macinandonuvole

[macinandonuvole]

Con te ho smesso di amare

Ho smesso di scrivere

Ho smesso di credere in quelle comuni passioni

Ho smesso di ubriacarmi ridente Di addormentarmi sognante e svegliarmi curiosa

Ho smesso di fingere di fumare per condividere l’area fumatori, Ho smesso di fingere e ho iniziato davvero

Con te ho smesso Con te ho chiuso

Un brutto vizio, una brutta fissazione Tossicodipendenza e relazioni tossiche Tossiche dettate da passioni Tossiche dettate da impulsi

Tossico, tossica Tossico nel comporre i pezzi Tossica nella mia dipendenza da tossico

Tossico viandante che vaghi verso futuri sognati tra presenti sognanti Non riconosco amore in te sognante ma vago nel sognando Amo ancora il sognante

Ma con te ho smesso di amare

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Cosa resterà delle lacrime che ho versato per te Delle pagine che mutilato muto in una camera Solo questa penna mi rende un po' meno debole ma cosa resterà di me quando l'inchiostro finirà. Filigrana nasconde le brutte ferite La mia faccia sorride ma ne resta una sagoma Dentro nella pancia c'è una rabbia che uccide io che voglio abortire ma lei resta e mi lacera.

Cranio Randagio

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Fotosintesi incomplete.

Ci sono alcune sere di estati passate che riaffiorano quando il calore delle coperte non ti intorpidisce…quando la notte sembra infinita e il sonno tardivo.
Allora ti ricordi di quel calore scottante che nessuna coperta potrà darti e capisci che ancora una volta ti addormenterai tra fredde e vuote lenzuola ricordando momenti passati e rimpiangendo amori non fioriti per mancanza di nutrimento.
Fotosintesi incomplete.
Osservo il vaso vuoto, sfiorito, abbandonato…rimpiangendo di non aver annaffiato i primi e promettenti germogli.

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Comprese che è solo paura quella che allontana le persone dai sentimenti.

Il quadro mai dipinto (via staywithmeforever-dreamer)

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18.

Ho una biografia piccola e minima ed è pure sbagliata. Sintomo forse dell'abbandono in cui vive questa pagina, o forse della paura di iniziare a sanguinare per avere un po' d'inchiostro con cui scrivere.

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Che fine hai fatto.

Ho viaggiato per un po' lasciando che i miei pensieri rimanessero un segreto tra me e la pagina, ho vissuto un po' di più i momenti e per un po' ho dimenticato di renderli immortali. E adesso non so se sto tornando davvero ma so che voglio, devo, prendere coraggio e sfogarmi su una pagina magari strappata, magari sgualcita, magari già scritta...

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Italy finally has a law on same sex partnerships (and civil partnerships in general)

I love the smell of the twenty first century in the evening

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La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri, si è innamorata ieri e ancora non lo sa

Stefano Benni

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Smisi di scrivere delle mie cotte, delle mie infatuazioni. Scrivere mi faceva illudere, mi faceva innamorare. 

Così per un anno continuai ad evitare di parlare di lui, di descriverlo, di lasciare che diventasse un’altra prova tangibile della mia debolezza di volere...un sintomo. 

E adesso cosa mi resta?

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Ho ritrovato questo semi abbandonato blog di scrittura…mi viene da chiedermi perché abbia smesso di coltivare questa passione….poi ricordo di avere un pianoforte impolverato in casa e tante cose in sospeso.

Sono un eterna incompiutezza e ho bisogno di chiudere o continuare capitoli per sentirmi non-vuota.

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Ciao scusa, la frase 'avrò paura di perderti e per questo ti odierò' di che libro di Giulia Carcasi è? :)

Io sono di legno (scusa il ritardo)

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Scusami. Era vero. Mi sentivo giù e mi faceva stare bene averti intorno. (È ancora vero)

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L'ultima volta che l'ho visto era ubriaco fradicio, gli occhi bruciati dall'alcool. Ogni volta che portava la bottiglia alla bocca, non era lui che la beveva: era la bottiglia che gli beveva il cervello.

Randle Patrick McMurphy (Qualcuno volò sul nido del cuculo)

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Guardò a lungo il foglio bianco sperando che le parole uscissero veloci e sicure dalla sua stilografica. Prese un altro sorso dal bicchiere ormai vuoto e sentì il liquido alcolico scorrere lungo la gola per poi ardere nell’esofago.

La sigaretta accesa continuava a consumarsi piano abbandonata sull’orlo del tavolo, ogni testa di cenere accumulata abbandonava la sua estremità non appena diventava troppo pesante per rimanere attaccata al resto del corpo. 

Si guardò intorno nell’oscurità e scorse qualche conoscente ballargli intorno, gli occhi fumanti di delusione, arsi dall’insopportabile leggerezza della bottiglia che era trattenuta a stento tra le mani. Riconobbe qualche volto amico ma non scorse nessun volto amato. Portò nuovamente il bicchiere alla bocca e rimase delusa nel sentire la mancanza del familiare calore sulle labbra screpolate.

Diede il primo e ultimo tiro alla sigaretta consumata dal suo lento bruciare invano. Scrisse la sua prima parola consumata dal suo lento intercedere senza meta: “Incompiutezza”; e, spegnendo il mozzicone, ancora una volta il fuoco si disperse tra le vie ignote della coscienza.

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La statistica afferma che spesso, il primo a staccarsi dal primo dei baci è lo stesso che alla fine dirà di troncare..

I cani

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Ho tante parole bloccate in gola da dirti... Ho tante azioni passate di cui pentirmi... Ho tanti dubbi da esporti... Ho tanti sentimenti da dimostrarti... Ho tante, troppe cose in sospeso. Inizierò chiedendoti banalmente scusa, per poi scappare, ancora una volta, da ciò che provo.

@thepianistwhodreams