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Alla scoperta della resina epossidica trasparente
La resina epossidica trasparente è l’ultima frontiera per quanto riguarda la realizzazioni di superfici orizzontali e verticali.
Se già di per sé tutto ciò che riguarda la resina rappresenta l’avanguardia di un settore che ha affiancato questi materiali ai più tradizionali, la tecnologia applicata alle pavimentazioni sembra volersi spingere sempre oltre.
Raggiunto ormai un livello di resistenza ai danni (sia chimici che fisici) e una facilità estrema della posa, l’unico modo per andare oltre è concentrarsi sul lato prettamente estetico.
Dai un’occhiata alla nostra pagina dedicata alla resine epossidiche!
Resina epossidica trasparente: spazio alla fantasia
Gli effetti visivi e i conseguienti giochi di luce che caratterizzano i pavimenti in resina più ricercati e curati nei dettagli. Eppure, con la resina trasparente, è possibile spingersi oltre.
Grazie a questo prodotto innovativo, è possibile posizionare altri materiali (talvolta persino luminescenti) sotto lo strato resinoso. I risultati, in tal senso, possono essere davvero sorprendenti.
A patto di realizzare uno strato più spesso infatti, è possibile combinare la materia con qualunque tipo di oggetto o simile, realizzando superfici che vanno dal bizzarro al fantascientifico con grande disinvoltura.
Resina trasparente e made in Italy
Naturalmente, quando la creatività si eleva a vera e propria arte, il made in Italy fa sentire il proprio peso. Sono numerose infatti le idee che provengono proprio dall’Italia e offrono nuove soluzione per gli ambiti abitativi.
Realizzazioni che, sino a qualche anno fa, si limitavano a colori particolari o a effetti come lo spatolato o il nuvolato: il genio italiano ha spesso e volentieri elevato queste lavorazioni a livelli artistici mai visti prima, rendendo i pavimenti una sorta di tela su cui sviluppare idee e fantasie sino a quel momento mai viste.
Mai scordarsi il lato pratico
Naturalmente, ciò che offre la resina trasparente, non annulla quanto offerto dal materiale a livello di praticità, non ultima la facilità di pulizia: l’assenza di spazi e interstizi infatti, consente di pulire la pavimentazione senza doversi dannare più di tanto.
Anche la posa è un vantaggio notevole: rapida e costituita da uno strato sottile (o meno, a seconda di come si vuole gestire le trasparenze), risulta un notevole vantaggio anche per chi non vuole sporcare la propria abitazione.
Per quanto riguarda la resistenza agli urti e alle aggressioni chimiche, abbiamo già accennato come la resina si difenda più che egregiamente.
In parole povere: se finora il fascino delle pavimentazioni più “vintage” riuscivano a equilibrare con i vantaggi pratici della resina, con l’impiego della resina trasparente la sfida diventa ancora più avvincente.
Il post Alla scoperta della resina epossidica trasparente è un articolo di Sabbia & Cemento.
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Resina: tra arte e arredamento
La resina è un prodotto ormai largamente utilizzato nella realizzazione di superfici (orizzontali e verticali) nelle comuni abitazioni. Questo materiale però, viste le capacità fisici e altre peculiarità, è nato nell’ambito prettamente industriale.
A dispetto di ciò, appare evidente come negli ultimi decenni il suo impiego si sia evoluto, passando dai capannoni agli appartamenti: un’evoluzione che, a quanto pare, non ha ancora terminato il suo corso.
Grazie alla lungimiranza di alcuni addetti ai lavori infatti, l’impiego della resina nell’ambito dei pavimenti è sempre più spesso abbinato a una vena artistica, creando un connubio dai risultati tanto imprevedibili quanto d’impatto visivo.
L’evoluzione della resina ha portato il materiale dai capannoni alle case: quale sarà il passo successivo?
Con il settore in crescita e gli specialisti impegnati a trovare nuove soluzioni di design per un prodotto così duttile, si sono venuti a creare abbinamenti e realizzazioni davvero inconsuete.
Naturalmente in un contesto che abbina qualità e design, non poteva mancare quel pizzico di genio italiano: ci ha pensato Teknai, ditta specializzata nella produzione e installazione di pavimenti realizzati in materiali innovativi. Ai prodotti più classici, essa ha abbinato anche particolari cristalli di sali tibetani.
Questi particolari cristalli sono stati inglobati in uno strato di resina trasparente, creando dunque un effetto davvero straordinario. Va anche detto che questo è un semplice esempio: sempre più produttori si stanno lanciando in realizzazioni fantasiose e dai design più disparati.
La resina in Italia
Se il nostro paese è sempre molto legato alla sua storia, soprattutto per quanto riguarda i materiali di costruzione, negli ultimi anni sta vivendo un cambio di rotta. Sebbene materiali come il cotto o il parquet siano sempre piuttosto ambiti, le nuove abitazioni adottano sempre più spesso prodotti come la resina.
I motivi di questa scelta sono molteplici: la facilità e la rapidità di posa, la resistenza a danni fisici e chimici, la facilità di pulizia nonché l’alto livello di personalizzazione. La resina poi, è un prodotto che si sposa perfettamente con gli stili delle case moderne, adattandosi perfettamente anche con gli ultimi trend per quanto riguarda l’arredamento.
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Resina? Non solo pavimenti!
La resina epossidica è un materiale largamente utilizzato per quanto riguarda le superfici piane e verticali.
Un prodotto di questo genere però, può vantare anche altre tipologie di impiego, soprattutto in virtù delle numerose caratteristiche che lo contraddistinguono. I pavimenti in resina non sono dunque l’unico ambito d’azione, ma solo quello più comune.
La resina è un prodotto molto più duttile di quanto si possa pensare
Ma quali sono i reali utilizzi della resina? Qui c’è davvero da sbizzarrirsi, visto il numero e gli ambiti trattati: possiamo cominciare con l’ambito nautico, con alcuni modelli di motoscafo recentemente creati combinando carbonio e resina epossidica.
Questa particolare combinazione di materiali consente al natante di avere un’ottima resistenza senza dover rinunciare alla velocità. Sempre lo stesso materiale, in ambito nautico, viene utilizzato talvolta per ovviare a falle o problemi degli scafi.
Decisamente più bizzarro è l’utilizzo di resina per la realizzazione delle prime panchine ��smart” (naturalmente ideata in Italia). Alcune caratteristiche di questo oggetto così insolito? Si pulisce automaticamente, è dotata di un sistema SOS per le emergenze e ha un sistema che contrasta gli atti di vandalismo. La sorprendente panchina intelligente è realizzata con l’abbinamento di fibra di carbonio e l’immancabile resina epossidica. Un binomio, quello tra carbonio e resina, che si ripete anche in alcune nuovi modelli di biciclette hi-tech.
Non basta: anche le stampanti 3D, una realtà tecnologica in grande ascesa, fa largo impiego di tale materiale, tra le altre cose ormai impiegato anche per la realizzazione di ponti e altre strutture.
Molti impieghi, un minimo comune denominatore: l’innovazione
Come è facile notare da quanto detto sinora, la resina viene largamente impiegata in una serie pressoché infinita di campi. Se vogliamo trovare un minimo comune denominatore però, possiamo sicuramente collegare il prodotto al termine “innovazione”.
Molti prodotti hi-tech o smart, terminologie facilmente riconducibili a tecnologie innovative, vedono spesso e volentieri l’impiego di questo prodotto: sicuramente non si tratta di semplice casualità.
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Rivestimenti in resina che si illuminano al buio? Non è fantascienza!
Al giorno d’oggi quando si parla di un materiale come la resina si è facilmente portati a pensare alle pavimentazioni o comunque alle comuni superfici realizzate con questo materiale.
Effettivamente, nella gran parte dei casi, l’utilizzo di questo prodotto si limita ai classici pavimenti. Cosa succede se però a ciò aggiungi un pizzico di ingegno italiano? I risultati possono essere davvero strabilianti!
Stiamo parlando dell’azienda milanese Punto Zero e, più nello specifico, di un’idea piuttosto innovativa partorita dalla mente di Giuseppe Portella. La ditta meneghina si è già contraddistinta in passato per la creazione di resine sintetiche, materiali professionali adatti alla posa di pavimenti o comunque superfici, mantenendo sempre un tocco artistico tipico del made in Italy.
L’idea di Punto Zero Lux però, è davvero unica per quanto riguarda questo materiale.
Con Punto Zero Lux, la resina si illumina al buio!
Punto Zero Lux è un particolare prodotto ideato nell’ambito dei rivestimenti: si stratta di un particola metodo di lavorazione dei pavimenti che crea degli effetti di luminescenza al buio.
Naturalmente non vi sono luci, lampadine o LED, con l’effetto che è esclusivamente creato attraverso a un particolare tipo di resina impiegato. Utilizzando questo prodotto luminoso è possibile realizzare decorazioni e disegni su una pavimentazione: effetti grafici che “prendono vita” con il sopraggiungere delle tenebre.
Come è più che logico, Punto Zero Lux presenta anche tutti gli altri tipici vantaggi collegati alle più comuni resine utilizzate durante la posa dei pavimenti: resistenza al tempo e agli urti, facilità di pulizia, rapidità di posa eccetera.
Possibilità di personalizzazione pressoché infinite
Se già prima la resina utilizzata per realizzare i pavimenti era uno dei prodotti maggiormente personalizzabili, questo nuovo materiale amplia ulteriormente la quantità di scelte che si possono fare in tal senso. La possibilità di rifinire il lavoro, per esempio, con la spatolatura lucida consente di combinare gli effetti luminosi con i riflessi tipicamente creati con lavori del genere.
Quanto fatto con Punto Zero Lux potrebbe essere solo il primo passo verso un nuovo modo di intendere le pavimentazioni: se la resina fa parte di un movimento innovativo basato sulla materia pura e semplice, idee di questo genere possono creare una nuova prospettiva anche per quanto riguarda il design.
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Porcellanato liquido: un nuovo tipo di pavimentazione
Cos’è il porcellanato liquido? Molto probabilmente, se non sei un addetto ai lavori, non avrai ancora sentito parlare di questo particolare tipo di pavimentazione.
Il panorama dei prodotti utilizzati per la realizzazione dei pavimenti ha vissuto grandi innovazioni nel corso degli ultimi anni: l’introduzione della resina e del microcemento su tutti. I pavimenti a piastrelle, sembrano ormai fare parte del passato pur conservando un certo fascino.
Il porcellanato liquido è noto anche come resina epossidica
Una buona nicchia di utenza è stata conquistata (o meglio, sta conquistando) dal porcellanato liquido, noto anche come resina epossidica.
Ma qual è il prodotto che si nasconde dietro questo nome? Si tratta di una soluzione utilizzata per i rivestimenti particolare, particolarmente apprezzata per l’alto livello di personalizzazione. Altra caratteristica saliente della resina epossidica è la duttilità per quanto riguarda la posa: essa può infatti venire utilizzata indistintamente sulle superfici verticali oppure orizzontali.
Da non sottovalutare anche la piacevolezza al tatto, una caratteristica che accresce le possibilità di utilizzo anche per quanto riguarda, per esempio, i muri.
Come funziona la posa?
Questo particolare tipo di resina, una volta applicata, si indurisce grazie a una particolare reazione termica: venendosi a trovare al contatto dell’aria infatti, la struttura stessa del prodotto si indurisce fino a diventare solida come la pietra, ma allo stesso tempo estremamente brillante. Proprio la brillantezza può essere abilmente “gestita” per creare particolari effetti di luce.
A dispetto di ciò, realizzare pavimentazioni di questo tipo non è un lavoro per tutti: il processo termico che porta alla solidificazione deve essere gestito da esperti, così come la posa vera e propria. Nel caso queste operazioni siano effettuate improvvisando o senza gli strumenti adatti, il risultato potrebbe essere un pavimento totalmente rovinato dopo appena pochi anni se non mesi.
Il professionista lavora con cognizione di causa, conoscendo temperature e altri fattori che possono influenzare la posa.
Una posa perfetta e un prodotto all’altezza della situazione consentono un ciclo vitale molto lungo
Naturalmente, un operaio specializzato sa anche quale materiale utilizzare: quando competenza e una base di prodotti si incontrano, il risultato non può essere nient’altro che eccellente. In questo modo infatti, la pavimentazione non solo sarà piacevole alla vista, ma risulterà anche estremamente duratura.
Le superfici realizzate con il porcellanato liquido infatti, tendono a durare diversi decenni. Logicamente poi, il ciclo vitale dipende anche da eventuali trattamenti di manutenzione ordinaria a cui essi sono sottoposti. Con i giusti presupposti e accorgimenti, i pavimenti in resina possono accompagnarti quasi per tutta la tua vita!
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Infissi alluminio Roma: tutto quello che c’è da sapere
Gli infissi in alluminio, a Roma così come in tutta Italia, sono una scelta che coinvolge sempre più famiglie. I motivi sono molteplici, anche se risultano tutti riconducibili alle straordinarie peculiarità di questo materiale così leggero e al contempo duttile.
La principale caratteristica che fa dell’alluminio una scelta azzeccata è la capacità di mantenere il calore durante i mesi invernali: gli infissi in legno a Roma infatti, soprattutto nelle case più datate, sono in questo prodotto.
Questo materiale, seppur apprezzabile sotto molti punti di vista, non garantisce l’isolamento termico tipico dell’alluminio, che aiuta a risparmiare per quanto riguarda le spese di riscaldamento.
Perché gli infissi in alluminio a Roma sono la scelta migliore?
Non solo isolamento termico: gli infissi in alluminio propongono una serie di vantaggi che dimostrano come la loro diffusione sia tutt’altro che casuale. Tra le diverse peculiarità citiamo:
Notevole resistenza
Alto livello di sicurezza
Lunga durata
Alte capacità di isolamento acustico
Ottimo livello di sicurezza
Non si tratta dunque solo di risparmiare in inverno, ma di un materiale che si propone come un’alternativa convincente e a dir poco concorrenziale rispetto anche agli infissi in pvc.
Moderno e personalizzabile, l’alluminio si è ormai imposto come uno standard che sta rapidamente soppiantando i prodotti utilizzati largamente negli scorsi decenni un po’ in tutte le nostre case.
Infissi a Roma: i prezzi
Rispetto ai più classici competitor del settore, l’alluminio ha un costo decisamente superiore al momento dell’acquisto. I prezzi degli infissi a Roma variano in un range che può andare dai 400 ai 800 euro per l’installazione di un infisso: decisamente una spesa maggiore rispetto a pvc o legno.
Dov’è dunque questa convenienza? Semplice: bastano giusto un inverno per arrivare a ripagare tutta la differenza sui costi di installazione. Inoltre, a seconda dei periodi specifici, questo tipo di struttura può facilmente essere soggetta a detrazioni fiscali…
Un costo immediato, un guadagno nel breve termine
In conclusione, scegliere questo materiale per la propria abitazione resta un’ottima scelta. Anche se nella capitale gli inverni non sono solitamente molto rigidi, l’impiego dell’alluminio aiuta notevolmente in fase di isolamento termico e, pur spendendo qualcosa in più rispetto a legno o pvc, questa spesa è si può ammortizzare facilmente anche dopo il primo inverno.
Le altre caratteristiche come resistenza, insonorizzazione e alto grado di sicurezza sono poi la classica ciliegina sulla torta, capaci di convincere sulla bontà dell’alluminio anche il più strenuo sostenitore dei prodotti più classici impiegati in questo mercato.
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Infissi a Roma: prezzi e confronti
Scegliere gli infissi a Roma, tra prezzi e offerte proposti da tante ditte, è una vera impresa. Soprattutto per chi non è pratico del settore è piuttosto facile andare in confusione, con una pioggia di preventivi diversi e poco comprensibili.
Va fatta una breve premessa: il prezzo di installazione è un costo che si ammortizza rapidamente, visto che con gli infissi giusti potrai risparmiare denaro costantemente, spendendo meno riscaldamento. Per poter fare un discorso più specifico però, è necessario analizzare da vicino i principali materiali utilizzati in questo settore.
Gli infissi a Roma, i prezzi dipendono dai materiali: una sfida a tre
Le offerte di infissi a Roma sono principalmente tre: legno, pvc e alluminio. Ad essi si aggiungono anche gli infissi misti, ovvero costituiti da una combinazione dei suddetti tre prodotti: in alcuni casi, ad esempio, la struttura può essere in alluminio e la parte interna può essere costituita dal legno (una buona scelta sotto il punto di vista pratico oltre che estetico).
Infissi in legno a Roma
Il legno è un materiale che non necessita di particolari presentazioni: si tratta di un classico utilizzato da secoli per la costruzione di infissi e serramenti vari. Ancora oggi si tratta di un prodotto largamente utilizzato in questo ambito e non solo e, a seconda della sua qualità, riesce a garantire un buon compromesso tra estetica, capacità di isolamento termico nonché acustico.
Un tempo soggetto all’usura e ai danni causati dagli agenti atmosferici, le più moderne tecniche di lavorazione hanno quasi del tutto eliminato gli effetti di tali aggressioni, riducendo quasi a zero la manutenzione.
Infissi in alluminio: una scelta moderna
Moderno e pratico, l’alluminio si è rapidamente ritagliato un posto privilegiato nell’ambito dei serramenti. Leggerezza, alto livello di isolamento termico/acustico e la resistenza sono solo alcune peculiarità che contraddistinguono tale prodotto.
Da sottolineare proprio le capacità di conservare il calore nei mesi invernali: una peculiarità che ha trasformato l’alluminio in una scelta fatta da molte famiglie. Nonostante l’installazione sia particolarmente costosa, i soldi risparmiati del riscaldamento possono portare a considerare l’installazione di questi infissi un vero e proprio investimento sul breve-medio termine.
Infissi in PVC: pratici ed economici
Completa questo trio il PVC. Si tratta di un materiale con buone capacità isolanti e dai costi di installazione relativamente bassi. Si tratta di una tipologia di infissi dalla manutenzione piuttosto difficile e non particolarmente adatta a grandi finestre o vetrate, a causa di una struttura leggermente meno solida rispetto alla concorrenza.
In conclusione…
La vendita di infissi a Roma e dintorni, propone in gran parte questi materiali (o come già specificato dei prodotti misti). Non esistono scelte giuste a prescindere: ogni singolo caso va attentamente valutato a seconda delle esigenze del cliente.
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Infissi pvc a Roma: l’arma definitiva per risparmiare con il riscaldamento
Pur non dovendo affrontare inverni particolarmente rigidi, l’installazione di infissi in pvc a Roma è la soluzione ideale per risparmiare denaro. La stagione fredda infatti, a causa delle ondate di gelo, porta ad un aumento vertiginoso dei consumi per quanto riguarda il riscaldamento.
Avere infissi e serramenti usurati o montati male e di materiale non moderno (come il legno), causa una dispersione termica non indifferente: la soluzione più logica è quella di sostituirli con prodotti di moderna concezione, capaci di conservare il calore e annullare gli spifferi.
L’installazione di Infissi pvc a Roma (e non solo): perché conviene?
Cos’è il pvc? Si tratta di cloruro di polivinile, un materiale molto adattabile che è ormai divenuto uno standard per la produzione di infissi e serramenti. Tra le diverse caratteristiche che lo contraddistinguono dai suoi “colleghi” vi è la resistenza al tempo e agli agenti atmosferici, nonché la leggerezza e l’alta capacità di isolamento sia termico che acustico.
Facile da pulire, questo materiale termoplastico è altamente lavorabile e ciò comporta una grande disponibilità di modelli per quanto riguarda gli infissi e le eventuali rifiniture. In parole povere, il pvc pare la soluzione ideale per pressoché qualunque tipo di abitazione.
Avere un preventivo gratuito riguardo l’installazione di infissi pvc a Roma e dintorni è piuttosto facile.
Tipologie di pvc
Il pvc può presentarsi in tre differenti tipologie:
bicolore: gli infissi in pvc bicolore hanno un buon impatto estetico e costano leggermente di più rispetto ai monocolore: sono l’ideale per le soluzioni interne.
blindati: gli Infissi in pvc blindati sono la soluzione ideale per finestre che danno verso l’esterno, essendo particolarmente resistenti ad eventuali tentativi di scasso.
a taglio termico: gli infissi pvc a taglio termico sono appositamente ideati per ottimizzare il risparmio energetico. Si tratta di infissi e serramenti di ultima generazione e, dunque, costano qualcosa in più rispetto agli altri tipi di prodotti.
Quanto può costare?
Il costo di queste tipologie di infissi varia dalle dimensioni specifiche e dalle eventuali tipologie scelte. In genere, per una finestra, si può spendere da poco più di 200 euro sino a poco più di 500, anche se si tratta di prezzi molto indicativi.
Naturalmente, tramite eventuali incentivi statali e risparmio a medio-lungo termine, si tratta comunque di un investimento dalla sicura resa.
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Come valutare un preventivo imbiancatura per appartamenti a Roma?
Chi cerca un preventivo per l’imbiancatura di appartamenti a Roma, si trova di fronte a una quantità indescrivibile di offerte.
Questi numeri così grandi possono causare disorientamento, soprattutto perché per il non addetto ai lavori ritiene il lavoro dell’imbianchino piuttosto semplice. In realtà esistono diversi fattori che possono incidere sulla qualità del lavoro e, soprattutto, sulle tasche del cliente.
A meno che il lavoro non venga effettuato con superficialità, vanno utilizzati gli strumenti adatti e risulta di primaria importanza la qualità della pittura utilizzata. Affidarsi a professionisti per quanto riguarda le ristrutturazioni in zona Roma (compresa l’imbiancatura) la soluzione migliore per avere garanzie di risultati all’altezza delle aspettative a un prezzo accettabile.
Come valutare un preventivo di imbiancatura appartamenti a Roma
Con il tempo, è normale che i muri perdano di splendore. Inoltre, a seconda del posizionamento della casa, con gli anni possono apparire macchie di umido o muffa. La soluzione più logica in questi casi è di affidarsi ad una tinteggiatura che sia in grado di donare nuovamente brillantezza ai muri del nostro appartamento.
Le personalizzazioni vanno ad influire su tempi e costi di lavoro
Naturalmente i prezzi di tali lavori variano a seconda degli spazi da trattare: appare più che logico che imbiancare una singola stanza di dimensioni ridotte sia diverso rispetto ad imbiancare una casa di vaste dimensioni. Ma la quantità di spazio da imbiancare non è l’unico fattore determinante. Spesso infatti, tale lavoro può essere affiancato dalla personalizzazione dei muri: effetti quali il graffiato, lo spatolato, lo spugnato e tanti altri, possono dare un tocco di classe in più ai nostri muri, a patto di voler investire qualche euro in più.
I prezzi
I prezzi vengono calcolati al metro quadro e, solitamente, vanno dai 5 euro in su, se ci si accontenta di una semplice tinteggiatura. Naturalmente se i lavori sono più complessi, ciò andrà ad influire in maniera anche piuttosto sostanziosa sul costo al metro quadro.
In questo senso, prezzi estremamente bassi dovrebbero mettere in allarme il potenziale cliente: che si tratti di pittura di scarsa qualità o di personale poco preparato, difficilmente un lavoro degno di tale nome viene pagato a prezzi ridicoli per il mercato.
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Quanto dura un pavimento in resina?
Per sua natura, una superficie calpestabile è soggetta ad un forte stress. Il calpestio infatti, settimana dopo settimana, mese dopo mese e anno dopo anno, finisce per consumare inesorabilmente anche i materiali più resistenti a tempo ed usura.
Quanto dura quindi un pavimento in resina? pur essendo un prodotto di concezione moderna e studiato per avere un ciclo vitale piuttosto dilatato, anch’esso non sfugge alla logica universale del deterioramento.
La durata di un pavimento in resina dipende da diversi fattori
La durata di una superficie costruita con questo prodotto è difficile da quantificare, in quanto sono diversi i fattori che possono influenzarne la vita. Va specificato come il ciclo del pavimento sia fortemente condizionato sia dalla qualità di materiali utilizzati che dalla professionalità della posa: se i lavori sono stati fatti a dovere, il pavimento in resina avrà una durata sicuramente superiore.
Va anche sottolineato come l’usura è un fattore “esterno” che coinvolge solamente la parte superiore della pavimentazione: una costante manutenzione e qualche riguardo, dovrebbero ulteriormente influire positivamente sulla durata della resina.
Oltre alle operazioni di pulizia e l’utilizzo della cera, può essere utile contattare ditte specializzate nella pulizia di questo genere di pavimenti: in questo modo non si corre il rischio di rovinare la superficie e allo stesso tempo se ne allunga il ciclo vitale.
A Roma e dintorni sono diverse le ditte che si occupano della posa di pavimenti e superfici in resina: solo alcune però sono preparate adeguatamente a questo compito!
Alcune semplici operazioni possono aumentare notevolmente la durata del pavimento in resina
Alcuni comportamenti, apparentemente semplici e scontati, possono prolungare la durata della resina: pulire prontamente le macchie più ostiche senza farle seccare o chiamare una ditta specializzata in caso di segni o venature varie, può decisamente evitare danni ben più gravi, che potrebbero richiedere un intervento radicale di una ditta specializzata.
In parole semplici: quanto può durare?
Andando sul concreto, un pavimento in resina con usura medio-bassa e senza particolari problemi può arrivare anche a 30 anni. Di contro, in caso di usura pesante, il ciclo vitale può essere anche dimezzato. Rispetto a parità di usura però, va considerato che la resina si pone decisamente meglio rispetto alla concorrenza delle pavimentazioni classiche.
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Come pulire i pavimenti in resina?
Come per qualunque altro tipo di superficie, pulire i pavimenti in resina aiuta a preservare questo materiale nel tempo. Si tratta di un prodotto che, se applicato da professionisti, tende a durare per un tempo estremamente lunghi, ma naturalmente non risulta eterno: in tal senso, un’ottima pulizia e un pizzico di manutenzione possono allungare ulteriormente il suo ciclo vitale.
Nonostante sia facile da pulire a causa della tipica superficie continua, priva degli spazi tipicamente presenti tra le mattonelle, esistono alcune regole da rispettare per ottenere il massimo dal pavimento senza correre il rischio di rovinarlo.
Una posa perfetta è il primo passo per avere dei pavimenti in resina ottimali: a se vuoi conoscere a Roma e dintorni una ditta seria che effettua questi lavori, clicca qui.
Come pulire i pavimenti in resina: pulizia semplice o manutenzione straordinaria?
La gestione di un qualunque pavimento richiede una certa attenzione e, i pavimenti in resina, non fanno eccezione. Per le pulizie periodiche, basta un semplice detergente, stando sempre bene attenti che il materiale non crei aloni o segni particolari (magari testate il suo effetto in una zona circoscritta e poco visibile, prima di usare il prodotto su larga scala). In ogni caso il consiglio è di rivolgersi a negozi specializzati, che sanno offrire e consigliare sostanze adatte e ulteriori consigli su come pulire i pavimenti in resina.
Un discorso a parte meritano le cere: è consigliato utilizzarle sia per ottimizzare l’effetto visivo della resina, sia perché esse prevengono eventuali piccoli graffi che, con il tempo, potrebbero facilmente presentarsi sulla superficie.
La manutenzione straordinaria non è da sottovalutare…
Oltre alle pulizie periodiche, è necessario di tanto in tanto procedere ad interventi di manutenzione straordinaria. Si tratta di operazioni come la deceratura o particolari interventi per rimediare a danni causati, ad esempio, dalla caduta sul pavimento di oggetti particolarmente pesanti. In ogni caso, si tratta di operazioni piuttosto complesse e delicate che necessitano di operai specializzati.
Trascurare il proprio pavimento è un peccato imperdonabile…
La gestione di un pavimento è indispensabile, in quando si tratta di una superficie che inevitabilmente è sottoposta a uno stress non indifferente: il semplice camminare, azione che diamo per scontata, a lungo andare ha un effetto piuttosto consistente su una pavimentazione. L’unico modo per arginare l’inevitabile (anche se lentissimo) deterioramento, è il prendersene cura costantemente, sia con operazioni di pulizia accurata che con interventi di manutenzione.
Per renderlo perfetto e brillante un pavimento in resina non basta la pulizia classica per i pavimenti: questo prodotto richiede un pizzico di attenzioni in più.
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Pavimenti in resina: costi, vantaggi e svantaggi
Sempre più persone, per la propria abitazione, hanno deciso di puntare su un prodotto particolare come la resina: i costi relativamente bassi, la resistenza al tempo e all’usura, sono solo alcune delle caratteristiche di questo materiale. La sua diffusione negli ultimi anni, in Italia così come all’estero, è stata davvero notevole, diventando il principale concorrente dell’altrettanto valido microcemento.
Un concetto molto antico, un materiale estremamente moderno
Come pavimento in resina viene comunemente definita una pavimentazione realizzata con resine artificiali. Già nell’antichità le resine naturali venivano utilizzate come isolante per abitazioni e natanti: in un certo senso, questa filosofia è stata trasportata ai giorni moderni creando un prodotto dalle caratteristiche straordinarie.
Pavimenti in resina: i costi
La prima caratteristica di cui vi vogliamo parlare è il costo di un pavimento realizzato in resina. Generalmente il prezzo è più che convincente, anche e soprattutto se comparato con prodotti concorrenti come il microcemento. I prezzi per metro quadro si assestano dai 40 euro per uno spatolato, salendo a seconda delle notevoli personalizzazioni possibili.
I costi scendono drasticamente per chi vuole darsi al fai da te, visto che è possibile realizzare questo tipo di pavimenti spendendo anche solo 10 euro al metro quadrato. Una soluzione comunque sconsigliata, a meno che non si abbia grande dimestichezza in questo ambito.
Buoni prezzi ed alta qualità? Clicca qui per conoscere chi sa lavorare realmente con i pavimenti in resina a Roma!
Pro e contro dei pavimenti in resina
Non esiste un materiale letteralmente “definitivo” per quanto riguarda le pavimentazioni, quindi va specificato come questo materiale non faccia eccezioni e dunque abbia anche dei difetti. Oltre ai costi dei pavimenti in resina di cui abbiamo già parlato, qui di seguito tratteremo brevemente sia i pregi che i difetti di un prodotto così particolare e unico nel suo genere.
Durata e resistenza
Cominciamo con un pregio: la durata e la resistenza della resina sono un fattore determinante se si tratta di scegliere questo prodotto. Che si tratti di tempo, urti o semplice calpestio, un pavimento realizzato con questa tecnica ci farà compagnia per diversi decenni senza nessun problema…
Ingiallimento
Se la superficie resiste bene al passare del tempo, la colorazione potrebbe avere qualche problema come l’ingiallimento. Una soluzione comunque piuttosto semplice è quella di trovare una colorazione che nasconda questa problematica (magari chiedendo informazioni approfondite agli operai specializzati coinvolti nella posa).
Una pulizia mai così facile!
La totale continuità di superficie rende i pavimenti in resina facili da pulire. Rispetto a pavimenti più tradizionali inoltre, non si tratta di una superficie porosa e quindi non assorbe parzialmente le macchie.
Se c’è l’acqua no…
Altro parziale difetto, peraltro piuttosto aggirabile, è la bassa tolleranza all’umidità. La benché minima infiltrazione di acqua (e qui entra in gioco l’importanza di una posa perfetta, eseguita da professionisti del settore) può causare danni anche consistenti alla pavimentazione. Il consiglio principale è di evitare l’impiego di resina nei bagni e nelle cucine, onde evitare alla radice l’insorgenza di problemi.
Posa rapida e pulita
Terminiamo questa breve lista con un pregio, ovvero la facilità di posa. Non dovendo spaccare ma solo effettuare la posa della resina, il lavoro risulta estremamente rapido e pulito. Niente polvere e confusione: in men che non si dica, il nuovo pavimento sarà pronto!
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Resina contro calcestruzzo lucidato: sfida tra pavimentazioni
Il calcestruzzo lucidato è un materiale utilizzato comunemente nella realizzazione di pavimentazioni domestiche o industriali. Si tratta di un prodotto che in tempi recenti ha vissuto grande popolarità e di fatto, risulta essere del calcestruzzo rifinito a cui è stati aggiunti dei silicati di litio per rinforzarne la struttura.
Il calcestruzzo lucidato: pro e contro di questo materiale
Particolarmente diffuso oltreoceano (dove è comunemente noto come Polished Concrete) risulta essere un valido concorrente anche per altre tipologie di superfici piuttosto diffuse nel vecchio continente. Ma quali sono le principali caratteristiche del calcestruzzo lucido?
La grande resistenza è sicuramente uno dei punti forti di questo prodotto. Se ben mantenuto, esso può avere un ciclo vitale di parecchi anni, senza patire di particolari graffi o deterioramenti.
Per sua natura, il calcestruzzo lucidato impedisce l’accumulo di acari della polvere e dello sporco, risultando una pavimentazione adatta a chi soffre di allergie.
L’installazione è piuttosto semplice e rapida.
Non è però tutto oro quello che luccica (anche nel caso del calcestruzzo!). Non esiste un materiale assolutamente migliore degli altri e, anche in questo caso, abbiamo alcuni difetti piuttosto evidenti.
Se la posa non viene effettuata alla perfezione e il pavimento non viene sigillato perfettamente (sopra e sotto) vi è la possibilità di infiltrazioni che possono danneggiare gravemente la struttura della superficie.
Il calcestruzzo lucidato è particolarmente soggetto agli sbalzi di temperatura, tanto da espandersi e contrarsi a seconda delle variazioni climatiche. In causo di sbalzi sostanziosi, possono crearsi crepe che, se non sigillate immediatamente, possono rovinare
Pavimenti in resina
Perché scegliere la resina rispetto al calcestruzzo lucidato? Partiamo con l’affermare che le superfici in resina condividono gran parte dei pregi con il materiale concorrente: facilità di pulizia, resistenza a urti ed usura, installazione semplice. La resina ha però due vantaggi:
Può essere maggiormente personalizzata
Risulta meno soggetta agli sbalzi climatici e quindi difficilmente subisce infiltrazioni e umido.
L’umidità, come per il calcestruzzo lucidato, risulta un vero e proprio nemico in comune: nonostante ciò, l’acqua ha maggiore difficoltà a penetrare una superficie più compatta come la resina.
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Anche la resina ha il suo punto debole, ma a cui si può ovviare piuttosto facilmente…
Ebbene si, secondo la regola universale secondo cui niente e nessuno è perfetto, anche i pavimenti in resina hanno il loro tallone d’achille. Si tratta dell’ingiallimento: se il passare del tempo non influisce più di tanto sulla composizione interna del materiale, è la parte esterna che tende ad assumere un colore giallastro.
Come ovviare a questo problema? Semplice, basta ovviare con una colorazione che tenda già al colore in questione o che, ingiallendo, non dia comunque l’idea di rovinato.
Il post Resina contro calcestruzzo lucidato: sfida tra pavimentazioni è un articolo di Sabbia & Cemento.
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Perché scegliere un pavimento in resina?
Tra le tecnologie emergenti per quanto riguarda la pavimentazione, figura tra i materiali di spicco la resina. La concorrenza e tanta e forte, con altri prodotti come il microcemento che si presentano anch’essi come innovativi e dai numerosi pregi. Quali sono dunque i motivi per cui scegliere un pavimento in resina?
Chi sceglie un pavimento in resina deve sapere che…
Parliamo di questo materiale come di un qualcosa di estremamente moderno, ma in realtà le sue origini sono piuttosto antiche: resine vegetali venivano infatti usate già in tempi remoti, soprattutto nell’ambito marittimo, come materiale isolante per i natanti.
Proprio da questo antico utilizzo è nata l’idea di sviluppare resine sintetiche che, già dalla metà dello scorso secolo, hanno fatto capolino nell’ambito della pavimentazione e delle superfici domestiche. Scegliere un pavimento in resina significa avere una pavimentazione:
Resistente al tempo e agli urti
Il ciclo vitale di un pavimento in resina è relativamente alto. Ciò non è dato solo da una naturale resistenza fisica al passare del tempo, ma anche a un ottimo livello di assorbimento per quanto riguarda eventuali datti fisici e aggressioni chimiche, piuttosto comuni in una casa vissuta.
Grande scelta per quanto riguarda la personalizzazione
Che si tratti di colore, motivi in rilievo o altri effetti visivi, la resina non teme il confronto con la concorrenza. Sono infatti infinite le combinazioni attuabili: che si tratti di opaco, spatolato, nuvolato, riflettente o altro, ogni tipo di pavimento può essere considerato unico nel proprio genere.
Facile da installare
Così come altri materiali di nuova concezione come il microcemento, anche i pavimenti in resina sono particolarmente facili da installare. La posa (pratica e pulita) può inoltre essere effettuata su pavimenti già esistenti, con un grande risparmio di tempo (e quindi di denaro).
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Rende la pulizia agevole
Pulire questo tipo di superfici risulta estremamente facile: la mancanza di divisioni tra piastrelle o altri spazi, rende la resina un materiale estremamente apprezzato da chi deve lavare i pavimenti. Basta una semplice passata e tutta la polvere e lo sporco verranno facilmente trascinati via. Nulla a che vedere con materiali più classici che, con la loro porosità, risultano molto più difficili da pulire.
Come avete potuto facilmente intuire, scegliere questo prodotto per la propria casa porta a numerosi vantaggi sotto i punti di vista più pratici, difendendosi al contempo molto bene sotto il punto di vista prettamente estetico. Chi ha in mente di rinnovare le superfici della propria casa, dovrebbe perlomeno prendere in considerazione questa opzione.
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Resina autolivellante: una soluzione per tutti i gusti
Tra le varie resine utilizzate comunemente per la costruzione di superfici, la resina autolivellante è decisamente la più diffusa e apprezzata. Essa infatti trova impiego un po’ in tutti gli ambiti adattandosi impeccabilmente ad ogni contesto: magazzini di stoccaggio, parcheggi interni, negozi, garage, autofficine ma anche abitazioni private sono l’habitat naturale di questo prodotto.
Dai capannoni industriali del Sud America, dove l’utilizzo delle resine è nato, tale materiale si è ritagliato una posizione di tutto rispetto per quanto riguarda il mercato delle pavimentazioni industriali e domestiche.
Resina autolivellante in ambito industriale e commerciale: perché?
La resina nasce nell’ambito industriale grazie alle sue caratteristiche. Inutile dunque puntualizzare come questo materiale si trovi a proprio agio quando la posa avviene nei capannoni o nei magazzini: grazie alla resistenza all’usura, agli urti e alle aggressioni chimiche infatti, può facilmente adattarsi a contesti dove lo stress non è costituito dal semplice calpestio ma da fattori decisamente più “aggressivi”.
A proprio agio anche in casa…
Allo stesso tempo, la resina autolivellante riesce ad adattarsi alla perfezione all’ambiente di casa. Ai già citati pregi (che comunque sono utili anche nel contesto domestico), va aggiunta la facilità di posa e l’alto livello di personalizzazione: se dopo poco tempo dal lavoro la superficie e già calpestabile, va tenuto anche conto del fattore estetico.
Anche se la personalizzazione aumenta i costi, i pavimenti domestici possono essere modellati secondo i propri desideri utilizzando sia effetti cromatici che visivi, con lavorazioni particolari come lo spatolato o il nuvolato.
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Un fattore da non sottovalutare: la facilità di pulizia
Tornando sul discorso prettamente pratico, anche la facilità di pulizia può essere un asso nella manica di queste superfici: l’uniformità di un pavimento in resina autolivellante rende la pulizia estremamente facile e priva di ostacoli, l’assenza di spazi (tipici dei pavimenti a mattonelle) non consente allo sporco e agli insetti di trovare rifugio nella superficie.
Una superficie universale, capace di fare contenti tutti
Di fatto, i pavimenti in resina autolivellante sono adatti ad ogni contesto: se da un lato risultano pratici, dall’altro risultano anche altamente personalizzabili e quindi potenzialmente piacevoli per qualunque tipo di cliente, sia esso un abitante di un appartamento o il proprietario di un capannone. A meno di ambiti estremamente particolari (dove altri tipi di resina possono forse rendere maggiormente), scegliere questo tipo di superficie risulta comunque una scelta azzeccatissima.
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Perché i pavimenti in resina sono la soluzione ideale per attività commerciali?
Il mercato della pavimentazioni ha vissuto recentemente l’entrata di nuovi prodotti nelle opzioni disponibili. Tra di esse figurano i pavimenti in resina, un prodotto che è nato con un’applicazione industriale, per poi giungere sia nelle attività commerciali che nelle comuni case.
Al giorno d’oggi esistono una serie di resine e varianti che rendono questi pavimenti adatti ad ogni contesto e gusto, adattandosi perfettamente allo stile spartano in ambito industriale, così come a quello più accogliente domestico. L’ambito in cui però si sta più rapidamente diffondendo è quello commerciale: sono infatti molti i negozi, i ristoranti e le altre attività commerciali che optano per i pavimenti in resina.
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Pavimenti in resina: adatti a tutti i gusti e a tutti i tipi di locale e ambiente
Se nell’ambito domestico l’estetica occupa una posizione di rilievo, per le attività commerciali la praticità e la sicurezza sono comprensibilmente una priorità. Sotto questo punto di vista le pavimentazioni in resina sanno difendersi assolutamente bene in quanto:
Sono particolarmente resistenti all’usura e, solitamente, le superfici presenti in ambiti industriali o commerciali sono sottoposte a questo stress in maniera piuttosto intensa. Anche la resistenza ai danni può essere estremamente utile sotto questo punto di vista.
Sono facili da pulire, grazie alla superficie continua e alla natura della superficie stessa. Non serve particolare fatica o macchinari per compiere un’operazione di pulizia completa.
Rispettano le norme igieniche e HACCP. Le resine autolivellanti aderiscono perfettamente alle norme HACCP, un fattore determinante nella scelta di questi pavimenti soprattutto quando si avvia un’attività di manipolazione e preparazione di alimenti.
Una posa rapida e relativamente economica è infine l’ultimo fattore in gioco.
Se le suddette caratteristiche fanno della resina il materiale ideale per le attività commerciali, aggiungendo l’alta personalizzazione è facile comprendere come tale superficie si adatti alla perfezione anche al contesto domestico. Naturalmente esistono diverse tipologie di resina che si adattano più o meno ai contesti di cui abbiamo appena parlato.
In conclusione…
Le diverse varianti di resina rendono tale prodotto assolutamente adattabile ad ogni contesto. Nello specifico, l’ambito commerciale (e alimentare) vedono in queste superfici il giusto connubio tra eleganza, sobrietà, sicurezza e praticità. A prescindere dall’attività commerciale che si intende intraprendere, questi tipi di pavimenti sono da prendere in grande considerazione viste le innegabili virtù di cui sono dotati.
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Pavimenti in resina HACCP: la soluzione ideale
L’Italia è un paese che giustamente ha adottato, nel corso degli anni, una serie di regole e iniziative per tutelare l’igiene e la pulizia in ambito alimentare. A sostenere questa filosofia e controllare che i laboratori dove si manipola e prepara il cibo siano adeguati a svolgere tale compito, agisce l’ASL e anche i NAS.
Ancor prima di aprire un’attività però, bisogna preparare i locali perché siano a norma: lo stesso pavimento infatti, deve rispettare le severe norme dell’HACCP. Con questa sigla (in inglese Hazard Analysis and Critical Control Points) si identifica un insieme di procedure che si devono attuare per legge al fine di prevenire contaminazioni alimentari.
Nonostante il sol nome terrorizzi chiunque sia alle prese con un’attività commerciale alimentare, si può partire con il piede giusto progettando una pavimentazione adatta.
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I Pavimenti in resina rispettano le normative HACCP
Tra le numerose regole presenti in questo protocollo, vi sono direttive precise riguardo le pavimentazioni e, più in generale, le superfici. Progettare la propria attività con muri o pavimenti in resina, risulta dunque non solo pratico per quanto riguarda le pulizie, ma sicuro per quanto riguarda il lato burocratico dei lavori.
Anche la resistenza agli urti e alle aggressioni chimiche, fanno si che questa superficie sia praticamente impossibile da frammentare e quindi possa disperdere parti più o meno grandi, contaminando l’ambiente di lavoro.
Ed è proprio la contaminazione con sostanze esterne che vertono tutte le regole contenute nel suddetto protocollo: risulta quindi evidente come la scelta di superfici facili da mantenere pulite sia assolutamente indispensabile. Ciò naturalmente non vale solo per le attività commerciali, ma anche nell’ambito delle case domestiche dove, non a caso, i pavimenti in resina si stanno ritagliando un ruolo da protagonisti per quanto riguarda il mercato della pavimentazione.
Regole piuttosto restrittive per garantire la nostra salute
Affidarsi dunque ai pavimenti in resina, consente di togliersi una piccola parte di preoccupazioni per quanto riguarda queste regole piuttosto restrittive, anche se è comunque sempre consigliato informarsi prima dei lavori riguardo il benché minimo dubbio a riguardo.
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