non-sono-come-sono
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Sono un ragazzo, ho 19 anni, e sono una persona abbastanza confusa. Sono quel ragazzo debole in un corpo forte, quello che si mostra forte ma dentro sta crollando, quello che potrebbe scoppiare a piangere all'improvviso ma non lo fa mai, quello che si affeziona senza darlo a vedere. Non so chi io sia, penso tanto, e sono sempre sull'orlo di scoppiare a piangere. Ho costantemente la paura di sbagliare, di deludere mia mamma, e sono cosi impaurito della mia confusione. Amo la musica e i film. Sono in cerca di qualcosa che non so neanch'io. E ricordatevi, tutto passa.
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Non è mai stato facile andare in giro e vedere tutte quelle belle famiglie passeggiare tutti insieme, non ero invidiosa, anzi, ero felice per loro, ma guardandoli mi rendevo conto quanto potevo sentirmi sola da una parte, tutte le volte che ne avevo bisogno non c'era, quando mi serviva sentire "dai fra, tieni duro, supererai anche questa" non c'era, quando volevo un attenzione in più non ce l avevo...
Ma ormai mi ci ero abituata, proprio come ti abitui a fare i compiti, ormai sei rassegnata li devi fare, ecco come mi sentivo alcune volte, rassegnata perché non potevo, non riuscivo a fare nulla, non riuscivo a fare quello che avrei voluto.
Certo che quando diventi grande, e ripensi a tutto quanto, è davvero dura, però sei anche orgogliosa di te stessa per essere sempre andata avanti.
Sono quella che sono anche un po' grazie a lui.
Se non fosse successo tutto ciò forse a quest'ora sarei diversa... Invece da una parte sono felice che sia andata così
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Un macigno nello stomaco
Vorrei parlare, gridare, raccontare tutti i miei pensieri a qualcuno, e invece resto zitta per paura di non essere capita ed essere giudicata. Resto zitta e agli occhi degli altri sembra che io stia bene, ma non è vero. E alla domanda di circostanza 'come stai' della quale nessuno vuole sapere veramente la risposta, rispondo che sto bene. Nessuno (a parte la mia famiglia) si interessa di me e mi sento troppo sola. Guardo i social e vedo tutti i ragazzi della mia età che si divertono con gli amici, fidanzati e li vedo felici. Felici perché vivono, vivono la loro adolescenza, gli anni più belli, sicuramente anche qualcuno soffre, però da grandi potranno dire di avere vissuto. Sebbene l'invidia non faccia parte del mio carattere, devo dire che un po' li invidio. E mi vergogno di me stessa, mi vergogno perché all'età di quasi 16 anni, vivo come un'adulta. Spesso penso e mi chiedo se la colpa è mia che nessuno mi cerca, ma arrivo alla conclusione che è colpa delle persone. Questo perché le persone si stufano di un'amica, ne trovano un'altra e si scordano di te. O forse un po' di colpa ce l'ho, sono timida e ditemi chi vuole avere un'amica così.
Eccomi, questa sono io e scrivo su questo blog per non sentirmi sola
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Le sigarette alle 2 di notte, sono quelle più belle. Quando ti trovi il posto perfetto, ti metti comodo, la prendi dal pacchetto e la accendi, in tutta la tranquillità, e da quel momento dai importanza ad ogni singolo tiro che fai. 5 minuti in cui la senti in tutto il suo sapore, e quando arrivi all’ultimo tiro ti dispiace buttarla. Ogni sigaretta ha il suo perché, e quelle fumate di notte sono le più belle. Silenzio, senti soltanto il rumore della notte, della carta che brucia, il fumo ti entra nei polmoni e quando lo sputi fuori ti svuota piano piano da tutti i tuoi problemi. È questo uno dei motivi per cui noi ragazzi, noi giovani fumiamo: ogni tiro porta con sè piccoli pezzettini del nostro dolore. E sembra una cosa da niente, ma per noi è importante. In quella sigaretta ci sentiamo bene, è il nostro piccolo spazio, per essere noi stessi. E ogni sigaretta per quanto possa far male, al momento ci fa sentire bene, ci scarica dal peso di tutta la giornata. Sono le 2 di notte, e io ho appena buttato la mia sigaretta, ormai arrivata al filtro, che mi ha lasciato dentro la sua nicotina, ma mi ha liberato da tutti quei pensieri che con ogni tiro sono usciti fuori. Le sigarette: l’unico modo che abbiamo per sfogarci.
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A. mi ha detto ti conosco da un anno e mi sei sempre sembrata così serena, non immaginavo che dietro ci fosse tutto questo. Come fai ancora a stare in piedi?
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Considerazioni di un ragazzo solo.
Nell’ultma litigata con la mia ex mi ha detto che le persone mi trattano male, specialmente le mie ragazze (lei compresa) perché mi apro e do veramente troppo fin da subito che il tutto poi diventa un’abitudine e scontata. Perciò magari gesti cui io do mille vengono sminuiti da un azione che per loro sia normale, il problema che io sono fatto così. Ho rifatto lo stesso errore probabilmente in questi giorni conoscendo questa ragazza entrandoci subito in fissa e dando il mille ad una persona che a logica non conosco e che in realtà non avrebbe dovuto avere mille.
Mi affeziono probabilmente troppo in fretta e penso sempre che a questo giro sia sempre la volta buona. Non so per quanto resisterò ancora in questa situazione ad essere Illuso continuamente dalle persone, ma nel giorno che scoppierò chi ci sarà? Il problema delle persone sensibili come me, che diamo così tanto alle persone che rimaniamo soli e rimanendo soli quando cadiamo non abbiamo appigli, appoggi o anche una distrazione stupida, ma quando qualcuno avrà bisogno di noi anche se ci ha usato fino allo sfinimento, noi ci saremo per il semplice motivo che “forse cambia”. Nonostante so che il coglione di turno sono io, io continuo.
Probabilmente nessuno leggerà questa cosa e se lo leggerà qualcuno vi chiedo di darmi qualche considerazione sul fatto? Astenersi frasi di merda come “Dai tutto poco alla volta” e così via perché tanto sono frasi inutili.
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Non riesco ad essere sempre me, non riesco ad essere diverso da me stesso, per qualche attimo sono me, per il resto del tempo mi assomiglio.
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Essere troppo buoni comporta queste cose:
• la gente ti usa,
• dici sempre si a tutto, anche a cose che non ti stanno bene,
• non sai farti valere,
• hai sempre paura di sbagliare,
• più fai del bene, più ricevi male,
• diventi chiuso,
• ci rimetti sempre,
• stai male solo tu.
Essere buoni è un pregio.
Essere troppo buoni è un difetto.
-Saraconfa
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Questo fotuto mondo; che di giorno ti obbliga a sorridere e di notte ti senti di morire.
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Ho conosciuto troppe persone di merda per adesso, non avere nessuno su cui contare è brutto. Amici a convenienza, troie, infami, amicizie false, e amici che se ne sono andati lasciandomi come un coglione. Nessuno che sia rimasto veramente. E questo è uno di quei momenti in cui vorresti partite per lasciarti tutto quanto alle spalle. #sfogo
Califlower-vg (via califlower)
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“perché non esci mai di casa?non ti stanchi a passare le giornate chiusa nella tua camera?”
Se solo sapessi ciò che provo appena metto un piede fuori casa capiresti perché resto sempre a casa,mamma.
Te non sai la vergogna che provo appena qualcuno mi guarda,magari anche per sbaglio.
Non sai lo schifo che provo appena mi siedo e le mie coscie diventano più grandi di quelle di un elefante.
No mamma.
Te queste fottute cose non le sai.
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Guardarsi allo specchio è una lama a doppio taglio. Credi che aiuti l'autostima confrontare vecchie foto con l'immagine riflessa. Sbagli. Lo schifo aumenta di minuto in minuto, quelle clavicole non sporgeranno mai abbastanza, quelle costole saranno sempre troppo invisibili sotto il cumulo di grasso. Le braccia e le gambe avrai voglia di strapparle a morsi, tanto somiglieranno prosciutti. E non parliamo dei fianchi sempre troppo larghi o dei polsi sempre troppo spessi. Alzerai lo sguardo e incrocerai quello del tuo riflesso. Fisserai quegli occhi così vuoti per un tempo infinito. Sei stanca, troppo. Perfino distogliere lo sguardo costa troppa fatica. Ma devi farlo, perché sostenerlo vorrebbe dire cadere in quell'incolmabile, infelice, vuoto. E tu non puoi. Non puoi. Semplicemente, non puoi cadere. Non puoi. Devi dimagrire, non e perderti nell'infelicitá che assedia un corpo che non è più tuo, dentro al quale però sei costretto a vivere.
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perché ti sminuisci così quando qualcuno ti fa un complimento?
Perché la mia mente continua a pensarla così.
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Ricordati di me anche se di me non ci sarà più niente.
Mr.Rain: Ipernova (via ap4tiaa)
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Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere. Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c'è solamente un semplice “ciao”. Ci sono persone che hanno preso il mio cuore e lo hanno ridotto in mille pezzi, senza nemmeno pensarci due volte. Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo. Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. Ci sono persone che nonostante tutto, fanno ancora parte della mia vita. Ci sono persone che sono arrivate e non sono più andate via. Ci sono persone che, anche se io non le ho mai sentite, ci sono sempre state E poi ci sono persone che non fanno ancora parte della mia vita, ma che tra qualche anno forse, saranno le persone più importanti per me. Ci sono persone che nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita mi hanno insegnato a vivere. Mi hanno insegnato a diventare quello che sono. E anche se oggi non le saluto, anche se oggi tra noi resta solamente un sorriso o un semplice ciao, faranno per sempre parte della mia vita. Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta la mia vita. Perchè se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti.
Luciano Ligabue (via winstonbludaventi)
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Sto bene… Ben sprofondata, ben delusa, ben vuota… Ben stufa, ben rotta. Ben fallita, ben instabile, ben stanca Definitivamente: Sto bene.
Frida Kahlo (via perpassareiltempo)
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So di certo che questa volta non tornerai.. ti sei arreso, perché una come me la puoi trovare ovunque. Una che definisci “bambina” non puoi amarla , tu cercavi qualcuno di maturo. Si avevi ragione a dirmi che sono una bambina e sai perché? Perché sono come i bambini che sbattono la testa fino a capire che fa male, io per te ho lottato perchè ti amavo. Proprio come i bambini se mi arrabbiavo piangevo e ti dicevo cosa non andava, inutilmente perchè è inutile spiegare a un “adulto” quando lui crede che tu esageri nel dire le cose. Si ero una bambina , quando volevo abbracciarti e tu ti rifiutavi perché gli abbracci non ti piacevano. Sai una cosa? Forse preferisco rimanere cosi..io sono una bambina. Ma tu ? Tu cosa sei? Mi hai fatto piangere per notti intere, aspettando un tuo messaggio.. Tu che mi hai ferito con una sola parola ? Tu che sei tanto parole ma niente fatti ? Tu cosa sei che mentre stavamo “assieme” eri con i tuoi amici e non mi hai salutato? Cosa sei che prometti, mi dici che sono importante e poi non ti fai vivo per giorni? Tu che dici di volermi vedere ogni giorno quanto poi inventi scuse , ridicolo anche perché poi ti incontro. Cosa sei tu?
(via viktoria-95)
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