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Prima di te, ero solito camminare per strada, da solo, cercando nei baci e negli abbracci delle coppie innamorate, un riflesso d'amore. Quel tanto che bastava, per poter catturare la sensazione e così, con la fantasia, poterla "vivere" a mia volta. Poi, quando ormai avevo perso ogni speranza, ad un tratto, in un modo del tutto inaspettato, sei arrivata tu. Hai preso la mia vita, il mio cuore, e li hai stravolti completamente. Con te, ho scoperto la bellezza di quel sentimento, da sempre desiderato. Con te, ho scoperto cosa volesse dire, guardare negli occhi la persona amata e perdersi, in essi. Con te, ho scoperto il calore di un abbraccio rassicurante, il sapore di un bacio profondo. Con te, ho scoperto la meraviglia di condividere lo stesso letto, dormire abbracciati e respirare il profumo dell'altro. Con te, l'amore si è manifestato davvero in tutte le sue forme. E anche oggi che ti ho persa, quando penso all'amore, per me ha sempre i lineamenti dolci del tuo viso.

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Ci sono notti, come questa, dove il peso della tua assenza, si fa sentire particolarmente. Non è mancanza di abitudine. Non è mancanza di affetto. E' proprio mancanza viscerale di TE. E dunque, resto qui, con il cuore che batte sempre forte per te, avendo mille parole e pensieri che muoiono dalla voglia di raggiungerti e sfiorarti, ancora una volta. Poi, ti guardo da lontano fra le braccia di un altro e mi rendo conto, ormai, di appartenere al passato. E così, passerò un'altra notte insonne, con il pensiero che sarai per sempre parte di me, come per sempre, sarai quel rimorso che non mi perdonerò mai.

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L'odore di te, è il profumo più bello che ho indossato. Ancora oggi. Nonostante il tempo. Nonostante tutto.

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19/11 E sono qui, a distanza di un anno, a ricordare quanto questa data, abbia significato per me, per noi, nel nostro percorso di vita insieme. E oggi, che siamo ormai ben oltre la nostra fine, sono qui a ricordare il nostro primo incontro. L'inizio di tutto. Ricordi cosa accadde, quel giorno? Io ero tornato a casa stremato, dopo una settimana di lavoro parecchio impegnativa. Se ci penso, ricordo ancora la stanchezza di quel giorno. L'unica cosa che volevo, era farmi una doccia, mettermi comodo, cenare velocemente e andare a letto. E così feci. Poi, a un certo punto, Alex iniziò a tartassarmi di chiamate per convincermi a uscire. Era Sabato sera e per lui, era inconcepibile che rimanessi a casa. Gli dissi di no, che non avevo voglia. Ero stanco e l'unica cosa che volevo, era restare a letto a vedere un film ma lui niente, continuò a insistere fino al punto tale in cui capii che non c'era altra scelta che dirgli di sì, per esasperazione. E tu, invece? Mi raccontavi sempre che anche tu, quella sera, eri particolarmente stanca. Come me, eri già a letto, sotto le coperte. Sentivi freddo e di uscire, proprio non volevi saperne. Poi, come nel frattempo stava accadendo a me, a un certo punto, la tua amica iniziò a chiamarti per chiederti di uscire. Vi sareste incontrati con il suo fidanzato e due suoi amici (tra cui io). Dopo una lunga insistenza, arrivata anche tu all'esasperazione, decidesti di accontentarla. E così, entrambi uscimmo di casa controvoglia, stanchi e con l'intenzione di tornare quanto prima a casa. Arrivai in villa con Alex e Dylan e ricordo che da lontano, nonostante la penombra e la poca luce dei lampioni, vidi solo una bellissima chioma fluente di capelli ricci e neri. Poi ci avvicinammo, ci salutammo, ci guardammo negli occhi e contro ogni nostra più rosea aspettativa, senza che l'altro potesse saperlo, ci eravamo già innamorati. Il resto, è storia. Mi è sempre piaciuto ricordare questo nostro primo incontro, sembra la trama di uno di quei film romantici, che a te piacevano tanto. Quando lo raccontavamo, ricordo che ci piaceva pensare e credere che quel nostro incontro, del tutto inatteso e improvviso, fosse scritto nel destino. E sai una cosa? Ancora oggi, nonostante tutto, mi piace credere che fosse così. Il nostro Amore era scritto nel destino e certi Amori lo sappiamo, non finiscono mai, fanno solo giri immensi e poi ritornano. E se è solo un sogno o una vaga speranza, la mia, tu ti prego non mi svegliare. Lasciami sognare che sia possibile, un giorno, per noi, ritornare.

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Quando un amore finisce, restano i ricordi. Ma i ricordi di un amore finito, a seconda dello stato emotivo in cui poi ci si trova, possono assumere sfumature diverse e con essi, l'amore di cui sono custodi. E così, finisce che laddove io ricordo, ancora oggi, con dolce malinconia, la bellezza di quello che siamo stati; tu invece, con quale stato emotivo hai scelto di ricordarci? Ma soprattutto, ti ricordi ancora di noi?

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Infinito, vuol dire custodire sulle mie labbra, il sapore del nostro ultimo bacio.

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Ho ancora forte nella mente, nel cuore e sulle labbra, l'essenza dolce della tua pelle, unita al tuo profumo alla zucca che tu sola avevi e che sapevi fosse, il mio preferito. Due spruzzi al collo, uno ad entrambi i polsi e ancora due ai capelli. E' così vivido il ricordo che sembra averti ancora qui, dinanzi a me. Impossibile da dimenticare. Impossibile farne a meno. Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire quel profumo delicato di zucca che, a contatto con la tua pelle, una volta sfumato, assumeva la dolce fragranza di pasta frolla fatta in casa. Ricordo quanto questo dettaglio, ti facesse sorridere ogni volta. E mentre tu sorridevi, io ti odoravo, ti respiravo e senza accorgermene, mi nutrivo di te.

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Il tempo passa inesorabile e nonostante sia risaputo, forse non ci pensiamo mai abbastanza o almeno, non nel tempo giusto.

E così, mentre cresciamo e cerchiamo di dare un senso alla nostra vita, accade che ci passano di fianco occasioni, amori, persone, momenti, emozioni e a volte, purtroppo, neanche ce ne accorgiamo. A volte, addirittura, non riusciamo a dar loro neanche il giusto valore. La vita è così, prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione e questo, l'ho capito solo dopo, a mie spese, nel mio tempo sbagliato. E così, finisce che nel frattempo passa tutto, anche la speranza; lasciando il posto al rimpianto.

Ma se è vero, come diceva Albert Einstein, che il tempo è relativo, allora forse non tutto è perduto. Non ancora, almeno. Forse un giorno, avendo appreso le tue lezioni dalla vita, prendendo in mano la tua valigia delle esperienze, potrai ritrovare schegge di emozioni perse di te qua e là, dando loro nuova linfa e questa volta, facendo attenzione a dare al tempo, il suo giusto valore.

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Ognuno di noi, dentro di sé, custodisce almeno un desiderio. La domanda, a questo punto, sarebbe: tu cosa desideri? E invece no. Quello che desideri, lo sai soltanto tu e va bene così. Questa volta, la domanda giusta è un'altra: sei davvero pronto a quel desiderio? La verità, è che bisogna fare attenzione a ciò che desideriamo, perché un giorno potrebbe accadere che quel desiderio si avveri e se non siamo realmente pronti a tenercelo stretto, finiremo prima o poi per perderlo, pentendocene per tutta la vita.

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E mi chiedo dove io sia finito. In quale angolo buio, sono perso? In quale "luogo" tra lo spazio-tempo, sono sospeso? La mente, a volte, può essere come un tremendo labirinto pieno di cunicoli e insidie e se non stai attento, puoi arrivare a perdere la strada del ritorno. Perdere le tue stesse tracce. Perdere te stesso. Non puoi scappare. Non c'è altra strada. Indietro non puoi tornare, puoi solo proseguire. Lo sai. Te lo ripeti. E cammini, passo dopo passo, tra le vie più nascoste del tuo essere, alla ricerca di un'emozione. Alla ricerca di un brivido. Alla ricerca di te stesso. E mentre pensi che ormai non ci sia più nulla da fare, in cuor tuo, speri sempre che un raggio di sole caldo, possa fare breccia tra l'oscurità e indicarti la giusta strada del ritorno. Quel tanto che basta, per farti ricordare che il mondo, non è ancora finito. Per farti ricordare che tu, non sei ancora finito. -mysteriousstranger7

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Se hai nascosto un ricordo, le canzoni lo trovano sempre.

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