#( int/ vera ramos. )
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her eyes narrowed as eden tried to explain herself, resisting the urge to reminisce with her over a time where they'd both enjoyed that sensation. "that doesn't sound like you." she'd never known the other woman to be messy as much as she had been calculated, albeit in an apathetic, devil-may-care way. "were you trying to get my attention? because if you have something to say to me, i'd rather not have to play whatever game you're concocting to decode it: you can just tell me." not that she'd ever known the demon to make any conversation about their feelings easy.
"it's more potent here, which is probably why you're around. you know that feeling at night, where it feels damp and yet the roads are bare and dry?" she sighed a little, a happy sigh. "that feeling... it's like a drug. and there are so many horrible, insane horny men who make it so much easier for me to get what i need." and i miss you, she wanted to say, but eden couldn't admit that. too much vulnerability for a demon like her. "truth be told, babe... i don't have a good reason for you not to kill me. i wanted to have a little fun and then leave before you caught wind. but you caught wind a whole lot sooner than expected. i guess i got... messy."
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La parola al silenzio
Il bisogno di pensare rimanda al primato della parola e alla mente che pensa, e che così elabora saggezza e sapienza; il bisogno di non pensare rimanda al primato del silenzio e alla mente che non pensa, e che così ritorna a essere spensierata approdando al silenzio interiore. Viviamo di parole e di silenzi, abbiamo bisogno di entrambi, ma che cosa ha il primato nella vita: la parola o il silenzio? Quale dei due offre il più solido sostegno vitale? Quale dei due ci è più necessario per vivere?
Si può affrontare adeguatamente il problema sollevato solo se si chiarisce prima che cosa si intende per silenzio. Pongo quindi tre domande per cercare di circoscrivere e penetrare tale fenomeno: cos’è il silenzio? Qual è il suo contrario? Cosa si ottiene facendo silenzio?
In questo paragrafo mi occupo della prima domanda e nell’affrontarla seguo uno stile diffuso tra i gesuiti che si dice siano soliti iniziare la risposta ponendo un’altra domanda. Sicché alla domanda sulla natura del silenzio faccio seguire quest’altra: un sasso può fare silenzio? La mia risposta è no: un sasso è muto, non può parlare e quindi non può fare silenzio. Intendo sostenere che il silenzio degli esseri umani non è mera assenza di parola o di suono; il silenzio, inteso come stile da far assumere alla mente e grazie a cui è possibile pensare, è scelta, disposizione, volontà. Volontà di che? Di porre in primo piano l’ascolto. Il silenzio degli esseri umani è un’opzione della libertà, e per questo non è mai senza il verbo, anzitutto il verbo fare, ma poi anche altri verbi come rispettare, sentire, ascoltare, contemplare, imporre, rompere… Al contrario degli oggetti privi di parola che non possono fare silenzio, nell’ambito umano si accede al silenzio e alla dimensione dell’essere che esso dischiude solo sapendolo e volendolo fare: si sta in silenzio, si rimane in silenzio, si mantiene il silenzio, si custodisce il silenzio. Ben lungi dall’essere mutismo, il silenzio degli esseri umani appare perciò come un’articolazione del logos, come una forma più consapevole, più avvertita, più socievole, di relazione con gli altri e, ancora più profondamente, con sé.
Quando parlo di relazione intendo riferirmi anzitutto a qualcosa di fisico, al fatto più volte ribadito che ogni cosa è un sistema, dall’atomo e prima ancora dagli elementi che lo compongono fino alle stelle e alle galassie, tutti enti che risultano dall’aggregazione di altre più piccole componenti. Ma se ogni cosa è un sistema, allora la logica della natura è strutturalmente volta alla creazione di sistemi: la natura funziona creando sistemi. E come si crea un sistema? Si crea assemblando elementi originariamente diversi e a loro volta scaturiti dalla logica sistemica. Tale logica si può anche chiamare comunicazione. La logica relazionale che permette l’aggregazione è comunicazione, nel senso che elementi estranei tra loro comunicano e diventano comuni, formano un’unità superiore. Tutto nel mondo è un sistema, quindi tutto comunica, tutto si parla. Essere, consistere, sussistere significa comunicare, e la logica che presiede il mondo è la comunicazione.
Se il silenzio fosse mutismo, noi, per praticarlo, dovremmo cessare di comunicare, ma questo significherebbe uscire dalla logica primaria alla base della vita. E in effetti vi sono forme di silenzio contrarie alla logica della vita, si pensi al gelo tra persone che hanno litigato e che non si parlano più: tra loro la vita ha praticamente cessato di scorrere. Il silenzio che scaturisce dalla logica della vita e che intende servirla è però di altro genere, non è mutismo, ma disposizione della mente che intende ascoltare e servire il ritmo originario della comunicazione: tacere, udire, comprendere e porsi con le proprie parole e le proprie azioni a servizio della logica sistemica. Il silenzio è la condizione esistenziale per la profondità, la conoscenza, la capacità di vedere rettamente quello che c’è ed evitare di vedere quello che non c’è. E la condizione per esercitare la prima virtù cardinale, la saggezza che opera come discernimento; e ancor più per giungere alle altre virtù che Aristotele denominava dianoetiche in quanto riguardanti «le disposizioni con le quali l’anima dice il vero», le quali, oltre la saggezza, sono l’arte, la scienza, la sapienza e l’intelletto.
Ma qual è il contrario del silenzio?
Se il contrario del silenzio fosse la parola (intesa come comunicazione o relazione originaria), il silenzio sarebbe un nemico della vita e un servitore della morte, visto che la logica della natura e della vita è la comunicazione. Ma il contrario del silenzio non è la comunicazione: lo si coglie dal fatto che anche il silenzio talora comunica, spesso persino in modo più intenso della parola pronunciata, basti pensare agli sguardi, a quanto uno sguardo possa trasmettere calore, intesa, desiderio, oppure freddo, gelo, ostilità.
Il contrario del silenzio è piuttosto il rumore. In particolare il rumore esteriore della chiacchiera, e il rumore interiore dell’agitazione, quel lavorio ininterrotto e disordinato in preda all’emotività che è la vita ordinaria della mente, paragonata in India a un albero pieno di scimmie che urlano e che saltano da un ramo all’altro.
Il silenzio e il rumore si comprendono nella loro opposizione in riferimento al fenomeno originario della comunicazione. Il silenzio è la disposizione della mente da parte di chi intende servire la logica originaria della comunicazione, il rumore è la disposizione contraria di chi o non è in grado di servire una realtà più grande per la fragilità del suo ego avvolto da paure e superficialità, oppure non intende farlo perché vede e vuole solo se stesso. In particolare in quest’ultimo caso si ha quella tipologia di ego-egoismo che mira ad asservire ogni cosa a sé e al proprio interesse, la disposizione di chi non intende comprendere ma solo prendere, perché vive un rapporto con la realtà unicamente all’insegna del guadagno, e quando pensa, pensa sempre e solo a come guadagnare e a come affermarsi, sicché il pensare non è altro che una grande affermazione dell’ego; come quel personaggio di Tolstoj, così orgoglioso di sé e del suo successo professionale, che si vantava dentro di sé di «non dormire nemmeno di notte, con i pensieri che a forza di pensarli te li senti come un guanciale sotto la testa».
Fossero anche i pensieri più alti, le teorie più innovative, le filosofie più originali, i pensieri fuoriusciti da un ego così prigioniero di sé e che nascono dal rumore di fondo della volontà di appropriazione sono destinati a riprodurre la medesima disposizione di fondo: prigionia che riproduce prigionia. Anche alla più sconfinata erudizione il rumore di fondo della volontà appropriativa dell’ego impedisce una reale capacità di vedere, di sentire nel senso originario di provare sentimenti, e quindi di entrare in empatia e di capire veramente. Chi è in preda al rumore interiore è sempre destinato a ignorare la vera essenza del fenomeno.
Vito Mancuso, Il bisogno di pensare, ed. Garzanti, 2017
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Ao quarto dia …
A 23º edição do Festival Caminhos do Cinema Português já vai a meio, mas ainda há muitos filmes a ser exibidos. No quarto dia do festival, temos de novo um total de oito sessões.
O dia 30 de novembro marca a última sessão dos Caminhos Juniores. Pelas 10 horas, no Teatro Académico de Gil Vicente, os mais novos poderão assistir a animações como “#LINGO” de Vicente Niro, “Senhor Jaime” de Cláudio Sá, “O Gigante” de Júlio Vanzeler e “Sarapateado” de Carina Caetano.
Pelas 14h30, no Mini-Auditório Salgado Zenha, é exibido o episódio “Angola”, da série “No Trilho dos Naturalistas”,realizado por André Godinho, que faz chegar até nós a história de quatro dos mais importantes ecossistemas encontrados em território moçambicano: os mangais, as pradarias de ervas.
A Seleção Caminhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma sessão dedicada aos seniores, com destaque para “O Turno da Noite”, um drama realizado por Hugo Pedro, e para o documentário de Catarina Botelho, “Notas de Campo”, que procura perceber a forma como os anos de austeridade foram vividos e sentidos através do diálogo entre duas portuguesas. Nesta sessão pode ainda assistir-se à curta metragem “Ao Telefone Com Deus” de Vera Casaca , com a presença da realizadora e do produtor David Badalo, e à curta ficcional “Semente Exterminadora” de Pedro Neves Marques.
De volta ao Mini-Auditório Salgado Zenha, a Seleção Ensaios tem programada duas sessões nos horários das 16h30 e das 18 horas. Na primeira sessão, destinada apenas aos Ensaios Internacionais, poderá assistir-se ao drama “The Visitor” de Ali Baharlou, “678” de EunJin Park, “Let Me In” de Max Dawiczewski e “Icarus” de Tom Teller, entre outros. A sessão das 18 horas é dedicada aos Ensaios Nacionais, iniciando com o documentário “Palingénese” de Nuno Braumann e Pedro Koch e terminando com a ficção “Ivan” de Bernardo Lopes, com destaque para “We Are Desperate”, uma ficção de Joana Maria Sousa.
Nova sessão da Seleção Caminhos pelas 17h30 no TAGV, com destaque para a estreia de “Freelancer”, uma curta ficcional realizada pelos açorianos Francisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo também assistir-se aos filmes “A Sonolenta” de Marta Monteiro, adaptação da obra de Anton Chekhov, e “Delírio em Las Vedras” de Edgar Pêra, baseado no carnaval da cidade de Torres Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tropical Prevla”, curta metragem de Manuela Sobral, “Dryland” de Liv Prior Colliander e o documentário “The Sunrise Storyteller” de Kasha Slavner, são os filmes que compõem mais uma sessão dos Caminhos Mundiais, que será exibida no Mini-Auditório Salgado Zenha, pelas 19h45.
A última sessão do dia, a cargo da Seleção Caminhos, está reservada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a oportunidade de assistir à animação “Sete” de Gustavo Sá e às curtas-ficcionais “Terrain Vague” de Latifa Said, “A Língua” de Adriana Martins da Silva e “Coelho Mau” de Carlos Conceição.
youtube
O quarto dia de festival encerra com mais uma Master Session, desta vez com o tema “A distribuição do cinema português”, com a participação de Nuno Gonçalves da CineMundo, de Stefano Savio da Filmin, de Carlos Gaio do Cinanima, de Elsa Mendes do Plano Nacional de Cinema, com a moderação de João Viana, em representação da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Carlos GaioCinanima
Carlos Luís Gaio, nasceu em Espinho em 15 de abril de 1980. É licenciado em Direito pela Faculdade de Direito da Universidade do Porto, exerceu advocacia e atualmente trabalha como jurista. No que respeita a atividades desenvolvidas em regime de voluntariado e num espírito de dinamização cultural: Colabora com o CINANIMA regularmente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do festival, desde a produção de conteúdos editioriais, secretariado de júris, a programação, entre outras atividades operacionais do festival, integrando atualmente a sua Comissão Organizadora (desde 2004); Foi redator do jornal local “Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assumido as funções de editor de cultura deste semanário de fevereiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi redator no Jornal “A Tribuna” da FDUP; É ator no Teatro Popular de Espinho desde 1992; Desde 1994 que é ativista regular da “Nascente, Cooperativa de Ação Cultural”, tendo feito parte da direção em diversos mandatos; Participa regularmente em sessões de poesia em Espinho e no Porto; e colabora pontualmente com diversos agentes criativos na produção de conteúdos e escrita criativa. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de animação em particular, marcando presença em vários festivais de cinema no nosso país e estrangeiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licenciou-se em História (1983), na F.L.U.L. – Universidade de Lisboa. Concluiu o Mestrado em História de Arte (2000), na F.C.S.H. – Universidade Nova de Lisboa, com um estudo sobre A Obra do arquitecto Rosendo Carvalheira (1863−1919) e obteve o grau de Doutora em Letras, no ramo de Estudos de Cultura e de Literatura – Especialidade em Estudos Americanos – Cinema, na Universidade de Lisboa, com tese subordinada ao tema A Cruz, o Gládio e a Espada: representações da História no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É professora do Ensino Secundário na Escola Secundária Dr. José Afonso (Seixal) e é formadora de professores. No presente ano letivo de 2014 – 15 assumiu a coordenação do Plano Nacional de Cinema. Tem colaborado em artigos que foram publicados no âmbito de projectos mais vastos: Dicionário Biográfico Parlamentar: 1834 – 1910 (2005), Portugal Património: Guia Inventário (2007). Tem comunicações publicadas no âmbito de História da Arte e de Estudos Fílmicos. Tem como áreas privilegiadas de investigação a História da Cultura Contemporânea, os Estudos Fílmicos e as áreas de Cinema e História e Cinema e Educação.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nasceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licenciou-se em direito em Coimbra e estudou cinema no Porto. Trabalhou em produção, som, story-board, realização e finalmente argumento. Em 2007 escreveu “ Olhos Vermelhos” para Paulo Rocha. Entretanto trabalhou com cineastas como José Alvaro, Rob Rombout, Filipe Rocha, Sagueneil, Seixas Santos, Cesar Monteiro, Grilo, Biette, Manuel de Oliveira , Schroeter… Começou a realizar os seus próprios filmes em 2004, ao lado de Iana Ferreira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em competição) a que se seguiram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas premiadas em Berlim 2013. Presentemente trabalha na sua segunda longa metragem, produzida pela produtora que fundou, Papaveronoir. Actualmente é Secretário-Geral da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gonçalves é licenciado em Ciências Históricas pela Universidade Lusíada de Lisboa. Iniciou o percurso profissional numa empresa multinacional, da área do grande consumo em Madrid, Amesterdão, Colónia, e mais tarde em Portugal. Foi Diretor de Marketing da Edivideo (representante dos catálogos das Majors americanas Paramount, Universal, Dreamworks e 20th Century Fox). Posteriormente foi Director Comercial de Distribuição e Exibição da Filmes Castello Lopes, representante à época dos catálogos da 20th Century Fox e Miramax na distribuição para cinema. A partir de 1999 integra os quadros da Lusomundo, inicialmente como Director de Marketing e posteriormente como Director Comercial, tendo mais tarde sido nomeado Director Geral. Com a compra da Lusomundo pela PT Portugal e com o posterior split para a ZON, é nomeado Administrador Executivo da ZON Lusomundo Audiovisuais. Desde janeiro de 2015 é partner da Cinemundo.
Stefano SavioFilmin
#678#A Língua#A Sonolenta#Adriana Martins da Silva#Ali Baharlou#Ao Telefone com Deus#Camille Roubinowitz#caminhos do cinema português#Carlos Conceição#Catarina Botelho#Catherine Lardé#cinema#Coelho Mau#coimbra#Delirio em Las Vedras#DRYLAND#Edgar Pêra#Edwin Leeds#EunJin Park#festival#film festival#Francisco Lacerda e Afonso Lopes#Freelancer#GP-to#Gustavo Sá#Hugo Pedro#Icarus#Jean-Baptiste Aziere#Jonathan Valette#Kasha Slavner
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Ao quarto dia …
A 23º edição do Festival Caminhos do Cinema Português já vai a meio, mas ainda há muitos filmes a ser exibidos. No quarto dia do festival, temos de novo um total de oito sessões.
O dia 30 de novembro marca a última sessão dos Caminhos Juniores. Pelas 10 horas, no Teatro Académico de Gil Vicente, os mais novos poderão assistir a animações como “#LINGO” de Vicente Niro, “Senhor Jaime” de Cláudio Sá, “O Gigante” de Júlio Vanzeler e “Sarapateado” de Carina Caetano.
Pelas 14h30, no Mini-Auditório Salgado Zenha, é exibido o episódio “Angola”, da série “No Trilho dos Naturalistas”,realizado por André Godinho, que faz chegar até nós a história de quatro dos mais importantes ecossistemas encontrados em território moçambicano: os mangais, as pradarias de ervas.
A Seleção Caminhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma sessão dedicada aos seniores, com destaque para “O Turno da Noite”, um drama realizado por Hugo Pedro, e para o documentário de Catarina Botelho, “Notas de Campo”, que procura perceber a forma como os anos de austeridade foram vividos e sentidos através do diálogo entre duas portuguesas. Nesta sessão pode ainda assistir-se à curta metragem “Ao Telefone Com Deus” de Vera Casaca , com a presença da realizadora e do produtor David Badalo, e à curta ficcional “Semente Exterminadora” de Pedro Neves Marques.
De volta ao Mini-Auditório Salgado Zenha, a Seleção Ensaios tem programada duas sessões nos horários das 16h30 e das 18 horas. Na primeira sessão, destinada apenas aos Ensaios Internacionais, poderá assistir-se ao drama “The Visitor” de Ali Baharlou, “678” de EunJin Park, “Let Me In” de Max Dawiczewski e “Icarus” de Tom Teller, entre outros. A sessão das 18 horas é dedicada aos Ensaios Nacionais, iniciando com o documentário “Palingénese” de Nuno Braumann e Pedro Koch e terminando com a ficção “Ivan” de Bernardo Lopes, com destaque para “We Are Desperate”, uma ficção de Joana Maria Sousa.
Nova sessão da Seleção Caminhos pelas 17h30 no TAGV, com destaque para a estreia de “Freelancer”, uma curta ficcional realizada pelos açorianos Francisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo também assistir-se aos filmes “A Sonolenta” de Marta Monteiro, adaptação da obra de Anton Chekhov, e “Delírio em Las Vedras” de Edgar Pêra, baseado no carnaval da cidade de Torres Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tropical Prevla”, curta metragem de Manuela Sobral, “Dryland” de Liv Prior Colliander e o documentário “The Sunrise Storyteller” de Kasha Slavner, são os filmes que compõem mais uma sessão dos Caminhos Mundiais, que será exibida no Mini-Auditório Salgado Zenha, pelas 19h45.
A última sessão do dia, a cargo da Seleção Caminhos, está reservada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a oportunidade de assistir à animação “Sete” de Gustavo Sá e às curtas-ficcionais “Terrain Vague” de Latifa Said, “A Língua” de Adriana Martins da Silva e “Coelho Mau” de Carlos Conceição.
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O quarto dia de festival encerra com mais uma Master Session, desta vez com o tema “A distribuição do cinema português”, com a participação de Nuno Gonçalves da CineMundo, de Stefano Savio da Filmin, de Carlos Gaio do Cinanima, de Elsa Mendes do Plano Nacional de Cinema, com a moderação de João Viana, em representação da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Carlos GaioCinanima
Carlos Luís Gaio, nasceu em Espinho em 15 de abril de 1980. É licenciado em Direito pela Faculdade de Direito da Universidade do Porto, exerceu advocacia e atualmente trabalha como jurista. No que respeita a atividades desenvolvidas em regime de voluntariado e num espírito de dinamização cultural: Colabora com o CINANIMA regularmente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do festival, desde a produção de conteúdos editioriais, secretariado de júris, a programação, entre outras atividades operacionais do festival, integrando atualmente a sua Comissão Organizadora (desde 2004); Foi redator do jornal local “Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assumido as funções de editor de cultura deste semanário de fevereiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi redator no Jornal “A Tribuna” da FDUP; É ator no Teatro Popular de Espinho desde 1992; Desde 1994 que é ativista regular da “Nascente, Cooperativa de Ação Cultural”, tendo feito parte da direção em diversos mandatos; Participa regularmente em sessões de poesia em Espinho e no Porto; e colabora pontualmente com diversos agentes criativos na produção de conteúdos e escrita criativa. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de animação em particular, marcando presença em vários festivais de cinema no nosso país e estrangeiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licenciou-se em História (1983), na F.L.U.L. – Universidade de Lisboa. Concluiu o Mestrado em História de Arte (2000), na F.C.S.H. – Universidade Nova de Lisboa, com um estudo sobre A Obra do arquitecto Rosendo Carvalheira (1863−1919) e obteve o grau de Doutora em Letras, no ramo de Estudos de Cultura e de Literatura – Especialidade em Estudos Americanos – Cinema, na Universidade de Lisboa, com tese subordinada ao tema A Cruz, o Gládio e a Espada: representações da História no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É professora do Ensino Secundário na Escola Secundária Dr. José Afonso (Seixal) e é formadora de professores. No presente ano letivo de 2014 – 15 assumiu a coordenação do Plano Nacional de Cinema. Tem colaborado em artigos que foram publicados no âmbito de projectos mais vastos: Dicionário Biográfico Parlamentar: 1834 – 1910 (2005), Portugal Património: Guia Inventário (2007). Tem comunicações publicadas no âmbito de História da Arte e de Estudos Fílmicos. Tem como áreas privilegiadas de investigação a História da Cultura Contemporânea, os Estudos Fílmicos e as áreas de Cinema e História e Cinema e Educação.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nasceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licenciou-se em direito em Coimbra e estudou cinema no Porto. Trabalhou em produção, som, story-board, realização e finalmente argumento. Em 2007 escreveu “ Olhos Vermelhos” para Paulo Rocha. Entretanto trabalhou com cineastas como José Alvaro, Rob Rombout, Filipe Rocha, Sagueneil, Seixas Santos, Cesar Monteiro, Grilo, Biette, Manuel de Oliveira , Schroeter… Começou a realizar os seus próprios filmes em 2004, ao lado de Iana Ferreira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em competição) a que se seguiram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas premiadas em Berlim 2013. Presentemente trabalha na sua segunda longa metragem, produzida pela produtora que fundou, Papaveronoir. Actualmente é Secretário-Geral da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gonçalves é licenciado em Ciências Históricas pela Universidade Lusíada de Lisboa. Iniciou o percurso profissional numa empresa multinacional, da área do grande consumo em Madrid, Amesterdão, Colónia, e mais tarde em Portugal. Foi Diretor de Marketing da Edivideo (representante dos catálogos das Majors americanas Paramount, Universal, Dreamworks e 20th Century Fox). Posteriormente foi Director Comercial de Distribuição e Exibição da Filmes Castello Lopes, representante à época dos catálogos da 20th Century Fox e Miramax na distribuição para cinema. A partir de 1999 integra os quadros da Lusomundo, inicialmente como Director de Marketing e posteriormente como Director Comercial, tendo mais tarde sido nomeado Director Geral. Com a compra da Lusomundo pela PT Portugal e com o posterior split para a ZON, é nomeado Administrador Executivo da ZON Lusomundo Audiovisuais. Desde janeiro de 2015 é partner da Cinemundo.
Stefano SavioFilmin
#678#A Língua#A Sonolenta#Adriana Martins da Silva#Ali Baharlou#Ao Telefone com Deus#Camille Roubinowitz#caminhos do cinema português#Carlos Conceição#Catarina Botelho#Catherine Lardé#cinema#Coelho Mau#coimbra#Delirio em Las Vedras#DRYLAND#Edgar Pêra#Edwin Leeds#EunJin Park#festival#film festival#Francisco Lacerda e Afonso Lopes#Freelancer#GP-to#Gustavo Sá#Hugo Pedro#Icarus#Jean-Baptiste Aziere#Jonathan Valette#Kasha Slavner
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Ao quarto dia …
A 23º edição do Festival Caminhos do Cinema Português já vai a meio, mas ainda há muitos filmes a ser exibidos. No quarto dia do festival, temos de novo um total de oito sessões.
O dia 30 de novembro marca a última sessão dos Caminhos Juniores. Pelas 10 horas, no Teatro Académico de Gil Vicente, os mais novos poderão assistir a animações como “#LINGO” de Vicente Niro, “Senhor Jaime” de Cláudio Sá, “O Gigante” de Júlio Vanzeler e “Sarapateado” de Carina Caetano.
Pelas 14h30, no Mini-Auditório Salgado Zenha, é exibido o episódio “Angola”, da série “No Trilho dos Naturalistas”,realizado por André Godinho, que faz chegar até nós a história de quatro dos mais importantes ecossistemas encontrados em território moçambicano: os mangais, as pradarias de ervas.
A Seleção Caminhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma sessão dedicada aos seniores, com destaque para “O Turno da Noite”, um drama realizado por Hugo Pedro, e para o documentário de Catarina Botelho, “Notas de Campo”, que procura perceber a forma como os anos de austeridade foram vividos e sentidos através do diálogo entre duas portuguesas. Nesta sessão pode ainda assistir-se à curta metragem “Ao Telefone Com Deus” de Vera Casaca , com a presença da realizadora e do produtor David Badalo, e à curta ficcional “Semente Exterminadora” de Pedro Neves Marques.
De volta ao Mini-Auditório Salgado Zenha, a Seleção Ensaios tem programada duas sessões nos horários das 16h30 e das 18 horas. Na primeira sessão, destinada apenas aos Ensaios Internacionais, poderá assistir-se ao drama “The Visitor” de Ali Baharlou, “678” de EunJin Park, “Let Me In” de Max Dawiczewski e “Icarus” de Tom Teller, entre outros. A sessão das 18 horas é dedicada aos Ensaios Nacionais, iniciando com o documentário “Palingénese” de Nuno Braumann e Pedro Koch e terminando com a ficção “Ivan” de Bernardo Lopes, com destaque para “We Are Desperate”, uma ficção de Joana Maria Sousa.
Nova sessão da Seleção Caminhos pelas 17h30 no TAGV, com destaque para a estreia de “Freelancer”, uma curta ficcional realizada pelos açorianos Francisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo também assistir-se aos filmes “A Sonolenta” de Marta Monteiro, adaptação da obra de Anton Chekhov, e “Delírio em Las Vedras” de Edgar Pêra, baseado no carnaval da cidade de Torres Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tropical Prevla”, curta metragem de Manuela Sobral, “Dryland” de Liv Prior Colliander e o documentário “The Sunrise Storyteller” de Kasha Slavner, são os filmes que compõem mais uma sessão dos Caminhos Mundiais, que será exibida no Mini-Auditório Salgado Zenha, pelas 19h45.
A última sessão do dia, a cargo da Seleção Caminhos, está reservada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a oportunidade de assistir à animação “Sete” de Gustavo Sá e às curtas-ficcionais “Terrain Vague” de Latifa Said, “A Língua” de Adriana Martins da Silva e “Coelho Mau” de Carlos Conceição.
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O quarto dia de festival encerra com mais uma Master Session, desta vez com o tema “A distribuição do cinema português”, com a participação de Nuno Gonçalves da CineMundo, de Stefano Savio da Filmin, de Carlos Gaio do Cinanima, de Elsa Mendes do Plano Nacional de Cinema, com a moderação de João Viana, em representação da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Carlos GaioCinanima
Carlos Luís Gaio, nasceu em Espinho em 15 de abril de 1980. É licenciado em Direito pela Faculdade de Direito da Universidade do Porto, exerceu advocacia e atualmente trabalha como jurista. No que respeita a atividades desenvolvidas em regime de voluntariado e num espírito de dinamização cultural: Colabora com o CINANIMA regularmente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do festival, desde a produção de conteúdos editioriais, secretariado de júris, a programação, entre outras atividades operacionais do festival, integrando atualmente a sua Comissão Organizadora (desde 2004); Foi redator do jornal local “Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assumido as funções de editor de cultura deste semanário de fevereiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi redator no Jornal “A Tribuna” da FDUP; É ator no Teatro Popular de Espinho desde 1992; Desde 1994 que é ativista regular da “Nascente, Cooperativa de Ação Cultural”, tendo feito parte da direção em diversos mandatos; Participa regularmente em sessões de poesia em Espinho e no Porto; e colabora pontualmente com diversos agentes criativos na produção de conteúdos e escrita criativa. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de animação em particular, marcando presença em vários festivais de cinema no nosso país e estrangeiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licenciou-se em História (1983), na F.L.U.L. – Universidade de Lisboa. Concluiu o Mestrado em História de Arte (2000), na F.C.S.H. – Universidade Nova de Lisboa, com um estudo sobre A Obra do arquitecto Rosendo Carvalheira (1863−1919) e obteve o grau de Doutora em Letras, no ramo de Estudos de Cultura e de Literatura – Especialidade em Estudos Americanos – Cinema, na Universidade de Lisboa, com tese subordinada ao tema A Cruz, o Gládio e a Espada: representações da História no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É professora do Ensino Secundário na Escola Secundária Dr. José Afonso (Seixal) e é formadora de professores. No presente ano letivo de 2014 – 15 assumiu a coordenação do Plano Nacional de Cinema. Tem colaborado em artigos que foram publicados no âmbito de projectos mais vastos: Dicionário Biográfico Parlamentar: 1834 – 1910 (2005), Portugal Património: Guia Inventário (2007). Tem comunicações publicadas no âmbito de História da Arte e de Estudos Fílmicos. Tem como áreas privilegiadas de investigação a História da Cultura Contemporânea, os Estudos Fílmicos e as áreas de Cinema e História e Cinema e Educação.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nasceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licenciou-se em direito em Coimbra e estudou cinema no Porto. Trabalhou em produção, som, story-board, realização e finalmente argumento. Em 2007 escreveu “ Olhos Vermelhos” para Paulo Rocha. Entretanto trabalhou com cineastas como José Alvaro, Rob Rombout, Filipe Rocha, Sagueneil, Seixas Santos, Cesar Monteiro, Grilo, Biette, Manuel de Oliveira , Schroeter… Começou a realizar os seus próprios filmes em 2004, ao lado de Iana Ferreira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em competição) a que se seguiram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas premiadas em Berlim 2013. Presentemente trabalha na sua segunda longa metragem, produzida pela produtora que fundou, Papaveronoir. Actualmente é Secretário-Geral da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gonçalves é licenciado em Ciências Históricas pela Universidade Lusíada de Lisboa. Iniciou o percurso profissional numa empresa multinacional, da área do grande consumo em Madrid, Amesterdão, Colónia, e mais tarde em Portugal. Foi Diretor de Marketing da Edivideo (representante dos catálogos das Majors americanas Paramount, Universal, Dreamworks e 20th Century Fox). Posteriormente foi Director Comercial de Distribuição e Exibição da Filmes Castello Lopes, representante à época dos catálogos da 20th Century Fox e Miramax na distribuição para cinema. A partir de 1999 integra os quadros da Lusomundo, inicialmente como Director de Marketing e posteriormente como Director Comercial, tendo mais tarde sido nomeado Director Geral. Com a compra da Lusomundo pela PT Portugal e com o posterior split para a ZON, é nomeado Administrador Executivo da ZON Lusomundo Audiovisuais. Desde janeiro de 2015 é partner da Cinemundo.
Stefano SavioFilmin
#678#A Língua#A Sonolenta#Adriana Martins da Silva#Ali Baharlou#Ao Telefone com Deus#Camille Roubinowitz#caminhos do cinema português#Carlos Conceição#Catarina Botelho#Catherine Lardé#cinema#Coelho Mau#coimbra#Delirio em Las Vedras#DRYLAND#Edgar Pêra#Edwin Leeds#EunJin Park#festival#film festival#Francisco Lacerda e Afonso Lopes#Freelancer#GP-to#Gustavo Sá#Hugo Pedro#Icarus#Jean-Baptiste Aziere#Jonathan Valette#Kasha Slavner
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Ao quarto dia …
A 23º edição do Festival Caminhos do Cinema Português já vai a meio, mas ainda há muitos filmes a ser exibidos. No quarto dia do festival, temos de novo um total de oito sessões.
O dia 30 de novembro marca a última sessão dos Caminhos Juniores. Pelas 10 horas, no Teatro Académico de Gil Vicente, os mais novos poderão assistir a animações como “#LINGO” de Vicente Niro, “Senhor Jaime” de Cláudio Sá, “O Gigante” de Júlio Vanzeler e “Sarapateado” de Carina Caetano.
Pelas 14h30, no Mini-Auditório Salgado Zenha, é exibido o episódio “Angola”, da série “No Trilho dos Naturalistas”,realizado por André Godinho, que faz chegar até nós a história de quatro dos mais importantes ecossistemas encontrados em território moçambicano: os mangais, as pradarias de ervas.
A Seleção Caminhos retorna ao TAGV pelas 15 horas com mais uma sessão dedicada aos seniores, com destaque para “O Turno da Noite”, um drama realizado por Hugo Pedro, e para o documentário de Catarina Botelho, “Notas de Campo”, que procura perceber a forma como os anos de austeridade foram vividos e sentidos através do diálogo entre duas portuguesas. Nesta sessão pode ainda assistir-se à curta metragem “Ao Telefone Com Deus” de Vera Casaca , com a presença da realizadora e do produtor David Badalo, e à curta ficcional “Semente Exterminadora” de Pedro Neves Marques.
De volta ao Mini-Auditório Salgado Zenha, a Seleção Ensaios tem programada duas sessões nos horários das 16h30 e das 18 horas. Na primeira sessão, destinada apenas aos Ensaios Internacionais, poderá assistir-se ao drama “The Visitor” de Ali Baharlou, “678” de EunJin Park, “Let Me In” de Max Dawiczewski e “Icarus” de Tom Teller, entre outros. A sessão das 18 horas é dedicada aos Ensaios Nacionais, iniciando com o documentário “Palingénese” de Nuno Braumann e Pedro Koch e terminando com a ficção “Ivan” de Bernardo Lopes, com destaque para “We Are Desperate”, uma ficção de Joana Maria Sousa.
Nova sessão da Seleção Caminhos pelas 17h30 no TAGV, com destaque para a estreia de “Freelancer”, uma curta ficcional realizada pelos açorianos Francisco Lacerda e Afonso Lopes, podendo também assistir-se aos filmes “A Sonolenta” de Marta Monteiro, adaptação da obra de Anton Chekhov, e “Delírio em Las Vedras” de Edgar Pêra, baseado no carnaval da cidade de Torres Vedras e o último filme de Nuno Melo.
“Tropical Prevla”, curta metragem de Manuela Sobral, “Dryland” de Liv Prior Colliander e o documentário “The Sunrise Storyteller” de Kasha Slavner, são os filmes que compõem mais uma sessão dos Caminhos Mundiais, que será exibida no Mini-Auditório Salgado Zenha, pelas 19h45.
A última sessão do dia, a cargo da Seleção Caminhos, está reservada para as 21h30, no TAGV. O público vai ter a oportunidade de assistir à animação “Sete” de Gustavo Sá e às curtas-ficcionais “Terrain Vague” de Latifa Said, “A Língua” de Adriana Martins da Silva e “Coelho Mau” de Carlos Conceição.
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O quarto dia de festival encerra com mais uma Master Session, desta vez com o tema “A distribuição do cinema português”, com a participação de Nuno Gonçalves da CineMundo, de Stefano Savio da Filmin, de Carlos Gaio do Cinanima, de Elsa Mendes do Plano Nacional de Cinema, com a moderação de João Viana, em representação da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Carlos GaioCinanima
Carlos Luís Gaio, nasceu em Espinho em 15 de abril de 1980. É licenciado em Direito pela Faculdade de Direito da Universidade do Porto, exerceu advocacia e atualmente trabalha como jurista. No que respeita a atividades desenvolvidas em regime de voluntariado e num espírito de dinamização cultural: Colabora com o CINANIMA regularmente desde 1997, tendo estado ligado a várias áreas do festival, desde a produção de conteúdos editioriais, secretariado de júris, a programação, entre outras atividades operacionais do festival, integrando atualmente a sua Comissão Organizadora (desde 2004); Foi redator do jornal local “Maré Viva” entre os anos de 1998 a 2002, tendo assumido as funções de editor de cultura deste semanário de fevereiro de 2005 a julho de 2006; Entre 1999 e 2003 foi redator no Jornal “A Tribuna” da FDUP; É ator no Teatro Popular de Espinho desde 1992; Desde 1994 que é ativista regular da “Nascente, Cooperativa de Ação Cultural”, tendo feito parte da direção em diversos mandatos; Participa regularmente em sessões de poesia em Espinho e no Porto; e colabora pontualmente com diversos agentes criativos na produção de conteúdos e escrita criativa. É um amante da sétima arte em geral e do cinema de animação em particular, marcando presença em vários festivais de cinema no nosso país e estrangeiro.
Elsa MendesPlano Nacional de Cinema
Licenciou-se em História (1983), na F.L.U.L. – Universidade de Lisboa. Concluiu o Mestrado em História de Arte (2000), na F.C.S.H. – Universidade Nova de Lisboa, com um estudo sobre A Obra do arquitecto Rosendo Carvalheira (1863−1919) e obteve o grau de Doutora em Letras, no ramo de Estudos de Cultura e de Literatura – Especialidade em Estudos Americanos – Cinema, na Universidade de Lisboa, com tese subordinada ao tema A Cruz, o Gládio e a Espada: representações da História no cinema de Cecil B. DeMille (1881−1959). É professora do Ensino Secundário na Escola Secundária Dr. José Afonso (Seixal) e é formadora de professores. No presente ano letivo de 2014 – 15 assumiu a coordenação do Plano Nacional de Cinema. Tem colaborado em artigos que foram publicados no âmbito de projectos mais vastos: Dicionário Biográfico Parlamentar: 1834 – 1910 (2005), Portugal Património: Guia Inventário (2007). Tem comunicações publicadas no âmbito de História da Arte e de Estudos Fílmicos. Tem como áreas privilegiadas de investigação a História da Cultura Contemporânea, os Estudos Fílmicos e as áreas de Cinema e História e Cinema e Educação.
João VianaAssociação de Produtores de Cinema e Audiovisual
João Viana nasceu em Angola, em 1966. Entre 1988 e 1994, licenciou-se em direito em Coimbra e estudou cinema no Porto. Trabalhou em produção, som, story-board, realização e finalmente argumento. Em 2007 escreveu “ Olhos Vermelhos” para Paulo Rocha. Entretanto trabalhou com cineastas como José Alvaro, Rob Rombout, Filipe Rocha, Sagueneil, Seixas Santos, Cesar Monteiro, Grilo, Biette, Manuel de Oliveira , Schroeter… Começou a realizar os seus próprios filmes em 2004, ao lado de Iana Ferreira, com o filme A PISCINA(Festival de Veneza, em competição) a que se seguiram A BATALHA DE TABATÔ e TABATÔ ambas premiadas em Berlim 2013. Presentemente trabalha na sua segunda longa metragem, produzida pela produtora que fundou, Papaveronoir. Actualmente é Secretário-Geral da Associação de Produtores de Cinema e Audiovisual.
Nuno GonçalvesCinemundo
Nuno Gonçalves é licenciado em Ciências Históricas pela Universidade Lusíada de Lisboa. Iniciou o percurso profissional numa empresa multinacional, da área do grande consumo em Madrid, Amesterdão, Colónia, e mais tarde em Portugal. Foi Diretor de Marketing da Edivideo (representante dos catálogos das Majors americanas Paramount, Universal, Dreamworks e 20th Century Fox). Posteriormente foi Director Comercial de Distribuição e Exibição da Filmes Castello Lopes, representante à época dos catálogos da 20th Century Fox e Miramax na distribuição para cinema. A partir de 1999 integra os quadros da Lusomundo, inicialmente como Director de Marketing e posteriormente como Director Comercial, tendo mais tarde sido nomeado Director Geral. Com a compra da Lusomundo pela PT Portugal e com o posterior split para a ZON, é nomeado Administrador Executivo da ZON Lusomundo Audiovisuais. Desde janeiro de 2015 é partner da Cinemundo.
Stefano SavioFilmin
#678#A Língua#A Sonolenta#Adriana Martins da Silva#Ali Baharlou#Ao Telefone com Deus#Camille Roubinowitz#caminhos do cinema português#Carlos Conceição#Catarina Botelho#Catherine Lardé#cinema#Coelho Mau#coimbra#Delirio em Las Vedras#DRYLAND#Edgar Pêra#Edwin Leeds#EunJin Park#festival#film festival#Francisco Lacerda e Afonso Lopes#Freelancer#GP-to#Gustavo Sá#Hugo Pedro#Icarus#Jean-Baptiste Aziere#Jonathan Valette#Kasha Slavner
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the eye roll is automatic, a trained response to eden's bullshit that seemed to be muscle memory now. "how about you stop trying to give me the answer you think i want and be fucking honest for once? a novel concept for you, i know." granted, it shouldn't matter why she's there: vera had promised to take care of the problem she'd let slip away should they ever cross paths again. "the longer you stall the less reason i have not to kill you."
"i've been hungry?" the answer came out with a shrug despite a very lethal woman was in her midst. however, eden also felt like she sort of could get away with murder around her. soooo.... "jesusfuckshit!" she turned to her, hands pressing to her chest as she went to stop her from... well, whatever threatening thing she was about to do. "or i missed you? is that one better? a little easier on the ears? softer to chew? i have no idea what mood you're into, vera babe. so, if you want to make this easier for me..."
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she'd already come out from the shadow she'd slipped into, waiting patiently behind the other woman for her to stop speaking before announcing her presence. "i told you not to come back here, eden. in no uncertain terms, too, i was pretty deliberate in that." still, vera can't deny how nice it is to see the demon in one piece. "first of all, you know full well that i like more direct foreplay. second, you have thirty seconds to tell me what it is you're doing here."
closed starter for @blcssom
"alright, you found me. wanna do me a favour and show yourself? i'm so fucking sick of your hide and seek bullshit." she glanced around the newly purchased apartment, thinking she'd have at least a few weeks to steal the soul and money off of the men she slept with. "or is that your preferred kind of foreplay?"
#it's giving v much she planned/tried to kill her once before and ended up falling but her colleagues/family got pissed#so she gave her the 'leave or i'll have to kill u' ultimatum and now that she's back vera's like ?? i was very clear ??#( int/ vera ramos. )#( pair/ vera & eden. )#terrorbitch
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