#( int/ vera ramos. )
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blcssom · 3 days ago
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her eyes narrowed as eden tried to explain herself, resisting the urge to reminisce with her over a time where they'd both enjoyed that sensation. "that doesn't sound like you." she'd never known the other woman to be messy as much as she had been calculated, albeit in an apathetic, devil-may-care way. "were you trying to get my attention? because if you have something to say to me, i'd rather not have to play whatever game you're concocting to decode it: you can just tell me." not that she'd ever known the demon to make any conversation about their feelings easy.
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"it's more potent here, which is probably why you're around. you know that feeling at night, where it feels damp and yet the roads are bare and dry?" she sighed a little, a happy sigh. "that feeling... it's like a drug. and there are so many horrible, insane horny men who make it so much easier for me to get what i need." and i miss you, she wanted to say, but eden couldn't admit that. too much vulnerability for a demon like her. "truth be told, babe... i don't have a good reason for you not to kill me. i wanted to have a little fun and then leave before you caught wind. but you caught wind a whole lot sooner than expected. i guess i got... messy."
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aprilecchi · 7 years ago
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La parola al silenzio
Il bisogno di pensare rimanda al primato della parola e al­la mente che pensa, e che così elabora saggezza e sapienza; il bisogno di non pensare rimanda al primato del silenzio e alla mente che non pensa, e che così ritorna a essere spen­sierata approdando al silenzio interiore. Viviamo di parole e di silenzi, abbiamo bisogno di entrambi, ma che cosa ha il primato nella vita: la parola o il silenzio? Quale dei due of­fre il più solido sostegno vitale? Quale dei due ci è più ne­cessario per vivere?
Si può affrontare adeguatamente il problema sollevato so­lo se si chiarisce prima che cosa si intende per silenzio. Pon­go quindi tre domande per cercare di circoscrivere e pene­trare tale fenomeno: cos’è il silenzio? Qual è il suo contra­rio? Cosa si ottiene facendo silenzio?
In questo paragrafo mi occupo della prima domanda e nell’affrontarla seguo uno stile diffuso tra i gesuiti che si dice siano soliti iniziare la risposta ponendo un’altra doman­da. Sicché alla domanda sulla natura del silenzio faccio se­guire quest’altra: un sasso può fare silenzio? La mia risposta è no: un sasso è muto, non può parlare e quindi non può fa­re silenzio. Intendo sostenere che il silenzio degli esseri uma­ni non è mera assenza di parola o di suono; il silenzio, inte­so come stile da far assumere alla mente e grazie a cui è pos­sibile pensare, è scelta, disposizione, volontà. Volontà di che? Di porre in primo piano l’ascolto. Il silenzio degli esse­ri umani è un’opzione della libertà, e per questo non è mai senza il verbo, anzitutto il verbo fare, ma poi anche altri ver­bi come rispettare, sentire, ascoltare, contemplare, imporre, rompere… Al contrario degli oggetti privi di parola che non possono fare silenzio, nell’ambito umano si accede al silen­zio e alla dimensione dell’essere che esso dischiude solo sa­pendolo e volendolo fare: si sta in silenzio, si rimane in silen­zio, si mantiene il silenzio, si custodisce il silenzio. Ben lun­gi dall’essere mutismo, il silenzio degli esseri umani appare perciò come un’articolazione del logos, come una forma più consapevole, più avvertita, più socievole, di relazione con gli altri e, ancora più profondamente, con sé.
Quando parlo di relazione intendo riferirmi anzitutto a qualcosa di fisico, al fatto più volte ribadito che ogni cosa è un sistema, dall’atomo e prima ancora da­gli elementi che lo compongono fino alle stelle e alle galas­sie, tutti enti che risultano dall’aggregazione di altre più pic­cole componenti. Ma se ogni cosa è un sistema, allora la lo­gica della natura è strutturalmente volta alla creazione di si­stemi: la natura funziona creando sistemi. E come si crea un sistema? Si crea assemblando elementi originariamente di­versi e a loro volta scaturiti dalla logica sistemica. Tale logi­ca si può anche chiamare comunicazione. La logica relaziona­le che permette l’aggregazione è comunicazione, nel senso che elementi estranei tra loro comunicano e diventano co­muni, formano un’unità superiore. Tutto nel mondo è un si­stema, quindi tutto comunica, tutto si parla. Essere, consiste­re, sussistere significa comunicare, e la logica che presiede il mondo è la comunicazione.
Se il silenzio fosse mutismo, noi, per praticarlo, dovremmo cessare di comunicare, ma questo si­gnificherebbe uscire dalla logica primaria alla base della vi­ta. E in effetti vi sono forme di silenzio contrarie alla logica della vita, si pensi al gelo tra persone che hanno litigato e che non si parlano più: tra loro la vita ha praticamente ces­sato di scorrere. Il silenzio che scaturisce dalla logica della vita e che intende servirla è però di altro genere, non è mu­tismo, ma disposizione della mente che intende ascoltare e servire il ritmo originario della comunicazione: tacere, udi­re, comprendere e porsi con le proprie parole e le proprie azioni a servizio della logica sistemica. Il silenzio è la condi­zione esistenziale per la profondità, la conoscenza, la capa­cità di vedere rettamente quello che c’è ed evitare di vede­re quello che non c’è. E la condizione per esercitare la pri­ma virtù cardinale, la saggezza che opera come discerni­mento; e ancor più per giungere alle altre virtù che Aristo­tele denominava dianoetiche in quanto riguardanti «le dispo­sizioni con le quali l’anima dice il vero», le quali, oltre la saggezza, sono l’arte, la scienza, la sapienza e l’intelletto.
Ma qual è il contrario del silenzio?
Se il contrario del silenzio fosse la parola (intesa come comuni­cazione o relazione originaria), il silenzio sarebbe un nemi­co della vita e un servitore della morte, visto che la logica della natura e della vita è la comunicazione. Ma il contrario del silenzio non è la comunicazione: lo si coglie dal fatto che anche il silenzio talora comunica, spesso persino in mo­do più intenso della parola pronunciata, basti pensare agli sguardi, a quanto uno sguardo possa trasmettere calore, in­tesa, desiderio, oppure freddo, gelo, ostilità.
Il contrario del silenzio è piuttosto il rumore. In partico­lare il rumore esteriore della chiacchiera, e il rumore inte­riore dell’agitazione, quel lavorio ininterrotto e disordinato in preda all’emotività che è la vita ordinaria della mente, paragonata in India a un albero pieno di scimmie che urla­no e che saltano da un ramo all’altro.
Il silenzio e il rumore si comprendono nella loro opposi­zione in riferimento al fenomeno originario della comuni­cazione. Il silenzio è la disposizione della mente da parte di chi intende servire la logica originaria della comunicazione, il rumore è la disposizione contraria di chi o non è in grado di servire una realtà più grande per la fragilità del suo ego avvolto da paure e superficialità, oppure non intende farlo perché vede e vuole solo se stesso. In particolare in quest’ul­timo caso si ha quella tipologia di ego-egoismo che mira ad asservire ogni cosa a sé e al proprio interesse, la disposizio­ne di chi non intende comprendere ma solo prendere, perché vive un rapporto con la realtà unicamente all’insegna del guadagno, e quando pensa, pensa sempre e solo a come guadagnare e a come affermarsi, sicché il pensare non è al­tro che una grande affermazione dell’ego; come quel perso­naggio di Tolstoj, così orgoglioso di sé e del suo successo professionale, che si vantava dentro di sé di «non dormire nemmeno di notte, con i pensieri che a forza di pensarli te li senti come un guanciale sotto la testa».
Fossero anche i pensieri più alti, le teorie più innovative, le filosofie più originali, i pensieri fuoriusciti da un ego co­sì prigioniero di sé e che nascono dal rumore di fondo del­la volontà di appropriazione sono destinati a riprodurre la medesima disposizione di fondo: prigionia che riproduce prigionia. Anche alla più sconfinata erudizione il rumore di fondo della volontà appropriativa dell’ego impedisce una reale capacità di vedere, di sentire nel senso originario di provare sentimenti, e quindi di entrare in empatia e di capi­re veramente. Chi è in preda al rumore interiore è sempre destinato a ignorare la vera essenza del fenomeno.
Vito Mancuso, Il bisogno di pensare, ed. Garzanti, 2017
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pt-tiagosantos · 7 years ago
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Ao quarto dia …
A 23º edi­ção do Fes­ti­val Cami­nhos do Cinema Por­tu­guês já vai a meio, mas ainda há mui­tos fil­mes a ser exi­bi­dos. No quarto dia do fes­ti­val, temos de novo um total de oito ses­sões.
O dia 30 de novem­bro marca a última ses­são dos Cami­nhos Juni­o­res. Pelas 10 horas, no Tea­tro Aca­dé­mico de Gil Vicente, os mais novos pode­rão assis­tir a ani­ma­ções como “#LINGO” de Vicente Niro, ​“Senhor Jaime” de Cláu­dio Sá, ​“O Gigante” de Júlio Van­ze­ler e ​“Sara­pa­te­ado” de Carina Cae­tano.
Pelas 14h30, no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, é exi­bido o epi­só­dio ​“Angola”, da série ​“No Tri­lho dos Naturalistas”,realizado por André Godi­nho, que faz che­gar até nós a his­tó­ria de qua­tro dos mais impor­tan­tes ecos­sis­te­mas encon­tra­dos em ter­ri­tó­rio moçam­bi­cano: os man­gais, as pra­da­rias de ervas.
A Sele­ção Cami­nhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma ses­são dedi­cada aos seni­o­res, com des­ta­que para ​“O Turno da Noite”, um drama rea­li­zado por Hugo Pedro, e para o docu­men­tá­rio de Cata­rina Bote­lho, ​“Notas de Campo”, que pro­cura per­ce­ber a forma como os anos de aus­te­ri­dade foram vivi­dos e sen­ti­dos atra­vés do diá­logo entre duas por­tu­gue­sas. Nesta ses­são pode ainda assis­tir-se à curta metra­gem ​“Ao Tele­fone Com Deus” de Vera Casaca , com a pre­sença da rea­li­za­dora e do pro­du­tor David Badalo, e à curta fic­ci­o­nal ​“Semente Exter­mi­na­dora” de Pedro Neves Mar­ques.
De volta ao Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, a Sele­ção Ensaios tem pro­gra­mada duas ses­sões nos horá­rios das 16h30 e das 18 horas. Na pri­meira ses­são, des­ti­nada ape­nas aos Ensaios Inter­na­ci­o­nais, poderá assis­tir-se ao drama ​“The Visi­tor” de Ali Bahar­lou, “678” de Eun­Jin Park, ​“Let Me In” de Max Dawic­zewski e ​“Ica­rus” de Tom Tel­ler, entre outros. A ses­são das 18 horas é dedi­cada aos Ensaios Naci­o­nais, ini­ci­ando com o docu­men­tá­rio ​“Palin­gé­nese” de Nuno Brau­mann e Pedro Koch e ter­mi­nando com a fic­ção ​“Ivan” de Ber­nardo Lopes, com des­ta­que para ​“We Are Des­pe­rate”, uma fic­ção de Joana Maria Sousa.
Nova ses­são da Sele­ção Cami­nhos pelas 17h30 no TAGV, com des­ta­que para a estreia de ​“Fre­e­lan­cer”, uma curta fic­ci­o­nal rea­li­zada pelos aço­ri­a­nos Fran­cisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo tam­bém assis­tir-se aos fil­mes ​“A Sono­lenta” de Marta Mon­teiro, adap­ta­ção da obra de Anton Chekhov, e ​“Delí­rio em Las Vedras” de Edgar Pêra, base­ado no car­na­val da cidade de Tor­res Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tro­pi­cal Pre­vla”, curta metra­gem de Manu­ela Sobral, ​“Dry­land” de Liv Prior Col­li­an­der e o docu­men­tá­rio ​“The Sun­rise Story­tel­ler” de Kasha Slav­ner, são os fil­mes que com­põem mais uma ses­são dos Cami­nhos Mun­di­ais, que será exi­bida no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, pelas 19h45.
A última ses­são do dia, a cargo da Sele­ção Cami­nhos, está reser­vada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a opor­tu­ni­dade de assis­tir à ani­ma­ção ​“Sete” de Gus­tavo Sá e às cur­tas-fic­ci­o­nais ​“Ter­rain Vague” de Latifa Said, ​“A Lín­gua” de Adri­ana Mar­tins da Silva e ​“Coe­lho Mau” de Car­los Con­cei­ção.
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O quarto dia de fes­ti­val encerra com mais uma Mas­ter Ses­sion, desta vez com o tema ​“A dis­tri­bui­ção do cinema por­tu­guês”, com a par­ti­ci­pa­ção de Nuno Gon­çal­ves da Cine­Mundo, de Ste­fano Savio da Fil­min, de Car­los Gaio do Cina­nima, de Elsa Men­des do Plano Naci­o­nal de Cinema, com a mode­ra­ção de João Viana, em repre­sen­ta­ção da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Carlos GaioCinanima
Car­los Luís Gaio, nas­ceu em Espi­nho em 15 de abril de 1980. É licen­ci­ado em Direito pela Facul­dade de Direito da Uni­ver­si­dade do Porto, exer­ceu advo­ca­cia e atu­al­mente tra­ba­lha como jurista. No que res­peita a ati­vi­da­des desen­vol­vi­das em regime de volun­ta­ri­ado e num espí­rito de dina­mi­za­ção cul­tu­ral: Cola­bora com o CINANIMA regu­lar­mente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do fes­ti­val, desde a pro­du­ção de con­teú­dos edi­ti­o­ri­ais, secre­ta­ri­ado de júris, a pro­gra­ma­ção, entre outras ati­vi­da­des ope­ra­ci­o­nais do fes­ti­val, inte­grando atu­al­mente a sua Comis­são Orga­ni­za­dora (desde 2004); Foi reda­tor do jor­nal local ​“Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assu­mido as fun­ções de edi­tor de cul­tura deste sema­ná­rio de feve­reiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi reda­tor no Jor­nal ​“A Tri­buna” da FDUP; É ator no Tea­tro Popu­lar de Espi­nho desde 1992; Desde 1994 que é ati­vista regu­lar da ​“Nas­cente, Coo­pe­ra­tiva de Ação Cul­tu­ral”, tendo feito parte da dire­ção em diver­sos man­da­tos; Par­ti­cipa regu­lar­mente em ses­sões de poe­sia em Espi­nho e no Porto; e cola­bora pon­tu­al­mente com diver­sos agen­tes cri­a­ti­vos na pro­du­ção de con­teú­dos e escrita cri­a­tiva. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de ani­ma­ção em par­ti­cu­lar, mar­cando pre­sença em vários fes­ti­vais de cinema no nosso país e estran­geiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licen­ciou-se em His­tó­ria (1983), na F.L.U.L. – Uni­ver­si­dade de Lis­boa. Con­cluiu o Mes­trado em His­tó­ria de Arte (2000), na F.C.S.H. – Uni­ver­si­dade Nova de Lis­boa, com um estudo sobre A Obra do arqui­tecto Rosendo Car­va­lheira (1863−1919) e obteve o grau de Dou­tora em Letras, no ramo de Estu­dos de Cul­tura e de Lite­ra­tura – Espe­ci­a­li­dade em Estu­dos Ame­ri­ca­nos – Cinema, na Uni­ver­si­dade de Lis­boa, com tese subor­di­nada ao tema A Cruz, o Glá­dio e a Espada: repre­sen­ta­ções da His­tó­ria no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É pro­fes­sora do Ensino Secun­dá­rio na Escola Secun­dá­ria Dr. José Afonso (Sei­xal) e é for­ma­dora de pro­fes­so­res. No pre­sente ano letivo de 2014 – 15 assu­miu a coor­de­na­ção do Plano Naci­o­nal de Cinema. Tem cola­bo­rado em arti­gos que foram publi­ca­dos no âmbito de pro­jec­tos mais vas­tos: Dici­o­ná­rio Bio­grá­fico Par­la­men­tar: 1834 – 1910 (2005), Por­tu­gal Patri­mó­nio: Guia Inven­tá­rio (2007). Tem comu­ni­ca­ções publi­ca­das no âmbito de His­tó­ria da Arte e de Estu­dos Fíl­mi­cos. Tem como áreas pri­vi­le­gi­a­das de inves­ti­ga­ção a His­tó­ria da Cul­tura Con­tem­po­râ­nea, os Estu­dos Fíl­mi­cos e as áreas de Cinema e His­tó­ria e Cinema e Edu­ca­ção.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nas­ceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licen­ciou-se em direito em Coim­bra e estu­dou cinema no Porto. Tra­ba­lhou em pro­du­ção, som, story-board, rea­li­za­ção e final­mente argu­mento. Em 2007 escre­veu “ Olhos Ver­me­lhos” para Paulo Rocha. Entre­tanto tra­ba­lhou com cine­as­tas como José Alvaro, Rob Rom­bout, Filipe Rocha, Sague­neil, Sei­xas San­tos, Cesar Mon­teiro, Grilo, Biette, Manuel de Oli­veira , Sch­ro­e­ter… Come­çou a rea­li­zar os seus pró­prios fil­mes em 2004, ao lado de Iana Fer­reira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em com­pe­ti­ção) a que se segui­ram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas pre­mi­a­das em Ber­lim 2013. Pre­sen­te­mente tra­ba­lha na sua segunda longa metra­gem, pro­du­zida pela pro­du­tora que fun­dou, Papa­ve­ro­noir. Actu­al­mente é Secre­tá­rio-Geral da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gon­çal­ves é licen­ci­ado em Ciên­cias His­tó­ri­cas pela Uni­ver­si­dade Lusíada de Lis­boa. Ini­ciou o per­curso pro­fis­si­o­nal numa empresa mul­ti­na­ci­o­nal, da área do grande con­sumo em Madrid, Ames­ter­dão, Coló­nia, e mais tarde em Por­tu­gal. Foi Dire­tor de Mar­ke­ting da Edi­vi­deo (repre­sen­tante dos catá­lo­gos das Majors ame­ri­ca­nas Para­mount, Uni­ver­sal, Dre­amworks e 20th Cen­tury Fox). Pos­te­ri­or­mente foi Direc­tor Comer­cial de Dis­tri­bui­ção e Exi­bi­ção da Fil­mes Cas­tello Lopes, repre­sen­tante à época dos catá­lo­gos da 20th Cen­tury Fox e Mira­max na dis­tri­bui­ção para cinema. A par­tir de 1999 inte­gra os qua­dros da Luso­mundo, ini­ci­al­mente como Direc­tor de Mar­ke­ting e pos­te­ri­or­mente como Direc­tor Comer­cial, tendo mais tarde sido nome­ado Direc­tor Geral. Com a com­pra da Luso­mundo pela PT Por­tu­gal e com o pos­te­rior split para a ZON, é nome­ado Admi­nis­tra­dor Exe­cu­tivo da ZON Luso­mundo Audi­o­vi­su­ais. Desde janeiro de 2015 é part­ner da Cine­mundo.
Stefano SavioFilmin
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pt-tiagosantos · 7 years ago
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Ao quarto dia …
A 23º edi­ção do Fes­ti­val Cami­nhos do Cinema Por­tu­guês já vai a meio, mas ainda há mui­tos fil­mes a ser exi­bi­dos. No quarto dia do fes­ti­val, temos de novo um total de oito ses­sões.
O dia 30 de novem­bro marca a última ses­são dos Cami­nhos Juni­o­res. Pelas 10 horas, no Tea­tro Aca­dé­mico de Gil Vicente, os mais novos pode­rão assis­tir a ani­ma­ções como “#LINGO” de Vicente Niro, ​“Senhor Jaime” de Cláu­dio Sá, ​“O Gigante” de Júlio Van­ze­ler e ​“Sara­pa­te­ado” de Carina Cae­tano.
Pelas 14h30, no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, é exi­bido o epi­só­dio ​“Angola”, da série ​“No Tri­lho dos Naturalistas”,realizado por André Godi­nho, que faz che­gar até nós a his­tó­ria de qua­tro dos mais impor­tan­tes ecos­sis­te­mas encon­tra­dos em ter­ri­tó­rio moçam­bi­cano: os man­gais, as pra­da­rias de ervas.
A Sele­ção Cami­nhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma ses­são dedi­cada aos seni­o­res, com des­ta­que para ​“O Turno da Noite”, um drama rea­li­zado por Hugo Pedro, e para o docu­men­tá­rio de Cata­rina Bote­lho, ​“Notas de Campo”, que pro­cura per­ce­ber a forma como os anos de aus­te­ri­dade foram vivi­dos e sen­ti­dos atra­vés do diá­logo entre duas por­tu­gue­sas. Nesta ses­são pode ainda assis­tir-se à curta metra­gem ​“Ao Tele­fone Com Deus” de Vera Casaca , com a pre­sença da rea­li­za­dora e do pro­du­tor David Badalo, e à curta fic­ci­o­nal ​“Semente Exter­mi­na­dora” de Pedro Neves Mar­ques.
De volta ao Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, a Sele­ção Ensaios tem pro­gra­mada duas ses­sões nos horá­rios das 16h30 e das 18 horas. Na pri­meira ses­são, des­ti­nada ape­nas aos Ensaios Inter­na­ci­o­nais, poderá assis­tir-se ao drama ​“The Visi­tor” de Ali Bahar­lou, “678” de Eun­Jin Park, ​“Let Me In” de Max Dawic­zewski e ​“Ica­rus” de Tom Tel­ler, entre outros. A ses­são das 18 horas é dedi­cada aos Ensaios Naci­o­nais, ini­ci­ando com o docu­men­tá­rio ​“Palin­gé­nese” de Nuno Brau­mann e Pedro Koch e ter­mi­nando com a fic­ção ​“Ivan” de Ber­nardo Lopes, com des­ta­que para ​“We Are Des­pe­rate”, uma fic­ção de Joana Maria Sousa.
Nova ses­são da Sele­ção Cami­nhos pelas 17h30 no TAGV, com des­ta­que para a estreia de ​“Fre­e­lan­cer”, uma curta fic­ci­o­nal rea­li­zada pelos aço­ri­a­nos Fran­cisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo tam­bém assis­tir-se aos fil­mes ​“A Sono­lenta” de Marta Mon­teiro, adap­ta­ção da obra de Anton Chekhov, e ​“Delí­rio em Las Vedras” de Edgar Pêra, base­ado no car­na­val da cidade de Tor­res Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tro­pi­cal Pre­vla”, curta metra­gem de Manu­ela Sobral, ​“Dry­land” de Liv Prior Col­li­an­der e o docu­men­tá­rio ​“The Sun­rise Story­tel­ler” de Kasha Slav­ner, são os fil­mes que com­põem mais uma ses­são dos Cami­nhos Mun­di­ais, que será exi­bida no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, pelas 19h45.
A última ses­são do dia, a cargo da Sele­ção Cami­nhos, está reser­vada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a opor­tu­ni­dade de assis­tir à ani­ma­ção ​“Sete” de Gus­tavo Sá e às cur­tas-fic­ci­o­nais ​“Ter­rain Vague” de Latifa Said, ​“A Lín­gua” de Adri­ana Mar­tins da Silva e ​“Coe­lho Mau” de Car­los Con­cei­ção.
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O quarto dia de fes­ti­val encerra com mais uma Mas­ter Ses­sion, desta vez com o tema ​“A dis­tri­bui­ção do cinema por­tu­guês”, com a par­ti­ci­pa­ção de Nuno Gon­çal­ves da Cine­Mundo, de Ste­fano Savio da Fil­min, de Car­los Gaio do Cina­nima, de Elsa Men­des do Plano Naci­o­nal de Cinema, com a mode­ra­ção de João Viana, em repre­sen­ta­ção da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Carlos GaioCinanima
Car­los Luís Gaio, nas­ceu em Espi­nho em 15 de abril de 1980. É licen­ci­ado em Direito pela Facul­dade de Direito da Uni­ver­si­dade do Porto, exer­ceu advo­ca­cia e atu­al­mente tra­ba­lha como jurista. No que res­peita a ati­vi­da­des desen­vol­vi­das em regime de volun­ta­ri­ado e num espí­rito de dina­mi­za­ção cul­tu­ral: Cola­bora com o CINANIMA regu­lar­mente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do fes­ti­val, desde a pro­du­ção de con­teú­dos edi­ti­o­ri­ais, secre­ta­ri­ado de júris, a pro­gra­ma­ção, entre outras ati­vi­da­des ope­ra­ci­o­nais do fes­ti­val, inte­grando atu­al­mente a sua Comis­são Orga­ni­za­dora (desde 2004); Foi reda­tor do jor­nal local ​“Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assu­mido as fun­ções de edi­tor de cul­tura deste sema­ná­rio de feve­reiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi reda­tor no Jor­nal ​“A Tri­buna” da FDUP; É ator no Tea­tro Popu­lar de Espi­nho desde 1992; Desde 1994 que é ati­vista regu­lar da ​“Nas­cente, Coo­pe­ra­tiva de Ação Cul­tu­ral”, tendo feito parte da dire­ção em diver­sos man­da­tos; Par­ti­cipa regu­lar­mente em ses­sões de poe­sia em Espi­nho e no Porto; e cola­bora pon­tu­al­mente com diver­sos agen­tes cri­a­ti­vos na pro­du­ção de con­teú­dos e escrita cri­a­tiva. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de ani­ma­ção em par­ti­cu­lar, mar­cando pre­sença em vários fes­ti­vais de cinema no nosso país e estran­geiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licen­ciou-se em His­tó­ria (1983), na F.L.U.L. – Uni­ver­si­dade de Lis­boa. Con­cluiu o Mes­trado em His­tó­ria de Arte (2000), na F.C.S.H. – Uni­ver­si­dade Nova de Lis­boa, com um estudo sobre A Obra do arqui­tecto Rosendo Car­va­lheira (1863−1919) e obteve o grau de Dou­tora em Letras, no ramo de Estu­dos de Cul­tura e de Lite­ra­tura – Espe­ci­a­li­dade em Estu­dos Ame­ri­ca­nos – Cinema, na Uni­ver­si­dade de Lis­boa, com tese subor­di­nada ao tema A Cruz, o Glá­dio e a Espada: repre­sen­ta­ções da His­tó­ria no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É pro­fes­sora do Ensino Secun­dá­rio na Escola Secun­dá­ria Dr. José Afonso (Sei­xal) e é for­ma­dora de pro­fes­so­res. No pre­sente ano letivo de 2014 – 15 assu­miu a coor­de­na­ção do Plano Naci­o­nal de Cinema. Tem cola­bo­rado em arti­gos que foram publi­ca­dos no âmbito de pro­jec­tos mais vas­tos: Dici­o­ná­rio Bio­grá­fico Par­la­men­tar: 1834 – 1910 (2005), Por­tu­gal Patri­mó­nio: Guia Inven­tá­rio (2007). Tem comu­ni­ca­ções publi­ca­das no âmbito de His­tó­ria da Arte e de Estu­dos Fíl­mi­cos. Tem como áreas pri­vi­le­gi­a­das de inves­ti­ga­ção a His­tó­ria da Cul­tura Con­tem­po­râ­nea, os Estu­dos Fíl­mi­cos e as áreas de Cinema e His­tó­ria e Cinema e Edu­ca­ção.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nas­ceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licen­ciou-se em direito em Coim­bra e estu­dou cinema no Porto. Tra­ba­lhou em pro­du­ção, som, story-board, rea­li­za­ção e final­mente argu­mento. Em 2007 escre­veu “ Olhos Ver­me­lhos” para Paulo Rocha. Entre­tanto tra­ba­lhou com cine­as­tas como José Alvaro, Rob Rom­bout, Filipe Rocha, Sague­neil, Sei­xas San­tos, Cesar Mon­teiro, Grilo, Biette, Manuel de Oli­veira , Sch­ro­e­ter… Come­çou a rea­li­zar os seus pró­prios fil­mes em 2004, ao lado de Iana Fer­reira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em com­pe­ti­ção) a que se segui­ram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas pre­mi­a­das em Ber­lim 2013. Pre­sen­te­mente tra­ba­lha na sua segunda longa metra­gem, pro­du­zida pela pro­du­tora que fun­dou, Papa­ve­ro­noir. Actu­al­mente é Secre­tá­rio-Geral da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gon­çal­ves é licen­ci­ado em Ciên­cias His­tó­ri­cas pela Uni­ver­si­dade Lusíada de Lis­boa. Ini­ciou o per­curso pro­fis­si­o­nal numa empresa mul­ti­na­ci­o­nal, da área do grande con­sumo em Madrid, Ames­ter­dão, Coló­nia, e mais tarde em Por­tu­gal. Foi Dire­tor de Mar­ke­ting da Edi­vi­deo (repre­sen­tante dos catá­lo­gos das Majors ame­ri­ca­nas Para­mount, Uni­ver­sal, Dre­amworks e 20th Cen­tury Fox). Pos­te­ri­or­mente foi Direc­tor Comer­cial de Dis­tri­bui­ção e Exi­bi­ção da Fil­mes Cas­tello Lopes, repre­sen­tante à época dos catá­lo­gos da 20th Cen­tury Fox e Mira­max na dis­tri­bui­ção para cinema. A par­tir de 1999 inte­gra os qua­dros da Luso­mundo, ini­ci­al­mente como Direc­tor de Mar­ke­ting e pos­te­ri­or­mente como Direc­tor Comer­cial, tendo mais tarde sido nome­ado Direc­tor Geral. Com a com­pra da Luso­mundo pela PT Por­tu­gal e com o pos­te­rior split para a ZON, é nome­ado Admi­nis­tra­dor Exe­cu­tivo da ZON Luso­mundo Audi­o­vi­su­ais. Desde janeiro de 2015 é part­ner da Cine­mundo.
Stefano SavioFilmin
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pt-tiagosantos · 7 years ago
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Ao quarto dia …
A 23º edi­ção do Fes­ti­val Cami­nhos do Cinema Por­tu­guês já vai a meio, mas ainda há mui­tos fil­mes a ser exi­bi­dos. No quarto dia do fes­ti­val, temos de novo um total de oito ses­sões.
O dia 30 de novem­bro marca a última ses­são dos Cami­nhos Juni­o­res. Pelas 10 horas, no Tea­tro Aca­dé­mico de Gil Vicente, os mais novos pode­rão assis­tir a ani­ma­ções como “#LINGO” de Vicente Niro, ​“Senhor Jaime” de Cláu­dio Sá, ​“O Gigante” de Júlio Van­ze­ler e ​“Sara­pa­te­ado” de Carina Cae­tano.
Pelas 14h30, no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, é exi­bido o epi­só­dio ​“Angola”, da série ​“No Tri­lho dos Naturalistas”,realizado por André Godi­nho, que faz che­gar até nós a his­tó­ria de qua­tro dos mais impor­tan­tes ecos­sis­te­mas encon­tra­dos em ter­ri­tó­rio moçam­bi­cano: os man­gais, as pra­da­rias de ervas.
A Sele­ção Cami­nhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma ses­são dedi­cada aos seni­o­res, com des­ta­que para ​“O Turno da Noite”, um drama rea­li­zado por Hugo Pedro, e para o docu­men­tá­rio de Cata­rina Bote­lho, ​“Notas de Campo”, que pro­cura per­ce­ber a forma como os anos de aus­te­ri­dade foram vivi­dos e sen­ti­dos atra­vés do diá­logo entre duas por­tu­gue­sas. Nesta ses­são pode ainda assis­tir-se à curta metra­gem ​“Ao Tele­fone Com Deus” de Vera Casaca , com a pre­sença da rea­li­za­dora e do pro­du­tor David Badalo, e à curta fic­ci­o­nal ​“Semente Exter­mi­na­dora” de Pedro Neves Mar­ques.
De volta ao Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, a Sele­ção Ensaios tem pro­gra­mada duas ses­sões nos horá­rios das 16h30 e das 18 horas. Na pri­meira ses­são, des­ti­nada ape­nas aos Ensaios Inter­na­ci­o­nais, poderá assis­tir-se ao drama ​“The Visi­tor” de Ali Bahar­lou, “678” de Eun­Jin Park, ​“Let Me In” de Max Dawic­zewski e ​“Ica­rus” de Tom Tel­ler, entre outros. A ses­são das 18 horas é dedi­cada aos Ensaios Naci­o­nais, ini­ci­ando com o docu­men­tá­rio ​“Palin­gé­nese” de Nuno Brau­mann e Pedro Koch e ter­mi­nando com a fic­ção ​“Ivan” de Ber­nardo Lopes, com des­ta­que para ​“We Are Des­pe­rate”, uma fic­ção de Joana Maria Sousa.
Nova ses­são da Sele­ção Cami­nhos pelas 17h30 no TAGV, com des­ta­que para a estreia de ​“Fre­e­lan­cer”, uma curta fic­ci­o­nal rea­li­zada pelos aço­ri­a­nos Fran­cisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo tam­bém assis­tir-se aos fil­mes ​“A Sono­lenta” de Marta Mon­teiro, adap­ta­ção da obra de Anton Chekhov, e ​“Delí­rio em Las Vedras” de Edgar Pêra, base­ado no car­na­val da cidade de Tor­res Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tro­pi­cal Pre­vla”, curta metra­gem de Manu­ela Sobral, ​“Dry­land” de Liv Prior Col­li­an­der e o docu­men­tá­rio ​“The Sun­rise Story­tel­ler” de Kasha Slav­ner, são os fil­mes que com­põem mais uma ses­são dos Cami­nhos Mun­di­ais, que será exi­bida no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, pelas 19h45.
A última ses­são do dia, a cargo da Sele­ção Cami­nhos, está reser­vada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a opor­tu­ni­dade de assis­tir à ani­ma­ção ​“Sete” de Gus­tavo Sá e às cur­tas-fic­ci­o­nais ​“Ter­rain Vague” de Latifa Said, ​“A Lín­gua” de Adri­ana Mar­tins da Silva e ​“Coe­lho Mau” de Car­los Con­cei­ção.
youtube
O quarto dia de fes­ti­val encerra com mais uma Mas­ter Ses­sion, desta vez com o tema ​“A dis­tri­bui­ção do cinema por­tu­guês”, com a par­ti­ci­pa­ção de Nuno Gon­çal­ves da Cine­Mundo, de Ste­fano Savio da Fil­min, de Car­los Gaio do Cina­nima, de Elsa Men­des do Plano Naci­o­nal de Cinema, com a mode­ra­ção de João Viana, em repre­sen­ta­ção da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Carlos GaioCinanima
Car­los Luís Gaio, nas­ceu em Espi­nho em 15 de abril de 1980. É licen­ci­ado em Direito pela Facul­dade de Direito da Uni­ver­si­dade do Porto, exer­ceu advo­ca­cia e atu­al­mente tra­ba­lha como jurista. No que res­peita a ati­vi­da­des desen­vol­vi­das em regime de volun­ta­ri­ado e num espí­rito de dina­mi­za­ção cul­tu­ral: Cola­bora com o CINANIMA regu­lar­mente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do fes­ti­val, desde a pro­du­ção de con­teú­dos edi­ti­o­ri­ais, secre­ta­ri­ado de júris, a pro­gra­ma­ção, entre outras ati­vi­da­des ope­ra­ci­o­nais do fes­ti­val, inte­grando atu­al­mente a sua Comis­são Orga­ni­za­dora (desde 2004); Foi reda­tor do jor­nal local ​“Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assu­mido as fun­ções de edi­tor de cul­tura deste sema­ná­rio de feve­reiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi reda­tor no Jor­nal ​“A Tri­buna” da FDUP; É ator no Tea­tro Popu­lar de Espi­nho desde 1992; Desde 1994 que é ati­vista regu­lar da ​“Nas­cente, Coo­pe­ra­tiva de Ação Cul­tu­ral”, tendo feito parte da dire­ção em diver­sos man­da­tos; Par­ti­cipa regu­lar­mente em ses­sões de poe­sia em Espi­nho e no Porto; e cola­bora pon­tu­al­mente com diver­sos agen­tes cri­a­ti­vos na pro­du­ção de con­teú­dos e escrita cri­a­tiva. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de ani­ma­ção em par­ti­cu­lar, mar­cando pre­sença em vários fes­ti­vais de cinema no nosso país e estran­geiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licen­ciou-se em His­tó­ria (1983), na F.L.U.L. – Uni­ver­si­dade de Lis­boa. Con­cluiu o Mes­trado em His­tó­ria de Arte (2000), na F.C.S.H. – Uni­ver­si­dade Nova de Lis­boa, com um estudo sobre A Obra do arqui­tecto Rosendo Car­va­lheira (1863−1919) e obteve o grau de Dou­tora em Letras, no ramo de Estu­dos de Cul­tura e de Lite­ra­tura – Espe­ci­a­li­dade em Estu­dos Ame­ri­ca­nos – Cinema, na Uni­ver­si­dade de Lis­boa, com tese subor­di­nada ao tema A Cruz, o Glá­dio e a Espada: repre­sen­ta­ções da His­tó­ria no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É pro­fes­sora do Ensino Secun­dá­rio na Escola Secun­dá­ria Dr. José Afonso (Sei­xal) e é for­ma­dora de pro­fes­so­res. No pre­sente ano letivo de 2014 – 15 assu­miu a coor­de­na­ção do Plano Naci­o­nal de Cinema. Tem cola­bo­rado em arti­gos que foram publi­ca­dos no âmbito de pro­jec­tos mais vas­tos: Dici­o­ná­rio Bio­grá­fico Par­la­men­tar: 1834 – 1910 (2005), Por­tu­gal Patri­mó­nio: Guia Inven­tá­rio (2007). Tem comu­ni­ca­ções publi­ca­das no âmbito de His­tó­ria da Arte e de Estu­dos Fíl­mi­cos. Tem como áreas pri­vi­le­gi­a­das de inves­ti­ga­ção a His­tó­ria da Cul­tura Con­tem­po­râ­nea, os Estu­dos Fíl­mi­cos e as áreas de Cinema e His­tó­ria e Cinema e Edu­ca­ção.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nas­ceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licen­ciou-se em direito em Coim­bra e estu­dou cinema no Porto. Tra­ba­lhou em pro­du­ção, som, story-board, rea­li­za­ção e final­mente argu­mento. Em 2007 escre­veu “ Olhos Ver­me­lhos” para Paulo Rocha. Entre­tanto tra­ba­lhou com cine­as­tas como José Alvaro, Rob Rom­bout, Filipe Rocha, Sague­neil, Sei­xas San­tos, Cesar Mon­teiro, Grilo, Biette, Manuel de Oli­veira , Sch­ro­e­ter… Come­çou a rea­li­zar os seus pró­prios fil­mes em 2004, ao lado de Iana Fer­reira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em com­pe­ti­ção) a que se segui­ram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas pre­mi­a­das em Ber­lim 2013. Pre­sen­te­mente tra­ba­lha na sua segunda longa metra­gem, pro­du­zida pela pro­du­tora que fun­dou, Papa­ve­ro­noir. Actu­al­mente é Secre­tá­rio-Geral da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gon­çal­ves é licen­ci­ado em Ciên­cias His­tó­ri­cas pela Uni­ver­si­dade Lusíada de Lis­boa. Ini­ciou o per­curso pro­fis­si­o­nal numa empresa mul­ti­na­ci­o­nal, da área do grande con­sumo em Madrid, Ames­ter­dão, Coló­nia, e mais tarde em Por­tu­gal. Foi Dire­tor de Mar­ke­ting da Edi­vi­deo (repre­sen­tante dos catá­lo­gos das Majors ame­ri­ca­nas Para­mount, Uni­ver­sal, Dre­amworks e 20th Cen­tury Fox). Pos­te­ri­or­mente foi Direc­tor Comer­cial de Dis­tri­bui­ção e Exi­bi­ção da Fil­mes Cas­tello Lopes, repre­sen­tante à época dos catá­lo­gos da 20th Cen­tury Fox e Mira­max na dis­tri­bui­ção para cinema. A par­tir de 1999 inte­gra os qua­dros da Luso­mundo, ini­ci­al­mente como Direc­tor de Mar­ke­ting e pos­te­ri­or­mente como Direc­tor Comer­cial, tendo mais tarde sido nome­ado Direc­tor Geral. Com a com­pra da Luso­mundo pela PT Por­tu­gal e com o pos­te­rior split para a ZON, é nome­ado Admi­nis­tra­dor Exe­cu­tivo da ZON Luso­mundo Audi­o­vi­su­ais. Desde janeiro de 2015 é part­ner da Cine­mundo.
Stefano SavioFilmin
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Ao quarto dia …
A 23º edi­ção do Fes­ti­val Cami­nhos do Cinema Por­tu­guês já vai a meio, mas ainda há mui­tos fil­mes a ser exi­bi­dos. No quarto dia do fes­ti­val, temos de novo um total de oito ses­sões.
O dia 30 de novem­bro marca a última ses­são dos Cami­nhos Juni­o­res. Pelas 10 horas, no Tea­tro Aca­dé­mico de Gil Vicente, os mais novos pode­rão assis­tir a ani­ma­ções como “#LINGO” de Vicente Niro, ​“Senhor Jaime” de Cláu­dio Sá, ​“O Gigante” de Júlio Van­ze­ler e ​“Sara­pa­te­ado” de Carina Cae­tano.
Pelas 14h30, no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, é exi­bido o epi­só­dio ​“Angola”, da série ​“No Tri­lho dos Naturalistas”,realizado por André Godi­nho, que faz che­gar até nós a his­tó­ria de qua­tro dos mais impor­tan­tes ecos­sis­te­mas encon­tra­dos em ter­ri­tó­rio moçam­bi­cano: os man­gais, as pra­da­rias de ervas.
A Sele­ção Cami­nhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma ses­são dedi­cada aos seni­o­res, com des­ta­que para ​“O Turno da Noite”, um drama rea­li­zado por Hugo Pedro, e para o docu­men­tá­rio de Cata­rina Bote­lho, ​“Notas de Campo”, que pro­cura per­ce­ber a forma como os anos de aus­te­ri­dade foram vivi­dos e sen­ti­dos atra­vés do diá­logo entre duas por­tu­gue­sas. Nesta ses­são pode ainda assis­tir-se à curta metra­gem ​“Ao Tele­fone Com Deus” de Vera Casaca , com a pre­sença da rea­li­za­dora e do pro­du­tor David Badalo, e à curta fic­ci­o­nal ​“Semente Exter­mi­na­dora” de Pedro Neves Mar­ques.
De volta ao Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, a Sele­ção Ensaios tem pro­gra­mada duas ses­sões nos horá­rios das 16h30 e das 18 horas. Na pri­meira ses­são, des­ti­nada ape­nas aos Ensaios Inter­na­ci­o­nais, poderá assis­tir-se ao drama ​“The Visi­tor” de Ali Bahar­lou, “678” de Eun­Jin Park, ​“Let Me In” de Max Dawic­zewski e ​“Ica­rus” de Tom Tel­ler, entre outros. A ses­são das 18 horas é dedi­cada aos Ensaios Naci­o­nais, ini­ci­ando com o docu­men­tá­rio ​“Palin­gé­nese” de Nuno Brau­mann e Pedro Koch e ter­mi­nando com a fic­ção ​“Ivan” de Ber­nardo Lopes, com des­ta­que para ​“We Are Des­pe­rate”, uma fic­ção de Joana Maria Sousa.
Nova ses­são da Sele­ção Cami­nhos pelas 17h30 no TAGV, com des­ta­que para a estreia de ​“Fre­e­lan­cer”, uma curta fic­ci­o­nal rea­li­zada pelos aço­ri­a­nos Fran­cisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo tam­bém assis­tir-se aos fil­mes ​“A Sono­lenta” de Marta Mon­teiro, adap­ta­ção da obra de Anton Chekhov, e ​“Delí­rio em Las Vedras” de Edgar Pêra, base­ado no car­na­val da cidade de Tor­res Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tro­pi­cal Pre­vla”, curta metra­gem de Manu­ela Sobral, ​“Dry­land” de Liv Prior Col­li­an­der e o docu­men­tá­rio ​“The Sun­rise Story­tel­ler” de Kasha Slav­ner, são os fil­mes que com­põem mais uma ses­são dos Cami­nhos Mun­di­ais, que será exi­bida no Mini-Audi­tó­rio Sal­gado Zenha, pelas 19h45.
A última ses­são do dia, a cargo da Sele­ção Cami­nhos, está reser­vada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a opor­tu­ni­dade de assis­tir à ani­ma­ção ​“Sete” de Gus­tavo Sá e às cur­tas-fic­ci­o­nais ​“Ter­rain Vague” de Latifa Said, ​“A Lín­gua” de Adri­ana Mar­tins da Silva e ​“Coe­lho Mau” de Car­los Con­cei­ção.
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O quarto dia de fes­ti­val encerra com mais uma Mas­ter Ses­sion, desta vez com o tema ​“A dis­tri­bui­ção do cinema por­tu­guês”, com a par­ti­ci­pa­ção de Nuno Gon­çal­ves da Cine­Mundo, de Ste­fano Savio da Fil­min, de Car­los Gaio do Cina­nima, de Elsa Men­des do Plano Naci­o­nal de Cinema, com a mode­ra­ção de João Viana, em repre­sen­ta­ção da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Carlos GaioCinanima
Car­los Luís Gaio, nas­ceu em Espi­nho em 15 de abril de 1980. É licen­ci­ado em Direito pela Facul­dade de Direito da Uni­ver­si­dade do Porto, exer­ceu advo­ca­cia e atu­al­mente tra­ba­lha como jurista. No que res­peita a ati­vi­da­des desen­vol­vi­das em regime de volun­ta­ri­ado e num espí­rito de dina­mi­za­ção cul­tu­ral: Cola­bora com o CINANIMA regu­lar­mente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do fes­ti­val, desde a pro­du­ção de con­teú­dos edi­ti­o­ri­ais, secre­ta­ri­ado de júris, a pro­gra­ma­ção, entre outras ati­vi­da­des ope­ra­ci­o­nais do fes­ti­val, inte­grando atu­al­mente a sua Comis­são Orga­ni­za­dora (desde 2004); Foi reda­tor do jor­nal local ​“Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assu­mido as fun­ções de edi­tor de cul­tura deste sema­ná­rio de feve­reiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi reda­tor no Jor­nal ​“A Tri­buna” da FDUP; É ator no Tea­tro Popu­lar de Espi­nho desde 1992; Desde 1994 que é ati­vista regu­lar da ​“Nas­cente, Coo­pe­ra­tiva de Ação Cul­tu­ral”, tendo feito parte da dire­ção em diver­sos man­da­tos; Par­ti­cipa regu­lar­mente em ses­sões de poe­sia em Espi­nho e no Porto; e cola­bora pon­tu­al­mente com diver­sos agen­tes cri­a­ti­vos na pro­du­ção de con­teú­dos e escrita cri­a­tiva. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de ani­ma­ção em par­ti­cu­lar, mar­cando pre­sença em vários fes­ti­vais de cinema no nosso país e estran­geiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licen­ciou-se em His­tó­ria (1983), na F.L.U.L. – Uni­ver­si­dade de Lis­boa. Con­cluiu o Mes­trado em His­tó­ria de Arte (2000), na F.C.S.H. – Uni­ver­si­dade Nova de Lis­boa, com um estudo sobre A Obra do arqui­tecto Rosendo Car­va­lheira (1863−1919) e obteve o grau de Dou­tora em Letras, no ramo de Estu­dos de Cul­tura e de Lite­ra­tura – Espe­ci­a­li­dade em Estu­dos Ame­ri­ca­nos – Cinema, na Uni­ver­si­dade de Lis­boa, com tese subor­di­nada ao tema A Cruz, o Glá­dio e a Espada: repre­sen­ta­ções da His­tó­ria no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É pro­fes­sora do Ensino Secun­dá­rio na Escola Secun­dá­ria Dr. José Afonso (Sei­xal) e é for­ma­dora de pro­fes­so­res. No pre­sente ano letivo de 2014 – 15 assu­miu a coor­de­na­ção do Plano Naci­o­nal de Cinema. Tem cola­bo­rado em arti­gos que foram publi­ca­dos no âmbito de pro­jec­tos mais vas­tos: Dici­o­ná­rio Bio­grá­fico Par­la­men­tar: 1834 – 1910 (2005), Por­tu­gal Patri­mó­nio: Guia Inven­tá­rio (2007). Tem comu­ni­ca­ções publi­ca­das no âmbito de His­tó­ria da Arte e de Estu­dos Fíl­mi­cos. Tem como áreas pri­vi­le­gi­a­das de inves­ti­ga­ção a His­tó­ria da Cul­tura Con­tem­po­râ­nea, os Estu­dos Fíl­mi­cos e as áreas de Cinema e His­tó­ria e Cinema e Edu­ca­ção.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nas­ceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licen­ciou-se em direito em Coim­bra e estu­dou cinema no Porto. Tra­ba­lhou em pro­du­ção, som, story-board, rea­li­za­ção e final­mente argu­mento. Em 2007 escre­veu “ Olhos Ver­me­lhos” para Paulo Rocha. Entre­tanto tra­ba­lhou com cine­as­tas como José Alvaro, Rob Rom­bout, Filipe Rocha, Sague­neil, Sei­xas San­tos, Cesar Mon­teiro, Grilo, Biette, Manuel de Oli­veira , Sch­ro­e­ter… Come­çou a rea­li­zar os seus pró­prios fil­mes em 2004, ao lado de Iana Fer­reira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em com­pe­ti­ção) a que se segui­ram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas pre­mi­a­das em Ber­lim 2013. Pre­sen­te­mente tra­ba­lha na sua segunda longa metra­gem, pro­du­zida pela pro­du­tora que fun­dou, Papa­ve­ro­noir. Actu­al­mente é Secre­tá­rio-Geral da Asso­ci­a­ção de Pro­du­to­res de Cinema e Audi­o­vi­sual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gon­çal­ves é licen­ci­ado em Ciên­cias His­tó­ri­cas pela Uni­ver­si­dade Lusíada de Lis­boa. Ini­ciou o per­curso pro­fis­si­o­nal numa empresa mul­ti­na­ci­o­nal, da área do grande con­sumo em Madrid, Ames­ter­dão, Coló­nia, e mais tarde em Por­tu­gal. Foi Dire­tor de Mar­ke­ting da Edi­vi­deo (repre­sen­tante dos catá­lo­gos das Majors ame­ri­ca­nas Para­mount, Uni­ver­sal, Dre­amworks e 20th Cen­tury Fox). Pos­te­ri­or­mente foi Direc­tor Comer­cial de Dis­tri­bui­ção e Exi­bi­ção da Fil­mes Cas­tello Lopes, repre­sen­tante à época dos catá­lo­gos da 20th Cen­tury Fox e Mira­max na dis­tri­bui­ção para cinema. A par­tir de 1999 inte­gra os qua­dros da Luso­mundo, ini­ci­al­mente como Direc­tor de Mar­ke­ting e pos­te­ri­or­mente como Direc­tor Comer­cial, tendo mais tarde sido nome­ado Direc­tor Geral. Com a com­pra da Luso­mundo pela PT Por­tu­gal e com o pos­te­rior split para a ZON, é nome­ado Admi­nis­tra­dor Exe­cu­tivo da ZON Luso­mundo Audi­o­vi­su­ais. Desde janeiro de 2015 é part­ner da Cine­mundo.
Stefano SavioFilmin
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blcssom · 11 days ago
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the eye roll is automatic, a trained response to eden's bullshit that seemed to be muscle memory now. "how about you stop trying to give me the answer you think i want and be fucking honest for once? a novel concept for you, i know." granted, it shouldn't matter why she's there: vera had promised to take care of the problem she'd let slip away should they ever cross paths again. "the longer you stall the less reason i have not to kill you."
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"i've been hungry?" the answer came out with a shrug despite a very lethal woman was in her midst. however, eden also felt like she sort of could get away with murder around her. soooo.... "jesusfuckshit!" she turned to her, hands pressing to her chest as she went to stop her from... well, whatever threatening thing she was about to do. "or i missed you? is that one better? a little easier on the ears? softer to chew? i have no idea what mood you're into, vera babe. so, if you want to make this easier for me..."
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blcssom · 19 days ago
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she'd already come out from the shadow she'd slipped into, waiting patiently behind the other woman for her to stop speaking before announcing her presence. "i told you not to come back here, eden. in no uncertain terms, too, i was pretty deliberate in that." still, vera can't deny how nice it is to see the demon in one piece. "first of all, you know full well that i like more direct foreplay. second, you have thirty seconds to tell me what it is you're doing here."
closed starter for @blcssom
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"alright, you found me. wanna do me a favour and show yourself? i'm so fucking sick of your hide and seek bullshit." she glanced around the newly purchased apartment, thinking she'd have at least a few weeks to steal the soul and money off of the men she slept with. "or is that your preferred kind of foreplay?"
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