Don't wanna be here? Send us removal request.
Photo
1K notes
·
View notes
Photo
8K notes
·
View notes
Photo
2K notes
·
View notes
Photo
3K notes
·
View notes
Photo
820K notes
·
View notes
Photo
C'è un punto nel mio corpo dove i sensi convergono.
Allora un rumore diventa un odore, uno sfioramento coincide con un gusto in bocca.
I sensi hanno una stazione centrale da dove si smistano.
Li sono raggiunto da te.
Erri De Luca, Storia di Irene
🍒
89 notes
·
View notes
Quote
In fondo all’anima Ivan Il’ič sapeva che stava morendo, ma non solo non era abituato a una cosa del genere, proprio non la capiva, non riusciva in nessun modo a capirla. Quell’esempio di sillogismo che aveva studiato nel manuale di logica del Kiesewetter, Caio è un uomo, gli uomini sono mortali, perciò Caio è mortale, gli era sembrato, per tutta la vita, valido solo in rapporto a Caio, e in alcun modo in rapporto a se stesso. Una cosa era l’uomo-Caio, l’uomo in generale, e in questo caso il sillogismo andava benissimo; ma lui non era né Caio né l’uomo in generale, ma era sempre stato un essere molto, molto particolare, molto diverso da tutti gli altri esseri; era stato Vanja, con la mamma, col papà, con Mitja e Volodja, con i giochi, con il cocchiere, con la njanja ; e poi con Katen’ka, con le gioie, i dolori, gli entusiasmi dell’infanzia, dell’adolescenza, della giovinezza. Aveva mai sentito Caio l’odore del pallone di cuoio che al piccolo Vanja piaceva così tanto? Aveva mai baciato la mano alla mamma, Caio, e avevano mai frusciato così dolcemente, per Caio, le pieghe della seta del vestito della mamma? Aveva mai litigato, Caio, per le frittelle, all’istituto di giurisprudenza? E Caio, era mai stato innamorato? E sapeva, Caio, presiedere un’udienza in tribunale? Certo che Caio è mortale, lui è giusto che muoia, ma io, piccolo Vanja, io, Ivan Il’ič, con tutti i miei sentimenti, i miei pensieri, io sono un’altra cosa. Non è possibile che mi tocchi morire. Sarebbe troppo orribile. Questo sentiva. «Se dovessi morire anch’io, come Caio, allora lo saprei, una voce interiore me l’avrebbe detto, ma non c’è stato, dentro di me, niente del genere; e io, e tutti i miei amici abbiamo sempre pensato che non dovesse succedere a noi come a Caio. E adesso guarda un po’! – diceva a se stesso, – Non è possibile. Non è possibile, e invece è così. Come mai? Cosa vuol dire?». E non riusciva a capire e cercava di scacciare questo pensiero come un pensiero bugiardo, sbagliato, morboso, e di espellerlo per mezzo di altri pensieri giusti, sani. Ma quel pensiero non era già più un pensiero, era, in un certo senso, realtà, e tornava indietro e si fermava davanti a lui.
Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il’ič (via doppisensi)
29 notes
·
View notes
Photo
A man in tune with his woman knows when to talk, when to listen and when to draw her into his arms. His ability to read her energy, to touch and embrace her is what allows her to trust him completely and respond with the intimacy he desires.
Graham R White
584 notes
·
View notes
Photo
One moment ….. by Paqui Ronda
363 notes
·
View notes
Photo
Non importa quanto tempo sia passato quanto tu sia cresciuta quanto il mondo sia cambiato intorno a te.
Non importa.
Ci sono persone, che quando le rivedi tutto riprende dal momento esatto in cui vi eravate interrotti.
web
🍒
468 notes
·
View notes
Photo
“The Great Dictator” (1940) Hinkle (Charlie Chaplin) plays with the world
21 notes
·
View notes
Text
A Sora Rosa me ne vado via, c’ho er core a pezzi pe'lla vergogna, de questa terra che nu mm'aiuta mai de questa gente che te sputa n'faccia, che nun'ha mai preso na farce in mano, che se distingue pe na cravatta. Me ne vojo annà da sto paese marcio, Che cià li bbuchi ar posto der cervello, che vò magnà dull'ossa de chi soffre, che pensa solo ar posto che po’ perde. C’avemo forza e voja più de tutti Annamo là dove ce stanno i morti, anche se semo du ossa de prosciutti ce vedrà chi cià li occhioni sani che ce dirà: “venite giù all'inferno armeno ciavrete er foco pell'inverno”. Si c’hai un core, tu me poi capì Si c’hai n'amore, tu me poi seguì Che ce ne frega si nun contamo gnente Se semo sotto li calli della ggente. Sai che ti dico, io mo’ me butto ar fiume, così finisco de campà sta vita che a poco a poco m'ha ‘succato l'occhi più delle pene de stana immortale. Annamo via, tenemose pe'mano, c'è solo questo de vero pe'chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso possa sputà le ossa che so’ sante.
ANTONELLO
43 notes
·
View notes
Photo
209 notes
·
View notes
Quote
Non ho bisogno di te. Ho voglia di te. Non ho spazi vuoti da riempire. Ho spazi da condividere. Non mi aspetto che tu mi renda felice. Desidero sorridere della tua gioia e farti sorridere della mia. Non ti amo da morire, non sono tuo e tu non sei mia. Sono completo anche senza di te. Sei perfetta anche senza di me. Non morirò se andrai via. Non smetterai di essere felice se io andrò via. Non ti carico della responsabilità della mia personale soddisfazione, ti accolgo come specchio e messaggera, ti offro i miei occhi per indagare nei tuoi. Non ti lego né mi lascio legare dal bisogno di essere amato, dalla paura dell'abbandono. Io non sono solo senza di te. Tu non sei persa senza di me. Siamo due meravigliosi e preziosi universi, completi, perfetti, che si incontrano per creare nuovi mondi. Non chiuderò porte e finestre per tenerti accanto a me. Non ti permetterò di limitare il mio volo. Onoro la tua libertà scegliendo ogni giorno la mia.
E. Pacifici (via ilpozzodelletrameperdute)
8 notes
·
View notes
Photo
Santorini by Steffen Rahnert
16 notes
·
View notes