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We looked inside some of the posts by neecolino and here's what we found interesting.
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There are dozens of funny blogs to kill time on Tumblr.
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io sarei morto per te se solo lo avessi chiesto.
alle due di notte tremo come all'alba, in quelle giornate dove le auto sono bagnate anche senza pioggia. il cuore mi si gonfia come se qualcuno ci soffiasse dentro ma il signor. qualcuno soffia veleno e non aria. ho la mobilità di un tronco e la sensazione che muoversi vorrebbe dire spezzarsi.
un'ora fa ridevo perché ho scoperto che la Svezia è una paese buffo e qualcuno ha una certa passione per i sintetizzatori e gli anni 80. anche a me piacciono molto ma non mi sognerei mai di fare certa musica. a te sicuramente non piacerebbe. e io? ti piaceri ancora?
ventidue come numero fortunato, perché io eredito le cose dagli altri, e può sembrare una fortuna ma gestire certe ricchezze non è per tutti. farlo mentre si trema è difficile.
insquallidirsi come conseguenza al dolore. cercare la cosa meno squallida della propria vita per scappare. sei tu?
quando la nebbia copriva ogni cosa in quel giorno di dicembre sapevo che sarei arrivato comunque da te, neanche l'assenza di colori poteva impedirmelo.
non eri scema ma neanche felice. l'ansia della fine ammazza, e io sono morto tante volte.
il riflesso mi guarda ogni mattina, non porta nessuna espressione. sono fermo da mesi nello stesso punto. girare in tondo vorrebbe dire muoversi ma qui il moto non è contemplato. La forza d'attrito è maggiore di qualunque forza applicata.
prima o poi ti cercherò. tu non lo farai mai, e non devi.
alle volte uno pensa alle cose più complicate del mondo, e poi sono le più semplici. e viceversa. un broncio è una cosa molto complicata. la testa è una cosa molto complicata. e adornarla di capelli non migliora la situazione. uno deve essere portato per certe cose, come a risolvere i problemi. e mentire come ai colloqui non si può, ti scoprono subito.
io sono stato scoperto tante volte che sento di non avere più un segreto. ma ci sono. e scommetto che tu vorresti sapere anche quelli.
un giorno magari sarai davanti a me e non avrò più il terrore di aprire la bocca. Ti dirò - ciao. E tu dirai - ciao. E mi chiederesti - ricordi?
se ricordo? sì, ogni singolo istante.
puff
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Io la strada l'ho percorsa ogni singola volta. Il dubbio che sia lei ad aver imparato a memoria me. C'è un difetto di continuità, come la faglia tra star ancora dormendo e star finendo il caffè. Una volta, su questa strada, mi si è gonfiata la lingua a tal punto da non riuscire più a stare in silenzio. Oppure quella volta che ho imparato che si può scivolare sull'acqua ed è stato un momento con la paura, ma no, la paura è una parola e quella cosa lì non era una parola. Io volevo guardarmi le mani e non vedere le mani e non vedere nemmeno dietro le mani e nemmeno il mondo dietro il dietro delle mani. Le mani come un posto in cui cadere attraverso e ascoltare buona musica. Spero solo di arrivare presto, che mentre sei seduta sul sedile posteriore a me preme ancora la lingua contro i denti e tutta questa strada è come se me la fossi ingoiata, piegata come una coperta mal riposta, si è presa dello spazio dentro, un altro organo con cui fare i conti durante le accelerazioni e queste luci, insopportabili queste luci, scaricato e ricaricato ogni dieci metri, magari tu ci vedi la poesia di un viaggio notturno in macchina di riflessi e luce gialla, ma ti sfugge l'urgenza di questi vestiti gelidi di sudore, non senti la metrica della mia lingua pulsante, gonfia di sangue e di mancanza di fiato, piena di respirare col naso, finché c'è spazio, una fessura per l'aria, finché il ronzio nelle orecchie trabocchi in un non vedo più. Ti prego rimani seduta dietro, che io non posso addormentarmi con te che galleggi là dietro. Distraimi, dimmi nuovi nomi per vecchi peccati. Raccontami di orbite non convenzionali e convenzioni non orbitali. Annoiami fino a salvarmi la vita. Forse tutto questo comincia a piacermi, forse è asfissia erotica.
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Comme des Garçons: Poem Shirt (2002). Designed By: Junya Watanabe
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