Tumgik
nientefalsisorrisi · 4 years
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Bolla di vetro
È di vetro,
come i miei pensieri,
dove non la smetto di crogiolare.
Fragile come l’umore
di chi ti ascolta
E non può permettersi di fare rumore.
Barcollo ma non mollo,
Facile a dirsi
Per chi ancora ha un collo,
Che li unisce testa al cuore.
Mi tengo ad ammollo,
a bagno Maria,
Non sono ancora cotto;
Ancora vivo,
come chi sa ricordare
non come il carassio d’orato,
che di fatto è solo un pesce rosso,
(non oro, rosso)
ma al contempo apprezzato.
Beato dimentica ogni
Tre...
Due...
Uno...
E di nuovo nuota ancora nella sua deiezione,
della quale si ciba per proprio quieto vivere.
Se ne va in ogni direzione,
Miglia e miglia.
Illuso,
Sempre nello stesso bicchiere d’acqua
Mezzo vuoto, mezzo pieno.
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nientefalsisorrisi · 4 years
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Guardo fuori dalla finestra della mia palazzina che tutto quello che guardo poi diventa mio ma tu no.
Come quell’albero che di notte mosso dal vento proietta le figure nella mia cameretta attraverso la luce dei lampioni.
E quel vento sempre più forte mi ricorda che sono sempre più forte di così
E grida il vento sempre più forte perché sono più forte di così, sempre più forte di così
E immagino tu che passi sotto la mia finestra aperta e senti la musica e sorridi
E mi chiami e mi affaccio e ti faccio le boccacce.
Ma invece fumo la sigaretta diventata mia dopo il primo sospiro
E tu non passi e continuo ad ossessionarmi con le mie parole
Perché sono solo una bambina mangiata dalla sua stessa mole
Di cazzate.
Poi apro le porte e chiudo le finestre e rimango sola tra le me stesse,
Vorrei andasse bene anche in questa maniera
Ma siamo in uno questa sera a cena.
E ti cola il trucco dalla bocca e il fumo dagli occhi
Perché mangi falsità e piangi gli sciocchi.
Non avere paura di non trovare il tuo lieto fine,
Puoi disegnarne tu il contorno con le sue linee.
-V.
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nientefalsisorrisi · 5 years
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mi piace
chi si guarda
fino ad arrivare
a dirsi tutto.
Gio Evan
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Non ho bisogno del tuo tempo,
se il ricordo di esso,
con il tempo
svanirà.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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La ragazza degli strobili
Me ne stavo lì cullato dall’erba e dalla brezza
Quando poi qualcosa mi scuote.
Inizio a girare e girare e girare
E ancora girare
Fino a quando mi rendo conto che
Sono per strada,
Sto viaggiando
Non so per dove
Non so per quanto
Ma questi due disgraziati
Si ostinano a spingermi anche se provo a dimenarmi con le mie brattee legnose
Ma chi diavolo sono questi due disgraziati, penso
Poi lo grido,
Tra un giro e l’altro,
“Ma chi diavolo siete voi due disgraziati?
Ma che volete da me?
Ma vi volete fermare?
Ma ne possiamo parlare?”
E uno “Sono quello che ti sta lanciando nel grande giro della vita, assieme al mio compare che quando c’ha voglia lo spezzerà, questo giro. No no, non se ne può parlare, non hai scelta ormai ci sei dentro con tutte le scarpe!”
E penso
io mica le ho le scarpe, io
C’ho solo le mie brattee legnose
E di seguito mi sembra un’idea niente male questa cosa che chiamano vita,
D’altronde ormai ci sono dentro.
Mi godo un attimo il panorama
Anche se tutte ‘ste botte non è che siano proprio piacevoli
Insomma questa cosa che chiamano vita c’ha un nome così esotico che insomma non pensavo fosse tutta un balzare di qua e balzare di là
Vabbè aspetto, penso
Quando poi ci prendo gusto,
È proprio lì sul più bello,
Quando le mie brattee legnose
Si son fatte una forza che giuro delle brattee così legnose mica le avevo viste a qualcuno prima d’ora.
Ecco è proprio lì
Che il vecchio compare mi fa un ghigno
Ecco è proprio lì
Che la vita s’interrompe
Ecco è proprio lì
Che penso:
Ma cos’è ‘sta cosa della vita?
Che te la danno senza che la chiedi
E te la tolgono pure, senza permesso?
-V.
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Osmosi
Sempre più spesso,
mi accorgo,
che non si da più lo stesso peso
ai baci.
Vengono lanciati,
rubati,
sognati,
senza nessun diritto d’autore.
Non ci rendiamo conto di come,
un infimo bacio,
che poi infimo non è,
possa distruggere o far nascere nuove galassie,
impercettibili da chiunque
e conosciute solo dai tali,
che ne hanno dato uno.
Uno vero.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Precariamente eterna
Il mio mondo incontaminato
Grazie al buio
Che spedisce tutti nei sogni
E regala a chi è vigile
La pace
Precariamente eterna
Accarezzata dal rumore della natura
Al contrario contaminata
Da chi è vigile come me
Ma non si accorge del mondo
Perché viene interrotto dal pensiero latente di se stesso
Brutalmente distaccato dalla terra fertile
Da cui è nato
E ci ha visto la luce
E ci ha visto nuovamente il buio
Ma non è riuscito a dargli un significato
Così continua a sfrecciare per le strade
Dimenticandosi che a questo maledetto mondo
Lui appartiene
E dei cinque sensi ne ha dimenticati un paio
Mentre era alla disperata ricerca del sesto
Senza sapere che viene dal pieno utilizzo di tutti quelli che già possiede
Me ne rimango su questa panchina
Ad attendere l’avvenire
Con il cuore di chi non ne sa niente di come si vive
-V.
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Tu non c’eri,
E non c’ero manco io.
C’era solo la mia carcassa
che tentava di affogarsi
sotto il soffione di una doccia gelata.
L’acqua le ha lavato via di tutto,
tranne le lacrime,
quelle non le nota mai nessuno.
Ma Nessuno mente.
A Nessuno piace veder piangere qualcuno.
Nessuno mi ha visto piegato in due
In mezzo a una piccola mattonella di porcellana.
Battevo contro il muro,
sperando che fossi dall’altra parte ad ascoltare,
quando dall’altra parte non c’era niente.
C’era solo Nessuno.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Rimbomba
Credo che tu ti sia nascosto,
Forse dietro a qualche ricordo incastrato,
Lassù in testa chissà dove.
Mi ci dovrò abituare,
A questo tipo di situazione,
In cui non so mai a cosa pensare,
Non mi resta altro che ricordarmi di respirare.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Clessidra
Ormai è finita.
La parte inferiore ha raggiunto il massimo della sua capienza.
Non cade più neanche un granello.
La sabbia ha coperto tutto ciò che restava di me.
Ma io quella clessidra non l’ho mai capovolta.
Non l’ho fatto, non perché sono codardo,
ma perché so già come va a finire.
Ho evitato di perdere tempo e ho perso tempo ad evitarti.
Tanto si sa, la sabbia cade sempre verso il basso.
Non mi è mai capitato di vederla andare verso l’alto.
Ne vorrei una che funzionasse al contrario.
Vorrei una clessidra che potessi riportarmi indietro,
prima di essere sommerso dalla sabbia.
Prima di essere sommerso da te.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Pensieri circensi
Rimbalzano da una parte all’altra,
saltano in basso
e ricadono in alto.
Si scontrano fra di loro,
fanno errori madornali
e nessuno se ne accorge.
Nessuno gli applaude.
Nessuno sa che genere di contorsioni stanno facendo gli acrobati nel mio circo del cazzo.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Tumblr media
Fisso il cesso dove spesso mi confesso
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Ti aspetto.
Ti scrivo.
Ti piango.
Ti manco?
Anche oggi ci siamo guardati,
scambio di occhiaie.
Mi hai stretto al petto come sempre,
niente di più,
ma mai di meno.
Non smetterò mai di chiedermi se mi stai pensando.
Forse prima dovrei chiedermi se lo hai mai fatto.
Magari sto impazzendo o
è l’amore che è pazzo.
Non ti ho qui con me ed eppure non mi sento solo,
perché ti porto sempre in testa,
Lassù ormai ci vivi solo tu.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 5 years
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Partiamo?
Andiamo dove ti pare,
Che sia in cima a un montagna,
o su un isola in mezzo al mare.
In qualche campo
con una tenda,
una chitarra e qualche sigaretta.
Potremmo cantare
o addirittura urlare a squarcia gola,
che tanto a noi non ci ascolta mai nessuno.
Ma anche l’idea di stare in silenzio non è male,
che tanto io e te di cantilene ne sentiamo fin troppe,
ma non ci stanchiamo mai di raccontarle.
Ma quindi parliamo o partiamo?
Che sennò finisce come tutte le volte, quattro chiacchiere ed è già mezzanotte.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 6 years
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Cosmopolitan
Come ogni sabato,
Mi sono affidato alla vodka.
Perché l’ho fatto?
Per dimenticare il tuo nome.
Ma il tuo odore?
E chi se lo dimentica quello.
Credevo aiutasse a pensar di meno,
Ma ovviamente non ha funzionato.
Ho sempre avuto il tuo nome scritto in testa,
Un pensiero fisso,
Non è mai svanito.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 6 years
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Dall’ultima volta che l’hai usato tu,
Non ho più toccato la federa di quel cuscino.
Ho sperato che il tuo profumo potesse rimanere su di esso in eterno...
Non è successo.
È svanito così dal nulla dal giorno seguente.
Ma di quella notte mi è rimasto qualche ricordo.
L’immagine di te,
Che ingenuo posi per il mio sguardo,
Non me la toglierà mai nessuno.
Neanche il tempo ne sarà capace.
Quando mi chiederanno quale è stata la notte più brutta di tutta la mia vita racconterò senza meno di quella.
Racconterò di quanto fu difficile poterti veder dormire, senza poterti stringere.
Di quanto sopratutto fu impossibile addormentarmi la sera dopo , in un mar di lenzuola che mi stringevano al collo e mi portavano con loro giù sul fondo.
Il vagabondo muto
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nientefalsisorrisi · 6 years
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E mi lasci in bilico.
Mi scrivi, ti rispondo.
Parliamo…
Ma poi un tuo messaggio arriva, tu te ne vai,
io rispondo.
E non ricordi mai che rispondo subito, non ti accorgi che ti ho risposto.
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