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Il 10 e 11 febbraio uscirà al cinema LUPIN III VS DETECTIVE CONAN di Hajime Kamegaki Un altro film di animazione per KEY FILMS che, dopo i successi di Capitan […]
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Lupin III - Ruba il dizionario di Napoleone
Titolo originale: Rupan Sansei - Naporeon no jisho o ubae Storia originale: Monkey Punch Sceneggiatura: Hiroshi Kashikawara Direzione dell'animazione: Hideyuki Motohashi, Hashi Shinsuke, Terasawa Yasuji, Nagaoka Masaki, Hosoyama Ayumi, Kudo Character design: Masa'aki Kudo Regia: Osamu Dezaki Regia operativa: Yukio Okazaki, Keitaro Motonaga Produttori: Yadahito Maysumoto, Kyo Ito Musiche: Yuji Ohno Cantante: Ruiko Kurahashi Anno di produzione: 1991 Durata: 90 minuti
« Lo stanno cercando i servizi segreti di tutto il mondo. » ("Zenigata parlando di Lupin III")
TRAMA
Lupin III questa volta sembra trovarsi davvero nei guai: infatti sono addirittura i Sette governanti delle maggiori potenze della Terra a fargli dare la caccia, coinvolti che per risollevare l'economia mondiale, sconvolta dalla guerra del Golfo, sia appunto indispensabile possedere il favoloso tesoro lasciato da Lupin I ai discendenti, ormai rappresentati unicamente dal nostro eroe. In mezzo a tanto dispiegamento di forze si muove ignaro Lupin insieme ai suoi amici (compresa la bella Fujiko, a caccia di un giovane facoltoso da sposare), intenzionato più che mai a recuperare il dizionario di Napoleone, unico libro in grado di scogliere un dubbio sulla natura storica che stuzzica la sua curiosità. E così fra un inseguimento e un bombardamento, Lupin si troverà a correre su una macchina d'epoca tra la Scozia, la Spagna e la Francia, braccato dall'instancabile Zenigata e da un'affascinante ragazza...
COMMENTO
Ruba il dizionario di Napoleone, noto in Italia anche col titolo L'impero dei Lupin, è il terzo special televisivo dedicato al geniale ladro Lupin III, affidato a un collaudato team di professionisti tra cui spiccano Osamu Dezaki e Hiroshi Kashiwabara, che danno vita a una storia movimentatissima. Il Lupin III di questo film, infatti, è più donnaiolo che mai, esagitato, propenso alle trovate folli e paradossali, nonché alla frenetica ricerca di tesori e fanciulle da conquistare. Questa volta deve addirittura vedersela con le polizie e gli eserciti dei sette Stati più industrializzati del mondo. Questi intendono catturarlo per risalire al tesoro dei suoi avi, valutato ben 200 trilioni di dollari, con cui sperano di rimettere in sesto le proprie economie in seguito alla prima guerra del golfo. Allo stesso tempo Lupin, aiutato dagli immancabili soci, sta cercando di impossessarsi del mitico dizionario di Napoleone in cui, a detta dell'autore, "non esiste la parola impossible", proprio come nel vocabolario di Lupin III. Il libro, oltre a possedere un grande valore storico, nasconde un prezioso segreto: contiene gli appunti per arrivare al tesoro dei Lupin, svanito ai tempi del nonno del nostro geniale ladro. Lupin III scopre dai quotidiani che il dizionario è stato messo in palio in una gara d'auto d'epoca, da disputarsi tra Madrid e Parigi. Inutile dire che è pronto a gettarsi nell'impresa con un mezzo da lui "rimaneggiato" per contenere i trucchi più incredibili. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di sparatorie, colpi di scena e trovate genialoidi. Non può ovviamente mancare l'instancabile Zazà, l'ispettore Zenigata, sempre alle calcagna di Lupin. Il film se fa notare soprattutto per alcune gag esilaranti, tra cui la sequenza in cui Lupin si traveste traendo ispirazione da...un'originale opera "artistica" (a voi il compito di scoprire quale!). Molto interessanti anche le situazioni di contorno che sconvolgono i personaggi spalla oramai divenuti, nel corso degli anni, dei veri e propri coprotagonisti. In particolare la storia d'amore tra Zenigata e una collega, ma anche l'atteggiamento dell' imperturbabile Goemon, dall'inarrestabile spada, che una volta tanto prende in giro sè stesso citando ripetutamente un film sugli yakuza, i mafiosi giapponesi. Dal canto suo, Fujiko cerca di sedurre un ricco partecipante alla gara automobilistica, sperando di sistemarsi definitivamente. ma anche lei andrà incontro a non poche sorprese. Tutto ciò porta a un finale a dir poco scoppiettante, anzi davvero esplosivo, poichè oltre a tutti i personaggi vi convergono gli eserciti dei maggiori Paesi del mondo, dando vita a un conflitto a fuoco degno degli spettacoli pirotecnici della notte di San Lorenzo. Solo un'altra strampalata idea di Lupin III tirerà fuori tutto il gruppo dai guai. lasciando a bocca aperta gli astanti. E il tesoro dei Lupin? Ehi, non è lecito svelare tutto in queste poche righe: per sapere in cosa consiste e qual'è il suo vero valore dovrete guardare il film, ma è certo che rimarrete a bocca aperta, proprio come chi lo ha scovato dopo un'estenuante ricerca. Dopotutto è il tesoro della famiglia Lupin, quindi non può certo trattarsi di qualcosa di convenzionale.
LO SCENEGGIATORE
Hiroshi Kashiwabara è nato a Tokyo il 6 settembre 1949 e sin dagli anni Ottanta svolge l'attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Nel campo dell'animazione, si segnala il suo apporto a Lupin III, per cui ha firmato alcune puntate della terza serie televisive e diversi lungometraggi, tra cui Resa dei conti per Lupin (1990), Le profezie di Nostradamus (1995), Dead or Alive (1996). Attivo anche sul fronte delle produzioni live action, si è occupato di serie televisive come Scar Angels, Howl to the Sun e Dangerous Detectives. Ha inoltre sceneggiato due lungometraggi su Godzilla, il popolarissimo dinosauro radioattivo della cinematografia di genere nipponico: Godzilla Vs. Space Godzilla (1994) e Godzilla (2000).
IL PERSONAGGIO
In un film di Lupin III che si rispetti non può mancare una guest star femminile. Questa volta tocca a Kieko Kido, dell'Agenzia Nazionale di Sicurezza. Carina ed estremamente compita, Kieko pare molto attaccata al lavoro e consapevole dei propri doveri, cui si applica con tutta se stessa raggiungendo buoni risultati. Nel film in questione, viene affiancata al commissario Zenigata perché lo aiuti a catturare Lupin III. Un pò alla volta sembra infatuarsi del burbero Zazà, tuttavia ciò che le dà la spinta finale tra le sue braccia è un equivoco o meglio un imbroglio: travestito come il suo più acerrimo rivale, è Lupin III a sussurrarle parole gentili e a rubarle un bacio. L'attrazione che Kieko prova è quindi per il poliziotto in impermeabile o per il ladro in giacca? Forse non lo sa neanche lei o forse i due rappresentano differenti lati della stessa medaglia...
IL MONDO DI LUPIN
Durante il film Ruba il dizionario di Napoleone! Jigen chiede in prestito a Lupin III la sua pistola. La risposta della simpatica canaglia è positiva, ma subito dopo aggiunge: "trattala bene, le sono affezionato". Già, perché l'arma di Lupin III è sempre la stessa e lo accompagna sin dalla prima avventura. Si tratta di una Walther P38, calibro 9mm Luger (parabellum), 8 colpi, prodotta in Germania. Un oggetto di precisione e dalla bella linea, dal sapore un pò retrò. Lupin la tiene in una fondina ascellare e la porta quasi sempre con sè, tuttavia non la usa quasi mai. Pur essendo molto abile con le armi da fuoco (anche se non quanto Jigen), Lupin non ama la violenza e per stendere i suoi avversari, senza far loro troppo male, preferisce trucchi, piccoli ordigni e marchingegni vari. Il legame con quell'arma da fuoco rimane quindi principalmente affettivo, mentre nel film Walther P38 si scopre che il suo primo socio possedeva la medesima arma, anche se maggiormente decorata. Paradossalmente, Lupin utilizza più spesso delle armi giocattolo, come la "pistola a ventosa" che appare nel lungometraggio "Le profezie di Nostradamus" e di cui il ladro si serve sia per tappare la bocca ai propri avversari sia per arrampicarsi nei posti più impensati. Insomma, Lupin III è certamente un ladro, il più abile al mondo, ma non un assassino, come ben sa anche il suo più acerrimo nemico, l'ispettore Zenigata.
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Lupin III - Tutti i tesori del mondo
Titolo originale: Lupin The 3rd - Swallowtail Tatoo Tratto da un manga creato da: Monkey Punch Produttore: Yasimichi Ozaki Sceneggiatura: Toshimichi Ohkawa Supervisione della sceneggiatura: Hyun'ichi Iioka Character design: Satoshi Hirayama Direzione dell'animazione: Satoshi Hirayama Meka design: Yoshio Mizumura Direzione della fotografia: Yasuhisa Endo Direzione artistica: Akira Suzuki Direzione delle musiche: Seiji Suzuki Musiche composta da: Yuji Ohno Montaggio: Jun Taguma Regia: Hidehito Ueda Una produzione: TMS ENTERTAINMENT, LTD. Anno di produzione: 2004 Durata: 90 minuti
TRAMA
Lupin III, ormai lo si è capito, è un ladro. Questo vuol dire che se avviene un furto il suo ruolo è quello di chi scappa col bottino. Bottino oggi, bottino domani, è forse inevitabile che le parti si invertano e qualcuno tenti di rubare lui e portarselo via. E pure con successo: da un momento all'altro Lupin viene incaricato di impadronirsi dell'Occhio del Toro, una gemma leggendario e leggendariamente protetta da una maledizione sterminaladri. Non che ci siano molte scelte: dal successo della missione dipende la permanenza in vita non solo di Lupin ma anche della curvacea Fujiko, tenuta ostaggio dal misterioso committente. Potrebbe anche bastare, ma non basta: perché qualcun altro è in concorrenza con Lupin in una gara a scoprire la verità su un delitto di molto, molto tempo prima.
DENTRO AL FILM
La fitta e complessa rete di relazioni che tiene insieme il gruppo formato da Lupin III, Jigen, Goemon e Fujiko (sorta di quattro moschettieri del furto) non rappresenta certo una novità per i fan del personaggio. Ma nessun film, o puntata televisiva, ha ben evidenziato tale cementato mix di rapporti con Tutti i tesori del mondo. Persino un character taciturno come Goemon arriva a esclamare "che ci piaccia o no, siamo indissolubilmente legati uno all'altro". E lo dimostrano i fatti, che vedono il gruppo superare divergenze e rivalità per affrontare, e vincere, avversità altrimenti insormontabili per i singoli. E' essenzialmente questo il messaggio di fondo della pellicola, supportato da una buona animazione, ottimi sfondi e, soprattutto, da uno dei più belli e moderni character design dedicati a Lupin, frutto del solito Satoshi Hirayama, uno dei più talentuosi designer sulla piazza. Nulla di particolarmente nuovo per quel che riguarda la trama, dopotutto quella degli anime di Lupin è una formula ben collaudata e sulla cresta dell'onda da ormai quarant'anni, ma così ben confezionata da incantare ogni volta. Un plauso, quindi, anche al regista Hidehito Ueda e allo sceneggiatore Toshimichi Okawa che hanno saputo imbastire una storia che alterna azione e pause riflessive, tensione e scenette divertenti. Non mancano i piccoli tocchi di classe, le proverbiali ciliegine sulla torta. Come Yuji Ohno, compositore storico di Lupin, che suona il piano in un localino. Oppure la breve ma piacevolissima sequenza collocata dopo i titoli di coda (non perdetevela!). O, ancora, gli splendidi paesaggi francesi che fanno da sfondo a buona parte della vicenda. Soffermarsi sui dettagli per gli artisti al lavoro sugli anime di Lupin sembra non essere più un lusso, ma un diritto guadagnato sul campo dal personaggio e da chi fino a oggi ha contribuito al suo incredibile successo. Meglio per lui, e meglio per noi che continuiamo a godere delle sue avventure.
IL PERSONAGGIO
Si chiama Rebecca Lambert, ma tutti la chiamano Becky, un'abbreviazione in linea con la sua giovane età. Si tratta, infatti, di una ragazzina, ma non chiamatela così, perché la manda su tutte le furie. Capelli biondi e corti, grandi occhi verdi magnetici, fisico un pò acerbo, atteggiamento sbarazzino, Becky è una ragazza vivace e intelligente, ma anche impulsiva e quindi propensa a cacciarsi nei guai. E' una ladra, tanto abile da poter competere con Lupin III e pronta a ogni acrobazia pur di portare a compimento i propri piani. Col famoso ladro ingaggia una sorta di competizione e vanta un legame che nasce nel passato, sottolineato dal tatuaggio a forma di farfalla sulla spalla sinistra. Un tatuaggio portato anche da sua madre, Chaterina Lambert, che di Lupin è stata per qualche tempo "socia in affari". Alla ricerca del responsabile della morta della donna, Becky nutre sospetti anche su Lupin, ma dopo varie vicissitudini deve ricredersi. La caccia all'assassino, comunque, continua a rendere Becky estremamente nervosa e imprudente. Entrare in contatto con Lupin significa avere a che fare anche con i suoi soci e, dopo un inizio difficile, la giovane Becky diventa una sorta di mascotte del gruppo, una "protetta" a cui tutti guardano con affetto. Entrata nella parte, Becky chiama Zenigata "paparino" mostrando affinità con Lupin e facendo nascere qualche sospetto. Il simpatico ladro e sua madre erano colleghi o legati anche sentimentalmente? E in tal caso Becky, potrebbe essere... No, impossibile almeno stando a quanto afferma Lupin.
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Lupin III - Un diamante per sempre
Titolo originale: Rupan Sansei - Never Want a Diamond Tratto dai fumetti di: Monkey Puch Produttore: Yasumichi Ozaki Character design: Satoshi Hirayama Direzioni dell'animazione: Toshimitsu Kobayashi Mechanical design: Yoshinari Saito Design delle autovetture: Yoshio Mizumura Color design: Sachiko Harada Sceneggiatura: Hiroshi Kashiwabara Supervisione alla sceneggiatura: Jun'ichi Iioka Direzione della fotografia: Kojiro Hayashi Direzione artistica: Takashi Miyano, Mayumi Okabe Musiche: Yuji Ohno Opening "Theme From Lupin III '78" Compositore: Yuji Ohno Ending: "Le soleil d'or" Testi: Kahimi Karie Compositore: Yuji Ohno Montaggio: Yuriko Sano Regia: Jun Kawagoe Una produzione: TMS ENTERTAINMENT, LTD. Anno di produzione: 2003 Durata: 90 minuti
TRAMA
Dopo aver compiuto l'ennesimo clamoroso furto sotto il naso di Zenigata, Lupin III decide di concedersi un bersaglio più impegnativo: un diamante inestimabile, da anni in possesso di un altro ladro di fama internazionale, Mark Williams. Questi, però, è deceduto di recente, e al posto del diamante i nostri eroi trovano la bella Fujiko, depositaria delle sue ultime volontà. E' desiderio di Mark che Lupin riporti tutti i tesori da lui rubati in vita ai legittimi ex-proprietari. Come incentivo, se riuscirà nell'impresa entro il tempo indicato, il diamantone sarà suo per sempre... insieme agli indizi necessari per raggiungere un immenso tesoro. Sembrerebbe un'avventura piuttosto semplice, ma Lupin sta facendo i conti senza Zenigata... e soprattutto senza la mafia russa!
DENTRO AL FILM
Ci sono pellicole di Lupin III che "partono" lentamente, richiedendo parecchi minuti prima di coinvolgere lo spettare, oppure che necessitano di più di una visione per essere apprezzate appieno. "Un diamante per sempre" è tra queste, poiché contiene le sue sequenze migliori dopo la metà della pellicola e "sussurra" alcune riflessioni senza clamore, mettendo a nudo dettagli della personalità dei protagonisti lasciati in secondo piano in altri movie. L'eterno oscillare di Goemon tra questioni pratiche e aspirazioni ascetiche è una caratteristica ben nota, ma è solo quando pronuncia la frase "appena cancello un pensiero, subito un altro mi afferra. La vita è solo una ripetizione di questo tormento" che si può intuire quanto questa dicotomia sia profondamente radicata nel suo animo. Lo stesso dicasi di Lupin III, in pochi altri casi così bene comprese e tratteggiato, da sceneggiatori e animatori. Il simpatico protagonista più che al bottino dei suoi mirabili furti è interessato all'atto stesso del furto, alla sfida che comporta. "E' il rubare in se stesso che è eccitante", spiega lui stesso. Per questo motivo il compito che si prefigge nel film, restituire ai proprietari preziosi oggetti, è per lui altrettanto intrigante, è pericoloso. Dopotutto, si tratta della medesima azione del rubare, solo proposta in un'ottica, sovversiva, insomma affascinante. Sul piano registico il film parte senza particolari voli pindarici, ma, come un'auto che sta procedendo con direzione e velocità costanti, in certi momenti scarta di lato e accelera, procurando dei brividi. Alcune sequenze richiamano alla memoria action movie stile Mission Impossible o James Bond. Da sottolineare anche l'uso di fotografie per alcuni sfondi, in particolare nella sequenza che propone una splendida riproduzione della Sagrada Familia. Sembra quasi di trovarsi immersi in quelle forme morbide e avvolgenti frutto del genio di Salvador Dalì. Una sensazione che Lupin spiega in questo modo: "quando vedo una meraviglia come quella sento qualcosa che mi scioglie dentro". Come dargli torto?
GLI AUTORI
Nato il 14 novembre del 1976, Shigeyuki Miya, come molti colleghi del mondo degli anime, ha affrontato diversi ruoli prima di affermarsi come regista. Da animatore a character designer, da produttore a responsabile dello storyboard, dalla fine degli anni Novanta ha collaborato a diversi anime. Sua la firma delle animazioni dell' OAV automobilistico X-Driver e sul design della serie televisiva horror Kyogoku Natsuhiko Kosetsu Hyaku Monogatari nota anche come Requiem from the Darkness. Pur arrivando a lavorare sul personaggio solo negli anni Duemila, quando Lupin III è ormai una star internazionale con una trentina d'anni di "carriera" alle spalle, Miya fornisce un apporto importante al simpatico ladro. Nel 2002 è il direttore delle animazioni di Episode: 0, speciale narrato con grande fluidità e con un disegno moderno, pulito e realistico. Nel 2005, è al timone, in qualità di regista, di le tattiche degli angeli, una storia che è un crescendo di colpi di scena. Nel 2008 si occupa ancora della regia dell' OAV Green vs Red, e, evidentemente più sicuro di sé e del personaggio, azzarda un ritmo sincopato e spettacolari scene di massa. Tra le altre sue regie di una certa importanza vi solo le due serie di Buzzer Beater, datate 2005 e 2007, che rinarrano in animazione le vicende cestistiche nate in una manga di Takehiko Inoue. In tempi recente, tra 2010 e il 2011, viene chiamato (in tandem col collega Atsuko Ishikuza) a dirigere Supernatural - The Anime Series. Nato all'interno del prestigioso studio Madhouse, The Supernatural è un adattamento di un famoso serial paranormale statunitense, grazie a un misto di remake di episodi Usa e nuove storie in cui spuntano gli yokai, creature fantastiche e tenebrose della tradizione giapponese. Insomma, Miya è proprio un professionista eclettico...
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Lupin III - Viaggio nel pericolo
Titolo originale: Rupan Ansatsu Shirei Tratto dai fumetti originali di: Monkey Punch Produttori: Tadahito, Matsumoto, Mikihiro Iwata Sceneggiatura: Hiroshi, Kashiwabara, Jyunichi Iioka Regia: Masaaki Ohsumi Direzione dell'animazione: Hisashi Eguchi Direzione artistica: Tsutomu Ishigaki Direzione della fotografia: Hajime Hasegawa Musiche: Yuji Ohno Una Produzione: TMS ENTERTAINMENT, LTD. Anno di produzione: 1993 Durata: 90 minuti
TRAMA
Zenigata licenziato, Jigen innamorato, Goemon assassinato, Lupin III braccato. Che cosa sta succedendo al ladro più famoso del mondo e alla sua banda di amici, nonché all'ispettore che dovrebbe dargli la caccia? Semplice, si sono lanciati in un viaggio nel pericolo, un'incredibile avventura che spazia dalla Russia agli Stati Uniti, coinvolgendo trafficanti d'armi e ingegneri nucleari. Una rischiosissima partita in cui in palio non vi è solo un ingente bottino, ma anche la vita di tutti i partecipanti. Riuscirà Lupin III a fare scacco matto?
COMMENTO
Nuovo tuffo nell'avventura per Lupin III e tutti i suoi fan in questo Viaggio nel pericolo, quinto special televisivo noto in Italia anche con il titolo Il pericolo è il mio mestiere e la cui traduzione originale suona "Ordine di uccidere Lupin". Punto di partenza di tutta la vicenda non è, una volta tanto, un formidabile bottino su cui mettere le mani, bensì la necessità di aiutare Zenigata. Proprio così, l'inossidabile ispettore dell' I.C.P.O. è stato sollevato dal suo incarico: i continui fallimenti hanno spinto i dirigenti a toglierli il caso Lupin III. Il compito di occuparsi dell'inafferrabile ladro spetta ora a Keith, un letale killer a cui viene chiesto di eliminare Lupin e soci. La banda deve quindi guardarsi le spalle dal nuovo avversario, ma allo stesso tempo intende aiutare Zazà nel portare a compimento la sua nuova missione: sgominare la Shot Shell, temibile organizzazione internazionale specializzata nel traffico d'armi. Il piano di Lupin è molto semplice: impadronirsi del denaro accumulato dalla Shot Shell e consegnarne il capo, John Crothes, a Zenigata, che affidandolo alla giustizia recupererà prestigio e si vedrà riassegnare la missione di catturare Lupin III. Un'idea che funziona molto bene sul piano teorico, ma che richiede impegno e grandi rischi su quello pratico. Per attirare la Shot Shell nella propria trappola, Lupin intende usare un'esca, il sottomarino nucleare russo Ivanov. Sottrattolo al governo russo, e rapita la professoressa Karen Kowalski che lo ha progettato e sa guidarlo, Lupin si propone di venderlo alla Shot Shell, che è subito ingolosita dall'opportunità. Nonostante l'incontro tra Crothes e Lupin appaia dei più amichevoli, entrambe le parti portano avanti i propri intrighi. In particolare è Crothes a meditare la soluzione più drastica, mettendo sul proprio libro paga Keith e incentivandone le intenzioni omicide. la pericolosa situazione si fa ancora più bollente quando entrano in gioco i sentimenti umani. Una Fujiko più prorompente e sensuale che mai riesce a far invaghire di sè John Crothes, che commette i primi errori. Al contempo, Jigen sembra legato a doppio filo con Karen Kowalski, che potrebbe averlo incontrato dieci anni prima in occasione di un increscioso fatto di sangue. Il delicato equilibrio, che sembra reggere ogni cosa, di colpo si spezza, portando a un drastico precipitare degli eventi, con conseguenze drammatiche. Insomma, un bel lungometraggio che mescola spunti differenti, dal classico colpo impossibile alle intricate situazioni sentimentali, strizzando anche l'occhio ai film di James Bond e alla complessa situazione dell'esercito russo in disfacimento che ha ispirato diversi film hollywoordiani. Non è un caso che la direzione del film venga affidata a Masaaki Ohsumi, che già ha partecipato alla prima serie televisiva e che ne rispolvera in parte le atmosfere melanconiche e drammatiche, i personaggi taciturni e i dettagli simbolici, come il cappello di Jigen spazzato dal vento e la katana di Goemon che cade a terra inerte. L'animazione è quella più pimpante e goliardica delle produzioni successive, ma l'insieme è la prefetta trait d'union tra i vari volti di Lupin III, camaleontico nache nel proporsi al proprio pubblico.
IL REGISTA
A dirigere Viaggio nel pericolo viene chiamata una vecchia conoscenza di Lupin III. Masaaki Ohsumi ha infatti lavorato come regista della prima serie televisiva, firmandone i primi sette episodi, il nono e il dodicesimo. Nato a Kobe nel 1934, Ohsumi ben presto si trasferisce a Tokyo, inseguendo la propria passione per il teatro e, prima di occuparsi di animazione, lavora per un certo periodo nel teatro delle marionette. E' grazie a Yutaka Fujioka che avviene il cambiamento. Avendo deciso di trasformare la propria casa di produzione, la Tokyo Ningyo Cinema specializzata in marionette, nella Tokyo Movie dedita agli anime, Fujioka chiede a Ohsumi di seguirlo nell'impresa. Dopo aver accettato, Ohsumi si trova ben presto coinvolto nella prima serie televisiva di Lupin. Tra gli altri anime da lui diretti va ricordata la serie televisiva Moomin (1969) e il lungometraggio Hashire Melos! (1992), di cui firma anche la sceneggiatura.
IL PERSONAGGIO
Un'altra bellissima donna fa capolino nei film di Lupin III: Karen Kowalski. Naso sottile e sguardo penetrante, Karen è una donna russa slanciata e dal portamento elegante. Tuttavia, non è solo attraente, ma anche geniale: è infatti un fisico nucleare di fama internazionale. Per la Russia ha progettato il temibile sottomarino nucleare Ivanon, il più sofisticato di tutta la flotta navale del Paese. Inoltre, nonostante mostri un atteggiamento apparentemente freddo, dentro di lei si agitano forti emozioni, anche contrastanti, destinate a trascinarla verso un tragico destino. E' soprattutto il suo rapporto di attrazione/repulsione nei confronti di Jigen a finire sotto i riflettori. I due sono infatti legati da un episodio di sangue, accaduto un decennio prima, che condizionerà il loro futuro.
IL MONDO DI LUPIN
Viaggio nel pericolo è uno dei numerosi special televisivi dedicati a Lupin III. Tali lungometraggi cominciano a essere prodotti nel 1989 grazie a Bye Bye Liberty! e, di fronte al successo riscontrato, si succedono a cadenza annuale, rendendo il personaggio uno dei più longevi e popolari della televisione nipponica. Affidati a team creativi differenti, sono visibili autonomamente e talvolta presentato sotto una luce nuova il personaggio, svelando dettagli sul suo carattere e sul suo passato. Ultimo, per ora, special apparso sulle televisioni nipponiche è Nusumareta Lupin Copycat wa Manatsu no Cho, sedicesimo della serie. In questa occasione il simpatico lestofante è impegnato nel furto di un gioiello maledetto. Interessati a mettere le mani su tale bottino sono però anche la ladra inglese Becky (che ha una farfalla tatuata sul braccio sinistro) e il criminale russo Malkovitch, quest'ultimo attratto anche dalle grazie di Fujiko. Il film ricalca una delle consuetudini di tali special, quella di introdurre un nuovo personaggio femminile, in questo caso Becky, destinato a non riapparire in ulteriori avventure, quasi fosse una sorta di guest star a tempo limitato. Riguardo a Nusumareta, va segnalato che la regia è opera di Hidehito Ueda, mentre il character design è di Satoshi Hirayama, che opta per un tratto pulito e dei personaggi longilinei, davvero piacevoli alla vista. Ora tutti gli spettatori giapponesi sono in attesa di scoprire quali novità porteranno i prossimi special, confidando in nuove, mirabolanti avventure di Lupin e in affascinanti new entry femminili
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Lupin III - Walther P38 - Nome in codice: TARANTOLA
Titolo originale: Lupin III - Warusa P38 - In Gedenken an die Walther P38 Storia originale: Monkey Puch Regia: Hiroyuki Yano Sceneggiatura: Shoji Yonamura Produttori: Toshio Nakatani, Yasumichi Ozaki Musiche: Yuji Onho Supervisione delle animazioni: Hiroyuki Yano Character design: Kizaki Fumitomo Una produzione: Tom's Entertainment Anno di produzione: 1997 Durata: 93 minuti
« Ora vedrai chi è tenero e con il cuore nobile. Una sola Walther al mondo è più che sufficiente! » ("Lupin III")
TRAMA
Lupin III, in compagnia dei suoi inseparabili amici, questa volta si reca su un'isola maledetta mosso non soltanto dal desiderio di trovare un tesoro (sebbene anche questa volta una ricchezza ci sia e pure ingente!), ma anche, come riferirà egli stessa alla bella quanto triste Ellen, per chiudere un capitolo della sua vita. La situazione degenererà, e Lupin si ritroverà prigioniero di un'organizzazione di spietati briganti assassini conosciuta come "La Tarantola" (dal tatuaggio che portano sulla mano), vittima di un veleno che gli impedirà di evadere. Burattinaio dell'isola è Gordeaux, supportato e sovvenzionato in gran segreto dai governi mondiali, al servizio dei quali pone l'operato di tutti i suoi uomini. E così Lupin, Fujiko, Goemon e Jigen hanno a che fare con psicopatici inferociti e disadattati, satelliti programmati per distruggere, gas venefici, alleanze segrete... e in mezzo a tutto questo, Lupin cerca ancora il proprietario della Walther P38 che ha sparato a Zenigata...
COMMENTO
Realizzato nel 1997, Walther P38 è il nono speciale televisivo dedicato a Lupin III. E' proprio a partire da questo film che i produttori della TMS decidono di affidare la ragia degli speciali, in precedenza diretti da veterani come Osamu Dezaki e Masaaki Osumi, a registi più giovani, forse con l'intenzione di rendere il personaggio più moderno e accattivante. Il primo tra le nuove leve è Hiroyuki Yano, che firma proprio la regia di Walther P38, ma che in pasato ha già collaborato ad altri film di Lupin III, per esempio a Dead or Alive come direttore dell'animazione. La sceneggiatura è invece affidata a Shoji Yonemura, anch'egli con altre collaborazioni al proprio attivo, che scrive una tra le storie più tragiche e cupe del vasto universo narrativo del noto ladro nipponico. Questa volta Lupin III ha a che fare con una spietata banda di ladri e assassini nota come Tarantola; il nome è dovuto al simbolo che ognuno dei suoi numerosi componenti porta tatuato sulla mano destra. L'organizzatissima banda attrae Lupin non solo per l'enorme tesoro che questa ha accumulato negli anni, ma anche per via di un suo misterioso legame con il passato del nostro personaggio, che ha a che fare con una pistola Walther P38. Sarà lo stesso Lupin, una volta giunto sull'isola-base dell'organizzazione, ad affermare. "Io sono venuto qui per concludere un capitolo della mia esistenza". Nonostante le sue incredibili doti, Lupin incontrerà non poche difficoltà nell'affrontare la Tarantola, la cui esistenza è ammantata da un velo oscuro di malvagità. Finirà anche per essere catturato e costretto ad arruolarsi tra le sue file, proprio a causa di quel tatuaggio a forma di aracnide, che è in realtà un veleno mortale per chi non si piega ai desideri dell'organizzazione. Lupin scopre così che molti dei presenti sull'isola agiscono contro la propria volontà. Frà questi vi è anche la bella Ellen, al cui fascino triste e selvaggio Lupin non può resistere. Per questo motivo egli vuole fuggire e liberare coloro che non intendono più sopportare il giogo della Tarantola. Elabora quindi un complesso e pericoloso piano, purtroppo destinato a finire in tragedia per molti dei partecipanti. Come già detto, il lungometraggio è uno dei più drammatici. Sono bandite anche le tipiche scene comiche che fanno come protagonista Zenigata; l'ispettore, infatti, è praticamente fuori gioco dato che a inizio film rimane gravemente ferito dalla Walther P3 del titolo e deve affrontare una lunga convalescenza. Per ciò che riguarda il character design, Kizaki Fumitomo dà un tocco di modernità in più al personaggio e alle sue imprese: ecco quindi un Lupin slanciato e un pò spigoloso, con qualche ciuffo di capelli fuori posto. Infine, prima di lasciarvi alla visione, un piccolo consiglio: non perdetevi i titoli di coda, perché proprio lì, mentre scorrono i nomi dei numerosi professionisti che vi hanno contribuito, avverrà il vero epilogo della vicenda e si scoprirà il destino finale della pistola "protagonista" del film.
LA CANTANTE
La canzone iniziale, Theme from Lupin III '97, e quella finale, Hiromi wo Wasurenaide, del film Walther P38 sono cantate da Emi Shinohara, un'artista nota agli appassionati di anime. Nata l'8 agosto 1963 a Fukushima, il suo nome completo è Emiko Shinohara, mentre il suo gruppo sanguigno 0 indica, secondo la credenza nipponica, entusiasmo e propensione al successo. Shinohara è sia doppiatrice sia cantante. Nel primo caso ha collaborato ad anime come AD Police, Magic Knight Rayearth, Miyuki-chan in Wonderland, Moldiver, Pretty Soldier Sailor Moon, Project A-ko. Nel secondo caso, la sua partecipazione a serie è film animati è talmente vasta che per brevità citiamo solo Sailor Moon, Magic Knight Rayearth e Card Captor Sakura.
IL PERSONAGGIO
Personaggio di grande importanza all'interno del film Walther P38, Ellen è un membro dell'organizzazione criminale Tarantola. Giovane e affascinante, è però perennemente avvolta da un'aura di tristezza, dovuta al suo difficile passato, alla morte del fratello Alex e alla sua condizione di prigioniera. Dal fisico agile e slanciato, è abilissima nei combattimenti corpo a corpo, durante i quali si muove come un'acrobata. Nonostante sia membro di una banda di assassini, la ragazza cerca di non nuocere alle vittime designate dalla Tarantola. Il suo sogno è di conquistare quella libertà a cui anela da sempre, dando in questo modo anche un senso alla morte del fratello a cui era molto legata. Ellen prova per Lupin III sentimenti di affetto, stima e gratitudine; ciò nonostante non cede mai alle sue lusinghe.
IL MONDO DI LUPIN
Il film Walther P38 è conosciuto anche con altri titoli. Già, in originale vantava un particolare sottotitolo tedesco, In Gedenken an die Walther P38 ("A ricordo della Walther P38"). In Italia invece è stato trasmesso in televisione come Nome in codice: Tarantola. In effetti i nome del personaggio e dei suoi lungometraggi nel nostro Paese sono stati spesso oggetto di cambiamento creando una certa confusione. Originariamente Lupin III era noto come Arsenico, mentre Fujiko Mine come Margot o, in rari casi, Rosaria. Anche i giapponesi hanno contribuito al caos: quando Lupin venne presentato per la prima volta dalla casa di produzione TMS ai possibili acquirenti occidentali, fu ribattezzato Cliff Hanger, gioco di parole che si rifà al termine Cliffhanger (letteralmente "appeso a un dirupo"), teso a indicare quelle situazioni, tipiche del cinema e della narrativa avventurosa, per cui l'eroe alla fine di ogni puntata si trovava in una situazione pericolosa e lo spettatore saprà se si trarrà d'impaccio solo nella puntata successiva. Risolti i dubbi e uniformati i nomi del personaggi, la confuzione sui titoli dei film continua invece a sussistere. Alcuni di loro sono infatti conosciuti con due, talvolta tre titoli italiani. Per esempio il primo special televisivo Bai Bai Ribatii Kiki Ippatsu! ("Bye Bye libertà! Scoppia la tigre") è stato cambiato sia in Il Virus Beta sia in Lupin e il mago dei computer. Il sesto special, Moeyo Zantetsu Ken, oltre che con l'esatta traduzione Spada Zantetsu Infuocati! è apparso in Italia anche con i titoli Il mistero del dragone e Lupin e il tesoro del Titanic. D'accordo che Lupin è inafferrabile, ma così diventa anche incomprensibile!
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Lupin III - La leggenda dell'oro di Babilonia
Titolo originale: Lupin III - Babylon no Ogon no Densetsu Storia Originale: Monkey Punch Regia: Sejiun Suzuki e Shigetsugu Yoshida Sceneggiatura: Yoshio Urusawa e Atsushi Yamatoya Produttore esecutivo: Yutaka Fujioka Musiche: Yuji Ohno Direzione delle animazioni: Yuzo Aoki, Tatsuo Yanagiya, Hidetoshi Owase Fotografia: Hajime Hasegawa Direzione Artistica: Tsumomu Ishigaki Animazione: TMS Anno di produzione: 1985 Durata: 100 minuti
TRAMA
Il boss della mafia newyorkese Don Marciano sta cercando il favoloso tesoro di Babilonia, che secondo una leggenda fu nascosto dagli dei 500 anni prima di Cristo. Dove c'è un tesoro da recuperare non può certo mancare Lupin III, ma la sua strada si incrocia inaspettatamente con quella di una strana vecchina, che alza molto il gomito e vaga per le strade di New York ripetendo una nenia misteriosa. Se poi ci si mette anche il buon ispettore Zenigata a capo di un agguerritissimo gruppo di prorompenti poliziotte dell'Interpol venute da ogni angolo del mondo, il tutto non può che proseguire in una vertiginosa ricerca del leggendario oro di Babilonia e del suo mistero, che nessuno ancora può immaginare.
COMMENTO
Terzo lungometraggio dedicato a Lupin III, L'oro di Babilonia è una sorta di colorato luna park, sfavillante di luci e divertimenti, dove tutto può accadere. La trama, infatti ha un ritmo sincopato e alterna la storia vera e propria a trovate divertenti, lunghi inseguimenti e sparatorie. Il merito va in gran parte al regista Sejiun Suzuki, famoso per le sue pellicole che propongono spesso avvincenti e interminabili conflitti a fuoco. Anche il design dei personaggi si adatta a questa svolta stravagante e diventa più cartoonistico, quasi grottesco. Lupin e soci hanno fisionomie allungate, volti spigolosi, menti affilati e fisici che permettono loro di cimentarsi, durante tutta la vicenda, in spettacolari acrobazie. Ma vediamo in breve la trama. Secondo una leggenda narrata a Lupin dalla sua amica Rosetta, quando millenni prima la città di Babilonia cadde nelle mani dei Persiani, un misterioso dio nascose tutti i suoi tesori, prima che gli invasori potessero impossessarsene. Con pochi indizi a disposizione, Lupin decide di lanciarsi alla ricerca del bottino. Sulla sua strada trova però il gangmaster Marciano, che nel sottosuolo di New York ha rinvenuto delle tavolette sulle quali è incisa la leggenda del medesimo tesoro. La ricerca quindi viene ulteriormente movimentata dallo scontro tra i due e , come se non bastasse, dal solito Zenigata, costantemente sulle tracce di Lupin. La questione, insomma, non è affatto semplice, ma alla fine l'oro potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare... Su questo canovaccio abbastanza consolidato si innestano spunti e trovate di ogni tipo. Come il lunghissimo inseguimento che coinvolge Lupin e Zazà all'inizio del film e che si svolge nientemeno che su un enorme tabellone pubblicitario della città di New York. Oppure il concorso di bellezza per poliziotte, con avvenenti fanciulle provenienti, tra l'altro, da Russia, Francia, Africa, Cina. Le ragazze, che nella borsetta del rossetto custodiscono anche manette e pistola, terminata la gara si gettano a loro volta all'inseguimento di Lupin. Inoltre, la concorrente cinese si infatua di Goemon e sembra a sua volta far breccia nel cuore del gelido samurai. E, tra un colpo di scena e una storia d'amore, tra un inseguimento e un piano rocambolesco, si narra anche di celebri vicende storiche: dal mito della torre di Babele a quello di Alessandro il Grande, dalla storia della Persia ai grandi conquistatori del passato come Napoleone. Insomma, L'oro di Babilonia riconferma, fino all'ultimo fotogramma, la sua ambizione di grande contenitore ludico, di scoppiettante fuoco d'artificio teso a meravigliare e divertire. Istrionica star dell'incredibile carosello è sempre lui, Lupin III, più ironico e spericolato che mai.
IL REGISTA
Uno dei due registi di L'oro di Babilonia è Seijun Suzuki, un veterano dei film live action. Nato il 24 maggio del 1923 a Tokyo, Suzuki è quasi sconosciuto al pubblico italiano, ma in patria è considerato un maestro del genere crime movie. Tra il 1956 e 1967 gira per la major Nikkatsu decine di film erotici e yakuza (la magia giapponese). Nel 1967 incomprensioni con la Nikkatsu lo portano a dedicarsi prevalentemente alla televisione. Alla fine degli anni Settanta torna però dietro la macchina da presa. Il suo film più recente, girato all'età di 78 anni, è Pistol Opera, remake del suo stesso Il marchio dell'assassino (1967) e opera pop, ricca di rimandi al cinema yakuza, agli action movie di Hong Kong e al cinema Nikkatsu degli anni Settanta.
IL PERSONAGGIO
Il principale antagonista di Lupin III in L'oro di Babilonia è il gangster Marciano. Figlio di un noto malavitoso americano, ossessionato dalla leggenda incisa su alcune tavole rinvenute nel sottosuolo di New York, Marciano pare intenzionato a ripercorrere le orme del padre. Intende infatti ritrovare a qualsiasi costo il tesoro di Babilonia. Un pò vanesio e un pò narciso, sempre molto elegante, porta una rosa all'occhiello della giacca, mentre vistosi occhiali da sole gli riparano gli occhi. Ha sempre con sé un coltello, pronto a essere utilizzato contro i nemici. Quando scopre che Lupin III è interessato all'oro di Babilonia, comincia a nutrire per lui un grande odio e fa di tutto per ucciderlo. Tutto sommato, mostra una personalità più fragile di quello che vorrebbe far credere, mentre il suo potere sembra dovuto più a motivi di parentela che non a capacità proprie.
IL MONDO DI LUPIN
Anche nel film L'oro di Babilonia, come in tutte le altre avventure in cui viene coinvolto, Jigen Daisuke mostra una straordinaria abilità nell'uso della pistola. La sua arma è sempre la stessa, una Smith & Wesson che tiene infilata nei pantaloni, dietro la schiena, e che è in grado di estrarre con la mano destra a una velocità incredibile che va dagli 0,2 agli 0,3 secondi. In particolare, si tratta di una Smith & Wesson M19 Combat Magnum, calibro 375 magnum, sei colpi, prodotta negli Stati Uniti. Arma allo stesso tempo potente e maneggevole, è stata adottata anche dalla polizia stradale americana. Produce un notevole rinculo ed è quindi necessaria una certa forza fisica per maneggiarla a dovere. Forza che evidentemente non manca a Jigen, un tiratore infallibile, nonostante il cappellaccio nero, perennemente calato sugli occhi, sembra togliergli la visuale. Molto veloce anche nello sparare colpi in sequenza e nel ricaricare, Jigen non è però cinico o un violento e in genere spara per ferire o disarmare, oppure per legittima difesa. Quando è inseguito da Zenigata, Jigen mira solitamente alle gomme dell'auto della polizia. Se affronta avversari armati, li disarma con pochi, millimetrici colpi. Ovviamente Jigen è in grado di utilizzare qualsiasi altro tipo di arma da fuoco, ma la sua Smith & Wesson resta la preferita, tanto che non se ne separa mai. Oltretutto è capace di montarla e smontarla in un baleno, in modo da potere far fronte a qualsiasi evenienza.
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Lupin III - Il Castello di Cagliostro
Titolo originale: Cagliostro no Shiro Creato da: Monkey Punch Produttore esecutivo: Tetsuo Katayama Soggetto: Hayao Miyazaki, Haruya Miyazaki Sceneggiatura: Hayao Miyazaki, Haruya Miyazaki Regia generale: Shoji Otani Regia: Hayao Miyazaki Direzione dell'animazione: Yosuo Otsuka Art director: Shichiro Kobayashi Musiche: Yuji Ohno Produzione: TMS Kyokuichi Corporation Anno di produzione: 1979 Durata: 96 minuti
« Fin dai tempi del Medioevo c'è sempre stato qualche grosso falsario, che col suo denaro minacciava l'ordine costituito. [...] L'uomo dietro questo storico evento è sempre stato qualcuno della dinastia del caprone. » (Lupin)
TRAMA
Quando era ancora un giovane ladro inesperto, Lupin III fu aiutato dalla bella Clarice. La ragazza, colpita dai modi gentili del ladro, decise di sorvolare sulla sua professione illegale. Ora Lupin intende ricambiare il favore, salvandola dal malvagio conte di Cagliostro, che l'ha rapita e la tiene prigioniera nel suo castello. Inoltre, il simpatico ladro vuole impadronirsi di alcuni preziosi cliché che fanno gola a molti, inclusa Fujiko. Azione e sentimenti nel film capolavoro del regista Hayao Miyazaki.
COMMENTO
Secondo lungometraggio cinematografico dedicato a Lupin III, Il castello di Cagliostro viene considerato dalla critica e dal pubblico, una volta tanto concordi, il più del cartone animato dedicato al personaggio. L'incipit del film vede Lupin e Jigen intenti a rapinare un casinò, impadronendosi di un esorbitante numero di banconote, stipate a fatica sulla famosa Fiat 500 gialla. Durante la rapida fuga, però, Lupin si rende conto che tutti quei biglietti sono falsi. Per nulla amareggiato dalla scoperta, sfodera la sua fragorosa risata e , felice come un bambino che ha appena ricevuto un nuovo giocattolo, annuncia all'attonito compagno di scorribande che ha già in mente un nuovo colpo. E' sua intenzione recarsi alla matrice di quelle banconote fasulle, che sa benissimo trovarsi nel Paese di Cagliostro, lo stato più piccolo del mondo, con soli 3.500 abitanti del pianeta. A bordo della piccola maneggevolissima 500, Lupin e Jigen attraversano paesaggi europei, illuminati dal sole e resi sfolgoranti da una verdissima vegetazione e dalle montagne sullo sfondo. Immerso in atmosfere bucoliche, il Paese di Cagliostro ricorda i piccoli regni da operetta o quelli dei vecchi film hollywoodiani in bianco e nero. Ma non è tutto oro ciò che luccica: anche in quel luogo apparentemente paradisiaco possono farsi brutti incontri. Come un'auto piena di sgherri armati che inseguono una Citroen 2CV guidata da una bella fanciulla in abito da sposa. Lupin riconosce la giovane e si lancia in suo aiuto. La rocambolesca impresa pare in un primo momento riuscire, ma poi Lupin cade svenuto e la bella in pericolo è nuovamente nelle mani del Conte di Cagliostro. Già, perché il piccolissimo principato si trova sotto il dominio di questo malvagio individuo, che ha rapito la dolce Clarice per obbligarla a sposarlo e impadronirsi così del misterioso tesoro del regno. Clarice è la figlia del principe del paese, morto anni prima in un immane incendio. Ed è anche una vecchia conoscenza di Lupin, dato che molto tempo addietro lo ha sorpreso a rubare in casa dei genitori. Affascinata dai suoi modi, Clarice ha però deciso di non denunciarlo. Ora Lupin intende ricambiare il favore e salvarla dalle grinfie di Cagliostro. L'impresa non è facile e lungo il percorso si imbattono nella solita Fujiko, introdottasi segretamente nel castello nelle vesti di segretaria per impossessarsi dei cliché con cui vengono stampate le banconote false. All' eterogeneo gruppo si aggiunge l'ispettore Zenigata, giunto sul posto alla ricerca di Lupin e ignaro del fatto che è stato proprio quest'ultimo ad attirarlo per mettere in difficoltà il conte. Con un disegno morbido e piacevole e un'animazione molto fluida, la storia scorre senza intoppi, alternando le molte scene d'azione con situazioni divertenti. Il regista Hayao Miyazaki, con l'aiuto dell'animatore Yasuo Otsuka, mette un'enorme cura in ogni dettaglio, il castello vanta un'architettura da fiaba, con torri svettanti e pittoreschi corsi d'acqua. Le case cittadine in sassi sullo sfondo sembrano uscite da foto alpine. La macchina volante del conte è una suggestiva via di mezzo tra un aereo e un elicottero. Anche il cibo, che più di una volta i personaggi addentano voracemente, ha un aspetto curato e appetitoso, sia che si tratti di succulenti spaghetti al pomodoro consumati in una taverna sia di ramen precotti, divorati seduti in un prato. Miyazaki, insomma, ha colto frammenti dal mondo reale e da quello del proprio immaginario, fondendoli in modo superbo per giungere a un risultato incantevole, dalle sfumature favolistiche eppure estremamente credibile. Con Il castello di Cagliostro ha definitivamente consegnato al mondo il "suo" Lupin III.
LO SCENEGGIATORE
Haruya Yamazaki è cosceneggiatore de Il castello di Cagliostro insieme a Hayao Miyazaki. Nato a Tokyo il 2 febbraio 1938, questo professionista degli anime ha prestato la propria penna a parecchi lungometraggi e serie televisive. Ha collaborato agli script di diverse serie sportive, Attach No. 1 (1969), dedicata alla pallavolo e rivolta a un pubblico femminile, e Dash Kappei (1989), incentrata sul basket e dedicata a un target maschile. In campo fantascientifico ha firmato episodi di Danguard Ace (1977) e di Capitan Harlock (1978), tratti dai manga di Leiji Matsumoto. Da segnalare anche la partecipazione alle serie Lensman (1984) e Samurai Giants (1973), ambientate rispettivamente nello spazio e sui campi di baseball. Per il cinema si è occupato dei fantascientifici Space Adventure Cobra (1982) e Ienaki Ko (1980), trasposizione animata del romanzo Senza famiglia.
IL PERSONAGGIO
La giovane Clarice, come la maggior parte dei personaggi femminili ospiti della serie, non sfugge al destino dell'apparizione unica ma nessun'altra donna, a parte Fujiko, risulta così importante nella vita di Lupin. Corporatura esile, capelli castani e occhi azzurri, Clarice è, apparentemente, la perfetta personificazione della fanciulla indifesa. Giovane principessa orfana, viene educata in convento e ne esce solo per andare in sposa al malvagio Conte Cagliostro. Prigioniera nella torre di un castello, attende il principe azzurro che la salvi. Certo non si aspetta che si tratti di un tipo come Lupin III. Ma quando è lo stesso Lupin a trovarsi in pericolo, lei non esita a farsi in quattro per aiutarlo. Clarice ha un animo generoso, pronta a rischiare la vita per aiutare un amico.
IL MONDO DI LUPIN
Tra le sequenze iniziali de Il castello di Cagliostro ve ne è una particolarmente significativa. E' quella del duplice inseguimento lungo una contorta strada di montagna, ricca di tornanti e di pericolosi strapiombi. Una Humbersupersnipe guidata dai cattivi di turno insegue la Citroen 2CV di Clarice, entrambe tallonate dalla Fiat 500 gialla di Lupin III che intende salvare la ragazza. Le auto sfrecciano lungo la strada, si sorpassano a più riprese, slittano, si alzano su due ruote, sbattono contro il guardrail, salgono lungo le pareti della montagna. Insomma, ne fanno di cotte e di crude, sempre con un'animazione ad altissimo livello. Le loro acrobazie sono incredibili, il loro continuo rincorrersi emozionante, realistico e umoristico allo stesso tempo, pauroso e divertente al contempo. Ebbene, così è anche il Lupin di Hayao Miyazaki. Il bravo regista conosce e "maneggia" il personaggio dalla prima serie televisiva e lo ha gestito anche in due puntate della seconda, manipolandolo abilmente, come un demiurgo manipola la creta per poi infondergli la vita. Nato come personaggio dei manga, graffiante e grottesco, per poi divenire temibile e noir nelle puntate d'esordio della prima serie televisiva, è nelle mani di Miyazaki, subentrato a danze iniziate, che Lupin acquisisce l'aspetto e il carattere che gli hanno consentito di imporsi in televisione e sul grande schermo. Miyazaki lo smussa, lo semplifica e arricchisce allo stesso tempo. Come per l'inseguimento, lo vuole realistico e temibile, ma anche ironico e divertente. L'autore non apprezza il personaggio duro e spietato e opta per quello geniale e avventato, simpatico e farfallone. Ladro, certamente, ma di buon cuore, che mai farebbe male a una mosca, tanto meno all'eterno rivale Zenigata. Lupin è anche pronto a rinunciare a qualsiasi bottino in cambio di una bella risata, del sorriso di una fanciulla, della promessa di una nuova sfida. Certamente questo non è il Lupin di Monkey Punch, creatore del fumetto, ma è il Lupin che tutto il mondo conosce e a cui non rinuncerebbe mai.
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Lupin III - La pietra della saggezza
Titolo originale: Lupin vs Fukusei Ningen Creato da: Monkey Punch Sceneggiatura: Atsushi Yamatoya, Soji Yoshikawa Direzione dell'animazione: Yoshio Kabashima, Yuzo Aoki Regia: Soji Yoshikawa Musiche: Yuji Ohno Produzione: TMS ENTERTAINMENT. LTD. Anno di produzione: 1978 Durata: 102 minuti
« Una cosa incredibile, Lupin non sa nemmeno sognare ... lo schermo rimane buio, solo Dio o un uomo completamente idiota può avere un subconscio simile » (Mamoo)
TRAMA
Lupin III è deceduto. L'ispettore Zenigata riceve la ferale notizia che il suo acerrimo nemico è stato giustiziato. Anche Lupin III è stato informato della propria morte. Ma allora che era lo sfortunato condannato? Entrambi si recano in Transilvania per scoprirlo, venendo coinvolti in un'incredibile avventura. Un misterioso individuo è alla ricerca del segreto dell'immortalità e, per ottenerlo, è disposto a qualsiasi cosa, anche a sterminare tutto il genere umano. Giocare con le leggi della natura, però dimostrarsi estremamente pericoloso...
COMMENTO
Transilvania Lupin III ciondola senza vita da una forca: è stato giustiziato. E' questo lo scioccante incipit di La pietra della saggezza, il primo lungometraggio dedicato al celebre personaggio creato da Monkey Punch. Ma, come ben sanno i suoi fan, non sempre le cose sono come sembrano. Dello stesso avviso è anche il tenace Zenigata, il poliziotto giapponese che da sempre la caccia al buffo ladro e che non è per nulla disposto a credere che la sua preda sia sparita dalle scene. Per questo motivo, nonostante un temporale torrenziale, Zenigata s'inerpica in auto lungo un irto sentiero della Transilvania, piombando in un cupo castello ove scopre che Lupin è ancora vivo e vegeto, beffardo e sghignazzante come non mai. E' l'inizio di un'avventura dai continui colpi di scena, ambientata in ogni angolo della terra. Il secondo round tra gli eterni rivali ha infatti luogo in Egitto, all'interno di una piramide. Qui, sebbene Zenigata tenti invano d'impedirglielo, Lupin ruba la favolosa pietra della saggezza per conto della contribuente Fujiko - in questa occasione più discinta e sensuale che mai - che a sua volta lavora per un oscuro personaggio dai progetti ambiziosi. Entra quindi in scena il misterioso Mamoo, alla ricerca del segreto dell'eterna giovinezza, che potrebbe essere celato proprio nella pietra della saggezza. Quella di questo film è una trama ricca ed articolata, che una volta tanto non ha a che fare con un tesoro materiale, ma con un obiettivo ben più ambizioso: la sconfitta della morte. Si tratta inoltre di un lungometraggio estremamente ricco dal punto di vista narrativo e prodigo di citazioni. Probabilmente è l'avventura animata di Lupin in cui viene maggiormente approfondito il rapporto tra i personaggi. Il seppur saldo legame d'amicizia tra Lupin, Jigen e Goemon manifesta infatti alcune crepe, dovute principalmente alle differenti personalità dei characters. Differenze evidenziate dalla "cartina di tornasole" Fujiko che, con i continui e riuscitissimi tentativi di seduzione del protagonista, provoca tensioni all'interno del gruppo. Sul fronte propriamente cinematografico vanno segnalati omaggi a importanti film hollywoodiani come, per esempio, Star Wars. Ma è all'inquietante Duel del regista Steven Spielberg che viene dedicata una lunghissima sequenza: Lupin in automobile, inseguito da un gigantesco camion lungo la strada costellata di pericolosi tornanti, è un vero e proprio rifacimento in chiave animata di una scena della celebre pellicola. L'unica differenza sta nell'aggiunta di un pizzico di ironia, caratteristica di cui certo non difetta il sagace ladro nipponico. Da segnalare anche le citazioni d'importanti dipinti di pittori come Salvator Dalì e Giorgio De Chirico, le cui tele si trasformano in onirici ambienti su cui far muovere i personaggi. Infine, come non sottolineare tra i tanti temi toccati quello della clonazione, oggi ben noto a tutti, ma all'epoca del film, il 1978, certo più ostico da affrontare. Insomma, La pietra della saggezza si presenta agli occhi del grande pubblico come un film ricco di spunti e dai molteplici livelli di lettura, attento alla storia come ai personaggi. Al momento della sua realizzazione, gli autori erano consci di lavorare al primo film di una vera e propria star internazionale, destinata ad ampliare ulteriormente la propria popolarità. Per questo motivo vi hanno infuso tutte le proprie energie creative, giungendo a un risultato eccellente.
L'ANIMATORE
A firmare le animazioni del film La pietra della saggezza è Yuzo Aoki, un animatore, regista e character designer a cui Lupin III deve molto. Aoki si è infatti occupato anche della terza serie televisiva, del 1984, svolgendo i ruoli di character designer e di direttore della maggior parte degli episodi. Suo è l'inconfondibile stile "gommoso" e grottesco che Lupin sfoggia in questa serie tv. Così come suo è l'inconfondibile fossetta che il mento del simpatico ladro acquisisce nell'ultima serie. Aoki è anche il regista dell'adattamento di un'altra opera di Monkey Punch. Si tratta di un video del 1991 dal titolo Monkey Punch No Sekai Alice ("Il mondo di Monkey Punch: Alice"), in cui uno scienziato pazzo si innamora della sua creazione, un androide dalle fattezze femminili, chiamato Alice. A quanto pare i personaggi di Punch si trovano proprio bene nelle mani di Aoki!
IL PERSONAGGIO
In La pietra della saggezza appare uno degli avversari più temibili, potenti e astuti che Lupin III abbia mai affrontato. Si tratta di Mamoo, individuo avvolto da un'aurea di mistero, chiaramente temibile seppure buffo all'apparenza. Basso e ossuto, capelli lunghi e bianchissimi, giacca viola, ha un aspetto stravagante. In alcune sequenze in grado di volare, svanire e apparire a piacimento, e giunge perfino ad autodefinirsi "dio". Grazie alla clonazione, Mamoo vive infatti da migliaia di anni, cosa impossibile agli esseri umani. Ma il processo di clonazione contiene in sé alcuni difetti che hanno portato il suo corpo a una lenta degenerazione. Ora vuole conquistare il segreto della vita eterna, e per farlo è disposto a qualsiasi cosa.
IL MONDO DI LUPIN
Il mercato discografico giapponese è, per volume di affari, il secondo al mondo e viene subito dopo quello statunitense. I giapponesi sono insomma dei gran consumatori di musica, compresa quella legata agli anime. Durante la realizzazione di un anime viene infatti messa grande cura nella creazione di colonne sonore e canzoni ad hoc, così che i cartoni abbiano appropriate sigle di apertura e chiusura, nonché musical background utilizzati come sottofondo alle varie scene. Solitamente la musica non viene utilizzata per la sola animazione, infatti molto spesso è raccolta in appositi supporti per essere venduta in altri canali. Fino a qualche anno fa erano i dischi in vinile, 45 e 33 giri, i supporti più diffusi, oggi tocca ai CD. Anche Lupin III ha avuto la sua buona dose di dischi. Molti i 45 e 33 giri, pubblicati puntualmente all'uscita di ogni nuova serie televisiva o lungometraggio. Generalmente sulle cover di tali dischi era presente un'immagine dedicata al personaggio, tratta dall'anime o magari appositamente disegnata da Monkey Punch, il creatore del manga. All'interno potevano essere presenti agili pieghevoli con altre immagini, mentre la quarta cover veniva talvolta dedicata alla cantante chiamata a prestare la propria voce alle canzoni. Con l'avvento dei CD, che da tempo hanno completamente sostituito il vinile, la situazione non è cambiata molto, semmai le immagini si sono fatte più accattivanti e i booklet, i libretti che accompagnano la confezione, sempre più ricchi. In Giappone sono molto diffusi anche i mini CD, praticamente i moderni corrispettivi dei 45 giri in vinile, dalle dimensioni più piccole dei normali CD e il contenuto limitato a due brani. Negli ultimi anni, vista la grandissima popolarità di Lupin III e il gran numero di pezzi musicali dedicatigli, sono state realizzate anche parecchie compilation, nonché vere e proprie jazz session, in cui importanti artisti del mondo della musica si cimentano nel ricreare le atmosfere delle sue avventure. Le cover sono sempre dedicate a lui, ironico e beffardo, elegante e avventuroso: l'inafferrabile Lupin III.
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Spadoni Production: New project image
Lupin the third : Alliance Regia : Daniele Spadoni Vincenzo Cavallari -- LUPIN III - ルパン三世 Rupan Sansei... Enrico Massetti : 次元 大介 Jigen Daisuke Cristian Cavallari : Goemon Ishikawa XIII 十三代目石川五右衛門 Alessandro Bro Boss : Kōichi Zenigata Laura Fujiko Borgonuovo : 峰 不二子 Mine Fujiko Nadir Felloni Guerzoni : Boss Michele Baccega :Braccio Destro Amatulli PainKiller Mirko: Brad Coming Soon !! THIS IS A NON-PROFIT FAN MADE SHORT FILM, THAT IS IN NO WAY ENDORSED BY MONKEY PUNCH or TMS Entertainment, NOR IS IT INTENDED TO COMPETE WITH ANY EXISTING OR FORTHCOMING MATERIAL
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Lupin III: ancora una nuova serie in arrivo in primavera!
Ritornano le vicende di Lupin III e soci, in una nuova serie animata le cui vicende si svolgeranno a San Marino e la giacca sarà blu.
Martedì scorso, in occasione dell’evento MIPCOM, che si tiene Cannes (Francia), è stata annunciata la messa in produzione di una nuova serie anime per Lupin III. Si tratta di un ritorno televisivo in grande stile, e dove mai poteva essere ambientata una nuova serie stilosa? Ebbene sì, il setting sarà tra l’Italia e San Marino! Sicuramente il grande successo della serie TV Lupin III - La donna chiamata Fujiko Mine, del successivo film su Jigen, nonché il film live action, hanno incoraggiato i produttori ad intraprendere una nuova impresa, dato che dopo oltre un trentennio di animazione, i fan del ladro più abile del mondo non sembrano mai averne abbastanza. Particolarità della produzione è non solo quella di essere ambientata tra l’Italia e San Marino, ma di essere trasmessa in anteprima mondiale sui canali della società R.T.I — ovvero le reti Mediaset– a Primavera del prossimo anno. L’anime sarà supervisionato dal regista generale Kazuhide Tomonaga (animatore chiave nei film Lupin III: la Pietra della Saggezza e Lupin III: il Castello di Cagliostro, in particolare del celebre inseguimento in auto del lungometraggio di Hayao Miyazaki) e diretto da Yuichiro Yano (Moyashimon) presso gli studi Telecom Animation Film (Lupin III: la Lapide di Daisuke Jigen). Yuuya Takahashi (Tiger & Bunny) si occuperà delle sceneggiature. Tomonaga ha fatto notare che l’anime di Lupin che la sua generazione guardava quarant’anni fa era completamente diverso dai precedenti anime per bambini, aggiungendo che ebbe un notevole impatto sugli appassionati adulti. Intende quindi realizzare un animazione emozionante che sia realistica ma che sia cosparsa di elementi fantastici, sia per la generazione che ha già speriementato quella meraviglia passata sia per l’ignara generazione di oggi. Inoltre il regista vuole ritrarre un Lupin in cui coesistano elementi contrastanti: hard-boiled e comico, cool e ironico. Monkey Punch, autore del manga originale, ha commentato la notizia dichiarandosi eccitato per l’inizio della nuova serie animata e affermando di non vedere l’ora di vedere le nuove imprese di Lupin. Fonte: Le Mitiche Citazioni di Lupin III
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LUPIN The Third: Dr. Mad (Spadoni Production)
[caption id="attachment_3895" align="alignleft" width="238"] LUPIN the Third : Dr Mad[/caption]
TITOLO: LUPIN the Third : Dr Mad Directed by: Daniele Spadoni CAST: Vincenzo Cavallari: LUPIN III Virginia Martelozzo: Fujiko Enrico Massetti: Jigen Cristian Cavallari: Soldier Flemma
E' il nuovo lavoro scritto e diretto da Daniele Spadoni, regista conosciuto per i suoi molti lavori in CGI di Saint Seiya, Kotetsu Jeeg, Ultimate Spider-Man, Mazinger Z. Dopo i vari lavori su Lupin III (ultimo il lavoro Origins, al fianco dei cosplayer "Lupin e la sua squadra"), è uscito il nuovo progetto dal titolo "LUPIN the third: Dr Mad", basato sulla seconda serie televisiva in particolare sull'episodio 46 "Lupin venduto all'asta" nel quale un assassino minaccia di uccidere Lupin: si tratta di un killer che non ha mai mancato un colpo in vita sua. La parola morte, però, non esiste nel vocabolario di Lupin. Che dire come sempre Daniele Spadoni ha prodotto un ottimo short a cui ha saputo aggiungere i suoi effetti in CGI per creare l'antagonista principale, Dr. Mad, lo spietato Cyborg che vuole uccidere Lupin III! Abile anche nell'inserire il doppiaggio originale dell'episodio e sincronizzarlo perfettamente con il labiale degli attori, così da creare un suo omaggio personale alla voce storia del ladro gentiluomo, Roberto del Giudice; alla fine del corto una stupenda sorpresa che riguarda la nuova serie che vedremo in primavera e di cui abbiamo scritto un articolo, sul Lupin in giacca blu! Short Film --> http://www.youtube.com/watch?v=AqJWElmtLkQ Infine vi lascio con una photogallery del backstage e le locandine: photogallery: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10205014627075658.1073741834.1541684193&type=1 Suggeriamo: Spadoni Production Le avventure Cosplay di Lupin III
#Lupin III#Dr. Mad#Spadoni Production#Short Movie#CGI#Le Avventure Cosplay di Lupin III#Lupin Italia
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TG2: Lupin III, ladro gentiluomo diventa protagonista di un film
Nell'edizione nazione del 02 Luglio 2014 ore 13.00, al TG2 hanno mandato in onda un servizio riguardanti le ultime novità dal cinema, dedicato a LUPIN III!
Il servizio è incentrato sulla nuova pellicola, in uscita il 30 Agosto 2014, che vede protagonista il ladro gentiluomo, nato del 1967 dalla matita di Monkey Punch, in una veste tutta in carne ed ossa, con attori dal vivo.
E' proverbiale, la capacità dei nipponici nel riprodurre cose non appartenenti a loro, e Lupin III ne costituisce l'ennesima conferma, visto che racconta, le imprese del nipote del ladro gentiluomo di conio francese, Arsènio Lupin. Ma della Francia, gli infaticabili Jap, hanno preso anche la storia della Rivoluzione, e ce l'hanno ripropinata e opportunatamente omogeneizzata attraverso Lady Oscar; così come l'invenzione anglofiorentina del gioco del calcio, ci è tornata indietro, nipponizzata, con Holly e Benji; la mitologia greca con Pollon; le alpi svizzere con Heidi; l'occidentale volley con Mimì e poi Mila e Shiro e pure dall'antica Roma hanno di recente ricavato, il buffo, Thermae Rome. Insomma un riciclo continuo di ingredienti europei, rimpastati solitamente attraverso i manga, i fumetti orientali, e poi gli anime, i cartoon del Sol Levante. Gli unici a restituire "pan per focaccia", siamo stati noi italiani, con la Pucciniana "Madama Butterfly", ambientata in Giappone ma ormai più di cent'anni fa. Con Lupin III, arriva ora anche la versione in film carne ed ossa, in realtà è anch'essa fumettistico, dell'impenitente mariuolo, attirato dai furti con destrezza e di donne di gran bellezza; un film firmato Kitamura Ryuhei, che punta a non disperdere il capitale di affezionati a questo personaggio trasmigrato dalle rive della Senna alle falde del Fujiyama.
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Un manga per Lupin III vs. Detective Conan The Movie
L’incontro cinematografico tra i due celebri personaggi continua sulla carta stampata.
Il numero di Settembre di Shonen Sunday Super annuncerà Venerdì che Lupin III vs. Detective Conan The Movie godrà di un adattamento a fumetti. La trasposizione debutterà sul numero successivo della rivista della Shogakukan, in vendita dal 25 Agosto, e sarà realizzato da Yutaka Abe e Jiro Maruden. Il medesimo duo ha già collaborato, tra gli altri spin-off, alla trasposizione in tre parti dello special televisivo del 2009 Lupin III vs. Detective Conan che per la prima volta ha fatto incontrare le amate creazioni di Monkey Punch e Gosho Aoyama.
Lo stesso numero ha pubblicato l’ultimo capitolo dell’adattamento del film Detective Conan: Fino alla fine del tempo, a opera dei medesimi autori; l’unica raccolta in volume sarà pubblicata il 18 Agosto.
Lupin III vs. Detective Conan The Movie è uscito nei cinema giapponesi il 7 Dicembre 2013: Lupin e Conan sono impegnati in un confronto testa a testa per il “Cherry Sapphire”, un tesoro segreto che contiene la chiave per il mondo intero; il ladro gentiluomo è sospettato di aver rubato la gemma e “quando la verità verrà rivelata si alzerà il sipario sulla battaglia più grande del mondo”. In Italia è stato proiettato in occasione del WA! Japan Film Festival. Fonte: Mangaforever
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INFINITI STATUE: Disponibile la statuina in resina su Lupin III
Finalmente disponibile online la prima statua in resina limitata made Infinite Statue, nuovo prodotto dell’azienda italiana fondata da Fabio Berruti!
Ispirata alla seconda serie Le nuove avventure di Lupin III, è in assoluto la prima statua in resina completamente dipinta a mano e in edizione limitata su licenza Lupin III. Il protagonista viene riprodotto in una posa dinamica mentre impugna la Walther P38 con indosso la sua giacca rossa, vista nella seconda serie, mentre è intento a guardarsi alle spalle; la base invece è realizzata da diversi sacchi pieni di soldi.
La statica è alta 23cm, larga 20cm ed avrà un peso complessivo di circa 1.2kg. E’ stata fatta sotto la supervisione della TMS, casa di produzione dell’autore Monkey Punch, che ha guidato l’azienda nel realizzarne le richieste di forma e colore. La statua di Lupin III di Infinite Statue, scolpita e colorata da Daniele Angelozzi, è in preordine in edizione limitata a 750 pezzi sul sito ufficiale dell’azienda a 74,95€. L’uscita, invece, è prevista per il mese di Novembre 2014 e la potremo vedere anche a Lucca Comics & Games 2014.
Fonti: InfiniteStuate.com, Le Mitiche Citazioni di Lupin III
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Lupin III NOVEL Il Misterioso Regno dei Leggendari Gioielli
Lupin III e il Misterioso Regno dei Leggendari Gioielli - The Novel [Kadokawa Bunko]
Naoto Inoue (Autore) , Monkey Punch (Soggetto)
Descrizione del prodotto
TITOLO ORIGINALE
ルパン三世 The Novel 謎の宝石と伝説の王国 (角川文庫) [文庫]
TRAMA
Lupin III ha rubato i gioielli dal famoso museo di New York. Dietro le quinte: Fujiko e gruppi di mercenari alle prese per competere con la banda di Lupin!
Informazioni sul prodotto
Biblioteca
Editore: Kadokawa / Kadokawa Shoten (2014/07/25)
Lingua: Giapponese
ISBN-10: 404101770X
ISBN-13: 978-4041017708
Data di rilascio: 2014/07/25
Prezzo:¥ 562 per una spedizione GRATIS
PRE-ORDINI: http://www.amazon.co.jp/dp/404101770X/
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"Se puoi sognarlo, puoi farlo!". Così recita un celebre aforisma di Walt Disney, ed è quello che si è concretizzato in questi giorni! Dalla collaborazione tra Ingorgo Comix e Arcadia nasce un evento imperdibile e totalmente gratuito per tutti gli amanti di fumetti, cosplay, games e film: Arcadia Comix! Tanti ospiti parteciperanno in questi due giorni incredibili: per le giornate di sabato 28 e domenica 29 Giugno avremo un programma così ricco da lasciarvi solo l'imbarazzo della scelta! Ecco a voi un anticipo: -Autori e Illustratori di Giochi da Tavolo per Famiglie, Scuole e Bambini di Area Autoproduzione, coordinati da Angelo Porazzi; - Primo Torneo Nazionale di Assist Porcellini Cosplay; - Workshop di fumetto; -Workshop di doppiaggio con Ivo de Palma; - Concorso Cosplay; - Area cinema and cult con Star wars, Ghostbusters Italia, Knight Rider Italia e Delorean Club Italiano e il fan club di Ritorno al Futuro, il Generale Lee grazie a Team Nervoso, e GIC (Gundam Italian Club). Particolare rilievo avrà la partecipazione dei ragazzi di Ghostbusters Italia per il 30° anniversario del film Ghostbusters. Il 29 Giugno, si terrà ufficialmente l'Arcadia Cosplay Award, un concorso cosplay con presentatrice ufficiale Lucrezia Crisci. L'area espositiva é al coperto. L'evento si svolgerà anche in caso di pioggia. Vi aspettiamo!!
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