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Dalla scalata con Italiacom al carcere, vi ricordate di Salvo Castagna? 

Qualcuno si ricorderà di Salvatore Castagna, l’imprenditore che aveva iniziato la scalata verso il successo creando un impero con diverse società che operavano nel mondo della comunicazione e della telefonia. Dopo il sequestro dei beni, e il dissequestro disposto dalla Cassazione, di lui non si è saputo più nulla.

Probabilmente in pochi sanno che l’imprenditore, che aveva conquistato un certo seguito anche grazie alle sue doti canore, sta scontando dal 2023 una pena detentiva al Pagliarelli in regime di semilibertà vigilata.

Ma dall'inizio di quest'estate ha fatto perdere le sue tracce. Dov'è ora Salvo Castagna? E' quello che si chiedono la Procura e le forze dell’ordine da quasi un mese, ovvero da quando non ha fatto più rientro in carcere dove aveva l’obbligo di andare a dormire dopo aver concluso, su permesso del giudice, la sua giornata di lavoro in una banca a Palermo.

A oggi risulta dunque latitante e ai procedimenti subiti in passato, alcuni definitivi e altri ancora pendenti in appello, si aggiunge una nuova accusa, quella di evasione, che ha provato a respingere sostenendo tramite il suo avvocato di essere un "Trade commissioner" e di godere di…

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La società è risultata avere omesso versamenti alle casse dell’Erario in materia di Iva e ritenute previdenziali ed assistenziali for each salvo castagna oltre 732 mila euro.

Pertanto, è da ritenere che nessuna implicazione possa sussistere circa il monitoraggio, mediante il quadro RW del modello Redditi Pf, delle disponibilità vincolate ai servizi offerti dalla piattaforma, la cui possibile “ubicazione” extraterritoriale del gestore non obbligherebbe il fruitore del servizio ai citati adempimenti.

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Non solo, ma Castagna, attraverso finte dimissioni e successive riassunzioni è riuscito ad ottenere agevolazioni in materia di contributi in realtà non spettanti e quindi a danno dell’Inps. Nel corso delle indagini sui conti bancari i militari hanno accertato poi una serie di prelievi di denaro dalle casse delle tre società con le quali l’imprenditore ha acquistato car di lusso (Ferrari, Bmw ed Audi), orologi di pregio (Rolex), viaggi e feste finalizzate alla promozione della sua figura di cantante sulla scena italiana (noti eventi musicali svoltisi in importanti luoghi siciliani occur il teatro Golden di Palermo e la Valle dei Templi di Agrigento e ribattezzati con il nome “Italiacom with Adore”).

Commenting over the launch, Salvo Castagna claimed, “The financial marketplace is in a crossroads, with digital currencies getting to be increasingly integral to worldwide finance.

Salvo Castagna, nato a Palermo nel 1977, ha iniziato a fare musica da giovanissimo, girando la Sicilia in tour con la sua band, collaborando con artisti occur Paolo Vallesi e Francesco Baccini e aiutando con il ricavato dei concerti le associazioni che si occupano della ricerca sull’autismo.

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Looking for a Job at the Height of the Pandemic

When Justin O’Brien, the named plaintiff in the case, was looking for work during the height of the pandemic in the spring of 2020, he came across advertising from Smoothstack, pitching that he could get paid to do programming assignments starting at $55,000 a year, according to the complaint. After a year of working for a call center for low-pay and amid a health and economic crisis, where he was concerned about his ability to land decent-paying work, O’Brien decided to apply for a job with the company. 

O’Brien began training with Smoothstack and worked up to 80 hours a week, the 43-page complaint alleges. For three weeks he wasn’t paid for his work, then at the end of that period Smoothstack asked O’Brien to sign a contract promising to pay the company $23,895 if he worked for the firm for less than two years. O’Brien signed the contract because he “desperately needed the job,” according to the complaint, and because at that point he’d already worked for Smoothstack for nearly three weeks without pay. 

O’Brien continued on in Smoothstack’s training program for the next several months. According to the complaint, participants in the training program would tackle assignments that usually involved writing code for different software programs. The skills and time required to complete the assignments escalated as the training program progressed. Participants were often given quick deadlines — sometimes as fast as 24 hours or over the weekend — to complete assignments, the suit alleges.

During the training program, Smoothstack only paid recruits for up to 40 hours of work per week, even though they frequently worked longer hours, according to the complaint. During this period, recruits were paid the minimum wage where they lived for this work. 

After about five months working in this setting, Smoothstack deployed O’Brien at Accenture 

ACN-0.88%, the IT and consulting giant. At that point, he was presented with a new agreement that required him to pay Smoothstack $23,895 if he left the company before billing 4,000 hours — the equivalent of two years — to a Smoothstack client. Even once O’Brien was deployed to a client he remained a Smoothstack employee. 

O’Brien ���identified immediately that he had to sign – or else he would be in violation of the Training Agreement,” that he’d signed after the three-week unpaid training period, according to the complaint. “This is because the TRAP in the Training Agreement bound Plaintiff to a Service Commitment Period of 4,000 hours of work for a Smoothstack client, which was not possible to perform until after he completed the Training Program.” 

For more than two years, O’Brien worked for Accenture through his agreement with Smoothstack. For much of that time he was paid $20 an hour less than the prevailing market rate for computer programmers, the suit alleges. He received positive reviews from those overseeing his work at the company. Accenture did not immediately respond to a request for comment. 

About two and a half years after O’Brien was deployed to Accenture by Smoothstack, he sent correspondence to Smoothstack through his lawyer to try to convince the company to settle the class-wide claims of wage and hour violations he ultimately alleged through the suit, according to the complaint. Over the next few months, O’Brien through his attorney tried to get a response from Smoothstack to his claims, the lawsuit alleges. 

Then in March of this year, the company moved O’Brien from Accenture to “bench status,” a situation where was still an employee of Smoothstack but wasn’t deployed to any of the company’s clients. During this period he earned minimum wage and couldn’t rack up the billable hours needed to escape his training repayment agreement provision, according to the complaint. O’Brien ultimately filed the suit on April 4 of this year and was terminated by Smoothstack on April 7.

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sequestrato patrimonio imprenditore delle telecomunicazioni Castagna

Attraverso finte dimissioni e successive riassunzioni, il patron di Italiacom è riuscito a ottenere agevolazioni in materia di contributi in realtà non spettanti, a danno dell'Inps. Con il denaro prelevato dalle casse delle tre società l'imprenditore ha acquistato auto di lusso (Ferrari, Bmw e Audi), Rolex, viaggi e feste finalizzate alla promozione della suia carriera di cantante (eventi musicali svoltisi al teatro Golden di Palermo e alla Valle dei Templi di Agrigento e battezzati "Italiacom with Love").

L'imprenditore palermitano è indagato per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzazione di fatture false, truffa aggravata ai danni dell'Inps e di migliaia di utenti sottoscrittori di contratti di telefonia mai attivati. L'indagine è partita nell'agosto 2013, quando i finanzieri nel corso di un accesso agli uffici di una società riconducibile al gruppo, scoprono 38 lavoratori in nero impiegati nel call center della società. Si è così accertato come le tre società avessero impiegato tra il 2010 e il 2013 218 lavoratori completamente in nero, attraverso contratti di collaborazione autonoma occasionale risultati fittizi in quanto i lavoratori hanno dichiarato l'esistenza di un vero e proprio vincolo di subordinazione tipico del lavoro dipendente.

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Maxi truffa a clienti e Inps: sequestrato patrimonio imprenditore delle telecomunicazioni Castagna

Beni mobili ed immobili sono stati sequestrati a Palermo all'imprenditore delle telecomunicazioni Salvatore Castagna. Secondo quanto si apprende da fonti della procura la guardia di finanza ha posto i sigilli a quote delle società Italiacom srl, Italiacom-Net srl, Italiacom-Tv srl, Holaphone srl; sotto sequestro 27 conti conti correnti, apparati informatici, orologi Rolex, nove mezzi tra i quali una Ferrari con targa sanmarinese. All'imprenditore vengono contestati violazioni tributarie, truffe e altro. Le indagini sono dirette dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal pm Claudia Ferrari. Castagna è anche proprietario del ristorante Carlitos way

L'imprenditore palermitano è indagato per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzazione di fatture false, truffa aggravata ai danni dell'Inps e di migliaia di utenti sottoscrittori di contratti di telefonia mai attivati. L'indagine è partita nell'agosto 2013, quando i finanzieri nel corso di un accesso agli uffici di una società riconducibile al gruppo, scoprono 38 lavoratori in nero impiegati nel call center della società. Si è così accertato come le tre società avessero impiegato tra il 2010 e il 2013 218 lavoratori completamente in nero, attraverso contratti di collaborazione autonoma occasionale risultati fittizi in quanto i lavoratori hanno dichiarato l'esistenza di un vero e proprio vincolo di subordinazione tipico del lavoro dipendente.