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Reblogga se in questo momento vorresti abbracciare qualcuno, ma non puoi.

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Se ho mai provato la felicità, non è stato nei primi momenti inebrianti del mio successo, ma quando ancora non avevo letto né mostrato ad alcuno il mio manoscritto: in quelle lunghe notti piene di entusiastiche speranze, di sogni e di appassionato amore al lavoro; quando vivevo con la mia fantasia, con i personaggi da me creati come fossero parenti, come se esistessero realmente; li amavo, mi rallegravo e mi rattristavo con loro, talvolta piangevo anche lacrime sincere sul mio ingenuo protagonista

Fëdor Dostoevskij, “Umiliati e offesi”.

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Amore liquido

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È solo che certe volte ho bisogno di credere che il mondo, il mondo che osservo, quello che ho intorno, quello che ho dentro… Ecco, ho bisogno di credere che non stia andando davvero a puttane come sembra. Ho bisogno di pensare che certi momenti non esistono unicamente per riempire i vuoti, per farci sentire meno soli, o meno annoiati, o più speciali. Ho bisogno di dare un senso alle cose, e di credere che posso ancora fidarmi del mio istinto, del mio cuore e delle mie sensazioni.

— Roberto Emanuelli

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Andar via è bello soltanto quando sai che hai un posto in cui tornare. Ho pensato tanto alla libertà, in questi giorni, a cosa significhi. Non credo abbia a che fare con la mancanza di legami, come sostiene qualcuno. Non credo nemmeno che il suo profumo sia lo stesso della solitudine. Credo, o forse lo spero, che essere liberi significhi essere in grado di donarsi senza riserve. Credo che essere liberi sia guardare il cielo e pensare “non ho bisogno di altro, non oggi”. Credo sia trovare del buono ovunque, anche dove a prima vista sembra che non ce ne sia. Credo non abbia niente a che fare con l’andare via, con lo scappare, forse ha a che fare con il rimanere finché hai ancora un pezzo di cuore da dare, finché non ti resta più niente. Non avere niente da perdere, però, non ti rende libero. Quindi quando non sai più a cosa aggrapparti prova a tendere una mano, sembra assurdo ed impossibile, ma qualcuno la prenderà e la stringerà forte. Magari non sarà per sempre, ma la libertà è come la felicità, può durare anche solo il tempo di un sospiro. Forse essere liberi è accettare che un ballo possa finire e nonostante questo iniziare a ballare lo stesso. Forse essere liberi è comprendere che non tutto quello che facciamo ci porterà dove vogliamo, che non tutto serve a raggiungere un obiettivo. Certe volte gli obiettivi non contano niente, certe volte sono meglio i baci, le camminate sulla spiaggia a piedi nudi quando ricomincia a fare caldo, le chiacchiere senza senso prima di iniziare a lavorare. Forse essere liberi è riconoscere che non tutto ha un senso, ma un significato sì. È essere gentili anche con chi non lo è con noi, perché cambiare in base a chi abbiamo di fronte è come cambiare cuore una volta al giorno, è sbagliato, è doloroso, è una prigione. Forse essere liberi è amarsi senza aver paura di perdersi, è perdersi senza aver paura di ricominciare ad amare. Forse essere liberi è andare al mare e non aver paura di non essere abbastanza belli. Forse essere liberi è iniziare a dire “sono abbastanza, invece”. E anche “basta così”.

Susanna Casciani

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Ho la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno che la usa come se fosse un fiore da mettere all'occhiello, una piccola decorazione per gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d'estate

Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”

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La gente non vuole rimettere in sesto la propria vita. Nessuno vuole che i suoi problemi vengano risolti. I suoi drammi. Le sue distrazioni. Le sue storie risolte. I suoi casini ripuliti. Perché, che cosa mai le rimarrebbe? Solamente il grande spaventoso inconoscibile.

Chuck Palahniuk, “Survivor”, cap I 

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Ad un certo punto ti rendi conto che se non sei tu a farlo non lo fa nessuno per te. Quindi rialzati, ricomincia da capo, ricomincia da zero, ricomincia da te. Non pensare a quello che hai sbagliato, non pensare a chi ti ha maltrattato, tu sei più importante.

Marco Polani

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Lucrezia Scali, La distanza tra me e te

Foto dal web

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No te quedes en un lugar en el que no puedas florecer aunque te guste | M. Sierra  @ideasviajando

 Ilustración: @veronikilustra

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Era, de hecho, uno de esos lugares que sólo existen para que haya gente que venga de ellos. En el universo los hay a montones: pueblecitos recónditos, pequeñas aldeas azotadas por el viento bajo cielos despejados, cabañas aisladas en montañas gélidas cuya única característica histórica es ser lugares increíblemente vulgares donde empezó a suceder algo extraordinario.

Ritos iguales, Terry Pratchett. (via date-prisa-estamos-leyendo)

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“Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev'essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.”

— Frida Kahlo

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“E alla fine di ogni giornata ne vedi qualcuno con la testa bassa, fra le gambe. Certi piangono. Dove vanno i perdenti? Chi lo vuole, un perdente?”

—

Storie di ordinaria follia

Charles Bukowski

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“Mia cara, trova quello che ami e lasci che ti uccida. Lasci che ti prosciughi. Lascia che si aggrappi alla tua schiena e che ti pesi trascinandoti nell'insignificanza. Lascia che ti uccida e divori i tuoi resti. Molte cose ti potrebbero uccidere, alcune lentamente altre velocemente, ma è molto meglio essere uccisi da un amore.”

— Charles Bukowski

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Il fatto è, James, che bisogna accettare una certa dose di pressione sociale. Fa parte del nostro essere creature umane, immagino; dopotutto siamo animali socievoli. Il pericolo è lasciare via libera a questa pressione, permetterle di toglierti il terreno da sotto i piedi. Sei tu che devi tenere la tua vita sotto controllo,ma in pratica non è così. Lasciamo che siano gli altri a dettarci le nostre opinioni su religione, sesso, classi sociali, politica, su tutto ciò che conta; seguiamo le idee del particolare banco a cui apparteniamo. Pensi come pensano i tuoi amici; come pensa la tua famiglia; come esige la tua classe e la tua educazione. Quanta gente conosci che vive infrangendo i limiti del suo piccolo mondo, del suo particolare gruppo? Pochissimi, immagino.

Richard Mason “Anime alla deriva”