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BNL / Bnp Paribas – Le vere ragioni di un licenziamento 2
Nel 2010 l’emergere di un disastro nel portafoglio crediti
Il 1 Dicembre 2010, in occasione della visita dell’allora responsabile mondiale del Project Finance del gruppo BNP Paribas, si tiene una riunione con tutto il team di Project Finance in Italia nell’edificio di Piazza San Fedele a Milano.
Nel corso di questa viene rivelata una situazione di rischio di credito grave per diversi finanziamenti di ingentissimo importo ( quasi tutti dell’ordine di decine di milioni di euro e complessivamente di circa 200 milioni sempre di euro) sui libri di BNL, gestiti da un membro del dipartimento di Project Finance, il Dr. Leonardo F. Nucara.
I problemi di questi finanziamenti si erano aggravati negli ultimi mesi. Alcune delle iniziative finanziate erano state fatte oggetto di provvedimenti della Magistratura in relazione a gravi resti ( truffa aggravata ai danni della Pubblica Amministrazione, reati ambientali ecc. ).
Poco dopo il palesarsi di tale situazione viene decisa la sostituzione del Dr. Tiana, da molti anni del Dipartimento di Project Finance in Italia che poi, dopo un breve spostamento a Londra ad occuparsi di commodities energetiche, lascerà poi il gruppo Bnp Paribas verso la metà del 2012, non propriamente in forma del tutto spontanea.
Tentativi di minimizzare
Anche Rogy lascerà il Project Finance. Egli, che non aveva mai visitato il team di Project Finance nei precedenti tre anni, verrà più volte a Milano per insediare un proprio collaboratore, da lui descritto quasi come una propria controfigura, quale responsabile del team : Jean-Pascal Asserman, già responsabile a Parigi dei deals infrastrutturali del Project Finance.
Il gruppo di operazioni gestite dal Nucara, in cui la qualità del credito si rivelerà effettivamente disastrosa, è composto pressoché interamente di operazioni infrastrutturali.
Anche Christophe Rousseau, a cui Rogy aveva fino a quel momento riportato, viene a Milano a visitare il team di Project Finance il 23.2.2011.
E nel 2011, con la partenza di Tiana, l’autonomia del DR. Nucara, nonostante i pessimi risultati dei crediti da lui seguiti, viene invece addirittura rafforzata. Questo processo di “empowerment” ( cioè rafforzamento della posizione del Nucara ) proseguirà ancora.
Egli verrà addirittura nominato, il 3 Aprile 2012, “Single Point of Contact with BNL”, cioè responsabile assoluto per i Rapporti con BNL per il Project Finance del Gruppo in Italia.
La cosa provoca ovvio sconcerto nel team di Project Finance, dal momento che il degrado del portafoglio richiedeva invece un netto cambiamento nel modo di trattare certe pratiche.
In alcuni casi, in cui si erano verificati gravissimi eventi per le aziende finanziate, la comunicazione del fatto non era nemmeno stata effettuata all’Ufficio Rischi. Ad esempio il fermo ed il sequestro di un impianto della TEV, impianto che era a garanzia del debito.
Questi fenomeni sono delineati nella “Note for the Whistle-Blowing Procedure” redatta dal Dr. R. ed in altri documenti della banca trasmessi agli Ispettori di Parigi.
Nel corso del 2011 la situazione dei finanziamenti gestiti dal Nucara continua a deteriorarsi ulteriormente mentre le vicende delle iniziative finanziate assumono contorni sempre più gravi che sfociano anche in arresti e processi per gravi reati a carico dei soggetti coinvolti nei progetti.
Nella seconda metà del 2011, l’Asserman permette che il Nucara trasferisca la responsabilità su due finanziamenti, Termo Energia Calabria ( TEC) e Termo Energia Versilia (TEV, quella del sequestro dell’impianto) ad altro dipendente del team, il Dr. Gianluca Gustani.
Questi, pur in una grave situazione di carenza informativa sulle pratiche, intuitane la disastrosa situazione, le analizza secondo le regole e fa finalmente fare la cosiddetta “Annual Rewiew” ( la revisione prevista ogni anno, e che invece non si faceva da svariati annetti , del merito dei crediti).
Egli fa predisporre anche da uno studio legale una “Due diligence” sullo stato delle garanzie che rivelerà – tra l’altro la non valida costituzione e/o l’inefficacia di importanti garanzie a favore della banca.
Poi, a breve, lo stesso Gustani sarà trasferito e viene resa nota l’intenzione dei finanziati di richiedere lo stato di insolvenza delle due operazioni in questione.
Ed un primo cerchio si chiude con grave perdita per la banca e per il gruppo.
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