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XXXIII IL DITO CHE ABBATTE IL PCUS Peremen. Il testamento di Lenin. Il resto del mondo, la zagranica. La distruzione del tempio di Cristo Salvatore. La destituzione del pluridecorato generale Ogarkov. Il primo piano quinquennale nel 1928. La nuova Mosca di Jurij Pimenov. LâEsposizione Pansovietica dellâAgricoltura. I versi di Valerija Novodvorskaja. Le cupole a cipolla delle chiese sconsacrate. Lâortodossia leninista contro il Proletkult. La casa dei Äekisti a Ekaterinburg. La mensa proletaria dello Smol'nyj. Sei del pomeriggio, artiglieria su Kronstadt. Lo sviluppo dellâindustria pesante. La notte dei poeti assassinati. Lâinfermeria del campo. La stazione Finlandia. La decimazione del clero ortodosso, negli anni del terrore. Il dito che abbatte il PCUS. La scuola materna della fabbrica Dukat, quella delle sigarette. Šalamov ripudiato dalla famiglia. Il culto del leninismo, promosso da Stalin. Il Manifesto Umano di Galanskov. I filmati dâagitazione. I concerti nei territori dellâArmata Bianca. I superluoghi staliniani: vedere lâinvisibile. Il diario segreto di Ol'ga Berggol'c sullâassedio di Leningrado. Lâautocritica di ÄjzenĹĄtejn per la seconda parte di Ivan il Terribile. Le merci introvabili. Gli esseri asociali.
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XXXII CHIUSO PER RESTAURO Professione fuochista di caldaie. La DemÄenko che chiacchiera con Stalin. Le ultime parole di Mandel'ĹĄtam nel Gulag, âdopo quando?â. La chiusura del Museo della resistenza di Leningrado, quattro anni dopo la fine della guerra. Il diario del disincanto di Aleksandr Berkman. Il cartello di chiuso per restauro. Gli incontri dei giovani moscoviti al Faro (majak). Il lusso socialista dellâĂŠlite staliniana. La penuria di sacchetti plastica, nei giorni breĹžneviani. Lâeliminazione parziale del denaro durante il comunismo di guerra. La liquidazione della Duma municipale di Pietrogrado. La battaglia dei carri armati a Kursk. LâetĂ media del Politburo, allâinizio degli anni â80. Lâinventario degli effetti personali della borghesia. Le riunioni di propaganda dei pedsovet. Dal partito dâĂŠlite al partito di massa. Le terme di Stalin a Tskaltubo. Lâinvoluzione della societĂ industriale. Le leggi sul parassitismo. Le condanne di Jakir e Krasin. La rivolta di Krasnodar, nel gennaio del â61. E chi non canta è contro di noi. Le lampadine in offerta al GUM. Gli eroi nel realismo socialista. âFratelli e sorelleâ. La campagna contro i cosmopoliti. La prima volta che Gorbachev parla in pubblico della perestrojka. La pubblicazione di Vita e destino.
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XXXI IL RUBLO MARRONE Lo stenogramma di Frida Vigdorova. Lâarresto di Berija, nel luglio del 1953. Lâannuncio della sua esecuzione, mesi dopo. La casa sotto la gonna (della ballerina). Il rublo marrone. Il concetto di popolo sovietico. La metropolitana di Mosca come compensazione. Il massacro di armeni a Sumgait. Il permesso di residenza temporaneo. Lâultimo Stanislavskij che consegna a Mejerchol'd il suo teatro dâopera. La campagna contro lâassenteismo. I quarantasette banchetti di Stalin al Cremlino. La soc-art e la decostruzione del regime. La stazione di Kazan', oltre la circonvallazione dei giardini. DzerĹžinskij in villeggiatura a Taganrog. La risoluzione del 5 gennaio 1930: la liquidazione dei kulaki come classe. I dormitori dei limitciki, i lavoratori importati nelle cittĂ chiuse. La campagna per lâabolizione del velo nelle repubbliche dellâAsia Centrale. I turisti stranieri negli anni â80. Le Considerazioni di Sacharov. Il declassamento del generale Grigorenko. Lâinaugurazione del monumento a Majakovskij. Stalin come tribuno della plebe, nei dipinti di Gerasimov. Il narodnostâ, spirito nazional-popolare. Il processo ai commercianti ebrei, nel 1983. Famiglia sorridente con giradischi. Gli orfani della collettivizzazione che sciamano a milioni. Il rumore di un bicchiere dâacqua durante il messaggio di Stalin alla nazione in guerra. Vasyl Stus che si lascia morire di fame nel campo di Perm. La gigantessa Uljana Semjonova. Il Mamaev Kurgan a Volgograd. Fare a botte in cucina. La sorda voce di GaliÄ. Il monumentalismo brĂŠĹžneviano. La prima rivista rock (Roksi). I principi di Nina Andreeva.
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XXX LâODORE DELLE CASE Il profilo di Pietrogrado nella Festa per lâinaugurazione dellâappartamento, di Petrov-Vodkin. Lâabbreviazione come codice nel linguaggio della nuova ĂŠlite bolscevica. Parco di Izmajlovo, domenica 29 settembre 1974, 12-16 h. Le sette sorelle. I reportages di viaggio della rivista LEF. I contadini dalla NEP alla collettivizzazione. La moglie-operaia sottratta alle pulizie domestiche. La rete elastica per la spesa. Il lubok adattato alle âautentiche esigenze delle masseâ. Lâinafferrabile Ĺ klovskij. Lâodore delle case. Il cekista ubriaco che spara al comico Radunski durante uno spettacolo. Il romanticismo sovietico. Le trattative con menscevichi e socialisti rivoluzionari, alle spalle di Lenin e Trockij, quando la rivoluzione sembra perduta. Trockij che allâultimo fa saltare il banco e salva il leninismo. La notte di treno tra Mosca e Vologda. Beloborodov che trasmette lâordine di uccidere i Romanov. Le biblioteche private della cerchia di Stalin. Zamjatin che insegna a scrivere a ZoĹĄÄenko. Il foulard a pallini. La rivoluzione dallâalto. Berija che va a mangiare allâAragvi. Quella cosa chiamata disgelo. Il quarto arresto di Bukovskij. Il Sovetskaia Kulâtura. La gran delusione di Boris Iofan. La campagna del 1929 contro i âprofessori reazionariâ. La parrucca di Lenin. Il Gastronom n. 1. La lista di nomi illustri che Stalin legge alla stazione Majakovskaja, il 6 novembre 1941. Le forbici dei druzinniki sui capelli degli stiljagi. Il caffè Sajgon, al 49 del Nevskij Prospekt. I bardi dei â70. I figli dellâArbat.
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XXIX LA GENTE CHE VIVE E BASTA Il movimento stachanovista. La mostra dei bulldozer. LâHotel Lux. La casa discografica di Stato. I detenuti âsocialmente estraneiâ, altrimenti detti âincompatibiliâ. Stalin che passeggia nellâArbat, di notte. Il funerale del bardo Vysockij. Le prime riunioni del Sovnarkom in una sala al terzo piano dello Smol'nyj. La gente che vive e basta, senza casa. Le celle di 2,3 per 3,5 metri del carcere moscovita di Lefortovo. Cattura ed esecuzione di KolÄak, tradito dai suoi. Quelli che raccontano di unâinfanzia felice. Il soldato che sventola la bandiera sul Reichstag. Il compagno che gli afferra la gamba. Il terzo che osserva da corta distanza. Lenin che interroga e studia la classe operaia. Il libro nero di Grossman e Ärenburg, proibito da Stalin. Quando volano le cicogne. Mejerchol'd fucilato. âAspettami quando le gialle piogge ti ispirano tristezzaâ. Il Politburo come autoritĂ suprema del partito e dello stato. La modernizzazione arcaico-comunitaria del paese. Marija Nikolaeva che estrae 4300 litri di latte da una sola mucca. La fine della cittĂ borghese e della separazione tra casa e lavoro. La rivolta di Kengir. Le intrattenitrici di stranieri. Quelli a cui la autoritĂ rifiutano il visto. Lâuscita del primo numero dattiloscritto di Sintaksis, almanacco letterario. I succhi di frutta di Ĺ˝danov. Majakovskij, attore muto. I giubbotti di pelle dei rivoluzionari. Il cinema come alternativa socialista alla chiesa e alla bettola. Pridvorov (cioè Bednyj) che prima celebra e poi prende in giro la rivoluzione. La cucina cameratesca. Il Poema del Mar Bianco, di Kazin. Lâepurazione dei veterinari nelle campagne. La copertina di OgonĂŤk per il settantesimo compleanno di Stalin. Lâatteggiamento a-sovietico. La campagna contro Ljubimov e la âfalsificazione dei classiciâ.
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XXVIII IL PIEDISTALLO TROPPO PICCOLO âGrande è la terra miaâ. Gli sfratti borghesi degli anni venti. La pleiade di artisti di Lianozovo. Il romanzo real-socialista. La Giornata del sommergibilista. La scissione stalinista di coscienza. Il bicchiere a dodici facce dallâorlo smussato. La scienza proletaria di Lysenko. La fila davanti alle prigioni. Anna Achmatova che risponde: âPossoâ. La satira di regime sulla burocrazia statale. Crescita e mobilitazione del Partito sotto ChruĹĄÄĂŤv. La guerra dei bolscevichi alle organizzazioni rivoluzionarie non comuniste. Lâunica vittima del Äeljuskin alla deriva nellâArtico. La generazione pro-americana. Il cantiere permanente del teatro costruttivista. Majakovskij che scrive al âcompagno governoâ e poi si suicida. Stalin e la russificazione. La morale proletaria e la rossificazione. I passi degli stivali sulle scale. Le unioni creative di scrittori, registi, pittori e architetti. La deportazione in massa dei coreani. Le caramelle proletarie Iris Kis-Kis. Il piedistallo troppo piccolo che offende Vera Muchina. Il procuratore generale dellâURSS, Roman Rudenko. Il sistema dei contratti per gli artisti di stato. Il proclama di TuchaÄevskij sul cadavere della Polonia. La femminilizzazione del contadino nei manifesti della propaganda. I censori del Gosizdat, la casa editrice di Stato. I ritratti di Stalin e KaganoviÄ allâingresso della metropolitana di Mosca. La letteratura del quotidiano. La denuncia dei vicini nella bacheca della vergogna. Il breve esperimento dellâantologia Metròpolâ.
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XXVII I SEGRETARI DEL PCUS IN PARATA Majakovskij in dodici metri quadrati dâalloggio. Lâultimatum a Kronstadt. Lâanti-utopia di Igorâ Cholin. La partijnostâ, fedeltĂ al Partito. Lâedificio costruttivista del Ministero popolare delle Finanze. La vodka Andropovka. Lâordine n. 270: il trasferimento dei prigionieri di guerra dai campi nazisti al Gulag. I comitati di caseggiato. Ilâja Kabakov che prova a vestire il vuoto. I prikaz affissi sui muri di Mosca, in grandi lettere rosse. I ritratti dei segretari del PCUS in parata. La lettera di Trockij dellâ8 ottobre 1923, contro la burocratizzazione del partito. La Grande enciclopedia sovietica che informa che il lavoro scientifico di Vavilov si ferma al 1940. La voce di Robertino Loreti nello spazio. Il negozio Konservy, nellâArbat. Le macchine fotografiche di Evgenij Chaldej. Giocare a essere Äapaev. La fuga di Bohdan Stashinsky a Berlino Ovest. Lâabrogazione della legge che proibisce agli operai di autolicenziarsi. La balanda, la zuppa acquosa dellâassedio di Leningrado e del Gulag. Il concetto di corpo grottesco. âUn mondo nuovo, il nostro mondoâ. La tipografia del comitato centrale che stampa il primo manifesto sovietico (plakat). Una generazione di custodi e guardiani. Lenin che decide lâinvasione della Polonia. La dichiarazione dei diritti dei bambini redatta dal Proletkult. La âriforgiaturaâ di esseri umani, sul canale del Mar Bianco. La purga di PostyĹĄev in Ucraina. Lâacquazzone di Pimenov. La stanza âdi proprietĂ â nella kommunalka. Erofeev e Grigor'ev, espulsi dallâUnione degli Scrittori.
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XXVI LA BUROCRAZIA SOVRANA Bulgakov che scrive a Stalin. Stalin che telefona a Bulgakov. Ljudmila GurÄenko accusata di mercantilismo. Bulat OkudĹžava che canta i cortili vuoti (arrivederci, ragazzi). La burocrazia sovrana. Le basi religiose del bolscevismo, secondo Berdjaev. Il Äifir', il tè del Gulag. Mao a Mosca. Pietrogrado deserta, durante la guerra civile. Il disinfettante allâacido fenico. Pasternak che consegna le copie del Dottor Ĺ˝ivago alla rivista Novy Mir. Il lago dei cigni alla televisione, il 19 agosto 1991. Lâespulsione dal partito di Trockij, Zinov'ev e Kamenev. Gli oggetti combustibili e non combustibili. La Russia parlamentare uccisa il giorno dopo. La Cronaca degli avvenimenti correnti. La politica del pyock. La letteratura come parlamento sociale. Lâarresto di LichaÄĂŤv per le sue critiche alla riforma ortografica. Il titolo di campione dello sport. Le magliette a righe dei mitâki. La stolovaja del Cremlino, cioè la caffetteria. Il sesto Festival mondiale della gioventĂš. La lettera di Ganna Begicheva a Berija contro la costruzione del Palazzo dei Soviet. Lâassalto di Stalin alla Pravda, dopo la morte di Lenin. Il concerto per sirene di fabbrica di Arsenij Avramov. Lasciare mezzo stipendio in una pivnaja. Doppio arresto e morte di Daniil Charms in un ospedale psichiatrico. La prosa della quotidianitĂ . I soldati disorientati nelle foto di Koudelka. Il sabotaggio morbido.
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XXV IL NUMERO DI TELEFONO DI BRODSKIJ La scalinata nellâaffresco di Vasilij Efanov, alla Fiera di New York del 1939. Il rabotjĂ ga, nel gergo dei lager. Le case chrusceviane di ÄerĂŤmuĹĄki. I ciucci di gomma industriale da sterilizzare a bagnomaria. 265-39, il numero di telefono di Brodskij. La vittoria impossibile dei socialisti rivoluzionari alle elezioni per lâAssemblea Costituente. Le bancarelle dei gelati a Mosca nel 1980. GumilĂŤv che scrive di nascosto la storia degli unni. La scomparsa della psiche. Una stella metallica rossa a cinque punte, al centro della quale si trova un circolo dorato con lâimmagine di Lenin, rappresentato come un bambino dai capelli ondulati. La diffusione della radio negli anni â30. La chiusura dei giornali di cadetti, menscevichi e socialisti rivoluzionari. Hemingway come icona. La conversione degli antichi ufficiali zaristi in amministratori delle industrie sovietiche. Lâimposizione del novyi byt al novyi sovetskij ÄelovĂŠk. Le scritte dello SMOT sui muri del centro di Leningrado. La societĂ indifferente. Ĺ olochov che scrive Terre vergini dissodate. Lâinizio del culto di Stalin, il 21 dicembre 1929, in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Anna Achmatova che ha paura di accendere il gas. Il meeting dei bambini, in un manifesto del 1923. La persecuzione di Taimanov. La razione Mikojan per i funzionari, durante la carestia in Ucraina. Il vecchio e il mare pubblicato sulla Inostrannaja Literatura. La prosa della campagna.
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XXIV GLI OCCHIALI ROTTI I maestri del martello pneumatico, Stachanov e Djukanov. Katyn'. Terza via dei costruttori, n. 25, interno 12. La tesi della LepeĹĄinskaja, secondo cui si poteva creare la vita dalla materia inerte. Lâodio di Lenin per le cucine. I parchi della cultura e del riposo. La propaganda come scienza sociale. I nepmani, commercianti di beni scarsi. Gli occhiali rotti di Isaak Babel'. La lunga giornata di Antonov-Ovseenko, lâuomo di Lenin al Palazzo dâInverno. Kropotkin, nel suo isolamento, a cinquanta verste da Mosca. Il patto tra il potere sovietico e i delinquenti comuni. Bere in compagnia. LâinevitabilitĂ della terza guerra mondiale, secondo Stalin. Lâevacuazione degli studi del Mosfilâm a Alma Ata. Le tipografie del Narkompros. Klyuev, poeta contadino. Le kotlety, ovvero gli hamburger senza pane. Il nazional-comunismo staliniano e il recupero dellâimperialismo zarista. Achmadulina che celebra in un poema la gazirovka, il distributore pubblico di acqua gassata. Il lirismo degli androni. Arkady Raikin, artista del popolo, che fa ridere tre segretari generali e sopravvive a sei. Le cronache del processo a Siniavskij e Daniel, firmate da Jurij Feofanov per Izvestija. Lo Stalin di Mikheil Gelovani. La âbarca dellâamore" che âsâinfrange contro il bytâ. La âgiustiziaâ dei pionieri nei kolchoz. ChruĹĄÄĂŤv contro le confessioni religiose. I cittadini sovietici testimoni ai processi.
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XXIII I LAVORATORI DâASSALTO Lâautogoverno anarchico dei contadini ucraini. Le feste della bogema moscovita. Tre squilli lunghi seguiti da due corti, il codice della coabitazione. Lâidejnostâ, responsabilitĂ ideologica. Le polpette calde con pagnottella. La copertina della rivista Tecnologia per la GioventĂš, con le navicelle volanti su Mosca. La Costituzione del 1977. Il diritto alla secessione e il consolidamento dello stato unitario, nello stesso testo. I cento grammi di alcol al giorno. La sovietizzazione del Teatro dâArte. LâArmata Rossa, nuovo esercito operaio. Gli scrittori ruralisti. I soldati della rivoluzione che tornano in campagna. Le ultime vittime di Stalin, calpestate dalla folla al suo funerale. La sensualitĂ sovietica del lavoro. Lo stenogramma dellâunica seduta dellâAssemblea Costituente. Lâavanguardia artistica al servizio della causa. Gli annunci delle arance sui giornali di Pietrogrado. Jurij Levitan che annuncia lâattacco tedesco. Le sezioni ebraiche del Partito Comunista. Le prime mostre di pittori indipendenti, nel 1974 a Mosca, una distrutta coi bulldozer. I lavoratori dâassalto. Il culto di Esenin dopo il suicidio. Lâimportazione di film occidentali durante la NEP. I quadri che decidono tutto. Le campane delle chiese consegnate ai fondi per lâindustrializzazione. Il caso leningradese. I Äekisti dietro lo specchio. La morte di Viktor Coj.
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XXII IL PACCHETTO SEMESTRALE Il gemito dei vecchi ascensori durante âle ore di amore e paceâ. Quando raccontare anekdoty diventa attivitĂ antisovietica. Ĺ ostakoviÄ che promuove la vita in periferia. La letteratura della fattoria collettiva. La settimana di sei giorni. La teoria della spontaneitĂ della rivoluzione. La redazione della rivista Feniks 66. Il trasferimento della capitale a Mosca, nel marzo 1918. La canzone sovversiva di Aleksandr GaliÄ. Il permesso di residenza permanente, la propiska. Le parole nuove della rivoluzione. Il seminario pansovietico sul mais. I giochi alcolici nella dacia di Kuncevo. Il telegramma di congratulazioni di DovĹženko a Pyr'ev, per Lâallevatrice di porci e il pastore. La vigliaccheria del despota, il panico dellâautoritĂ , secondo Berkman. I due manoscritti di Vita e destino che Grossman riesce a nascondere al KGB. Il quartier generale dei bolscevichi, allo Smol'nyj. LâIstituto statale per la storia della cultura materiale. Lo skaz satirico-carcerario di Aleskovskji. La celebrazione del ventesimo anniversario della creazione della Äeka. Voland che si siede sulla panchina. Il pacchetto semestrale nellâospedale psichiatrico. Il realismo socialista al Congresso degli scrittori sovietici del 1934. Gli attacchi di Ĺ˝danov a ZoĹĄÄenko e Achmatova. Una settimana come unâaltra.
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XXI LâARRIVO DEI DEPORTATI GumilĂŤv fucilato. Diciassette momenti di primavera. Il titolo di artista del popolo. Il primo assalto della Äeka contro gli anarchici. In morte del capo, sulla Petrogradskaja Pravda del 24 gennaio 1924. Il granoturco in lattina. La donna scapolo vestita di grigio. BreĹžnev, sedativi e zubrĂłwka. La profezia di Andrej Amal'rik sulla fine dellâURSS. La prima riunione autorizzata del gruppo Poezija, nellâautunno 1986. Il blocco di Berlino. Il costruttivismo al servizio della rivoluzione. Trockij che dallâesilio turco scrive la sua storia. Lâalfabetizzazione delle masse attraverso il cinema. I giovani seminatori in Kazakistan. Lâeroica quotidianitĂ dello strampalato. La risoluzione dellâassemblea generale dellâequipaggio del primo e secondo squadrone della flotta del Baltico, ovvero la ribellione di Kronstadt. Il calcolo delle vittime secondo Kurganov. La campagna di stampa contro Boris Pil'njak. Tairov che si piega al âclassicismo della rivoluzioneâ. Il trattato di Rapallo tra tedeschi e sovietici, 1922. La Commissione statale per lâelettrificazione della Russia (Goelro). Il rumore degli anni trenta. Gli sguardi nel vuoto dei passeggeri di Semyon Faibisovich. Lâarrivo dei deportati alla colonia penale di BaraĹĄevo. La bottiglia da mezzo litro a 3,62 rubli. Lâasilo del Comitato Centrale. Lâiconografia staliniana senza religione. Lâedificio circolare di Evgeny Stamo. 31436, il telefono di Inessa Armand sullâagenda di Lenin. La riapparizione dei portieri dâalbergo. âLâinsediamento permanenteâ dei nomadi del Kazakistan. Una ĹĄkatulka decorata. I vessilli nazisti deposti allâentrata del Mausoleo. La catena di montaggio della Pobeda a Gorâkij. Il maiale in scatola dallo Iowa, durante lâassedio di Leningrado. La protesta del 25 agosto 1968 sulla Piazza Rossa.
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XX IL SILENZIO DI STATO Aleksandr Blok che deve vendere la sua biblioteca. Celebrare la costruzione di un complesso industriale. I figli della nomenklatura. Le âmostruose illustrazioniâ di Vladimir Lebedev. Mamlakat Nachangova che abbraccia Stalin. La lettura del decreto sulla terra. Il sapone che si usa per tutto. La liquidazione dellâattivitĂ sociale, seconda fase dellâinstaurazione del potere bolscevico. La nota nel diario di Cernaev, la mattina del 10 novembre 1989. Gli ottantanove minuti di Gagarin. Il piccone dal manico corto di RamĂłn Mercader, eroe dellâUnione Sovietica. Ĺ ostakoviÄ accusato di formalismo. I soviet regionali, provinciali, cittadini e di quartiere. La parola razstreliat. Gor'kij che aiuta Zamjatin ad andarsene. Lâistituzione del Tribunale Supremo dellâUnione Sovietica, 1923. Il lungo corridoio che separa la la sala da pranzo della BliĹžnjaja (la dacia dove muore Stalin) dalla cucina. Lâamicizia tra Boris Efimov e Trockij. Tutto il mondo ride, al cinema. I figli della stagnazione. La casa sulla Fontanka. Gli scrittori ruralisti. La mondanitĂ sovietica. Lâarte real-socialista come prodotto da distribuire. Il silenzio di Stato sulla resistenza dei leningradesi. Lâarresto del matematico Pimenov. âChi non lavora non mangiaâ, dice Sorokin a Brodskij. Le ventuno condizioni.
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XIX LâAPPARTAMENTO A FIANCO Le scuole rivoluzionarie della LunaÄarskaja. Gli alberi che circondano la BliĹžnjaja. La âmusica sulle ossaâ. I resti di vomito dei soldati tedeschi durante la âmarcia dei vintiâ. Il principio fondamentale del ricettario (Kniga): il cibo appartiene allo Stato. La prima commemorazione delle vittime della repressione, nel campo 36 della regione di Permâ. Le conversazioni di Felix Cuev con Molotov anziano. I mit´ki e lâarte dellâautodenigrazione. La combinazione di realismo socialista e eroismo, secondo Ždanov. La liquidazione delle cooperative di consumo di operai e contadini, nate dopo la rivoluzione di febbraio. Il Giorno del cosmonauta. Lâultimo articolo di Plechanov. Il gran progetto di Andropov, una rete di psikhushkas sotto il controllo del KGB. Il cinema non recitato. Gli studi della Äukovskaja sui decabristi. La sconfitta dellâArmata Rossa in Polonia. I grattacieli di Mosca come torrette di guardia. I sindacati come âorgani dello stato socialistaâ. La sfilata sulla Piazza Rossa del corteo dello stabilimento di produzione di insaccati affumicati Mikojan. Lâaccelerazione gorbacheviana. Gli arresti nellâappartamento a fianco. Gli appelli nominali nelle code davanti ai botteghini. Lo Ĺ˝enotdel, la sezione femminile del partito. Le insegne nella Mosca della NEP. Il cadavere di Lenin nella Sala delle Colonne, cinque giorni e cinque notti. Isaak Babelâ che scrive i dialoghi di Cirk. La terrazza dellâHotel Moskva nel â35. Le Stazioni Macchine e Trattori nelle campagne da collettivizzare. âLevati, paese immensoâ. Sophia Loren sulla Piazza Rossa. La compagna Achmatova lavando il corridoio.
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XVIII LA TESTA TRA LE MANI LunaÄarskij con la testa tra le mani durante il bombardamento di Mosca. Le grandi opere idrauliche celebrate da Paustovskij. Gli abbracci negli androni. Il vestire degli stiljagi. La âconsolazione attraverso lâarteâ nei quattro anni di guerra. I piloti sovietici, âfalchi di Stalinâ. La rivoluzione ricreata con la regia di Nikolai Evreinov. I corsi di coraggio. Gli intellettuali come âmerda della nazioneâ, secondo Lenin. I versi acmeisti nelle notti del Cane randagio. Il salotto letterario di madame Fride. Lâaumento della mortalitĂ infantile negli anni â80. Un vagone piombato dalla Germania. Stampa proibita e giornali orali nelle case vigilate dalla Äeka. I marinai di KronĹĄtadt a difesa dello Smol'nyj. La qualificazione della dissidenza interna come deviazionismo. Il titolo di lavoratore emerito dellâNKVD. La riunione del Politburo in cui si decide âlâinvio di un contingente limitato di truppe sovietiche nella Repubblica democratica afganaâ. Rostov sul Don persa e riconquistata sei volte. Stalin che grida âbravoâ al compagno Lysenko, davanti ai lavoratori delle fattorie collettive. Le mutande viola. Lâarrivo della pepsikola. La casa dei pittori sulla Maslovka. La collettivizzazione delle canzoni rivoluzionarie. Il Mossel`prom da ritagliare sulla rivista infantile Murzilka. La fine dellâutopia nella cultura staliniana. Valentina nello spazio. La sparizione del berretto di Lenin nella Russia staliniana.
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XVII LA VERTIGINE DEI SUCCESSI Il primo giudizio sovietico contro Sof'ja Vladimirovna Panina. Lo spaccio del campo di lavoro. Quattro e mezza del pomeriggio: Kirov assassinato. I gerarchi dal collo sottile. Majakovskij e la NEP: âSi è coperto di melma il miscuglio sovieticoâ. La controrivoluzione di Palech. Le facce quadrate dei druzinniki. Elena Mazanik, cameriera, mentre piazza la bomba sotto il letto del Gauleiter Kube e di sua moglie incinta. Ascoltare poesia. La condivisione degli oggetti nellâeconomia pianificata. La finzione leninista di un capitalismo senza borghesia. Quelli che sussurrano. Il saccheggio del Palazzo dâInverno. Lâinno alla radio alle sei del mattino. La militarizzazione del lavoro voluta da Trockij. Dovlatov in redazione. Accecamento e sgozzamento di Zinaida Rajch. Aleksandr SemĂŤnov che dipinge la Malaya Sadovaya sotto la pioggia. La morte finale e irrevocabile del primo poeta fucilato. Il dimezzarsi della popolazione di Pietrogrado, nei tre anni successivi alla rivoluzione. La nave dei filosofi deportati. Una banana allâanno. Il conformismo come essenza del realismo socialista, secondo Sinjavskij. VoroĹĄilov, Brodskij, Gerasimov e Katsman nella dacia di Stalin, il 6 luglio 1933. I treni che portano il potere sovietico nei villaggi. Il piĂš umano degli uomini. Le fabbriche piene di contadini. Il volo Mosca-Polo Nord-San Diego. Lâarticolo del 2 marzo 1930 sulla âvertigine dei successiâ. Il saluto di Anna Achmatova ai leningradesi assediati. Quelli che hanno âvisto Stalinâ. I ciabattini che trasformano le scarpe in stivali. Il bollettino del Soviet Supremo.Â
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