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Calippo tour solo per donne di spessore.

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essere gentili, con se stessi e poi con gli altri, ma soprattutto dirsi anche tra i fallimenti vari, che tu vali, corpo e anima mia, tu vali e sei importante

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mi piace osservare le persone

la gente comune

mi piace pensare che ognuno di loro abbia i propri problemi, la propria storia

che ogni coppia si sia mandata a fanculo una sera e abbia fatto l'amore subito dopo

che le risate sul balcone d'estate non finiscano mai

che quella litigata dei vicini si sia risolta

che quella cartaccia a terra abbia trovato pace

che ognuno di loro domenica mattina riposerà e lunedì troverà di nuovo la quotidianità che odia

o che forse ama

chissà a quanti di loro manca qualcuno

o amano qualcuno

e non lo sapranno

o non sapranno mai di essere amati

chissà quanti di loro hanno sogni

me li diranno mai?

e chissà quanti di loro hanno visto me e hanno pensato la stessa cosa

o te che stai leggendo.

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(by al_zaidan)

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“Vivere con un gatto nero è come abitare in un paese perennemente in festa, tra la dolcezza dello zucchero filato, l'allegria dei coriandoli e tutto il fascino di uno spettacolo di magia.”

— Lucrezia Beha (via lucreziabeha)

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condividere le paranoie con qualcuno ne alleggerisce il peso

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“Sono così, sai, le persone sensibili. Sentono il doppio, sentono prima. Perché, esattamente un passo avanti al loro corpo, cammina la loro anima.”

- Serena Santorelli

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accetta la negatività che provi e se ti serve falla mostrare agli altri, ma se te la rifiutano e te la respingono lasciali perdere, non te ne vergognare, non sei pesante, sono loro uno dei motivi per la quale ti senti in conflitto e ti imbarazzi con te stesso per ‘sta tristezza, ma come uno può esprimere tutta la sua pazzia in felicità, un altro ha tutto il diritto di esprimere la sua pazzia in depressione, non reprimerti in te stesso, ma non avere neanche troppa fiducia negli altri e non dare troppo retta a quello che pensano su questo, tanto è sicuro che prima o poi toccherà pure a loro quello che provi

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@itsmyecho​

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normalizziamo il fatto che se uno soffre di un disturbo mentale o malattia, come ad esempio la depressione, spesso non riesce a fare le cose basilari come semplicemente alzarsi dal letto? e non è per pigrizia ma per mancanza di forze, no perché dire “okay ma adesso trova la forza di fare qualcosa, trovati un lavoro, vai a scuola…” non è rispettoso e aumenta solo il disagio della persona che non sta bene. nessuno si diverte a sentirsi inerme di fronte alle cose più semplici, quindi per favore abbiate più comprensione perché purtroppo quando si dice “non ce la faccio” è perché già respirare è complicato.