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“Nessuno si è mai veramente sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco”
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smiletodayblog · 3 years ago
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“È difficile avere 25-30 anni nel 2021. Siamo figli delle generazioni che con la terza media avevano accesso a tutti i concorsi, che oggi ci urlano in faccia che siamo dei falliti. Che ne sanno loro, per lo stesso concorso oggi devi avere una laurea magistrale, essere giovane, studiare per la preselettiva, 2 prove scritte ed una orale, avere conoscenze di informatica e inglese. Che ne sanno loro che, con la terza media, hanno attività commerciali mantenute da giovani sottopagati a nero che studiano nelle ore libere (e se non ci sono se le inventano). Oggi viviamo di ansie, di paure, di umiliazione, di mancata educazione da parte di coloro i quali ci hanno condannato e, non contenti, ci puntano il dito contro perché “io a 25 anni lavoravo e tenevo due figli”. Ho la risposta per voi: cacateci o’ cazz. Nel 2021 è difficile essere giovani perché le ansie o le tieni per conto tuo o te le fanno venire. Poi, invece di discutere la tesi, invece di avere un colloquio di lavoro, invece di avere una promozione, ti ritrovi di fronte a gesti estremi. Ogni volta che dite “alla tua età io ero” il fegato mi parte come a Capodanno post sbronza. Ogni volta che dite “non volete fare niente voi giovani” vi penso negli anni d'oro della DC. Ogni volta che dite “studi e studi ma a che serve” penso che avete ragione, tanto la paga quella è. A 25 anni eravate sposati e avevate figli, noi a 30 anni non abbiamo una vita.”
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smiletodayblog · 3 years ago
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Come funziona il sistema?
Il sistema funziona grazie a te, in modo così raffinato che tu lo alimenti 24 ore su 24 essendone totalmente inconsapevole.
Ne fai parte tramite due vie apparentemente diverse.
La prima è la via della sottomissione e dell'obbedienza. Sei uno schiavo  identificato col sistema di cui condividi, nutri e difendi il regime. Non ti opponi perché non sospetti nemmeno che tu sia completamente addormentato.
La seconda è la via della ribellione e del senso di ingiustizia. Sei uno schiavo che non condivide il regime, ma lo nutri con il tuo distacco; sei convinto di non farne parte, in realtà ti identifichi con rabbia, frustrazione, ansia e dolore, cose di cui il sistema è ghiotto. Più ti incazzi più lo espandi, più si espande, più ti incazzi.
Anche se nel quotidiano sembrano due strade differenti, sono la stessa strada.
Soprattutto quello che la tua mente ha intenzione di fare è già stato previsto e calcolato dal sistema, anzi ce l’hai nel cervello perché il sistema ti ha indotto a comportarti in un certo modo, per cui tutte le volte che credi di combattere qualcosa di esterno a te, stai solo rafforzando l’illusione.
Nessuno ha mai vinto una guerra sociale, il sistema ha solo permesso che si passasse a una fase successiva.
Io te l'ho detto, poi vedi tu.
Il solo modo per uscirne è disidentificarsi.
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smiletodayblog · 3 years ago
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Sempre più persone si suicidano per cause connesse al lavoro. Chi per la mancanza del lavoro stesso e quindi per il semplice fatto di non riuscire a mantenere una famiglia, chi per stress lavorativo. Ci sono fonti, credo attendibili, che dicono che Avicii, il dj svedese ventottenne si sia suicidato con un pezzo di vetro. Inoltre i famigliari dicono:
 «Tim non era fatto per la macchina del business in cui si è trovato. Era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori. Era un perfezionista dai risultati eccellenti che ha viaggiato e lavorato duro a un ritmo che lo ha portato a uno stress eccessivo»
In una società dove, il nostro essere viene svilito da valori infimi come i soldi, come pretendiamo di aver cuore?  Qualcuno mi faceva notare come sia davvero curioso che nella nostra società “frenetica”, ansiosa e spesso depressa, siano bandite e rese illegali tutte quelle piante naturali in grado di porre rimedio a tutto questo stress, a tutto questo correre, a tutto questo preoccuparsi.
Ma con tutto ciò non voglio parlarvi di proibizionismo, semplicemente vorrei far notare che stiamo diventando sempre più mostri alienati dal lavoro stesso, che persone ma soprattutto menti pensanti.
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smiletodayblog · 3 years ago
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Professore medio scemo:
I libri ci sono eh, ma non li userò mai, vado avanti a furia di slide, fatte 10 anni fa, forse da me o forse scopiazzate da altre università ma ogni anno spiegherò su queste slide
Però, non è che voi potete studiare solo sulle slide eh, dovete seguire ogni singola parola che dico, a tal punto che forse pensi che ciò che dico non c'è nemmeno nelle slide, quindi devi stare attentissimo
Comunque non è che potete registrare la lezione eh, vi denuncio per privacy, voi non la potete registrare e io non la registro nemmeno, una volta che finisce è persa per sempre perché registrare le lezioni è sbagliatissimo
Non puoi seguire una lezione per validi motivi? Sono cazzi tuoi, sei da solo.
Vuoi che comincio 5 minutini dopo perché vieni da un'altra lezione? Eh ma io devo fare 60 minuti o più altrimenti devo recuperare più avanti, poi va beh a me pagano lo stesso e io fondamentalmente devo soltanto farvi fare gli esami e darvi la materia, ma se non vi rompo i coglioni che piacere c'è a fare questo lavoro?
Com'è l'esame? Beh c'è lo scritto tutto a risposte aperte, niente risposte multiple, lo faccio per voi eh, ci metto il cuore ❤️
Poi c'è anche l'orale perché mica può bastare una sola prova dai, dovete sapere tutto, quando uscite di qui dovete saperne pure più di me
In più ci starebbe anche una prova pratica o una relazione o un progetto eh, tanto voi che dovete fare nella vita? Il tempo lo avete sempre
All'esame in ogni caso, se non dici e scrivi esattamente TUTTO quello che dico io COME lo dico io, non potrai mai avere un voto, quasi come se lo dovessi imparare a memoria, ma non bisogna imparare le cose a memoria, è sbagliatissimo
Voi dovete capire le cose, non dovete impararvele solo per fare l'esame, sono importanti, vi serviranno nella vita, non si sa esattamente quando e per cosa ma vi serviranno, forse vi serviranno solo per questo esame ma sono cose di vitale importanza di cui non se ne può assolutamente fare a meno
Lo faccio per voi ❤️
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smiletodayblog · 3 years ago
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E ci siamo di nuovo...
Combattere con me stesso e con i miei conflitti interiori, conflitti che ormai da anni non fanno altro che farmi scappare da me stesso, o ad aver paura di me stesso...
Anche questo é da capire, perché non é facile arrivare al problema e lo é ancora di meno quando il problema ama mascherarsi dietro le più profonde debolezze o i sentimenti, sentimenti che spesso hanno dettato scelte o modificato eventi.
Oggi eccomi qui, poche ore fa ho sicuramente aperto la strada al mio licenziamento, probabilmente ho distrutto anni di sogni e progetti, ho scritto una pagina nera nel libro della vita.....
Pagina il cui inchiostro é costato e costerà molto caro a me stesso e a chi nel tempo ha voluto sostenermi con passione.
Vorrei trovare la causa della mia paura, dei miei stati d'animo contrastanti di tutti quei sentimenti che nascono ti distruggono dentro e fuori e poi...
...e poi muiono, portandosi via anche il più piccolo segno di speranza...
Fallimento o miglioramento...
Fino ad oggi tutte le azioni nate come un fallimento, che hanno creato in me stati d'ansia e forse anche peggio, dopo un po si sono dimostrati essere in realtà delle vittorie...ma il prezzo é stato molto alto...così alto che oggi a 33 anni mi sento come se ne avessi 93.
Oggi all'ennesimo colpo di testa con una famiglia da mantenere, ho realizzato cosa significa avere paura del buio...avere paura di me stesso...
Non é più semplice pensare:
vediamo cosa porta il vento....
Adesso é più facile dire:
cosa diamine ho combinato...
Forse ho firmato la fine della mia dignità di uomo di padre e di lavoratore...
Forse ho aperto una porta migliore...
...Tanti anni spesi in mezzo al mare lontano dagli amori e dalla famiglia, lontano dall'essere felice e spensierato, con tanti amici vicino, amici che portano nomi spaventosi...ansia, paura, depressione.
Oggi la forza di una piccola creatura, piccola ma immensamente grande mi ha dato la forza di fare un atto che non so se é giusto o sbagliato, ma so che é stato per amore, amore per mia figlia che da quando é comparsa in piccolo test di gravidanza, già da allora ha regalato a suo padre l'essenza della felicità....
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smiletodayblog · 3 years ago
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Apro LinkedIn e passo ore a sentirmi inadeguata perché tutte le persone della mia età hanno esperienze, interessi, competenze lavorative acquisite attraverso stage e tirocini mentre io non mi sono mai potuta concentrare sul fare cose perché dovevo capire come poter esistere senza farmi schiacciare dal peso del mio dolore. Eppure non posso spiegare alle persone che non ho letto tutti i libri, visto tutti i film, studiato tutti gli argomenti e provato a fare tutte le esperienze che volevo perché il mio disturbo alimentare mi mangiava da dentro e si prendeva tutte le parti di me che amavo di più. Non posso spiegare che ogni mio momento libero è servito per cercare di arginare la mia sofferenza usando strumenti di fortuna trovati nel buio della mia solitudine. Non posso elencare tutte le giornate che ho passato divorata dal disgusto, dalla rabbia e dalla disperazione tanto da non riuscire a reagire. Mi sento di non aver fatto abbastanza nella mia vita, di non aver fatto niente, e che questo mio grande male, anche se si attenuerà, mi porterà a non avere mai nulla perché si è inghiottito gli anni che avrebbero dovuto essere fondamentali nel costruire la mia vita
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smiletodayblog · 3 years ago
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“Questo è un mondo dove nessuno con un po’ di buon senso rimarebbe o si prenderebbe la briga di preoccuparsene. Vivi in un luna park, a lanciare piccoli anelli di plastica su bottiglie troppo grandi, sperando di vincere un premio. Che cosa vincerai? Una vacanza di due settimane? Una macchina nuova? Un po’ di soldi per la tua pensione? Tutto questo è solo un misero premio di consolazione.”
— Under the Silver Lake (2019) dir. David Robert Mitchell
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smiletodayblog · 3 years ago
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Mi ricordo che era febbraio di tipo tre o quattro anni fa. Andavo a lavorare ascoltando sempre Calcutta e piangevo in continuazione in quel periodo.
Ho fatto tante cazzate in quel periodo.
Non ero felice in quel periodo.
Principalmente mi sono resa conto che il mio non essere felice non era per forza un "essere triste" quanto più un sentirmi sola seppur costantemente circondata da persone che non si rendevano conto di niente. Un sentire la mancanza di qualcosa non ben definito che mi aiutasse a sistemare il grandissimo casino che avevo in testa.
Mi definivo un "melting pot di emozioni tutte accatastate in modo sconfusionato". Un grandissimo macello in cui tutto era buttato a cazzo: emozioni, sentimenti, pensieri, consapevolezze, delusioni. Tutto ammassato e ammucchiato come gli accomulatori compulsivi vivendo nella costante paura che perdere un pochino di quelle sensazioni equivalesse a perdere se stessi.
Ci sono cose che ancora non ti ho detto e non so se avrò mai il coraggio di dirtele. E ci sono tante di quelle emozioni piegate su loro stesse e buttate a cazzo dove c'era posto che io sono certa che sono le stesse che provi anche tu solo che né io né te le tiriamo mai fuori.
Eppure stanotte sono arrivata alla conclusione che pur non sapendo cosa mi manchi esattamente, quando sono insieme a te questa mancanza si sente meno. Quando sono insieme a te tutto diventa più leggero, più tranquillo, più spensierato, dolce come una carezza e non sento più il bisogno di mettere Calcutta o di accatastare i sentimenti.
Vorrei solo essere capace di esprimerli per riuscire a spiegarteli insieme ad "altre mille cose ma tanto tu già le sai"...
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smiletodayblog · 3 years ago
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ho bisogno di lavorare su me stessa..sono giorni che mi assento da tutto ma non so ancora da dove iniziare, non sono motivata perché spesso tempo fa iniziavo senza riuscire a portare a termine
Lavorare su se stessi è un processo lento e graduale, che richiede molta pazienza e tanto impegno. Non avviene in un giorno, e nemmeno in un mese.
Avviene ogni qualvolta che qualcuno ci spezza il cuore, e noi dobbiamo imparare a raccogliere ogni frammento da soli, e a rattoppare le crepe.
Avviene ogni qualvolta che qualcuno ci fa sentire sbagliati, e noi dobbiamo essere più forti, più duri, delle loro parole, per non lasciarci ferire, per non lasciarci scheggiare.
Avviene quando qualcuno ci dice che non siamo all’altezza, e noi invece riusciamo a dimostrargli che si sbaglia (e ci sbagliavamo, se all’inizio gli avessimo creduto).
Avviene quando qualcuno pronuncia il tuo nome per l’ultima volta, e ci costringe a convivere con la sua assenza, imparando che la prima persona verso cui possiamo contare e fare affidamento, è noi stessi.
Avviene quando qualcuno ti spinge, ti spinge, ti spinge, fino a quando non ti vede cadere. E poi inizia a prenderti a calci. A sputarti in faccia. A gridarti addosso, rinfacciandoti i tuoi fallimenti, ed elencandoti i tuoi rimorsi. E tu, al posto che reagire, colpendolo più forte, dicendo cattiverie maggiori, semplicemente gli mostri che le sue offese non hanno presa su di te (perché tu conosci già il tuo valore, e la sua rabbia finirà per corrodere solo lui), alzandoti, risistemandoti il vestito, voltandoti e incamminandoti nella direzione opposta. Chiudendo quella porta alle spalle, perché non porta più da nessuna parte. Senza voltarti, perché conosci quanto sia prezioso il tuo tempo e breve la tua vita, e non puoi sprecarli per nessuna ragione.
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smiletodayblog · 3 years ago
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RED RED RED
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smiletodayblog · 3 years ago
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Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti. Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smettila di fare conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smettila di presentarti alle persone che non sono interessate alla tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare di tutto per apprezzare chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti a seguirti in questo luogo. Questo non significa che devi cambiare quello che sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei cancellato, insultato, dimenticato o ignorato dalle persone a cui dai il tuo tempo, non fai un favore continuando a offrire la tua energia e la tua vita. La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale quando incontri persone con cui hai amicizia o amore corrisposto. Saprai quanto è prezioso perché hai provato ciò che non è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non è capace, più tempo perdi privandoti della possibilità di questa connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno al tuo livello di interesse e impegno.
Più resti coinvolto con persone che ti usano come cuscino, un'opzione di secondo piano o un terapista per la guarigione emotiva, più tempo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di apparire, non sei ricercato. Forse se smetti di provare, la relazione finisce. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà buio per settimane.
Questo non significa che hai rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che trattenevi era l'energia che solo tu davi per mantenerla.
Questo non è amore, è attaccamento. È voler dare una possibilità a chi non lo merita! Ti meriti molto, ci sono persone che non devono essere nella tua vita, ti accorgerai.
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo ed energia, poiché entrambi sono limitati. Quando dai il tuo tempo e la tua energia, definirai la tua esistenza.
Quando te ne accorgi, inizi a capire perché sei così ansioso quando passi del tempo con persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti conviene e non devono starti vicino, ti viene rubato in energia.
Inizierai a renderti conto che la cosa più importante che puoi fare per te stesso e per tutti coloro che lo circondano è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Fai della tua vita un rifugio sicuro, in cui sono ammesse solo persone “compatibili” con te.
Non sei responsabile di salvare nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dar loro la vita!
Perché se ti senti male, se ti senti in dovere, sarai la radice di tutti i tuoi problemi per la tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. È il tuo unico obbligo capire che sei il padrone del tuo destino e accettare l'amore che pensi di meritare.
Decidi che meriti amicizia vera, impegno, vero e amore completo con persone sane e prospere. Poi aspetti e vedi quanto tutto inizia a cambiare e cambierà, questo è certo, con persone positive e di buona energia, non perdere tempo con gente che non ne vale la pena, il cambiamento ti darà l'amore, la stima, la felicità e la protezione che meriti... ~
Sir Philip Anthony Hopkins
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smiletodayblog · 3 years ago
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“Non è un esame a definire chi sei: non è un promosso o un bocciato un trenta o un diciotto in venti o un ventotto a dire tu chi sei. Tu sei quello che hai dentro: il cuore grande che da amore a tutti e magari ci mette un po’ di tempo prima di mostrare il bene ma poi ci sai fare davvero molto bene. Non è un voto a definire la persona che sei, perché tu sei molto di più. Tu sei la sincerità i sorrisi di stupore quanto male ci resti quanto ti impegni quanto cuore ci metti e ci rimane incastrato dentro. Tu sei quello che hai imparato e lo hai imparato per te e non per il voto che ti metteranno domani tu sei quello che hai appreso perchè quella materia ti ha affascinato. Tu sei i momenti che sei stata a pensare “voglio uscire, ma mi metto a studiare” e poi hai studiato tanto anche se là fuori c'era qualcosa di molto più spettacolare. Quello che voglio dirti è di non lasciarti abbattere se non andrà come speri - come anche io spero per te - di non lasciarti abbattere da quello che diranno che tu vali perché tu vali tanto a prescindere da questo. Quello che voglio dirti è di non lasciarti abbattere se non andrà come vuoi se non apprezzeranno quanto ti sei impegnata quanto hai studiato quanto amore hai dato per quell'esame. Quello che voglio dirti è di non perdere la fiducia che hai in te e se non ce l'hai, credi a me, valla a cercare e mostra a tutti cosa sei e se quelli fanno finta di non vederti tu alzati in piedi e fai vedere a tutti chi sei. Buona fortuna che non so se si dice o se invece porta sfiga ma tanto quello che conta è aver coraggio in questa vita. Ad maiora!”
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smiletodayblog · 3 years ago
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Forse è ridicolo pensare che potesse durare all’infinito. Stare bene, intendo. Sentire lo stomaco vibrare e la testa leggera, non sentire il tempo passare quando assieme ed odiare ogni secondo lontana da te perché pesante come un macigno sulle spalle. È ridicolo pensare che potessi sentirmi planare sulle cose come un gabbiano, anche quando il mare sarebbe stato smosso dalla tempesta. Ed è ridicolo pensare che la calmapiatta ed anestetica dimenticata in un angolino rinominato “prima di te” torni tra poco a farmi visita: vedo già con l’angolo dell’occhio quella bestia nera della banalità della routine farsi largo tra i nostri ultimi attimi assieme, che nemmeno riesco più a godermi. Quel pensiero che mi sovrasta - “tanto finisce tra poco”, sento rimbombare nella testa- non mi ha fatto godere dell’ultimo lasso di tempo concessoci dal destino primo di doverti dire addio. “Ciao per sempre” saranno le ultime parole che ci scambieremo prima che ti veda la mia schiena sottile allontanarsi e scomparire dentro al buio del sottopasso della stazione. “Ciao per sempre” riecheggerà nella mia mente come un salvagente nel mare aperto, calmo e disteso, scivolando senza senso un po’ a destra ed un po’ a sinistra, trascinandosi dietro un senso di responsabilità emotiva non portata a termine a causa della mia incapacità di vivere attaccata ed aderente alla realtà. “Sempre a pensare al dopo”: me lo hanno rimproverato sempre tutti, che non riuscissi a vivermi del tutto il presente senza dover sentire l’urgenza di pensare a quello che sarebbe venuto poi. Dettato dell’ansia o puro egoismo temporale, non so come si possa definire, eppure credo sia a metà tra un difetto ed una benedizione: se veramente coinvolgente, si tratta di nient’altro che un’onda passeggera di pressione e sconvolgente attaccamento all’organizzazione maniacale di ogni piega della vita, se invece spontaneo e sincero, potrebbe essere definito forse come l’esternazione di una sana esigenza sognatrice e di un sostrato personale poco razionale e più adagiato sulle nuvole della speranza. La relativa diversità tra le due letture mi terrorizza e spiazza talmente tanto da non riuscire a rinunciarvi nemmeno nei momenti peggiori: se avessi smesso di dare più peso a quello che avresti fatto “poi”, ed avessi scelto di pensare solo alla tangibile leggerezza del presente, sarebbe stato meno insostenibile. Ed invece, come sempre, non rinnego la mia intrinseca insicurezza scegliendo appositamente di barcamenarmi nella dolcezza stucchevole dell’incertezza che mi avvelena lentamente e senza permettermi di accorgermi del sangue che diventa saturo di smoderata speranza per la vita in potenza, piuttosto che quella in atto. La curiosità è proprio una condanna: a volte dovrei smettere di macchinare riguardo ciò che non esiste, e apprezzare ciò che mi sta davanti agli occhi. Ed invece io faccio il contrario: cerco nel presente sperando in futuro di arrivare a dieci decimi senza dover mettere gli occhiali. Quelle lenti mi salverebbero da tutte le sofferenze che si scollano pian pianino dal piano dell’irrealtà permettendomi, gradatamente, di accettare. Di arrendermi all’incontrollabile e alzare le mani di fronte alle contraddizioni, risparmiandomi di crocifiggermi appesa ad una prospettiva lontana ed inesistente. Forse è ridicolo pensare di poter cambiare, perché non c’è condanna più pesante di quella che decidiamo di infliggerci. Ma, se la prigione è calda ed accogliente, forse non è poi così male accettare la sentenza: vivere tutto troppo intensamente è per noi ipersensibili assodata normalità. Non vivremmo senza quella costante vitale di vibrare per una foglia che cade o chiudere gli occhi davanti ad un raggio di sole che ci scalda il viso- ogni cosa che ci raggiunge diventa parte di noi. Tranne noi stessi: tutto è così forte che ci dimentichiamo di essere al mondo. Magari sentirsi bene è solo uno stop alla routine che ci fa compagnia spesso e volentieri, come per ricordarci che siamo per natura inclini a sentirci trapassati e non passanti ed osservatori soltanto delle nostre vite.
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smiletodayblog · 3 years ago
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E son sicura che t'amerei, pure fra cent'anni. sempre nell'ombra, e nascosta da occhi indiscreti. Rallegrerei il mio umore con i tuoi sorrisi, e m'accontenterei dell'amicizia e di quei pochi gesti d'affetto che ogni tanto mi regali. Perché si sa, chi ama in silenzio, ama poi, per sempre.
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smiletodayblog · 3 years ago
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“Conoscerti è stata la cosa migliore che potesse capitarmi. Amarti è stata la cosa più giusta che io abbia mai fatto. Non riesco nemmeno più a immaginare una vita senza di te. Qualsiasi cosa io faccio durante il giorno tu sei sempre là a spettinare i miei pensieri, a passeggiare nella mia mente, a danzare nel mio cuore”
— Tratto dal libro: “Il profumo dei fiori di ciliegio”- Chiara Trabalza 
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smiletodayblog · 3 years ago
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smiletodayblog · 3 years ago
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Ora vorrei dirti un paio di cose…
Andrà meglio. Funziona così: momenti brutti, poi belli, poi di nuovo brutti, poi belli. La vita è fatta di alti e bassi… Devi credere in te stessa, e vedrai che ce la farai. Tu puoi essere tutto ciò che vuoi. Sei forte. E io credo in te.
E voglio dirti che nella mia vita poche persone sono indispensabili , ma che tu lo sei sicuramente… Indispensabile per me…
Voglio dirti che vali, vali per il tuo carattere, per la tua forza, per la tua bontà, il tuo essere a volte triste ma incazzata nello stesso momento, vali anche quando mandi a fanculo tutto e tutti perché pensi di non farcela ma poi ti rialzi. Vali per quei tuoi occhi che non riescono a nascondere le emozioni che provi.
Vali per i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, per i tuoi pianti disperati, per gli abbracci che mi hai dato, per i piccoli gesti, per la tua presenza, per i tuoi atteggiamenti buffi che trasmettono felicità, serenità.
Vali per te, si, tu vali perché sei tu e non sei gli altri, vali per questa tua unicità che è solo tua, vali perché sei irripetibile e di te ne esiste una sola, hai una bellezza tua che è solo tua e un tuo animo che ti appartiene.
Non dar importanza a chi a volte non sa apprezzarti, ti trascura o ti mette da parte, perché probabilmente sono persone che non ti conoscono veramente e non sanno quanto vali, per te stessa… Per me…
Non sanno cosa hai dovuto sopportare e subire per essere ciò che sei, per essere più forte, per essere donna. Forse a volte il mondo non ti capirà, forse a volte le persone in cui credi ti deluderanno o non crederanno in te, forse criticheranno te, le tue scelte, ma non abbatterti, non smettere di credere in te stessa, nel tuo valore e in ciò che sei, vai avanti, i fatti si vedranno e se è la tua strada, se mostrerai la tua vera forza unita alle persone che ti vogliono bene e che malgrado tutto ti saranno sempre vicine, arriverai fino in fondo, arriverai alla fine e sarai pronta a splendere, ancora più di prima.
Forse sarò un disastro in certi momenti, ma credimi sono quella persona che crede in te anche quando tu non lo fai, quando smetti di credere in te stessa e ti abbatti, tu non lo sai, non te ne accorgi, ma io sono lì. Lo potrai capire da un abbraccio spontaneo, dal quando ti guarderò baciandoti la testa, dal mio volerti tenere sempre la mano, stringendola malgrado il caldo o il freddo, lo capirai dai miei sguardi, lo capirai da tante cose.
E chiedi scusa a te stessa, per aver creduto a volte di non essere abbastanza, di non bastarmi, di non essere abbastanza per me, per i miei occhi, per la mia mente, perché io ora ti dico semplicemente questo: “abbassa lo sguardo e guarda questo piccolo angolo di cielo e ricordati una cosa, che tu splendi già, davvero.”
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