la formula alchemica dei sogni riposa in quella stanza, chiusa da mille chiavi, nascosta in fondo alla goccia di luce che vedo nei tuoi occhi quando guardi di fronte a te
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perché così il ritmo scompare
dietro il suono attutito
del tuo respiro.
di notte solo la tua figura vedo
con la mano mi invita a scomparire
chissà quando avrò il coraggio
di flettere quell'ultimo insignificante
muscolo
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ma se
mentre muovo i miei primi
e ultimi passi
tutta l'impalcatura finemente retta
sulle colonne vittime del tempo
non crolla in un fracasso
allora
posso dire senza poca modestia
di aver imparato a nuotare
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ecco
il contenitore di ogni mia vergogna
ecco
l'involucro che contiene
la mia più terrea miseria
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il mio sorriso
che stia lontano
dai tuoi occhi
non perché non sono degni
i tuoi
ma perché non ne è degna
la mia smorfia
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oggi mi prende
quel sesto senso strano
che chiamo un po' malinconia
e un po' deformazione dei ricordi
che mi porta a figurare il mio passato
come una bella fiaba, autoconclusiva
risolta in se stessa, perfetta
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ho il sangue guasto
di chi non sa
stare tranquillo
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Photo
Steven Mayer
The Green Room, 2019
Acrylic and medium on panel
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Milano mi fa un po' piangere, un po' sorridere, e mi sembra un sogno, incastrato più tra il sonno e la veglia, un sogno finito ed eterno, un tempo nascosto, tra le pieghe di ogni mio pensiero
la primavera anzitempo, nel capire dove va tutta la gente che incrocio, mentre respiro l'aria un po' satura, ricca di pollini fastidiosi e dei desideri che ho sempre espresso e che perciò non si realizzeranno mai
eppure sono lì ad aspettarmi, in quel "appena posso ci ritorno e ci rimango per sempre", rischiando di confermare quella deformazione per cui amo ciò che è lontano da me e disprezzo ciò che ho sotto gli occhi
perciò, Milano, fammi un favore, rimani quel sogno lontano, quella scatola di desideri espressi, mantieni il silenzio, conservali in te e, chissà, prima o poi, quando hai voglia, esaudiscili
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si può bestemmiare tanto forte da squarciare il cielo, da invertire il tempo, da riportarti qui, da far crollare ogni certezza nascosta sotto mille veli di maya, da annullare la scrittura e ritorcerla nel nostro cervello molliccio, da regalare a chi lo desidera quel brivido allo stomaco per poi pentirsene e bestemmiare ancora più forte?
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youtube
il giorno giusto per ricordare questo capolavoro della musica contemporanea
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quanto è fastidioso quando
le coperte sono troppo strette
e non ti lasciano
respirare
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a volte mi pare
di non sapermi affatto esprimere
e, non fraintendete, probabilmente è così
ma allora come posso fare
se non con arcaici simboli
a parlare delle complesse equazioni
che governano il mio vivere
arrendermi vuol dire
capire che
non potrò mai
esprimermi davvero
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fammi vedere
il tuo viso
struccato.
solo così
saprò chi sei
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sceglimi
per vivere con te
le ore più oscure
dell'anima del mondo
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