Ciò che è stato, ciò che è nel ricordo, visi, voci, corpi, eventi, sorrisi. Ciò che appartiene a te, a pochi. Ciò che tanti conosceranno leggendo, attraverso foto, video, ascoltando il racconto facendosi afferrare dal mito. Ciò che è stato, ciò che noi eravamo. Uno sguardo al passato e la morte dei giorni trascorsi appare come foto e nomi sulle lapidi. Una foto, un nome, due date e tutta una storia che si è persa nella massa luminosa dell'eterno che si espande e ingloba ogni vagito che nella sera è gia sabbia, polvere, nebbia...
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È apparso dal nulla
Un pensiero triste
Seduti insieme al tavolo
Tu il tuo the
Io a guardarti sorseggiare
Il tuo sorriso
Nascosta
Nel silenzio
Seguendo le tue labbra
Senza parlare
Trattenendo il respiro
Ciao Sinead
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Non cercare la sensazione della parola
Ma l'imprevisto nel gesto
Perché siamo quello che diamo
Quando le parole lasciano posto
Alla concretezza del quotidiano
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Sei la terra appena sbarcato
Il bacio mai avuto
La carezza che non avevo ancora compreso.
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Mi hai sottratto le mensole
Il letto in ferro battuto
La credenza, il cuore di Gesú
L'armadio e il letto in cui dormivo.
Hai reso questa casa non più casa
Luogo dove aleggiano fantasmi
Hai reso questa casa
Cripta, catacombe, fondamenta
Archetipo ideale
Primordiale ricordo.
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È così che il cuore
Si scheggia e più riluce
Si macchia e mostra il suo candore
Lascia ciò che conduce
Alla disperazione
Noi siamo ben oltre
Siamo ben più del dolore.
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Le nostre vite
Hanno questa magia
Fioriscono e s'illuminano
In un giorno e una notte
Finché di noi non resta altro
Che un cielo stellato
Nel respiro del tempo
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Tre
1
Il cantante di strada è malato
rannicchiato sulla porta, si stringe il cuore.
Un canto di meno nella notte rumorosa.
2
Al di là del muro
il giardiniere invecchiato pianta le sue cesoie
Un nuovo giovane
è venuto a potare la siepe
3
La Morte piange perché la Morte è umana
e passa tutto il giorno al cinema quando muore un bambino.
Gregory Corso
[BOULDER, CO - JULY 1977. Gregory Corso and son Max Corso toast with cucumbers at Naropa University in Boulder CO in July 1977. (Photo by Mikki Ansin-Getty Images)]
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Nei crepitii del tuo respiro
C'è tutto il mio mondo
S'alza e poi ricade
Lieve, in un pensiero
Affrancato dall'immanenza
In un frangente estemporaneo
Dove siamo al mondo
Preambolo alla vita
Atto di grazia
Vista sulla Bellezza
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L'ho incontrata ma non l'ho conosciuta mai.
Aveva belle parole ma non erano per me, forse non lo erano per nessuno, forse neanche per lei.
L'ho incontrata ma non mi ha conosciuto mai.
Ha preferito sparire un giorno: era legata ad altre illusioni e a loro doveva la sua fedeltà.
Il suo credo risuonava nella carcassa vuota di questo mondo
I suoi soliloqui evaporati come alito nella nebbia
L'ho incontrata ma non ci siamo conosciuti mai.
Ognuno per la propria scelta
Ognuno nel proprio destino
Dove sia ora non ho idea
So dove sono io e in questo posto non c'è spazio per lei, né per incontrarla ancora né per ascoltare il suo lamento che stride e lascia nell'anima un fastidioso profumo di niente.
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Concediti ogni giorno una cosa bella. Anche piccola. Anche banale. Leggi una poesia. Ascolta una canzone che ti piace. Ridi con un amico. Osserva il cielo appena prima che il sole precipiti verso la notte. Guarda un classico del cinema. Mangiati una fetta di torta al limone. Scegli tu. Basta che sia un modo semplice per ricordare a te stesso che il mondo è pieno di meraviglie. Anche nei momenti della vita in cui non siamo in grado di apprezzarle, a volte aiuta ricordarsi che esistono cose belle, per quando saremo pronti.
Web
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“Si le froid à, en général, pour conséquence de réveiller les douleurs physiques, il a également une fâcheuse tendance à amplifier fortement les souffrances morales ; indubitablement, une âme est toujours un peu plus encline à s’apaiser et à se consoler au soleil…”
— V. H. SCORP
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Retorica del dolore
Ad uso e consumo
Ben più difficile
Nella tempesta
Far dal poco il bene
Il meglio
Dal nulla o poco più.
11 notes
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Si è alzato, appena sopra il vento,
Da est alle pendici dell'alba,
Dove era libera una porzione
Di cuore
Di soffitto a stella
Delle dimore antiche
Delle case coloniche
È apparso dall'ombra, ha preso posto
Senza chieder permesso
Si può? È occupato?
Ha dato per scontato
Che fosse li per lui
Quello sfrontato sentimento
Quella voragine soave
Della tua assenza
Della tua presenza sconfinata
Nei giorni come ieri
Dove io non posso vivere
Nè vita si può definire
Ciò che non ti contempla
Tutto ciò che fa a meno di te
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