Agitar el ojo antes de mirar. Vagabundeos, recuerdos y otras divagaciones
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Let everything happen to you Beauty and terror Just keep going No feeling is final
Rainer Maria Rilke
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Dico spesso che considero gli edifici bassi a "scala umana". Vivere a stretto contatto con la terra, vedere le persone ad una distanza tale che permetta di riconoscerle, percepire l'intorno circostante con i suoi rumori. È però dal diciottesimo piano di una torre che vivo sensazioni più propriamente umane. Vedo persone fare cose, ma non sempre riesco a scorgere bene i loro visi; le vedo muoversi, ma non sempre riesco a capire le loro intenzioni. Sento molti rumori e suoni che non posso associare a ciò che il mio campo visivo è in grado di controllare. Anche se il cielo sembra sempre lontano, quantomeno è più facile percepire il desiderio di evasione dalla realtà. Sento la distanza come una grande protagonista della condizione umana, piuttosto che una mera negazione di possesso e controllo.
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[...] Sustituir la perspectiva por una forma de prospectiva. Sustituir el espacio de distancias por un espacio del sentido... Existe una lógica del marginado, del excluido. El excluido, al sentir su exclusión, reacciona con una lógica que no es la del persecutor. Necesita inventar otras rutas que le lleven a la aventura.
Paul Haim, Matta
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… Comunque sia, il mondo in cui stiamo entrando è il Pianeta della Grande Occasione. Un’occasione non incondizionata, ma alla portata solo di coloro che prendono il proprio compito sul serio, dimostrando automaticamente di prendere sul serio se stessi… Vi incontreremo continuamente il nuovo altro, lentamente emergente dal caos e dalla confusione del mondo contemporaneo. Può darsi che questo altro scaturisca all’incontro tra le due opposte correnti che formano la cultura del mondo moderno: la corrente che globalizza la nostra realtà e quella che conserva le nostre diversità, la nostra unicità e irripetibilità. … Chi sarà questo nuovo altro? Come si svolgerà il nostro incontro? Che cosa ci diremo? In quale lingua? Riusciremo ad ascoltarci e a capirci a vicenda? Riusciremo insieme a trovare, come dice Conrad, “ciò che parla alla nostra capacità di provare meraviglia e ammirazione, al senso del mistero che circonda la nostra vita, al nostro senso della pietà, del bello e del dolore, alla segreta comunione con il mondo intero e, infine, alla sottile ma insopprimibile certezza della solidarietà che unisce la solitudine di infiniti cuori umani, all’identità di sogni, gioie, dolori, aspirazioni, illusioni, speranze e paure che lega l’uomo all’uomo e accomuna l’intera umanità: i morti ai vivi e i vivi agli ancora non nati?
RYSZARD KAPUSCINSKI (da L’altro, Feltrinelli, Milano 2007)
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Non chiedere di avere una salute perfetta Sarebbe avidità Fai della sofferenza la tua medicina E non aspettarti una strada senza ostacoli Senza quel fuoco la tua luce si spegnerebbe Usa della tempesta per liberarti
Tiziano Terzani
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[...] Il linguaggio precedente la parola Ciò che è, esistendo senza essere L'evidenza esaltante. I continui inizi Vedo [...]
J. Miró
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Tutte le (vie) prendevo. Ma camminarci, non ci camminavo. Mi fermavo a ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre piú da vicino a girare attorno a ogni sassolino che incontravo, e mi meravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso di quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni d'una montagna insormontabile, anzi d'un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. Ero rimasto cosí, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso. Ma non mi pareva affatto che quelli che m'erano passati avanti e avevano percorso tutta la via, ne sapessero in sostanza piú di me. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; vi erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. Non tiravo nessun carro, io; e non avevo perciò né briglie né paraocchi; vedevo certamente piú li loro; ma andare, non sapevo dove andare.
Pirandello
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