TROVARSI <3
~ Trovarsi insieme è un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo ~
- H F
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Il carattere è un demone, ma è anche la forza più potente di una costruzione morale contraddittoria di cui, in fondo, ci si innamora.
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“Con leggerezza, tesoro mio"
"È buio perché ti stai sforzando troppo.
Con leggerezza, bimba, con leggerezza. Impara a fare ogni cosa con leggerezza.
Sì, usa la leggerezza nel sentire, anche quando il sentire è profondo. Con leggerezza lascia che le cose accadano, e con leggerezza affrontale.
Dunque getta via il tuo bagaglio e procedi. Sei circondata ovunque da sabbie mobili, che ti risucchiano i piedi, che cercano di risucchiarti nella paura, nell’autocommiserazione e nella disperazione. Ecco perché devi camminare con tale leggerezza.
Con leggerezza, tesoro mio
Aldous Huxley
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IN2E’MEGLIO
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BR
Non aveva ancora capito qual era stato il suo errore, non era riuscito ancora a pensarci, forse preferiva non pensarci affatto, non capirlo, per proclamare meglio la sua innocenza.
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Cosa si deve fare nei momenti difficili?
RESPIRARE
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O Lola ch’ai di latti la cammisa
Si bianca e russa comu la cirasa,
Quannu t’affacci fai la vucca a risa,
Biato cui ti dà lu primu vasu!
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,
E nun me mporta si ce muoru accisu…
E s’iddu muoru e vaju mparadisu
Si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu
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La facilità di scrivere lettere – considerata puramente in teoria – deve aver portato nel mondo uno spaventevole scompiglio delle anime. E’ infatti un contatto fra fantasmi, e non solo col fantasma del destinatario, ma anche col proprio che si sviluppa tra le mani nella lettera che stiamo scrivendo, o magari in una successione di lettere, dove l’una conferma l’altra e ad essa può appellarsi per testimonianza.Come sarà nata mai l’idea che gli uomini possano mettersi in contatto fra loro attraverso le lettere?
A una creatura umana distante si può pensare e si può afferrare una creatura umana vicina, tutto il resto sorpassa le forze umane. Scrivere lettere significa però denudarsi davanti ai fantasmi che ciò attendono avidamente. Baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto. Con così abbondante alimento questi si moltiplicano in modo inaudito. L’umanità lo sente e li combatte; […]
D’altro canto “essi” si possono riconoscere anche dalle eccezioni, talvolta infatti lasciano passare una lettera senza ostacoli e questa arriva come una mano amichevole che buona e leggera si posa nella nostra. Ebbene, anche ciò è probabilmente soltanto apparenza e questi casi sono forse i più pericolosi, casi dai quali dobbiamo guardarci più che dagli altri, ma se è un’illusione essa è in ogni caso perfetta.”
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... e prima dell’immaginazione, c’è la fantasia, l’innovazione e la creatività!
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Non andartene docile in quella notte
Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.
Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
perché dalle loro parole non diramarono fulmini
non se ne vanno docili in quella buona notte.
I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
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Oggi, non ho che un canto canto, solo per te. senti, con quanto amore. questo mio cuore. batte per te Oggi, come d'incanto. canto, solo per te Oggi, che ti ho trovata. amata. resta con me
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La donna
che mi piace
è donna
che sa esser femmina
e cruda
e abbia il collo lungo
e chieda alla pancia mia
uno spazio
d'appoggiarci il capo
e sentir la guancia
che mi scalda
e s'addormenta con ancora in bocca
le ultime parole belle
che spende per me
nel dormiveglia
senza perdere il senso
di ciò che dice
con gli occhi chiusi
e le labbra lente
e mi chiede una maglia in prestito
anche se le sta grossa
e la indossa
come fosse un abito da sera
che quando faccio il bucato
e mi manca un pezzo
mi ricordo
che la tiene lei
con la cura
di una specie in via d'estinzione
mi chiede
che lavaggio debba usare
per non rovinarla
o ci rimarrebbe più male
lei
di me.
La donna che piace a me
non rifiuta mai il bis
non si trattiene o vergogna
dell'appetito
ogni tanto allunga la forchetta sul mio piatto
e assaggia quel che sto mangiando
non mi chiude
se esagero un po' con l'alcol
o col tabacco
ma capisce che son maschio
e per un raffreddore
sembro all'ultime ore
prima di trasformarmi in zombie
mi prepara una qualche intruglio benefico
e mi avvolge con la sua coperta preferita.
La donna
che piace a me
non teme il campeggio
il pranzo al sacco
fa salti giganti per qualche insetto
e si nasconde
dietro la mia schiena
a meno che non vi sia una coccinella
che lascia camminare sul suo dito
e crede che
porti più fortuna
di un lavoro stabile
ma non creativo.
La donna che piace a me
è un dono
dona
un raddoppio
di enne
perenne
se sei uomo buono e giunto
tra le sue mani.
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