloni lancia strali nei confronti di «lobbisti e affaristi». Un mucchio indistinto per agitare lo spauracchio dei poteri forti.
Nella lista dei nemici è stato inserito soprattutto Luigi Bisignani, giornalista, lobbista e consigliere abile a muoversi nei palazzi del potere romano. La presidente del Consiglio è ossessionata da possibili complotti e vede ombre di congiure in ogni angolo. E a palazzo Chigi Bisignani viene considerati tra i possibili registi, nonostante sia un amico di vecchia data del ministro della Difesa, Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia.
Bisignani ha ribadito l’amicizia in una recente intervista. Ma non basta a risollevare la considerazione nei suoi confronti.
La tela di Zurlo
Agli antipodi di Bisignani c’è quindi Zurlo, 41 anni, che ha saputo costruire una rete tra lobby e comunicazione, investendo – coadiuvato dal socio Ernesto Di Giovanni – anche nell’editoria con l’acquisizione di quote della rivista Formiche e la fondazione del sito Watcher post.
«È uno dei pochi lobbisti capace di dialogare direttamente con il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari», racconta a Domani chi conosce bene il fondatore di Utopia. Il braccio destro di Giorgia Meloni è noto per la sua ritrosia a incontrare portatori di interessi o rappresentanti di poteri forti o presunti tali. A meno che non siano meritevoli della sua fiducia.
Il sottosegretario ha comunque smentito, in un articolo su Repubblica, di avere un canale privilegiato con Zurlo. Ma le entrature di Utopia a palazzo Chigi, a più livelli, non mancano sebbene si eviti di sbandierare il rapporto.
Resta poi la certezza numerica: come ha potuto ricostruire Domani, Utopia nell’ultimo biennio ha visto balzare verso l’alto gli introiti legati ai contratti pubblici. Il grafico ascende di pari passo all’arrivo del governo Meloni. Nel 2020 – nel pieno del governo Conte II – gli affidamenti e l’aggiudicazione di appalti pubblici ammontava a soli 38mila euro, l’anno successivo i ricavi con il pubblico sono incrementati di poco, a 70mila euro, e nel 2022 c’è stato un altro balzo, sempre contenuto, a 95mila euro.
Il primo vero boom si è verificato nel 2023 – quando il governo Meloni era al timone – con 257mila euro di introiti per i rapporti con il pubblico. La scalata non è finita, anzi: la somma ha toccato il picco di 339mila euro nell’anno in corso.
Società melonizzate
L’ultimo contratto, il più sostanzioso, è quello stipulato con PagoPa, la società che garantisce i pagamenti online dei contribuenti, grazie all’aggiudicazione di un bando di gara per un totale di 169mila euro per i «servizi di consulenza strategica in ambito di relazioni istituzionali e stakeholder engagement». Insomma, PagoPa ha ora la sua società di lobby. E si torna laddove si era partiti: a palazzo Chigi.
L’amministratore delegato della società è Alessandro Moricca, uomo di fiducia di Fratelli d’Italia e che vanta un buon feeling proprio con Fazzolari. Moricca è un esperto di turismo e soprattutto di dati: proprio in questa veste, nel 2020, ha partecipato a un evento – fatto in videoconferenza – promosso dai parlamentari di Fratelli d’Italia per raccontare i «veri numeri» del Covid-19. Il cerimoniere dell’evento era proprio Fazzolari, all’epoca solo senatore di FdI, coadiuvato dal suo braccio destro, Francesco Filini, diventato erede al vertice del centro studi del partito meloniano. Moricca è un manager di comprovata fiducia per palazzo Chigi, tanto che è stato tra i primi nomi piazzati nel giro di cambi al timore delle società statali.
Zurlo, comunque, vantava già un certo feeling con PagoPa. A un mese dalla vittoria elettorale del centrodestra, nel 2022, aveva ricevuto un affidamento diretto 80mila euro, stabilito dal precedente consiglio di amministrazione della partecipata pubblica.
Ma a marzo Utopia è passata all’incasso anche altrove. Esattamente con un affidamento diretto da 96mila euro, dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato per un «servizio di consulenza strategica per i vertici aziendali». Al vertice dell’Ipzs siede come presidente del cda Paolo Perrone, ex sindaco di Lecce, e dirigente di spicco di Fratelli d’Italia in Puglia.
È un uomo di fiducia del neo-commissario europeo, Raffaele Fitto. Perrone lo ha sempre seguito nelle sue varie avventure, anche quello del partitino Direzione Italia. C’è stato un breve dissidio, poi i due si sono ritrovati dentro FdI.
Non solo. Zurlo può vantare un filo diretto con il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che da direttore del Maxxi a Roma gli ha affidato un contratto da 30mila per un servizio di supporto alla comunicazione. L’intesa è datata 8 febbraio, quando era impensabile che l’ex editorialista di Libero diventasse ministro.
Da allora le cose sono cambiate in meglio per Giuli che ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano al Collegio romano. E con la cultura a Utopia si mangia, a differenza della famosa frase attribuita a Giulio Tremonti (benché l’ex ministro smentisca di averla pronunciata): nel gennaio 2023 la società di Zurlo è stato stipulato un accordo, da 69mila euro in anno, con il Centro per il libro e la lettura (Cepell) per la – «realizzazione di un piano di comunicazione istituzionale esterna e di un piano editoriale per siti web e social». Il Cepell fa riferimento, attraverso la direzione generale biblioteche, che risponde al ministero della Cultura.
Insomma, le entrature di Zurlo nei mondi della destra sono varie e sfaccettate. La spinta alla sua carriera è arrivata con la Fondazione del Buongoverno, creatura di Marcello Dell’Utri lanciata per dare spinta alla coalizione all’epoca capeggiata da Silvio Berlusconi.
Zurlo, all’epoca solo un giovane intraprendente, figurava tra i soci fondatori. Poi, sfruttando le relazioni, ha ramificato la capacità di fare lobbying. Oggi detta la linea della sua società che ha sede in Santa Maria in via, a Roma, alle spalle della galleria Alberto Sordi, proprio a due passi da largo Chigi. Altri uffici hanno aperto a Milano e soprattutto a Bruxelles.
Sforzo editoriale
C’è poi una diramazione di Utopia, il lato editoriale coperto da Zurlo attraverso la società Urania media, che ha acquisito quote della società Base per Altezza, editrice della rivista Formiche, molto influente nel mondo dei lobbisti e del potere.
Urania ha quindi fondato il giornale online Watcher post, garantendosi un avamposto nel mondo dell’informazione digitale grazie all’investimento previsto fino a un milione di euro. Ma Urania consente lo spin off di ulteriori introiti grazie ai rapporti con il pubblico.
Un esempio? Da Ismea, ente che fa capo al ministero dell’Agricoltura di Francesco Lollobrigida, sono stati erogati 20mila euro per la pubblicità dei servizi dell’istituto agricolo sulla rivista Formiche.
Stessa cifra è arrivata dall’Agenzia spaziale italiana, la cui nomina ai vertici spetta al Comint, il comitato per le politiche aerospaziali, presieduto dal ministro delle Imprese di Adolfo Urso. E ancora: 30mila euro sono stati erogati dall’Enac, ente di aviazione civile, per la realizzazione di una campagna di advertising di un evento istituzionale. Affari conclusi nell’ultimo anno e mezzo, in piena era Meloni.
Oggi, insomma, con le sue società Zurlo riesce a dialogare con tutte le articolazioni di Fratelli d’Italia. Qualche difficoltà maggiore arriva sul fronte della Lega. Un caso emblematico è la Sogin, società che gestisce lo smantellamento delle centrali nucleari, in cui il partito di Matteo Salvini sta prendendo il sopravvento in asse con Forza Italia.
Nel 2023 Utopia si è aggiudicata un bando di gara per il monitoraggio sui temi di interessi e la gestione di crisis management per una somma totale di 188mila euro in due anni. Solo che a inizio 2024 è cambiato qualcosa, la società guidata dall’amministrazione delegato, Gian Luca Artizzu, ha puntato sulla Vento associati, estrazione leghista con trascorsi vicini all’ex sindaca di Milano, Letizia Moratti.
In questo caso si tratta di un affidamento diretto da 139mila euro sotto la soglia, dunque senza un bando pubblico. Poco male, comunque. Utopia, a dispetto del nome, ha una base di realtà solida. Grazie anche a FdI.
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Pensieri e riflessioni sulle vacanze
Pensieri e riflessioni sulle vacanze Pensieri e riflessioni sulle vacanze, idee, opinioni e meditazioni di vari autori famosi sulle villeggiature, le ferie, le vacanze, il turismo e i viaggiatori. Le vacanze non sono in alcun modo un'alternativa alla congestione e al trambusto delle città e del lavoro. Tutt'altro. Le persone cercano di rifugiarsi in un'intensificazione delle condizioni della vita ordinaria, in un deliberato aggravamento di quelle condizioni: più lontano dalla natura, più vicino all'artificio, all'astrazione, all'inquinamento totale, a livelli ben al di sopra della media di stress, pressione, concentrazione e monotonia: questo è l'ideale dell'intrattenimento popolare. Nessuno è interessato a superare l'alienazione; il punto è immergersi in essa fino all'estasi. Ecco a cosa servono le vacanze. Jean Baudrillard L'inerzia fisica e mentale totale è altamente gradevole, molto più di quanto ci permettiamo di immaginare. Una spiaggia non solo consente tale inerzia, ma la impone, eliminando così ordinatamente tutti i problemi di colpa. È ora l'unico posto nel nostro mondo iperattivo che lo fa. John Kenneth Galbraith Più che semplici rituali annuali in cui ci colleghiamo con amici e familiari, le vacanze sono anche esercizi di autodefinizione. Nel concedere tempo lontano dalle esigenze della vita quotidiana, le vacanze rivelano ciò che le persone scelgono di fare piuttosto che ciò che sono obbligate a fare. Cindy Sondik Aron A volte la vacanza serve a ripristinare la pace nelle famiglie. Ma è necessario trovare il metodo giusto. Mio fratello ha fatto così: dopo un intero anno passato ad appiccicarsi con la moglie, ha detto: «Carme��, quest’anno voglio fare una vacanza salutare». «Genna’, e come si fa una vacanza salutare?» «Salutammece ccà, ce acchiappammo ’o ritorno!» Alessandro Siani Le vacanze sono pensate per rinfrescare la prospettiva di tutti. Non importa quanto possano essere stanchi quando tornano al lavoro, i vacanzieri sono stati rinfrescati emotivamente e intellettualmente. La loro efficacia nel loro lavoro è probabilmente migliorata e, in generale, sono dipendenti migliori per il tempo libero. Robert J. Fischer
Pensieri e opinioni sulle vacanze Ciò che distingue un vero samurai dagli altri personaggi è che il combattente originale cammina sempre con la morte al suo fianco e si allena sempre, con la mente sopra ogni cosa, invece di andare in vacanza, anche quando è un giorno festivo. Carl William Brown siamo stati un bel pezzo a litigare, a scannarci, e alla fine abbiamo deciso che sarebbe stato meglio prenderci una vacanza o divorziare. Ne abbiamo discusso pacatamente, da persone mature, e abbiamo optato per il divorzio poiché potevamo spendere solo una certa somma. Eppoi, una vacanza alle Bermuda dura due settimane, laddove un divorzio dura tutta la vita. Woody Allen Questi giovani non difettano né di carattere, né di buone attitudini, né di diligenza: ma non si è lasciato loro il tempo di darsi una direzione, piuttosto sono stati abituati, fin dall'infanzia, a ricevere una direzione. Allorquando furono abbastanza maturi per «essere inviati nel deserto», venne fatto invece qualcos'altro - li utilizzarono, li alienarono da sé stessi, li educarono all'essere quotidianamente usati, di tutto questo crearono per loro una teoria di doveri - e ora non possono farne a meno e non vogliono altro. Resta il fatto che a questi poveri animali da tiro non si possono rifiutare le «ferie» - come viene chiamato questo ideale d'ozio di un secolo stremato dal troppo lavoro: in cui è concesso una volta tanto abbandonarsi alla pigrizia e rincretinirsi e bambineggiare a proprio piacimento. Friedrich Nietzsche Ogni anno, all'inizio dell'estate, si leggono dotte analisi sulle ferie scaglionate, le vacanze «mordi e fuggi», le partenze ragionevoli (intelligenti, sembra eccessivo). Poi arriva Ferragosto ed è tutto come sempre: la gente, se appena può, a casa non ci sta. Mordiamo sì, ma solo se non ci lasciano fuggire lungo autostrade affollate. Non si capisce se siamo costretti (uffici chiusi, negozi pure), o invece amiamo il rito collettivo e i suoi aspetti barbarici: resse, code, attese, sofferenze e lamentele. Beppe Severgnini Non sono mai andato in vacanza con mio padre, anche perché mio papà le sue ferie, una quindicina di giorni in Agosto, li trascorreva a tinteggiare l'appartamento sotto la guida vigile, attenta e un po' fastidiosa di mia madre. Erano gli anni del boom economico in Italia, ma in casa nostra di soldi ne giravano pochi. In seguito avremmo potuto anche andarci in villeggiatura, ed in effetti in alcune occasioni sia io, sia mia madre, avevamo fatto delle vacanze, ma mio padre mai, ormai si era abituato e non ne sentiva nemmeno la mancanza. Ora io non mi ricordo bene quei mesi d'agosto di tanti anni fa, ma una cosa la so per certo, sono stati i periodi più belli della mia vita. Carl William Brown Quando si tratta dei mesi estivi, la maggior parte delle persone inizia a pensare a dove andrà in vacanza. Questo è il periodo dell'anno in cui la maggior parte delle persone si prende una pausa dal lavoro perché i bambini non vanno a scuola. È il momento perfetto per trascorrere del tempo insieme e riprendersi dallo stress che spesso si sperimenta nella vita di tutti i giorni. Cindy Crawford L’attuale concetto occidentale di ferie risulta feroce, quanto la concezione stessa del lavoro, non soltanto perché interferisce in modo profondo con il senso della libertà, ma perché ne trasforma e deforma il significato. Nel periodo di ferie, milioni di persone sono obbligate a divertirsi, così come nel resto dell’anno sono obbligate a lavorare senza tregua, a sognare di trovare un lavoro o a guarire dai guasti e dalle malattie, causate da un’attività lavorativa coatta e quotidiana. Silvano Agosti Io amo molto visitare le città d'arte in vacanza. In ferie vado a cercarmi l'asfalto come un cane da punta cerca il fagiano. Che c'è di meglio di Madrid in agosto? Forse Ibiza in agosto, ma bisogna essere normali. Invece del pedalò, il metrò. Al posto del passeggio in riva al mare, la coda davanti al museo. Invece del cocco fresco, l'aranciata calda. Poi torno a casa bella smunta, ma con un cervello così. E due balle il doppio. Luciana Littizzetto
Riflessioni sulle ferie Le società capitalistiche prima riducono in povertà una marea di persone e poi incaricano i sociologi ed i professori di statistica di fare delle ricerche sulla povertà ed è così che si scopre che i poveri in genere non hanno molti soldi, sono numerosi, sono di solito poco istruiti, anche se non sempre, provengono in genere dalle zone povere del territorio e così via dicendo, spendono poco, vanno poco a teatro, non vanno in ferie, sono volgari, si lavano poco, e chi più ne ha, più ne metta. Carl William Brown Fortuna che ogni anno arrivano, puntuali, le vacanze. Così ci leviamo ’sti occhi stanchi da gallina che fatica a fare ancora l’uovo, ’sto colorito del gelato leccato da un bambino, con tutti i gusti mischiati. E, con le vacanze, giunge il tempo di mollare gli ormeggi. Staccare la spina. Darsi pace. D’estate io desidero solo mettermi sulla sdraio e stare lì. Ferma. Voglio che l’unica cosa che si muove in me sia la forfora. E se qualcuno mi chiede: “Cosa fai stasera?”, ho già pronta la risposta: “Niente. Al massimo tolgo la pelle ai peperoni”. Luciana Littizzetto Sulla carta le vacanze sono sempre fantastiche. Dovrebbero servire a salvare il matrimonio, a rimettervi in salute, a promuovere la pace mondiale, a conferire uno splendore nuovo alla pelle... La verità è che, se le trascorrete nel modo giusto, sono peggio del lavoro. Sono come una crociera con la diarrea. Si spendono un sacco di soldi per dormire negli aeroporti, trascinarsi dietro valigie che pesano il doppio di noi, mangiare cibo impossibile da identificare e affidare la nostra incolumità a gente mai vista prima. Erma Bombeck Ogni “impiegato” ne ha una. Sono nuvole maligne che stanno celate dietro le montagne anche 12 mesi, ma quando s'avvedono che il loro uomo sta per andare in ferie gli piombano sulla testa scaricandogli in nuca un quadrato di grandine in un metro per un metro e lo accompagnano implacabili. Paolo Villaggio Usare una macchina fotografica placa l'ansia che chi è motivato dal lavoro prova per il fatto di non lavorare quando è in vacanza e dovrebbe divertirsi. Hanno qualcosa da fare che è come un'imitazione amichevole del lavoro: possono scattare foto. Susan Sontag Io sono un liberista assoluto, e penso che ogni restrizione sia un limite al sano progresso economico dell'umanità, per questo agli assassini non solo vieterei di andare in carcere, edifici che tra le altre cose abolirei subito, insieme a tutti quei sordidi personaggi che animano il mondo della politica e della giustizia, ma darei loro anche un bella ricompensa. Magari una vacanza premio in Cina, perché no? Carl William Brown Oh, perché non possiamo staccarci da tutto questo, solo io e te, e alloggiare con le mie pulci sulle colline? Voglio dire, fuggire nella mia loggia sulle colline. S.J. Perelman, Will B. Johnstone e Arthur Sheekman Se solo per una volta riflettessimo su ciò che vogliamo ottenere dalla vita come facciamo con due settimane di vacanza, saremmo sorpresi dai nostri falsi standard e dalla processione senza meta delle nostre giornate impegnate. Dorothy Canfield Fisher
Riflessioni e pensieri sulle ferie Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. Robert Maynard Pirsig Alcuni studiosi sostengono che le energie che occorrono per quindici giorni di vacanza equivalgono a quelle consumate in due mesi di lavoro. In compenso quello che si spende in quindici giorni di vacanza corrisponde a quello che si guadagna in due mesi di lavoro. Eros Drusiani Vedendo alcune mie conoscenti in montagna durante le vacanze natalizie, mi vengono in mente i ricordi dei bei tempi dell'università, quando io dovevo lavorare ai festivi, sempre, mentre parecchie mie compagne di corso andavano a divertirsi, l'estate al mare, e d'inverno sulla neve! Carl William Brown Le vacanze sono diventate in un certo senso uno status symbol e un metro di misura per capire quanto siamo bravi a tenere il passo con i Jones. Questo è un altro percorso che porta direttamente alla "trappola della ricchezza artificiale". Sebbene io sia un convinto sostenitore del prendersi del tempo per viaggiare e visitare altri luoghi, devi tenere a mente che le vacanze non sono investimenti a lungo termine. La strategia qui è semplice: non usare le tue carte di credito per finanziare i tuoi viaggi. Potresti vivere nel lusso e nel relax durante le vacanze, ma chiediti quanto ti sentirai rilassato quando arriveranno le bollette. J. J. Childers La morte di alcuni operai in un incidente stradale ci appare quasi come una drammatica liberazione; quella di alcuni ricchi vacanzieri in un disastro aereo ci sembra già più simpaticamente umoristica; infine, la morte di alcuni devoti in pellegrinaggio a Lourdes si rivela invece tragicamente comica. Carl William Brown Le vacanze sono viste come un antidoto al lavoro. Sono una medicina, un rimedio per contrastare gli effetti del lavoro... Le vacanze ci permettono di stare lontani dal lavoro, di cambiare i nostri schemi giornalieri, di alterare la nostra routine, di riconfigurare le nostre azioni e abitudini, di riscoprire noi stessi. Al Gini C'è gente che, una volta avuto un incarico, si identifica con l'impresa, si spende, si prodiga, Ë sempre disponibile, studia, osserva, impara, inventa nuove soluzioni. E c'è un'altra categoria di persone che, pur rispettando il contratto, fa solo il minimo richiesto. Utilizza tutte le ferie, tutti i permessi di maternità o di malattia, stacca nel preciso istante in cui cessa l'orario di lavoro e non vi dedica più un solo pensiero. Non si fa coinvolgere, non studia, non innova. Entrambi, legalmente, fanno il loro dovere. Ma, dal punto di vista della vita sociale, fra loro c'è una differenza incolmabile. Francesco Alberoni Ogni anno, all'inizio dell'estate, si leggono dotte analisi sulle ferie scaglionate, le vacanze «mordi e fuggi», le partenze ragionevoli (intelligenti, sembra eccessivo). Poi arriva Ferragosto ed è tutto come sempre: la gente, se appena può, a casa non ci sta. Mordiamo sì, ma solo se non ci lasciano fuggire lungo autostrade affollate. Non si capisce se siamo costretti (uffici chiusi, negozi pure), o invece amiamo il rito collettivo e i suoi aspetti barbarici: resse, code, attese, sofferenze e lamentele. Beppe Severgnini
Opinioni e riflessioni sulle vacanze In queste ferie dovremmo cercare di esercitare una sola disciplina umana: la sublime arte dell'evitare. Evitate gente, evitate... Due sole cose non evitiamo di fare. Leggere. Leggere tanto. Che in fondo è il modo più comodo di viaggiare. E poi stare attenti. A quello che ci capita e ci è successo durante l'anno. Per capire. «Nella vita non sono i segni che mancano. Quello che manca è il codice.» Lo dice Pennac e io ci credo". Luciana Litizzetto Le vacanze sono la tua migliore opportunità dell'anno per vivere davvero, per uscire dalla scatola del lavoro come vita, dal pilota automatico e riscoprire le tue passioni, i tuoi entusiasmi, i tuoi amici, la tua famiglia e la vitalità di partecipare al mondo al di fuori del blocco mentale della carriera. Gli scienziati sociali hanno scoperto che le esperienze di svago aumentano l'umore positivo, agiscono come un cuscinetto contro gli insuccessi della vita e aprono la porta ai momenti migliori della nostra vita. John De Graaf Andare in vacanza è anche uno stress. Avete presente le file che dobbiamo fare in aeroporto? Non finiscono mai, ci stai ore e ore. Un signore, arrivato finalmente allo sportello dopo un sacco di tempo, si sentì domandare dalla guagliona dietro al banco: «Allora, dove ve ne andate di bello?». «A fatica’, aggio finito ’e ferie…» Alessandro Siani. Non mi piacciono molto le vacanze. Preferisco di gran lunga un giorno libero ogni tanto quando non ho voglia di lavorare. Quando mi trovo di fronte a un'intera settimana in cui non ho altro da fare che divertirmi, non so da dove cominciare. Per me, il divertimento arriva fugacemente e senza preavviso; non posso divertirmi con determinazione per un'intera settimana alla volta. Robertson Davies Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Aforismi e citazioni sul mare Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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Daltonico quasi un maschio su dieci, un gioco da tavolo svela il disturbo
(Adnkronos) - È daltonico quasi 1 maschio su 10, contro meno di 1 femmina su 100, ma il disturbo che comporta una visione alterata dei colori spesso viene diagnosticato solo in età adulta. Scoprire di soffrirne, quindi, non è un 'gioco da ragazzi'. Ma può diventarlo grazie a ColorFit, un table game realizzato dall'università Statale di Milano con la collaborazione dell'università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nell'ambito del progetto Game4CED avviato nel 2023 per offrire nuovi strumenti per una pratica scolastica di maggiore accessibilità per i bambini daltonici. Daltonico quasi un maschio su dieci, l'iniziativa L'iniziativa è coordinata da Alessandro Rizzi, docente di Progetto multimediale e Colorimetria del Dipartimento di Informatica UniMi, e coinvolge per l'ateneo meneghino gli assegnisti Carlo Alberto Iocco e Daniele Aurelio, insieme ai ricercatori del Dipartimento di Educazione e Scienze umane di UniMoRe. "Oltre 5 anni fa - racconta Rizzi - abbiamo voluto indagare il livello di accessibilità ai giochi da tavolo moderni da parte dei giocatori daltonici". Infatti "la sensibilità degli editori di giochi da tavolo, che si rivolgono a un mercato che vede più di 5mila nuovi titoli prodotti in tutto il mondo nel 2020 e" fa registrare "una crescita esponenziale, sta cominciando a considerare i giocatori daltonici nello sviluppo dei nuovi giochi. Un pubblico di potenziali clienti che è di poco meno del 10% tra i maschi e meno dell'1% tra le femmine". E' nato così ColorFit , presentato anche durante primo Board Games Research Meeting che si è svolto il 18 luglio in Statale. Un momento di confronto che ha coinvolto a vario titolo la comunità dei professionisti dei giochi da tavolo, riporta l'ateneo in una nota" Giochi da tavolo I giochi da tavolo non sono solo un momento di svago - precisa Rizzi - ma sono anche uno strumento estremamente efficace per la trasmissione del sapere e per attirare l'attenzione verso temi importanti e delicati. Si propongono infatti come un'alternativa ai videogiochi con caratteristiche a volte diametralmente opposte, circa il coinvolgimento delle persone, il tipo di attenzione che generano, la gestione del tempo e la socializzazione che ne risulta". Altri prodotti sono in fase di sviluppo: Color Catch, un gioco a squadre in cui si ottengono le carte tramite lo schema della somma additiva dei colori; Mushrooms Forest, dove i giocatori si sfidano nella raccolta di funghi colorati, e Colorology, in cui i giocatori si sfidano con l'obbiettivo di creare la catena di colori corretta senza poter comunicare tra loro. [email protected] (Web Info) Foto di Jan Van Bizar da Pixabay Read the full article
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Matteo Bonechi: “L’assedio”
Il cantautore toscano torna con un nuovo singolo, primo estratto dall’album di prossima pubblicazione “L’estate spietata”
«"L'assedio" è un brano che nasce da un momento di pausa pranzo, durante una giornata di aprile con il suo primo timbro estivo. Il pensiero vola a luglio, quando la città diventa teatro dell'invasione silenziosa del sole, costringendo i superstiti a esili diurni refrigerati, in attesa di un presunto sollievo notturno.» Matteo Bonechi
“L’assedio” di Matteo Bonechi è un viaggio musicale attraverso una giornata estiva, un assedio silenzioso del sole che trasforma la città in un deserto. Il ritmo del brano è una clave cubana, dispari negli addendi ma pari nella somma, una sincope che si regge sulla contraddizione. La contraddizione della stagione dei frutti ma anche la stagione del deserto.
Il brano è il primo singolo estratto da “L’estate spietata”, il nuovo album di Matteo Bonechi, la cui uscita è prevista per la fine dell’estate. Registrato allo Studio Volta Recordings da Simone Fedi vede alla batteria Bernardo Guerra, al pianoforte Emanuele Proietti, al contrabbasso Alessandro Berti e al trombone Enrico Allavena.
Matteo Bonechi nasce a Prato negli anni ottanta. Dal 2008 collabora come attore-musicista con la compagnia teatrale Metropopolare contribuendo con la produzione di canzoni originali ad un riadattamento della favola Rosaspina, spettacolo per bambini che conta decine di repliche in Italia. Nel 2012 incontra Andrea Franchi, batterista di Paolo Benvegnù, a cui affida la produzione artistica del suo primo disco “Sono solo tre ore che aspetto” uscito nei primi mesi del 2015. Nel 2018 interpreta “Il nostro concerto” di Umberto Bindi per il corto “Come la prima volta” di Emanuela Mascherini (festival del cinema di Venezia, Nastri d’argento). Nel 2019 è il turno di “181” un concept album su piazza Mercatale in Prato, sempre prodotto da Andrea Franchi, con la partecipazione di Riccardo Goretti, Donald Renda (Annalisa, Tananai, Vasco Rossi), Danilo Scuccimarra (Bluebeaters) e Jordi Roldan. Il 5 luglio 2024 esce il suo nuovo singolo “L’assedio”, anticipazione del nuovo album previsto per la fine dell’estate.
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Corigliano Rossano: tentano di sottrarsi al controllo dei Carabinieri, arrestati tre coriglianesi
Corigliano Rossano: tentano di sottrarsi al controllo dei Carabinieri, arrestati tre coriglianesi. Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri del N.O.RM. - Nucleo Operativo e Radiomobile - del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno arrestato il pregiudicato D.G.T. cl. 78 e la coppia C.F. cl. 88 e F.C. cl 97, tutti gravemente indiziati per la detenzione di oltre 2,2 Kg. di cocaina pura ed il primo anche del reato di «resistenza a Pubblico Ufficiale». Ad attirare l’attenzione dei Carabinieri impiegati nei servizi di controllo del territorio, le manovre azzardate di due autovetture una Mercedes «Classe B» e un’Audi «Q3», che procedevano l’una a distanza dall’altra, ma con un percorso perfettamente identico e a velocità estremamente elevata. Le due auto sono state notate all’uscita dell’autostrada «Tarsia Nord», da dove hanno poi attraversato il comune di Spezzano Albanese, sino ad arrivare nella contrada Apollinara di Corigliano. In considerazione che i mezzi rappresentavano un concreto pericolo per gli altri utenti della strada e ritenuto che quel comportamento potesse celare altre condotte potenzialmente illecite, sul posto sono state fatte convergere più autovetture dell’Arma che, in coordinamento costante con la Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno optato per intimare l’alt dei due veicoli e procedere al controllo dei relativi occupanti. Prima di proseguire con la ricostruzione dei fatti appare opportuno precisare che la notizia viene diffusa per garantire le prerogative dell’informazione e nel rispetto dei diritti degli indagati - ancora da doversi ritenere soggetti alla presunzione di innocenza attesa l’attuale fase del procedimento, le cui responsabilità penali potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile. In quel contesto i militari impiegati nella verifica hanno attuato tutte le procedure di sicurezza al fine di prevenire eventuali sinistri ma, nonostante le accortezze adottate, il conducente dell’Audi ha provato ad impedire la loro azione tentando di bloccare la strada alle autovetture dell’Arma e cercando di favorire la fuga degli altri due soggetti a bordo della Mercedes. Una manovra spericolata che, per fortuna, si è conclusa senza alcuna collisione e che non ha sortito gli effetti sperati. Infatti gli operatori sono riusciti a fermare entrambi i mezzi e, valutate le circostanze ed i presupposti di Legge, hanno proceduto a perquisire i soggetti fermati. Le operazioni di ricerca effettuate nei mezzi hanno permesso di recuperare, nell’autovettura della coppia, uno zainetto con all’interno due panetti di cocaina pura, dal peso complessivo di oltre 2,2 chilogrammi, mentre nella disponibilità dell’altro soggetto è stata trovata una somma la cui consistenza non è stata giustificata e, per tale ragione, è stata sottoposta a sequestro penale. Le tre persone arrestate, dopo le incombenze di Legge, sono state associate presso il Carcere di Castrovillari, dove rimarranno a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Il provvedimento restrittivo, adottato nella flagranza della violazione, dimostra come continui a rimanere estremamente alta l’attenzione dell’Arma e della Magistratura ai reati concernenti gli stupefacenti. L’operazione descritta ha indubbiamente consentito di evitare come un importante quantitativo di droga potesse finire nelle piazze di spaccio della riviera. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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E la madre gli disse: “Non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono; sappi che il miglio non è l’unità di misura dei canarini, che i malati di mente vanno pazzi per certe caramelle, che Pino Daniele è il nome proprio di un albero e che fa diesis non è musica ma matematica, e cioè la somma di cinques più cinques! Abbi fiducia in te stesso! Applicati ma non inchiodarti.
E ricordati che il tempo vola. E noi no.
Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no.
Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi”.
Alessandro Bergonzoni
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“39 scalini” di John Buchan al Palazzo della Cultura di Locri Andrà in scena domenica 17 marzo 2024 ... #39scalini #alessandrodisomma #antoniabrancati #diegomigeni #johnbuchan #locri #marcozordan #palazzodellacultura #patrickbarlow #yasermohamed https://agrpress.it/39-scalini-di-john-buchan-al-palazzo-della-cultura-di-locri/?feed_id=3933&_unique_id=65f45ecd98568
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L’Italia è l’ottavo Paese più ricco del mondo, ma anche la nazione dove un lavoratore su quattro è povero, e uno su tre vulnerabile, ovvero condannato alla povertà in caso di evento inaspettato come una malattia. Alessandro Somma, professore di Diritto comparato alla Sapienza di Roma, arriva il libreria con "Abolire il lavoro povero", edito da Laterza. Ne parliamo sul quotidiano Il Mondo del Lavoro
[link https://ilmondodellavoro.net/05/02/2024/perche-e-intollerabile-avere-uno-stipendio-da-fame | illustrazione lafionda.org]
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Andrea del Sarto, pittore
Andrea Vannucci detto del "Sarto" d'Agnolo, meglio conosciuto come Andrea del Sarto mestiere esercitato dal padre. Non c'è sicurezza sul cognome. A volte si trova scritto Vannucci altre con Vannucchi, ma forse il suo cognome è Lanfranchi, come è scritto in un documento riguardante suo fratello. Vi è scitto: Francesco detto "Spillo" Lanfranchi pittore. Nacque a Firenze nel 1486. Al tempo in cui iniziò il suo periodo di apprendistato come narra nelle "Vite" il Vasari presso una bottega di orafo, presto in quell'ambiente manifestò la sua inclinazione per il disegno. Venne mandato a formarsi nella bottega del pittore Gian Barile. Ma questo dopo poco tempo si accorse di non essere all'altezza delle capacità di Andrea e lo convinse ad andare dal pittore Piero di Cosimo. All'inizio del XVI° secolo nella nostra città si trovavano artisti del calibro di Leonardo e Michelangelo, ai quali si affiancò superandoli in poco tempo. Fu influenzato dal Perugino, Raffaello, Fra Bartolmeo e Mariotto Albertinelli. Abitando in Santa Maria Novella fece amicizia con un altro pittore Francesco di Cristofano detto "Franciabigio". I due giovani nel 1516 aprirono una bottega in piazza del Grano, dopo poco tempo si trasferirono vicino alla Basilica della Santissima Annunziata e come tutti i pittori, per poter lavorare dovette iscriversi all'Arte Maggiore dei Medici e Spezali.
I frati Serviti nel 1509 lo incaricarono di affrescare il Chiostrino dei Voti con le storie di San Filippo Benizzi. Iniziò con i frati un rapporto di lavoro distinato a protarsi nel tempo. Ebbe rapporti di committenza con gli Eremitani Agostiniani di San Gallo e i Benedettini Vallombrosani dove già lavorava il "Franciabigio". Nella loro bottega aprirono la "scuola dell'Annunziata" dove ebbero come discepoli Jacopo Carucci detto "Il Pontormo" e Giovan Battista di Jacopo di Gaspare detto "Il Rosso Fiorentino". Nel 1515 insieme al "Franciabigio" inizia a dipingere un ciclo decorativo delle Storie del Battista al Chiostro dello "Scalzo" nella chiesa della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista detta dello "Scalzo" (durante le processioni il portatore della croce sfilava a piedi nudi), il lavoro venne terminato nel 1526.
Per la chiesa di San Francesco dei Macci, dipinge la Madonna delle Arpie (oggi conservata agli Uffizi), sposa Lucrezia di Bartolomeo del Fede, divenuta in breve tempo la modella delle sue opere. Realizza i dipinti per la camera nunziale Borgherini; Le Storie di San Giuseppe; l'Infanzia, Giuseppe interpreta i sogni del Faraone. Per Francesco I° in Francia realizza molte opere quasi tutte andate perdute, rimane solo "la Carità" conservata nel Museo del Louvre. tornato a Firenze riprende a dipingere al Chiostro dello "Scalzo".
Per la villa Medicea di Poggio a Caiano inizia l'affresco "Il Tributo di Cesare", rimasto incompiuto e finito da Alessandro Allori. Dipinge per i Convento di San Salvi "Il Cenacolo" iniziato nel 1519 e terminato dopo dieci anni nel 1529. Su questo bellissimo affresco c'è un aneddoto che racconta: durate l'assedio di Firenze con l'approssimarsi delle truppe dell'Imperatore Carlo V°, venne deciso di abbattere il convento di San Salvi come era stato fatto con San Gallo e San Giusto. Ma i guastatori incaricati della demolizione, si rifiutarono di abbatterlo colpiti dalla bellezza dei suoi colori. Andrea è ricordato per essere come il più bravo fra i grandi artisti dei suoi tempi. Il Vasari nelle "Vite" lo ricorda cone il "Pittore senza errori", le sue figure erano di somma perfezione, per la capacità di creare composizioni formalmente ineccepibili armoniose e ben bilanciate. Fu un eccellente decoratore di affreschi e autore di bellissime Pale d'Altare e ritratti. Morì di peste causata dall'assedio il 29 settebre 1530, solo e abbandonato dalla moglie.
Alberto Chiarugi Read the full article
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