#0140406
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fractal-voidling · 4 months ago
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MAG102 - #0140406 │ Nesting Instinct
overreaction is a mild way to put Brutal Pipe Murder, Elias
I am embarrassed to admit I relate to Benoit
dude fxcked a bug, lol
ok that's not fair, I wish I could just magically understand languages
the Archives don't deserve Martin
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multifandomfanboy · 3 years ago
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Magnus Archives Case Numbers
Every episode of the Magnus Archives organised via their case #
D-1862-143 - MAG 105
376-U - MAG 85
571-U - MAG 113
0002202 - MAG 66
0011206 - MAG 78
0020312 - MAG 9
0020312 - MAG 155
0020406 - MAG 35
0022010 - MAG 21
0030109 - MAG 146
0030306 - MAG 68
0030411 - MAG 88
0030912 - MAG 70
0032408 - MAG 27
0040904 - MAG 52
0051701 - MAG 24
0052911 - MAG 59
0060122 - MAG 134
0060711 - MAG 75
0063011 - MAG 139
0070107 - MAG 3
0070401 - MAG 115
0071303 - MAG 8
0071803 - MAG 67
0080307 - MAG 62
0080701 - MAG 51
0081002 - MAG 106
0081103 - MAG 49
0081212 - MAG 18
0081912 - MAG 130
0082107 - MAG 154
0090202 - MAG 145
0090303 - MAG 97
0090310 - MAG 144
0090401 - MAG 156
0090404 - MAG 57
0090608 - MAG 67
0091110 - MAG 126
0092008 - MAG 108
0092010 - MAG 72
0092204 - MAG 114
0092302 - MAG 5
0100102 - MAG 107
0100710 - MAG 10
0100710-B - MAG 56
0100912 - MAG 31
0101811 - MAG 69
0102503 - MAG 48
0110201 - MAG 33
0110209 - MAG 45
0110304 - MAG 148
0111311 - MAG 112
0112905 - MAG 14
0113005 - MAG 19
0113005-B - MAG 20
0120112 - MAG 136
0120204 - MAG 153
0120606 - MAG 38
0121102 - MAG 12
0121112 - MAG 124
0121403 - MAG 110
0121911 - MAG 36
0122204 - MAG 1
0130111 - MAG 30
0130409 - MAG 129
0130807 - MAG 90
0131103 - MAG 42
0131305 - MAG 149
0131408 - MAG 157
0131910 - MAG 83
0132306 - MAG 54
0132806 - MAG 4
0140207 - MAG 103
0140406 - MAG 102
0140911 - MAG 15
0140911 - MAG 150
0140912 - MAG 6
0141010 - MAG 87
0141407 - MAG 135
0142302 - MAG 32
0143103 - MAG 63
0150102 - MAG 122
0150108 - MAG 123
0150409 - MAG 16
0150806 - MAG 74
0151403 - MAG 11
0151904 - MAG 25
0152005 - MAG 64
0160112 - MAG 61
0160204 - MAG 26
0160311 - MAG 55
0160902 - MAG 41
0161002 - MAG 47
0161203 - MAG 22
0161207 - MAG 34
0161301 - MAG 13
0161704 - MAG 28
0161909 - MAG 43
0162907-A - MAG 39
0162907-B - MAG 40
0170208 - MAG 117
0170608 - MAG 118
0170701 - MAG 65
0170708 - MAG 119
0170908 - MAG 120
0171102 - MAG 73
0171302 - MAG 76
0171406 - MAG 104
0171602-A - MAG 79
0171602-B - MAG 80
0171802-A - MAG 81
0171802-B - MAG 82
0172404 - MAG 89
0172501 - MAG 71
0172804-A - MAG 91
0172804-B - MAG 92
0172904 - MAG 94
0172906 - MAG 109
0173006 - MAG 111
0180303 - MAG 128
0181106 - MAG 141
0181206 - MAG 142
0181408 - MAG 151
0181502 - MAG 121
0181606 - MAG 143
0181810 - MAG 160
0182003 - MAG 131
0182007 - MAG 147
0182403 - MAG 132
0182509-A - MAG 158
0182509-B - MAG 159
7150101 - MAG 140
7870211 - MAG 116
8141206 - MAG 50
8163103 - MAG 23
8312111 - MAG 127
8370108 - MAG 152
8450512 - MAG 58
8640514 - MAG 98
8671302 - MAG 138
9220611 - MAG 7
9302706 - MAG 133
9522002 - MAG 99
9550307 - MAG 137
9720406 - MAG 29
9721207 - MAG 60
9770211 - MAG 95
9790302 - MAG 44
9830203 - MAG 86
9900112 - MAG 84
9931907 - MAG 125
9941509 - MAG 77
9950503 - MAG 93
9961505 - MAG 96
9970509 - MAG 53
9982112 - MAG 46
9982211 - MAG 2
9991006 - MAG 17
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tma-traduzioni · 3 years ago
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MAG102 - Caso #0140406 - “Istinto di annidamento”
[Episodio precedente]
[PDF con testo inglese a fronte / PDF with English text to the side]
[CLICK]
ELIAS
Senti, Jon, capisco che tu sia turbato.
ARCHIVISTA
Un mese, Elias. E tu hai fatto cosa, nulla?
ELIAS
Stavo facendo tutto ciò che era in mio potere per localizzarti.
[Sbuffo sprezzante dell’archivista]
Tutti erano al lavoro per trovare il sito del rituale.
ARCHIVISTA
Però non hai detto loro che ero stato rapito, vero?
ELIAS
Avrebbe peggiorato le cose. Per lo meno le ricerche di Martin sarebbero state più superficiali.
ARCHIVISTA
E immagina cosa sarebbe potuto succedere se il tuo salvataggio fosse stato più lento.
ELIAS
Il sarcasmo non ti sarà d’aiuto, Jon.
ARCHIVISTA
L’unica cosa qua che “non mi sarà d’aiuto” sei tu. Sono stufo di dipendere dalla gentilezza di cose che hanno dichiarata intenzione di uccidermi.
ELIAS
[Irritato] Mi dispiace, Jon, che i miei poteri non abbiano ancora raggiunto il livello di onniscienza. E mi dispiace che io debba passare così tanto tempo a cercare di aiutarti a sviluppare le tue facoltà, invece che spiegarti tutto come a un bambino. Ma tu hai un lavoro da fare, e io non posso combattere le tue battaglie al posto tuo.
ARCHIVISTA
A quanto vedo, le uniche battaglie che io sto combattendo solo le tue e quelle di Gertrude.
ELIAS
Avrei pensato che prevenire l’orribile trasformazione del nostro mondo non fosse solo una mia preoccupazione!
ARCHIVISTA
Va bene. Almeno sappiamo che sei praticamente di utilità zero qui. Quindi a parte mandarmi le dichiarazioni di altre persone, cosa puoi effettivamente fare per aiutare?
ELIAS
Sto cercando di darti le informazioni di cui hai bisogno.
ARCHIVISTA
Certo, quando non stai sfondando loro il cranio con un tubo.
ELIAS
Leitner era… Ammetto che potrei aver reagito in modo… esagerato alla sua improvvisa ricomparsa.
ARCHIVISTA
Avrebbe potuto aiutare.
ELIAS
Te? No. A te avrebbe offerto solo una stampella di risposte semplici. Se non fossi intervenuto avrebbe potuto seriamente arrestare il tuo sviluppo. Lasciarti senza difese.
ARCHIVISTA
[Sarcasticamente] Già. Non riesco a immaginare cosa si possa provare a essere senza difese.
ELIAS
Mi rincresce davvero…
Gli appunti di Gertrude sul Disconoscimento sono… scarsi. Ho condiviso solo le dichiarazioni per un motivo.
ARCHIVISTA
Qu- Non sapevi neanche perché me le stavi mandando, vero? Era solo, cosa, una scatola di documenti qualsiasi che lei aveva etichettato? Speravi che io riuscissi a capire il motivo per cui Gertrude li aveva scelti!
ELIAS
C’è la possibilità che alcuni fossero stati archiviati male.
[Respiro profondo]
ARCHIVISTA
Allora cos’è che sappiamo davvero?
ELIAS
Jon-
[L’Archivista dà una manata al tavolo]
ARCHIVISTA
Non osare dirmi “Jon”. Se vuoi il mio aiuto mi servirà quella stampella.
ELIAS
Gertrude credeva che il Disconoscimento avrebbe preso la forma di un ballo. È servita una grande quantità di pelle umana per rivestire quello a cui lei si riferiva come al, er, “corpse de ballet”, anche se sospetto che questo sia solo il suo senso dell’umorismo. Ce n’è anche una, la “Danseuse Étoile”, che necessita di un costume con particolare potere o importanza. Gertrude credeva che Orsinov e il suo circo abbiano creato un danzatore appositamente per questo ruolo.
ARCHIVISTA
L’ho-l’ho incontrato. Si fa chiamare Nikola.
ELIAS
C’è anche qualcos’altro negli appunti che lei chiama il Coro, ma nessun vero dettaglio in proposito. Per quanto riguarda dove accadrà, è un, un -
ARCHIVISTA
Un museo delle cere. Vecchio, per lo più a-abbandonato, credo. N-non so esattamente dove, ma -
ELIAS
Questo restringe comunque notevolmente il campo. Dirò, dirò agli altri di cominciare a cercare.
ARCHIVISTA
Come facciamo - Come faccio a fermarlo?
ELIAS
Sembra che Gertrude pensasse che una volta che la danza comincia è legata alla sua posizione. Compromettere quella sufficientemente potrebbe essere sufficiente a far deragliare il rituale. Aveva detto di avere acquistato… qualcosa per questo scopo, ma non aveva dato dettagli riguardo a cosa potrebbe essere per l’esattezza.
ARCHIVISTA
E non puoi semplicemente… Vedere dove l’ha messa.
ELIAS
Era… Era diventata molto brava a nascondermi le cose.
ARCHIVISTA
Che imbarazzo per te. Non c’è nessun altro che potrebbe sapere cosa sia, o, o dove? A parte Leitner, o Gerard?
ELIAS
Scusa, Gerard Keay?
ARCHIVISTA
Uh… sì?
ELIAS
Come hai… Chi, chi ti ha detto che lavorava con Gertrude?
ARCHIVISTA
Nessuno, l’ho-l’ho-l’ho solo… L’ho letto in una delle dichiarazioni.
ELIAS
Non penso tu l’abbia fatto.
ARCHIVISTA
Ma… Ah…
ELIAS
L’hai semplicemente saputo.
ARCHIVISTA
Cosa, no, io… Qu-questa non è un -
ELIAS
No, no, no. No, Jon, questo è un bene. È uno sviluppo promettente.
ARCHIVISTA
[Cominciando ad agitarsi] No, no io… È solo, è solo… solo una deduzione o -
ELIAS
È la prima volta che è successo?
ARCHIVISTA
Senti, senti, io non - Senti… Haaa… Gerard non è davvero una pista. È morto, no?
ELIAS
Sì, ma credo che lui e Gertrude abbiano viaggiato insieme, poco prima che lui morisse. Forse se noi riuscissimo a ripercorrere i loro passi, potremmo trovare qualcosa.
ARCHIVISTA
E con “noi”, ovviamente intendi…
ELIAS
Vedrò se riesco a rintracciare alcune dichiarazioni pertine- Ahh.
ARCHIVISTA
Cosa c’è?
ELIAS
[Sospira] Melanie sta venendo su con un coltello. Potresti parlarle al mio posto?
ARCHIVISTA
O-ah. S-scusa, come?
ELIAS
Spera che anche se me l’aspetto sarà comunque in grado di sopraffarmi.
ARCHIVISTA
Ah-
ELIAS
Si sbaglia, ovviamente, ma preferirei evitare quel genere di scontro.
ARCHIVISTA
Sta cercando di ucciderti?
ELIAS
Sì. Di nuovo. Ancora più degli altri lei ha un odio viscerale per l’essere intrappolata. Indipendentemente da quanta libertà io le conceda.
ARCHIVISTA
Non - uh…
[Bussano alla porta]
ELIAS
Entra, Melanie.
[La porta si apre]
MELANIE
Elias, ciao, ho solo portato -
ARCHIVISTA
Ah…
MELANIE
E tu cosa ci fai qui?
ARCHIVISTA
Metti giù il coltello, Melanie.
Melanie!
MELANIE
[Con rabbia] Levati di mezzo!
ARCHIVISTA
Non credo - Non è questo il modo.
MELANIE
Tu non c’eri! Tu non sai -
ARCHIVISTA
Mi avevano rapito!
MELANIE
Oh. Scusa.
ARCHIVISTA
Voglio dire, sì, El-Elias è -
MELANIE
Sul serio? Sul serio? Anche tu? Ha preso in giro tutti? Se lui muore, noi moriamo? Non è neanche una buona bugia.
ARCHIVISTA
Perché dovrebbe - Voglio dire, perché non dovrebbe essere vero? Se lui è riuscito a, a legarci… Perché non dovrebbe essere in grado anche di, di fare quello?
MELANIE
Jon, guardami. C’è solo un modo per uscire da questa situazione, ed è attraverso di lui.
ARCHIVISTA
Capisco, capisco che odi stare qui, Melanie, ma vuoi davvero scambiarlo con la prigione?
MELANIE
No! Ma per come la vedo io, sembra che la polizia ci tenga proprio a non investigare i crimini commessi qui.
ELIAS
Non ha tutti i torti.
ARCHIVISTA
Stai zitto!
Melanie, per favore.
MELANIE
[Rabbia frustrata] Non è solo l’essere bloccata qui, Jon. Non sono solo io. Sta manipolando te, sta manipolando tutti noi. Davvero non riesci a vederlo? Sta tirando tutti i fili, e non penso ci sia altro modo per fermarlo. Quindi levati di mezzo.
ARCHIVISTA
Senti, mi-mi dispiace, Melanie, ma ci serve. Tro-troveremo… Troveremo un modo per occuparci di qu-  di lui. Non oggi. E, e non così.
ELIAS
Io sono ancora qui, sapete.
ARCHIVISTA
E se non lo fossi, immagino staresti ascoltando questa conversazione, quindi… Melanie, non possiamo farlo. Non ancora.
MELANIE
....
Va bene.
[Metallo tintinna sul tavolo]
Proveremo a modo tuo. Ma qualunque sia davvero il tuo modo, faresti meglio a capirlo in fretta. Perché è colpa tua se sono qui. Sistema le cose, o levati di mezzo!
[La porta si chiude sbattendo]
ELIAS
Grazie, Jon.
ARCHIVISTA
[Sibilando] Stai zitto!
[CLICK]
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[CLICK]
ARCHIVISTA
Dichiarazione di François Deschamps, riguardo alla famiglia e il presunto matrimonio di Benoît Maçon. Dichiarazione rilasciata il 4 giugno 2014. Registrazione audio di Jonathan Sims, Capo Archivista dell’Istituto Magnus, Londra.
Inizio della dichiarazione.
ARCHIVISTA (DICHIARAZIONE)
Perché hai bisogno che lo riviva di nuovo? Che ti racconti una storia che conosci già abbastanza bene.
Eri là, almeno per le parti di cui vale la pena discutere. Vuoi che ti racconti cos’è successo prima di quello? Come ho conosciuto Benoît? Il suo carattere? Come è diventato mio amico?
A dire la verità, non era mio amico. Era semplicemente un collega, qualcuno verso il quale potrei dire di essere ben disposto, ma probabilmente nemmeno quello. Potrebbe sembrarti altezzoso, ma in base alla mia esperienza ci sono due situazioni in cui ti puoi trovare a lavorare in un bar superati i quarant’anni. La prima è se tu stesso sei il proprietario dello stabile, ciò che gli inglesi chiamano “publican”, e non vedi ragioni per assumere qualcuno che svolga dei compiti che tu stesso sei in grado di svolgere.
La seconda è se un profondo fallimento nella tua vita ti ha portato a metà della tua vita senza soldi, senza prospettive, e senza abilità che potrebbero essere applicate in contesti più lucrativi. È sufficiente dire che Benoît Maçon non possedeva Le Papillon Blanc.
Non era tra i posti più alla moda di Tolosa, appollaiato proprio sul confine dove il centro popolato di turisti incontra la zona strettamente residenziale e non si stabilisce mai in nessuna delle due. Fatturava come café durante il giorno, ma la maggior parte degli affari li faceva di sera, quando abbandonava ogni pretesa, e diventava semplicemente un posto relativamente economico in cui bere. Lavoravo là al bancone con Benoît e alcuni altri, e lo avevo fatto per un paio di anni da quando avevo lasciato la scuola. Di tutti gli altri che lavoravano a Le Papillon con me, avrei probabilmente detto che Benoît era quello che mi interessava meno. C’era un’aria di tristezza in lui, una malinconia che non trovavo sorprendente, vista la posizione in cui si ritrovava, ma in ogni caso sgradevole. Anche la mia vita ha senza dubbio avuto le sue difficoltà, e non posso fare a meno di detestare chi si abbandona all’autocommiserazione. Però… avendo visto il suo destino, forse si meritava un po’ di compassione.
Benoît era, per quanto potevo dire, completamente solo al mondo, e abbastanza triste di questo fatto. Era raro che l’argomento di genitori o famiglia fosse sollevato o discusso senza che lui comparisse, come dal nulla, per offrire silenziosamente il fatto che i suoi genitori erano morti, o il fatto che non aveva fratelli, o qualunque cosa fosse. Qualunque legame familiare fosse l’argomento della conversazione, Benoît Maçon non ce l’aveva, e si aspettava, no, pretendeva che tu lo compatissi per questo. Non ti sorprenderà sapere che non portava una fede nuziale. Che quando una giovane coppia entrava nel café per passare il tempo tra vino e tenerezze, lui semplicemente li fissava, il volto una maschera di malcelata invidia. Sono profondamente grato del fatto che era raro che ci fossero dei bambini a Le Papillon, perché la volta in cui sono entrati mentre lui era di turno, è scomparso per quasi venti minuti e, quando è tornato, era chiaro che aveva pianto. Tutto sommato, era un patetico uomo solo con il disperato bisogno di una connessione umana. Connessione che io non avevo alcuna intenzione di offrirgli.
A essere onesto, credo di avere parlato di Benoît Maçon più negli ultimi cinque minuti che nei diversi mesi in cui abbiamo lavorato insieme. Non sono neanche stato quello che ha notato i cambiamenti nel suo comportamento. È stata la nostra manager Lucille. Circa cinque settimane fa, mi ha chiesto di sfuggita se fossi a conoscenza di qualche “alterazione” nella vita privata o domestica di Benoît. Era stato, così mi ha detto, nettamente più cordiale con lei nei pochi giorni precedenti. Sorrideva, rideva e in generale non si comportava come se stesso. Le ho detto che non lo sapevo e non me n’ero accorto, ma nel turno successivo ho visto cosa intendeva. Era come se un uomo diverso stesse indossando la pelle di Benoît, un uomo che aveva sempre conosciuto le profonde gioie della vita.
Ho guardato questa nuova persona vivere sua vita felice per quasi una notte intera prima di decidermi finalmente che dovevo proprio chiedergli cosa fosse successo. All’inizio è sembrato confuso dalla mia domanda, ma quando gli ho detto quanto sembrava più felice, il suo sorriso si è allargato. Si è sporto verso di me e si è guardato intorno scherzosamente, come fingendo di controllare che nessuno stesse origliando. “Una donna,” ha detto alla fine, “François, sono innamorato. E lei ama me!” E poi, senza preavviso, mi ha afferrato con entrambe le braccia e mi ha tirato in un veloce abbraccio, che ero davvero troppo sbalordito per resistere.
Da vicino, non ho potuto non notare il leggerissimo odore della sua pelle. Era un odore umido, come legno in decomposizione, e solo dopo che ho avuto la possibilità di farmi una doccia e di cambiarmi i vestiti dopo lavoro sono riuscito finalmente a liberarmene completamente. Non era un odore piacevole, certo, ma non era terribile. Quello che mi infastidiva era semplicemente la sua presenza. Sapevo che Benoît era un uomo pulito, quasi meticoloso, che tendeva a mettersi troppa acqua di colonia. Questa era nuova, e in più c’era… qualcosa in quell’odore, un qualche ricordo della mia infanzia passata nella campagna intorno a Lione, o a vagare nel calore umido dopo una pioggia estiva, o a rivoltare tronchi viscidi di umidità, rivelando lo strisciante retroscena sotto di essi. Ma per lo più l’ho ignorato. Dopotutto, se potevo restare indifferente a Benoît quando era depresso, farlo quando era felice difficilmente sarebbe stato una sfida.
E infatti, ha continuato a essere felice, quasi fino all’estasi, per quasi tutto il mese successivo. L’odore si faceva gradualmente più forte, al punto che a volte vedevo i miei colleghi arricciare il naso quando lui andava a parlare con loro, ma non è mai arrivato al livello in cui sarebbe valsa la pena di farne parola con Lucille. Anche l’igiene generale di Benoît ha cominciato a diminuire notevolmente. All’inizio, le sue camicie erano stropicciate quando arrivava al lavoro, quando prima lo avevo sempre visto indossarle solo perfettamente stirate. Poi c’erano delle piccole macchie o strappi che si potevano notare, e sembrava che i suoi vestiti venissero lavati sempre meno di frequente. Ancora, nulla di questo era palesemente ovvio, e se il suo comportamento non avesse attirato la mia attenzione, è probabile che non l’avrei notato affatto. Sicuramente nessuno dei clienti de Le Papillon Blanc è mai sembrato infastidito dal suo aspetto o la sua pulizia.
Per tutto il tempo, lui parlava incessantemente a chiunque ascoltasse di questa donna che a quanto pareva gli aveva cambiato la vita, “mon petit scarabée”, il suo piccolo scarabeo. Non sono mai riuscito a ottenere il suo vero nome da Benoît, perché sembrava che lui parlasse di lei solo con quello strano soprannome. Era difficile stabilire anche dei dettagli chiari: poteva parlare per più di un’ora di cosa il suo piccolo scarabeo gli aveva detto a colazione, ma quando gli veniva chiesto cosa lei facesse, da dove venisse, che aspetto avesse, trovava sempre un modo per fare un giro di parole e spostare la conversazione in una nuova direzione. Siamo riusciti a stabilire che aveva dei figli, perché Benoît spesso faceva riferimento a “i piccoli”, con gli occhi che si illuminavano di orgoglio paterno. Non potevano essere suoi, ovviamente, ma questo non sembrava gli importasse. Ma, come con la madre, era quasi impossibile stabilire dettagli concreti di questi bambini. Avrei sospettato che questa sua famiglia non fosse neanche reale, non fosse per il fatto che chiaramente non stava fingendo la sua gioia o il suo appagamento. O il suo “petit scarabée” era reale, o Benoît era vittima di un’allucinazione davvero molto complessa. Non mi è mai venuto in mente che potessero essere entrambe le cose.
È stato… due giorni fa che è accaduto. Pensavo prima a quanto improbabile sia stato, avere guardato così precisamente in un punto così specifico in un momento così specifico da essere assolutamente sicuro di quello a cui ho assistito. Se avessi buttato l’occhio un secondo più tardi o se l’avessi visto con la coda dell’occhio, avrei potuto facilmente ignorarlo. Dopotutto, la semplice presenza di insetti non è, di per sé, straordinaria. È stato da dove questo particolare insetto è uscito che, comunque, mi ha scosso così profondamente. Benoît era appoggiato al bancone, mentre ascoltava un giovane che, credo, stava ordinando per un gruppo abbastanza grande. Mentre questo cliente elencava i suoi drink, la mano di Benoît si è appoggiata leggermente sul ripiano, e mi sono ritrovato, senza apparente ragione, a fissare il mio sguardo sulle dita della sua mano.
Senza alcun preavviso, o reazione da parte dello stesso Benoît, è sembrato che ci fosse un movimento dall’anello sulla sua mano destra. Un leggero fremito, uno spostarsi della pelle sotto la sua unghia. Una piccola macchia scura sembrava crescervi appena sotto, espandendosi fino a definirsi nella forma di un insetto. Si è spinto velocemente e senza difficoltà fuori da sotto la sua unghia ed è caduto sul bancone, zampettando via e fuori dalla mia visuale così velocemente che l’ho perso quasi immediatamente. Era accaduto tutto nel giro di momenti, e non c’era stato sangue, nessuna reazione da parte di Benoît, nessuna prova che fosse veramente successo, a parte le mie gambe tremanti e la sensazione che fossi sul punto di collassare. Ed è in quello stato che il tuo collaboratore mi ha trovato.
Al tempo pensavo che fosse tuo figlio. Il suo francese era decisamente migliore del tuo, e ci è voluto del tempo e alcune difficoltà di traduzione prima che io riuscissi finalmente a spiegarti cos’era accaduto. Tu hai respinto tutte le mie domande riguardo al tuo interesse per Benoît e la sua situazione, come hai continuato fermamente a fare da allora. Ti sto… raccontando la mia storia, visto che l’hai chiesto così gentilmente, ma non perdonerò mai nessuno di voi due per quello che mi avete fatto vedere. Avrei dovuto essere più sospettoso di quest’uomo, troppo vecchio per i suoi capelli tinti male, che mi ha portato da una vecchia che mi ha promesso risposte in cambio di un indirizzo. Me ne sarei dovuto andare. Non mi sarei dovuto offrire di venire con voi. Ma ero scioccato da quello che avevo visto, e credo che tu avresti potuto chiedermi quasi qualsiasi cosa, e io difficilmente mi sarei opposto. Hai cercato di fare un controllo incrociato su cose che non capivo: “Étranger ou la saleté?” onestamente non avevo idea di cosa stessi parlando, ma non ho opposto resistenza quando mi hai detto di ottenere l’indirizzo di Benoît. Non so perché tu abbia accettato quando ho chiesto di venire con voi. Vorrei tu non l’avessi fatto.
Ti serve davvero che io lo descriva? L’hai visto tu stessa. La fluente marea che si è messa a brulicare e zampettare appena la porta si è aperta. L’odore che si è riversato fuori dall’appartamento come un muro soffocante. La cosa che abbracciava Benoît. Mon petit scarabée. L’unica cosa che non so è se anche tu hai visto tanto in dettaglio quanto me lo sguardo di puro appagamento e gioia sulla faccia di Benoît mentre la sua famiglia zampettava su tutto il suo corpo. Non mi interessa cosa la polizia possa aver fatto; il tuo giovane collega aveva ragione. Avresti dovuto bruciare quel posto fino alle fondamenta. Non ho nient’altro da dirti.
ARCHIVISTA
Fine della dichiarazione.
Qu- [Sospiro]
Questo è, um…
[Fruscio di carta]
Questo è scritto in francese. T-tutto.
Io non… Io non parlo francese. N-non leggo… Non ho mai…
[Sospiro] Vorrei riuscire a essere più sorpreso.
[Altri fruscii di carta]
Er, dichiarazione, sembra, rilasciata direttamente a Gertrude. Anche se a quanto pare non registrata. Forse aveva lasciato il suo registratore a casa quando era andata a fare questa piccola “gita” con Gerard? Giugno 2014. A malapena un anno prima del suo omicidio, e meno di sei mesi prima che il tumore al cervello di Gerard Keay lo conducesse alla sua morte. Lui lo sapeva già? Che la sua vita stava finendo? Stava cercando di compiere un’ultima buona azione prima della fine? Lo stavano facendo entrambi?
“Étranger ou la saleté?” Sconosciuto o sporco. Estraneo o Sudiciume. Capisco come con limitate informazioni il racconto del signor Deschamp potrebbe prestarsi a entrambe le interpretazioni: improvvisa comparsa di una vaga e precedentemente sconosciuta figura che si inserisce nella vita di qualcuno da una parte, e dall’altra… insetti e cattivi odori. Che non sia mai detto che il Vespaio e i suoi sono discreti. Comunque, un esame più attento punta in quella direzione in maniera abbastanza inconfutabile. Deve essere stata una delusione, soprattutto se, come sospetto, Gertrude e Gerard stavano cercando informazioni sul Disconoscimento.
Basira ha fatto delle rapide ricerche sulla dichiarazione in sé. Benoît Maçon è sicuramente morto nel tardo giugno 2014, ma i registri della polizia di Tolosa riguardanti il fatto sono fermamente sigillati. François Deschamps ha rifiutato la nostra richiesta per un’ulteriore intervista. Ci ha inviato un oggetto, tuttavia. [Accenna una risata] Non riesco a leggere il francese in questo, ma sembra essere un invito di matrimonio stampato in maniera grossolana. Benoît Maçon è l’unico nome leggibile su di esso, dal momento che la maggior parte dei dettagli sono oscurati da un’ampia varietà di macchie asciutte.
La cosa più utile, però, è il semplice fatto che Gertrude era a Tolosa nel giugno del 2014. Le informazioni che ho trovato sul suo laptop non danno un quadro completo dei suoi viaggi, ma ora so quando cercare, perché sembra che quando ha lasciato Tolosa non sia ritornata a Londra. Invece, sembra abbia preso diversi voli con scalo, arrivando alla fine al Wellington International Airport in Nuova Zelanda. Non riesco a trovare altri dettagli sul computer, ma chiederò agli altri di vedere se riescono a rintracciare delle dichiarazioni che facciano riferimento alla Nuova Zelanda intorno alla metà del 2014. Potrebbe essere una folle ricerca disperata, ma è la pista migliore che ho.
Nel frattempo ho… ho un nuovo appartamento. Dovrei cercare di mettermi a mio agio, cambiare le serrature. Anche se potrei doverlo lasciare per un po’. Oh, e… suppongo che ho… Ho detto a Georgie che avrei cercato di parlare con Martin.
[Sospiro profondo]
[CLICK]
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[CLICK]
ARCHIVISTA
Sei sicuro che non ti dispiace?
MARTIN
No, no, no, va bene, ho… ho quasi smesso di farci caso a essere sincero. Tendono a… accendersi da soli in questi giorni.
Senti, mi, mi dispiace così tanto, Jon, io - Elias non ha neanche detto a nessuno di noi che eri stato rapito. Non sapevo - Nessun altro mi diceva - E non c’era nessun -
ARCHIVISTA
Oh. Hey.
Hey, hey, hey… Va tutto bene, va tutto bene. Elias non l’ha detto a nessuno, non c’era, non c’era alcun modo che tu lo potessi sapere. Vo-voglio dire, non c’ero esattamente prima.
MARTIN
No, non c’eri.
Ma sono sicuro che se avessi potuto, ci saresti stato.
Stai bene? Non ti hanno fatto del male?
ARCHIVISTA
No. No, no, sono… sono a posto. Solo - Voglio dire, la mia pelle è nelle condizioni migliori da… sempre.
È una cosa strana da dire?
MARTIN
Un po’?
ARCHIVISTA
Era praticamente tutto quello di cui parlava. Orsinov. E-era - Come stanno tutti?
MARTIN
Oh, beh, stiamo, stiamo bene. Voglio dire… Beh, non benissimo. Tim sta ancora… non bene. Melanie sembra a posto, ma ho l’impressione che stia… Non so, tramando qualcosa?
ARCHIVISTA
Ho - Ho la stessa impressione.
MARTIN
Basira è l’unica che sta - beh, sembra stranamente calma riguardo a tutta la faccenda. Come se… Come se fosse in vacanza o qualcosa del genere.
ARCHIVISTA
Forse è solo portata per la vita accademica. E Daisy?
MARTIN
Non la si vede molto. Il che va benissimo per me.
[Silenzio imbarazzato]
ARCHIVISTA
Il resto dell’Istituto sa cosa sta succedendo qui sotto? Voglio dire, non ho mai prestato loro molta attenzione ma…
MARTIN
N-non proprio? Credo? Voglio dire, Tim ne parla con chiunque lo ascolti, ma penso che semplicemente… credano che lui abbia avuto un po’ un crollo psicologico.
ARCHIVISTA
Beh, voglio dire…
MARTIN
Voglio dire, loro possono andarsene.
Hannah se n’è appena andata per avere un bambino, però.
ARCHIVISTA
Non so chi sia.
MARTIN
Sì che lo sai - Hannah? Lavora nella biblioteca. Nera, un po’ tarchiata. Aveva fatto tutta quella storia con il latte nella sala ristoro l’anno scorso?
ARCHIVISTA
Io, er… Scusa, davvero non…
MARTIN
Beh, in ogni caso, io… Beh, credo che semplicemente vedano tutti gli Archivi come un po’ strani e lasciano che ce ne occupiamo noi. Sai? Meglio noi che loro.
ARCHIVISTA
Voglio dire, non hanno tutti torti.
[Altro silenzio imbarazzante]
MARTIN
Allora… Tornerai o…?
ARCHIVISTA
N-n-n-n-non lo so. Probabilmente non ancora. Ci sono molti… Pe-penso che potrei essere in una sorta di caccia al tesoro.
MARTIN
Oh?
ARCHIVISTA
Tesoro nel senso di… il mondo che non finisce.
MARTIN
Oh.
ARCHIVISTA
Mi terrò in contatto. Ho, ho bisogno che voi tutti facciate delle ricerche su delle cose.
E-Elias ha menzionato… ha detto che stai… leggendo delle dichiarazioni?
MARTIN
Oh...uh... Già.
Um… Pensava che sarebbe potuto essere d’aiuto.
ARCHIVISTA
Giusto. Vo-vo-voglio dire, non sono… Non hanno…
Stai bene?
MARTIN
B-B… Sì. Voglio dire, n-non è divertente, ma… Voglio dire, se è, se è d’aiuto allora io -
ARCHIVISTA
Okay.  Se sei sicuro, solo… Assicurati che gli altri ti aiutino, va bene? Le dichiarazioni possono essere… Se non ci sei abituato possono… essere un po’ strane.
MARTIN
Er… Certo.
ARCHIVISTA
Co-comunque, i-i-io dovrei andare. Ho-Ho alcune piste da seguire.
MARTIN
Giusto, giusto.
ARCHIVISTA
Mi, mi dispiace, Martin. Non abbiamo… So che non abbiamo parlato molto da… Sasha e tutto il resto.
MARTIN
Beh, voglio dire, non è troppo tardi, sai. A meno che il mondo non finisca.
[Martin ride nervosamente]
ARCHIVISTA
Già.
[CLICK]
[Traduzione di: Silvia]
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ofthestrangersilk · 4 years ago
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Case #0140406
Supplemental Information, part 1.
The Magnus Archives, Episode 102, Nesting Instinct.
(posted out of order in celebration of Jonelias week! 
Darlings, feel free let me know of any other trope or ship etc. specific weeks [and if you have a specific episode/s in mind!] and I’ll tackle the relevant episodes first. I’d love to join in the fun!)
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tma-latino · 3 years ago
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MAG102 – Caso 0140406 – “Instinto de crianza”
Testimonio de François Deschamps, sobre la familia y presunto matrimonio de Benoît Maçon. [Disclaimer/ Aviso] [MAG0101] | x | [MAG103]
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