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PRIMA MATERIA a cura di studioconcreto e Francesca Mariano dal 22.07.2019 al 02.08.2019 Fondazione Lac O Le Mon, San Cesario di Lecce
Il laboratorio mira ad esplorare la relazione tra respiro, vocalità e movimento, creando un dialogo vivo tra corpo e suono in rapporto con l'architettura e il paesaggio. Caratterizzato da un approccio processuale, cicli di improvvisazione ed esercizi guidati, il laboratorio intende esperire movimento e vocalità nell’incontro tra corpo (sensazioni fisiche), mente (memoria, pensiero, immaginazione) e conoscenza sensibile. In questo contesto, Anna Homler guiderà l’indagine su i diversi e sottili aspetti del suono, incoraggiando l’emersione di un codice linguistico interiore, micro-movimenti e dialoghi cantati capaci di esplorare ciò che viene prima del linguaggio. Il corpo sarà dunque al centro della ricerca di prima materia, base informe primitiva che, simile al caos, è radice di se stessa, intangibile, destinata a rimanere - per definizione - eterno potenziale.
per info e prenotazioni scrivere a [email protected]
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PRIMA MATERIA curated by studioconcreto e Francesca Mariano from 07.22.2019 to 08.02.2019 Fondazione Lac O Le Mon San Cesario di Lecce (Le, Italy)
This workshop explores the relationship between breath, voice and movement, by creating lively dialogues of body and sound in connection to architecture and landscape. Characterized by a process-oriented approach, improvisation cycles and guided exercises, the workshop intends to experience movement and vocality in the encounter of body (physical sensations), mind (memory, thought, imagination) and the senses in different landscapes. In this context, Anna Homler will guide the investigation of the different and subtle aspects of sound, encouraging the emergence of an inner linguistic code, micro-movements and sung dialogues: exploring what comes before language. The body will therefore be at the center of prima materia, a primitive formless base that, similar to chaos, is the root of itself, intangible, destined to remain - by definition - eternal potential.
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L'immagine dell'abitare | Jimmie Durham, Casa a Mare 15.06.19, ore 19:00 studioconcreto
All’interno di un dancing per ballare siamo lieti di presentare il primo appuntamento del public program che accompagnerà l’intero corso della mostra intesa non più come restituzione finale di un processo ma come spazio in divenire dove proiettare dialoghi e riflessioni.
I contributi di Elaine Summers, Anna Halprin, Th. E. Wijdeveld e Alvin Curran, che con un taglio storico-critico analizzano l’ambiente domestico come luogo dalle forti potenzialità per la sperimentazione artistica interdisciplinare e di confronto tra privato e pubblico, entreranno in dialogo con i video The Man who had a Beautiful House dell’artista Jimmie Durham (Houston, 1940) e Dwelling Art del collettivo Casa a Mare (Luca Coclite, Giuseppe De Mattia e Claudio Musso).
The Man who had a Beautiful House si basa su un testo di Julian Villasenhor e Jimmie Durham, ha come sfondo un paesaggio naturale messicano e racconta un abitare ideale in uno scenario dai connotati poetici dove le mura di un’ipotetica casa non sono fisiche bensì mentali. Dwelling art è una video-intervista nata grazie alla collaborazione con Jan van der Donk, fondatore e direttore di Studio Montespecchio, specializzato in libri rari, riviste del XX secolo, architettura d’avanguardia, arte, design e fotografia. Il breve filmato ruota intorno al tema dell’abitare e racconta il possibile albero genealogico di Casa a Mare.
Jimmie Durham è artista, poeta, scrittore e attivista. Il suo lavoro analizza le relazioni tra storia e ambiente, architettura e monumentalità, egemonia e prospettive marginali, potere e narrativa nazionalista. Il lavoro di Durham è stato ampiamente esposto con mostre dedicate alla Serpentine Gallery, London, United Kingdom (2015); Hammer Museum, Los Angeles (2017); documenta 13, Kassel, Germania (2012); la 55a Biennale di Venezia, Venezia, Italia (2013); la 13a Biennale di Istanbul, Istanbul, Turchia (2013); Whitney Biennial, New York (2014). Nel 2019 Jimmie Dutham si aggiudica il Leone d’Oro alla carriera della 58. Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Casa a Mare è un laboratorio dinamico fondato dagli artisti da Luca Coclite (Gagliano del Capo, Lecce, 1981) e Giuseppe de Mattia (Bari, 1980) in collaborazione con il curatore Claudio Musso (Seriate, Bergamo, 1982). Il progetto dal 2014 porta avanti una ricerca basata sulla rappresentazione artistica di un immaginario estetico/sociale che affonda le sue radici nella cultura popolare, rivolgendosi in particolare alle forme dell’architettura spontanea, alle componenti performative di riti e cerimonie, ai valori del riuso e della manutenzione. Casa a Mare ha organizzato e ha preso parte ad eventi espositivi e performativi in spazi istituzionali, indipendenti e non convenzionali.
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Un dancing per ballare 18.05.19 - 07.09.19 studioconcreto
Un dancing per ballare raccoglie una selezione di opere che mettono al centro delle loro ricerche il quotidiano come spazio politico in cui le relazioni sociali e i riti collettivi si riproducono. Le esperienze che andremo ad analizzare incarnano la relazione primaria tra corpo, movimento, suono, spazio architettonico e naturale, manifestando la centralità dell’approccio interdisciplinare nel processo di creazione, spesso basato su un modello laboratoriale di condivisione e prossimità, come elemento chiave per la produzione di conoscenza. Tra i principali riferimenti di questa indagine troviamo le sperimentazioni fatte a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘70 da Elaine Summers (Perth, Australia, 1925 – New York, 2014 ), coreografa, regista sperimentale e pioniera dell’arte intermediale, tra i membri fondatori del gruppo Judson Dance Theater e di Experimental Intermedia Foundation, che contribuì significativamente all'espansione della danza in altre discipline correlate, come l'arte visiva, il cinema e il teatro.Ulteriore punto focale sarà dato dalla ricerca della danzatrice e coreografa Anna Halprin (Winnetka, Illinois, 1920), danzatrice e coreografa che ha sviluppato una pratica sul movimento tale da influenzare non solo lo sviluppo della danza contemporanea ma anche quello della performance, delle arti visive e della musica sperimentale. Dall’archivio Spigolizzi, il progetto utopico Wonderhouse concepito con Hendricus Theodorus Wijdeveld (L’Aia, 1885 – Nimega, 1987), visionario della architettura olandese, e lo spartito home-made di Alvin Curran (Providence, 1938), ci permetteranno di aprire la riflessione su come lo spazio domestico sia un terreno fertile per le sperimentazioni artistiche, specialmente in aree segnate dall'assenza di istituzioni formali.
Il public program della mostra ospiterà i contributi di Jimmie Durham & Maria Thereza Alves, Casa a Mare, Francesca Mariano, Sergio Solombrino, Alvin Curran, Thomas Körtvelyessy. Un dancing per ballare è realizzato grazie a Artistic Estate of Elaine Summers, facilitato da Kinetic Awareness® Center, Inc. con un ringraziamento speciale a Jerome Robbins Dance Division at New York City Public Library for the Performing Arts; Archivio Anna Halprin; Archivio Rudy Perez; Archivio Spigolizzi.
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Un dancing per ballare, installation view, studioconcreto, Lecce, 2019
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Anna Halprin, Apartment 6, photo documentation by Warner Jepson, 1965
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Elaine Summers, Judson Fragments, 16mm film trasferred to video, color and black-and- white, sound, 16 min, 1964. Courtesy of the Artistic Estate of Elaine Summers, facilitated by Kinetic Awareness® Center, Inc. with thanks to the Jerome Robbins Dance Division at New York City Public Library for the Performing Arts
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Un dancing per ballare, installation view, studioconcreto, Lecce, 2019
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Alvin Curran, home-made, score book, 1965
public program
15 giugno | Video screening | Jimmie Durham & Maria Thereza Alves, The Man Who Had a Beautiful House (1994); Casa a Mare, Dwelling Art (2015) 22 luglio - 2 agosto | Workshop | Prima materia con Francesca Mariano 29 luglio | Talk | I tre filosofi dell’abitare a cura di Sergio Solombrino 7 Settembre | Live performance | Alvin Curran, Live in Spigolizzi per info e prenotazioni [email protected]
reviews 
Nuovo Quotidiano di Puglia, Marinilde Giannadrea, Natura e Quotidiano nel ballo dell’arte, Lecce, 2 luglio 2019
Quisalento, Lara Gigante, L’immagine dell’abitare, Lecce, 15 giugno 2019
press release download 
(en) Un dancing per ballare May, 18th – September, 7th studioconcreto Un dancing per ballare (A dance floor to dance) presents a selection of works that explore daily life as a political space where social relations and collective rituals occur. We will highlight experiences that epitomize the primal relationship among body, movement, sound, architectural and natural space. They reveal the centrality of an interdisciplinary approach – often based on a workshop-style methodology, grounded on sharing and proximity – as key element for knowledge production throughout the creation process. Core references for this investigation include the 50s-70s experimentations by choreographer, experimental filmmaker and pioneer of intermedial art Elaine Summers (Perth, Australia, 1925 – New York, 2014) – a founding member of the Judson Dance Theater and of the Experimental Intermedia Foundation – who contributed significantly to the spread of dance to other related disciplines, such as visual arts, cinema and theater; dancer and choreographer Anna Halprin (Winnetka, Illinois, 1920), whose practice about movement influenced the development not only of contemporary dance, but also of artistic performances, visual arts and experimental music. From the Spigolizzi archive, the utopian project Wonderhouse by Hendricus Theodorus Wijdeveld (The Hague, 1885 – Nijmegen, 1987) – a visionary in the field of Dutch architecture – and the home-made music sheet by Alvin Curran (Providence, 1938), will facilitate a reflection on domestic space as a fertile soil for artistic experimentations, especially in those areas characterized by a lack of formal institutions. The exhibition public program will host the contributions by Jimmie Durham & Maria Thereza Alves, Casa a Mare, Francesca Mariano, Sergio Solombrino, Alvin Curran, Thomas Körtvélyessy. Un dancing per ballare is realized thanks to the collaboration of the Artistic Estate of Elaine Summers, facilitated by Kinetic Awareness® Center, Inc. with thanks to the Jerome Robbins Dance Division at New York City Public Library for the Performing Arts, the Anna Halprin Archive, Rudy Perez Archive and Spigolizzi Archive. public program June, 15th | Video screening | Jimmie Durham & Maria Thereza Alves, The Man Who Had a Beautiful House (1994); Casa a Mare, Dwelling Art (2015) July, 22th - August, 2th | Workshop | Prima materia con Francesca Mariano July, 29th | Talk | I tre filosofi dell’abitare a cura di Sergio Solombrino September, 7th | Live performance | Alvin Curran, Live in Spigolizzi info and reservations at [email protected]
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Index, Antonio Della Guardia edizione di 50 esemplari numerati
Index, Antonio Della Guardia è un'edizione di cinquanta esemplari numerati che raccoglie al suo interno i passaggi chiave del dialogo costruito insieme al giovane artista salernitano, capace di restituire alcune riflessioni e alcune immagini inedite della selezione di lavori presentati all'interno di studioconcreto dal 10 novembre al 26 dicembre 2018.
L'edizione, realizzata grazie alla stretta collaborazione con Antonio Della Guardia - e di Margherita Macrì per ciò che concerne la revisione dei testi - si pone a conclusione di un percorso incentrato su i temi che ruotano attorno al lavoro contemporaneo e precede la successiva indagine di studioconcreto che intende attivare, attraverso gratificanti collaborazioni internazionali, delle riflessioni sul quotidiano come spazio politico in cui le relazioni sociali e i riti collettivi si riproducono.
Rilegata a punto omega, la pubblicazione è pensata come parte di una serie collezionabile, capace di ripercorrere i passaggi chiave delle diverse ricerche coinvolte. Ogni esemplare andrà così a supportare le attività di studioconcreto che, muovendosi esclusivamente in forma indipendente, necessita di un appoggio capace di collocarsi al di fuori delle logiche ordinarie di produzione culturale. Per ulteriori informazioni scirvere a [email protected]
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INDEX, Antonio Della Guardia studioconcreto, Lecce 10 novembre / 26 dicembre 2018 testi di Luca Coclite, Antonio Della Guardia, Laura Perrone revisione Margherita Macrì grafica e produzione studioconcreto
limited edition: 50 copies pages: 20 print: colour on natural paper independent publishing: Rome, 2019 language: italian dimensions: 130 x 210 mm price: €20
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Photoworks and Photobooks a cura di Tommaso Carbone 23.12.18, ore 18:00 studioconcreto
Nell’ambito della mostra “Index” di Antonio della Guardia, attraverso una selezione di photobooks curata da Tommaso Carbone, approfondiremo quelle che sono le tematiche scaturite dalle opere presenti in mostra perlopiù inerenti al tema del lavoro contemporaneo e di come esso stia influenzando il cambiamento dei nostri comportamenti, delle nostre abitudini e del nostro corpo. “Il mondo professionale tende a comprendere quello domestico, perché la divisione tra tempo libero e lavorativo costituisce un ostacolo per il tipo di impiegato richiesto dalle imprese, flessibile e sempre disponibile” con queste parole Nicolas Borriaud sottolinea come le architetture del lavoro si stiano smaterializzando, andando ad incidere profondamente sulla trasformazione del tempo dedicato al lavoro che si innesta nel quotidiano e negli spazi della vita privata. Al centro di questa analisi c’è la figura del lavoratore confinato all’interno di uno spazio indefinito, a metà strada tra spazio domestico e spazio sociale e per questo di non facile definizione. Durante l’incontro sarà possibile consultare i diversi volumi presenti: How Terry likes his Coffee: A Photo Odyssey in Office Life di Florian van Roekel, A Google Wife di Olga Bushkova , The hobbyist – Hobbies, photography and the hobby of photography rivista/catalogo dell’omonima mostra curata da Pierre Hourquet, Anna Planas e Thomas Seelig, Tokyo Compression Final Cut di Michael Wolf, Carpoolers di Alejandro Cartagena, Short Flash di Wiktoria Wojciechowska, Empty bottles del duo WassinkLundgren, L’Atlante dei Classici Padani di Filippo Minelli ed Emanuele Gallesi, The Heavens: Annual Report di Paolo Woods e Gabriele Galimberti, Status Delivered di Thomas Mailaender, The Winners di Rafal Milach, Pixel Stress di Anouk Kruithof e Unfinished Father di Erik Kessels.
photo credits: Wiktoria Wojciechowska,  Short Flashes (2013 - 2014)
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Index introduce una selezione di lavori rappresentativi della ricerca del giovane artista Antonio Della Guardia (Salerno, 1990). In loco parentis, Untitled (general resistance syndrome) e 5 EURO sono le tre opere accuratamente selezionate per creare, attraverso i loro significati, una relazione con le tematiche alla base dell’indagine che studioconcreto si propone di esplorare in forma teorica e sperimentale. L’immaterialità, la precarietà, la performatività, la perdita del senso di comunità e la nascita di nuove pratiche individualiste, segnano l’urgenza di strutturare nuovi approcci di riflessione attraverso i quali analizzare e ripensare il dialogo tra la sfera del pubblico e del privato.
Index significa indice, rivelatore, indizio, ma è ugualmente chi rivela, chi indica. La ricerca artistica di Antonio Della Guardia assume questa funzione, ovvero quella di indicare, sottolineare, rivelare gli effetti degli agenti esterni che agiscono sul corpo individuale e sociale. Antonio Della Guardia affronta tali tensioni deviando la percezione di alcuni elementi attraverso dei minimi spostamenti di senso e attivando nuove possibili prospettive che, con la sottigliezza di una sintesi visiva di forte impatto, affrontano alcune delle più urgenti e necessarie riflessioni politiche e sociali del contemporaneo.
Antonio Della Guardia (Salerno, 1990) vive e lavora a Napoli. 2018, La luce dell’inchiostro ottenebra, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli; 2018, Mind the gap, a cura di Emanuele Riccomi, Associazione Barriera, Torino; 2017, Disio, nostalgia del futuro, a cura di Antonello Tolve, Centro Cultural Chacao, Caracas; 2017, Sensibile comune, le opere vive, a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino e Cesare Pietroiusti, Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; 2016, Corso aperto, a cura di Lorenzo Benedetti, Fondazione Antonio Ratti, Como; 2014, Se il dubbio nello spazio è dello spazio, a cura di Maria Adele Del Vecchio e Nemanja Cvijanovic, MACRO, Roma.
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10.11.18 - 26.12.18
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In loco parentis (2017), stampa su carta cotonata. Veduta dell'allestimento "Index", Studioconcreto, Lecce, 2018
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5 euro (2014), stampa su banconota originale (retro). Veduta dell'allestimento "Index", Studioconcreto, Lecce, 2018
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Untitled (general resistance syndrome), intervento pittorico site-specific. Veduta dell'allestimento "Index", Studioconcreto, Lecce, 2018
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5 euro (2014), stampa su banconota originale (fronte). Veduta dell'allestimento "Index", Studioconcreto, Lecce, 2018
public program
Photoworks and Photobooks, a cura di Tommaso Carbone
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Operaviva, Lucrezia Longobardi, La scrittura del potere, due mostre di Antonio Della Guardia, 3 gennaio 2019
Exibart, Marinilde Giannadrea, Antonio Della Guardia, Index Studioconcreto, Lecce, 26 dicembre 2018
Quisalento, Lara Gigante, la realtà rilevata, dicembre 2018
Rivista Segno, Eliana Masulli, Apre Studioconcreto: la responsabilità dell’arte per la collettività, 29 Novembre 2018
Nuovo Quotidiano di Puglia, Carmelo Cipriani, Della Guardia e Index, c’è arte tra  le Case Ina, 26 novembre 2018
La Gazzetta del Mezzogiorno, Maria Agostinacchio,”Studioconcreto” l’arte nelle Case Ina, 13 novembre 2018
Artribune, Lorenzo Madaro, Nasce Studioconcreto, un nuovo spazio privato per l’arte contemporanea a Lecce, 7 novembre 2018
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