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( ( Naerys' dream ;; travelling to Winterfell #firerpg ) ) 

"NON PUOI AFFRONTARE QUESTO!" Un grido le squarcia la gola, i piedi nudi corrono sulle scale all'entrata del castello di Winterfell e, scivolando sull'ultimo scalino, si aggrappa con le mani alle spalle del cavaliere di fronte a lei. E' Jèrion quello che sta scuotendo e implorando in quel momento, ma il ragazzo voltandosi le rivolge uno dei suoi soliti sorrisi privi di pensieri. "Naerys, non essere sciocca," l'ammonisce dolcemente. Le sue dita scorrono tra i capelli della ragazza, ma i suoi tentativi di ordinarli dietro l'orecchio sono vani. Le sfiora il collo e le spalle quasi scoperte portando indietro la chioma corvina, ma Naerys scuote la testa farfugliando una serie infinita di "no, ti prego". Sente le dita di lui bruciare, ma non come il fuoco. Il fuoco non può bruciare un drago. Bruciano come il ghiaccio, come il gelo del nord, dell'inverno, della morte. "Non andare, è uno stupido torneo. Stupido, stupido, stupido." Colpisce più volte la sua armatura con i pugni finché non le afferra i polsi e la stringe a se. E' l'armatura metallica a ricordarle il proprio corpo coperto soltanto dalla camicia di notte. Ha i capelli scompigliati e sudati, i piedi nudi, sporchi e leggermente coperti di sangue. La camicia da notte è strappata per esservi inciampata durante la corsa. Il terrore del proprio sogno le aveva fatto dimenticare ogni cosa. C'era sangue ovunque, strati di pelle umana che si ammassavano su un pavimento indistinto. Il grido di dolore di un uomo sfigurato era accompagnato dal ruggito straziante di un leone, poi la testa del leone appesa a un muro grondante di sangue. Una risata copre ogni rumore mentre le mani insanguinate di Naerys sollevano una spada che avrebbe riconosciuto anche ad occhi chiusi, una spada che non sarebbe dovuta essere lì: Oathkeeper. Le immagini del sogno si rifiutavano di lasciare la sua mente anche in quel momento, quando sente una folla crescere intorno a loro. Percepisce gli sguardi fissi su di lei, la deridono, la vogliono, sente i loro sporchi pensieri sminuirla e spogliarla di ogni dignità. Uomini, donne, sono tutti indistinti tranne una figura. E' alta come lei, i capelli neri ornati da rose, riesce a coglierne soltanto per un attimo il profilo che sorride. Le risate aumentano, mentre la presa intorno alle sue spalle diventa sempre più debole. Incontra lo sguardo di Jèrion che le posa un bacio sulla fronte, una scusa, una promessa di tornare. Cerca di fermarlo, ma le mani scivolano sulla sua armatura tagliandosi. Osserva il sangue scorrere sulla propria pelle mentre le voci aumentano, si avvicinano e la soffocano e allora la vede: per un attimo, prima che la sopprimano del tutto, Oathkeeper brilla abbandonata sul pavimento di pietra. 

"MILADY!" Il tono allarmato di Gwen finalmente la raggiunge e Naerys apre gli occhi. E' al sicuro nella sua carrozza. Un sogno, soltanto un sogno che si ripete per l'ennesima volta da quando ha lasciato Approdo del Re e che lascia il suo corpo silenzioso e scosso dai brividi per ore.

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　　　　　【 𝑲𝒊𝒏𝒈'𝒔 𝑳𝒂𝒏𝒅𝒊𝒏𝒈. 𝑨 𝒇𝒆𝒘 𝒚𝒂𝒆𝒓𝒔 𝒂𝒈𝒐 】

Jèrion Lannister

Per la prima volta, Jérion aveva deciso di seguire il capostipite di casa Lannister, nonchè suo padre, nell'ultima spedizione ad Approdo del Re. I Targaryen detenevano il potere dei 5 regni dall'arrivo di Daenerys Targaryen, spazzando via proprio la supremazia della casata del Leone. Jérion leggeva spesso della guerra che aveva visto protagonisti i tre ultimi draghi, aveva pregato la sua balia, da bambino, di raccontargli tutto ciò che sapeva, i dettagli, anche quelli più oscuri e torbidi. La notte non lo spaventava, il buio era soltanto il passaggio per arrivare alla luce del giorno e quelle storie non facevano altro che aumentare il desiderio del giovane Lannister di diventare, un giorno, il protagonista di uno di quei racconti. Approdo del Re si presentava esattamente come gli era stato raccontato. Desiderò vedere le ceneri del Tempio di Baelor, bruciato dai suoi avi, sulle quali ceneri era stato ricostruito un Tempio del tutto nuovo. Trascorreva le sue giornate dimostrando ai giovani delle casate minori la sua destrezza con la spada, durante gli allenamenti. Lui, abituato ad addestrarsi con la sua Oathkeeper, maneggiare una spada smussata, leggera ed inoffensiva lo rendeva imbattibile agli occhi di tutti gli altri giovani Qualcun altro che abbia l'ardire di sfidarmi? Quando anche, quello che sembrava l'ultimo, dei suoi sfidanti venne sconfitto, il maestro d'armi stava per dichiarare chiusa quella sessione, fin quando si fece avanti un giovane con un elmo che nascondeva il viso Non c'è bisogno di tanta protezione, cavaliere. Queste lame sono tutte smussate.

Naerys Targaryen

Quei giorni per Naerys sembravano non passare mai. Le due gemelle erano ancora di più al centro dell'attenzione e lei doveva sforzarsi il doppio per non tentare di strappare la lunga chioma a una o avvelenare il vino dell'altra. Stanca di ascoltare le altre chiacchierare come civette su chi avrebbero potuto sposare -- secondo le loro aspettative e secondo quelle delle proprio famiglie -- aveva deciso di passare la giornata a guardare gli allenamenti. Gwen... preparami l'armatura e chiedi ai ragazzi di tenere la bocca chiusa. Dopo il quinto duello vinto era il caso che qualcuno facesse scomparire il sorriso dal viso di Lannister. Quando Naerys è finalmente pronta il giovane si stava pavoneggiando come se fosse invincibile. / Seven bloody buggering hells, / sei un Cavaliere o un gallo in una fossa di combattimento? lo incalza cercando di soffocare la propria voce e mettendosi in posizione e sfoderando il primo colpo.

Jèrion Lannister

Nonostante fosse nettamente in vantaggio rispetto a tutti gli altri combattenti ancora in erba, il cavaliere che si presentò ai suoi occhi, mostrò la spavalderia di chi non avesse assistito alle sfide precedenti. Fu Daenerys Targaryen Nata dalla Tempesta ad estinguere le fosse di combattimento, Sir. La Baia dei Draghi ora è sorta. Siamo circondati dai discendenti della Madre dei Draghi, non dovreste commettere un errore simile, paragonando un leone ad un semplice schiavo...o ad un gallo. Le sue parole furono accompagnate da un balzo all'indietro per evitare il primo colpo del suo avversario. Amava il divertimento, soprattutto se questo proveniva da una situazione come quella. Decise di limitarsi alla difesa, fin quando non avesse compreso che il tempo del contrattacco fosse giunto. Osservò l'armatura che indossava il giocane, certamente di manifattura preziosa non adatta ad un sempliciotto qualunque o ad un ragazzo proveniente da Fondo delle Pulci Dovreste liberarvi di un po' di acciaio, se volete essere più veloce.  Lo ammonì poi, continuando a schivare i colpi che gli venivano inflitti.

Naerys Targaryen

Apre e chiude le dita della mano sinistra come a indicare che l'unica cosa che il Lannister sapeva fare era parlare e anche troppo. Aveva ragione su una cosa, che quella stupida armatura creata per avvicinarsi il più possibile a quella di un uomo era piuttosto scomoda. Quando la sua lama si scontra con quella di Jerion mormora qualcosa, ma le parole somigliano più a un indistinto suono gutturale. Facendo scivolare la spada indietreggia di qualche passo abbassando la lama e piega la testa di lato, quasi aspettando che fosse il ragazzo a colpire questa volta.

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