roronchetti

[roronchetti]

Boom boom

[roronchetti]

#bonuccisenzadignità

Tanti uomini, ma pochi uomini sono da Milan.

Esistono due tipi di uomini: uomini e uomini da Milan. Bonucci non è nessuno dei due probabilmente, o di certo non il secondo. 

Dopo solo un anno al Milan, il signor Leonardo Bonucci decide di tornare “a casa”, come definita da lui. Detto onestamente, più che un ritorno a casa, mi sembra il ritorno in quella che possiamo definire la sua confort zone, un ritorno con la coda tra le gambe.

È stata certamente una stagione calcistica difficile: da un brevissimo hype iniziale siamo passati alla consapevolezza che sul mercato non si era intervenuti nel modo giusto, ma il passato è il passato. Nonostante le difficoltà, i tifosi si sono rivelati un gran sostegno per la squadra nelle vittorie, ma soprattutto nelle sconfitte. 

Ho sempre pensato che Bonucci fosse un uomo dalle spalle larghe, che non si facesse abbattere dai primi ostacoli, consapevole del suo valore sul campo e fuori. Sono, ad oggi, ancora convinta sia così, ma tutto questo non è bastato ad avere i coglioni saldi, lottare e rimanere al Milan. È stato troppo facile tornare sotto il braccio di Mamma Chioccia Juve dove non ci sono difficoltà e si vince sempre. Probabilmente ci sono state promesse della vecchia società che non sono state mantenute, ma dubito fortemente che si aspettasse che con una rosa appena costruita, di un’età media di soli 24 anni si potesse arrivare e vincere tutto. Dopo un solo anno ha deciso di abbandonare la nave e presentarsi di nuovo davanti ai tifosi della Juventus con una conferenza ridicola, priva di ogni senso di riconoscenza e dignità. Eppure lì si è definito un uomo migliore. Capisco che durante una conferenza del genere è uscito da casa mettendo su la miglior faccia da paraculo e ha iniziato a sparare frasi fatte per riaccattivarsi i vecchi tifosi, ed è qui che credo di essermi sbagliata di più di te. Un uomo, o un uomo migliore se preferisce, due, tre, quattro, dieci parole sulla vecchia squadra le spende, sui tifosi, e invece no. Molte cose rimangono nello spogliatoio (e i tifosi della Juve lo sanno benissimo), ma è chiaro che qualcosa qui non si è concluso fra sorrisi, tarallucci e vino. Nessun giocatore del Milan ha speso tre parole per salutarlo, addirittura c’è chi lo ha unfollowato dai social. 

Perdere non ti spaventa e alle vittorie non ci si abitua mai, la verità è che eri terrorizzato dall’idea che la Juventus quest’anno potesse vincere la Champions League senza di te. Fare la scelta che hai fatto deve essere stata una bella botta per la tua dignità.

Negli ultimi giorni mi sono chiesta spesso quale fosse stato il momento di questa scelta: la finale di Coppa Italia? Il carro dei perdenti è sempre quello più scomodo, ma tu eri quello che doveva guidare e sostenere questa squadra giovane che sembrava ti dovessi caricare sulle spalle; questo non lo possono fare tutti, solo certi uomini: gli uomini da Milan. 

Nessun rancore comunque, nemici come prima. 

[roronchetti]

[roronchetti]

[roronchetti]

[roronchetti]

[roronchetti]

Comunicare la la bla bla ❤❤ #Buon2640 @framichielin 🌴🌴

[roronchetti]

🌋❤🌋😍🌋

🌋

[roronchetti]

💛🖤

[roronchetti]

Last summer vibes 🥑 P.S. Avete già votato #Vulcano come #PowerHitsEstate? 🌋 http://www.rtl.it/power-hits-estate/2017/

[roronchetti]

[roronchetti]